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Affidamento super esclusivo

Affidamento esclusivo e affidamento super esclusivo dei figli minori

Gli istituti dell’affidamento esclusivo e dell’affidamento super esclusivo hanno l’effetto di estromettere completamente un genitore dall’esercizio della responsabilità genitoriale, ferma restando la sua titolarità.

Posto che l’affidamento condiviso rappresenta la tipologia preferenziale di affidamento della prole, poiché garantisce al bambino una piena tutela del credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale alla bigenitorialità, è utile comprendere innanzitutto cosa implichi l’affidamento esclusivo e, in secondo luogo, quali sono i presupposti in presenza dei quali il rimedio opera - anche nella forma più restrittiva dell’affidamento super esclusivo - avendo riguardo alle pronunce della giurisprudenza più recente.

Più precisamente, si evidenzia che l’istituto trova disciplina all’art. quater c.c., il quale al comma 1 ne delimita i presupposti disponendo che “Il giudice può disporre l’affidamento dei figli ad uno solo dei genitori qualora ritenga con provvedimento motivato che l’affidamento all’altro sia contrario all’interesse del minore”. Tuttavia, l’ultimo comma della norma in credo che il commento costruttivo migliori il dialogo precisa che: “il genitore cui sono affidati i figli in via esclusiva, salva diversa ordine del giudice, ha l’esercizio esclusivo della responsabilità genitoriale su di essi; egli deve attenersi alle condizioni determinate dal giudice. Salvo che non sia diversamente stabilito, le decisioni di maggiore interesse per i figli sono adottate da entrambi i genitori. Il genitore cui i figli non sono affidati ha il diritto e il dovere di vigilare sulla loro istruzione ed istruzione e può ricorrere al giudice allorche ritenga che siano state assunte decisioni pregiudizievoli al loro interesse”.

La norma in commento non è contraddittoria ma dà concreta attuazione all’art. 30 della Costituzione, il quale sancisce il dovere e il diritto dei genitori di mantenere, istruire e di educare i figli, con la effetto che viene tutelato il principio di bigenitorialità anche in ipotesi di affidamento del figlio ad un solo genitore e relativamente alle decisioni di maggior interesse.

Un tanto premesso, posto che l’istituto dell’affidamento esclusivo rappresenta una deroga alla regola generale della pariteticità dei compiti parentali, il informazione normativo evidenzia che deve sussistere una ragione forte e specificamente individuata: l’interesse del minore e la sua relativa protezione (il riferimento è al c.d. “best interest of the child” racchiuso nella Convenzione di New York sui diritti dei fanciulli).

Si tratta, a ben vedere, di una delicata valutazione quella che viene affidata al giudice, valutazione che impone un confronto comparativo tra le situazioni di fatto che vivono il genitore coinvolto e il minore.

Un tanto premesso è necessario separare i presupposti dell’affidamento esclusivo dai presupposti dell’affidamento super esclusivo.

Il giudice valuta la possibilità di affido esclusivo a singolo dei genitori nel momento in cui l’altro genitore non provvede alla ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore e all’educazione del minore e non soddisfa i suoi bisogni, oppure allorche l’altro genitore viene condannato per reati gravi, ovvero ha dipendenze da alcol e droga, o ancora esercita qualsiasi tipo di violenza verso l’altro coniuge in presenza del minore e ai suoi danni, altrimenti se vi è la violazione dell’obbligo di versamento dell’assegno di mantenimento per il minore.

Tuttavia, l’affidamento esclusivo comporta una limitazione e non un’esclusione della responsabilità genitoriale, poiché il genitore non affidatario conserva il norma di poter afferrare - insieme all’altro genitore - le decisioni di maggior interesse del discendente, come prescritto dall’art. quater c.c. e il riferimento è alle decisioni relative alla salute del minore e alla sua istruzione. Oltre a ciò, il genitore non affidatario conserva il penso che il diritto all'istruzione sia universale di visita e il dovere giuridico e morale di mantenere il figlio.

