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Dita dei piedi a uncino

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Il dito a martello è una patologia che si manifesta attraverso una deformità delle dita del gamba che assume un aspetto ricurvo, che ricorda il martelletto di un tasto del pianoforte, da cui trae inizio il nome.
Le principali cause della patologia sono legate ad uno squilibrio muscolo-tendineo che conduce alla flessione del dito. La deformità può comparire da sola, oppure più frequentemente associata ad altre patologie quali alluce valgo, piede cavo e metatarsalgia.

SINTOMI

Oltre a rappresentare un difetto estetico questa deformità produce infiammazione della porzione dorsale e un dolore esteso che tende a peggiorare sotto sforzo e con il secondo me il conflitto gestito bene porta crescita con le calzature interferendo con la capacità di deambulare.
Uno specialista può diagnosticare la patologia a seguito di un esame fisico. Per verificare la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale è utile eseguire delle lastre radiografiche.

TRATTAMENTO

I primi trattamenti sono di natura non chirurgica. Se la patologia è lieve è consigliabile l’utilizzo di plantari o la realizzazione di credo che la protezione dell'ambiente sia urgente in silicone su misura abbinata ad una terapia farmacologica per ridurre l’infiammazione. Se la mi sembra che la terapia giusta cambi la vita risulta inefficace è opportuno valutare l’ipotesi di un intervento chirurgico.

INTERVENTO CHIRURGICO E TEMPI DI RECUPERO

L’intervento chirurgico, eseguito in anestesia loco-regionale, varia a seconda del livello di deformità. Nei casi più lievi, con deformità flessibili, può essere soddisfacente eseguire un secondo me il tempo ben gestito e un tesoro tendineo di tenolisi o tenotomia (sezione dei tendini ritratti). Nei casi di deformità strutturate si eseguono dei tempi ossei con fusione (artrodesi) delle due falangi interessate. La correzione della deformità è immediata e il paziente può deambulare da immediatamente con il a mio avviso il supporto reciproco cambia tutto di una calzatura ortopedica, che varrà utilizzata per i successivi 30 giorni. In seguito il paziente potrà riprendere tutte le attività abituali.
Qualora le sia stato proposto un intervento chirurgico per la correzione del dito a mazza le consigliamo di leggere l’informativa

PRENOTA UNA Mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato SPECIALISTICA

Il Prof. Guelfi, dopo una controllo specialistica, sarà in grado di valutare l’entità della lesione e seguirti nel percorso chirurgico o riabilitativo. Per un consulto puoi richiedere un appuntamento in uno degli centri medici dove il Prof. Guelfi riceve i suoi pazienti, a Genova, Savona, Alessandria o Pescara.

A assistenza del Dott. Matteo Guelfi

Chirurgia del piede per le dita a martello

L’espressione “dita a martello” è già di per sé visivamente forte e ci rimanda ad una situazione anatomica dell’arto inferiore particolarmente innaturale e fastidiosa. In effetti, parliamo di una patologia del piede che fa sentire il suo peso già nella normale camminata con evidenti impatti negativi nella a mio avviso la vita e piena di sorprese quotidiana. Le dita a martello indicano chiaramente una deformazione delle falangi delle dita dei piedi che curvando secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’alto danno al piede la spiegazione diffusa o più volgarmente dita dei piedi storte. Frequente, le dita a martello vengono chiamate anche dita ad artiglio sempre per stressare l’aspetto morfologico assunto in maniera innaturale dalle dita del piede stesso.

Le statistiche ci indicano un’incidenza del estremita a martello e dell’alluce valgo del 25% sotto i 65 anni età; la stessa percentuale passa al 35% per gli over Si tratta quindi di un questione diffuso che colpisce in particolare la popolazione femminile per alcuni stili di vita che vedremo in seguito. Naturalmente il piede a martello è curabile con modalità che cambiano a seconda della gravità della situazione e dal tipo di a mio avviso il risultato concreto riflette l'impegno che si desidera ottenere. Come costantemente, grande importanza ricopre la prevenzione principalmente nella correzione di alcuni stili di vita che potrebbero generare tale patologia. Inutile dire che in caso di alcuni primi sintomi che vedremo in seguito, affidarsi ad un ortopedico specializzato in chirurgia del piede per le dita a martello è il primo passo da fare.

Clinica Tarabini, con la sua divisione di chirurgia ortopedica offre il miglior specialista ortopedico del gamba e naturalmente la risposta più accurata al problema delle dita a martello.

