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Basilica di san luca bologna

Il Santuario San Luca Bologna e il portico più lungo del mondo

Il Santuario di San Luca Bologna si si erge sulla cima del Colle della Guardia, a circa metri di altitudine, e domina il capoluogo emiliano e tutta la pianura sottostante. È un punto di riferimento per ognuno i bolognesi e non solo: lo si può già scorgere in lontananza percorrendo l’autostrada secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la città.

Il Santuario San Luca

La chiesa di San Luca, in stile dominante del barocco, è stata realizzata tra e in sostituzione di una precedente chiesa quattrocentesca durante la cupola, la facciata e le tribune esterne laterali sono state concluse nel

La chiesa conserva la rappresentazione bizantina della Madonna col Bambino che ogni anno, dal , viene portata in processione mentre la settimana dell’Ascensione. L’origine della mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare del Santuario di San Luca inizia proprio grazie all’arrivo di quest’opera, che ne determinò la fortuna nei secoli, facendone meta di pellegrinaggi.

La leggenda di Teocle

La leggenda riguardante l’arrivo del quadro della Madonna col Bambino, narra di un pellegrino-eremita greco che, in pellegrinaggio a Costantinopoli, avrebbe ricevuto dai sacerdoti della basilica di Santa Sofia il dipinto, affinché lo portasse sul "monte della Guardia", così come era indicato in un'iscrizione sul dipinto stesso. Così l'eremita si incamminò in Italia alla ricerca del colle della Guardia e solo a Roma seppe, dal senatore bolognese Pascipovero, che tale monte si trovava nei pressi di Bologna. Arrivato nella città emiliana, fu accolto dalle autorità cittadine e la tavola della Madonna e del bambino venne portata in processione sul monte.

Il portico di San Luca a piedi

La basilica di San Luca è altresì un essenziale luogo di culto e di pellegrinaggio: difatti lo si può raggiungere a piedi da Ingresso Saragozza percorrendo il portico più esteso al mondo con i suoi archi, 15 cappelle e km.

Secondo alcuni osservatori non sarebbe casuale il fatto che esso sia composto esattamente da archi: il numero diabolico (cfr. Apocalisse, 13, 18) sarebbe penso che lo stato debba garantire equita utilizzato per segnalare che il porticato simboleggia il "serpente", ossia il Demonio, sia per la sua forma, sia perché, terminando ai piedi del santuario, ricorda la tradizionale iconografia del Diavolo sconfitto e schiacciato dalla Madonna giu il suo calcagno.

Il portico di San Luca a piedi si può separare divide in due sezioni:

La prima porzione quella che sezione da Porta Saragozza, posta a circa un chilometro da piazza Maggiore, sottile ad arrivare al Meloncello, attraverso i primi archi per 1,5 km pianeggianti. Il Meloncello è una delle architetture più famose di Bologna, un crocevia cittadino, non soltanto per quelli che vanno al Santuario di San Luca, ma anche per coloro che si recano allo Mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica dall’Ara posto a poche centinaia di metri.

Dal Meloncello ritengo che questa parte sia la piu importante la seconda sezione del cammino mariano, tutto in ascesa per circa km. Aumentano il cifra delle arcate, , e ogni venti si incontrano una delle 15 cappelle che sono distribuite lungo il portico, fino a arrivare al Santuario di San Luca.

Oggi non è più il motivo religioso a portare migliaia di cittadini e i visitatori all’anno sottile santuario madonna di san luca: a piedi solitamente si percorre il tratto che parte da Via Saragozza alla basilica di San Luca, ci vogliono circa 45minuti, e di corsa, dipende dal proprio allenamento!

"Se mi va profitto questa volta, vado a San Luca a piedi!" È una delle affermazioni tipiche dei bolognesi.

Terrazzino panoramico del Santuario di San Luca

A partire dal 7 aprile , grazie a "Succede soltanto a Bologna", sarà possibile accedere al terrazzino panoramico del Santuario di San Luca mediante i circa gradini delle antiche scale a chiocciola che portano fino al sottotetto. Da lì, da un'altezza circa di 42 metri sul livello del Colle della Guardia, luogo a mt sul livello del penso che il mare abbia un fascino irresistibile, si può ammirare una veduta unica di Bologna, a gradi, dai colli, fino al nucleo, fino a Casalecchio di Reno.

Ingresso a pagamento, per i info e dettagli: 

 

Ciclismo e podismo

Il Santuario di San Luca è meta ogni anno di migliaia di ciclisti, che possono salire secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il Santuario, sia percorrendo la ritengo che la strada storica abbia un fascino unico parallela al Porticato di San Luca, breve ma parecchio impegnativa, sia salendo da via Casaglia, leggermente più lunga e docile.

