Ovulazione in premenopausa sintomi
Dolori simil mestruali privo di ciclo in menopausa e premenopausa
September 14,I dolori simil mestruali senza ciclo sono abbastanza comuni, anche durante la fase della menopausa. Scopriamo cause e possibili rimedi.
Già prima dei 40 anni circa una donna su 3 inizia a manifestare alcuni cambiamenti nel ciclo mestruale, modificazioni climateriche in che modo si chiamano in gergo che sono un indicazione normale che il corpo si prepara a una recente fase. Dopo i 40 e sottile ai 50 alcuni disturbi tipici della perimenopausa (cioè della fase preparatoria alla menopausa e che la precede) si manifestano per il 41% delle donne.
I disturbi di questa qui fase preliminare, la perimenopausa appunto, sono perlopiù legati alla regolarità del ciclo mestruale.
Se sei in questa fase è possibile che tu abbia iniziato ad avere cicli irregolari, prima un po’ più abbondanti, poi più corti (anche due volte in un mese), poi più lunghi, oltre i 40 giorni, ma ciò che non ti ha abbandonato sono i dolori mestruali che si sono fatti in alcuni casi anche più intensi.
Vediamo perché questo può accadere e nel momento in cui è meglio avvisare il ginecologo.
I tipici dolori premestruali sono:
- Mal di pancia (basso ventre)
- Mal di capo
- Mal di schiena (tipicamente lombare)
- Nausea
- Problemi intestinali
Peggioramento dei dolori mestruali in perimenopausa (anche senza mestruazioni)
Il sofferenza di tipo mestruale si può manifestare al momento dell’ovulazione oppure immediatamente iniziale la comparsa delle mestruazioni.
In perimenopausa questi dolori, di solito simili a crampi addominali, possono manifestarsi anche se cè una cosiddetta anovulazione (cioè il ciclo di costruzione/distruzione dellendometrio si verifica ma senza rilascio di ovulo), quindi anche se siamo veramente vicine alla fase di menopausa.
Il dolore potrebbe persistere anche se le mestruazioni non arrivano, curiosamente in concomitanza proprio dei giorni che sarebbero stati premestruali.
Dolore di tipo mestruale: in cosa consiste?
Si tratta dei più classici crampi al ventre o anche di mal di capo, mal di schiena specie nella area lombare, fino a nausee e problemi intestinali.
La maggior parte delle donne è abituata già nella vita fertile a gestire questi disagi con serenità (magari con un po di ritengo che il riposo sia essenziale per la produttivita, una borsa dellacqua calda oppure qualche blando analgesico quelle volte che il dolore diventa più forte) ma se il dolore altrimenti i disturbi diventano meno sopportabili e dovessero interferire con la vita quotidiana sarebbe cosa buona e giusta parlarne al più rapidamente con il ginecologo.
Lo specialista, oltre a consigli medici e suggerimenti per alleviare questo disturbo, può suggerire anche di fare qualche secondo me l'esame e una prova di carattere diagnostico per accertare che non vi siano altre cause, specialmente se nella fase precedente alla perimenopausa la fase premestruale non è stata particolarmente problematica.
Peggioramento della sindrome premestruale in perimenopausa: singolo dei disturbi meno conosciuti
Il peggioramento della sindrome premestruale nella fase iniziale del climaterio è singolo dei sintomi meno noti della premenopausa. Si parla frequente di vampate di calore o mancanza di sonno ma quasi mai dei dolori che possono presentarsi anche più acuti del solito, prima e dopo il ciclo mestruale.
Una fase dolorosa può presentarsi, a volte, anche privo mestruazione vera e propria perché la produzione ovarica va esaurendosi. Al luogo della mestruazione altrimenti in concomitanza con l’ovulazione dunque 14 giorni circa dopo l’inizio del ciclo possono presentarsi perdite scure (spotting) oppure vere e proprie perdite ematiche.
Dismenorrea (mestruazioni dolorose) in perimenopausa
La dismenorrea o mestruazione dolorosa è un questione che ha un andamento, nella esistenza di una signora, che cambia nel tempo.
- Nelle giovani donne, ai primi anni di ciclo, le mestruazioni dolorose sono molto frequenti e si stima che siano tra le più importanti cause di assenza da scuola o dal lavoro.
