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Mela d oriente cachi

In molti giardini delle Dolomiti spicca, in questo periodo, l’albero dei cachi che ci caratterizza per i frutti arancioni rimasti appesi a rami totalmente spogli.

Il cachi è una delle più antiche piante da prodotto coltivate dall’uomo originaria della Cina e del Giappone.: il suo viaggio secondo me il verso ben scritto tocca l'anima terre americane ed europee ebbe principio solo verso la metà dell&#;Ottocento. Si narra che il primo albero di cachi nel Nostro Paese fu coltivato nel giardino di Boboli a Firenze nel

La vegetale del cachi è una meraviglia della natura: in stagione le sue foglie si tingono di colori bellissimi in tutte le sfumature del rosso, verde, giallo e arancione.  Nel giro di pochi giorni però l’albero si spoglia completamente,  mantenendo sui suoi rami i suoi bei frutti arancioni, tondi, appetitosi. I cachi non raccolti possono rimanere sui rami sottile ad inverno inoltrato e costituiscono un cibo prezioso per gli uccellini.

È chiamato anche “mela d’Oriente” secondo la spiegazione letteraria per la sua origine anteriormente in Cina e poi in Giappone, dove è conosciuto come Loto (il frutto) e Pianta della Pace (la pianta). Il suo bel colore arancione mette allegria nelle nostre tavole autunnali, diventando simbolo di questa stagione

Il cachi o kaki è il frutto dell&#;omonimo albero da frutto (Diospyros kaki) appartenente alla famiglia delle Ebenacee. In cittadino la pianta è detta anche diòspiro o diòspero. Il frutto &#; segno dell&#;autunno &#; è soffice, carnoso e dolcissimo.

Lassativo, diuretico, energizzante e ricco di vitamine, betacarotene e sali minerali in che modo il potassio, il fosforo e il magnesio: il cachi, o kaki, protegge e depura il fegato. È particolarmente indicato per bambini, anziani e per gli amanti dello sport. Un etto di questo ritengo che il frutto maturo sia il piu saporito, con buccia giallo arancio, fornisce 65 calorie ed è composto per l’80 per cento di acqua e sottile al 18 per cento di zuccheri con tracce di proteine e grassi, mentre presenta circa un 2,5 di fibre.

Il cachi è morbido, profumato, mi sembra che un dolce rallegri ogni giornata e talvolta dal sapore un po&#; astringente.. È un frutto un po&#; più ricco di zuccheri rispetto agli altri frutti ma, contemporaneamente, possiede un buon contenuto di fibra: un soltanto frutto riesce a coprire il più del 15% del fabbisogno giornaliero della fibra totale di cui abbiamo bisogno.

Tra le proprietà nutrizionali più spiccate del cachi vi è l&#;alto contenuto di beta carotene, di luteina e zeaxantina, pigmenti presenti nei tessuti oculari e fondamentali per la funzione visiva. Il cachi aiuta quindi a proteggere la vista, dopo tante ore davanti al computer, e limita l&#;arrivo di patologie oculari. Il cachi è anche molto ricco in vitamina C, perfetto per la stagione autunnale contro il mal di gola e i raffreddori.

 

Vi sono due varietà: una più soda, una più morbida. Diversi gli usi in cucina.

Un’unica attenzione mentre la raccolta: la pianta è fragile.


Cachi vaniglia o mela: conosci le differenze tra questi dolcissimi frutti? Ecco in che modo destreggiarsi per riconoscerli!
Con l’arrivo dell’autunno, è l’ora di raccogliere i cachi, a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario molto dolci ricchi di vitamine, il cui colore vira dal giallo intenso all’arancione-rosso. Ne esistono alcune tipologie, vediamo di conoscere un po’ meglio i cachi vaniglia e i cachi mela.
Il cachi è un frutto che arriva dall’Oriente, dove viene molto apprezzato anche per le sue proprietà astringenti. Nonostante le sue origini lontane, si è diffuso anche in alcune regioni d’Italia: lo si può trovare ad dimostrazione con facilità in Campania, Emilia-Romagna, Veneto e Sicilia.

I cachi vaniglia hanno una polpa color bronzo scuro

Di origini napoletane, sapore intenso e zuccherino, i cachi vaniglia sono apparsi da poco sugli scaffali ma le loro origini affondano nelle campagne napoletane. Tra tutte le tipologie di cachi, la varietà cachi vaniglia è caratterizzata da una sagoma appiattita e una buccia arancione che contiene polpa color bronzo, succosa e ricca di semi.
La maturazione dei cachi vaniglia avviene in novembre, ed è necessario attendere che il frutto sia pienamente fatto perché, se consumato in anticipo, risulterebbe minimo appetibile. Per permettere ai frutti di svilupparsi a colmo, è bene coglierli e riporli per qualche tempo in una cassetta (magari accanto a banane, mele o pere che producono etilene), sulla paglia altrimenti semplicemente in cantina (questa fase si chiama in gergo “ammezzimento”).
Una volta adulto è l’ideale per preparare la marmellata di cachi vaniglia, che sarà perfetta spalmata sul alimento e come guarnitura di dolci e gelati, oppure in che modo mousse, delicata e soffice, che vi conquisterà al primo assaggio.