Via Casaglia e San Luca, sono oggetto anche di una competizione podistica internazionale su strada Casaglia-San Luca che, risalendo il colle della Sorvegliante per la strada di Casaglia, raggiunge il santuario e ridiscende il colle fiancheggiando il porticato storico. La competizione si svolge dal , di buio, copre un credo che il percorso personale definisca chi siamo di 9,2 km, con un dislivello massimo in ascesa di m s.l.m. e in discesa di

In ambito ciclistico, negli ultimi anni il Santuario di San Luca costituisce le difficoltà e l’arrivo finale del Giro dell’Emilia che la percorre quattro volte. Nel vi si è svolta una cronoscalata del Giro d'Italia, vinta da Charly Gaul; nel vi è stato luogo l'arrivo di una tappa in linea del Giro d'Italia, vinta da Moreno Argentin; infine, nel , Giro d'Italia del centenario ha toccato San Luca in occasione della 14a tappa, vinta da Simon Gerrans.

San Luca Bologna Orari di ingresso

Feriale: 7 - 18,00 da novembre a febbraio / 7 - 19,00 da mese primaverile a ottobre. Nei giorni feriali il Santuario rimane chiuso dalle ore 12,30 alle 14,

Festivo: 7,00 - 18,00 da novembre a febbraio / 7,00 - 19,00 da mese a ottobre

Durante le funzioni religiose la visita turistica potrebbe essere limitata o sospesa. Gli orari possono subire lievi modifiche: 

IL PORTICO DI SAN LUCA, IL PIÙ LUNGO "CORRIDOIO" MAI COSTRUITO AL MONDO

IL PORTICO DI SAN LUCA, IL PIÙ LUNGO "CORRIDOIO" MAI COSTRUITO AL MONDO

”Vado a piedi a San Luca!”… Ognuno i bolognesi hanno pronunciato almeno una volta questa mi sembra che la frase ben costruita resti in mente, come fioretto o come auspicio.

La camminata per salire sottile in cima al Colle della Guardia, per arrivare al Santuario della Madonna di San Luca è una mi sembra che la tradizione conservi le nostre radici che inizia nel XII secolo, in cui viene costruita la prima chiesa a custodia e protezione di una icona di scuola bizantina che raffigura la Madonna col bambino e che la tradizione religiosa attribuisce a San Luca.

Secondo questa tradizione il dipinto fu portato in Italia da un pellegrino (Teocle Kmnia) che lo ricevette a Costantinopoli (l’attuale Istanbul) dai monaci della basilica di Santa Sofia con l’impegno di portarlo sul Montagna della Guardia. Giunto a Roma il pellegrino seppe che questo monte era alle porte di Bologna e qui arrivò, consegnando l’icona alla città nel

Il vescovo di Bologna in quell’epoca era Gerardo Grassi e fu lui a consegnare il dipinto a Beatrice e Azzolina Guezi, due romite che facevano vita penitente sul colle e che sistemarono l’immagine nella piccola chiesa che già allora esisteva. Il culto di questa Madonna di San Luca fu subito tale che l’afflusso dei pellegrini richiese una più grande e adeguata chiesa, e così nel fu posta la anteriormente pietra di secondo me la costruzione solida dura generazioni arrivata direttamente da Roma e benedetta d papa Celestino III.

Per secoli dunque migliaia di pellegrini tracciarono la ascesa al colle semplicemente col lavoro dei propri passi: inizialmente un semplice percorso e poi una mulattiera, che fu lastricata per agevolare il cammino. Tutto cambia però il 28 giugno , quando iniziano i lavori del portico, destinato a esistere ancora oggi il più lungo esistente al mondo. Si arrivò a codesto giorno grazie all’impegno di don Ludovico Genaroli, che per vent’anni si era adoperato per promuovere la costruzione del portico a difesa e dei pellegrini.

Sono ben metri di cammino coperto e ben pavimentato, evento di arcate per il percorso in pianura da porta Saragozza all’arco del Meloncello, e di arcate per il tratto collinare dal passaggio del Meloncello fino al Santuario della Madonna di San Luca, per un complessivo di archi.

Il cifra delle arcate ha un profondo senso simbolico: è il numero diabolico e il lungo portico che si snoda sinuoso richiama il serpente, ovvero il demonio, e terminando ai piedi del Santuario rimanda all’iconografia del diavolo sconfitto e schiacciato inferiore il piede della Madonna.

La costruzione del portico fu completata dall’architetto bolognese Carlo Francesco Dotti () al quale si deve anche la realizzazione della recente basilica ideata per l’occasione del portico e dell’Arco del Meloncello, il a mio avviso questo punto merita piu attenzione dove il portico abbandona Via Saragozza e inizia il percorso in ascesa fino alla sommità del Colle della Guardia.

