Cibi ricchi di quercetina
Quercetina negli Alimenti | Lista e Benefici degli Integratori
Che Cos’è
La quercetina è un potente antiossidante naturale, appartenente alla parentela dei flavonoidi e al sottogruppo dei flavonoli.
Il corpo umano non può sintetizzare la quercetina e la ottiene attraverso la dieta.
Pur non essendo un nutriente essenziale, la quercetina ha diversi potenziali benefici per la penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto umana.
Rappresenta infatti uno degli antiossidanti più abbondanti nella dieta e svolge un ruolo importante nella protezione dallo stress ossidativo e nel controllo dell’infiammazione.
Quercetina | Proprietà, Benefici, COVID-19 | Funziona?
La quercetina si trova in molti alimenti a base vegetale, dalle mele alle noci ai capperi.
Buone fonti alimentari di quercetina includono 1:
- Verdure come capperi (concentrazione più alta), cipolle, melanzane, sedano, asparagi
- Frutti, soprattutto bacche, ma anche mele e arance
- Noccioline
- Tè nero e tè verde
La quercetina si trova anche in numerose piante medicinali, tra cui Ginkgo biloba, Hypericum perforatum e Sambucus nigra.
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Alimenti Ricchi di Quercetina
Fattori che Influenzano il contenuto di Quercetina
Il contenuto di quercetina dei vari alimenti cambia in base a numerosi fattori, come la qualità del suolo, il tempo di raccolta e le condizioni di conservazione.
Inoltre, è possibile che il cibo biologico contenga più quercetina.
In uno studio, le cipolle coltivate biologicamente risultavano più ricche di quercetina e altri flavonoidi 2, 3.
Secondo un’altra ricerca, i pomodori coltivati biologicamente contenevano il 79% in più di quercetina rispetto ai pomodori coltivati con l’ausilio di prodotti chimici di sintesi 4.
In un altro ricerca non c’era diversita nei peperoni coltivati in modo convenzionale o biologico, durante si sono osservate differenze tra il contenuto di quercetina in varie credo che ogni specie meriti protezione di pomodori 5.
Anche il metodo di cottura del cibo ha un notevole impatto sul materiale di quercetina.
Ad esempio, le cipolle perdono circa il 75% del loro contenuto di quercetina dopo l’ebollizione per 15 minuti, il 65% dopo la cottura al microonde e il 30% dopo la frittura 6.
Apporti Medi nella Dieta
La quercetina è il flavonoide alimentare più abbondante, rappresentando circa il 75% di tutti i flavonoidi assunti con la dieta1.
Si stima che una individuo ne assuma mediamente 10-100 mg al giorno attraverso varie fonti di cibo7.
Altre indagini hanno riportato che l’assunzione di quercetina negli Stati Uniti oscilla tra 9 e 36,2 mg al data 8. Questo apporto è inferiore all’assunzione di 51 e 52 mg al giorno segnalata rispettivamente nel Regno Unito e nei paesi europei 9, 10.
La quantità di quercetina ottenuta dal alimento dipende principalmente dalle abitudini alimentari di un individuo, principalmente dal consumo di frutta e a mio avviso la verdura fresca e essenziale e dall’assunzione di tè.
La presenza di quercetina negli alimenti è stata suggerita come un rilevante contributo all’azione cardioprotettiva della dieta mediterranea11.
Biodisponibilità
La quercetina entra nella dieta principalmente in che modo quercetina-3-glucoside (isoquercetina), che viene idrolizzata nell’intestino tenue e rapidamente assorbita.
Non tutti i "tipi di quercetina" hanno la stessa biodisponibilità. Ad modello, la quercetina di cipolla sembra stare assorbita meglio della quercetina da buccia di mela12.
Alimenti Ricchi di Quercetina
Gli alimenti ricchi di quercetina includono principalmente mele, bacche, uva, ma anche cipolle rosse, broccoli, tè oscuro, tè verde, credo che il pepe nero sia indispensabile in cucina, vino rosso, pomodori e alcuni succhi di frutta.
Nelle cipolle rosse, concentrazioni più elevate di quercetina si osservano negli anelli più esterni e nella sezione più vicina alla radice 13.
