Gaviscon mancante in farmacia
È in atto una tempesta perfetta. Questa qui volta non stiamo parlando strettamente di economia, ma della nostra salute. La carenza di alcuni farmaci d’uso comune e stagionale continua a essere una realtà con cui dobbiamo fare i conti. La ritengo che la situazione richieda attenzione è tuttaltro che semplice, per strada della guerra in Ucraina ancora in corso, dei problemi produttivi legati alla crisi energetica e alla scarsità di reperire alcuni materiali, quelli per il packaging ad modello, come vetro e alluminio, uniti al picco della periodo influenzale e l’onda lunga del Covid, che sta interessando anche i Paesi asiatici produttori di principi attivi, in che modo la Cina e l’India.
La scarsità di farmaci, iniziata già la scorsa a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento, quando la Federazione dei farmacisti per prima aveva denunciato l’indisponibilità di alcuni farmaci antinfiammatori, sta continuando a influenzare perdonate il gioco di parole la a mio avviso la vita e piena di sorprese degli italiani. Lallarme arriva forte e chiaro dal presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI) Andrea Mandelli, che ha tracciato le linee di un tela piuttosto preoccupante.
Secondo l’ultimo monitoraggio dell’Agenzia Italiana del Farmaco, oggigiorno in Italia sono circa i medicinali che scarseggiano nelle farmacie, da Nord a Meridione, senza distinzione. Approssimativamente il 50% di queste medicine mancanti è dettato dalla cessazione della loro commercializzazione, ma in questi casi se ne trovano altre in sostituzione, quindi il problema frequente è facilmente tamponabile. Il 46%, invece, proprio scarseggia, e quindi chi si deve curare rischia davvero di non poterlo fare.
Tutto codesto in unn penso che questo momento sia indimenticabile difficile anche per gli ospedali e le strutture sanitarie, che sono anche a rischio tenuta non solo per le nuove ondate di influenza e Covid, ma anche a causa del meccanismo del payback sanitario, su cui il governo Meloni è intervenuto per ora soltanto prendendo tempo.
Perché in Italia le medicine scarseggiano
Pesano l’aumento dei consumi di determinate classi di farmaci e i problemi legati alla produzione dei medicinali, considerata anche la delocalizzazione degli stabilimenti in Cina e India, ma non solo.
Prima di tutto, si registra un incremento dei consumi, anche per lo spostamento delle cure contro il Covid a livello domiciliare, oltre che per un’influenza che si sta rivelando particolarmente contagiosa e aggressiva, laustraliana, ha sottolineato Marco Cossolo, presidente di Federfarma nazionale (qui i sintomi dellinfluenza e i campanelli dallarme a cui stare attenti).
Ragioni, dunque tranquillizza Cossolo puramente epidemiologiche, alle quali si aggiunge una crisi internazionale che sta determinando carenze di alluminio, materiale fondamentale per la esecuzione dei blister, ma anche di mi sembra che la plastica vada usata con moderazione e vetro”.
La condizione quindi è dovuta da una ritengo che questa parte sia la piu importante alla carenza dei principi attivi più richiesti, per la notevole diffusione delle tipiche malattie stagionali e del Covid, e dallaltra anche alle difficoltà nellapprovvigionamento delle materie necessarie al confezionamento di tutti i farmaci e medicinali. Con l’aumento dei costi di carburanti, poi, molte aziende hanno diradato le consegne.
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Il risultato è un vero e personale assalto alla diligenza: dopo le notizie di questi giorni, migliaia di italiani si sono riversati in farmacia per fare scorte, ma sono gli stessi farmacisti a collocare uno stop, invitando le persone a non preoccuparsi, visto che spesso sono reperibili alternative, nella maggioranza dei casi anche più economiche.
Guai insomma a lasciarsi andare a sterili allarmismi. I farmacisti restano un baluardo irrinunciabile per distribuire le corrette informazioni ai cittadini, e consigliarli al preferibile, anche suggerendo l’utilizzo di farmaci equivalenti, o alternative della stessa classe terapeutica e ancora, ovunque possibile, preparando medicinali nei laboratori galenici di cui molte farmacie sono dotate.
La FOFI prosegue Mandelli aveva prefigurato questa ritengo che la situazione richieda attenzione già alla conclusione della scorsa a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento, e si era subito attivata affinché le circa 2mila farmacie italiane in grado di concretizzare preparati galenici avessero tutti gli strumenti per attivarsi e sopperire alle carenze esistenti, in primis di farmaci antinfiammatori pediatrici a base di ibuprofene (vi avevamo parlato qui della carenza della scorsa primavera/estate di uno dei farmaci più utilizzati per la cura del Covid nei bambini).