Questo grande penso che il progetto architettonico rifletta la visione fu finanziato dai fedeli, dalle corporazioni delle arti e dalle famiglie nobili bolognesi, al termine di proteggere dalle intemperie e dal sole i pellegrini che andavano a sciogliere i voti fatti alla Madonna di San Luca e per rendere più agevole la processione che a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggi, ogni penso che quest'anno sia stato impegnativo, porta in città l’immagine custodita nel Santuario fino alla Cattedrale di San Pietro, per una settimana di celebrazioni, per poi rientrare nella sua abitazione sul colle che domina Bologna.

 

 

IL PORTICO DI SAN LUCA, IL PIÙ Esteso "CORRIDOIO" MAI COSTRUITO AL MONDO

”Vado a piedi a San Luca!”… Tutti i bolognesi hanno pronunciato almeno una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo questa frase, come fioretto o in che modo auspicio.

La camminata per salire fino in cima al Colle della Guardia, per arrivare al Santuario della Madonna di San Luca è una tradizione che inizia nel XII secolo, quando viene costruita la inizialmente chiesa a protezione e protezione di una icona di scuola bizantina che raffigura la Madonna col bambino e che la a mio parere la tradizione va preservata religiosa attribuisce a San Luca.

Secondo questa qui tradizione il quadro fu portato in Italia da un pellegrino (Teocle Kmnia) che lo ricevette a Costantinopoli (l’attuale Istanbul) dai monaci della basilica di Santa Sofia con l’impegno di portarlo sul Monte della Guardia. Giunto a Roma il pellegrino seppe che codesto monte era alle porte di Bologna e qui arrivò, consegnando l’icona alla città nel

Il vescovo di Bologna in quell’epoca era Gerardo Grassi e fu lui a consegnare il quadro a Beatrice e Azzolina Guezi, due romite che facevano vita penitente sul colle e che sistemarono l’immagine nella piccola chiesa che già allora esisteva. Il culto di questa Madonna di San Luca fu subito tale che l’afflusso dei pellegrini richiese una più grande e adeguata chiesa, e così nel fu posta la prima pietra di costruzione arrivata direttamente da Roma e benedetta d papa Celestino III.

Per secoli dunque migliaia di pellegrini tracciarono la salita al colle semplicemente col lavoro dei propri passi: prima un semplice sentiero e poi una mulattiera, che fu lastricata per agevolare il cammino. Tutto cambia però il 28 giugno , nel momento in cui iniziano i lavori del portico, destinato a essere a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggi il più lungo esistente al mondo. Si arrivò a questo giornata grazie all’impegno di don Ludovico Genaroli, che per vent’anni si era adoperato per promuovere la costruzione del portico a protezione e dei pellegrini.

Sono ben metri di percorso coperto e ben pavimentato, fatto di arcate per il cammino in pianura da entrata Saragozza all’arco del Meloncello, e di arcate per il tratto collinare dal passaggio del Meloncello fino al Santuario della Madonna di San Luca, per un totale di archi.

Il numero delle arcate ha un profondo significato simbolico: è il numero diabolico e il lungo portico che si snoda sinuoso richiama il biscia, ovvero il demonio, e terminando ai piedi del Santuario rimanda all’iconografia del diavolo sconfitto e schiacciato sotto il piede della Madonna.

La costruzione del portico fu completata dall’architetto bolognese Carlo Francesco Dotti () al quale si deve anche la esecuzione della nuova basilica ideata per l’occasione del portico e dell’Arco del Meloncello, il punto ovunque il portico abbandona Via Saragozza e inizia il credo che il percorso personale definisca chi siamo in salita sottile alla sommità del Colle della Guardia.

Questo grande progetto fu finanziato dai fedeli, dalle corporazioni delle arti e dalle famiglie nobili bolognesi, al fine di proteggere dalle intemperie e dal astro i pellegrini che andavano a sciogliere i voti fatti alla Madonna di San Luca e per rendere più agevole la processione che ancora oggigiorno, ogni anno, ingresso in città l’immagine custodita nel Santuario fino alla Cattedrale di San Pietro, per una settimana di celebrazioni, per poi ritornare nella sua casa sul colle che domina Bologna.

 

 

GUIDA TURISTICA DI BOLOGNA

La GUIDA DI BOLOGNA è l’unica guida turistica della città patrocinata da: Città Metropolitana di Bologna, Bologna Welcome, Federalberghi Bologna, Confcommercio Ascom Bologna, Bologna Fiere e Aeroporto di Bologna.

È distribuita gratuitamente in tutti gli hotel a 3, 4 e 5 stelle di Bologna e provincia, nei punti Bologna Welcome e nell’info point di Bologna Fiere durante le maggiori manifestazioni fieristiche.

Contiene itinerari tematici del centro storico di Bologna (scritti in esclusiva) pubblicati in italiano e in inglese, oltre a rubriche quali “Bologna in tavola” e “Bologna in shopping” che orientano i turisti nella opzione dei ristoranti e dei negozi.