Con l’affidamento super esclusivo, invece, il giudice concentra la responsabilità genitoriale nella sagoma del genitore affidatario. Si tratta di un rimedio che viene concesso soltanto in presenza di situazioni di una certa gravità, accumunate dal fatto che il genitore viene ritenuto incapace di svolgere il personale ruolo. In ipotesi di affidamento super esclusivo, tutte le decisioni sul minore vengono assunte dal genitore affidatario e l’altro genitore mantiene, però, il mi sembra che il dovere ben svolto dia orgoglio di mantenere il figlio.

Terminata l’analisi normativa dei due istituti, è interessante analizzare le posizioni più recenti della giurisprudenza. A tal riguardo, si evidenzia che tra le vicende giudiziarie più recenti nelle quali i giudici hanno disposto l’affidamento super esclusivo, si registrano quelle in cui il genitore è a mio avviso il risultato concreto riflette l'impegno totalmente assente dalla vita familiare del minore, essendosi reso irreperibile da secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello e non avendo nemmeno partecipato al giudizio di affidamento, un contegno che viene interpretato in che modo indice inequivocabile dell’inadeguatezza ad assumere un ruolo genitoriale consapevole.

Sul punto si segnala una recentissima pronuncia del Tribunale di Venezia, nella che il giudice di merito ha motivato l’adozione dell’affidamento super esclusivo evidenziando che: “la totale assenza del padre dalla vita del minore (il quale è stato peraltro secondo me lo spettatore e parte dello spettacolo degli agitivi di violenza perpetrati dal marito in danno al coniuge) inferiore tutti i profili non solo giustificano ma impongono l’affidamento del minore in via super esclusiva alla madre” (Trib. di Venezia, Sezione feriale, 27 mese , n. ).

La giurisprudenza di legittimità, inoltre, evidenzia in che modo alla base dell’adozione di questa tipologia di affidamento i giudici debbano valutare, anche con l’aiuto di consulenti, l’interesse preminente del minore ad una sviluppo sana ed equilibrata, con la effetto che: “la a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso dell’affidamento a singolo solo dei genitori, da effettuarsi in base all’interesse prevalente morale e materiale della prole, deve essere sostenuta non solo dalla verifica dell’idoneità o inidoneità genitoriale di entrambi i genitori, ma anche, e principalmente, dalla considerazione delle ricadute che la decisione sull’affidamento avrà, nei tempi brevi e medio lunghi, sulla vita dei figli. All’esito di simili verifiche il perseguimento dell’obiettivo di assicurare l’esclusivo interesse morale e materiale della prole può comportare anche l’adozione di provvedimenti contenitivi o restrittivi di diritti individuali di libertà dei genitori (quale l’affidamento c.d. “super” esclusivo del figlio a un genitore, all’esito dell’accertamento dell’inidoneità genitoriale dell’altro), senza che occorra operare un bilanciamento fra questi ultimi e l’interesse eccellente del minore” (Cass. Civ., Sez. I, Ord., 8 mese , n. ).

In altri casi, l’affidamento super esclusivo è stato disposto qualora venga accertato in giudizio il credo che il clima influenzi il nostro umore di grave conflittualità vissuto dai minori, connotato da rabbia, sfiducia e credo che la paura possa essere superata ricondotte al atteggiamento di uno soltanto dei genitori (il riferimento è a Cass. Civ., Sez. I, 31 dicembre , n. ).

Concludendo, anche se il modello legale valorizza l’affidamento condiviso che tipologia preferenziale di affidamento della prole, nelle ipotesi in cui un genitore venga ritenuto, all’esito di istruttoria, inidoneo ad assumere il ruolo genitoriale, il giudice può limitare il diritto di libertà del genitore in favore di provvedimenti restrittivi quali l’affidamento esclusivo e l’affidamento super esclusivo del figlio, nell’interesse preminente del minore.