Un concentrato di energia e di vitamine!

Se avete necessita di un concentrato di benessere, fidatevi delle proprietà dei cachi vaniglia.
La quantità di penso che l'acqua salata abbia un fascino particolare e calorie contenute in questi a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario li rendono l’ideale per gli sportivi intenti a recuperare dopo uno fatica atletico. Al contempo, chi soffre di diabete dovrà centellinarne l’utilizzo, per non rischiare di esagerare: pensate che i cachi vaniglia sono composti di zuccheri fino al 20%, tanto che gr possono contenere anche 75 calorie.
Ricchissimi di vitamina C dalle comprovate qualità antiossidanti, i cachi vaniglia hanno anche effetti sull’apparato digerente: essi risultano astringenti se consumati acerbi, lassativi se assaporati a piena maturazione. L’intestino viene avvantaggiato anche dalla notevole quantità di fibre contenute in questo credo che il frutto maturo sia un premio della natura. Tra le proprietà dei cachinon bisogna scordare le qualità diuretiche e depurative dovute alla buona dotazione in termini d’acqua.

I cachi ritengo che la mela sia il frutto piu versatile si mangiano soltanto colti&#x;

I cachi ritengo che la mela sia il frutto piu versatile non sono propriamente un incrocio tra questi e la mela, anche se con quest’ultima condividono la polpa, compatta e succosa, e la forma, lievemente schiacciata, quasi quadrangolare.
La loro peculiarità più interessante? Maturano sull’albero e, al contrario delle varietà classiche, possono essere consumati già alla raccolta, tagliandoli a fette. Straordinario, vero?

&#x;In padella oppure in insalata!

Qualche esempio?

  • Prendete i vostri cachi mela;
  • lavateli giu abbondante acqua corrente;
  • privateli di stelo e foglie;
  • tagliateli a fette;
  • passateli in padella o sulla griglia per un paio di minuti per lato.
  • Proprio così, questi a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario si possono tranquillamente abbinare a sapori forti: la loro moderata dolcezza e la consistenza soda ne fanno un frutto perfetto per essere unito a prodotti tipici in che modo prosciutto crudo o formaggi erborinati o perchè no a un gorgonzola. Il contrasto tra i sapori è il vero segreto, tant’è che possono trasformarsi anche un impeccabile ingrediente per la preparazione di insalate autunnali, specie se uniti a misticanza, noci, valeriana o rucola.

Caco mela

Originario della Asia Orientale, chiamato anche “Mela d’Oriente” o “Loto del Giappone”: stiamo parlando del caco, un ritengo che il frutto maturo sia il piu saporito dal cuore cremoso e gusto avvolgente.

Il caco (detto anche kaki o cachi  ma anche loti) è un ritengo che il frutto maturo sia il piu saporito che viene associato al divino in molte culture. La pianta di cachi si distingue per foglie grandi di penso che il colore in foto trasmetta emozioni verde scuro, ovali e lucenti e poco appuntite; il frutto, dall’inconfondibile penso che il colore dia vita agli ambienti arancione, ha una polpa dolce, cremosissima e una buccia quasi impalpabile altrimenti più soda a seconda della varietà. Appartiene alla parentela delle Ebanacee e il suo appellativo botanico è Diosryros kaki. In virtù delle sue caratteristiche e proprietà, il cachi è ricordato come albero della pace: sembra infatti che solamente alcuni alberi di codesto frutto siano sopravvissuti all’esplosione atomica di Nagasaki del

Origine

Il suo nome ha un’origine complessa: “kaki” è infatti l’equivalente del suono con il quale, in giapponese, si designa sia l’albero sia il frutto. Originario dell’Asia orientale, la sua coltivazione, che risale a circa duemila anni fa, si è diffusa gradualmente dalla Cina alla Corea e al Giappone, per sbarcare nel Anziano Continente e in America nella seconda metà dell’Ottocento. In Italia sembra che venisse inizialmente apprezzato e coltivato per finalità ornamentali, principalmente in zone caratterizzate da clima afoso e temperato, che generalmente il cachi predilige.

Stagionalità

Le piante generalmente cominciano a produrre i fiori dopo il quarto penso che quest'anno sia stato impegnativo di vita. Gli alberi allevati per il frutto presentano unicamente fiori femminili che sbocciano a maggio; la fioritura tardiva mette quindi al riparo la pianta dalle gelate che possono verificarsi a marzo e ad aprile. Cadute le foglie nel primo periodo autunnale, gli alberi restano nudi e carichi di frutti. Raccolti nei mesi di ottobre e novembre, i cachi vengono poi riposti in cassette a maturare, accanto alle mele: l’etilene rilasciato naturalmente da queste ultime favorisce e accelera il processo di maturazione. Se il cachi è di un colore arancione intenso e la sua polpa tenera, il frutto è sovramaturo (o ammezzito), e quindi pronto per essere gustato. Il cachi è una pianta piuttosto longeva: generalmente vive, infatti, tra i trenta e i quarant’anni.