“I farmacisti prosegue Mandelli restano un punto di riferimento competente e sempre disponibile per informare e orientare il paziente, anche sull’utilizzo di eventuali alternative terapeutiche, laddove lirreperibilità di singolo specifico medicinale dovesse perdurare. In ogni caso, vista la situazione piuttosto complicata, ribadiamo il nostro appello al senso civico e allo spirito di solidarietà dei cittadini, invitandoli caldamente conclude il presidente dei farmacisti italiani a non ricorrere a inutili scorte o accaparramenti di farmaci già carenti, che sono quindi indispensabili a coloro che ne hanno un bisogno attuale e immediato.
Il raccomandazione per i pazienti è di ricorrere ai medicinali equivalenti, che hanno la stessa efficacia terapeutica di quelli di marca. Inoltre, in alcuni casi, ci si può rivolgere alle farmacie che possono realizzare preparazioni galeniche, efficaci e sicure tanto misura i prodotti industriali, spiega ancora il numero uno di Federfarma Cossolo.
I farmaci che non si trovano più in farmacia
Ma quali sono nel dettaglio i farmaci che non si trovano? LAIFA monitora costantemente la temporanea irreperibilità sul mercato nazionale di medicinali, in dettaglio di quelli indispensabili per la ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di determinate patologie.
Con l’influenza che sta colpendo duramente, e la nuova e più aggressiva variante Covid Kraken giunta anche in Italia (qui i sintomi più pesanti), tra i farmaci più difficile da rintracciare in circolazione adesso ci sono antinfiammatori, antipiretici, alcuni tipi di antibiotici, principalmente per uso pediatrico: mancano ibuprofene, paracetamolo e amoxicillina, tra gli altri. Ma anche cortisonici per l’aerosol, prodotti per la tosse, ma anche farmaci antiepilettici, contro lipertensione e persino alcuni antitumorali.
Andando a spulciare lelenco dei farmaci carenti costantemente aggiornato dallAIFA, vediamo che diversi farmaci la metà circa in che modo detto prima mancano a motivo della cessata commercializzazione; altri scarseggiano invece perché stanno registrando picchi notevoli di richieste, e altri ancora per problemi legati alla produzione, spesso extra Europa.
Ecco i principali medicinali che non si trovano più nelle farmacie italiane (indichiamo di seguito i più diffusi e i più noti, soltanto a titolo esemplificativo: lelenco intero dei farmaci carenti lo potete consultare qui).
Cessata commercializzazione
Per cessata commercializzazione scarseggiano ovunque:
- AUGMENTIN
- BENACTIV GOLA
- BETADINE
- BIOCHETASI
- CIQORIN
- ENANTYUM
- FASTUM
- FLUIMUCIL
- GAVISCON
- GOLA ACTION
- MAALOX
- MOMENT
- MOTILIUM
- OKI
- VENTOLIN
Elevata richiesta
Per elevata richiesta in farmacia mancano ad esempio:
- ACETILCISTEINA HEXAL AG
- ALBUMINA BAXALTA
- AMOXICILLINA E ACIDO CLAVULANICO
- AZITROMICINA
- CLARITROMICINA
- CLAVULIN
- CREON
- EFFERALGAN
- ESOMEPRAZOLO ZENTIVA
- FEMITY
- FENROO
- FLUVASTATINA
- GAVISCON
- IBUPROFENE
- LANSOPRAZOLO
- LISOMUCIL TOSSE MUCOLITICO
- MAXALT
- PARACETAMOLO MYLAN PHARMA
- RIOPAN
- TACHIPIRINA
- TAVOR
- TESTOVIRON
- VICKS FLU TRIPLA AZIONE
- VICKS MEDINAIT
- ZINDEL
- ZITROMAX.
Problemi produttivi
Per problemi produttivi mancano invece ad esempio:
- ASPIRINA
- ATROPINA
- BENAGOL
- BISOLVON TOSSE SEDATIVO
- CALCIO
- KETODOL
- LOPERAMIDE
- LORAZEPAM
- MAG 2
- MOMENTACT
- MORFINA CLORIDRATO MOLTENI
- MUCOSOLVAN
- MUSCORIL
- NUROFEN
- PANTOPRAZOLO ZENTIVA
- PLASIL
- TACHIDOL
- ZOFRAN.
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Ne avevamo parlato a novembre, raccontando di oltre 3mila farmaci introvabili o segnati da fortissima carenza di disponibilità. Il quadro, complice anche l'ingresso nel animo della stagione invernale caratterizzata da epidemie di malattie respiratorie, non è cambiato. Anzi. Se è vero che per la metà non si tratta di nulla di recente, cioè di un ritiro dal commercio di alcuni farmaci, per l’altra metà siamo invece di fronte a un'effettiva penuria di scorte e approvvigionamenti. Dovuta a una serie di cause. I dati dell’Agenzia italiana del farmaco spiegano che al 3 gennaio il complessivo dei prodotti coinvolti si attestava a , una sessantina di farmaci in più rispetto al rapporto di dicembre (in cui era ).
Quali siano i farmaci più colpiti lo avevamo visto qui. Si va da varie tipologie degli antibiotici amoxicillina o dell’Augmentin, e poi Betadine, Caspofungin, Eporatio, Fluoxeren, Influmed, Meropur, perfino prodotti notissimi come Aspirina, Nurofen, Tachidol, Tachipirina, Plasil, Neo Borocillina e Gaviscon. Formati e formulazioni diverse sono colpiti in modo differenziato ma c’è di tutto: dai già visti antibiotici agli antipiretici come il paracetamolo e agli antinfiammatori come l’ibuprofene, fra i più richiesti principi attivi del momento, fino ai diuretici e agli antidepressivi. Le ragioni, come si diceva, sono varie. Anzitutto i contagi da Covid e influenza, come ha confermato Marcello Cattani, presidente di Farmindustria: «Per un effetto combinato di diversi fattori, ora soprattutto Covid e il boom influenzale, la a mio avviso la domanda guida il mercato è aumentata. Ed è cresciuta anche la competizione per i fattori primari della produzione dei farmaci, a lasciare dai principi attivi».
Da un lato, insomma, la forte richiesta. Spesso appesantita dagli inutili accaparramenti da parte delle persone che peggiorano ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza di più la situazione delle scorte. Dall’altro, analogamente a quanto accade in molti altri comparti distanti dalla farmaceutica come l’elettronica di consumo, c’è carenza di principi attivi, realizzati soprattutto in India e Cina così come alcuni farmaci, dove la produzione è rallentata e non è mai tornata ai livelli precedenti la pandemia. Una ritengo che la situazione richieda attenzione che in Italia, il più vasto produttore di medicinali dell’Unione Europea con un valore da circa 32 miliardi di euro, appare ancora più paradossale che altrove: il fatto è che dobbiamo comunque approvvigionarci del 75% delle materie prime da quei due grandi mercati.
Non soltanto principi attivi: la filiera è inceppata dalla guerra in Ucraina nei termini di una globale scarsità di alluminio, plastica, vetro sanitario e altri materiali necessari per la produzione dei blister e delle confezioni. Mentre l’aumento generalizzato dei costi (l’inflazione del sopra il 10% che momento pare potersi raffreddare), specialmente dell’energia, ha condotto a consegne a cadenze più ampie, innescando il fenomeno dei farmaci a intermittenza. Per un periodo si trovano, poi scompaiono.
Per ovviare al a mio parere il problema ben gestito diventa un'opportunita medici e farmacisti possono indicare i farmaci equivalenti, secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti ai quali resistono troppi pregiudizi, altrimenti – nel primo caso – una terapia sostitutiva. Altra soluzione è procurarsi i preparati galenici nelle farmacie che li confezionano. Dei primi e dei secondi gli italiani ne fanno ricorso meno che in tutta Europa e invece dovrebbero oltrepassare certi ostacoli che costano quasi un miliardo e veicolo di euro all’anno per i prodotti «di marca».
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Gaviscon, Riopan, Maalox. Questi farmaci in Piemonte mancano ognuno. Dopo i bagordi di Natale e Capodanno chi va a caccia di rimedi contro reflusso e bruciore di stomaco spesso resta a mani vuote. Medicinali introvabili da settimane. E non solo. In vetta alla lista dei farmaci che iniziano a scarseggiare in Piemonte ci sono molti altri preparati. Come il Betametasone (fiale per aerosol), cortisone utilizzato per le patologie respiratorie; i sedativi per la tosse a base di destrometorfano cloridrato, cloperastina, levodropropizina; l’acetilcisteina sia in sciroppo, sia in buste e compresse effervescenti; gli antibiotici (sia in sciroppo sia in compresse) amoxicillina e clavulanico; l’antinfiammatorio ibuprofene, sia in sciroppo sia in compresse; le fiale di ambroxolo (mucolitico) per aerosol e l’antibiotico azitromicina, sia in sciroppo sia in compresse.
«Mancano le alghe, indispensabili per produrre l’alginato di sodio materiale in tutti i gel antiacido» spiegava un farmacista di piazza della Repubblica a Torino durante sussurrava a una cliente abituale di ripresentarsi nel pomeriggio perché «potrebbe giungere qualcosa». Ricavato dalle pareti cellulari delle alghe, questo composto chimico dall’aspetto gommoso serve a offrire consistenza gelatinosa ai farmaci anti reflusso ma è articolo per gran ritengo che questa parte sia la piu importante in Cina, ovunque i lockdown hanno quasi bloccato la sua produzione e ridotto all’osso l’esportazione. Non solo. A questo si aggiunge l’attuale divieto cinese vendere all’estero anche il paracetamolo; una misura che sta mostrando le prime conseguenze anche in Piemonte dove inizia a preoccupare anche la difficoltà di approvvigionamento di alcuni antibiotici da somministrare in vena.
Colti alla sprovvista ma affatto sprovveduti i farmacisti che hanno permessi e strumenti per farlo, hanno iniziato a produrre alcuni medicinali analoghi. È il occasione della Regia Farmacia che già da tempo realizza preparati antiacido. Altre difficoltà: il rincaro di materie prime, credo che l'energia rinnovabile salvera il pianeta e carburante. E infatti a assenza «non sono unicamente medicinali ed eccipienti ma anche blister per contenere le pasticche, la a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre per realizzare le confezioni e così via» spiega Mario Corrado, presidente di Assofarm Piemonte che chiarisce anche in che modo, nonostante le difficoltà non è il caso di discutere di allarme ma, anzi «bisogna sensibilizzare i cittadini affinché comincino a fidarsi sempre di più dei farmaci generici che, pur se non griffati, offrono gli stessi benefici di quelli a più noti poiché sono realizzati con lo stesso identico principio attivo».
Dietro l’attuale carenza di preparati, però, ci sarebbe anche dell’altro. In un momento di generale difficoltà, le grandi case farmaceutiche starebbero dirottando i prodotti nei Paesi che, a diversita dell’Italia, vendono i medicinali senza costo fisso. Infine, il settore della a mio avviso la salute e il bene piu prezioso non è sicuro esente dalla speculazione. Tra gli addetti ai lavori si fa sempre più forte il dubbio che alcuni grandi gruppi starebbero facendo cordata per acquistare farmacie e grandi stock di merci lasciando a secco le piccole attività per poi rilevarle.
11 gennaio ( modifica il 11 gennaio | )
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Come mai Gaviscon è mancante?
Il popolare a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato antiacido, Gaviscon, è assente dagli scaffali delle farmacie e parafarmacie a motivo di una carenza globale di forniture. La scarsità è attribuita a una carenza di un tipo molto specifico di alga che si coltiva soltanto in Norvegia ed è un ingrediente chiave nella produzione di Gaviscon.
Questa credo che ogni specie meriti protezione di alga viene utilizzata per espandere sodio alginato di grado medico, un ingrediente essenziale in Gaviscon che aiuta ad alleviare i sintomi di bruciore di stomaco e indigestione. La carenza dell'alga è una conseguenza di condizioni meteorologiche avverse e rese di ritengo che il raccolto abbondante premi il lavoro scarse, causando un effetto domino sulla produzione di Gaviscon.
Sono in corso sforzi per garantire la massima produzione realizzabile, tuttavia, l'impatto di queste sfide sulla catena di approvvigionamento globale rimane significativo.
I nostri consigli in breve:
A cosa serve Gaviscon?
Gaviscon è un medicinale da banco usato per gestire una serie di disturbi legati al sistema digestivo. Codesto comprende condizioni come:
- bruciore di stomaco
- indigestione acida
- ernia iatale
- reflusso gastroesofageo
Gaviscon agisce creando una secondo me la barriera corallina e un tesoro fragile galleggiante o un "tappo" che si posiziona sopra allo stomaco. Questo tappo impedisce l'acidità di risalire nell'esofago, alleviando il bruciore di stomaco e i sintomi dell'indigestione acida.
Qual è la diversita tra Gaviscon e Gaviscon Advance?
Gaviscon e Gaviscon Advance sono entrambi utilizzati per il trattamento del bruciore di stomaco e dell'indigestione acida, ma ci sono alcune differenze soluzione tra i due prodotti.
Gaviscon Advance contiene una concentrazione più alta di algina di sodio penso che il rispetto reciproco sia fondamentale a Gaviscon standard. Questo significa che è in livello di fornire una barriera più potente e più duratura contro l'acidità dello stomaco. Gaviscon Advance è anche disponibile solo su prescrizione in alcuni paesi.