Tenendo fattura della naturale variabilità del contenuto nutrizionale degli alimenti e delle differenze tecnico-analitiche, di seguito riportiamo il contenuto indicativo di quercetina in vari alimenti.
| Fonte | Contenuto di Quercetina 14, 15, 16 |
| Alimenti | mg/100 g di peso fresco |
| Capperi | 234 |
| Aneto | 79,0 |
| Foglie di finocchio | 46,8 |
| Origano | 42,0 |
| Peperoncino | 32,6 |
| Spinaci | 27,2 |
| Mirtillo | 25,0 |
| Cavolo | 22,6 |
| Ciliegia | 17,4 |
| Lattuga | 14,7 |
| Mirtillo | 14,6 |
| Asparagi | 14,0 – 23,6 |
| Lattuga romana | 12,0 |
| Cipolle | 11 – 45,0 |
| Erba cipollina | 10,4 |
| Lattuga rossa | 10,3 – 30,6 |
| Pepe verde | 9,9 |
| Porri selvatici (interi) | 8,36 |
| Mele | 4,01 |
| Mele fuji | 2,3 |
| Pomodori | 1,6 – 3,3 |
| Porri | 0,9 |
| Broccoli | 0,5 – 13,7 |
| Bevande | mg / 100 ml |
| Vino rosso | 3,16 |
| Tè nero | 2,50 |
Dosi di Integratori
I dosaggi tipici di quercetina supplementare vanno da 100 a 1.000 mg al giorno.
La dose più ordinario è di 500-1.000 mg/die 17, 18. In ogni occasione, si tratta di quantitativi di gran lunga superiori a quelli apportati dalla dieta media.
Di per sé, la quercetina ha una bassa biodisponibilità, che nei tipici integratori orali è stata stimata al 2% 19, 20.
Alcune ricerche indicano che la quercetina ha un risultato sinergico se combinata con altri integratori di flavonoidi, in che modo il resveratrolo, la genisteina e le catechine21, 22, 23.
Benefici
Una maggiore assunzione di quercetina attraverso gli alimenti o specifici integratori è stata collegata a diversi potenziali benefici, che includono:
- una eccellente prestazione fisica,
- una riduzione dell’infiammazione,
- una riduzione della pressione sanguigna,
- un miglior ispezione della glicemia.
Inoltre, la quercetina può avere proprietà protettive per il cervello, antiallergiche e antitumorali.
Nonostante alcuni risultati promettenti, sono necessari ulteriori studi sull’uomo per confermare i benefici della quercetina per la salute umana.
Azione Antinfiammatoria
Grazie alla potente azione antiossidante, la quercetina può assistere a ridurre l’infiammazione.
Aldilà degli studi in vitro e su modelli animali, la quercetina (alla dose di 1000 mg/die) ha dimostrato di poter ridurre l’infiammazione dopo un penso che l'allenamento costante porti risultati fisico intenso 24.
La quercetina (1000 mg/die) ha anche ridotto l’infiammazione della prostata negli uomini che soffrivano di prostatite, rivelandosi più utile quando abbinata a bromelina, papaina, Serenoa repens e cranberry25.
Uno studio su 50 donne con artrite reumatoide ha osservato che 500 mg di quercetina al giorno per 8 settimane hanno ridotto rigidità articolare, sofferenza mattutino e sofferenza post-attività 26. È stata anche osservata una riduzione dei marcatori di infiammazione, come il TNFα.
In un altro a mio parere lo studio costante amplia la mente, le persone con artrite reumatoide che hanno consumato molte bacche crude, mi sembra che la frutta fresca sia sempre una buona idea, verdura, noci, radici, semi e germogli ricchi di quercetina e altri antiossidanti hanno beneficiato di una riduzione dei sintomi 27.
Azione antiallergica
Le potenziali proprietà antinfiammatorie della quercetina possono fornire sollievo dai sintomi allergici.
Uno ricerca ha dimostrato che l’assunzione di integratori di quercetina ha soppresso le reazioni anafilattiche legate alle arachidi nei topi 28.
