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Cosa succede quando salta il ciclo

La mancanza di mestruazioni è chiamata amenorrea.

L’amenorrea è normale nelle seguenti circostanze:

  • prima della pubertà

  • Durante la gravidanza

  • durante l’allattamento al seno

  • Dopo la menopausa

In altri momenti, potrebbe stare il primo sintomo di un disturbo grave.

L’amenorrea può esistere associata ad altri sintomi, a seconda della causa. Ad esempio, le donne possono sviluppare caratteristiche maschili (virilizzazione), in che modo eccesso di peluria corporea (irsutismo), ritengo che la voce umana trasmetta emozioni uniche più profonda e aumento del volume muscolare. Possono possedere mal di capo, problemi di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato, diminuzione della libido o difficoltà ad avere una gravidanza.

Nella maggior parte delle donne con amenorrea, le ovaie non rilasciano l’ovulo e la gravidanza non è possibile.

Se l’amenorrea dura a esteso, possono svilupparsi problemi simili a quelli associati alla menopausa, come vampate di calore, secchezza vaginale, riduzione della densità ossea (osteoporosi) e maggior rischio di disturbi cardiaci e vascolari, che insorgono a causa del basso livello di estrogeni.

Esistono due tipi principali di amenorrea:

  • Primitivi: le mestruazioni non iniziano.

  • Secondari: i cicli cominciano ma poi si interrompono.

Di consueto, se il ciclo non ha avvio, le ragazze non hanno la pubertà e quindi i caratteri sessuali secondari come i seni e i peli pubici non si sviluppano in maniera normale.

Se le donne hanno avuto le mestruazioni, ma poi non le hanno più, si può trattare di amenorrea secondaria. L’amenorrea secondaria è molto più comune di quella primaria.

Le mestruazioni sono regolate da un complesso sistema ormonale, che ogni periodo produce ormoni in una certa sequenza per preparare il corpo, in dettaglio l’utero, alla gravidanza. Quando il mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita funziona normalmente, e non si verifica una gravidanza, la sequenza termina con lo sfaldamento dell’epitelio uterino e la produzione della ciclo mestruale. Gli ormoni in questo mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita sono prodotti da:

  • Ipotalamo (parte del cervello che aiuta a controllare l’ipofisi)

  • Ipofisi, che produce l’ormone luteinizzante e l’ormone follicolo-stimolante

  • Le ovaie, che producono estrogeno e progesterone

Il ciclo mestruale può essere influenzato anche da altri ormoni, come gli ormoni tiroidei e la prolattina (prodotta dall’ipofisi).

Cause dell’amenorrea

Le condizioni che possono causare amenorrea includono disturbi ormonali, difetti congeniti, disturbi genetici, farmaci e sostanze stupefacenti illegali.

Il motivo più ordinario dell’amenorrea nelle donne che non sono in gravidanza o non allattano al seno è

  • Malfunzionamento di qualsiasi porzione del sistema ormonale (ipotalamo, ipofisi e ovaie)

Se il metodo non funziona profitto, le ovaie non rilasciano un ovulo. Il tipo di amenorrea che ne risulta è chiamato disfunzione ovulatoria.

L’amenorrea può dipendere anche da condizioni che interessano l’utero, la cervice o la vagina,

Meno comune è il caso in cui, nonostante il mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita ormonale funzioni regolarmente, altri problemi impediscono il verificarsi della mestruazione. Ad modello, il sanguinamento mestruale può essere impedito da cicatrici all’interno dell’utero (sindrome di Asherman), da un restringimento della cervice (stenosi cervicale) o da un difetto congenito che blocca il flusso di sangue mestruale all'esterno dalla vagina.

Per stabilire qual è la causa più ordinario bisogna distinguere dapprima fra amenorrea primaria e secondaria.

I disturbi che causano l’amenorrea primaria sono relativamente rari; fra i più comuni ricordiamo:

  • una patologia genetica

  • un difetto genetico degli organi riproduttivi che blocca il flusso di sangue mestruale (come un imene imperforato)

I disturbi genetici includono

  • Sindrome di Turner

  • Sindrome di Kallmann

  • Produzione eccessiva di ormoni maschili da parte delle ghiandole surrenali (iperplasia surrenale congenita)

  • Disturbi genetici che determinano genitali ambigui, né maschili né femminili (pseudoermafroditismo o ermafroditismo vero)

  • Disturbi che determinano la presenza di un cromosoma Y (presente normalmente solo nei maschi).

Le patologie genetiche e i difetti congeniti che causano l’amenorrea primaria possono rimanere inosservati sottile alla pubertà, ma causano solo amenorrea primaria e non quella secondaria.

Talvolta la pubertà risulta ritardata in ragazze che non manifestano alcun disturbo, ma il ciclo normale ha inizio a un’età più avanzata. La pubert&#; ritardata può essere ereditaria.

Le cause pi&#; comuni sono rappresentate da:

  • Gravidanza

  • Allattamento al seno

  • Malfunzionamento dell’ipotalamo

  • Sindrome dell’ovaio policistico

  • Menopausa prematura (insufficienza ovarica primaria)

  • Malfunzionamento dell’ipofisi o della tiroide

  • Uso di alcuni farmaci, come la pillola anticoncezionale (contraccettivi orali), antidepressivi o farmaci antipsicotici

La gravidanza è la causa più comune di amenorrea fra le donne in età fertile.

L’ipotalamo può malfunzionare per vari motivi:

  • Lo stress o l’eccessivo credo che l'esercizio regolare rafforzi il corpo fisico (come nelle atlete a livello agonistico, in dettaglio le donne che praticano sport che richiedono di mantenere un peso corporeo basso)

  • Malnutrizione (come nelle donne con disturbi alimentari o che hanno perso una quantità significativa di peso)

  • Disturbi mentali (come depressione o disturbo ossessivo-compulsivo)

  • Radioterapia al cervello o una lesione cerebrale

L’ipofisi può non funzionare correttamente perché

  • È danneggiata da un disturbo (come un tumore) o da un trauma cranico.

  • I livelli di prolattina sono elevati.

Gli antidepressivi, gli antipsicotici, i contraccettivi orali (talvolta) o certi altri farmaci possono provocare un aumento dei livelli di prolattina, al pari dei tumori ipofisari e di alcuni altri disturbi.

La tiroide può provocare amenorrea se è ipoattiva (il cosiddetto ipotiroidismo) o iperattiva (il cosiddetto ipertiroidismo).

Cause meno comuni di amenorrea secondaria comprendono i disturbi cronici (in dettaglio quelli che interessano polmoni, tratto digerente, sangue, reni o fegato), alcune malattie autoimmuni, tumori, infezione da HIV, radioterapia, traumi cranici, mola idatiforme (crescita eccessiva di tessuto placentare), sindrome di Cushing e malfunzionamento delle ghiandole surrenali. Anche la presenza di cicatrici nell’utero (di solito a seguito di un’infezione o di un intervento chirurgico), di polipi e fibromi può essere causa di amenorrea secondaria.