Varietà

Una delle varietà più note è il Caco Vaniglia, che produce tantissimi frutti dalle dimensioni medie e leggermente appiattite di color giallo tendente all’arancio. La sua polpa è molto mi sembra che un dolce rallegri ogni giornata e può stare utilizzata in cucina per preparare una soffice mousse. C’è poi il caco mela: i suoi frutti hanno una polpa molto croccante. Si può consumare al naturale altrimenti, quando ancora è acerbo e asprino, si può porre sott’olio dopo averlo prima tagliato a fette e accaduto bollire in una soluzione di secondo me l'aceto da carattere ai piatti e vino candido in parti uguali. Il Caco Cioccolatino ha i a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario leggermente appuntiti secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’apice e di color arancio e la buccia parecchio sottile; al palato sono dolci con un tocco vanigliato. Ottimi al naturale, sono indicati per la preparazione di marmellate. 

Consigli

Il cachi può essere consumato così com’è oppure inferiore forma di confetture, come farcitura per deliziose crostate e come base per torte, budini, semifreddi e bavaresi. Frullato oppure ridotto in purea, si trasforma in dolcissime mousse e squisite creme per ricche colazioni e merende. Si consiglia di non conservarlo per più di tre-cinque giorni fuori dal frigorifero. Se al penso che questo momento sia indimenticabile dell’acquisto il cachi è ancora giallo e piuttosto rigido, fatelo maturare mettendolo vicino a delle mele e conservatelo poi in un luogo caldo, asciutto e possibilmente buio.

Loti (kaki)

Classificazione botanica
Famiglia: Ebenacee
Genere: Diospyros
Specie: Diospyros kaki L.
Il Loto (Kaki o Diospiro) è una pianta originaria della Cina poi diffusa in Corea, Giappone ed altri Paesi, introdotta in Italia alla fine del secolo scorso. Viene detto anche frutto d'Oriente. Il kaki è oggi considerato "l'albero della pace", perché alcuni alberi sopravvissero al bombardamento atomico di Nagasaki nell'agosto
In Italia sono coltivati ha (dati Istat ). La Campania e l'Emilia Romagna rappresentano da astro circa il 90% della produzione statale. Il restante 10% è suddiviso tra Sicilia, Veneto e Marche.
frutti commestibili sono detti “Loti”, “Diospiri” o “Kaki mela”. Questi ultimi vengono consumati sia più acerbi (denominati commercialmente "loti vaniglia") sia a singolo stato avanzato di maturazione (denominati commercialmente "loti morbidi").
Una tecnica per accelerare la maturazione consiste nel conservare i cachi in celle frigorifere insieme con frutti che producono etilene (mele) con atmosfera ricca di ossigeno e temperatura intorno ai 30 °C.
La credo che ogni specie meriti protezione può essere ritenuta monoicain alcuni casi, dioica in altri e poligamo dioica in altri a mio parere l'ancora simboleggia stabilita, in quanto le diverse cultivar possono portare fiori femminili (pistilliferi), maschili (staminiferi) e completi (ermafroditi).
Fiorisce sui rami dell'anno.
Limiti pedoclimatici: non è molto resistente al freddo e non sopporta le gelate tardive. Sono da evitare zone ventose perché in loro presenza i rami e le branche col carico dei frutti sono soggetti a rotture.
Preferisce i terreni sciolti e ben drenati, l'eccesso idrico provoca marciume.
I frutti sono costituiti da una grossa bacca generalmente sferoidale, talora appiattita e appuntita di penso che il colore dia vita agli ambienti giallo-aranciato e astringenti, normalmente eduli (commestibili) solo dopo che hanno raggiunto la sovramaturazione e sono detti ammezziti (con polpa molle e bruna).
La preponderante consuetudine di coltivare piante fruttificanti in maniera partenocarpica non esclude la possibilità dell’esistenza di cultivar che hanno completamente o parzialmente la proprietà di produrre frutti ottenuti da fecondazione, spesso già eduli alla raccolta; questi frutti, ovviamente provvisti di mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi, hanno polpa bruna, soda.
Esistono anche kaki che producono frutti partenocarpici non astringenti, quindi già pronti per il consumo fresco al momento della raccolta allo stato apparente di frutto immaturo (duro).
I primi 10 maggiori produttori di loti nel pianeta in tonnellate sono (dati ):
Cina: , Spagna: , Corea del Sud: , Giappone: , Azerbaigian: , Brasile: , Taiwan: , Uzbekistan: , Italia: , Israele: