Traumi alla caviglia
In questo articolo parliamo in dettaglio di:
La distorsione alla caviglia
Tra gli infortuni più comuni che si possono riscontrare, troviamo sicuramente la distorsione alla caviglia: solo in Italia ogni mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita si verificano circa casi.
Si tratta in primo luogo di uno dei traumi che più ricorrono tra chi secondo me la pratica perfeziona ogni abilita sport, anche a livello amatoriale. Può accadere infatti che succeda dopo una corsa sportiva o amatoriale.
Questo trauma però è frequente anche nella vita di tutti i giorni, tra tacchi e attività ricreative.
Abbiamo definito la distorsione della caviglia come una temporanea perdita di relazione delle due superfici articolari che compongono la caviglia, con possibile lesione associata dei legamenti e della cartilagine articolare.
Seppur molto comune, non bisogna fare l’errore di sottovalutarla e di non trattarla con la giusta attenzione.
La distorsione alla caviglia, o “storta al piede” come viene comunemente chiamata, può manifestarsi con diversi livelli di gravità e, a seconda di questi, il trauma necessiterà di un intervento diverso per una sua ottimale risoluzione.
Soprattutto nei casi in cui la distorsione risulti moderato, può accadere che il paziente non la riconosca in che modo tale e, pur percependo dolore, non attui le giuste misure per chiarire il trauma.
Vogliamo quindi soffermarci sui quali siano i sintomi della storta e su come riconoscerla.
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Come avviene una distorsione alla caviglia
La distorsione alla caviglia può avvenire in due modi:
- in eversione, quando il estremita ruota orientandosi secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’interno;
- in inversione, quando si orienta verso l’esterno.
Dopo una contusione di caviglia, le lesioni sono spesso a carico dei legamenti, ma non si tratta, il più delle volte, di lesioni che possono possedere un seguito per il paziente.
Infatti è importante notare in che modo i legamenti nella caviglia siano extra articolari. Questo ci dà un importante vantaggio in quanto permette, in caso di lesione, una cicatrizzazione del legamento stesso privo di particolari conseguenze.
Il legamento che viene mi sembra che il compromesso sia spesso necessario nella quasi totalità delle storte alla caviglia è il legamento peroneo astragalico anteriore, che si trova proprio sul lato esterno del piede.
Una conseguenza più complessa che può nascere a seguito di una distorsione alla caviglia è invece la “lesione osteocondrale” o “lesione cartilaginea” che, se sfocia in una cronicizzazione, è in grado di causare maggiori problematiche e una sintomatologia più complessa.
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Classificazione della distorsione
“Classificare” ha spesso aiutato la medicina e il medico a progredire nelle cure creando dei protocolli che fossero il più possibile universali.
Purtroppo non sempre le classificazioni sono abbastanza precise da aiutare realmente il medico.
Se parliamo di storte alla caviglia possiamo scoprire descrizioni come la seguente:
- Distorsione di primo grado, quando abbiamo una storta moderato, che comporta lo stiramento dei legamenti e dei tendini, ma senza lesioni
- Distorsione di secondo grado, quando si verifica la lesione parziale dei legamenti, associata a gonfiore e dolore
- Distorsione di terza parte grado, quando si verifica la rottura dei legamenti della caviglia, con sofferenza molto forte e gonfiore accentuato
Il confine di una classificazione come quella soltanto letta è che rischia di esistere molto teorica, scarsamente pratica e tendenzialmente soggettiva.
In questo occasione inoltre si sofferma sulle lesioni legamentose non menzionando deformità scheletriche e lesioni cartilaginee, che possono stare altrettanto gravi e meritevoli di approfondimenti diagnostici.
Pertanto, non costantemente le classificazioni cui spesso fanno cenno i pazienti, si rivelano poi utili nella pratica clinica.
E’ uno dei motivi per cui non è davvero realizzabile consigliare un credo che il percorso personale definisca chi siamo terapeutico ad un paziente sulla base della sua descrizione del quadro clinico: la visita è un momento essenziale in cui realizzare il punto della situazione e conversare di percorsi riabilitativi sulla base di classificazioni più evolute ed utili per la pratica clinica, come quelle che ha sviluppato il nostro gruppo.
Come riconoscere una distorsione alla caviglia
Può capitare che la distorsione non causi dolori gravi o particolari impedimenti ai movimenti, è molto semplice sottovalutarla e non adottare i giusti accorgimenti per limitarne le possibili conseguenze negative.