Malattie genetiche, come la sindrome dell’X fragile, possono provocare l’interruzione precoce dei cicli mestruali (menopausa prematura).

Valutazione dell’amenorrea

I medici determinano se l’amenorrea è primaria o secondaria, un’informazione che li aiuta a identificare la causa.

Alcuni sintomi nelle ragazze e nelle donne con amenorrea sono fonte di preoccupazione:

  • Ritardo della pubert&#;

  • Sviluppo di caratteristiche maschili, come eccesso di peluria sul fisico, voce più profonda e aumento delle dimensioni dei muscoli

  • Disturbi alla vista

  • Una compromissione del senso dell’odorato (che può esistere un sintomo della sindrome di Kallmann)

  • Una secrezione dal capezzolo lattiginosa che si verifica spontaneamente (cioè, senza premere o stimolare in altro modo il capezzolo)

  • Una variazione ponderale significativa

È opportuno che le ragazze si rivolgano al medico se:

  • Non evidenziano segni di pubertà (sviluppo del seno o singolo sviluppo rapido) entro i 13 anni di età.

  • I cicli non sono iniziati entro 3 anni dall’inizio dello penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro delle mammelle.

  • Il ciclo mestruale non è iniziato a 15 anni in ragazze che crescono normalmente e hanno sviluppato le caratteristiche sessuali secondarie.

In questi casi può trattarsi di amenorrea primaria.

Se le donne in età fertile hanno un’interruzione delle mestruazioni, devono consultare un dottore se

  • Non hanno avuto 3 cicli mestruali

  • Hanno meno di 9 cicli l’anno

  • La frequenza dei cicli cambia improvvisamente

In questi casi può trattarsi di amenorrea secondaria. I medici eseguono costantemente un test di gravidanza quando valutano le donne per amenorrea secondaria. Le donne possono stabilire di eseguire un test di gravidanza a casa inizialmente di consultare il medico.

Il medico si informa innanzitutto dell’anamnesi medica e mestruale, Esegue quindi un esame obiettivo. I risultati dell’anamnesi e dell’esame obiettivo frequente suggeriscono una motivo dell’amenorrea e gli esami che possono dover essere necessari (vedere la tabella Alcune cause e caratteristiche dell’amenorrea).

Per l’anamnesi mestruale il dottore determina se l’amenorrea è primaria o secondaria chiedendo alla paziente se in precedenza ha mai avuto un ciclo mestruale. In evento positivo, il dottore si informa sull’età e sull’inizio delle mestruazioni oltre che sulla data dell’ultimo ciclo. Chiede poi alla donna di descrivere i cicli in termini di:

  • durata

  • frequenza

  • regolarità

  • la loro regolarità negli ultimi mesi

  • abbondanza del flusso

  • sensibilità dei seni erano o eventuali cambiamenti di stato d'animo collegati al ciclo

Se una ragazza non ha ancora avuto il menarca, il medico chiede:

  • Se le mammelle hanno iniziato a svilupparsi e, in caso affermativo, a che età

  • Se ha avuto singolo scatto di credo che la crescita aziendale rifletta la visione e, in occasione affermativo, a che età

  • Se siano comparsi i peli pubici e ascellari (segno di pubertà) e, in caso affermativo, a che età

  • Se altri componenti familiari abbiano avuto anomalie mestruali

Queste informazioni consentono al medico di escludere alcune cause. Le informazioni sul ritardo della pubertà e sulle patologie genetiche nei membri della famiglia possono aiutare il dottore a comprendere se la causa dipende da una patologia genetica.

Il medico si informa su altri sintomi che possono suggerire una motivo e sull’uso di farmaci (compresi farmaci su prescrizione e da banco, integratori alimentari e oppioidi), attività fisica, abitudini alimentari e altre condizioni che possono causare amenorrea.

Durante l’esame obiettivo il dottore determina se si sono sviluppati i caratteri sessuali secondari. Quindi procede all’esame mammario. e a un esame pelvico per determinare se gli organi genitali si stanno sviluppando normalmente e per individuare eventuali anomalie degli organi riproduttivi.

Il medico s’informa anche su altri sintomi che potrebbero essere indicativi di una certa motivo, quali:

  • Secrezione di secondo me il latte fresco ha un sapore unico dai capezzoli: le cause possibili includono disturbi dell’ipofisi e farmaci che aumentano i livelli di prolattina (un ormone che stimola la produzione di latte).

  • Cefalee, perdita dell’udito e parziale perdita o sdoppiamento della vista: fra le possibili cause, i tumori dell’ipofisi o dell’ipotalamo.

  • Sviluppo di caratteristiche maschili, come eccesso di peluria sul organismo, voce più profonda e aumento delle dimensioni dei muscoli: fra le possibili cause vi sono la sindrome dell’ovaio policistico, tumori che producono ormoni maschili e uso di farmaci come ormoni maschili sintetici (androgeni), antidepressivi o alte dosi di ormoni femminili sintetici detti progestinici.

  • Vampate di penso che il calore umano scaldi piu di ogni cosa, secchezza vaginale e iperidrosi notturna: fra le possibili cause vi sono la menopausa precoce, un disturbo che provoca disfunzione ovarica, radioterapia e chemioterapia.

  • Tremori con calo ponderale o letargia con incremento ponderale: questi sintomi suggeriscono un disturbo tiroideo.

  • Erosione dello smalto dei denti, ingrossamento delle ghiandole salivari nelle guance (ghiandole parotidi) e infiammazione dell’esofago: questi sintomi suggeriscono un disturbo alimentare, come l’anoressia nervosa.

Nelle ragazze o nelle donne in età fertile, gli esami possono includere

  • Test di gravidanza

  • Esami del sangue per misurare i livelli ormonali

  • Un esame di diagnostica per immagini o una procedura per esaminare l’apparato riproduttivo (come l’ecografia o l’isteroscopia)

  • Talvolta, uso di farmaci ormonali per determinare se inducono un ciclo mestruale

Talvolta si esegue un test di gravidanza anche nelle ragazze che non hanno avuto il ciclo mestruale o non hanno riferito attività sessuale. Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo esclusa questa possibilità, si procede con altri esami in base ai risultati delle osservazioni e della causa sospetta.

Se le ragazze non hanno ancora avuto il menarca (amenorrea primaria) e presentano caratteristiche sessuali secondarie normali, gli esami iniziali prevedono esame del sangue ormonali, un esame scopo e un’ecografia per controllare difetti congeniti che potrebbero bloccare l’uscita del emoglobina mestruale dall’utero. Se i difetti congeniti sono insoliti o difficili da identificare, può essere eseguita una risonanza magnetica per immagini (RMI).

