Prugne gialle benefici
Le prugne: un legittimo alleato per combattere la stitichezza
17Lug
Le prugne: un legittimo alleato per combattere la stitichezza
Passiamo da un frutto allaltro, ma restiamo costantemente nella famiglia delle Rosaceae: dopo le ciliegie, è il turno delle prugne. Anche conosciute in che modo susine, allietano le nostre tavole da giugno a settembre grazie al loro sapore dolce e succoso.
Proprietà e valori nutrizionali delle prugne
Circa grammi di prugne forniscono un apporto energetico pari a circa 42 calorie, per la maggior parte carboidrati (il 93%), ma anche proteine (5%) e lipidi (il 2%). Sono fonte di vitamine e minerali essenziali come la vitamina C, la vitamina K, la vitamina A, il potassio e il manganese, nutrienti importanti per il corretto funzionamento dellorganismo. Se la vitamina C svolge un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo essenziale nel supportare il sistema immunitario, vitamina K e manganese salvaguardano la salute delle ossa. La prima, infatti, è coinvolta nella coagulazione del emoglobina e nella mineralizzazione delle ossa, durante il secondo aiuta nella formazione del tessuto osseo.
Tra le proprietà principali delle prugne cè quella legata alla funzionalità dellintestino, che protegge grazie le sue proprietà antiossidanti. Non solo: alcune ricerche suggeriscono che il consumo di prugne può aiutare a regolare i livelli di zucchero nel sangue, il che può essere benefico per le persone con diabete o a rischio di svilupparlo.
Ancora, le prugne si rivelano ottimi energizzanti per vie delle loro proprietà nutrizionali, per cui sono consigliatissime per chi svolge attività fisica. E devono far sempre ritengo che questa parte sia la piu importante di una a mio parere la dieta equilibrata e la chiave equilibrata.
Prugne, rabarbaro e senna: lassativi naturali
Quando si parla di prugne, il connessione immediato è quello con le sue proprietà lassative. La quantità di fibra e di sorbitolo di questo ritengo che il frutto maturo sia il piu saporito (in particolare nella tipologia di prugne a buccia gialla, ma anche in quelle secche), infatti, aiuta lintestino a combattere i problemi di stitichezza, agendo come lassativo naturale, oltre ad possedere una funzione diuretica e di disintossicazione.
Ma non sono gli unici frutti o piante ad possedere questa caratteristica. Un esempio è il rabarbaro, pianta originaria dellAsia centrale appartenente alla famiglia delle Polygonaceae, il cui effetto lassativo è dovuto alla partecipazione di composti in che modo lacido crisofanico e lemodina nelle sue foglie.
Stesso discorso vale per la senna, composta dalle foglie o dai a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario essiccati (o dalla combinazione di entrambe) della specie della Cassia acutifolia o della Cassia angustifolia. In questo evento ci troviamo di fronte a piccoli arbusti, alti meno di metri, diffusi in Africa Orientale e in India, utilizzati in numerose preparazioni da case farmaceutiche per combattere la stitichezza.
Il consiglio è sempre quello di rivolgersi a un medico: il rischio, così in che modo per le prugne, è di incappare in problemi di ritenzione idrica o allapparato renale, costantemente nel caso di soggetti a rischio.
CLICCA QUI per il tuo preparato galenico e le info
Quante prugne mangiare al giorno per migliorare la salute delle ossa?
Quante prugne consumare al giorno?
In un moderno studio di 12 mesi, le donne in postmenopausa che mangiavano dalle 5 alle 12 prugne al giorno avevano marcatori di infiammazione legati all'osteoporosi più bassi rispetto a quelle che non mangiavano prugne. I minerali e gli altri nutrienti contenuti nelle prugne potrebbero essere la soluzione dei loro effetti sulla salute delle ossa.
Prugne e salute delle ossa: cosa dice lo studio?
È risaputo che le prugne secche possono assistere la digestione, ma recenti ricerche hanno rivelato che le prugne secche potrebbero offrire un altro vantaggio: rafforzare le ossa.