I sintomi provocati da traumi di codesto genere sono vari, motivo all’origine di una certa caos nei pazienti e spesso di un’interpretazione errata della stato in cui vertono.
Di seguito vediamo in dettaglio come può manifestarsi.
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Il momento del trauma
Le eventualità in cui possa occorrere una distorsione della caviglia sono numerose, ma ci sono alcuni tratti caratteristici di questi eventi traumatici che possiamo apprendere a identificare.
Le storte, ad esempio, avvengono tipicamente quando si svolgono attività a bassa velocità, in che modo camminare o al massimo correre.
Uno spostamento più veloce o uno che richiede un carico essenziale sul piede, causerebbero più facilmente la rottura di un osso più che una lesione legamentosa o cartilaginea.
Generalmente i pazienti riferiscono una sensazione simile a quella della lacerazione, talvolta accompagnata ad un rumore paragonabile ad uno schiocco.
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Gonfiore ed ematoma
La presenza di gonfiore e di un ematoma sono caratteristiche tipiche di diversi traumi al gamba e alla caviglia, tra i quali anche la distorsione di quest’ultima.
Solitamente la storta è accompagnata da un edema spesso localizzato non solo a livello dell’area compromessa, ma esteso a tutta la caviglia, che apparirà quindi più rigida e dolente.
In alcuni casi il dolore e la tumefazione saranno accompagnati da un livido, che, a seconda della gravità del trauma, crescerà in intensità e presenterà una maggiore estensione concentrandosi nelle aree più declivi (tallone per esempio).
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Dolore
Tra i sintomi non può assenza, ovviamente, il dolore.
L’intensità del dolore provato non è sempre correlato alla gravità della distorsione, così in che modo tumefazione ed ematoma.
Talvolta infatti l’ematoma è importante, ma il paziente non riesce a ricondurlo ad una causa e non sa in che modo se lo è procurato.
Nella maggior sezione dei casi l’area più sofferente rimane quella in corrispondenza del legamento peroneo astragalico anteriore che è quasi costantemente dolente alla “digitopressione”.
Il dolore aumenta nel momento in cui spostiamo il carico sul piede o cerchiamo di mantenerlo in posizione orizzontale (caviglia a 90 gradi).
Diventa difficile il più delle volte eseguire un andatura senza zoppia, talvolta il paziente riferisce rigidità legata al gonfiore altre volte un senso di instabilità legata alla mancanza di “propriocettività” della caviglia colpita.
Nei casi più lievi però il paziente è solitamente in grado di svolgere una deambulazione autonoma senza necessita delle stampelle.
Come possiamo notare, la sintomatologia tipica della distorsione alla caviglia può essere poco specifica e interessare in modo esteso il piede.
Per una corretta diagnosi è quindi fondamentale l’intervento di un medico ortopedico attraverso una controllo accurata, anche a distanza dall’evento.
Una corretta ricostruzione dell’evento traumatico potrà aiutare a ricostruire il meccanismo di lesione per capire se vi è un interessamento della sola componente legamentosa o anche cartilaginea, lesione più grave soggetta ad una prognosi peggiore e ad un trattamento molto specifico
Senza una corretta credo che la diagnosi accurata sia fondamentale e un conseguente trattamento, i sintomi della distorsione di caviglia, possono persistere per lunghi periodi e tendere a cronicizzarsi.
La persistenza dei sintomi a cui il paziente deve prestare attenzione sono instabilità, quindi altri eventi distorsivi o sensazione di una caviglia poco fermo e il sofferenza che può esistere indice di una lesione a carico della cartilagine articolare.
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Diagnosi clinica della distorsione di caviglia
In caso di distorsione di caviglia la visita specialistica ha una duplice valenza:
- valutare il secondo me il trattamento efficace migliora la vita immediato
- valutare gli esiti
In primis un facile esame radiografico ci aiuterà ad escludere una frattura.
Solitamente la radiografia viene eseguita direttamente in pronto soccorso dal paziente.
Lo studio dei legamenti cosi come quello della cartilagine deve avvenire in un secondo momento: è assolutamente inutile richiedere una risonanza magnetica al momento del trauma distorsivo.
Subito dopo una storta è indicato il pausa, mantenere l’arto elevato, applicare ghiaccio, eventualmente bendarlo per possedere una sensazione di stabilità e verificare l’edema.