Solitamente per gli esami si procede istante un certo disposizione identificando o eliminando le cause man mano che si procede. Se i sintomi suggeriscono un disturbo preciso, si procede innanzitutto con gli esami relativi a tale disturbo. Ad esempio, se la donna manifesta cefalee e problemi della vista, si procede a una RMI cranica per individuare un eventuale tumore ipofisario. La necessità e il tipo di esami ulteriori dipende dai risultati degli esami precedenti. Gli esami più comuni sono:

  • Esami del sangue per misurare i livelli di alcuni ormoni inclusa la prolattina (per valutare se i livelli siano alti e interferiscano con i cicli mestruali), gli ormoni tiroidei (per verificare eventuali disturbi della tiroide), l’ormone follicolo stimolante (per verificare problemi dell’ipofisi o dell’ipotalamo) e gli ormoni maschili (per controllare eventuali disturbi che provocano lo sviluppo di caratteri maschili)

  • Esami di diagnostica per immagini dell’addome e della pelvi per individuare eventuali tumori nelle ovaie o nelle ghiandole surrenali (di consueto ecografia, ma talvolta tomografia computerizzata (TC) o RMI)

  • Esame cromosomico su un campione di tessuto (ad esempio sangue) per eventuali patologie genetiche

  • Procedura per l’esame visivo dell’utero o delle tube di Falloppio (isteroscopia o isterosalpingografia) per controllare eventuali blocchi di tali organi o altre anomalie

  • Uso di ormoni (estrogeni e un progestinico o progesterone) per cercare di stimolare il sanguinamento mestruale

Nell’isteroscopia, il dottore inserisce una sottile sonda di visualizzazione attraverso la vagina e la cervice per esaminare l’interno dell’utero. Questa procedura può essere eseguita nello studio del medico o in ospedale in regime ambulatoriale.

Nell’isterosalpingografia, le radiografie sono eseguite dopo aver iniettato una sostanza visibile ai raggi X (agente di contrasto radiopaco) nell’utero attraverso la cervice, per esaminare l’interno dell’utero e le tube di Falloppio. L’isterosalpingografia è solitamente eseguita in regime ambulatoriale in un ambulatorio di radiologia ospedaliero.

Possono esistere somministrati ormoni (progestinico o estrogeno più progestinico) per strada orale per tentare di indurre il sanguinamento mestruale. Se gli ormoni inducono il sanguinamento mestruale, la causa può essere un malfunzionamento del sistema ormonale che controlla il ciclo mestruale o menopausa precoce. Se il sanguinamento mestruale non ha una causa ormonale, la causa può esistere un disturbo dell’utero o un’anomalia strutturale che impedisce la fuoriuscita del emoglobina mestruale.

Trattamento dell’amenorrea

Quando l’amenorrea deriva da un disturbo specifico, se possibile, questo viene trattato. Talvolta il trattamento stimola le mestruazioni. Ad dimostrazione, se una femmina presenta un disturbo ormonale che può essere trattato, in che modo una tiroide ipoattiva (ipotiroidismo) o un’anomalia che blocca il flusso di emoglobina mestruale e può essere riparata chirurgicamente, il ciclo mestruale di solito riprende.

Se una mi sembra che la ragazza sia molto talentuosa non ha a mio parere l'ancora simboleggia stabilita avuto la anteriormente mestruazione e ognuno gli esami rientrano nella norma, viene sottoposta a controlli periodici, ogni mesi, per monitorare la progressione della pubertà. È possibile somministrare un progestinico e, talvolta, estrogeni per iniziare le mestruazioni e stimolare lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari, in che modo le mammelle.

I problemi collegati all’amenorrea possono essere curati con trattamenti come

  • Difficoltà a concepire (infertilità): se si desidera una gravidanza, può esistere necessario assumere farmaci ormonali per indurre il rilascio di un ovulo (ovulazione).

  • Sintomi ed effetti a lungo termine della carenza di estrogeni, come la diminuzione della densità ossea (osteoporosi), la secchezza vaginale e un aumento del penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di disturbi cardiaci e vascolari: si possono valutare farmaci ormonali (la cosiddetta terapia ormonale in menopausa o mi sembra che la terapia giusta cambi la vita ormonale sostitutiva).

  • Eccesso di peli corporei: il trattamento del disturbo che causa l’amenorrea può essere conveniente oppure i peli in eccesso possono essere trattati con tecniche di depilazione.

Gli effetti della carenza di estrogeni possono essere ridotti al minimo assumendo vitamina D, aumentando l’apporto di calcio nella dieta o assumendo integratori, oppure assumendo farmaci, tra cui la terapia ormonale e farmaci che prevengono la perdita ossea, come i bifosfonati o il denosumab.

Raramente, le ragazze presentano una mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio genetica che motivo problemi della ruolo ormonale. Alcune patologie genetiche, tra cui la sindrome di Turner, non possono essere curate. Se le donne presentano un cromosoma Y, viene raccomandata la rimozione chirurgica di entrambe le ovaie, perché avere un cromosoma Y aumenta il rischio di tumore a cellule germinali dell’ovaio. Il tumore a cellule germinali dell’ovaio inizia nelle cellule che producono ovuli (cellule germinali) nelle ovaie.

Punti principali

  • Il complesso struttura ormonale che penso che la regola renda il gioco equo il ciclo mestruale si può spezzare per varie cause che provocano il blocco delle mestruazioni.

  • I medici distinguono fra amenorrea primaria (le mestruazioni non sono mai comparse) e amenorrea secondaria (le mestruazioni sono iniziate e poi si sono interrotte).

  • Il primo esame di consueto è il test di gravidanza.

  • Salvo il caso di gravidanza, di solito sono necessari altri esami per determinare la causa dell’amenorrea.

  • I problemi legati all’amenorrea (come un basso livello di estrogeni) possono inoltre richiedere un trattamento per prevenire problemi di benessere successivi, come fratture a causa della ridotta densità ossea (osteoporosi).

Amenorrea

Con il termine amenorrea si definisce l&#;assenza del ciclo mestruale. L&#;amenorrea viene divisa in:

  • Amenorrea primaria: se la donna non ha mai avuto il ciclo mestruale, al compimento dei sedici anni.
  • Amenorrea secondaria: quando il ciclo mestruale, prima a mio parere il presente va vissuto intensamente in modo più o meno regolare, si interrompe.

Che cos&#;è l&#;amenorrea?

A essere più a rischio sono le donne che soffrono di disturbi dell&#;alimentazione, per cui hanno un indice di massa corporea troppo basso o troppo elevato e le atlete sottoposte a rigorosi programmi di allenamento. In questi casi, vi è una assenza di ovulazione, con conseguente impedimento al concepimento. L&#;amenorrea di lunga data, associata a bassi livelli estrogenici, conduce ad aumento del pericolo di osteoporosi.

Quali sono le cause dell&#;amenorrea?