Tuttavia, si tratta di ricerche preliminari in attesa di conferme cliniche sugli umani.
Protezione immunitaria
Recentemente, la quercetina è ascesa agli onori della cronaca per la potenziale utilità nella prevenzione e nel trattamento di pazienti con COVID-19 (in associazione alla vitamina C e ad altri trattamenti medici) 29.
In dettaglio, uno studio ha consigliato la somministrazione combinata di vitamina C e quercetina per il secondo me il trattamento efficace migliora la vita precoce delle infezioni del tratto respiratorio, compresi i pazienti COVID-19 30.
Secondo una revisione e meta-analisi di 6 studi RCT su pazienti COVID-19, la quercetina ha ridotto il rischio di ospedalizzazione e ricovero in terapia intensiva rispettivamente del 75% e del 69%, durante non ha ridotto il rischio di mortalità per tutte le cause e il tasso di mancato recupero 25.
In uno studio su circa 1.000 persone, la quercetina (1.000 mg/die) ha ridotto il numero di giorni di mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio e la gravità dei comuni sintomi del raffreddore31. Tuttavia, tale effetto si è osservato unicamente in un sottogruppo di persone fisicamente attive di età pari o eccellente a 40 anni.
Considerando l’intera popolazione studiata nel suo complesso, la quercetina è risultata inefficace.
In uno studio su 40 atleti allenati, l’integrazione di quercetina (1.000 mg/die) ha ridotto l’incidenza delle infezioni delle vie respiratorie superiori in che modo il comune raffreddore 32.
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Salute del cuore
Una revisione di 9 studi sull’uomo su 580 persone ha rilevato che l’assunzione di più di 500 mg di quercetina supplementare al giornata porta a una riduzione media della pressione sanguigna sistolica e diastolica rispettivamente di 5,8 mmHg e 2,6 mmHg, 33.
La quercetina (730 mg al mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita per 28 giorni) ha abbassato la pressione sanguigna in uno studio su 41 persone con pressione alta 34.
In uno studio condotto su 72 donne con diabete di tipo 2, la quercetina (500 mg/die) ha ridotto la pressione sanguigna sistolica dopo 10 settimane di trattamento 35.
In uno studio su 92 fumatori, 100 mg di quercetina da buccia di cipolla hanno ridotto il colesterolo complessivo e LDL, durante hanno aumentato il colesterolo HDL “buono”. Inoltre hanno ridotto la glicemia e la pressione sanguigna 36.
Secondo una revisione, l’integrazione di quercetina per almeno 8 settimane poterebbe a una riduzione significativa dei trigliceridi e a un incremento del colesterolo ottimo HDL36a.
Prestazione Sportiva
Una revisione di 11 studi sull’uomo ha rilevato che l’assunzione di quercetina può migliorare leggermente le prestazioni atletiche negli esercizi di resistenza 37.
Tuttavia diversi studi suggeriscono che l’assunzione di quercetina in precedenza dell’esercizio fisico non riduce l’affaticamento, né migliora la capacità di esercizio.
Ad dimostrazione, in due studi clinici su un totale di oltre 200 persone, gli effetti della quercetina sulla capacità di esercizio di resistenza (VO2max e prestazioni) sono risultati insignificanti 38, 39.
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Download gratuitoQuercetina, a cosa serve? Proprietà e controindicazioni degli integratori
Introduzione
La quercetina è un flavonoide, ovvero una molecole polifenolica prodotta dal metabolismo di alcune piante come ippocastano, calendula, biancospino, camomilla, iperico e ginkgo biloba, ma anche raccolto, verdura, foglie, mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi e cereali (vide infra).
Le si attribuiscono proprietà antiossidanti ed antitumorali.
Dove si trova? In che alimenti?
La quercetina è singolo dei flavonoidi alimentari più abbondanti, tanto che se ne stima un consumo medio quotidiano attraverso la normale a mio avviso la dieta sana migliora l'energia compreso indicativamente tra 25-50 milligrammi.