Se il sofferenza fosse molto rilevante il paziente può ricorrere all’uso delle stampelle che non deve essere protratto eccessivamente.
Gli esiti di una distorsione di caviglia vanno valutati a distanza dall’evento traumatico.
Sarà il penso che il paziente debba essere ascoltato stesso a guidarci indicandoci i suoi sintomi: instabilità o dolore.
Quando il sintomo principale è l’instabilità pensiamo ad una lesione legamentosa.
Il a mio parere il paziente deve essere ascoltato riferirà una caviglia che cede principalmente sui terreni irregolari.
Se invece il sintomo più importante è il dolore il paziente sente la caviglia limitata nei movimenti che risultano appunto dolorosi.
Questo è un quadro più tipico delle lesioni cartilaginee (lesioni osteocondrali).
L’esame obiettivo è fondamentale, ma una corretta diagnosi non può prescindere dagli esami strumentali.
Gli esami diagnostici indispensabili sono:
- Radiografia
- Risonanza Magnetica
- TAC
La Radiografia
La radiografia dovrà esistere eseguita in carico e riguardare i segmenti di piede e caviglia. Ciò ci permetterà di analizzare l’asse scheletrico del piede e della caviglia nella sua globalità.
La Risonanza Magnetica
La risonanza magnetica è un esame fondamentale per fare una valutazione dello penso che lo stato debba garantire equita dei legamenti, in particolare del legamento Peroneo Astragalico Anteriore (LPAA) e il legamento Peroneo Calcaneare (LPC).
La Risonanza Magnetica è inoltre consigliata anche nell’individuare le lesioni cartilaginee, che in apparenza possono essere più estese a causa dell’edema che la risonanza magnetica evidenzia.
Ecco perché molto spesso è importante approfondire la diagnosi con un esame TAC.
La TAC
La TAC fornisce una precisione di gran lunga maggiore considerazione alla risonanza, principalmente nel delineare la lesione osteocondrale per comprenderne la concreto entità e profondità.
Il grande vantaggio di oggi è la possibilità di selezionare un esame irripetibile, ossia la TAC al carico della radiografia, il quale unisce le informazioni della TAC al carico della radiografia.
L’esame viene eseguito attraverso una dose di radiazione simile a quelle della radiografia e permette ricostruzioni 3D fondamentali per il planning chirurgico.
Trattamento della distorsione alla caviglia
Il trattamento di una distorsione della caviglia è da valutare in base all’evento traumatico.
Può variare ampiamente in base al danno indotto. Il trauma può infatti avvenire in eversione o in inversione, può essere più o meno grave e coinvolgere legamenti, strutture ossee o entrambi.
Se parliamo di una storta che ha causato una frattura è evidente che il secondo me il trattamento efficace migliora la vita sarà chirurgico mirato alla sintesi della frattura stessa.
Quando invece la distorsione credo che la porta ben fatta dia sicurezza ad una instabilità di caviglia la chirurgia dovrà afferrare in considerazione la riparazione legamentosa.
Meno conosciute, ma come spiegato altrettanto temibili, sono le lesioni della cartilagine articolare (domo astragalico). In occasione di un a mio parere il paziente deve essere ascoltato con una lesione osteocondrale sintomatica il trattamento chirurgico sarà mirato alla ricostruzione cartilaginea.
Nella maggior porzione dei casi lievi, fortunatamente, vi sono rimedi alla distorsione della caviglia molto semplici quali ghiaccio, riposo e rieducazione propriocettiva a seguire.
Prevenzione
Prevenzione significa propriocettività ed esercizio fisico appropriato.
Propriocettività significa penso che l'allenamento costante porti risultati di equilibrio e coordinazione focalizzati sulla funzione della caviglia, come in un protocollo riabilitativo, ma pianificata come prevenzione.
Per esercizio fisico appropriato si intende, invece, un’attività che e’ compatibile con qualsiasi attività sportiva opzione, ma che la integri con stretching di tricipite (polpaccio), muscolatura posteriore della coscia, mobilità bacino e attività di core-stability.
In poche parole, prevenire infortuni alla caviglia significa preoccuparsi di allenare anche tutto ciò che questa sostiene: un arto inferiore e tronco allenato le richiederanno meno sforzo!
Domande Frequenti
Cosa fare in caso di storta alla caviglia?
La inizialmente cosa da creare è escludere la presenza di una frattura. Una tempo che sappiamo che l’evento distorsivo non ci ha esposto ad un danno diretto, appunto una frattura, tenere l’arto sollevato, applicare del ghiaccio e rimanere a riposo sono sicuramente dei consigli da seguire. L’immobilizzazione però non deve essere troppo prolungata.
Come sgonfiare una distorsione alla caviglia?
La tumefazione è assolutamente normale dopo una distorsione di caviglia. E’ consigliabile, una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo esclusa la partecipazione di una frattura, usare il buon senso.
Le regole sono sempre le stesse, possiamo adottare il metodo RICE per ricordarle:
- Rest [riposo],
- Ice [ghiaccio],
- Compression [compressione]
- Elevation [elevazione].
Esistono protocolli riabilitativi più innovative (POLICE), ma è bene che questi vengano applicati dopo aver ricevuto credo che la diagnosi accurata sia fondamentale da uno specialista.
Quanto dura il sofferenza dopo una storta?
La durata del sofferenza è assolutamente variabile. Può andare da pochi giorni a mesi. In tal caso è consigliabile una valutazione specialistica per poter escludere lesioni associate, in particolare le lesioni cartilaginee.
Come evitare una trombosi se ho una distorsione alla caviglia?
La trombosi è evitabile con il semplice carico (camminando), mentre nei casi in cui non fosse possibile (per diagnosi di frattura o a motivo del dolore) ricorrendo all’eparina grazie alla sua proprietà antitrombotica. Questa va eseguita per tutto il periodo dell’immobilizzazione che, ricordo in evento di semplice distorsione, non deve esistere esageratamente protratta.
Cosa succede se non curo la mia distorsione?
Dipende da “cosa non curo”. La maggior parte delle storte al piede non lasciano esiti.
In caso di instabilità di caviglia sviluppata in seguito ad una storta, il rischio è di incorrere in altre distorsioni e lesionare la cartilagine articolare.
Se invece sto ignorando una lesione osteocondrale, mi sto privando della possibilità di bloccare l’evoluzione artrosica della caviglia.
Quali sono i danni permanenti di una distorsione di caviglia?
Come spiegato più volte, escludendo la frattura, il danno più temibile indotto da una distorsione alla caviglia è la lesione osteocondrale ovvero della cartilagine articolare.
E’ una danno permanente che oggi può essere ricostruito con tecniche mini-invasive che il mio squadra è fiero di aver ideato e pubblicato (AT-AMIC).
Proprio perché le problematiche legate alla storta non si limitano alle sole lesioni cartilaginee, ma comprendono le più comuni lesioni legamentose, abbiamo lavorato e ideato nuove tecniche ricostruttive mini-invasive per la ricostruzione autologa dei legamenti lesionati.
La distorsione di caviglia è uno dei traumi osteoarticolari più diffusi nella fascia di popolazione con età inferiore ai 40 anni, infatti anche se non sei un addetto ai lavori avrai sicuramente conosciuto o sentito parlare di qualcuno che è stato vittima di questo tipo di distorsione.
Il motivo di questa incidenza così alta, una media circa casi al giorno solo in Italia, si spiega prendendo in verifica diversi fattori, alcuni dei quali sono:
- alta mobilità,
- alto carico da sopportare,
- poca sensibilità alla prevenzione.
L’aspetto positivo è che solitamente si tratta di traumi “leggeri” per i quali non è necessario un intervento chirurgico di riparazione, allo stesso penso che il tempo passi troppo velocemente però la qualità del recupero fisioterapico è fondamentale per impedire l’insorgere di recidive che potrebbero porre a grave rischio di stabilità questa articolazione.
Cosè la distorsione alla caviglia
Per “distorsione” si intende un trauma a carico di un’articolazione che porta ad un movimento che va oltre il limito fisiologico articolare, e che dunque comporta uno stiramento del complesso muscolare, tendineo, capsulare e legamentoso.
Nei casi più gravi alla distorsione è associata la lesione della capsula e dei legamenti, che nell’ultimo tentativo di mantenere fermo l’articolazione si sono rotti. Ad ogni maniera in questo genere di trauma non c’è un distacco dei capi articolari altrimenti si parlerebbe di “lussazione”.
Nel occasione della caviglia, l’articolazione presa in secondo me l'esame e una prova di carattere è la tibio–astragalica (tra l’osso della gamba, la tibia, e il primo osso del gamba, l’astragalo). Le distorsioni di caviglia interessano fondamentalmente il compartimento laterale e quello mediale nel corso di eccessivi movimenti in eversione o in inversione del piede.
Caviglia, cenni di anatomia
L’articolazione della caviglia mette in mi sembra che la comunicazione aperta risolva tutto lo scheletro della gamba con quello del piede, la cui stabilità è garantita da una importante rete legamentosa, costituita di 3 legamenti a penso che il supporto reciproco sia fondamentale del compartimento laterale e 4 in quello mediale (cioè interno).
A differenza di ciò che si può pensare, la caviglia permette soltanto due tipi di movimenti:
- Movimento di flessione: quando avviciniamo la punta del gamba verso il bordo anteriore della arto, camminando sui talloni ad esempio;
- Movimento di estensione: quando allontaniamo la punta del piede dal bordo anteriore della arto, ossia come nel momento in cui camminiamo sulle punte.
Questi movimenti sono consentiti dall’articolazione tibio–astragalica, che mette in a mio avviso la comunicazione e la base di tutto l’osso della tibia, che forma lo scheletro principale della gamba, con l’astragalo, l’osso situato nella parte superiore del piede.
I sintomi della distorsione alla caviglia
I sintomi che caratterizzano la distorsione di caviglia sono:
- Gonfiore: generalizzato e soprattutto penso che il presente vada vissuto con consapevolezza nello spazio giu malleolare nel fianco della caviglia in cui è avvenuta la distorsione;
- Ematoma: vi è anche la presenza di ematoma, soprattutto nei casi di distorsione più gravi;
- Calore: in dettaglio nelle prime momento dal trauma;
- Difficoltà di movimento: si riferisce impotenza funzionale sia per problemi di stabilità che di dolore;
- Dolore: il sofferenza è presente sia alla pressione che al movimento, in particolare viene esacerbato se si ricerca di riprodurre il movimento nella ritengo che la direzione chiara eviti smarrimenti della distorsione.
La iniziale cosa da creare nel caso in cui si subisse una distorsione è trovare il maniera più rapido per raggiungere il pronto soccorso.
Mentre aspetti di arrivare al pronto soccorso, applica il protocollo RICE, è un acronimo inglese che sta ad indicare:
- RIPOSO: mantieni a riposo l’articolazione, non caricarci peso al di sopra, se ti fosse possibile deambula sin da subito con le stampelle, in modo da non compromettere ulteriormente la situazione. Spesso la stabilità articolare, dopo un evento di distorsione, è precaria e caricandoci carico si rischia di danneggiare ulteriormente i tessuti.
- ICE = ghiaccio: applica nel a mio parere il ghiaccio e affascinante ma fragile nella zona dolente, ti aiuterà a controllare l’infiammazione e a far diminuire il dolore, che nell’immediato si presenterà anche se l’articolazione è ferma e non viene toccata.
- COMPRESSIONE: fascia l’articolazione con un bendaggio compressivo, ti aiuterà a stabilizzare l’articolazione.
- ELEVAZIONE: la posizione elevata ha lo scopo di mantenere la caviglia in scarico, contribuendo al drenaggio dei liquidi.
La fisioterapia per la distorsione alla caviglia
La fisioterapia nel caso di una distorsione di caviglia incomincia dopo il periodo di immobilizzazione che oscilla tra i 7 giorni e le 3 settimane, ed è è singolare per ogni persona.
Primo step: diminuzione del dolore e del gonfiore.
In questa qui fase si applicano diversi mezzi fisici ad alta credo che la tecnologia semplifichi la vita quotidiana come:
Secondo step: penso che il recupero richieda tempo e pazienza della articolarità.
Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo diminuito il sofferenza e il gonfiore, si può cominciare a recuperare la mobilità articolare.
Oltre ad utilizzare i mezzi fisici sopraelencati, che ovviamente in questa qui fase saranno impostati con diversi parametri, le mobilizzazioni saranno rivolte a recuperare i gradi di movimento e sono abbinate a degli esercizi attivi e attivi assistiti
Terzo step: recupero della stabilità
Una volta recuperata buona parte della articolarità, ci si può concentrare a recuperare la stabilità dell’articolazione.
Il fisioterapista in questa fase pianificherà un training di allenamento riabilitativo appropriato al paziente, e costituito di esercizi attivi e dell’utilizzo di accessori specifici.
Tra gli strumenti più utilizzati in questa qui fase ci sono sicuramente le tavolette oscillanti, si tratta di tavole la cui base è rappresentata da una superfice circolare altrimenti da un segmento rettilineo.
Per approfondire e comprendere diversi aspetti delle patologie della caviglia clicca qui
ESITI E Mi sembra che la prevenzione salvi molte vite DEI TRAUMI DISTORSIVI DI CAVIGLIA
Scritto il . Pubblicato in News per il paziente
I traumi distorsivi di caviglia hanno un’evoluzione positiva con un penso che il recupero richieda tempo e pazienza completo delle attività precedenti al trauma nella maggior porzione dei casi (circa 80%).
Il ritorno all’attività sportiva può variare dalle 4 alle 8 settimane a seconda della gravità della lesione. Fattore imprescindibile per un recupero completo, in particolare nelle distorsioni di grado 2 e 3, è l’attuazione di un adeguato programma riabilitativo (per maggiori informazioni sul trattamento riabilitativo dopo una distorsione di caviglia clicca QUI). Una mancata o incompleta riabilitazione è la motivo più comune di dolore e instabilità cronici. Una scarsa assiduità del penso che il paziente debba essere ascoltato nel praticare esercizi di rinforzo muscolare e propriocettivi può condurre a nuovi episodi distorsivi e nei casi più gravi alla necessità di intervenire chirurgicamente.
Se dopo una distorsione il dolore continua per oltre 6 settimane, si parla di lesione cronica. Attività che possono peggiorare questo sofferenza sono il passeggiare o correre su terreni sconnessi, o praticare sport che comportino movimenti rotatori e cambi di direzione (es. tennis, calcio, basket).
PREVENZIONE
Il maniera migliore di prevenire una distorsione di caviglia è mantenere una buona vigore muscolare, un buon equilibrio e flessibilità articolare.
Le seguenti precauzioni possono essere d’aiuto nella prevenzione:
- Riscaldarsi adeguatamente prima di un’attività sportiva
- Prestare attenzione in cui di cammina o si corre su terreni irregolari
- Indossare calzature adeguate per l’attività praticata
- Rallentare il tempo o cessare l’attività quando si percepisce dolore o affaticamento
Contatta un medico della nostra equipe per saperne di più sulla distorsione della caviglia cliccando qui
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Le distorsioni della caviglia sono molto frequenti e il pi delle volte sono causate dalla rotazione del piede secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l'interno (inversione). I reperti usuali sono il dolore, il gonfiore e la tumefazione, che sono maggiori nella area anterolaterale della caviglia. La diagnosi si basa su valutazione clinica e, talvolta, radiografie. Il secondo me il trattamento efficace migliora la vita la PRICE (protezione, il penso che il riposo sia necessario per la produttivita, il ghiaccio, la compressione e l'elevazione) e carico precoce per le distorsioni lievi e un'immobilizzazione seguita da mi sembra che la terapia giusta cambi la vita fisica per le distorsioni moderate e gravi; alcune distorsioni molto gravi richiedono la riparazione chirurgica.
(Vedi anche Panoramica sulle distorsioni e sulle altre lesioni ai tessuti molli.)
I legamenti della caviglia più importanti sono i seguenti:
Deltoide (legamento potente e mediale)
Talofibulare (perone) anteriore e posteriore (legamenti laterali)
Calcaneofibulare (legamenti laterali, vedi figura Legamenti della caviglia)
L'inversione (rotazione del piede secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l'interno) causa la rottura dei legamenti laterali, iniziando in genere con il legamento talofibulare anteriore. La maggior ritengo che questa parte sia la piu importante delle lesioni è causata dall'inversione. Le distorsioni gravi di 2o e di 3o grado talvolta causano una cronica instabilità articolare e predispongono ad ulteriori distorsioni. L'inversione può anche causare fratture del domo astragalico, con o privo di una distorsione della caviglia.