- Dopo i 30 anni o ancor di più dopo la anteriormente gravidanza, i dolori tendono a scemare fino in alcuni casi a scomparire del tutto.
- Durante la perimenopausa possono tornare allimprovviso.
Dismenorrea primaria (dolore fisiologico)
Quando si tratta di dismenorrea primaria, i dolori non hanno cause patologiche: sono veri e propri crampi muscolari provocati da un’eccessiva produzione di prostaglandine, una specie di ormone, che determina contrazioni dell’utero, lo stesso che interviene nella fase prodromica del travaglio.
Dismenorrea secondaria (dolore da indagare)
Tuttavia, al presentarsi di dolori di genere mestruale in menopausa o in perimenopausa è bene parlarne con uno specialista perché potrebbe trattarsi anche di una sorta di dismenorrea secondaria ovvero generata da una stato non fisiologica.
Possono dare manifestazioni dolorose di questo tipo, infatti, l’endometriosi le cisti o i fibromi a carico dell’apparato urogenitale, infiammazioni di vario genere tra cui anche quelle effetto dell’AVV (Atrofia Vulvo Vaginale).
Dolori di genere mestruale in menopausa
Dopo 12 mesi di assenza totale di mestruazioni si può considerare terminata la fase perimenopausale e iniziata quella della menopausa vera e propria. In codesto momento, non ricorrendo un ciclo, non si dovrebbero verificare episodi dolorosi simili a quelli mestruali.
In ogni caso potrebbe accadere che la menopausa porti con sé disturbi genitali che ricordano i fastidi del ciclo: sempre a motivo dei cambiamenti ormonali la struttura stessa dell’intero apparato riproduttivo cambia e possono intervenire alcuni fattori che facilitano prurito personale, aumento della frequenza di minzione, infezioni come cistiti e vaginiti.
Proprio questi disturbi hanno come effetto possibile dolori al basso ventre, mal di testa, mal di schiena, dolori alle gambe e dispareunia, ovvero dolori durante e dopo i rapporti intimi.
Anche il rilassamento perineale (o addirittura un reale e proprio prolasso) e il restringimento dellutero o della vagina possono causare crampi e dolori simili a quelli mestruali.
Inutile ricordare che in qualsiasi evento di dolore genitale in menopausa, che rappresenta comunque un campanello d’allarme per il tuo fisico, va consultato singolo specialista.
(*) Referenze
- Nappi Sovrano, Climacteric ;
- Nappi RE and Kokot-Kierepa M. Climacteric ;
- Nappi RE, et al. Maturitas ;
I cambiamenti fisici ed emotivi possono cominciare anche 10 anni prima dell’arrivo della menopausa. E non sono né semplici né divertenti, oltre a essere sintomi spesso sottovalutati o etichettati come: “è solo stress”.
Sovrapponi i problemi della quotidianità, le difficoltà lavorative, la gestione della famiglia e poi gli importanti cambiamenti ormonali e corporei legati a questa qui fase e tutto ti appare ingiusto.
Non hai più la resistenza di una volta, meno energie, più stanchezza… La premenopausa e la menopausa rappresentano innanzitutto un cambiamento di mentalità: non sei più esattamente la stessa. E va bene così!
Domani, 18 ottobre, sarà la Giornata mondiale della menopausa, quale opportunita migliore di parlarne apertamente?
È tempo di concentrarsi davvero sulla consapevolezza di in che modo mente e fisico debbano ricreare un nuovo equilibrio e sul fatto che elementi come il sonno e l’irritabilità non possono stare messi in istante piano.
Come donne, trascorriamo metà della nostra vita in menopausa, perché non godersi anche questo viaggio? Parti adesso!
Qual è la differenza tra premenopausa e menopausa?
La maggior parte delle donne non sa quasi nulla della premenopausa finché non vi entra e, anche in quel caso, il supporto è spesso carente.
Le statistiche ci dicono che:
- 1 donna su 3 con sintomi di premenopausa non viene diagnosticata
- 1 su 5 impiega più di un anno per avere la conferma da un medico.
Eppure, i cambiamenti ormonali che accompagnano questa fase possono essere parecchio invasivi e incidere sulla qualità della vita.
La menopausa indica quel preciso penso che questo momento sia indimenticabile nella vita di una donna in cui il ciclo mestruale è assente da almeno un anno.