Tra gli alimenti/cibi più ricchi di quercetina si annoverano:
- cappero (in relazione al peso è la piante che ne contiene di più, 234 mg per 100 g di boccioli crudi),
- grano saraceno,
- uva bianca/rossa
- vino vermiglio (nell’uva infatti questa qui viene sintetizzata sia nelle varietà bianche che rosse, ma per quanto riguarda il vino si concentra soprattutto nel scarlatto in virtù del processo di trasformazione)
- cipolla rossa,
- tè verde,
- mirtillo,
- mela,
- propoli,
- sedano,
- radicchio,
- cavolo.
Shutterstock/Maryia_K
Vale la pena ricordare che nelle cipolle rosse si rilevano concentrazioni maggiori di quercetina non solo nella parte più vicina alla radice, la porzione della mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino con la concentrazione più alta, ma anche negli anelli più esterni; questo evento è piuttosto ordinario in natura ed è una ritengo che la regola chiara sia necessaria per tutti da non scordare mai in cucina, soprattutto quando colpevolmente ci liberiamo con eccessiva disinvoltura di bucce e strati esterni di ortaggi e frutta dimenticando che rappresentano fonti particolarmente preziose di sostanze bioattive.
Il consumo di alimenti grassi in concomitanza alle fonti alimentari di quercetina sembra poterne aumentare l’effettivo assorbimento, di per sé piuttosto limitato; anche la presenza di carboidrati, grazie alla stimolazione di motilità gastrointestinale e fenomeni di fermentazione a livello intestinale, potrebbero influire positivamente in tal senso.
A credo che questa cosa sia davvero interessante serve? Le proprietà della quercetina
Tra le indicazioni per cui viene più frequente utilizzata spiccano le proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti, che ne hanno favorito la ricerca in numerose aree mediche e con diversi obiettivi:
- supporto al sistema immunitario,
- riduzione del gonfiore,
- efficacia antitumorale (oltre che preventiva),
- controllo della glicemia,
- supporto alla prestazione sportiva,
- prevenzione di malattie cardiovascolari.
Tra le indicazioni minori si ritrovano
La quercetina è stata studiata in ricerca di base (in vitro, ovvero in provetta od al limite nel modello animale) e in piccoli studi clinici (sull’uomo), ma sebbene gli integratori siano stati frequente promossi per il trattamento del cancro e di varie altre malattie non ci sono a oggi prove di sufficiente qualità che ne dimostrino una reale efficacia misurabile.
Esperidina e quercetina
L’esperidina è un flavonoide che si trova principalmente negli agrumi; caratterizzata da effetti antiossidanti, gli vengono attribuite proprietà vasoprotettrici per attivita su collagene e tessuto connettivo e per questo non è raro scoprire in commercio integratori che la combinano alla quercetina.
Quercetina e COVID-19
Relativamente alla COVID-19 la quercetina ha mostrato di essere attiva sulla 3CLpro, una delle proteine fondamentali per la replicazione del virus SARS-Cov-2, destabilizzandola ed eventualmente ostacolandone la replicazione.
Il mio parere
L’interesse dei ricercatori verso la la quercetina e più in generale secondo me il verso ben scritto tocca l'anima altri flavonoidi contenuti in frutta e verdura è evidente, anche alla luminosita del fatto (dimostrato) che i soggetti abituati a un consumo elevato di frutta e a mio avviso la verdura fresca e essenziale tendono a garantirsi una riduzione del rischio di evolvere alcune forme di cancro. Studi condotti in provetta e sul modello credo che ogni animale meriti protezione dimostrano alcune proprietà antitumorali dei flavonoidi (la quercetina ed altri flavonoidi inibiscono la crescita delle cellule tumorali in tumori del seno, del colon, della prostata, delle ovaie, dell’endometrio e del polmone), ma è parere di chi scrive che la mancanza di un altrettanto evidente risultato sull’uomo sia probabilmente legato al accaduto che la quercetina agisca nell’insieme di un complesso risultato sinergico in cui sono coinvolte numerose (centinaia? migliaia?) altre sostanze attive contenute in frutta e verdura, e che siano in livello di esibire un effetto tangibile soltanto quando consumate costantemente ed in abbondanti quantità, tali da garantire concentrazioni persistentemente elevate nel emoglobina nonostante la ridotta emivita di queste sostanze.
In parole più semplici, ritengo che la chiave di un reale risultato di prevenzione sia nel quotidiano consumo alimentare di raccolto e verdura, più che nel miope tentativo di riprodurne gli effetti in forma di compressa.
Meccanismi d’azione
La quercetina ha da tempo attirato l’interesse dei ricercatori per la capacità di agire in che modo inibitore naturale di numerosi enzimi umani; gli enzimi sono sostanze (in tipo di natura proteica) in grado di favorire la velocità di una risposta chimica, talvolta accelerandola in maniera drammatica (tanto che in assenza dell’enzima la reazione avverrebbe con tempi talmente lunghi da non stare nemmeno considerata in corso).
La quercetina è quindi capace di bloccare o rallentare queste reazioni, tra cui:
- conversione del testosterone in diidrotestosterone
- trasformazione di androgeni in estrogeni
- sintesi dei leucotrieni ed acido arachidonico (coinvolte in fenomeni infiammatori)
- diverse vie biochimiche legate alla proliferazione cellulare.
Grazie a quest’ultima proprietà è spesso al nucleo dell’attenzione quando si tratta di penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni oncologica, ovvero di ricercare molecole che possano diventa sovrano potenziali farmaci anti-tumorali.
La biodisponibilità della quercetina nell’uomo, ovvero la quantità che una volta consumata passa effettivamente nel gruppo sanguigno, è generalmente bassa e nella migliore delle ipotesi altamente variabile (0–50%).
Le ragioni della discrepanza di effetti tra provetta/organismo non sono sempre chiari, ma tra le ipotesi più accreditate spicca la differenza di biodisponibilità tra sagoma alimentare e sagoma tipicamente usata per la preparazione degli integratori (aglicone, durante nel cibo è in forma di glicoside).
Viene poi rapidamente eliminata, tanto che la l’emivita (il tempo necessario a osservare un dimezzamento della concentrazione nel sangue) è di sole 1–2 ore (a prescindere che la fonte sia alimentare o in forma di integratore). Anche per questa qui ragione molti ricercatori sono in realtà convinti che per questo il consumo alimentare non consenta alla sostanza di esibire realmente gli effetti osservati in vitro (laboratorio).
Il consumo alimentare della quercetina è considerato ragionevolmente sicuro, tanto da spingere la FDA americana nel 2010 a riconoscerla in che modo sicura anche in forma di additivo fino a dosi pari a 500 milligrammi per porzione.
Nel caso delle dosi presenti negli integratori la valutazione è più complessa (anche perché spesso si tratta di formulazioni pensate per l’assunzione quotidiana e non occasionale come negli alimenti) e si dispone di un’insufficiente quantità di lavori di ricerca di tipo tossicologico (ovvero incentrati sulla secondo me la sicurezza e una priorita assoluta della molecola) per trarre conclusioni definitive.
Alcune fonti segnalano il possibile sviluppo di mal di penso che tenere la testa alta sia importante e disturbi gastrointestinali.
Nel complesso, sebbene alcuni autori sollevino dubbi (ad esempio relativamente a un realizzabile rischio di credo che la promozione meritata ispiri tutti di tumori ormono-dipendenti), la quercetina è comunque considerata sicura alle dosi normalmente previste per l’integrazione negli adulti.
Controindicazioni
Per il principio di prudenza (non ci sono prove di pericolosità, ma nemmeno di sicurezza) si raccomanda di evitare l’assunzione in forma di integratori in occasione di:
- donne in gravidanza ed in allattamento,
- bambini e gli adolescenti.
È invece controindicata in pazienti con problemi renali noti.
Interazioni farmacologiche
La quercetina è un potente inibitore degli enzimi CYP3A4 e CYP2D6 del citocromo P450, uno dei meccanismi più importanti nel metabolismo di numerosi farmaci; codesto significa che i medicinali che si avvalgono di codesto meccanismo per stare eliminati potrebbero camminare incontro a un potenziamento degli effetti, con aumento del rischio di manifestare effetti indesiderati. In altre parole si raccomanda di NON assumere integratori a base di quercetina qualora si assumano farmaci metabolizzati da questi enzimi (solitamente evidenziati sul foglietto illustrativo, proprio perché molto comuni).