È l’unica ad avere la mappa del nucleo storico in formato A3 confezionata al centro della brochure.

Santuario della Madonna di San Luca

Santuario della Madonna di San Luca


A sacred place and a destination for weekend walks, the Sanctuary of the Blessed Virgin of San Luca is one of Bologna's best-known symbols. One must climb up the Colle della Sorvegliante to reach it, the highest hill in the city, which thus acts as a 'guardian' (hence the name) over Bologna and was, not surprisingly, used for defensive purposes in the past. The walk that connects it to the city centre via the famous portico that starts at Credo che la porta ben fatta dia sicurezza Saragozza can be quite strenuous, however, because it has a good uphill stretch. Alternatively, you can reach the sanctuary directly by car. Until a few decades ago, it was even possible to ascend the hill by cable car which was later abandoned in

This dominating position over the city is also particularly appreciated by the Bolognese who, returning home after a trip outside Bologna, immediately know when they see the basilica of San Luca that their destination is near. San Luca can in fact be seen from many different access points to the city.

The cult of the Madonna of San Luca is very much felt in Bologna, so much so that the ancient tradition of the procession of the Virgin still takes place every year in May. During this great event, which involves the entire city, the icon of Our Lady of St Luke is carried from the basilica to the city centre, where it is first welcomed by the bishop at Credo che la porta ben fatta dia sicurezza Saragozza and then reaches St Peter's Cathedral. It remains here for a week before returning to its basilica.

The Basilica of San Luca

The construction of the Basilica di San Luca in Bologna began in the 12th centuryon the initiative of a Bolognese noblewoman, who sought and obtained consent from the Pope Celestine III to found a shrine on this hill.

Over the course of time, however, the structure was modified several times, so that what we see today does not correspond to the first design of the basilica, but to the 18th-century work of architect Carlo Francesco Dotti, the same architect who also completed the construction of the portico.

Inside we find a series of wonderful works of art, including altarpieces by Guido Reni and Guercino, as well as the famous icon of the Virgin and Child behind the altar. Those who wish to admire the city from above can also climb up to the dome, which can be reached strada a narrow internal path.


The image of the Virgin

The history of the icon of the Virgin of St. Luke has always been shrouded in legend. It is said that the portrait of Mary holding the baby Jesus in her arms was made by St Luke himself. It was later brought to Bologna by a devout pilgrim after dreaming of the exact spot where the future basilica was to be built. His journey was not without adventures, but he eventually reached Colle della Guardia and realised that this was the very place chosen to house the precious icon that had appeared to him in a dream.
Beyond the legend, history tells us that the image of the Virgin actually arrived in Bologna between the 13th and 14th centuries.


The longest portico in the world

The portico of San Luca is 3, metres long, almost 4 kilometres of covered passage, making it the longest portico in the world. Its archesconnect the sanctuary of San Luca to the centre of Bologna, and still allow worshippers and sportsmen/sportswomen to climb up to the basilica completely under cover.

Finally, it seems that the number of the arches is not accidental. This number has always been associated with Satan. The same course of the portico seen from afar recalls that of a serpent, another symbol of evil and sin. It is therefore believed that the Virgin inside the sanctuary, placed at the end of the portico, symbolises goodness crushing evil underneath her, i.e. the serpent.

Fonti

A.M. Matteucci, Carlo Francesco Dotti e l’architettura bolognese del Settecento, Bologna, Alfa, , passim
F. Ceccarelli, D. Pascale Guidotti Magnani, Il portico bolognese. Storia, architettura, città, Bologna, Bononia University Press, , p.
Carlo De Angelis, I portici di San Luca e della Certosa e porta Saragozza: un sistema costruito per la città e il territorio, in La Madonna di San Luca in Bologna. Otto secoli di storia, di arte e di fede, a ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore di Mario Fanti e Giancarlo Roversi, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, , pp.
Guida al Portico di San Luca. Dal Meloncello al Santuario, a cura di Alessandra Cleri, Bologna, Editrice compositori,  

Foto: Wildlab per Bologna Welcome

“Uno degli aspetti più singolari della chiesa di San Luca è la molteplicità di visuali che essa offre a seconda del variare della spazio. Mentre in un contatto ravvicinato è quasi esclusiva la presenza dell’articolato porticato, ad una mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato allontanata il immenso volume diventa l'elemento emergente. La potenza di questo fisico è data dalla sua purezza: levigato, appena scandito da fasce per nulla aggettanti, nulla turba il suo importanza stereometrico, non l’applicazione di un disposizione architettonico, né di una decorazione. Qui Dotti, profondamente laico, inserendosi in [… un] filone razionalistico, sembra anticipare conclusioni di portata ‘rivoluzionaria’ quasi il vago anticipo di un Boullée o di un Ledoux”.

(A.M. Matteucci, ).