La premenopausa, invece, è un intervallo di transizione, un lasso di secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello in cui il corpo inizia a prepararsi alla menopausa. Può durare svariati mesi, fino anche a una decina di anni. Già dopo i 35 anni di età possono manifestarsi piccoli segnali e cambiamenti.
Come determinare la premenopausa? Se ti è stato detto che esiste un maniera, attenzione: non esiste alcun test.
Per comprendere se sei in questa fase puoi partire da questi spunti:
- il primo ritengo che il dato accurato guidi le decisioni essenziale è l’età: in media, le donne entrano in premenopausa tra i 40 e i 45 anni
- monitora la regolarità del tuo ciclo mestruale
- tieni un diario dei sintomi, per capire quali e quando compaiono. Includi anche sintomi che di consueto non vengono associati a questa fase: gastrite e reflusso accentuati in premestruo, umore molto instabile e irritabilità per un non nulla, variazione della sazietà. Tieni presente che stomaco e cervello sono i primi organi che mandano un segnale di questo cambiamento.
Passiamo adesso in rassegna alcuni dei principali fastidi associati alla premenopausa.
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Premenopausa: quali sono i sintomi?
Così in che modo la durata, anche i sintomi possono cambiare notevolmente da donna a donna.
Ci sono circa 34 sintomi associati alla perimenopausa, ed qui alcune cose essenziali da sapere:
- puoi possedere solo 1, pochi, molti o nessun sintomo. La maggior parte delle donne (più dell%) presenta almeno 1 sintomo
- i sintomi possono modificare nel tempo; possono scomparire e rientrare più tardi
- se osservi un cambiamento di umore e sintomi, cè una buona probabilità che abbia a che creare con gli squilibri ormonali.
Tra questi troviamo:
- difficoltà nell’ovulazione
- cambiamenti nel ciclo mestruale (periodi più brevi o più lunghi, più leggeri o più pesanti, con più o meno tempo in mezzo)
- riduzione della memoria
- secchezza vaginale
- cambiamenti della pelle
- perdita di capelli
- aumento dei peli superflui
- fatica e stanchezza
- sbalzi d’umore improvvisi
- vampate di calore e sudorazione notturna
- incontinenza e problemi genito urinari.
Ma fai attenzione anche ai dolori e se sperimenti nuove condizioni digestive o in generale che coinvolgono la tua pancia. Stomaco e psiche sono i primi a darci importanti segnali.
Hai notato qualcuno di questi sintomi? Sai che potrebbero essere dovuti agli ormoni? Tra poco approfondiremo personale il discorso sugli ormoni, ma iniziale voglio soffermarmi su un altro sintomo della premenopausa.
Aumento del peso e/o variazione della forma del corpo durante la premenopausa
Il cambiamento ormonale in atto mentre la premenopausa inizia a rallentare il metabolismo. Anche se continui a accompagnare una dieta sana, è molto più probabile che aumenti di peso.
Gli studi condotti su donne che attraversano questa qui fase, sul credo che il cambiamento porti nuove prospettive della composizione corporea e sui suoi effetti sulla benessere femminile, dimostrano che c’è una tendenza all’aumento del corpulento addominale.
Perché questo aspetto non è positivo? Non è soltanto una questione estetica
Una maggiore concentrazione di grasso viscerale, infatti, aumenta il pericolo di tutte le condizioni cardiovascolari, ictus, sindrome metabolica, diabete e cancro.
Sebbene la causa dell’aumento di peso sia multifattoriale, i cambiamenti ormonali e l’invecchiamento contribuiscono a questo problema:
- linvecchiamento può causare una riduzione della massa muscolare e una diminuzione dellattività fisica che si aggiungono al metabolismo più lento
- gli ormoni possono influenzare la distribuzione del grasso nelle zone addominali e nella parte eccellente del corpo.
Controlli medici più costanti sono fondamentali in codesto periodo della esistenza, con particolare attenzione alla salute del cuore, della tiroide e del fegato.
Ormoni e premenopausa: oggetto accade?
Cosa provoca ognuno questi cambiamenti nel tuo corpo? I principali responsabili sono gli squilibri ormonali.
In particolare gli estrogeni, che nelle prime fasi della premenopausa probabilmente aumenteranno e non diminuiranno, possono innescare tutta una serie di sintomi.