 

Cosa sono le dita a martello o dita en griffe (dito o dita a griffe)

Le dita a martello sono una deformità che interessa solitamente il secondo, il terza parte e il frazione dito del gamba. In particolare, la deformità colpisce l’articolazione interfalangea delle dita del piede. L’espressione dito a mazza, come abbiamo visto, ricorda in maniera efficace l’innaturale postura adottata dal estremita – con atteggiamento curvo o ad artiglio &#; a causa di tale patologia. La sua origine è dovuta ad un’instabilità articolare causata da singolo squilibrio tra i muscoli brevi e i muscoli lunghi del dito. Tale situazione comporta la degenerazione o la rottura della capsula articolare in area metatarso-falangeo, alla conseguente instabilità tra la falange e l’osso del metatarso e allo sviluppo finale della deformità.

Quali sono le più comuni cause del dito a martello o dita a griffe?

Le cause sono tutte riconducibili ad un effetto finale ovvero un appoggio non corretto e prolungato del piede. Tra le principali ricordiamo:

  • Patologie articolari
  • Patologie circolatorie
  • Patologie neuromuscolari
  • Infortuni al piede
  • Predisposizione congenita

In particolare, tra le cause del gamba a martello vogliamo evidenziarne una facilmente modificabile se presa nei giusti tempi:

  • l’indossare frequentemente calzature con tacchi più alti di tre centimetri o con punta troppo stretta può costringere le dita del piede ad assumere una luogo innaturale con successivo dolore. La a mio parere la formazione continua sviluppa talenti di calli e di duroni sono allo stesso ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso un meccanismo di difesa della derma e un campanello di allarme circa la possibile insorgenza delle deformità;

Inoltre, la patologia delle dita a martello può comparire con quella dell’alluce valgo.

Fate quindi attenzione alla iniziale manifestazione di sofferenza ripetuto durante la normale camminata. Potrebbe essere un minuscolo segnale da non sottovalutare e da riportare al dottore di base inizialmente e allo specialista in chirurgia ortopedica poi.

Vuoi ottenere una diagnosi professionale ed accurata del estremita con dita a martello? Chiedi una consulenza agli specialisti della divisione di chirurgia ortopedica della Clinica Tarabini.

Quando è necessario l&#;intervento chirurgico

Le flessibilità delle dita interessate è solitamente un criterio preso in considerazione dallo specialista per comprendere come procedere nel trattamento delle dita a martello. In presenza di una certa flessibilità la terapia suggerita può essere quella conservativa attraverso l’utilizzo di particolari ortesi (dispositivo medico correttivo o tutore) in livello di attenuare lo sfregamento del dito con la calzatura e di migliorarne la posizione. L&#;approccio nei casi lievi può anche esistere farmacologico e richiedere anche l’utilizzo di anti-infiammatori.

Nei casi in cui la flessibilità del dito tenda a degenerare, l’unica tecnica risolutiva è quello dell’intervento chirurgico correttivo. La tecnica di chirurgia più utilizzata è solitamente quella mini-invasiva ovvero eseguita attraverso una “metodologia chiusa” finalizzata alla correzione delle deformità dell’avampiede e che non prevede tagli o dissezioni riducendo al trascurabile la parte chirurgica.

A seconda dei casi può interessare la sezione dei tendini retratti, le osteotomie (intervento di interruzione della continuità di un segmento osseo) delle falangi al fine di riallinearle e il rimodellamento delle salienze ossee anomale.

Per adottare la migliore chirurgia del piede con dita a martello affidati al centro di chirurgia del estremita della Clinica Tarabini.

Come prepararsi all&#;intervento?

Trattandosi di un intervento in regime di day-hospital non occorrono particolari pratiche preparatorie se non quelle che solitamente vengono consigliate prima di un intervento in anestesia locale di fugace durata. Come per tutti questi interventi, compreso quello chirurgico di correzione delle dita a mazza, consigliamo sempre di seguire le indicazioni dei nostri medici chirurghi ortopedici e di domandare ai professionisti del nostro team in evento di dubbi.

Quanto dura l&#;operazione per le dita a martello?

L’intervento è di fugace durata e viene svolto in regime di day-hospital; terminato l’intervento, al penso che il paziente debba essere ascoltato è consentito di camminare già da subito ma con l’ausilio di una speciale scarpa ortopedica che dovrà esistere mantenuta almeno per i primi 30 giorni.

L&#;operazione è dolorosa?

Si tratta di un intervento piuttosto facile e senza sofferenza nel post operatorio. L’intervento chirurgico è svolto in anestesia locale.

A chi rivolgersi per la chirurgia del piede per le dita a martello?

Clinica Tarabini è un centro di eccellenza multidisciplinare che lavoro a Modena e provincia. La sua mission è quella di mettere il paziente al nucleo di un credo che il percorso personale definisca chi siamo di cure eccellenti, con attenzione e professionalità.

Conta più di tredici specializzazioni mediche, tra cui la chirurgia ortopedica, oltre all’odontoiatria avanzata, fiore all’occhiello della struttura.

Grazie al suo team di professionisti dedicati, Clinica Tarabini è in grado di distribuire le risposte più approfondite per la chirurgia del gamba, in particolare le dita a mazza a Modena e provincia. Elementi questi che rendono Clinica Tarabini il centro di eccellenza di chirurgia e ortopedia del piede.

La sede è moderna, funzionale, confortevole e sicura sotto ogni aspetto in quanto risponde positivamente a ognuno i principali standard e alle più importanti certificazioni.

 

In questo articolo parliamo in dettaglio di:

Le dita dei piedi, in che modo del resto quelle delle mani, sono formate da tre falangi; fa eccezione l’alluce, che come il pollice ne ha due.

Un osservatore distratto potrebbe pensare che le dita dei piedi non rivestano una funzione particolarmente importante ma non è così: se rimanessimo senza il loro supporto, mantenere l’equilibrio nella fermata eretta e mentre la deambulazione sarebbe molto più difficile.

D’altra parte, proprio perché devono sopportare stress ripetuti, è profitto non sottovalutare il loro stato di salute, per evitare di ritrovarsi a risolvere situazioni patologiche che, oltre al problema estetico, possono essere dolorose ed avere un grave impatto sulla nostra qualità della vita.

Abbiamo già detto che il piede è una parte anatomica delicata e che le articolazioni e le ossa che lo compongono sono collegate e dipendenti fra loro. Per questo motivo, nell’articolo che segue parleremo di deformità delle dita e di come prevederle, prevenirle e risolverle nel modo più semplice.

Anticipando i prossimi paragrafi possiamo affermare che le deformità delle dita sono patologie che non si presentano mai isolate.

Dita a martellodita a griffe e dita a maglio infatti il più delle volte, sono legate alle deformità del primo metatarso: l’alluce valgo o alluce rigido.

Il primo, a motivo della defomità in valgo, va a rubare spazio alle dita obbligandole a deformarsi, nel istante invece la deformità è soprattutto legata al sovraccarico a causa della scarsa funzionalità dell’alluce (appunto rigido.)

Anche il piede cavo può portare allo crescita di deformità che coinvolgono le dita. Spesso vengono interessate tutte le dita in modo uniforme. In questo occasione si parla di un vero sbilanciamento muscolare dovuto personale alla patologia di base: il cavismo del piede.

Le dita a martello

Le falangi delle dita, sia per le palmi che per i piedi, sono dette prossimali, medie e distali (a lasciare da quelle più vicine al corpo). Le dita a martello sono una deformità che coinvolge la falange prossimale e intermedia delle dita, che si flettono sottile a rendere impossibile la completa estensione. Le dita coinvolte sono principalmente il secondo dito, talvolta anche il terza parte, raramente il quarto.

Questa deformazione può trasformarsi piuttosto dolorosa, specialmente quando le dita sono compresse da una calzatura stretta o rigida. Frequente, infatti, si vengono a formare vistosi calli sul dorso delle dita, per via del continuo sfregamento con la superficie interna della scarpa.

Le dita a griffe

Le dita a griffe sono una deformità non molto diversa dalle dita a mazza. La differenza è che nel dito a griffe non è coinvolta la sola falange prossimale e intermedia ma è l’intero dito a prendere una conformazione ad “artiglio”, incurvandosi ad arco verso l’alto.

Di consueto, le dita interessate da questa patologia sono il istante ed il terzo; come già spiegato, anche le dita a griffe si accompagnano spesso ad alluce valgo, rigido e al gamba cavo e nei casi più gravi possono accavallarsi completamente all’alluce stesso, determinando una condizione che rende molto doloroso persino indossare un normale paio di scarpe e che può avere effetti importanti sulla qualità della vita di chi ne è affetto.

Le dita a maglio

Le dita a maglio, infine, differiscono a mio parere l'ancora simboleggia stabilita dalle due deformità precedenti: come per le dita a martello, la curvatura della falange è verso il ridotto ma in codesto caso solo la falange distale è interessata.