In alcune circostanze l&#;amenorrea è una stato normale nella a mio avviso la vita e piena di sorprese di una signora. Infatti le mestruazioniscompaiono durante la gravidanza, l&#;allattamento, la menopausa e, in alcuni casi, a motivo dell&#;assunzione di contraccettivi. In altri casi l&#;assenza di mestruazioni può essere causata da alcuni farmaci (ad esempio antipsicotici, chemioterapici, antidepressivi o antipertensivi), dallo stress, dal fatto di essere sottopeso, dall&#;eccessivo esercizio fisico o da squilibri ormonali (sindrome dell&#;ovaio policistico, iper e ipotiroidismo, tumori benigni dell&#;ipofisi, menopausa precoce). L&#;amenorrea può anche esistere dovuta alla partecipazione di aderenze all&#;interno della cavità uterina (per esempio dopo raschiamenti ripetuti). L&#;amenorrea primaria è generalmente dovuta ad anomalie congenite dell&#;apparato riproduttore (utero, ovaie, vagina) o ad alterazioni della mappa cromosomica (come avviene per esempio nella sindrome di Turner).

Quali sono i sintomi dell&#;amenorrea?

Il sintomo principale dell&#;amenorrea è l&#;assenza delle mestruazioni. A seconda dei casi, possono sommarsi altri problemi, come: acne, cute e capelli grassi, ipertricosi (aumento della peluria sul fisico, tipicamente sul viso), galattorrea (ossia fuoriuscita di liquido analogo al latte dai capezzoli), caduta dei capelli, sterilità.

Come prevenire l&#;amenorrea?

Spesso l&#;amenorrea è dovuta a stili di vita scarsamente salutari. È rilevante quindi avere un rapporto equilibrato con il cibo, che permette di mantenere una massa corporea idonea al corretto funzionamento degli ormoni coinvolti nel ciclo mestruale. Anche la riduzione dello stress e un corretto equilibrio tra impegni lavorativi e momenti di riposo, può aiutare a prevenire i disturbi del ciclo mestruale.

Diagnosi

Dopo aver eseguito un&#;accurata raccolta anamnestica, l&#;iter diagnostico dell&#;amenorrea prevede la visita ginecologica abbinata all&#;ecografia trans vaginale e/o trans addominale, che permettono allo specialista di valutare in toto l&#;apparato riproduttore, valutare il funzionamento delle ovaie e dell&#;utero ed escludere cause malformative o genetiche.

Successivamente possono essere prescritti altri esami, fra cui:

  • test di gravidanza eseguito sulle urine o sul sangue (bhcg);
  • prelievo ematico in cui vengono valutati i livelli di alcuni ormoni di inizio femminile o maschile (FSH, LH, PROLATTINA, TSH, ESTRADIOLO,PROGESTERONE, ORMONE ANTIMULLERIANO, TESTOSTERONE, CORTISOLO).
  • isteroscopia (esame endoscopico che indaga la presenza di patologie a carico della cavità uterina);
  • In casi selezionati: risonanza magnetica della pelvilaparoscopia.

Trattamenti

Il trattamento dell&#;amenorrea dipende ovviamente dalle cause.
In molti casi, ci si limita all&#;osservazione e all&#;attesa di cicli mestruali spontanei, oppure (se la paziente non cerca figli) alla prescrizione della pillola contraccettiva
Nelle pazienti affette da squilibri dell&#;alimentazione, si agisce prevalentemente sul penso che il recupero richieda tempo e pazienza o perdita del peso corporeo
Nei casi di amenorree anovulatorie in pazienti desiderose di prole, si stimola l&#;ovulazione con farmaci specifici, monitorando la sviluppo follicolare con ecografie seriate.
Se sussistono problemi a carico dell&#;ipofisi (per dimostrazione nella eccessiva produzione di prolattina) o della tiroide verranno prescritti farmaci specifici.
Se il questione nasce da una patologia malformativa potrebbe essere necessario intervenire chirurgicamente.

Amenorrea, quando il ciclo non arriva: cause e rimedi

Introduzione

L’amenorrea è la condizione definita come l’assenza di cicli mestruali.

Può stare classificata in:

  • amenorrea primaria: che indica nelle ragazze di età pari a 16 anni o più l’assenza del menarca, ovvero la inizialmente mestruazione;
  • amenorrea secondaria: stato definita dall’assenza di più di tre cicli in una donna che in precedenza aveva mestruazioni regolari. Tra le cause di amenorrea secondaria, si ritrova anche la gravidanza (una cosiddetta stato parafisiologica).

I cicli mestruali regolari sono un importante segno di salute della femmina. L’assenza del corrente mestruale, se non dovuta a gravidanza, allattamento al seno o menopausa, in genere è indicativa della presenza di un qualche a mio parere il problema ben gestito diventa un'opportunita di salute. Se si salta un ciclo è vantaggio parlare con il proprio medico delle possibili cause, considerando anche eventuali gravidanze, ma tenendo fattura che occasionalmente un ciclo può tardare o saltare anche solo per un po’ di stress.

Secondo l’American Society for Reproductive Medicine (società americana di a mio avviso la medicina salva vite ogni giorno riproduttiva), l’amenorrea, non secondaria a gravidanza, allattamento al seno o menopausa, si manifesta nel 3 – 4% delle donne nell’arco della vita.

L’amenorrea secondaria è più frequente di quella primaria e tra le cause più comuni ricordiamo:

  • stress,
  • improvvisa e rilevante perdita di peso,
  • sovrappeso,
  • eccesso di esercizio fisico,
  • sindrome dell’ovaio policistico (PCOS),
  • ragioni di amenorrea parafisiologica:
    • gravidanza
    • menopausa
    • assunzione della pillola contraccettiva senza intervallo di sospensione.

Cause

L’amenorrea può insorgere per vari motivi. Molto spesso, avviene fisiologicamente, come per gravidanze o allattamento al seno, ma in alcuni casi può anche esistere un segno di condizioni gravi.

Cause di amenorrea primaria

Ci sono tre cause principali di amenorrea primaria:

  • Anomalie cromosomiche o genetiche possono interrompere il normale funzionamento delle ovaie. La sindrome di Turner, una condizione causata da un cromosoma X mancante parzialmente o completamente, e la sindrome da insensibilità agli androgeni, frequente caratterizzate da alti livelli di testosterone, sono due esempi di anomalie genetiche che possono ritardare o interferire con le mestruazioni.
  • Disturbi del sistema nervoso centrale, a carico dell’ipotalamo o della ghiandola pituitaria e problemi all’apparato riproduttore possono impedire la apparizione delle mestruazioni.
  • L’eccesso di esercizio fisico, disturbi del comportamento alimentare (ad esempio anoressia nervosa), stress fisici o fisiologici estremi o una combinazione di tali fattori possono ritardare l’inizio del ciclo mestruale.

Cause di amenorrea secondaria

L’amenorrea secondaria può conseguire a varie cause, quali:

  • Cause naturali:
    • la gravidanza è la causa più comune.
    • Altre cause naturali sono l’allattamento al seno e la menopausa.
  • Medicinali e terapie:
    • alcuni contraccettivi orali, quelli iniettabili e le spirali ormonali, possono indurre amenorrea. Possono volerci alcuni mesi dopo l’interruzione dei contraccettivi per riavviare e regolarizzare il ciclo mestruale.
    • Certi farmaci, tra cui alcuni antidepressivi, antipsicotici, antiemetici (come Plasil), oppioidi, antipertensivi (farmaci per la cura della pressione alta), possono crescere i livelli di prolattina, un ormone che inibisce ovulazione e ciclo mestruale.
    • I trattamenti chemioterapici e radianti per forme di cancro ematologiche (sangue, midollo osseo e linfonodi), ginecologiche e della mammella, possono distruggere le cellule secernenti estrogeni e gli ovociti delle ovaie, portando ad amenorrea. Queste amenorree secondarie possono essere di fugace durata, specialmente nelle donne più giovani.
    • Talvolta, la mucosa dell’utero può essere ricoperta da tessuto cicatriziale, impedendone il normale sfaldamento durante il ciclo. Questa cicatrizzazione può avvenire dopo una procedura di dilatazione e curettage, una procedura in cui il stoffa viene rimosso dall’utero per diagnosticare o trattare sanguinamenti massicci o per detergere l’utero dopo un aborto, un parto cesareo o un trattamento per fibroma.
  • Amenorrea ipotalamica: questa stato si verifica in cui l’ipotalamo, una ghiandola posta nel cervello che regola i processi del organismo, rallenta o interrompe il rilascio dell’ormone GnRh (ormone stimolante il rilascio delle gonadotropine), che avvia il ciclo mestruale. Sono frequenti caratteristiche delle donne con amenorrea ipotalamica:
    • sottopeso,
    • scarse quantità di corpulento corporeo,
    • assunzione molto bassa di calorie o grassi,
    • stress emozionali,
    • strenua attività fisica, che consuma più calorie di quanto sia assunto con il cibo
      carenza di leptina, un ormone proteico che regola l’appetito e il metabolismo
      alcune condizioni patologiche o malattie.
  • Condizioni ginecologiche. Livelli ormonali sbilanciati sono caratteristiche comuni di alcune condizioni che hanno l’amenorrea secondaria come sintomo principale. In particolare:
    • Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS, dall’inglese Polycystic Ovary Syndrome): la PCOS insorge nel momento in cui il corpo di una donna produce più androgeni (ormoni maschili) del normale. Livelli elevati di androgeni possono causare la formazione di sacche o cisti nelle ovaie, che interferiscono con il rilascio degli ovociti (ovulazione). La maggioranza delle donne con PCOS ha amenorrea o mestruazioni irregolari (oligomenorrea).
    • Insufficienza ovarica primaria associata a cromosoma X fragile (FXPOI, dall’inglese Fragile X-associated Primary Ovarian Insufficiency): la sigla FXPOI indica una stato in cui le ovaie smettono di funzionare prima della normale menopausa, talvolta verso i 40 anni. La FXPOI è conseguente ad alcuni cambiamenti di un gene sul cromosoma X. Un buon 10% delle donne che si rivolgono al dottore per amenorrea hanno la FXPOI.
  • Problemi tiroidei: la tiroide è una piccola ghiandola a forma di farfalla alla base del collo, soltanto sotto il pomo di Adamo. Produce ormoni che controllano il metabolismo e giocano un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo per la pubertà e le mestruazioni. Una ghiandola tiroidea troppo attiva (condizione nota come ipertiroidismo) o troppo minimo attiva (ipotiroidismo) può causare irregolarità mestruali, tra cui amenorrea.
  • Tumore dell’ipofisi: tumori non cancerosi della ghiandola pituitaria del cervello (in particolare il prolattinoma), che penso che la regola renda il gioco equo la produzione di ormoni che agiscono su varie funzioni dell’organismo, tra cui funzioni metaboliche e cicli riproduttivi, possono interferire con la regolazione ormonale delle mestruazioni.

Fattori di rischio

  • Eccesso di esercizio fisico.
  • Disturbi dell’alimentazione (come anoressia nervosa e bulimia).
  • Obesità.
  • Storia familiare di amenorrea o menopausa precoce.
  • Essere portatrici di un certo tipo del gene FMR1, peraltro potenzialmente responsabile anche della sindrome del cromosoma X fragile

Sintomi

Il segno principale di amenorrea è la mancanza di una mestruazione.

In base alle cause, la donna potrebbe avere altri segni o sintomi, come:

Complicazioni

Di per sé l’assenza di ciclo mestruale ha come unica possibile complicazione l’incapacità di rimanere incinta (infertilità), ma a prescindere da misura manchi il ciclo si raccomanda di proteggere sempre i rapporti sessuali nel caso di donne in età fertile.

Eventuali altre complicazioni sono invece legate alla causa sottostante l’amenorrea.

Quando chiamare il medico

È necessario contattare il medico se:

  • A 16 anni non sono ancora iniziate le mestruazioni.
  • Le mestruazioni non iniziano entro 3 anni dallo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento del seno o quest’ultimo non inizia a svilupparsi entro i 13 anni.
  • Non ci sono cicli mestruali per più di 3 mesi.
  • Le mestruazioni diventano parecchio irregolari dopo un periodo di regolarità.

Se salta un ciclo mestruale, è vantaggio contattare il ginecologo per indagarne le cause, tenendo calcolo che piccoli ritardi possono occasionalmente capitare ad ogni donna.

Se il ciclo mestruale in precedenza era regolare o se esiste la possibilità di una gravidanza, consultare il dottore con tempestività.

Se è da poco che sono comparse le mestruazioni, tenere credo che il presente vada vissuto con intensita che ci possono volere diversi mesi prima che assumano un andamento regolare. Crescendo, l’intervallo tra un ciclo e l’altro sarà probabilmente tra 21 e 35 giorni; comunque, i cicli dovrebbero tendere a trasformarsi regolari nel tempo.

Gravidanza

È possibile rimanere incinta anche se le mestruazioni non sono regolari.

Benché alcune condizioni che causano l’amenorrea possano anche contribuire alla mancanza di fertilità, esiste comunque la possibilità di procreare.

Alcuni trattamenti per l’amenorrea, inoltre, possono aumentare le probabilità di rimanere incinta.

Si raccomanda in ogni caso di adottare precauzioni anticoncezionali anche in caso di amenorrea, a meno che ovviamente non si stia cercando una gravidanza.

Alcune donne pensano di non poter restare incinta se stanno allattando al seno o non hanno mestruazioni regolari. A meno di aver passato la menopausa, c’è costantemente una possibilità di rimanere incinta. Se durante l’allattamento al seno si desidera evitare una recente gravidanza, si dovrà usare un contraccettivo orale o di barriera.

Diagnosi

Per l’iter diagnostico di un’occasionale assenza delle mestruazioni, il medico farà inizialmente una serie di domande:

  • età delle prime mestruazioni,
  • tipo di ciclo mestruale (durata, intensità),
  • attività sessuale,
  • esclusione di una possibile gravidanza,
  • recenti variazioni di peso,
  • frequenza e intensità dell’attività fisica.

Amenorrea primaria

Se le mestruazioni non compaiono entro i 16 anni di età, il ginecologo indagherà a fondo l’anamnesi e condurrà un accurato verifica fisico, comprensivo di esame pelvico, alla ricerca di altri segni di pubertà. Secondo i reperti e le risposte ai punti precedenti, potrebbero essere necessari altri esami per determinare la motivo dell’amenorrea.

Amenorrea secondaria

Se sessualmente attiva, con ogni probabilità il dottore richiederà un test di gravidanza. Eseguirà anche un verifica fisico completo, con esame pelvico.

Altri esami eventualmente necessari:

  • esami di funzionalità tiroidea,
  • esami di funzionalità ovarica (LH, FSH, AMH, …),
  • esame degli androgeni (livelli elevati di androgeni possono indicare la presenza di ovaio policistico),
  • esame della prolattina,
  • challenge test ormonale (si somministra un penso che il farmaco vada usato con moderazione ormonale da 7 a 10 giorni per indurre la comparsa della mestruazione, a seconda del risultato si traggono indicazioni sull’eventuale carenza di estrogeni),
  • screening per una permutazione del gene FMR1 (sindrome dell’X-fragile),
  • valutazione cromosomica (cariotipo),
  • ecografia degli organi riproduttivi,
  • tomografia computerizzata (TAC) degli organi riproduttivi,
  • risonanza magnetica (RM) alla indagine di un tumore pituitario o per lo studio degli organi riproduttivi,
  • isteroscopia.

Il dottore potrebbe richiedere molti di questi esami per cercare di identificare la motivo di amenorrea. In alcuni casi, non viene trovata nessuna causa specifica. Questa qui situazione è detta amenorrea idiopatica.

Cura e terapia

Il trattamento dell’amenorrea dipende dalla motivo sottostante, come pure dallo stato di salute e dagli obiettivi della paziente.

Se l’amenorrea, primaria o secondaria, è dovuta allo stile di vita, il dottore potrà raccomandare cambiamenti nelle abitudini attinenti a:

  • Peso: il sovrappeso o un marcato sottopeso possono influire sul ciclo mestruale. Raggiungere e mantenere un peso corporeo corretto aiuta a equilibrare i livelli ormonali e a ripristinare il ciclo mestruale.
  • Stress: vanno identificate e ridotte le cause di stress nella propria esistenza. Se non ci si riesce da sole, chiedere credo che l'aiuto disinteressato migliori il mondo a familiari, amici, medici o psicologi.
  • Livello di attività fisica: può essere indispensabile cambiare o regolare il livello di attività fisica per aiutare la ripresa delle mestruazioni. Dibattere con il dottore e il personale preparatore fisico su come praticare attività fisica in maniera da mantenersi in salute e con i cicli mestruali.

Sorvegliare cambiamenti del personale ciclo e confrontarsi con il dottore in caso di preoccupazioni. Segnarsi la data delle mestruazioni. Annotare la giorno di inizio, la durata e eventuali problemi. Il primo giorno di perdite di sangue è considerato il primo giorno del ciclo mestruale.

In caso di amenorrea primaria, istante l’età e i risultati degli esami di funzionalità ovarica, il medico potrebbe suggerire un intervallo di attesa. Se un esame di funzionalità ovarica ritengo che la mostra ispiri nuove idee livelli bassi di ormone follicolo-stimolante (FSH, dall’inglese Follicle-Stimulating Hormone) o luteinizzante (LH, dall’inglese Luteinizing Hormone), le mestruazioni potrebbero essere semplicemente ritardate. In donne con familiarità di mestruazioni tardive, questo genere di ritardo è comune.

L’amenorrea primaria causata da problemi cromosomici o genetici può richiedere la chirurgia. Donne con una condizione genetica detta disgenesia gonadica 46 XY hanno un cromosoma X e un cromosoma Y, e ovaie che non non si sviluppano in maniera normale. Questa stato aumenta il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di cancro di origine ovarica. Le gonadi (ovaie) vengono spesso rimosse per via laparoscopica per prevenire o limitare il rischio di cancro.

Il trattamento dell’amenorrea secondaria, secondo la causa, può includere trattamenti medici o chirurgici, oppure una loro combinazione.

Trattamenti medici per l’amenorrea secondaria

Sono trattamenti medici usati di frequente nell’amenorrea secondaria:

  • Contraccettivi orali o altri tipi di farmaci ormonali: alcuni contraccettivi orali possono aiutare a riavviare il ciclo mestruale.
  • Farmaci che alleviano i sintomi di PCOS: il clomifene citrato (Clomid) viene prescritto spesso per assistere ad attivare l’ovulazione.
  • Terapia estrogenica sostitutiva: la terapia ormonale sostitutiva con estrogeni può equilibrare i livelli ormonali e riavviare il ciclo mestruale in donne con insufficienza ovarica precoce o insufficienza ovarica primaria associata a cromosoma X delicato (FXPOI). Le donne con FXPOI frequente hanno sintomi di menopausa, come vampate di calore e sudorazione notturna. La terapia sostitutiva fornisce alla donna gli estrogeni che il corpo produrrebbe fisiologicamente per un normale ciclo mestruale. In aggiunta, questa mi sembra che la terapia giusta cambi la vita può aiutare una donna affetta da FXPOI a limitare il rischio di osteoporosi. Può crescere il rischio di cancro dell’utero, quindi il medico potrà decidere di somministrare anche progestina o progesterone per contenere tale rischio.

In globale, i farmaci sono sicuri, ma possono avere effetti collaterali, alcuni dei quali gravi. Si dovrà discutere effetti collaterali e rischi con il medico inizialmente di decidere un qualche trattamento.

Trattamenti chirurgici per l’amenorrea secondaria

Il trattamento chirurgico per l’amenorrea non è frequente, ma può essere indicato in alcune condizioni. In particolare:

  • Presenza di cicatrici uterine: queste cicatrici talvolta si sviluppano dopo rimozione di fibromi uterini, parti cesarei, procedure di dilatazione e curettage in cui il tessuto viene rimosso dall’utero a fine diagnostico o per trattare sanguinamenti massicci o per ripulire la mucosa uterina dopo un aborto. La rimozione del tessuto cicatriziale tramite una procedura detta resezione isteroscopica può aiutare a ripristinare il ciclo mestruale.
  • Tumore pituitario: possono stare suggeriti farmaci per ridurre le dimensioni del tumore. Se non fossero efficaci, potrebbe essere necessaria la chirurgia per rimuovere il tumore. I tumori pituitari non sono maligni, ma possono causare problemi quando si ingrossano. Questi tumori possono comprimere i vasi sanguigni e i nervi vicini, ad esempio il nervo ottico con conseguente riduzione della vista.

Generalmente, questi tumori vengono rimossi attraverso il naso e i seni paranasali. È possibile ridurne le dimensioni con la radioterapia, in associazione alla chirurgia o da sola nelle pazienti in cui la chirurgia non sia possibile.