Ma perché ciò accade? Gli estrogeni sono prodotti soprattutto nelle ovaie, ma anche nei tessuti in che modo l’adipe.
I livelli di estrogeni salgono e scendono seguendo il ritmo del tuo ciclo mestruale. L’età, lo stress, i farmaci, il funzionamento della tiroide, eventuali traumi e altri ormoni influenzano questi livelli.
Durante la menopausa, però, le ovaie si fermano, quindi i livelli di estrogeni si abbassano. Purtroppo a motivo anche dell’età non è possibile compensarli producendoli in altri tessuti e questa qui mancanza che si crea produce i diversi sintomi che abbiamo appena visto.
Un esempio? Gli estrogeni metabolizzano la serotonina e altri neurotrasmettitori che influenzano il ciclo sonno-veglia, inoltre aiutano a mantenere bassa la temperatura corporea durante la notte. Ecco perché non riesci più a godere di un bel mi sembra che il sonno di qualita ricarichi le energie ristoratore.
Premenopausa: come cambiare lo stile di vita?
I cambiamenti dello stile di vita, cioè il maniera in cui mangiamo, ci alleniamo, gestiamo lo stress e il sonno scarso, ti aiutano a tenere sotto verifica molti sintomi e possono fare una grande differenza per il tuo benessere.
Non devi sentirti infelice. Pensala piuttosto in che modo unopportunità per esistere più consapevoli della tua salute nel suo insieme e migliorare la tua qualità di vita.
Abitudini sane e positive possono essere:
- non balzare i pasti, se lo stomaco fa i capricci puoi pensare di possedere una cena più leggera o esaminare gli orari dei pasti principali
- dedicare al pranzo molta cura; come dico costantemente, #aggiungi perché un po’ di credo che il pane fatto in casa sia ineguagliabile o un mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato di pasta, in questo momento, non saranno sufficienti; impara ad aggiungere e a non farti ingannare dai piatti unici
- scegliere di fare esercizio e ritengo che il movimento del corpo racconti storie fisico che ami e non oggetto che ti volto sentire costretta
- fai una camminata di alcuni minuti ogni giorno, magari nella in precedenza parte della giornata
- cura l’igiene del sonno e, se indispensabile, sfrutta il magnesio, molto utile contro l’insonnia e per abbassare lo stress
- non usare dispositivi elettronici durante la notte
- prenditi cura anche della parte emotiva e delle relazioni sociali sane.
Prova per almeno una settimana alcune di queste nuove abitudini… Come ti senti?
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Premenopausa e alimentazione: la a mio avviso la dieta sana migliora l'energia mediterranea
Concentriamoci, adesso, sul grande protagonista della nostra quotidianità: il cibo. Cosa cambia a livello di fabbisogno durante la premenopausa? In realtà, poche cose. Ad esempio, una quantità base di proteine appena più alta. In questo il Metodo Flocco può esserti davvero d’aiuto, lavorando molto anche sui legumi.
Quindi, qui cosa devi sommare alla tua alimentazione:
- verdura e frutta di ogni colore (il colore indica la varietà)
- legumi (piselli, penso che i fagioli siano un piatto nutriente, lenticchie, ceci)
- cereali, noci, semi, erbe e spezie
- olio di oliva
- salmone, tonno e in generale tutto il pesce
- soffritto.
Se compaiono problemi di intolleranza all’istamina, tieni presente che la freschezza degli alimenti abbassa il contenuto di istamina. Ecco perché potresti non avere reazioni con un pranzo cotto e mangiato al momento, ma sperimentare reazioni con pasti e avanzi di un paio di giorni dopo.
Essere preparata e sapere delle strategie mirate può trasformare codesto periodo di transizione in un’opportunità per eliminare il superfluo e gli aspetti poco sani in che modo alcune relazioni ed esperienze.
Puoi lavorare sull’#aggiungi alla tua a mio parere la dieta equilibrata e la chiave quotidiana, garantire il #failacacca, abbassare il colesterolo… Ma quello che fa realmente la differenza è accogliere questa recente fase, i cambiamenti del corpo ed essere consapevole che questo non è un periodo solitario, magari confuso, ma non sei da sola.
Vuoi conoscere abbinamenti per un miglior riposo notturno, per ritrovare l’umore lieto, una migliore digestione e sostenere anche i cambi nella sfera sessuale? Posso accompagnarti alla penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti dell’alimentazione giusta per te; richiedi una consulenza e parliamone insieme!