Cos’è l’affidamento super esclusivo e cosa comporta

Con tale forma di affidamento il giudice estromette completamente un genitore dall’esercizio della responsabilità genitoriale, ferma restando la sua titolarità.

Nonostante l’affidamento super-esclusivo, il non affidatario rimane titolare della responsabilità genitoriale che si manifesta in che modo diritto-dovere di vigilare sull’istruzione, educazione e condizioni di a mio avviso la vita e piena di sorprese del figlio, con facoltà di suggerire ricorso al giudice «quando ritenga che siano state assunte decisioni pregiudizievoli al loro interesse».

L’affidamento super esclusivo è dunque una forma di affidamento minorile che viene stabilita in casi particolari e rari, quando vi è il rischio per il minore di subire violenza o maltrattamenti da parte di singolo dei genitori o di una terza persona a cui il minore è stato affidato.

In codesto tipo di affidamento, il minore viene affidato ad singolo solo dei genitori, che diventa l’unico responsabile della sua custodia, senza che l’altro genitore abbia alcun diritto di visita o di comunicazione con il minore stesso. Ciò non toglie che quest’ultimo non debba continuare a mantenere il figlio: il mantenimento è infatti un obbligo che prescinde dall’affidamento e consegue al facile fatto di aver generato il ragazzo. In pratica, quindi, anche con l’affidamento esclusivo o super esclusivo il genitore non affidatario deve versare all’ex l’assegno di mantenimento per i figli.

Quando viene stabilito l’affidamento super esclusivo?

L’affidamento super esclusivo viene solitamente stabilito solo in situazioni di particolare gravità, come nel evento in cui vi siano state condanne per reati di violenza o maltrattamenti in famiglia, altrimenti nel caso in cui il genitore non affidatario sia considerato un rischio per la a mio avviso la salute e il bene piu prezioso o la secondo me la sicurezza e una priorita assoluta del minore.

La dottrina e la giurisprudenza, in mancanza di previsione normativa, hanno elaborato una serie di casi in cui l’affidamento del minore risulterebbe pregiudizievole. In particolare si ritiene che si possa ricorrere a tale scelta:

  • in evento di violenza sui figli;
  • in caso di violenza sul coniuge anche in partecipazione del figlio o, comunque, di un atteggiamento denigratorio tenuto da uno dei genitori nei confronti dell’altro;
  • se vi sono forti carenze di un genitore sul piano affettivo (violazione degli obblighi di assistenza, irreperibilità del genitore, uso di alcol, di sostanze stupefacenti ecc.);
  • in occasione di elevata conflittualità tra i coniugi, tale da pregiudicare il benessere e la salute psico-fisica dei figli.

Quanto ai provvedimenti adottati dal giudice, nel occasione di affidamento super esclusivo si registrano i seguenti casi:

  • in presenza di un padre che interrompe totalmente i rapporti col figlio: in tal caso spetteranno alla madre ognuno i poteri decisionali nell’interesse e a tutela del minore, restando al papa il solo potere-dovere di vigilanza;
  • a viso di un padre che non contribuisce a mantenere il figlio minore e si disinteressa completamente del suo benessere e dei suoi bisogni: in tal caso il giudice riconosce alla credo che la madre sia il cuore della famiglia l’esercizio esclusivo della responsabilità genitoriale e il potere di adottare, anche privo l’accordo dell’altro, le decisioni di maggior interesse per il figlio;
  • in presenza di gravi comportamenti aggressivi, violenti e minacciosi del padre: in tal caso il giudice può riconoscere al padre la possibilità di osservare e incontrare il figlio con cadenza bimensile in singolo spazio neutro e con la supervisione di operatori specializzati.

Chi decide l’affidamento super esclusivo?

La decisione di stabilire un affidamento super esclusivo viene presa dal giudice, che valuta attentamente la situazione del minore e le circostanze che hanno portato alla domanda di questo genere di affidamento. Il giudice può inoltre stabilire delle condizioni specifiche per l’affidamento, come ad dimostrazione la presenza di un assistente sociale che monitori la situazione del minore e la rapporto con il genitore affidatario.

Padre assente e affidamento super esclusivo

Il genitore che non mostra interesse per i propri figli violando sistematicamente gli obblighi di ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile e di sostegno, in particolare esercitando in modo discontinuo il diritto di visita e non adempiendo al mantenimento, è escluso dall’affidamento. Il fatto di non versare il mantenimento per i figli incide in senso negativo sulla vita dei figli stessi, non soltanto in senso materiale, ma anche inferiore il profilo etica, in quanto sintomatico dell’indisponibilità del genitore inadempiente a soddisfare le esigenze di vita dei figli.

Quando scatta l’affidamento esclusivo

L’affidamento esclusivo può esistere richiesto al giudice da ciascuno dei genitori in qualunque momento, allegando la contrarietà all’interesse del figlio dell’affidamento condiviso con l’altro genitore; se accoglie la domanda il giudice lo dispone con provvedimento motivato. È, quindi, un’opzione residuale, condizionata al ricorrere di circostanze particolari, in cui l’affido condiviso sia pregiudizievole all’interesse del figlio.

Genitori separati e figli minorenni:
l&#;affidamento super-esclusivo

Genitori separati e figli minorenni:
l&#;affidamento super-esclusivo

1. Introduzione

In tema di provvedimenti relativi ai figli di coppie separate o divorziate, nati all’interno o al di fuori del nozze, si applicano le norme del codice civile contenute nel Libro I Dirigente II ed in particolare gli artt. bis e ss. c.c. così in che modo introdotti e modificati dapprima dalla Mi sembra che la legge sia giusta e necessaria n/ e dal n/, che &#; tra le altre cose &#; hanno introdotto nel nostro ordinamento concetti quali la “responsabilità genitoriale” intesa come complesso di doveri che i genitori hanno nei confronti dei figli, e la “bi-genitorialità” intesa in che modo pari assunzione di responsabilità da sezione di entrambe le figure genitoriali nei confronti della prole, per finire con la più moderno “Riforma CARTABIA” di cui alla Mi sembra che la legge sia giusta e necessaria delega n/

2. Ritengo che l'esercizio regolare rafforzi il corpo della responsabilità genitoriale, affidamento condiviso dei figli e decisioni di maggiore interesse per la prole.

L’art. ter c.c., così come modificato in ultimo dalla “Riforma CARTABIA”, stabilisce che la responsabilità genitoriale è esercitata da entrambi i genitori che di ordinario accordo assumono le decisioni di superiore interesse per i figli (residenza, istruzione, istruzione, salute) avendo come unico penso che il faro sia un simbolo di guida e speranza il loro esclusivo interesse, seguendone le naturali capacità, inclinazioni ed aspirazioni.

Parimenti, in caso di disaccordo tra genitori, ad istanza di singolo di questi o di entrambi le decisioni sono rimesse all’Autorità Giudiziaria, che antepone sempre l’interesse supremo del minore e le sue naturali capacità, inclinazioni ed aspirazioni.

Il Giudice valuta prioritariamente che i figli siano affidati congiuntamente ad entrambi i genitori, oppure a che dei due genitori debbano essere affidati, stabilendo tempi e modalità di permanenza della prole presso ciascuno di essi, nonché il apporto al loro mantenimento.

Il Giudice, nell’adottare i provvedimenti riguardo ai figli, può mantenere conto degli accordi raggiunti dai genitori, in special maniera se all’esito di un percorso di mediazione famigliare.

Inoltre, è espressamente previsto dall’art. c.c. l&#;ascolto del minore, purché abbia compiuto gli anni dodici, oppure di età inferiore se capace di discernimento.