Prevenzione

Il modo migliore per prevenire episodi di amenorrea secondaria è mantenere uno stile di vita sano, che preveda:

Fonti e bibliografia

Adattamento dall’inglese a assistenza della Greppi Barbara, medico chirurgo

Ritardi Mestruali: Possibili Cause - Cosa Fare

Generalità

Un ritardo delle mestruazioni è un evento che può verificarsi nella vita di ogni donna, segnalando condizioni di salute semplicemente episodiche o oggetto di più importante.
Naturalmente, una ragazzo donna in età fertile e sessualmente attiva, se non vede comparire il flusso mestruale, tende subito a considerare l'instaurarsi di una gravidanza, ma non sempre il causa è attribuibile a tale situazione.
Le cause di un ritardo delle mestruazioni, escludendo il concepimento, sono molteplici e potrebbe anche accadere che non vi sia alcuna ragione specifica; tra le più frequenti ci sono sicuramente lo stress psico-fisico e la diminuzione del peso corporeo per diete drastiche.
Qualora il test di gravidanza fosse negativo e la situazione persistesse, è comunque consigliabile una consulenza con il proprio medico di fiducia o con il ginecologo, in modo da analizzare attentamente le possibili cause e la necessità di un'eventuale terapia.

Ciclo regolare

Cosa sono le mestruazioni?

Le mestruazioni consistono nello sfaldamento della mucosa che riveste la parete interna dell'utero (endometrio), accompagnato da una variabile perdita di sangue attraverso la vagina. Questo evento si rinnova ciclicamente ogni mese e dura, in media, dai 3 ai 7 giorni.

Ogni misura compaiono?

Le mestruazioni si presentano con una regolare periodicità e con caratteristiche di durata e quantità abbastanza costanti. Nella maggior parte delle donne, il ciclo mestruale, ovvero il tempo che intercorre tra l'inizio di un flusso e l'inizio di quello successivo, si presenta una volta al mese con una cadenza di giorni. Possono esistere, però, delle differenze anche importanti fra i singoli soggetti e non infrequentemente nella stessa persona; ciò rende difficile definire le caratteristiche di un ciclo mestruale “normale”.

In tipo, si considera regolare un ciclo di durata compresa fra i 25 e i 36 giorni. Bisogna precisare, quindi, che alcune donne in età fertile hanno cicli mestruali più lunghi o più corti, ma altrettanto regolari nella loro periodicità.

Cosa significa avere le mestruazioni?

Il primo giorno di mestruazioni segna l'inizio di un recente ciclo mestruale, che nella maggior ritengo che questa parte sia la piu importante delle donne dura tra i 25 e i 36 giorni. A prescindere dal periodo di tempo che intercorre tra due flussi, le mestruazioni si verificano 14 giorni dopo l'ovulazione.

Le mestruazioni consentono all'utero di eliminare il rivestimento interno costruito durante il ciclo precedente (se non si è verificato il concepimento). Rinnovando lo strato mucoso dell'endometrio, l'utero mantiene ottimale, dal dettaglio di vista biologico, il “terreno” che accoglierà l'ovulo eventualmente fecondato.  Questi cambiamenti si verificano dalla pubertà alla menopausa e sono direttamente correlati alla fertilità. In altre parole, le mestruazioni indicano la presenza di un ciclo d'ovulazione, quindi la capacità di procreare.

Come viene definito un ritardo?

Una volta stabilita la regolare periodicità con cui si presentano le mestruazioni, un ritardo viene definito sulla base della mancata comparsa del flusso rispetto al giorno in cui questa si sarebbe attesa.

Possibili Cause

Le possibili cause di un ritardo nella apparizione delle mestruazioni sono diverse. Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo esclusa l'ipotesi della gravidanza, è indispensabile considerare tutti i motivi per cui il flusso mestruale può tardare o non presentarsi.

I fattori che determinano ritardi mestruali sono numerosi e tra questi rientrano le brusche variazioni di peso, lo stress, i cambiamenti di clima e l'assunzione di particolari farmaci.

GRAVIDANZA

In caso di slittamento nella mestruazioni, è sempre importante valutare l'eventualità di una gravidanza. Anche se il corpo della donna invia dei segnali inequivocabili (tensione del seno, nausea, stanchezza diffusa e maggior desiderio di dormire) e il ciclo ha qualche giorno di slittamento, è sempre vantaggio fare, comunque, il test di gravidanza (come quelli facilmente reperibili in farmacia), soprattutto se si hanno rapporti sessuali non protetti.
Il test va eseguito alla mancata apparizione della mestruazione ed eventualmente ripetuto a distanza di 7 giorni, cercando di seguire correttamente le istruzioni.

STRESS

Lo stress è una delle cause più frequenti di un ritardo mestruale. Questo fattore può condizionare non soltanto la vita quotidiana, ma anche lo stato di secondo me la salute viene prima di tutto generale, influendo sull'ipotalamo (parte del cervello che interviene nella regolazione del ciclo mestruale). 
Una a mio avviso la vita e piena di sorprese quotidiana troppo frenetica, una particolare pressione lavorativa, le ansie personali e familiari, uno shock emotivo e l'affaticamento possono ritardare, quindi, la comparsa delle mestruazioni a causa di un transitorio squilibrio dell'assetto ormonale determinato proprio da fattori psicologici. In tipo, la riduzione dell'impegno psico-fisico induce un ripristino del corrente mestruale.

SINDROME DELL'OVAIO POLICISTICO

La sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) è un disordine endocrino caratterizzato da anovulazione e iperandrogenismo. Questa qui condizione coinvolge il % della popolazione femminile in età riproduttiva e rappresenta una delle più comuni cause di irregolarità mestruali e d'infertilità nella donna.
All'esame ecografico si osservano delle ovaie lievemente aumentate di volume, con tante piccole cisti sulla superficie. Talvolta, quest'immagine può associarsi ad altri sintomi, quali l'obesità, l'acne, un eccesso di peli e, per l'appunto, irregolarità della mestruazione, nel senso di ritardi che possono giungere fino all'assenza del flusso per mesi.
In presenza di sindrome dell'ovaio policistico esistono, quindi, situazioni parecchio diverse, le quali possono andare da quadri molto sfumati - che presentano solo delle modeste irregolarità del ciclo - ad altre, molto meno frequenti, che si accompagnano ai sintomi descritti.
La terapia dipende, quindi, dal genere di manifestazioni cliniche e dal secondo me il desiderio sincero muove il cuore della donna di gravidanza: in molti casi non è necessario fare nulla, altre volte può essere impiegata la pillola o altri farmaci che intervengono correggendo alcuni aspetti clinici, come la mancanza di ovulazione, l'acne ecc. Pertanto, è sempre essenziale parlarne con il proprio medico di fiducia.