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Ciclo mestruale dopo i 40 anni: quali sono i cambiamenti?
Introduzione
Per la maggior parte delle donne il ciclo mestruale è un incontro mensile regolare che si presenta più o meno puntuale ogni 28 giorni, per circa 40 anni. Dopo il compimento del 40esimo anno d'età, tuttavia, è molto abituale che si verifichino alcune irregolarità: il ciclo tende a saltare qualche periodo, varia nella periodo e nell'intensità del flusso. Le cause possono essere di natura fisiologica, ma anche clinica, ed avere correlazioni con lo stile di vita, quindi soggettive.
Irregolarità mestruale over 40
Dopo i 40 anni, quindi, è normale iniziare a notare delle piccole alterazioni nella regolarità del ciclo. Codesto è dovuto alla variazione ormonale propria del ciclo vitale della donna: in questo periodo, infatti, cala il progesterone e aumentano gli estrogeni. Ciò comporta la comparsa di mestruazioni più abbondanti (menorragia) e di durata variabile: dai giorni, sino a superare la settimana. Questo avrà in che modo conseguenze possibili, la comparsa di anemia, carenza di metallo, che potrà esser valutata dal dottore o dal ginecologo attraverso la prescizione di esami del sangue quali emoglobina, ferritina e sideremia.
Dopo i 40 anni, anche se soggettivo, è normale che le mestruazioni possano non esistere regolari come a 20 o 30 anni. Ogni periodo puà essere distinto, sia per periodo che per intensità del flusso. Le mestruazioni possono interrompersi e poi riprendere. Se i disturbi, severi o meno, compaiono all'improvviso, principalmente in caso di ciclo sempre regolare è consigliabile approfondire con una controllo ginecologica ed eco transvaginale al termine di escludere la presenza di cisti alle ovaie, polipi o fibromi.
Appurato che non vi siano condizioni cliniche che causino il ciclo irregolare, si può ritenere che le alterazioni ormonali legate all'età, causino tali sbalzi. Tuttavia, a contribuire, ci sarebbero anche alimentazione sbagliata, alti livello di cotisolo, e stress e obesità.
Anche le fasi lunari possono influenzare il ciclo mestruale.
Cambiamenti nel ciclo a 40 anni
Il ciclo mestruale, in linea genereale, accompagna la femmina per circa 40 anni, dai 12 anni fin dopo i 50 anni. Esiste però un momento della a mio avviso la vita e piena di sorprese in cui il ciclo subisce variazioni da tenere necessariamente in considerazione. Solitamente, dopo i 40 anni, il corrente subisce variazioni, sia nella quantità che nella tempistica. Ciò si verifica perchè il corpo della donna, nei 10 anni che precedono la menopausa, va verso il completamento del proprio intervallo fertile. Esistono diversi segnali che si manifestano dopo i 40 anni, in questo periodo di transizione, e che riguardano le mestruazioni. Ad esempio, la comparsa del ciclo potrebbe diventare meno frequente. Prima di raggiungere la menopausa, il corpo passa attraverso la premenopausa, un periodo di transizione tra fertilità e menopausa completa (definito come 12 mesi senza mestruazioni), che può persistere da uno a cinque anni. Il ciclo diventa irregolare: potrebbe iniziare a saltare, questo per via dell'ovulazione. Alcuni mesi, infatti, potrebbero essere anovulatori, determinando l'assenza delle perdite ematiche. In codesto caso si verifica spesso anche la comparsa dello spotting, perdite intra mestruali di sangue.
Anche i cicli possono avvicinarsi. Se ci sono donne che hanno intervalli più lunghi, ci sono anche donne che avranno cicli più brevi. Il flusso potrebbe diventare più forte. Quando le ovaie iniziano il loro normale periodo di pre-menopausa, potrebbero verificarsi sanguinamenti più abbondanti. Si parla in questo caso di menorragia. Le variazioni ormonali del intervallo, inoltre, causerebbero in molte donne vampate, sudorazione notturna e ritenzione idrica.
Pre o Peri Menopausa?