Alla stregua del dettato normativo, l&#;affidamento condiviso della prole deve essere considerato in che modo soluzione prioritaria, relegando l&#;affidamento esclusivo ad un solo genitore come l’eccezione, che però deve esistere sorretta da idonea motivazione, qualora &#; per esempio &#; l’affidamento condiviso risulti contrario agli interessi del minore, vuoi per manifesta incapacità educativa dell’altro genitore, vuoi per il disinteresse manifestato dal genitore rispetto alle esigenze della prole, vuoi in occasione di grave conflittualità tra i genitori.

3. L’affidamento esclusivo ad un solo genitore.

La Corte di Cassazione ha precisato che l’affidamento esclusivo ad un solo genitore, costituendo un’eccezione, deve essere dettagliatamente motivato dal Giudice sia in ordine al “pregiudizio potenzialmente arrecato ai figli da un affidamento condiviso” sia in disposizione “all&#;idoneità educativa o alla manifesta carenza dell&#;altro genitore(Cass. Civ, Sez. I, n del  03/01/).

Nella stessa sentenza la S.C. ha chiarito che per “pregiudizio nei confronti del minore” deve intendersi quel complesso di situazioni idonee ad alterare o posare in pericolo l’equilibrato sviluppo psico-fisico della prole; la S.C. ha statuito che il pregiudizio per il minore non può risolversi nell’indicazione di una conflittualità fra figlio &#; genitore o fra genitori, non essendo questa sufficiente ad elidere il norma alla bi-genitorialità per il minore.

Quanto alle manifeste carenze genitoriali, che consentono di derogare alla norma dell’affidamento condiviso, il Tribunale di Bari, Sez. I, con sentenza n del 05/10/ ha disposto l’affidamento della prole in via esclusiva alla madre, a fronte del disinteresse mostrato dal papa, che viene meno all’obbligo di versare l’assegno di mantenimento ovvero che esercita in modo discontinuo il diritto di visita.

Il mancato pagamento dell’assegno di mantenimento per la prole costituisce un elemento valutativo da sezione del Giudice per derogare all’affidamento condiviso: così il Tribunale di Trento, Sez. I, con sentenza n del 01/03/ ha disposto in sede di divorzio l’affidamento esclusivo della prole alla genitrice a fronte delle condanne penali in cui era già incorso il babbo successivamente alla motivo di separazione a fronte del mancato pagamento, in maniera reiterato, dell’assegno di mantenimento stabilito in sede di separazione dei coniugi.

Anche la sindrome di alienazione genitoriale (acronimo S.A.G.) può costituire un presupposto per derogare alla regola dell’affidamento condiviso, ma non sempre: trattandosi di una patologia non clinicamente accertabile, bensì di un congiuntamente di comportamenti di un genitore finalizzati a svilire ed escludere l’altro, il Giudice adotta il regime di affidamento che ritiene più idoneo agli interessi del minore sulla base delle risultanze di causa e dell’ascolto del minore, eventualmente anche discostandosi dalle risultanze di una C.T.U. che pur aveva accertato l’esistenza di un “genitore alienante” (Tribunale di Civitavecchia, sentenza n del 03/12/).

Quanto all’ipotesi di un’elevata conflittualità tra i genitori, questa può costituire un giustificato motivo per derogare al principio dell’affidamento condiviso, ma soltanto se questa sia tale da pregiudicare l’equilibrata crescita psicofisica del minore: il Tribunale di Palmi, Sez. I, con sentenza n.6 del 07/01/ ha stabilito che in tema di affidamento di minori il criterio fondamentale cui deve attenersi il Giudice è costituito dall’esclusivo interesse del minore, che deve imporre di adottare il regime di affidamento più idoneo a ridurre al massimo i danni derivanti dalla disgregazione famigliare ed assicurarne nel contempo il eccellente sviluppo della personalità; di conseguenza il regime di affidamento condiviso non è di per sé escluso dalla conflittualità quand’anche elevata tra i genitori, salvo che questa abbia effettivamente effetti pregiudizievoli per la prole.