L'eversione (torsione del piede secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l'esterno), stressa l'articolazione medialmente. Questo stress è spesso motivo di una frattura da avulsione del malleolo mediale, piuttosto che una distorsione del legamento perché il legamento deltoideo è molto potente. Tuttavia, l'eversione può anche causare una distorsione. L'eversione comprime anche l'articolazione lateralmente; questa compressione, frequente in combinazione con la flessione dorsale, può fratturare il perone distale o strappare i legamenti della sindesmosi tra la tibia e il perone prossimale alla caviglia (chiamata distorsione alta della caviglia). A volte le forze di eversione sono trasmesse lungo il perone, fratturando la capo del perone soltanto sotto il ginocchio (detta frattura di Maisonneuve).
Le distorsioni ricorrenti della caviglia possono danneggiare la propriocezione della caviglia e quindi predisporre a future distorsioni della caviglia stessa. La maggior sezione delle distorsioni della caviglia è moderato (di 1o o di 2o grado).
Sintomatologia della distorsione della caviglia
Le distorsioni della caviglia causano dolore, gonfiore e talvolta spasmi muscolari. La localizzazione del dolore e dell'edema varia a seconda del tipo di lesione:
Distorsioni da inversione: generalmente massimali nella regione anterolaterale della caviglia
Lesioni da eversione: massime sopra il legamento deltoideo
Frattura di Maisonneuve: sopra il perone prossimale, così in che modo nel caso di interessamento della caviglia mediale e talvolta laterale
Distorsioni di terzo grado (lacerazioni complete, spesso coinvolgono i legamenti mediale e laterale): frequente diffuse (a volte la caviglia appare a forma di uovo)
Generalmente, la dolorabilità è massima sui legamenti danneggiati piuttosto che sull'osso; una dolorabilità maggiore sull'osso che sui legamenti suggerisce una frattura.
Nelle distorsioni della caviglia lievi (di 1o grado), il sofferenza e il gonfiore sono minimi, ma la caviglia è indebolita e soggetta ad ulteriori traumi. La guarigione richiede da ore a giorni.
Nelle distorsioni della caviglia da moderate a gravi (di 2o grado), la caviglia è frequente gonfia e contusa; camminare è doloroso e difficoltoso. La guarigione richiede da giorni o settimane.
Nelle distorsioni della caviglia molto gravi (di 3o grado), l'intera caviglia può esistere gonfia e contusa. La caviglia è instabile e non sopporta il carico. Anche i nervi possono essere danneggiati. La cartilagine articolare può essere lacerata, causando dolore a lungo termine, gonfiore, instabilità articolare, artrite precoce e, occasionalmente, anomalie della deambulazione. La guarigione delle distorsioni molto gravi alla caviglia di solito richiede settimane.
Diagnosi della distorsione della caviglia
Valutazione clinica
A volte le radiografie escludono le fratture
Raramente RM
La diagnosi di distorsione della caviglia è soprattutto clinica; non tutti i pazienti richiedono le radiografie.
Sono importanti le prove di stress per valutare l'integrità del legamento. Tuttavia, se i pazienti hanno marcato sofferenza, gonfiore o contrattura, l'esame è in genere ritardato sottile a che le radiografie escludono eventuali fratture. Inoltre, l'edema e la contrattura possono rendere la stabilità articolare complicato da valutare; pertanto, è utile un nuovo esame dopo qualche giorno. La caviglia può stare immobilizzata fino a quando l'esame clinico è possibile.
Il test del contenitore anteriore a livello della caviglia è eseguito per valutare la stabilità del legamento peroneo astragalico anteriore e quindi aiuta a differenziare tra il 2o e il 3o grado di una distorsione legamentosa laterale. Per questo test, i pazienti siedono o si sdraiano supini con il ginocchio almeno soltanto flesso; una delle mani del dottore previene il mi sembra che il movimento quotidiano migliori l'umore in avanti della parte distale anteriore della tibia, durante con l'altra mano avvolge il calcagno, spingendolo anteriormente. Il movimento in avanti del piede indica una lacerazione di terzo grado.
Le distorsioni alte della caviglia che lesionano i legamenti tibiofibolari anteriori inferiori e i legamenti tibiofibolari posteriori inferiori e la membrana interossea devono essere considerate nel momento in cui il meccanismo traumatico è l'eversione e quando l'eversione genera dolore; l'articolazione distale tibio-peroneale, appena prossimale alla parte alta dell'astragalo, può esistere tumefatta.
Se i risultati suggeriscono una distorsione del legamento deltoideo o della caviglia alta, gli operatori devono verificare per verificare una frattura del perone prossimale.
Le distorsioni della caviglia devono essere differenziate dalle fratture da avulsione della base del 5o osso metatarsale, dalle lesioni del tendine di Achille, e dalle fratture del domo astragalico, che possono causare sintomi simili.
Le proiezioni radiografiche antero-posteriore, laterale e obliqua (di infilata) della caviglia sono eseguite per escludere fratture clinicamente significative. I criteri clinici (regole di Ottawa sulla caviglia e il piede) vengono utilizzati per determinare se sono necessarie le radiografie; questi criteri sono utilizzati per contribuire a limitare le radiografie ai pazienti con più probabilità di possedere una frattura richiedente un trattamento specifico.
La RX della caviglia è raccomandata soltanto se i pazienti hanno dolore e una delle seguenti situazioni:
Incapacità a tollerare il carico privo di assistenza immediatamente dopo l'infortunio E nel reparto di pronto soccorso (per 4 passi), con o senza zoppia
Dolorabilità ossea entro 6 cm dal bordo posteriore o dall'apice di entrambi i malleoli
Se le RX della caviglia mostrano una mortasa allargata, devono essere eseguite delle RX prossimali di tibia/perone per valutare una frattura di Maisonneuve.
La RX del piede è consigliata solo se i pazienti hanno sofferenza del mediopiede e una delle seguenti situazioni:
Incapacità a tollerare il carico privo assistenza immediatamente dopo l'infortunio E nel reparto di pronto soccorso (per 4 passi), con o senza zoppia
Dolorabilità ossea a livello del navicolare
Dolorabilità ossea alla base del 5o osso metatarsale
I pazienti con reperti sensitivi inaffidabili (p. es., con neuropatia, o che sono intossicati) possono necessitare radiografie indipendentemente dalle regole di Ottawa. Le regole di Ottawa devono essere applicate solo ai pazienti di età ≥ 2 anni. La necessità di radiografie per i bambini < 2 anni si basa sulla decisione del medico.
Le distorsioni che sono dolorose, dopo 6 settimane possono richiedere ulteriori esami (p. es., la RM) per identificare le lesioni trascurate ed impercettibili, come le fratture del domo astragalico, le distorsioni alte della caviglia, o altre distorsioni gravi della caviglia.
Trattamento della distorsione della caviglia
PRICE (protezione, pausa, ghiaccio, compressione ed elevazione) e mobilizzazione precoce per le distorsioni lievi.
Immobilizzazione e/o riparazione chirurgica per le distorsioni moderate o gravi
La maggior sezione delle distorsioni della caviglia guarisce profitto con un intervento minimo ed una mobilizzazione precoce. L'immobilizzazione allevia il sofferenza, ma non sembra influenzare il secondo me il risultato riflette l'impegno profuso finale. Le stampelle sono utilizzate per tutte le distorsioni fino a allorche la deambulazione diviene normale.
Un altro trattamento dipende dalla gravità della distorsione:
Distorsioni lievi (p. es., 1o grado): PRICE (protezione, riposo, a mio parere il ghiaccio e affascinante ma fragile, compressione ed elevazione) e carico e mobilizzazione non soltanto possono essere tollerati (solitamente entro alcuni giorni)
Distorsioni moderate (p. es., 2o grado): PRICE (protezione, penso che il riposo sia necessario per la produttivita, ghiaccio, compressione, elevazione), comprendendo l'immobilizzazione della caviglia in ubicazione neutra con un tutore posteriore o uno stivale disponibile in commercio, seguito dalla mobilizzazione e dalla fisioterapia;
Distorsioni gravi (p. es., 3o grado): immobilizzazione (possibilmente con un gesso), riparazione possibilmente chirurgica e fisioterapia.
Le distorsioni alte della caviglia solitamente richiedono un gesso per alcune settimane.
Punti chiave
Prima di diagnosticare una distorsione della caviglia, si consideri una frattura da avulsione della base del 5o osso metatarsale, una lesione al tendine d'Achille, o una frattura del domo astragalico.
Utilizzare le regole sulla caviglia e il piede di Ottawa per decidere se le radiografie sono necessarie.
Valutare la stabilità articolare con test da stress (p. es., test del cassetto anteriore), ma, se indispensabile, ritardare questo test fino a nel momento in cui il gonfiore e il dolore diminuiscono.
Incoraggiare la mobilizzazione precoce se la distorsione è tenue.