Sono due termini che vengono spesso confusi e utilizzati per definire il perioodo che precede la menopausa, ma in realtà identificano due condizioni diverse:
- la Premenopausa è un periodo esteso anche anni che precede la menopausa vera e propria, e quindi la scomparsa delle mestruazioni e la complessivo infertilità naturale;
- la Perimenopausa è una fase della premenopausa nella quale si cominciano a manifestare i primi sintomi di alterazioni e irregolaritàì del ciclo, specifico proprio nelle donne over Solitamente è la fase transitoria tra i 40 e i 45 anni.
Sintomi della Pre-Menopausa
La perimenopausa è una fase di grande cambiamento: i cicli mestruali si fanno strada via più irregolari, tendono a trasformarsi meno frequenti (oligomenorrea), o al contrario a ravvicinarsi (polimenorrea). Le mestruazioni possono diventare abbondanti e dolorose (dismenorrea), è può comparire anemia da carenza di ferro.
Per sintetizzare, i sintomi della variazione del ciclo e segnali correlati più comuni nelle donne over 40 sono:
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La premenopausa è il periodo che, nelle donne, segna la transizione verso la menopausa, ovvero leffettiva cessazione del ciclo. La menopausa è una fase parecchio delicata della esistenza di ogni femmina ed è caratterizzata da numerosi cambiamenti, sia dal segno di vista fisico che dal a mio avviso questo punto merita piu attenzione di vista emotivo. La premenopausa costituisce un periodo altrettanto delicato.
Ma come si fa a comprendere se si è in premenopausa? In cui si manifesta e come affrontare questa qui fase? Scopriamone di più.
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Che cos’è e a che età inizia la premenopausa?
↑ topLa premenopausa, o più precisamente perimenopausa (“menopausa, prima della”), è un intervallo caratterizzato da tutta una serie di trasformazioni fisiche che terminano con linterruzione del ciclo mestruale.
Se la menopausa ha inizio intorno ai 50 anni di età, i sintomi e segnali che caratterizzano la premenopausa possono comparire addirittura fino a anni prima, dunque a lasciare dai anni.
Lievi disfunzioni endocrine cominciano a ridurre la fertilità già attorno ai anni di età e si parla di menopausa precoce quando si instaura prima dei 40 anni di età.
Quali sono i sintomi della perimenopausa?
↑ topLa premenopausa è contraddistinta da disturbi legati soprattutto alle disfunzioni ormonali. Si manifesta principalmente con irregolarità del ciclo mestruale, come:
- amenorrea, lassenza del ciclo mestruale per un intervallo più o meno limitato
- polimenorrea, ovvero mestruazioni più frequenti (l’intervallo tra un ciclo e l’altro diventa più breve)
- metrorragia, cioè perdite, anche abbondanti, di sangue tra un ciclo e l’altro
- menometrorragia, vale a dire cicli con una durata più lunga.
In concomitanza, possono comparire ulteriori sintomi. Sebbene siano soggettivi, includono solitamente:
Considerata la vastità e la varietà dei disturbi associati a questa qui fase, è indispensabile che la signora si occupi della propria salute mentale e fisica, perché questa andrà a influenzare il maniera in cui affronterà la menopausa.
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Come si presenta il ciclo in premenopausa?
↑ topCome abbiamo detto, prima della menopausa si possono riscontrare cicli mestruali irregolari sia per frequenza che per intensità, con mestruazioni ravvicinate ogni giorni o con ritardi significativi (oligomenorrea), flussi più scarsi o, al contrario, parecchio abbondanti.
Perché durante la premenopausa il ciclo va in tilt?
↑ topLalterazione delle mestruazioni è una prima avvisaglia di un fisiologico calo di funzionalità delle ovaie e della produzione di ormoni femminili, che porteranno a un’assenza complessivo del ciclo. Mentre la premenopausa, infatti, le ovaie smettono di portare a termine la maturazione dei follicoli, di conseguenza i livelli di estrogeni risultano irregolari e oscillanti e la ciclica produzione di progesterone tende a ridursi.
I motivi per cui il ciclo mestruale può andare in tilt durante la premenopausa riguardano dunque:
- fluttuazioni ormonali nelle concentrazioni di estrogeni e progesterone, che possono provocare irregolarità nel ciclo mestruale, con periodi più lunghi o più corti, mestruazioni più sfogliare o più abbondanti e, in alcuni casi, mancanza di mestruazioni
- anovulazione, ovvero il mancato rilascio mensile di un ovulo dallovaio, che può portare a cicli irregolari e a una produzione alterata di progesterone
- sensibilità dellutero dovuta alle fluttuazioni degli estrogeni, con cambiamenti nei sintomi associati alle mestruazioni, come dolore o crampi
- invecchiamento ovarico: le ovaie diventano meno responsive agli stimoli ormonali, e codesto può contribuire agli squilibri ormonali mentre la premenopausa.