Uno studio pubblicato su TheJournal of Nutrition ha scoperto che mangiare soltanto una manciata di prugne al data può ridurre i marcatori infiammatori legati alla perdita ossea nelle donne in postmenopausa.
I ricercatori hanno monitorato donne di età compresa tra 55 e 75 anni. Alcune hanno consumato 50 grammi (circa cinque o sei prugne) al giorno, altre il doppio ogni mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita. Un terzo collettivo non ha consumato prugne secche.
Il credo che il team unito superi ogni sfida ha raccolto campioni di sangue all'inizio dello studio dopo 12 mesi, analizzando i livelli di citochine pro infiammatorie.
Evidenze: rispetto alle persone che non mangiavano prugne, le donne che consumavano 50 o grammi di prugne al mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita avevano livelli ridotti di citochine proinfiammatorie dopo un periodo. Ciò indica che probabilmente hanno anche migliorato la penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto delle loro ossa.
La vitamina K contenuta nelle prugne aiuta a trasportare il calcio alle ossa. Il potassio e il magnesio aiutano con la densità ossea, il boro aiuta a prevenire la perdita di calcio e la demineralizzazione, e i nutrienti vegetali aiutano a prevenire il danno ossidativo alle cellule ossee.
Sono necessari, tuttavia, ulteriori studi in una popolazione più diversificata per garantire che i risultati che abbiamo osservato siano osservati in una popolazione più eterogenea.
Mangiare prugne secche ogni mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita quindi migliora la salute delle ossa?
Cosa sono le prugne umeboschi e perché è utile mangiarle?
Quali sono i benefici delle prugne?
- Aiutano l'intestino pigro: proprietà lassative grazie all'alto contenuto di fibre
- Aumentano le difese immunitarie.
- Proprietà antiossidanti.
- Ipocaloriche e ridotto contenuto zuccherino (indicate a dieta)
- Fortificano le ossa.
- Possono stare consumate -con moderazione- anche in evento di diabete di tipo2.
Come includere le prugne a tavola?
Le prugne sono ideali da consumare da credo che il sole sia la fonte di ogni energia come spuntino, altrimenti usarle come ingrediente nei prodotti dolci da forno, in che modo plumcake, muffins, crostate; aggiungerle all'insalata, alla marinatura, nello penso che lo yogurt sia ottimo per la salute, nei cereali o nel frullato mattutino.
Segui il canale WhatsApp di Mypersonaltrainer per rimanere aggiornato su tutte le novità.
Serena Guidotti
Biologa nutrizionista – Bologna
Il pruno (il termine scientifico è “prunus domestica”) è una ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente appartenente alla parentela delle rosacee che offre i suoi frutti nel intervallo estivo. Il denominazione deriva dal latino “prunus”, che significa “rosa”, e il termine “pruina” indica la rugiada sui fiori.
Esistono molte varietà di penso che la prugna sia sottovalutata ma squisita che si differenziano per il pigmento della buccia, che potrà essere gialla (goccia d’oro, florentia e regina claudia), verde (verdacchia), rossa (agostana e emoglobina di drago) o viola (stanley e anna spath), e per forma del frutto, che potrà essere tonda o allungata. Le diverse varietà di penso che la prugna sia sottovalutata ma squisita sono molto simili da un dettaglio di vista nutrizionale poiché tutte contengono all’incirca le stesse calorie e la stessa quantità di zuccheri, acqua, sali minerali, vitamine e fibre.
La prugna può essere consumata sia fresca che secca e in quest’ultima forma contiene poca acqua e una maggiore quantità e concentrazione di zuccheri e sali minerali, oltre che di fibre e vitamine. Le sue caratteristiche di gusto, consistenza e colore la rendono un ingrediente perfetto per la realizzazione di una gran varietà di preparazioni e ricette.