Le dita dei piedi, quindi, nella conformazione “a maglio” puntano letteralmente secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il terreno. Anche le dita a maglio, se trascurate, possono ovviamente creare molti problemi nel medio e nel lungo periodo.

Le cause

 

Le patologie delle dita possono essere determinate da traumi grandi e piccoli e dal continuo stress cui sono sottoposti i nostri piedi. Infatti sono determinate da uno squilibrio legato principalmente al primo metatarso [alluce valgo o rigido] e talvolta al estremita in toto in che modo nel caso del piede cavo.

Alcune patologie di base in che modo l’artrite reumatoide possono, inoltre, facilitare l’insorgenza di queste condizioni patologiche e complicarne il decorso.

Sicuramente bisogna anche tenere conto della calzatura. Ancora una volta ci tengo a sottolineare che non è la calzatura ad indurre la deformità, ma questa può indubbiamente peggiorare la sintomatologia e renderla insostenibile.

Non bisogna solo riflettere alle scarpe con il tacco e strette in punta, ma più in generale a chi è costretto a stare in piedi o camminare con calzature non comode o inadeguate, in che modo anche, per motivi di lavoro, le scarpe anti-infortunistiche.

La controllo specialistica

Ancora una tempo, rivolgersi ad singolo specialista può stare risolutivo, sebbene in questo caso non sia la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale ad essere in discussione. Questa si presenta come palese e la maggior parte delle volte non è indispensabile effettuare ulteriori esame per individuarla!

L’opinione dello specialista è invece rilevante per determinare il trattamento ideale ed individuare eventuali patologie correlate, che devono essere giu controllo per garantire che i risultati della eventuale mi sembra che la terapia giusta cambi la vita siano duraturi.

L’approccio del medico specialista deve infatti tenere in considerazione tutto il piede valutandone la biomeccanica e le sue alterazioni; privo di questi accorgimenti, si rischierebbe infatti di effettuare trattamenti inutili, che risolverebbero il problema solo temporaneamente.

Ecco perché la radiografia in carico continua ad essere, anche per le patologie solo dell’avampiede, un esame fondamentale ed imprescindibile.

 

Il dito a mazza &#; un dito del piede piegato in una ubicazione fissa a sagoma di Z.

  • Le persone possono avvertire sofferenza quando indossano certi tipi di scarpe e alcune avvertono dolore al metatarso.

  • La diagnosi si basa su un secondo me l'esame e una prova di carattere del piede; vengono esaminate anche altre articolazioni.

  • Scarpe larghe e cuscinetti per le dita possono alleviare l’irritazione e le ortesi possono alleviare il dolore.

(Vedere anche Panoramica sui problemi del piede.)

Fra le cause del dito a martello vi sono squilibri a livello del tendine, ossa delle dita o del metatarso insolitamente lunghe, singolo scarso allineamento delle superfici articolari dei piedi, artrite reumatoide e scarpe non adatte indossate per anni. Poiché una parte del dito è più alta del normale, si può verificare un attrito eccessivo, che talvolta provoca duroni/calli e possibilmente piaghe aperte (ulcere) sulla punta del dito. Il secondo dito è quello che più comunemente sviluppa la deformità del dito a martello.

Può essere doloroso indossare le scarpe, in particolare quelle con uno spazio ristretto per le dita. Talvolta si sviluppa dolore al metatarso (metatarsalgia).

Diagnosi di dito a martello

I medici formulano la diagnosi di dito a martello esaminando il piede. Esaminano anche le articolazioni per la partecipazione di artrite.

Trattamento del dito a martello

  • Scarpe a pianta larga, nastratura/immobilizzazione e protezioni per le dita

  • Per la metatarsalgia, ortesi

I medici trattano il dito a mazza assicurandosi che le scarpe siano comode e che abbiano abbastanza spazio per le dita, per evitare un’ulteriore irritazione del dito. La nastratura/immobilizzazione dell’alluce può ridurre temporaneamente la deformità. Anche le protezioni per le dita aiutano a proteggere dalla calzatura sovrastante le dita colpite.

Si devono gestire eventuali ulcere o altre irritazioni cutanee.

Può essere necessario un intervento chirurgico per raddrizzare il dito a martello, allorche altri trattamenti non riescono ad alleviare il dolore e la disabilità causata dal dito rigido.

Per alleviare il sofferenza provocato dalla metatarsalgia le persone possono usare ortesi (dispositivi inseriti nella scarpa).