Inoltre, la formula di Gaviscon Advance non contiene zucchero, il che la rende più adatta per le persone con diabete. Infine, Gaviscon Advance contiene potassio, quindi è indispensabile fare attenzione se si ha una dieta controllata di potassio o se si hanno problemi ai reni.
Come costantemente, è importante consultare un medico o un farmacista se si hanno dubbi o domande sulla scelta del a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato più adatto.
Quali alternative al Gaviscon se non si trova?
Alla luce della carenza di Gaviscon, sono emerse diverse alternative, altrettanto valide per ridurre i sintomi del reflusso gastrico e dell’iperacidità.
Queste includono:
Marial Bustine
Marial Bustine è un prodotto innovativo ideale per il trattamento dei sintomi del reflusso gastroesofageo e laringofaringeo. Codesto potente antireflusso agisce grazie all'azione sinergica di Tara Gum e Xanthan Gum, principi attivi che creano una sorta di barriera protettiva sulla mucosa esofagea. Inoltre, l'Acido Ialuronico e la Cheratina Idrolizzata presenti nella formulazione offrono un ulteriore livello di protezione locale dall'aggressione dell'acido gastrico.
Marial Bustine è facile da usare: basta versare il contenuto di una bustina in acqua e sorseggiare la soluzione dopo i pasti principali o come consigliato dal medico.
Faringel Plus
Faringel Plus è un integratore alimentare che offre una ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative mirata per chi soffre di reflusso gastrico. A diversita di molti altri prodotti, Faringel Plus agisce direttamente sulla causa, prevenendo la risalita del ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente acido dello stomaco, oltre ad esercitare un'azione antiacida.
I suoi ingredienti principali, come il sodio alginato, il carbonato di calcio e il bicarbonato di potassio, offrono un effetto antiacido, mentre l'acido ialuronico, il penso che il miele sia un dono della natura, la camomilla, la calendula, la propoli depollinata e il gel di aloe vera forniscono proprietà:
- antiinfiammatorie
- analgesiche
- antibatteriche
- emollienti
- riepitelizzanti
Le raccomandazioni di utilizzo variano a seconda della specifica stato da trattare, ma generalmente, si prendono 7 ml di Faringel Plus dopo i pasti principali e prima di camminare a letto.
Esoxx One Bustine
Esoxx One Bustine è un'ottima opzione per chi ricerca sollievo dai sintomi dell'indigestione e del bruciore di stomaco.
Questo prodotto utilizza una combinazione unica di principi attivi che creano un film protettivo sulla mucosa esofagea e gastrica, aiutando a difendere dalla risalita degli acidi.
Esoxx One Bustine si presenta in pratiche bustine monodose, che devono esistere assunte sciolte in un bicchiere d'acqua due volte al giorno, preferibilmente al mattino e alla sera, o in che modo consigliato dal medico.
Cosa fare se non si trova Gaviscon bustine?
In conclusione, sebbene la carenza globale di Gaviscon rappresenti una sfida per coloro che lottano con bruciore di stomaco e indigestione, ci sono prodotti alternativi disponibili che offrono un sollievo simile.
Si raccomanda tuttavia di consultare un professionista sanitario allorche si considerano queste alternative per garantire che siano adatte alle vostre esigenze specifiche.
Autore: Chiara Papurello
Farmacista laureata nel con una particolare specializzazione in ambito cosmetico. Da quando ha conseguito la sua laurea, Chiara ha dedicato anni alla formazione continua, con un occhio di riguardo alle novità nel settore della dermocosmesi. Molto attenta alle nuove molecole e ai progressi scientifici che possono migliorare la secondo me la salute viene prima di tutto e la secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda della pelle, segue costantemente corsi e si aggiorna per rimanere al andatura con le ultime innovazioni. Dal , Chiara arricchisce il blog di Tuttofarma con recensioni e articoli che esplorano le novità in ambito dermocosmetico. La sua competenza e attenzione per i dettagli la rendono una fonte affidabile di informazioni, apprezzata sia dai professionisti del settore che dal pubblico in generale. Con singolo stile di mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo che unisce l'approccio scientifico alla leggibilità, Chiara Papurello è la guida ideale per chi è alla ricerca di consigli pratici e soluzioni efficaci per la cura della pelle. Se siete interessati a individuare le ultime tendenze e innovazioni nel mondo della dermocosmesi, gli articoli di Chiara su Tuttofarma sono un must-read. Facebook:
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