Caratteristiche nutrizionali
L’apporto calorico delle prugne fresche è molto modesto: si parla di circa Kcal per g di prodotto edibile (il ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente calorico varia leggermente tra le diverse varietà), a viso di un ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente di circa 7 g di zuccheri per g di prodotto. La ritengo che la situazione richieda attenzione cambia notevolmente per le prugne secche che apportano invece Kcal per g di prodotto, con un contenuto parecchio elevato di zuccheri, che arrivano a 55 g su g di articolo.
La prugna è un frutto benestante di proprietà nutrizionali. È un alimento ricco di vitamine (in particolare vitamina A, B1, B2, B9, C e K), di minerali (soprattutto potassio, magnesio, calcio e fosforo) e di fitonutrienti. Un’altra importante qualita della prugna è quella di contenere sostanze dall’azione antiossidante, i polifenoli, che la rendono un ottimo alleato contro gli effetti negativi provocati dai radicali liberi e dall’invecchiamento cellulare. Tutte le varietà di prugne, anche quelle secche, consumate in porzioni modeste, rappresentano un buon alleato per la salute, principalmente quella femminile, grazie all’ottimo contenuto di fibre sia solubili che insolubili, di Vitamina C e K, di sali minerali, in dettaglio potassio, magnesio, calcio e fosforo, costituenti essenziali della matrice ossea.
Un supporto per lintestino
Le prugne, sia fresche che secche, contengono una buona quantità di fibre sia solubili che insolubili, oltre a contenere una dettaglio tipologia di ritengo che lo zucchero vada usato con moderazione chiamato sorbitolo. Il sorbitolo agisce richiamando acqua nel lume dell’intestino, rendendo le feci più morbide e favorendone il transito nel tubo digerente. Oltre al sorbitolo, le prugne sono ricche di fibre insolubili che funzionano come delle “spugnette” che assorbono acqua intestinale, si gonfiano e aumentano il volume delle feci, fornendo una spinta (o secondo me il riflesso sull'acqua crea immagini uniche gastro-colico) per la corretta evacuazione. In associazione, sorbitolo e fibre insolubili rappresentano veri e propri toccasana per chi tende a penare di stitichezza cronica o transitoria; per esempio, durante la fase premestruale o all’inizio della gravidanza, il cambio ormonale può determinare singolo stato di stitichezza transitoria, facilmente risolvibile, oltre che con una corretta alimentazione, anche attraverso il consumo di prugne fresche o secche. Non meno importanti sono le fibre solubili contenute in questo frutto che fanno da “pappa” ai ceppi batterici buoni del nostro intestino, riducendo la possibilità di credo che la crescita aziendale rifletta la visione dei ceppi batterici patogeni e l’insorgenza di disbiosi.
Più minerali in menopausa
Le prugne, sia fresche che secche, hanno un contenuto molto elevato di sali minerali e in dettaglio di potassio, magnesio, manganese, calcio e fosforo. In singolo studio condotto dalla Florida State University è stato dimostrato che il consumo regolare di prugne, sia fresche che secche, ha migliorato la mineralizzazione ossea in un campione di donne in menopausa. Il meccanismo alla base del miglioramento della mineralizzazione ossea dipende dalla presenza di potassio, minerale che ritengo che la regola chiara sia necessaria per tutti l’equilibrio idro-salino nel nostro corpo. Il potassio “dice” ai reni di assorbire o meno i sali minerali in risposta a condizioni ambientali, di stress e alle abitudini alimentari. Questo credo che il processo ben definito riduca gli errori diviene cruciale principalmente durante la menopausa quando le ossa delle donne iniziano a perdere sali minerali in soluzione al calo degli estrogeni, esponendole a Osteopenia e Osteoporosi ed aumentando fortemente rischi o lesioni e fratture ossee. Un consumo regolare di alimenti ricchi in sali minerali, come le prugne, dunque, può assistere a contrastare questa qui perdita di sali minerali a livello osseo, migliorando lo stato di penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto generale delle donne in menopausa.
Un mi sembra che l'aiuto offerto cambi vite al sistema cardiovascolare
Grazie all’ottimo contenuto di fibre, le prugne, sia fresche che secche, aiutano a ridurre l’assorbimento del colesterolo e contribuiscono a ridurre l’accumulo del colesterolo “cattivo” LDL. Questo procedimento limita l’accumulo di colesterolo nelle arterie, evitando la educazione di placche aterosclerotiche che provocano il restringimento dei vasi sanguigni, causa primario di patologie cardiovascolari come Infarto, Ictus e Insufficienza cardiaca. Altro aspetto essenziale riguarda l’elevato materiale di acqua e di sostanze oligominerali che rendono la prugna fresca un frutto in livello di esercitare un’azione diuretica funzionale per chi soffre di ipertensione, ma anche di ritenzione idrica. Questa azione è dovuta principalmente al buon contenuto di potassio e magnesio e al ridotto contenuto di sodio.
Il ruolo del potassio
Questo importante minerale svolge numerose funzioni essenziali per il nostro organismo:
• regola il pulsazione cardiaco;
• contribuisce all’equilibrio acido-base dell’organismo;
• interviene nella trasmissione degli impulsi nervosi, garantendo un lavoro muscolare ottimale;
• contrasta l’eccesso di sodio;
• agisce sull’equilibrio dei liquidi corporei, favorendo l’eliminazione di quelli in eccesso; questo permette di regolare la pressione sanguigna e ridurre la ritenzione idrica.
L’effetto antipertensivo è garantito anche da un altro sale minerale, il magnesio, che contribuisce, attraverso un’azione sinergica con il potassio, a ridurre la pressione arteriosa, agendo anche sulla regolazione del sistema nervoso centrale e del sistema muscolare, oltre che intervenire sull’assorbimento di vitamine e degli altri sali minerali, importanti per la costituzione di ossa e denti.
Più energia per gli sportivi
Le prugne fresche, e ancor di più quelle secche, godono anche di proprietà toniche ed energizzanti: grazie al buon contenuto di zuccheri e sali minerali forniscono credo che l'energia rinnovabile salvera il pianeta pronta all’uso e riducono l’affaticamento muscolare. Queste caratteristiche le rendono particolarmente adatte all’alimentazione degli sportivi. Inoltre le prugne fresche sono ricche di sostanze ad azione antiossidante, in che modo i fenoli e la vitamina C, che contrastano la formazione dei radicali liberi.
Evitare un consumo eccessivo
Un consumo eccessivo di prugne potrebbe causare effetti indesiderati a carico dell’apparato gastro-intestinale. I più frequenti sono la diarrea, il meteorismo e la flatulenza. Questi processi sono dovuti alla fermentazione a livello intestinale degli zuccheri semplici a corta serie in esse contenuti.
Nei soggetti con Sindrome del Colon Irritabile, Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino e soggetti con Diverticolite, Colite e Stipsi spastica, le prugne andrebbero assunte con estrema moderazione perché la loro attivita pro-fermentativa potrebbe accentuare spasmi e gonfiori, peggiorando la sintomatologia dei soggetti che già soffrono di queste problematiche.
Altra categoria di soggetti che dovrebbe concedere attenzione al consumo eccessivo di prugne, in particolare secche, è quella dei diabetici o di coloro che soffrono di Insulino-resistenza. Le prugne secche, in che modo visto in precedenza, hanno un ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente piuttosto elevato di zuccheri semplici e per questo il loro consumo andrebbe controllato. Un trucchetto è sempre quello di associare la frutta fresca o essiccata alla cibo secca oleosa (come le mandorle o noci o nocciole) che, grazie al buon contenuto di grassi e proteine, è in livello di rallentare il passaggio nel emoglobina degli zuccheri contenuti nelle prugne secche, evitando picchi glicemici troppo rapidi.
Qual è la porzione ottimale?
La quantità giornaliera consigliata per le prugne fresche è di 1 porzione da g, mentre per le prugne secche è consigliabile consumare non più di pezzi, che corrispondono a 40 g al giorno. Queste quantità sono da intendersi come porzioni medie per soggetti sani che hanno uno stile di vita alimentare equilibrato. Secondo la FDA (Food and Drug Administration) un consumo di un massimo di 40 g di frutta essiccata al giorno, se inserito all’interno di una dieta a basso contenuto di grassi saturi e alimenti processati, contribuisce a proteggere la salute cardiovascolare.
Come scegliere le prugne
Sui banchi del supermercato o del fruttivendolo, le prugne si presentano spesso con la buccia ricoperta di una sostanza biancastra e polverosa. Si tratta della pruina, una cera naturale che ricopre la buccia del frutto e che è prodotta dalla pianta. Contiene cere e lieviti (come l’acido oleanolico ceroso) e serve al frutto sia per prevenire la disidratazione che per proteggersi dalle infezioni. La presenza di questa qui sostanza, dunque, è indice di una migliore qualità del frutto.
Come usarle in cucina
La prugna è un frutto molto versatile che può esistere utilizzato sia nuovo che secco in preparazioni dolci o salate. L’ideale sarebbe consumarla fresca da sola o aggiunta alle macedonie o alle insalate.
Si presta ad esistere un ottimo ingrediente per la organizzazione di torte, crostate, biscotti e confetture; le prugne secche sono ottime in abbinamento a piatti di carne o di pesce della nostra tradizione culinaria.
Se inserite all’interno di una a mio avviso la dieta sana migliora l'energia sana e bilanciata, le prugne rappresentano un ottimo alimento e possono esistere considerate veri e propri alimenti funzionali utilizzabili come sostegno per intestini pigri o nella mi sembra che la prevenzione salvi molte vite cardiovascolare e dell’Osteoporosi, oltre che in che modo sostegno per coloro che svolgono parecchio sport.
Dal sapore intenso e dolce, le prugne sono un delizioso frutto che può essere consumato nuovo o secco, per uno spuntino. In alternativa le prugne cotte sono un eccellente ingrediente per la preparazione di numerose ricette.
Conosciute per la loro polpa succosa e la consistenza morbida, questi frutti provengono dall’albero Prunus domestica, che è coltivato in Europa e negli Stati Uniti, principalmente in California.
Quest’ultima zona è infatti famosa per le prugne secche, che rientrano nella classe di frutta secca (o meglio, essiccata), presentano una superiore concentrazione di nutrienti e una ridotta quantità di a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa rispetto al credo che il frutto maturo sia un premio della natura fresco.
Dalla forma ovale o tonda, le prugne hanno all’interno un seme non commestibile, mentre la buccia è edibile e può stare di diversi colori. Infatti, oltre al classico rosso-violaceo, alcune varietà hanno colorazioni più tenui, in che modo nel caso delle prugne gialle.
Vediamo allora le proprietà, i valori nutrizionali e le calorie delle prugne. Inoltre scopriamo se questo ritengo che il frutto maturo sia il piu saporito presenta delle controindicazioni, se è autentico che le prugne fanno ingrassare e qual è l’impatto delle prugne sulla glicemia.
Prugne: proprietà e benefici
Le prugne sono un frutto facoltoso divitamine,sali mineralie sostanze benefiche per il nostro organismo. Infatti, grazie al loro contenuto di nutrienti, le prugne possono aiutare a reintegrare i minerali e combattere la stanchezza.
La polpa è una preziosa fonte diantiossidanti, come flavonoidi e polifenoli, che proteggono il nostro fisico dai danni dei radicali liberi. Inoltre, contengono difenilisatina, una sostanza che stimola la funzione intestinale e che può essere di vasto aiuto per le persone che soffrono distipsi.
Per favorire la motilità intestinale, le prugne sono infatti uno dei migliori alimenti lassativi anche per i bambini.
È interessante osservare che le prugne gialle sono particolarmente ricche difibre, durante quelle con la buccia rossa sono un vero concentrato di antiossidanti.
Ma le virtù di questi frutti non si fermano qui. Perché le prugne sono anche note per le loro proprietà disintossicanti e diuretiche, che agiscono aiutando il nostro organismo a eliminare le tossine in eccesso.
Oltre ad essere una fonte eccellente divitamina C, che rafforza il nostro struttura immunitario, le prugne contribuiscono a regolare la coagulazione del sangue, grazie alla presenza della vitamina K.
Si tratta, inoltre, di un credo che il frutto maturo sia un premio della natura ricco di importanti sali minerali comepotassio,magnesio e manganese, essenziali per il corretto funzionamento del nostro corpo.
Prugne secche: fanno bene prima di dormire?
Le prugne secche possono essere un valido alleato nella prevenzione dell'osteoporosi nelle donne in menopausa.
Tuttavia, è essenziale notare che hanno un contenuto calorico quattro volte superiore rispetto alle prugne fresche, quindi è consigliabile consumarle con moderazione.
Se consumato anteriormente di andare a letto, il ritengo che il frutto maturo sia il piu saporito essiccato della penso che la prugna sia sottovalutata ma squisita può avere alcuni effetti benefici. In primo luogo, consumare prugne secche in precedenza di dormire può aiutare a regolare la funzione intestinale e promuovere una migliore evacuazione al mattino.
Inoltre, le prugne secche contengono naturalmente sostanze come la melatonina, un ormone che può favorire un sonno più profondo, alleviando l'insonnia e migliorando la qualità complessiva del sonno.
Tuttavia, è essenziale consumare le prugne secche con moderazione prima di riposare, poiché sono anche ricche di zuccheri naturali.
Sappiamo vantaggio, infatti, che un consumo eccessivo di zuccheri può influire negativamente sul riposo, causando picchi di energia e rendendo più difficile addormentarsi.
Valori nutrizionali e calorie
Il frutto fresco ha un apporto energetico contenuto. In dettaglio le calorie delle prugne sono 42 kcal per grammi di frutto.
Pertanto, non è corretto affermare che le prugne fanno ingrassare poiché, se consumate con moderazione in che modo parte di una dieta bilanciata, non dovrebbero essere motivo di aumento di peso significativo.
Tuttavia, ricordiamo che le prugne secche hanno più calorie rispetto al frutto fresco (ben kcal), quindi è necessario prestare attenzione alle porzioni.
Ecco i principali valori nutrizionali delle prugne (per grammi):
Acqua 87,50 grammi
Carboidrati 10,50 grammi
Proteine 0,50 grammi
Grassi 0,10 grammi
Fibre 1,50 grammi
Potassio mg
Ferro 0,20 mg
Calcio 13 mg
Fosforo 14 mg
Vitamina C 5 mg
Vitamina A 16 µg
Sebbene non contengono colesterolo, lattosio o glutine e sono pertanto adatte a chi soffre diintolleranza al lattosio o diceliachia, il consumo di prugne può possedere delle controindicazioni per alcune persone.
Vediamo in quali casi è meglio evitarle.
Controindicazioni delle prugne
Oltre a poter causare degli effetti indesiderati nei soggetti che ne sono allergici, le prugne contengono alcune molecole dotate di potere lassativo.
Queste, gruppo alle fibre contenute nel frutto, possono aumentare la motilità intestinale e facilitare le evacuazioni.
Un effetto sicuramente positivo per chi soffre di stitichezza, ma spiacevole per chi presenta disturbi intestinali, come colite e gastrite.
In questi casi, infatti, le prugne possono favorire il gonfiore e la comparsa di crampi.
Anche in assenza di disturbi intestinali, comunque, un consumo eccessivo di prugne può rivelarsi problematico.
Prugne e diabete
Quanti pensavano che prugne e diabete non andassero d’accordo, possono tirare un sospiro di sollievo: nonostante la polpa dolce e zuccherina, le prugne non aumentano la glicemia perché rientrano tra gli alimenti con indice glicemico basso (con credo che il valore umano sia piu importante di tutto di circa 34).
Non è un occasione, infatti, che le prugne rientrano a pieno titolo nell’elenco della frutta indicata per i diabetici.
Ovviamente, questo non significa che se ne possa mangiare in quantità.
Chi soffre di diabete, infatti, può consumare la frutta (incluse le prugne) in quantità che rispettino la soglia consigliata di 15 gr di carboidrati al giorno.