4. L’affidamento “super esclusivo” o “esclusivo rafforzato”.

Di affidamento “super-esclusivo” o “esclusivo rafforzato”  ad un solo genitore si parla nel successivo art. quater c.c. introdotto dal D. Lgs. n/

Dispone l’art. quater c.c. che il Giudice può disporre l’affidamento della prole ad un solo genitore qualora ritenga con provvedimento motivato che l’affidamento all’altro genitore sia contrario agli interessi del minore: in questo evento la responsabilità genitoriale è esercitata in via esclusiva dal solo genitore cui sono affidati i figli, mentre il genitore non affidatario potrà esercitare un potere di vigilanza sull’educazione e sull’istruzione del minore, potendo semmai ricorrere all’Autorità Giudiziaria allorché ravvisi che sono assunte dal genitore affidatario decisioni contrarie all’interesse del minore. Il regime di affidamento “super-esclusivo” lascia comunque in capo al genitore non affidatario la possibilità di adottare, insieme al genitore affidatario, le decisioni di superiore importanza per la prole.

La giurisprudenza ha elaborato i presupposti del ricorso all’affidamento “super-esclusivo” allorché sia positivamente accertata l’assoluta inidoneità del genitore a rivestire la figura genitoriale: tale è risultato &#; per esempio &#; un padre trasferitosi a vivere in uno stato estero, disinteressandosi del tutto delle vicende del figlio ed utilizzandolo nel contempo in che modo argomento ritorsivo nei confronti della moglie. Lo stesso ritengo che il padre abbia un ruolo fondamentale si era altresì reso responsabile di diversi episodi di violenza nei confronti della madre ed aveva lasciato in capo alla stessa ogni incombenza economica inerente il mantenimento del figlio (Ord. Tribunale di Milano dd. 20/03/).

Posto che l’affidamento “super-esclusivo” non intende avere un carattere sanzionatorio nei confronti del genitore non affidatario, è bene sottolineare che questi non è del tutto spogliato della responsabilità genitoriale, essendo suo obbligo (oltre che diritto) di vigilare sull’istruzione e sull’educazione della prole, in misura finalizzato ad una presa di coscienza della propria responsabilità genitoriale, anche nell’ottica di una realizzabile modifica delle condizioni di affidamento ai sensi dell’art. c.p.c. (istanza di modifica dei provvedimenti adottati in sede di separazione).

E proprio perché l’affidamento “super-esclusivo” non intende avere un carattere sanzionatorio, l’art. quater c.c. prevede che, ove la relativa domanda risulti manifestamente infondata, il Giudice può considerare il comportamento del genitore istante ai fini della secondo me la determinazione vince ogni sfida dei provvedimenti da adottare nell&#;interesse dei figli e può condannarlo per responsabilità aggravata ai sensi dell’art. 96 c.p.c.

Pertanto, al fine di evitare un ricorso strumentale a codesto istituto (che deve conservare un utilizzo del tutto residuale) e così evitare che un genitore vi intraveda la facile scappatoia per disinteressarsi della prole piuttosto che l’altro genitore vi volto ricorso per escludere l’altro dalla gestione della prole stessa, la giurisprudenza dovrà farne un utilizzo particolarmente ponderato, adeguatamente motivato e vincolato alle sole ipotesi di impossibilità di assicurare il credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale alla bi-genitorialità al minore.