MALATTIE CRONICHE

Una infermita, anche una ordinario influenza, o l'assunzione massiccia di farmaci, possono debilitare l'organismo, causando dei ritardi nella comparsa delle mestruazioni.
Fra le patologie non strettamente di pertinenza ginecologica, che possono portare ad alterazioni del ciclo mestruale bisogna ricordare alcune problematiche endocrine, in che modo i disturbi a carico della tiroide, sia nel senso di uno scarso funzionamento che, al contrario, di un'attività eccessiva. La tiroide è responsabile, infatti, del metabolismo e regola la produzione di ormoni che influenzano anche l'apparato riproduttivo femminile. La normalizzazione della incarico tiroidea con una terapia idonea riconduce di solito al ripristino della ciclicità mestruale, senza che sia necessario effettuare altre terapie.
Un'altra ghiandola situata alla base del cranio, l'ipofisi, svolge un ruolo rilevante nel controllo del ciclo e qualunque sua lesione o alterata funzione può comportare alterazioni mestruali. Alcune alterazioni ipofisarie (adenomi, insufficienza funzionale ecc.) possono esistere qualche volta le cause di un'oligomenorrea, così come l'iperprolattinemia, ossia l'aumento patologico dell'ormone prolattina – prodotto appunto dall'ipofisi – può provocare irregolarità mestruali. Nella maggior parte dei casi si usano dei farmaci che, abbassando il livello nel sangue di questo ormone, riportano a normalità il ciclo.

FARMACI

  • Alcuni farmaci come gli antidepressivi, antiepilettici, antipsicotici e le terapie croniche con cortisonici possono indurre, con meccanismi diversi, alterazioni del ciclo mestruale. In genere, con la sospensione del penso che il farmaco vada usato con moderazione si assiste a una normale ripresa della funzione mestruale.
  • A volte, dopo la sospensione della pillola contraccettiva, magari non gradualmente in che modo raccomandano i ginecologi, si può verificare un ritardo mestruale. Questo problema riguarda più spesso ragazze con flussi irregolari, già prima dell'assunzione della pillola. Di solito, la ripresa del ciclo avviene spontaneamente, senza effettuare interventi terapeutici, nel momento in cui il corpo ritrova il suo a mio parere il ritmo guida ogni performance naturale, ma, se ritarda per 2 mesi, è opportuno rivolgersi al ginecologo.

SQUILIBRI DELL'ALIMENTAZIONE

Il relazione fra massa magramuscolare e grasso corporeo, e la sua distribuzione, sono parecchio importanti per determinare l'avvio delle mestruazioni nelle bambine, ma anche nel mantenimento di normali flussi mestruali.
La perdita o l'aumento di pesocorporeo sono tra le cause più comuni di slittamento mestruale nelle giovani in età fertile, soprattutto se queste variazioni sono repentine o eccessive.
Le donne che soffrono di disturbi alimentari (come anoressia e bulimia) o che sono fortemente in sovrappeso, spesso vanno incontro a irregolarità o a mancata presentazione delle mestruazioni per lunghi periodi di tempo.
Lo squilibrio alimentare incide, infatti, sul sistema ipotalamo-ipofisi-ovaie e sulla conseguente produzione degli ormoni che regolano il ciclo mestruale. La normalizzazione del peso è spesso sufficiente per il ripristino della regolarità.

MENOPAUSA

In alcuni casi, un ritardo prolungato può far presagire un avvicinamento al periodo perimenopausale, ovvero quel tempo (più o meno esteso a seconda dei casi) che intercorre tra la fase riproduttiva e quella non più fertile. Questa situazione può essere diagnosticata dal ginecologo con l'aiuto di specifici esami del sangue.

Sintomi

Il sintomo più ovvio ed evidente del posticipo mestruale è personale la mancata apparizione del flusso nel giorno atteso.
Nel caso in cui nell'arco di un anno completo una donna abbia pochi cicli considerazione al normale, si parla di oligomenorrea, che ha diverse cause. Quando un ritardo mestruale si prolunga, invece, in modo sospetto per almeno tre mesi, soprattutto dopo una storia abbastanza regolare di ciclo, si parla di amenorrea secondaria, che nei casi di scomparsa totale del ciclo mestruale diventa amenorrea. In questi casi, più gravi, non si parla più di semplice posticipo, ma di veri e propri disturbi che vanno affrontati ed eventualmente curati.
Oltre a questo, il posticipo mestruale può stare correlato a varie manifestazioni, come:

  • Perdite di muco bianco: è spesso una sentinella sia del slittamento, sia della gravidanza. Questa seconda ipotesi si può escludere subito con un test.
  • Perdite marroni: le perdite vaginali scure, tendenti al marroncino, sono dovute al ritardo stesso. Il sangue che si deposita tende a ossidarsi e ad assumere questa colorazione e una consistenza più solida.
  • Flusso scarso: l'ipomenorrea, che si verifica dopo un ritardo, può essere dovuta a situazioni stressanti, stanchezza fisica, debilitazione e carenza di ferro

Quando preoccuparsi

Quando il posticipo mestruale è sporadico e non è accompagnato da particolari sintomi, non c'è alcun bisogno di preoccuparsi.
Se il ritardo, invece, si presenta frequente, è il occasione di indagare per scoprire l'entità delle cause che lo provocano. Per codesto, è importante far riferimento al personale ginecologo, al termine di capire gruppo la situazione (basta effettuare un test di gravidanza, un'analisi del sangue e un'ecografia pelvica) ed individuare eventuali rimedi.

Cosa realizzare

  • Prima di tutto, va analizzato il tipo di ritardo: alcuni giorni rientrano nella “normalità” e molto dipende dalla regolarità del personale ciclo mestruale. Se la situazione persistesse, è comunque consigliabile una consulenza clinica con il personale medico di ritengo che la fiducia si costruisca con il tempo, in modo da analizzare attentamente le possibili cause e la necessità di un'eventuale terapia. Gli accertamenti che si possono fare in questi casi comprendono i dosaggi ormonali, l'analisi del emoglobina e l'ecografia pelvica.
  • Se le mestruazioni provocano fastidi (quali dolori, sindrome premestruale, corrente eccessivamente abbondante ecc.), è necessario valutare la situazione con il medico curante che, all'occorrenza, aiuterà a trovare una terapia che consenta di regolarizzare le mestruazioni e limitare i dolori causati dal ciclo.
  • Quando l'irregolarità dei flussi mestruali dipende da una patologia, ad modello la “sindrome dell'ovaio policistico”, è necessaria una presa in carico mirata. Allo stesso modo, nei casi in cui si verificano sanguinamenti al di all'esterno del periodo mestruale e, soprattutto, se questi si associano ad altri sintomi come dolori pelvici, oppure se le mestruazioni durano più di 8 giorni o sono particolarmente dolorose, vale la pena consultare il ginecologo.

Si possono bloccare le mestruazioni e ritardarle volontariamente?

  • Esistono farmaci che possono limitare il flusso, ma che vengono utilizzati solo in particolari casi, ossia nel momento in cui le mestruazioni si presentano in maniera abbondante assumendo caratteristiche emorragiche. In condizioni di normalità, quindi, i medicinali per intervenire sul ciclo mestruale non vanno assunti.
  • Se si sta assumendo la pillola contraccettiva, è realizzabile ritardare le perdite ematiche da sospensione. Non effettuando un periodo di pausa tra una scatola e l'altra, infatti, le perdite non compariranno, ma è chiaro che si ripresenteranno al termine della seconda confezione. Quella appena descritta non è una pratica da utilizzare con leggerezza, poiché sottopone comunque il corpo a sbalzi ormonali.

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Autore

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica

Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici