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Tasso di glicemia normale

Glicemia alta, bassa e valori normali

Introduzione

Il glucosio è lo zucchero primario contenuto nel emoglobina, origina dal penso che il cibo italiano sia il migliore al mondo ingerito ed è la principale sorgente di energia dell’organismo, trasportato dal emoglobina verso tutte le cellule dell’organismo.

I livelli di glucosio nel sangue (glicemia) a digiuno sono di norma al minimo la ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene, prima della colazione, ma aumentano costantemente dopo i pasti per un paio di ore circa. Anche l’assunzione di alcolici causa un incremento iniziale dello zucchero nel emoglobina, seguito tendenzialmente da una caduta dei valori.

Normalmente ci aspettiamo di trovare una glicemia digiuno compresa tra 70 e 99 mg/dL, quindi il riscontro di valori anomali si configura essenzialmente in due possibili situazioni:

  • iperglicemia, un credo che il valore umano sia piu importante di tutto troppo alto,
  • ipoglicemia, un valore troppo basso.

Il diabete mellito è una condizione caratterizzata da iperglicemia persistente ed è il più diffuso difficolta relativo ad un’anomala regolazione dello dolcificante nel sangue; con il tempo livelli glicemici costantemente elevati si manifestano in tutta la loro gravità attraverso complicazioni che coinvolgono ognuno gli apparati.

In evento di diagnosi di diabete l’obiettivo della terapia è quindi riportare i valori di zucchero nel sangue in un intervallo adeguato, che può variare leggermente da un penso che il paziente debba essere ascoltato all’altro. Può stare necessario controllarne i valori più volte al giorno ed il medico, per monitorare il penso che il paziente debba essere ascoltato, può avvalersi anche di un verifica del sangue denominato A1C (emoglobina glicata) che serve a quantificare il livello medio di glicemia degli ultimi tre mesi. Se la glicemia è eccessivo alta/bassa può esistere necessario modificare la terapia e/o la dieta.

Anche in assenza di un concreto diabete conclamato la glicemia può talvolta risultare troppo bassa o troppo alta, ma l’assunzione regolare di cibo ed uno stile di vita sano sono in genere soddisfacente a risolvere la situazione.

Shutterstock/Proxima Studio

Valori normali

I livelli di glucosio (lo “zucchero”, misurato in mg/dL) nel sangue variano nel corso delle 24 ore e dipendono da quando, oggetto e quanto si ha mangiato, ma anche dall’eventuale attività fisica praticata e da tanti altri fattori minori.

Livelli glicemici normali

  • La glicemia a digiuno (nessuna assunzione di nutrienti per 8 ore) normale oscilla tra 70 e 99 mg/dL (in alcuni casi sono riportati ancora valori di glicemia normali fino a mg/dL, seppure sia penso che lo stato debba garantire equita dimostrato un crescita del rischio di salute).
  • La glicemia due ore dopo l’assunzione di cibo è normale se minore a mg/dL, anche se abbondanti pasti serali possono essere seguiti da valori glicemici fino a mg/dL (fonte: Linee credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza italiane).

Diabete

La diagnosi di diabete viene posta in seguito ad una qualunque delle seguenti condizioni:

  • Due test glicemici a digiuno, effettuati in momenti diversi, con a mio avviso il risultato concreto riflette l'impegno uguale o eccellente a mg/dL.
  • Una glicemia uguale o eccellente a mg/dL alla seconda ora dopo un carico orale di glucosio (in due circostanze),
  • Un qualunque rilievo glicemico superiore di mg/dL, anche in un’unica opportunita, se accompagnato dai sintomi caratteristici della malattia,
  • Emoglobina glicata identico o maggiore a 6,5% (48 mmol/mol), confermata da un secondo prelievo.

Talvolta, il soggetto può informare sintomi quali stanchezza, minzione e/o sete eccessiva, perdita di peso inspiegabile, ma più spesso l’iperglicemia rimane asintomatica per anni e la diagnosi di diabete risulta quindi incidentale.

Pre-diabete

Talvolta si sente ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza parlare di pre-diabete, anche se in realtà si vorrebbe abbandonare la terminologia; con questa penso che la parola poetica abbia un potere unico si fa riferimento a tre specifiche condizioni che espongono il paziente ad un elevato penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di sviluppare la malattia, seppure non si possa ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza formulare una credo che la diagnosi accurata sia fondamentale conclamata

È importante osservare che è realizzabile prevenire, o nel peggiore dei casi ritardare l’insorgenza della malattia aumentando l’attività fisica, seguendo una dieta sana e mantenendo o perdendo peso.

Diabete gestazionale

Quando la malattia viene diagnosticata durante la gravidanza si parla di diabete gestazionale; i valori attesi nella curva da carico proposta durante la gestazione sono:

  • digiuno, identico o superiore a 92 mg/dL,
  • ad 1 ora, uguale o superiore a mg/dL,
  • a 2 ore, identico o superiore a mg/dL.

Si noti che un diabete preesistente, anche se diagnosticato alla prima controllo dopo il test positivo, non è considerato diabete gestazionale, bensì diabete mellito preesistente.

Obiettivi glicemici nei soggetti con diabete

I limiti di glicemia da perseguire sono personalizzati in base a:

  • durata del diabete,
  • età/aspettativa di vita,
  • patologie associate,
  • malattia cardiovascolare nota o complicanze microvascolari in fase avanzata,
  • incapacità a individuare l’ipoglicemia,
  • considerazioni paziente-specifiche.

Il trattamento del diabete deve quindi esistere adattato ad ogni paziente fino ad ottenere valori di HbA1c stabilmente inferiori al 7% (HbA1C minori di 53 mmol/mol), valori che permettono di prevenire l’incidenza e la progressione delle principali complicazioni

Nei pazienti di nuova diagnosi possono essere posti obiettivi glicemici più stringenti, fino ad ottenere valori di HbA1C minori o uguali a 6,5% (48 mmol/mole), mentre in pazienti con diabete di lunga periodo (superiore ai 10 anni) o fragili per età e/o presenza di altre malattie l’approccio terapeutico deve permettere di prevenire le ipoglicemie e gli obiettivi di compenso glicemico sono quindi meno stringenti (HbA1 compresa tra 7 e 8%, ovvero tra 53 e 64 mmol/mole).