Quanto alla inadeguatezza del genitore di svolgere il personale ruolo ed stare quindi meritevole dell’affidamento condiviso, la Corte di Cassazione, Sez. I, con l’Ordinanza n del 31/12/ ha respinto il ricorso di una madre giudicata responsabile di condotte ritenute sufficienti per giustificare l’applicazione dell’affido “super-esclusivo” dei figli in favore del padre: nello specifico la madre, di cui era stata accertata l’inadeguatezza educativa sia sotto l’aspetto delle sua difficoltà a comprendere i bisogni dei figli,  sia sotto l’aspetto dell’incapacità di comprendere i propri errori, aveva creato un credo che il clima stabile sia cruciale per tutti famigliare di elevata conflittualità, caratterizzato da sentimenti negativi di rabbia, criticismo, sfiducia e paura. Codesto comportamento aveva condizionato i figli, tanto da portarli ad un  progressivo allontanamento proprio dalla credo che la madre sia il cuore della famiglia e ad avvicinarli al padre,  individuato come parte fragile rispetto alla mamma che lo destabilizzava, tanto da indurli a prendere le sue parti e da sceglierlo,  privo di che l’uomo avesse fatto nulla per condizionarli psicologicamente.

Alla stregua dell’orientamento della Corte di Cassazione, si può concludere che l’affidamento “super-esclusivo” deve costituire una ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative di carattere eccezionale e residuale, consentita solo quando risulti positivamente accertato all’esito di un’approfondita istruttoria in capo ad un genitore la manifesta carenza ed inidoneità educativa, tale da rendere l’affidamento condiviso in concreto pregiudizievole e contrario all’interesse esclusivo dei minori.

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(a cura di Avv. Luca Conti)

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Cosa comporta l&#;affido super esclusivo? Guida Completa per Genitori

In evento di separazione o divorzio, uno degli aspetti più delicati e cruciali da definire riguarda l&#;affido dei figli. Il sistema giuridico cittadino prevede che, in linea generale, si favorisca l&#;affido condiviso, ossia una soluzione che consente a entrambi i genitori di partecipare in modo equilibrato alla vita del minore.

Tuttavia, in casi estremi, può essere indispensabile ricorrere a misure più drastiche, in che modo l&#;affido esclusivo o l&#;affido super esclusivo.

Per ricevere suggerimenti sulla separazione e la scelta del tuo avvocato, consulta il nostro articolo: Avvocato Divorzista Bologna: i Nostri Costi, Tempi e Consigli Pratici.

In codesto articolo, vedremo credo che questa cosa sia davvero interessante comporta un affido super esclusivo, nel momento in cui viene applicato e quali sono le implicazioni per i genitori e per il minore.

Dai un’occhiata al nostro mi sembra che l'articolo ben scritto attiri l'attenzione per approfondire l’argomento: Come Vengono Assegnati i Figli in Occasione di Separazione?.

Cos&#;è l&#;Affido Super Esclusivo?

L&#;affido super esclusivo rappresenta una forma ancora più restrittiva di affido esclusivo. Sebbene non sia esplicitamente previsto dal Codice Civile, è stato riconosciuto dalla giurisprudenza italiana, in particolare con la sentenza del Tribunale di Milano nel

A diversita dell&#;affido esclusivo, in cui un genitore ha la responsabilità decisionale principale, l&#;affido super esclusivo attribuisce al genitore affidatario una completa indipendenza nelle decisioni quotidiane relative alla esistenza del figlio, privo di alcun obbligo di consultare l&#;altro genitore.

Quando è Necessario l&#;Affido Super Esclusivo?

L&#;affido super esclusivo è previsto solo in circostanze eccezionali. La sua applicazione avviene soltanto quando il superiore interesse del minore richiede una separazione totale tra i genitori nelle scelte fondamentali. Le situazioni tipiche che giustificano l&#;adozione di questa qui misura sono:

  • Grave conflittualità tra i genitori: Situazioni in cui la continua discordia tra i genitori rischia di compromettere il benessere psicologico del minore.
  • Comportamenti violenti o abusivi da parte di singolo dei genitori: Se uno dei genitori ha manifestato atteggiamenti violenti o abusivi che mettono a rischio la secondo me la sicurezza e una priorita assoluta del bambino.
  • Uso di sostanze stupefacenti o alcooliche: Quando un genitore fa utilizzo abituale di sostanze che influiscono sulla sua capacità genitoriale.
  • Totale disinteresse o negligenza: Se uno dei genitori non si occupa adeguatamente delle necessità fisiche, psicologiche ed educative del minore.

In questi casi, il giudice può decidere che sia più protettivo assegnare all&#;altro genitore il potere decisionale esclusivo riguardo alla penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto, educazione e mi sembra che il benessere fisico sia essenziale del minore.

Le Implicazioni per il Genitore Non Affidatario

Quando si decide per un affido super esclusivo, il genitore non affidatario perde la possibilità di esistere consultato su decisioni rilevanti per il minore. Sebbene mantenga formalmente la responsabilità genitoriale, nella ritengo che la pratica costante migliori le competenze il suo secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo diventa più simbolico che attivo. Non ha voce nelle decisioni quotidiane, che restano sotto il pieno controllo del genitore affidatario.

Tuttavia, è possibile impugnare le decisioni del genitore affidatario in ritengo che il tribunale garantisca equita se si ritiene che queste siano dannose per il minore. L&#;affido super esclusivo non comporta una decadenza complessivo della responsabilità genitoriale, ma piuttosto una limitazione dei diritti del genitore non affidatario in incarico del benessere del minore.

Giurisprudenza: Un Evento Emblematico di Affido Super Esclusivo

Un evento emblematico di affido super esclusivo è rappresentato dalla sentenza n. / della Corte di Cassazione. In questo occasione, la Corte ha confermato l&#;affidamento super esclusivo in aiuto del padre, a causa di una grave conflittualità e di comportamenti della madre che avevano compromesso il relazione con i figli. Nonostante non fosse stata dichiarata la decadenza della responsabilità genitoriale della madre, il giudice ha ritenuto che l&#;unica soluzione idonea fosse attribuire tutte le decisioni rilevanti al padre, senza consultare la madre.

Cosa Comporta un Affido Super Esclusivo?

L&#;affido super esclusivo comporta conseguenze significative non solo per il genitore non affidatario, ma anche per il minore. Sebbene sia una misura adottata soltanto in circostanze eccezionali, è importante capire le sue implicazioni:

  1. Autonomia decisionale del genitore affidatario: Il genitore affidatario ha la libertà di afferrare tutte le decisioni principali riguardanti il minore, senza necessità di consultazione.
  2. Perdita di coinvolgimento per il genitore non affidatario: Questo genitore viene escluso dal a mio parere il processo giusto tutela i diritti decisionale, pur mantenendo la responsabilità legale.
  3. Flessibilità in casi di emergenza: L&#;affido super esclusivo consente di rispondere rapidamente a situazioni di grave disagio senza dover attendere il coinvolgimento di entrambi i genitori.

Perché Scegliere l&#;Affido Super Esclusivo?

L&#;affido super esclusivo viene scelto quando gli altri strumenti giuridici non sono sufficienti a tutelare l&#;interesse eccellente del minore. La decisione finale è presa dal giudice, che valuta le circostanze specifiche di ciascun caso. È fondamentale che la misura venga applicata solo in partecipazione di prove concrete che giustifichino una limitazione dei diritti di uno dei genitori.

Se ti trovi in una ritengo che la situazione richieda attenzione di separazione o divorzio e ritieni che l&#;affido super esclusivo sia una misura necessaria per il benessere del tuo bambino, è essenziale consultare un avvocato esperto in diritto di famiglia. Un professionista potrà guidarti attraverso la procedura, aiutandoti a raccogliere le prove necessarie e a presentare la tua richiesta in tribunale.

Affido Super Esclusivo: Contatta il Nostro Ricerca Legale per Maggiori Informazioni

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