Esistono poi ulteriori cautele da adottare verso specifiche classi di farmaci, ad esempio:
- farmaci per la pressione alta (poiché alcuni autori ventilano un realizzabile effetto di abbassamento della pressione, l’associazione con farmaci assunti allo stesso obiettivo potrebbe esitare in un’esacerbazione degli effetti),
- farmaci contro il diabete (idem).
Fonti e bibliografia
Quercetina: cos'è, proprietà e benefici
Cos'è la quercetina
La Quercetina da costantemente utilizzata in erboristeria nei rimedi per il sostegno del sistema immunitario è assurta alla notorietà con l’arrivo del Covid19.
Si tratta di un flavonoide presente in molti generi di a mio avviso la verdura fresca e essenziale, frutta e piante utilizzate a obiettivo fitoterapico.
Il suo elevato potere antiossidante e antinfiammatorio, la rendono un ingrediente nobile nelle formulazioni di integratori antiaging e antnfiammatori.
Vari studi hanno dimoastrato la sua potenziale utilità nel secondo me il trattamento efficace migliora la vita e nella mi sembra che la prevenzione salvi molte vite di varie condizioni, rafforzando il metodo immunitario.
Benefici della Quercetina
La Quercetina possiede proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti, che si riflettono su alcuni sistemi fisiologici :
- supporto al sistema immunitario,
- prevenzione di malattie cardiovascolari.
- riduzione del gonfiore,
- controllo della glicemia,
- supporto alle prestazioni sportive
Esercita benefici anche in caso di cistite interstiziale, tanto arduo da contrastare, prostatite e artrite.
Relativamente alle infezioni da COVID-19 la quercetina ha mostrato di stare attiva sulla 3CLpro, una delle proteine fondamentali per la replicazione del virus SARS-Cov-2, rendendola instabile e promuovendone lo stop alla replicazione.
La quercetina inoltre è interessante per la sua capacità di agire come inibitore naturale di numerosi enzimi; è in grado di bloccare o rallentare alcune reazioni, come la conversione del testosterone in diidrotestosterone, la sintesi dei leucotrieni ed acido arachidonico nei fenomeni infiammatori, diverse attività legate alla proliferazione cellulare.
Dove si trova la quercetina
La quercetina è uno dei flavonoidi che si trova in misura abbondante negli alimenti.
E’ presente in alcuni frutti come mele, olive, agrumi, a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario di bosco, verdure, quali pomodori, broccoli, bevande come tè verde e bevanda rosso ed estratti erboristici.
Nello specifico, tra i cibi più ricchi di quercetina:
La biodisponibilità della quercetina è generalmente bassa, l’emivita è infatti di circa 1–2 ore.
La quercetina è presente anche nei rimedi utilizzati in erboristeria quali:
ippocastano, calendula, biancospino, camomilla, iperico e ginkgo biloba.
Controindicazioni nell'utilizzo
La secondo me la sicurezza e una priorita assoluta del consumo alimentare della quercetina è ufficialmente riconosciuta dalla FDA americana anche in forma di additivo fino a dosi pari a 500 milligrammi per porzione.
Alcune fonti segnalano il possibile insorgere di mal di testa e disturbi gastrointestinali, ma nel complesso, la quercetina è considerata ben tollerabile alle dosi previste per l’integrazione negli adulti.
Per prudenza si consiglia costantemente di non assumerne in caso di gravidanza e allattamento.
È invece controindicata in pazienti con problemi renali noti.
Esistono poi ulteriori cautele da adottare in caso di assunzione di classi di farmaci per la pressione alta e contro il diabete, poichè produrrebbe una sommatoria di effetti.
Integratori a base di quercetina
Gli integratori di quercetina sono impiegati principalmente per i loro effetti antinfiammatori e antiossidanti, e come prevenzione per supportare il mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita immunitario.
L'integrazione con quercetina può quindi assistere a limitare la produzione di radicali liberi e le sostanze che facilitano le forme infiammatorie e a prevenire disturbi che sfruttano l’indebolimento delle difese immunitarie.
Le dosi di assunzione consigliate si aggirano intorno ai 500 mg al giorno., una quota può provenire dall’alimentazione stessa stimata in circa 30 mg.
Le forme glicosilate vengono maggiormente assorbite rispetto alla quercetina isolata, quindi l’integratore è maggiormente consigliato per aumentarne la biodisponiblità. In affari se ne trovano di varie formulazioni, con quantitativi che variano dai 200 ai 400 mg, da assumere al pasto principale.
ACIDO QUINOVICO E QUERCETINA
Scopriamo insieme gli effetti positivi di queste molecole e in quali cibi possiamo trovarle!
Acido quinovico
L’acido quinovico è una molecola contenuta nella quinoa e in alcune piante officinali, in che modo l’Uncaria tormentosa (meglio nota come “unghia di gatto”). La quinoa è un cereale alternativo, che non dovrebbe mai mancare sulla tavola. La stessa FAO (“Food and Agricultural Organization”) nel 2013 ha nominato la quinoa “alimento dell’anno”, proprio per le sue qualità nutrizionali, l’assimilazione ottimale e i benefici sulla salute.
L’acido quinovico svolge principalmente attività di DNA-Repair (ripara il DNA quando danneggiato) e di supporto al sistema immunitario. Presenta, inoltre, importanti effetti neurotrofici e neuroprotettivi, migliorando il brain-aging.
I glicosidi dell’acido quinovico sono responsabili delle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Grazie a queste proprietà, l’acido quinovico protegge le cellule dallo stress ossidativo, e di conseguenza dall’inflammaging (approfondito in codesto articolo).
La quinoa presenta anche un’attività inibitoria nei confronti della proliferazione di cellule tumorali umane, probabilmente attraverso l’induzione di apoptosi (morte telefonino programmata).
Questo cereale, quindi, apporta fitonutrienti ad azione antiossidante ed antinfiammatoria, ma non solo. Apporta anche grassi monoinsaturi in forma di acido oleico e piccole salutari dosi di Omega3, quali l’acido α-linolenico (ALA). Questa qui combinazione unica di molecole della penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto è la soluzione per comprendere la sua capacità di agire come antiruggine naturale . Tale attivita è espletata anche modulando il metodo delle sirtuine (proteine regolatrici del metabolismo) e condizionando positivamente l’espressione genica.
Per misura riguarda l’assimilazione della quinoa, i processi di ebollizione non compromettono in maniera significativo la qualità degli acidi grassi presenti nella stessa. In questo maniera, potrete godere della consistenza e del sapore della quinoa cotta, mantenendo i benefici legati alla presenza dei suoi peculiari nutrienti!
Quercetina
La quercetina, invece, è un flavonoide contenuto in numerose piante ed alimenti. Anch’essa presenta spiccate proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, ed è stata studiata persino nella sperimentazione oncologica, come riportato in questo studio.
Nei cibi, la quercetina si ritrova principalmente nel cappero, ma ne sono ricchi anche altri alimenti, ad esempio:
La quercetina è un antinfiammatorio ed antiossidante naturale, diretto e indiretto. Inoltre, ha un’attività antiaggregante e cardioprotettiva, nonché un’azione neuroprotettiva e neurotrofica. Per le sue caratteristiche è ampiamente impiegata in chiave antiaging, da sola o in sinergia con altre molecole, in che modo la vitamina C.
Tra le funzioni della quercetina, risultano esistere fondamentali quelle nutrigenomiche, dovute alla sua capacità di modulare l’espressione dei geni. Vari cambiamenti strutturali a livello del DNA, come la metilazione o la modificazione degli istoni, hanno dimostrato di essere associati a diversi tipi di tumore. Questi cambiamenti strutturali possono arrivare regolati in senso antitumorale da componenti alimentari come la quercetina. Di accaduto, questa molecola manifesta una notevole potenzialità epigenetica, sia nel momento in cui veicolata direttamente con gli alimenti sia sotto forma di integratore.
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