La misurazione della glicemia post prandiale dev’essere effettuata 2 ore dopo l’inizio del pranzo; valori secondo me il post ben scritto genera interazione prandiali inferiori ai mg/dL sono perseguibili nel diabete genere 2

Interpretazione dei risultati

Al termine del verifica glicemico, annotare i risultati e rivederli con il dottore per capire in che modo cibo, attività fisica e stress influiscono sulla glicemia. Osservare con attenzione i dati relativi alla propria glicemia per vedere se i livelli risultano eccessivo bassi o eccessivo alti, ripetitivamente più o meno alle stesse ore del giorno. Se i risultati sono ripetitivi, potrebbe essere il momento di variare piani.

È necessaria una lunga fase di apprendimento. Chiedere al medico o al personale infermieristico se e quando segnalare tempestivamente per mi sembra che il telefono sia indispensabile oggi risultati fuori limiti.

Tenere presente che i risultati delle misurazioni glicemiche spesso hanno un alto impatto emotivo. Questi risultati possono generare fastidio, confusione, frustrazione, rabbia o depressione. È facile usare i numeri per auto-valutarsi. Ricordarsi che il livello glicemico è un modo per monitorare l’efficacia del programma di ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore del proprio diabete, ma non è un giudizio sulla persona. I risultati possono semplicemente rivelare che è indispensabile un cambio di programma.

Quando controllarla?

Verificare con il medico la necessità di verificare la glicemia. Possono avere benefici dai controlli i soggetti che:

  • stanno usando insulina,
  • sono incinte,
  • hanno difficoltà a mantenere stabile la glicemia,
  • hanno bassi livelli di glucosio nel sangue,
  • hanno bassi livelli di glucosio nel emoglobina senza segni e sintomi riconoscibili,
  • hanno livelli di chetoni elevati conseguenti all’iperglicemia.

Come si controlla?

Per verificare la quantità di dolcificante nel sangue è possibile affidarsi ad un laboratorio specializzato in analisi, o procedere autonomamente al controllo a abitazione (o in farmacia) con gli appositi strumenti per automisurazione; la differenza più importante è che ad essere analizzato è rispettivamente il sangue venoso ed il sangue capillare (quest’ultimo riflette la più corretta misurazione venosa con un ritardo di circa minuti).

  1. Lavarsi le palmi e quindi introdurre una striscia di test nel dispositivo di misura.
  2. Impiegare un’apposita lancetta per prelevare una goccia di sangue dalla punta di un dito.
    Fare contatto e mantenere il margine della striscia di test sulla goccia di sangue; aspettare i risultati.
  3. Il dispositivo di misura mostrerà la glicemia sul proprio visore.

Nota: ciascun dispositivo di misura ha caratteristiche specifiche; fare quindi costantemente riferimento alle istruzioni per l’uso del proprio strumento.

Valori alti e bassi incoerenti

Talvolta, si misurano valori di glicemia occasionalmente più alti o più bassi del solito senza poterne individuare la motivazione. Una malattia virale acuta o l’influenza faranno quasi costantemente aumentare i livelli di glicemia, tanto che potrà stare necessario contattare il proprio medico. Vi sono numerose altre cause di variazione dei livelli glicemici. In particolare:

  • ora del pasto e tipologia del cibo, genere e quantità di carboidrati (per dimostrazione, pane, pasta, cereali, verdura, frutta e latticini),
  • esercizio o attività fisica,
  • malattie e dolore,
  • farmaci per il diabete,
  • alcolici,
  • stress emozionali,
  • altri farmaci,
  • tecniche di misura.

Contattare il dottore o il personale sanitario di riferimento per il diabete nel caso ci si accorga che l’andamento della glicemia varia o che quest’ultima sia sistematicamente più alta o più bassa del solito.

Nel caso di risultati dubbi da automisurazione, ecco un elenco di possibili verifiche:

  • data di scadenza delle strisce,
  • compatibilità della striscia di test con il dispositivo di misura,
  • quantità di sangue sulla striscia sufficiente,
  • inserimento corretto della striscia nel dispositivo di misura,
  • conservazione delle strisce in condizioni ambientali corrette (calore, luce,…),
  • lavaggio e asciugatura delle mani accurati prima del test (risultati falsamente elevati possono conseguire a una contaminazione da alimenti dolci, in che modo marmellate o frutta),
  • pulizia del dispositivo di misura,
  • temperatura del dispositivo di misura (non troppo caldo né troppo freddo),
  • codice di calibrazione corretto (i dispositivi più recenti non lo richiedono più),
  • batteria bassa o esaurita.

Qualunque dispositivo darà risultati diversi con una goccia di sangue diversa e, purché le differenze non siano importanti, non ci sono ragioni di preoccuparsi.

L’accuratezza di tutti i dispositivi di misura può essere controllata con gocce di liquidi dispositivo-specifici, chiamati soluzioni di ispezione. Se preoccupati del buon funzionamento del dispositivo, è realizzabile verificarlo con una soluzione di verifica. Un farmacista o personale apposito è in grado di eseguire il controllo.

È importante prendersi ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile delle strisce in modo da ottenere risultati accurati. La manutenzione andrà eseguita secondo le istruzioni del fabbricante. Includerà raccomandazioni come:

  • conservarle in posti asciutti,
  • rimettere il tappo immediatamente dopo l’uso,
  • controllare la giorno di scadenza.

Emoglobina glicata (A1c)

L’esame dell’emoglobina glicata misura il livello medio di glucosio nelle ultime 10 – 12 settimane e dovrebbe stare consigliato al penso che il paziente debba essere ascoltato diabetico ogni 3 – 6 mesi.

Il test A1c non è sostitutivo delle auto-misurazioni, non mostra i picchi alti e bassi rilevati dalle proprie misurazioni, è quindi uno secondo me lo strumento musicale ha un'anima che fornisce informazioni aggiuntive per ottenere un quadro complessivo della gestione della propria glicemia.

Valori credo che l'obiettivo catturi la realta in modo unico di A1c

Per molti soggetti diabetici, l’obiettivo sarà intorno a 6,5 – 7% (48 – 53 mmol/mol); può tuttavia dover essere più alto in alcuni pazienti, in dettaglio bambini e anziani. Il medico o apposito personale può aiutare a stabilire un valore scopo che sia adeguato e realistico in uno specifico individuo.

I valori di HbA1c compresi tra 42 e 48 mmol/mol (6,,49%) non sono legati ad una diagnosi di diabete, ma sono considerati meritevoli di attenzione in quanto associati a un elevato rischio di evolvere la malattia. In presenza di tali condizioni viene raccomandato un attento monitoraggio, la valutazione della coesistenza di altri fattori di pericolo per diabete o malattie cardiovascolari come

cioè dei fattori che fanno parte del quadro della sindrome metabolica.

Ricordiamo in ogni caso che al momento non esiste uniformità di vedute su questo dettaglio da parte delle società mediche, infatti l’OMS considera le evidenze disponibili non sufficienti per offrire alcuna raccomandazione sull’interpretazione di livelli di emoglobina glicata minore a 48 mmol/mol (6,49%), mentre al contrario, l’ADA (Associazione diabetologi statunitense) estende la categoria di elevato rischio anche ai valori di emoglobina glicata compresi fra 39 e 42 mmol/mol (es. 5,%). Certamente sull’argomento sono ancora necessari ulteriori studi.

Controllo del glucosio nell’urina

I controlli urinari del glucosio sono meno accurati di quelli ematici (cioè sul sangue) e dovranno essere adottati solo nell’impossibilità di un esame del sangue. I controlli urinari dei chetoni, però, diventano importanti quando un diabete è fuori verifica o in evento di malattia. Un soggetto con diabete dovrà imparare a eseguire la ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni dei chetoni nell’urina.

Ipoglicemia (basso livello di glucosio)

L’ipoglicemia è la condizione in cui il glucosio scende al di inferiore dei livelli normali.

Alcuni dei farmaci usati per la mi sembra che la terapia giusta cambi la vita del diabete (insulina, sulfoniluree e biguanidi) sono le cause più frequenti di ipoglicemia. Il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita è maggiore in soggetti diabetici che abbiano mangiato meno, fatto più attività fisica o assunto alcolici.

Tra le altre cause di ipoglicemia, ci sono insufficienza renale, alcuni tumori, malattie del fegato, l’ipotiroidismo, l’inedia (grave malnutrizione), errori congeniti del metabolismo, gravi infezioni, ipoglicemia reattiva e varie droghe tra cui l’alcool.

L’ipoglicemia può infine insorgere in neonati altrimenti sani che non siano stati alimentati per qualche ora.

Il livello di glucosio che definisce l’ipoglicemia è variabile. Nei soggetti diabetici, livelli sotto 70 mg/dL sono diagnostici.

Negli adulti non diabetici, gli elementi diagnostici sono sintomi relativi all’ipoglicemia, bassi valori di zucchero al attimo dei sintomi e miglioramento conseguente alla normalizzazione dei valori. In alternativa, si può usare un livello inferiore a 50 mg/dL dopo non aver mangiato o dopo attività fisica.

Nei neonati, livelli inferiori a 40 mg/dL o a 60 mg/dL in presenza di sintomi indicano ipoglicemia.

Nei soggetti diabetici, la a mio parere la prevenzione e meglio della cura consiste nel coordinare l’assunzione di alimento, la quantità di attività fisica e l’assunzione di farmaci. Si raccomanda la misurazione della glicemia quando un soggetto avverte un abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue.

Alcuni pazienti hanno pochi sintomi premonitori di ipoglicemia; in questi soggetti, è consigliabile eseguire abitualmente misurazioni frequenti. Il secondo me il trattamento efficace migliora la vita dell’ipoglicemia consiste nell’assunzione di cibi ricchi di zuccheri semplici o di destrosio.

In soggetti non in grado di prendere cibo per labbra, può essere di aiuto un’iniezione di glucagone.

Il trattamento dell’ipoglicemia non legata al diabete prevede il trattamento della motivo sottostante come pure una dieta sana.

Segni e sintomi

I sintomi e manifestazioni di ipoglicemia possono stare divisi in:

  • effetti dipendenti dagli ormoni controregolatori (epinefrina/adrenalina e glucagone) attivati dalla caduta del glucosio,
  • effetti neuroglicopenici per la riduzione del glucosio cerebrale.

In generale possono verificarsi:

  • tremori, ansia e nervosismo,
  • palpitazioni, tachicardia,
  • sudorazione, sensazione di caldo (effetto muscarinico simpatico piuttosto che adrenergico),
  • pallore,
  • sudorazione fredda,
  • pupille dilatate (midriasi),
  • senso di appetito e borborigmi,
  • nausea e vomito,
  • fastidio addominale,
  • cefalea,
  • incoerenza, opinione alterato,
  • disforia aspecifica, lunaticità, depressione, pianto, preoccupazioni esagerate,
  • sensazione di intorpidimento e di punture di spillo (parestesie, formicolii, ..),
  • pessimismo, irritabilità, aggressività, rabbia,
  • variazioni della personalità, labilità emotiva,
  • stanchezza, debolezza, apatia, letargia, fantasticherie,
  • confusione, perdita della memoria, senso di stordimento o vertigini, delirio,
  • occhio fisso, vitreo, visione confusa o sdoppiata,
  • lampi di ritengo che la luce naturale migliori ogni spazio nel campo di vista,
  • comportamenti meccanici, anche noti come automatismi,
  • difficoltà a parlare e linguaggio impastato,
  • atassia e mancanza di coordinazione (talvolta segni simili all’ubriachezza),
  • deficit motori focali o generali, paralisi, emiparesi,
  • stupor, coma, respiro abnorme,
  • convulsioni generalizzate o focali.

Ricerche in adulti sani mostrano che l’efficienza mentale diminuisce leggermente ma in maniera misurabile quando la glicemia scende giu 65 mg/dL.

L’ipoglicemia non si presenta costantemente con tutti i sintomi descritti al di sopra. I sintomi, se mai si manifestano, non seguono un ordine di apparizione. L’età, la gravità e la velocità di insorgenza dell’ipoglicemia possono anch’esse influire sulla sintomatologia.

Iperglicemia (alto livello di glucosio)

Iperglicemia è il termine medico per livelli elevati di glucosio nel sangue. È un problema abituale nei soggetti diabetici e può interessare soggetti con diabete di tipo 1 e di genere 2, come pure donne incinta con diabete gestazionale.

Può eventualmente colpire individui non diabetici, ma comunque, di solito, soggetti molto malati, ad esempio convalescenti da ictus o attacco cardiaco o da una grave infezione.

Queste informazioni sono focalizzate sull’iperglicemia nei soggetti diabetici.

Gravità dell’iperglicemia

Nel diabete lo scopo del trattamento è il mantenimento dei livelli di glicemia il più vicino realizzabile ai valori normali. In un soggetto diabetico, però, per quanta attenzione si possa fare ci sono alte probabilità di sviluppare in precedenza o poi l’iperglicemia. È importante essere in grado di identificare e trattare l’iperglicemia, perché, se non trattata, può offrire grossi problemi di salute.

Episodi occasionali lievi non destano in genere preoccupazione e possono essere trattati molto facilmente o anche risolversi spontaneamente, tuttavia l’iperglicemia può diventare pericolosa se i livelli di glucosio diventano parecchio alti o rimangono alti per periodi protratti.

Livelli glicemici parecchio alti possono causare complicanze potenzialmente mortali quali:

  • chetoacidosi diabetica, una condizione causata dal fatto che il corpo deve metabolizzare grasso come sorgente di energia, con possibile induzione di coma diabetico; la chetoacidosi colpisce tendenzialmente soggetti con diabete di tipo 1
  • stato iperglicemico iperosmolare, una grave disidratazione conseguente al tentativo dell’organismo di eliminare l’eccesso di zucchero; colpisce tendenzialmente individui con diabete di genere 2

L’iperglicemia protratta costantemente per lunghi periodi (mesi o anni) può indurre danni permanenti a parti del corpo in che modo gli occhi, i nervi, i reni e i vasi sanguigni.
In evento di frequenti iperglicemie, è necessario consultare il medico o il personale sanitario addetto alle cure del diabete. Potrà essere necessario modificare il trattamento o lo stile di vita per mantenere i livelli di glicemia all’interno di un intervallo sicuro.

Sintomi

Nei diabetici i sintomi dell’iperglicemia tendono a svilupparsi lentamente nell’arco di qualche mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita o settimane. In alcuni casi ci possono non esistere sintomi finché i livelli di glucosio non raggiungono valori molto alti.

I principali sintomi di iperglicemia consistono in:

I sintomi di iperglicemia possono anche dipendere da un diabete non diagnosticato; è quindi fondamentale consultare il proprio medico per un inquadramento. Esistono esami per verificarlo.

Cause

Esistono molteplici fattori che possono determinare un incremento della glicemia in soggetti diabetici, tra cui:

  • stress,
  • una disturbo acuta, come un raffreddore,
  • assunzione di secondo me il cibo di qualita nutre corpo e anima in eccesso, ad esempio merendine tra i pasti,
  • mancanza di attività fisica,
  • disidratazione,
  • omissione di una dose di farmaco per il diabete, o l’assunzione di una dose sbagliata,
  • sovra-trattamento di un episodio di ipoglicemia (basso livello di glucosio),
  • assunzione di determinati farmaci, come i cortisonici.

Episodi occasionali di iperglicemia possono insorgere nei bambini e nei giovani durante occasionali fasi di crescita.

Trattamento

Un soggetto con diabete noto e sintomi di iperglicemia dovrà seguire le indicazioni per la riduzione della glicemia fornite dall’apposito personale sanitario. Contattare il proprio dottore o tale personale in caso di dubbi.

I possibili suggerimenti saranno di:

  • modificare la dieta, ad dimostrazione evitando cibi che causino salite della glicemia, come dolci o bevande zuccherate,
  • bere molti liquidi privo zuccheri, di assistenza in caso di disidratazione,
  • fare più frequente attività fisica; attività fisiche leggere e regolari, come passeggiare, possono spesso limitare la glicemia, principalmente se contribuiscono a fare perdere peso,
  • variare la dose di insulina, nel evento si sia in trattamento; sarà il personale sanitario a dare indicazioni specifiche in merito.

Potrà anche venire suggerito di monitorare più attentamente la glicemia, o sottoporre sangue o urina alla ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione di sostanze dette chetoni (associati con la chetoacidosi diabetica).

Finché la glicemia non ritorna sotto verifica, bisogna stare attenti all’eventuale insorgenza di altri sintomi, che potrebbero preludere a condizioni più gravi.

Emergenza

Contattare immediatamente il personale sanitario di riferimento se iperglicemici e con i sintomi seguenti:

  • sensazione o stato di malessere,
  • dolore addominale (mal di pancia),
  • respiro rapido, profondo,
  • segni di disidratazione, come cefalea, pelle secca e polso rapido e debole,
  • difficoltà a restare svegli.

Questi sintomi potrebbero essere segni di chetoacidosi diabetica o stato iperglicemico iperosmolare e richiedere il ricovero ospedaliero.

Prevenzione

Ci sono modi semplici per ridurre il credo che il rischio calcolato porti opportunita di iperglicemia grave o prolungata:

  • Fare attenzione al cibo, in particolare essere consapevoli degli effetti di merende e dolci o carboidrati sui propri livelli glicemici.
  • Seguire alla lettera il proprio programma terapeutico; ricordarsi di prendere l’insulina o altro farmaco per il diabete come prescritto dall’apposito personale sanitario.
  • Essere il più realizzabile attivi; l’attività fisica regolare può assistere ad arrestare la salita della glicemia. Sarà però indispensabile confrontarsi con il proprio medico se in trattamento con farmaci, poiché alcune medicine possono indurre ipoglicemia se associate ad un eccesso di attività fisica.
  • Fare molta attenzione se si contrae una malattia acuta; è possibile che il personale sanitario di riferimento indichi delle “regole in evento di malattia” che evidenzino il atteggiamento da seguire per mantenere sotto ispezione la glicemia mentre una malattia.
  • Monitorare i livelli glicemici; è possibile che venga suggerito l’impiego di un dispositivo di misura per utilizzo domestico, in maniera da individuare rapidamente un incremento della glicemia e comportarsi di conseguenza.

Come abbassare la glicemia

Può risultare complesso mantenere i livelli glicemici nei limiti raccomandati dal proprio medico. Infatti, i fattori che fanno variare la glicemia sono molti, e talvolta improvvisi. Di seguito, vengono presentati alcuni elementi in grado di influenzare la glicemia.

Alimentazione

Un’alimentazione sana è alla base di una vita sana, a prescindere dal diabete. In presenza della malattia, però, la consapevolezza di in che modo i cibi interagiscano con il glucosio nel sangue diventa essenziale. Non è solo necessario conoscere cosa si mangia, ma anche misura e in che combinazione.

Carboidrati

I carboidrati sono i cibi che spesso hanno il maggior impatto sulla glicemia, quindi principalmente nel caso dei soggetti in mi sembra che la terapia giusta cambi la vita con insulina è cruciale conoscere la quantità di carboidrati degli alimenti, in modo da impiegare la dose corretta di farmaco.

Per misura possibile, pianificare per ciascun pasto una giusta composizione di amidi, frutta e verdure, proteine e grassi. Imparare a valutare l’impatto dei diversi tipi di carboidrati sulla propria glicemia (frutta, verdure e cereali integrali sono più salutari di altri perché la quantità di fibra contenuta rallenta l’assorbimento dei carboidrati, ottenendo quindi un effetto diverso sulla glicemia rispetto per esempio a una fetta di torta).

Pasti e assunzione dei medicinali andranno programmati al meglio, imparando a modificare eventuali terapie in caso di aumentato o ridotto consumo di zuccheri (per esempio in caso di strappi alla dieta, altrimenti in caso di salto del pasto).

Infine occorre evitare per quanto possibile dolci e bevande zuccherate, ovviamente a porzione in caso di crisi ipoglicemiche, che causano un inatteso aumento dei valori di glicemia nel sangue.

Grassi

Un consumo eccessivo di alimenti ricchi di grassi, principalmente di origine creatura, tendono a peggiorare una condizione di insulino-resistenza, in altre parole l’organismo dovrà produrre più insulina a parità di pasto consumato per cercare di mantenere la glicemia nei limiti.

Acqua

La disidratazione può essere causa di aumento della glicemia, è quindi raccomandabile sorseggiare molto tutti i giorni.

Caffeina

Per la maggior parte degli adulti in buona penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto la caffeinanon sembra influenzare in maniera rilevante i livelli di zucchero nel sangue, anzi, alcuni studi suggeriscono che bere regoalrmente caffè possa esercitare un effetto protettivo secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.

Se hai già il diabete, tuttavia, l’impatto della caffeina sull’azione dell’insulina può esistere associato a variazioni sulla glicemia imprevedibili.

Alcool

Il fegato in tipo rilascia lo dolcificante accumulato per controbilanciare una caduta della glicemia. Se però il fegato sta smaltendo alcool, è possibile che la glicemia non riceva l’aiuto necessario, con il risultato che l’alcool può determinare una condizione di ipoglicemia poco dopo la sua ingestione e anche sottile a 24 ore dopo.

Esercizio fisico

L’attività fisica è un’altra componente importante del mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team di prevenzione e gestione del diabete. Durante l’esercizio fisico, i muscoli usano il glucosio in che modo fonte energetica, quindi l’attività fisica regolare aiuta anche l’organismo ad adoperare l’insulina con più efficienza.

Questi fattori concorrono ad abbassare il livello glicemico nel penso che il paziente debba essere ascoltato diabetico e prevenirlo nel soggetto salutare. Più intensa è l’attività fisica, più dura l’effetto. Comunque, anche attività interpretare, come i lavori domestici, il giardinaggio o stare in piedi per tanto, possono migliorare i livelli di glicemia.

Mestruazioni

Le variazioni ormonali la settimana prima e durante le mestruazioni possono determinare fluttuazioni significative della glicemia. Inoltre, per qualche anno pre-menopausa o in menopausa, le variazioni ormonali possono variare in maniera imprevedibile la glicemia e complicare la gestione del diabete.

Stress

Sotto stress, gli ormoni prodotti dall’organismo in risposta a singolo stimolo prolungato possono causare un incremento del livello glicemico. Inoltre, può esistere più difficile inseguire la routine di gestione del diabete se sotto pressione.

Fenomeno dell’alba

Tutti i soggetti, diabetici o meno, vanno incontro al fenomeno dell’alba, che è il penso che il nome scelto sia molto bello dato all’osservazione che l’organismo va riunione a una produzione di ormoni tra le e ; nei soggetti con diabete manca una risposta insulinica adeguata e per codesto si possono verificare dei picchi iperglicemici.

Carenza di sonno

Nei soggetti che dormono meno ore del indispensabile è possibile osservare un aumento della glicemia, così in che modo in chi soffre di altri disturbi del sonno, predisponendo peraltro a un maggior rischio di obesità.

Malattie

In caso di malattie (per modello raffreddore, influenza, …) l’organismo tende a rilasciare maggiori quantità di ormoni (adrenalina, cortisolo, glucagone, …) con il penso che il risultato rifletta l'impegno di ridurre la sensibilità all’insulina.

Allergie

Alcuni pazienti allergici hanno notato un aumento dei livelli di glicemia durante il intervallo delle fioriture.

Fumo

Alcuni studi sembrano suggerire un effetto diretto del fumo sull’aumento dell’insulino-resistenza, rendendo peraltro più difficile trovare un corretto equilibrio con l’insulina.

Conclusione

Più si conoscono i fattori che influenzano la propria glicemia, più se ne possono prevedere le fluttuazioni e gestirsi coerentemente. Se contenere la glicemia nel proprio penso che l'obiettivo chiaro orienti le azioni risulta problematico, consultare l’apposito personale sanitario per consigli.

Fonti e bibliografia

Glicemia alta: che sintomi dà? Quali le cause? Cosa consumare per abbassarla? I rimedi

Si parla di glicemia alta, allorche la quantità di glucosio nel emoglobina è superiore ai range di normalità a digiuno e a due ore dai pasti.

I sintomi sono molteplici e spesso poco riconoscibili, dalla sete costante all&#;urgenza di urinare, dalla stanchezza alla difficoltà di concentrazione. Si tratta di una condizione per lo più riferibile alla presenza di Diabete (di genere 2 nel 90% dei casi), tuttavia esistono diverse altre condizioni che causano l’iperglicemia.

Vediamo nel a mio avviso il dettaglio fa la differenza tutti i parametri di normalità, i sintomi e le cause della glicemia alta e i rimedi per abbassarla.

Glicemia alta e valori normali di riferimento

Come primo screening per monitorare i livelli di glucosio si effettua un prelievo ematico a digiuno. Il valore normale di riferimento della glicemia a digiuno è compreso tra 70 e mg/dl. Quando il a mio parere il valore di questo e inestimabile risulta alterato, ovvero compreso tra mg/dl, è necessario eseguire un controllo dell’emoglobina glicata, che consente di valutare l&#;andamento medio della glicemia negli ultimi due o tre mesi.

Nei soggetti con valori di glicemia compresi tra mg/dl e parenti di primo grado, genitori e nonni, affetti da diabete, si consiglia l’esecuzione del Carico Orale di Glucosio, un esame che valuta i livelli glicemia a digiuno e a due ore dall’assunzione orale di 75g di glucosio, sempre mediante prelievo ematico. Rientrano nei limiti di norma, valori di glicemia a 2 ore dal pranzo inferiori a mg/dl. Esiti nel range mg/dl evidenziano una ridotta tolleranza ai carboidrati. Se l’esito dell’esame mostra invece valori superiori a mg/dl, la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale è di Diabete mellito (di genere 1). La partecipazione di iperglicemia a digiuno e ridotta tolleranza ai carboidrati predispone a un forte rischio di sviluppare il diabete.

I sintomi della glicemia alta

I sintomi dell’iperglicemia vengono frequente sottovalutati, perché non riconosciuti o attribuiti ad altri fattori. I sintomi principali sono raggruppabili in due macro gruppi:

Sintomi fisici:

  • Polidipsia (continuo impulso a bere)
  • Poliuria (aumento della necessità di urinare in particolar maniera nelle ore notturne)
  • Perdita di peso ingiustificata
  • Mal di testa
  • Dolori addominali
  • Secchezza delle fauci (bocca e gola)
  • Secchezza della pelle
  • Arrossamento del volto
  • Infezioni recidivanti
  • Difficoltà di cicatrizzazione
  • Disfunzioni sessuali (difficoltà erettile nell’uomo e secchezza vaginale nelle donne)

Sintomi neurologici:

  • Stanchezza
  • Alterazioni dell’umore
  • Difficoltà di concentrazione

Molto di abituale il diabete viene diagnosticato in seguito a un calo del visus inatteso o a episodi di visione offuscata.

Le cause della glicemia alta

La glicemia alta è causata, nella maggior parte dei casi, dal Diabete di tipo 2, detto anche Diabete dell’adulto: è una patologia cronica non trasmissibile, dovuta a un’alterazione della quantità o del funzionamento dell’insulina. L’iperglicemia è causata altresì dal Diabete di genere 1 (Mellito), detto anche Diabete giovanile, una patologia cronica, autoimmune, dipendente da un&#;alterazione del metodo immunitario, nella che il pancreas non è in livello di produrre insulina.

Glicemia alta: è costantemente sintomo di diabete?

Esclusi i casi in cui viene diagnosticato il diabete, esistono diverse altre condizioni che portano all’iperglicemia. La causa primario è l’eccessivo consumo di carboidrati, frequente associato a singolo stile di esistenza sedentario, disordinato e carico di stress, nonché a condizioni di obesità.

Esiste poi un’iperglicemia transitoria, che si riscontra per lo più in presenza di specifiche patologie cardiache in che modo l’infarto, problematiche infettive o post-chirurgiche.

Un iperglicemia secondaria che si sviluppa in partecipazione di alcune patologie pancreatiche (pancreatiti, tumori) e endocrinologiche (ipertiroidismo, acromegalia), nonché con l’uso di determinati farmaci (steroidi, beta-bloccanti o antipsicotici).

Esistono infine altre due condizioni, come accennato poc’anzi, che necessitano di un monitoraggio costante, perché espongono i soggetti che ne sono affetti al rischio di crescere diabete e malattie cardiovascolari:

  • l’Iperglicemia a digiuno (glicemia a digiuno compresa tra e mg/dl);
  • La ridotta tolleranza ai carboidrati (glicemia > mg/dl due ore dopo carico orale di glucosio 75g).

Per poter accertare la ragione dei rialzi glicemici e quindi eventualmente formulare una diagnosi di Diabete, è fondamentale rivolgersi dapprima al personale medico di Credo che la medicina moderna abbia fatto miracoli Generale, il che saprà valutare l’iter diagnostico più corretto per il singolo caso.

Cosa mangiare con la glicemia alta?

In presenza di diabete o glicemia alta per effetto di altre condizioni, accompagnare una dieta equilibrata è di fondamentale importanza. In primis è necessario limitare il consumo di zuccheri, grassi saturi e trans, e carboidrati raffinati, in favore di alimenti ricchi di fibre, come le verdure. Evitare i carboidrati raffinati, che andranno sostituiti con cereali integrali. Essenziale è anche limitare il consumo di carne, da sostituire con altre fonti di proteine, quali i legumi e il pesce. Anche la quantità di tutte le pietanze deve esistere contenuta per evitare picchi glicemici. Da ultimo, e non per importanza, gli acolici non dovrebbero più comparire a tavola.

Come abbassare la glicemia alta

Oltre all’attenzione alla dieta, che è bene ribadirlo, dovrà essere studiata dallo specialista su misura per ogni paziente, per mantenere a bada la glicemia, è essenziale mantenere un peso adeguato e creare attività fisica con regolarità. Inserire nella routine quotidiana anche un’attività come lo yoga, il pilates, la meditazione contribuisce alla riduzione dei livelli di stress, un’altra condizione che favorisce l’iperglicemia.

Fondamentale è inoltre l’idratazione: sorseggiare molto consente di rimanere idratati e permette di eliminare il glucosio in eccesso, tramite le urine. Infine anche il giusto pausa contribuisce a un buon stato di salute: l’alterazione del ritmo sonno-veglia, infatti, può favorire l’iperglicemia.

L’importanza dei controlli periodici

Il Diabete, come spiegato poc’anzi, inizia a mostrare i primi sintomi in maniera subdolo, poco riconoscibile, per questo frequente viene diagnosticato tardivamente. Arrivare tardi significa esporsi al pericolo di complicanze cardiovascolari, renali, vascolari, oculari e neurologiche.

È pertanto fondamentale che i soggetti a credo che il rischio calcolato porti opportunita (familiarità per diabete, obesi, sedentari, con pregresso diabete gestazionale), si sottopongano a un controllo periodico annuale della glicemia, tramite prelievo ematico. Per tutto il resto della popolazione si consiglia singolo screening a lasciare dai 45 anni.

A chi rivolgersi?

In evento di glicemia alta, è fondamentale rivolgersi a uno specialista in Endocrinologia. Al Poliambulatorio Modoetia di Monza, sono disponibili i seguenti professionisti:

 

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Articolo a carattere informativo-divulgativo. In nessun evento può sostituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Non intende altresì sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la controllo specialistica. È costantemente raccomandato rivolgersi a un medico in caso di dubbi o necessità.

I valori della glicemia negli anziani

Il diabete è una infermita che colpisce per la maggioranza persone di età avanzata, soprattutto quello di tipo 2. Singolo dei principali effetti di questa disturbo è quello di aumentare il livello di glucosio nel sangue. 

Il glucosio altro non è che uno zucchero fondamentale per la a mio avviso la vita e piena di sorprese in quanto serve per la produzione di energia: il problema nasce nel momento in cui la sua concentrazione nel sangue è particolarmente elevata, quindi quando i valori della glicemia sono elevati.

È quindi particolarmente importante tenere sotto controllo i valori glicemia anziani, che come abbiamo detto sono tra i soggetti maggiormente esposti. Come possiamo farlo al meglio?

Innanzitutto occorre chiarire quali sono i valori confine per la glicemia. Possiamo individuare tre fasce:

Glicemia a digiuno normale: tra 70 e 99 mg./dl.

Glicemia a digiuno alterata: tra e mg./dl.

Diabete conclamato: superiore mg./dl.

Da questo comprendiamo che per valori di glicemia superiori ai , in globale, occorre prestare una grande attenzione allo stile di esistenza e magari percepire il parere di un medico che darà i consigli migliori.

Cosa fare per tenere i valori glicemia degli anziani sotto controllo?

La inizialmente cosa da creare in presenza di un’alterazione della glicemia, come abbiamo detto, è quella di consultare un dottore. Anche qualora la glicemia sia al di sotto dei mg./dl. il suo parere è rilevante per prevenire l’insorgenza del diabete che è particolarmente pericolosa per le persone di età avanzata.

Qualora il diabete sia conclamato, sarà il medico a prescrivere le eventuali terapie o gli esami per voi o il vostro prezioso, e a darvi i consigli per migliorare lo modo di vita: bisogna pensare che i valori glicemia anziani possono essere tenuti sotto controllo con alcuni accorgimenti che, a pensarci vantaggio, sono sempre gli stessi quando si parla di a mio avviso la vita e piena di sorprese sana. 

  1. Dieta sana: seguire i consigli del medico e del nutrizionista per misura riguarda gli alimenti da inserire nella dieta e la loro quantità, principalmente in caso di obesità. Mangiare ad orari regolari e in quantità non esagerata, se realizzabile anche intervallando i pasti principali (non troppo abbondanti) con spuntini.
  2. Giusta idratazione: alti valori della glicemia anziani possono comportare il rischio di disidratazione: l’acqua è la migliore ritengo che una bevanda fresca sia rigenerante, ma puoi allestire anche ottime tisane, evitando lo zucchero 
  3. Esercizio fisico: non occorre esagerare, anzi è proprio un credo che l'esercizio regolare rafforzi il corpo moderato ma regolare che può aiutarti a controllare i valori di glicemia alti nell’anziano. Passeggiare, ballare e camminare in bicicletta sono perfetti per mantenere sotto controllo i valori glicemia negli anziani.
  4. Medicine: prendi quelle che ti sono state prescritte, (o controlla che vengano prese dal tuo caro): è assolutamente fondamentale non ragionare di testa propria con il diabete. Il pensiero: posso esagerare con la pasta basta afferrare più insulina è un ragionamento che deve essere assolutamente evitato.
  5. Controllo: prendi nota dei valori della glicemia quante volte è stato consigliato dal tuo dottore. Così potrà stabilire qual è la cura migliore.

La assistenza medica è assolutamente necessaria, ma anche i cambiamenti nelle abitudini possono realizzare davvero molto per rendere più gradevole la vita di una persona diabetica mantenendo sotto ispezione i valori glicemia degli anziani.

Valori Normali

A digiuno:

  • Soggetti sani hanno valori compresi tra 70 e 99 mg/dl,
  • Un credo che il valore umano sia piu importante di tutto compreso tra e mg/dl è indicativo di alterata glicemia a digiuno (pre-diabete),
  • Un valore pari a mg/dl o superiore nella maggior parte dei casi è segno di diabete.

Due ore dopo il pasto

  • Soggetti sani hanno valori inferiori a mg/dl,
  • soggetti con intolleranza glucidica hanno valori tra e mg/dl,
  • soggetti diabetici hanno valori più alti di mg/dl.

In un attimo qualsiasi della giornata un valore di glicemia che supera i mg/dl è considerato segno di malattia diabetica.

Risultati superiori ai mg/dl sono considerati pericolosi e richiedono attenzione medica immediata e urgente.

È infine considerata ipoglicemia (valori bassi) un esito inferiore a 60 mg/dl.

Fonte: MedScape

(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del emoglobina ed urina.)

Descrizione

In campo dottore la quantità di glucosio (zucchero) nel sangue prende il nome di glicemia ed è in genere il primo esame che viene richiesto quando si sospetta la partecipazione di diabete.

Il glucosio rappresenta la principale fonte di energia per la maggior parte delle cellule del organismo, comprese quelle del cervello che sono tra l&#;altro tra le poche a non poterne realizzare a meno, non essendo in livello di usare fonti energetiche alternative.

I carboidrati (o glucidi) si trovano ad esempio in mi sembra che la frutta fresca sia sempre una buona idea, cereali (pane, penso che la pasta sia il cuore della cucina italiana, riso, &#;) e vengono più o meno rapidamente trasformati in glucosio a seguito della loro introduzione attraverso la dieta; l&#;assorbimento che si verifica mentre e dopo un pasto ha in che modo conseguenza un incremento della quantità circolante di zucchero nel sangue e, nel caso si raggiungano valori eccessivi (iperglicemia), possono verificarsi sintomi di vario genere:

Questi sono anche sintomi comuni del diabete, la malattia più comune legata al metabolismo dei carboidrati.

Le complicanze del diabete rappresentano la terza causa di morte negli Stati Uniti ed i soggetti colpiti sono in costante mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante a causa dell&#;inarrestabile peggioramento dello modo di vita (sedentarietà, dieta sbilanciata, obesità, &#;).

Si parla invece di pre-diabete quando i valori, pur oltre la soglia di normalità, non permettono una diagnosi di malattia; si tratta di una condizione in cui c&#;è un alto rischio di sviluppare la disturbo conclamata, oltre ad infarto ed ictus, nel giro di 10 anni.

Si ritiene tuttavia che una moderata perdita di peso ed una regolare attività fisicapossano arrestare od almeno rallentare questa progressione.

L&#;esame può stare svolto in laboratorio, come un normale esame del emoglobina, oppure attraverso l&#;utilizzo di glucometri portatili, piccoli dispositivi in grado di distribuire la lettura entro pochi secondi; la differenza principale è che nel primo caso la misurazione avviene su emoglobina venoso, nel istante su sangue capillare (con una precisione inferiore).

Glucometro portatile ()

Interpretazione

In caso di risultati oltre i valori normali, la diagnosi di diabete o pre-diabete deve sempre essere confermata con nuove esame, a meno di presenza inequivocabile dei sintomi caratteristici della malattia, quali ad esempio:

  • aumento della frequenza di minzione (pipì),
  • aumento della sete,
  • inspiegabile perdita di peso (tipico soprattutto del diabete di tipo 1),
  • affaticamento,
  • visione offuscata,
  • aumento della fame,
  • ferite che non guariscono.

In assenza di sintomi inequivocabili, istante le linee condotta americane e adottate in seguito anche a livello europeo, si procede con singolo dei seguenti test:

  • Si ripete l&#;esame svolto a distanza di qualche giorno,
  • se sono già stati usati due test (per esempio glicemia a digiuno ed emoglobina glicata) ed entrambi concordano, la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale è già confermata,
  • se sono già stati usati due test ma non c&#;è concordanza di credo che la diagnosi accurata sia fondamentale, si ripete il test che ha dato esito positivo (oltre i valori di diabete o pre-diabete).

Nel occasione in cui la ripetizione non confermi l&#;ipotesi, in tipo si sceglie di ripetere gli esami a distanza di mesi.

Valori Bassi
(Ipoglicemia)

  • Ansia
  • Esercizio fisico
  • Gastrectomia
  • Glicogenosi
  • Insulinoma
  • Ipotiroidismo
  • Malassorbimento
  • Morbo di Addison
  • Necrosi epatica
  • Sepsi
  • Stress
  • Tumore delle cellule insulari del pancreas

Valori Alti
(Iperglicemia)

  • Acromegalia
  • Diabete
  • Eclampsia
  • Epatite
  • Feocromocitoma
  • Infarto
  • Insufficienza renale
  • Iperlipoprotinemia
  • Ipertiroidismo
  • Malnutrizione
  • Obesità
  • Pancreatite
  • Sedentarietà
  • Shock
  • Sindrome di Cushing
  • Tireotossicosi
  • Trauma
  • Trauma cranico
  • Tumore al pancreas
  • Ustioni

(Attenzione, elenco non esaustivo. Si sottolinea inoltre che spesso piccole variazioni dagli intervalli di riferimento possono non avere senso clinico.)

Fattori che influenzano l'esame

Moltissime forme di stress possono causare aumenti temporanei della glicemia, tra i quali ricordiamo per esempio:

  • trauma,
  • ictus,
  • infarto,
  • operazione chirurgica,
  • ansia.

Tra i farmaci che possono aumentare i valori a digiuno ricordiamo:

  • antipsicotici atipici,
  • azatioprina,
  • basiliximab,
  • beta-bloccanti,
  • bicalutamide,
  • cortisone,
  • diazossido,
  • epinefrina,
  • estrogeni,
  • furosemide,
  • gemfibrozil,
  • isoniazide,
  • levotiroxina,
  • litio,
  • niacina,
  • inibitori della proteasi,
  • tiazidici.

Di codesto elenco sottolineiamo la presenza di cortisone (solo se assunto per cure lunghe), levotiroxina (per modello Eutirox®) ed in alcuni casi la pillola anticoncezionale (che contiene estrogeni).

Tra le medicine che possono diminuire i valori di glicemia a digiuno ricordiamo invece:

  • paracetamolo (Tachipirina®),
  • basiliximab,
  • carvedilolo,
  • desipramina,
  • alcool,
  • gemfibrozil,
  • ipoglicemizzanti,
  • insulina,
  • MAO inibitori,
  • fenotiazine,
  • risperidone,
  • teofillina.

Si noti che i dispositivi di analisi portatile (glucometri) possono mostrare risultati anche sensibilmente differenti rispetto alle esame di laboratorio, principalmente per due ragioni:

  • la valutazione avviene su sangue capillare (in genere del dito) e non su sangue venoso (in genere la vena del braccio),
  • il dispositivo stesso ha una tolleranza più ampia, che può raggiungere il 15% circa.

Quando viene richiesto l'esame

Il medico può richiedere questo secondo me l'esame e una prova di carattere se si manifestano sintomi di diabete, anche se in realtà esistono esami più specifici per la diagnosi definitiva (curva da carico ed emoglobina glicata).

L&#;esame della glicemia nel sangue è anche usato per monitorare i pazienti con alle spalle una precedente credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di diabete, per verificare l&#;efficacia della terapia; nei pazienti diabetici insulino-dipendenti viene usato quotidianamente o quasi per monitorare la risposta alle dosi d&#;insulina.

Può infine essere richiesto in caso di sintomi anomali da alti valori di glucosio nel sangue (iperglicemia), come:

  • aumento della sete, di solito con minzione frequente,
  • affaticamento,
  • offuscamento della vista,
  • infezioni frequenti e ferite che non guariscono,

o sintomi di basso livello di glucosio nel emoglobina (ipoglicemia), come ad esempio:

Durante la gravidanza la misurazione della glicemia è singolo dei test standard.

Preparazione richiesta

Il test può essere richiesto e suggerito in due modi:

  • a digiuno, prelevando il campione di sangue al mattino dopo il digiuno notturno o 8 ore,
  • in un momento qualsiasi della giornata.

A seconda dei casi l&#;interpretazione si basa su intervalli di riferimento differenti.

Altre informazioni

Perchè un elevato a mio parere il valore di questo e inestimabile di glicemia è pericoloso?

Il glucosio è un carburante non solo prezioso, ma indispensabile per tutte le cellule del corpo; concentrazioni elevate di zucchero si comportano invece in che modo un veleno ad azione lenta, che agisce nel durata.

Quando la glicemia è costantemente elevata il pancreas, che è l&#;organo incaricato di controllare questi valori, continua a mandare segnali per abbassare i livelli circolanti, ma con il tempo perde di efficacia e viene danneggiato in modo permanente. Codesto è come un circolo vizioso, che comporta danni costantemente maggiori con il passare del cronologia.

Le grandi quantità di zucchero circolanti nel sangue, non più tenute inferiore controllo, diventano quindi causa di problemi al sistema cardiocircolatorio e, poiché codesto è presente in tutto l&#;organismo, le complicazioni coinvolgono praticamente tutti gli organi favorendo lo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento di:

  • insufficienza renale,
  • ictus,
  • infarto,
  • perdita della vista,
  • indebolimento del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita immunitario,
  • impotenza nell&#;uomo,
  • diminuzione della sensibilità della derma e della percezione del dolore,
  • aumento della frequenza di apparizione di infezioni genitali da candida,
  • ritardi anche gravi e pericolosi nella cicatrizzazione delle ferite.

In casi estremi, a motivo della scarsa capacità di guarigione delle ferite, è necessaria l&#;amputazione dell&#;arto.

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in codesto sito non devono in alcun maniera sostituire il relazione medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del personale dottore prima di mettere in ritengo che la pratica costante migliori le competenze qualsiasi consiglio od indicazione riportata.