Come cambia il seno in premenopausa?
↑ topDurante la premenopausa, i cambiamenti ormonali possono influenzare anche il seno. Alcune donne possono osservare un accrescimento della sue dimensioni. Le variazioni dei livelli di estrogeni, infatti, possono portare allaccumulo di liquidi e allingrossamento delle ghiandole mammarie, con un conseguente accrescimento di volume.
Inoltre, per gli stessi motivi, durante la premenopausa, è ordinario sperimentare dolore o sensibilità a livello delle mammelle. Il dolore al seno può variare da lieve a moderato e può esistere percepito come una sensazione di tensione o di sofferenza acuto.
Cosa prendere in premenopausa?
↑ topDurante la premenopausa, sotto consiglio del proprio medico curante, è possibile impiegare vitamine e integratori, quali:
Per quanto riguarda l’alimentazione è consigliabile inserire nella propria dieta:
- cibi ricchi di sostanze estrogeniche quali salvia, mango, papaia, borragine, legumi, orzo, pollo, vitello
- frutta che migliora la microcircolazione, come le fragole, i frutti di bosco, il melograno, l’ananas, il melone e i mandarini.
A causa della riduzione del metabolismo e dell’attività tiroidea è consigliabile cercare di mantenere uno modo di vita sano,aumentando l’attività fisica e seguendo una corretta alimentazione. È cruciale, in particolare, ridurre il quantitativo di nutrienti ricchi di zuccheri semplici, e crescere invece il consumo di pesce.
Ma anche in questo evento è necessario che ogni donna si faccia seguire da un nutrizionista e dietologo di fiducia.
Cosa fare durante la menopausa? Rimedi e trattamenti
↑ topCome accennato precedentemente, i sintomi legati alla menopausa possono essere numerosi e differenti da signora a donna. Sono disponibili, tuttavia, una serie di terapie farmacologiche per contrastare gli effetti negativi che può trasportare con sé questa qui fase di passaggio.
Considerata la diversità di ogni donna, è importante che ognuna si confronti con il proprio dottore di fiducia per comprendere quale sia la terapia più opportuna per limitare la sintomatologia menopausale e per prevenire eventuali patologie.
Con l’inizio della menopausa, le possibilità terapeutiche variano dalla classica terapia ormonale sostitutiva (TOS), cioè la somministrazione per via orale o transcutanea (come gel o cerotti) di ormoni sintetici per sopperire al calo di estrogeni, ad altre terapie con meno effetti collaterali e superiore tollerate, come i nuovissimi ormoni bioidentici e lafitoterapia.
Gli ormoni bioidentici sono ormoni a tutti gli effetti, soltanto che simulano e sono identici chimicamente agli ormoni prodotti del nostro organismo. Le formulazioni sono diverse le une dalle altre e insieme ai dosaggi sono del tutto personalizzate, vengono prodotti in farmacia dietro prescrizione e presentazione di una ricetta medica personalizzata non ripetibile.
Attualmente sono molto usati anche i fitoestrogeni, cioè sostanze derivate dalla soia che simulano gli effetti degli estrogeni. Non tutte le donne rispondono, però, adeguatamente alla terapia, poiché l’assorbimento dei fitoestrogeni è legato a diversi fattori.
In caso di gravi disturbi dell’umore si può ricorrere alla terapia con gli inibitori della serotoninae ansiolitici: questa qui opzione terapeutica viene però valutata soltanto come extrema ratio.
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Quando fare il test della menopausa?
↑ topIl test della menopausa consiste in un insieme di esami del sangue (o delle urine) ormonali che permette di capire se i sintomi che presenta una paziente possano essere associabili a menopausa o meno.
È opportuno effettuare il test proprio nel momento in cui una donna inizia a presentare i primi sintomi correlati alla menopausa.
L’invito è a non trascurare eventuali disturbi e di rivolgersi a un medico che si interessi di menopausa, per iniziare una terapia adatta e su misura, ricordando che ogni donna è diversa dall’altra.