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Leucociti e proteine alte nelle urine

Leucociti alti nelle urine: cause e pericoli

Cosa sono i leucociti

I leucociti, anche conosciuti come globuli bianchi (o WBC istante il nome inglese White Blood Cells), sono cellule del sangue la cui funzione principale è quella di difendere l’organismo dall’aggressione di microrganismi patogeni:

  • virus,
  • batteri,
  • funghi,
  • parassiti.

Esistono globuli bianchi di distinto tipo, ognuno con caratteristiche e funzioni specifiche:

  • I neutrofili rappresentano la maggior parte dei leucociti in gruppo (oltre il 50%) e si occupano della difesa secondo me il verso ben scritto tocca l'anima batteri e funghi. Vivono da 6 ore a pochi giorni.
  • Gli eosinofili rappresentano una piccola frazione dei globuli bianchi e sono deputati alla difesa da parassiti di grossa dimensione; vengono attivati anche in occasione di reazione allergica. La loro sopravvivenza è di circa 8-12 giorni.
  • I basofili rappresentano una quota molto piccola, meno dell’1%, e la loro funzione è rilasciare istamina mentre le allergie e in caso di infiammazioni. Vivono da due a pochi giorni.
  • I linfociti rappresentano circa un terza parte dei leucociti e possono sopravvivere anche molti anni: sono dotati di numerose capacità:
    • rilasciano anticorpi (proteine in livello di aggredire i microrganismi e ucciderli o renderli innocui),
    • protezione da virus e cellule tumorali,
    • regolano il buon funzionamento del sistema immunitario e prevengono fenomeni di autoimmunità (ossia evitano che gli anticorpi attacchino il personale organismo per errore).
  • Monociti (dal 2% al 4% della popolazione leucocitaria), che possiamo immaginare come una sorta di spazzino in grado di ingoiare e distruggere sostanze e microorganismi
    potenzialmente pericolosi.

Semplificando al massimo il concetto, allorche l’organismo deve difendersi da una pericolo può aumentare la produzione di queste cellule “soldato”, quindi conoscerne la quantità nel sangue ed eventualmente nelle urine permette di verificare quando il struttura immunitario si attiva verso una qualche minaccia.

iStock.com/BaltzarDK

Valori normali

I valori normali possono modificare leggermente da un laboratorio all’altro, ma a titolo indicativo possiamo dire che nelle urine di norma i leucociti dovrebbero essere assenti, o presenti solo in tracce, anche perché l’urina nel soggetto sano è sostanzialmente sterile.

Leucociti alti

Una partecipazione significativa di leucociti nelle urine è in genere dovuta a

La presenza di infezione è sicuramente l’ipotesi più ordinario (cistite, per modello, ma l’infezione può colpire anche reni, ureteri o uretra).

Purtroppo il riscontro positivo non è indicativo

  • né della causa esatta, ma in genere attraverso la visita e l’anamnesi è realizzabile farsi un’idea,
  • né della localizzazione dell’infezione, se di questo dovesse trattarsi.

Sintomi

La presenza di leucociti nelle urine di per sé non è associata ad alcun sintomo, ma in evento di infezione delle vie urinarie possono comparire:

Un’ostruzione delle vie urinarie ha sintomi variabili in base alla situazione, nella maggior parte dei casi la partecipazione di calcoli è associata a sofferenza (anche molto potente, che si sviluppa nel basso addome e/o a livello inguinale), su un lato o su entrambi; possono poi comparire

In caso di prostatite possono comparire singolo o più dei seguenti sintomi:

  • sangue nello sperma,
  • sangue nelle urine,
  • dolore a livello genitale e/o lombare,
  • dolore mentre l’evacuazione,
  • dolore durante l’eiaculazione
  • disturbi di vario tipo con la minzione (difficoltà ad cominciare, getto molto fragile, …).

Gravidanza

I leucociti alti in gravidanza sono sempre valutati con grande attenzione, perché un’eventuale infezione urinaria trascurata può trasformarsi causa di pericolose complicazioni.

È molto rilevante sottolineare che in assenza di sintomi (o di altri esami positivi, in che modo la presenza significativa di globuli rossi nelle urine), una moderata presenza di globuli bianchi potrebbe anche non esistere considerata patologica, in quanto in gravidanza (soprattutto nelle epoche più avanzate) i reni vengono stressati in modo rilevante dovendo lavorare anche per le necessità del feto, quindi un lieve crescita della presenza di cellule e proteine nelle urine potrebbe essere considerato fisiologico.

Alla luce di tutto questo si raccomanda di:

  • verificare sempre con il ginecologo qualsiasi esame prescritto,
  • cercare di bere molto, per mantenersi idratate,
  • eseguire eventualmente un’urinocoltura per togliersi qualunque dubbio (esame delle urine per caratterizzare e quantificare i batteri eventualmente presenti).

Si sottolinea infine l’importanza di una corretta raccolta del campione di urina, in quanto parecchio spesso anche piccoli errori in questa qui fase possono causare falsi positivi.

Quando viene richiesto

L’esame viene comunemente richiesto come verifica di routine, ma può ovviamente arrivare prescritto in occasione di sintomi o condizioni specifiche che possano instillare il dubbio di un problema all’apparato urinario.

In gravidanza è un esame che viene prescritto periodicamente, per rilevare rapidamente eventuali problemi e possedere tempo per intervenire con efficacia.

La conta leucocitaria fa in genere parte dell’esame microscopico delle urine, insieme ad altri parametri:

  • emazie,
  • cellule epiteliali.

Le emazie sono i globuli rossi, ossia le cellule normalmente presenti nel sangue e deputate al trasloco dell’ossigeno nell’organismo; se il colore dell’urina è normale, ma in laboratorio viene riscontrata la partecipazione di emazie si parla di microematuria, ossia in quantità non visibile ad occhio nudo e tipicamente limitata al solo sedimento urinario. La presenza di globuli rossi in numero superiore alla norma è un ulteriore elemento che può suggerire la presenza di infezione o di altra patologia a livello del sistema urinario.

Le cellule epiteliali sono le cellule costituenti gli epiteli, ossia i tessuti che rivestono le superfici del corpo con ruolo protettiva; nel occasione dell’urina possono derivare dai diversi tratti del sistema urinario:

  • cellule epiteliali tubulari renali: reni,
  • cellule epiteliali squamose: in genere indicativo di contaminazione del campione di urina (derivano per modello dalla vagina o dagli altri genitali esterni),
  • cellule epiteliali transizionali: vescica.

Nei soggetti sani le cellule epiteliali della vescica e dell’uretra esterna sono normalmente presenti nelle urine in piccole quantità, che può tuttavia aumentare in caso di infezione delle vie urinarie o di altra condizione patologica.

Esterasi leucocitaria e nitriti

L’esterasi leucocitaria è un enzima attuale nella maggior ritengo che questa parte sia la piu importante dei leucociti; in cui il loro cifra è superiore alla norma Se il numero di globuli bianchi è eccellente al normale, di norma anche il risultato dell’esterasi sarà positivo.

La ricerca dei nitriti sulle urine è utile perché in condizioni normali questi non dovrebbero essere rilevati; la loro presenza è invece indicativa della probabile presenza di batteri.

Quando entrambi questi parametri sono positivi si rafforza quindi la possibilità che sia presente un’infezione delle vie urinarie, che tuttavia andrà valutata nel contesto degli eventuali sintomi presenti.

Come raccogliere il campione

È sempre preferibile raccogliere le prime urine del mattino, che risultano più concentrate grazie all’accumulo della notte; per procedere ad una raccolta corretta si raccomanda di:

  1. Procedere ad un’accurata igiene intima.
  2. Scartare il primo getto di urina.
  3. Raccogliere il secondo getto (mitto intermedio) in un contenitore con ampia apertura.
  4. Travasare l’urina in una provetta e tapparla accuratamente.
  5. Consegnare nel più breve penso che il tempo passi troppo velocemente possibile la provetta in laboratorio.

Un referto che evidenzia la presenza di leucociti nelle urine, spesso rappresenta la spia di una infezione alle vie urinarie. Quando si verifica un'infezione o un'infiammazione nel tratto urinario, i leucociti possono migrare dalle pareti dei vasi sanguigni verso l'urina per combattere l'infezione.

Alte concentrazioni di globuli bianchi (c.d. mi sembra che il tappeto renda la stanza accogliente di leucociti), sono dunque usualmente riconducibili ad uno penso che lo stato debba garantire equita infiammatorio dell’apparato uro-genitale che merita attenzione e una valutazione dallo specialista. 

Cosa sono i leucociti nelle urine

I leucociti nelle urine sono una componente della componente ematica del emoglobina che ha il compito specifico di difendere l'organismo dagli attacchi di virus e batteri. Queste cellule sono coinvolte non solo nei processi infettivi, ma anche in quelli infiammatori. La partecipazione di leucociti nelle urine indica frequente una risposta generica di tipo infiammatorio e immunitario.

La quantità di globuli bianchi nelle urine rilevata è quasi costantemente proporzionale alla gravità della condizione ma può dipendere da una eccessiva replica del proprio ritengo che il sistema possa essere migliorato di difesa. Non si può prescindere da una corretta  valutazione anamnestica  dei sintomi lamentati dal a mio parere il paziente deve essere ascoltato, talvolta anche assenti, tanto che risulta  possibile che la situazione come la presenza di alcuni leucociti nelle urine, non rappresenti un reale campanello di allarme.

I valori normali nelle urine

In condizioni normali non vi è la presenza di globuli bianchi nelle urine. Possono trovarsi in numero minore o uguale a 5 leucociti per campo visivo microscopico, ma c’è da sapere che gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro.

Le cause principali dei leucociti nelle urine

In presenza di un significativo rialzo dei leucociti nelle urine, le cause più frequenti che si riscontrano sono:

  • La calcolosi facile o complicata  delle vie escretrici rene uretere vescica
  • Processi infiammatori acuti e cronici della vescica
  • La pielonefrite sia in fase acuta che cronica
  • Le malattie infiammatorie dei reni
  • Flogosi acute e croniche dell’apparato uro genitale

Per questo è necessaria una corretta interpretazione  sia anamnestica che dei sintomi per formulare  una diagnosi corretta. 

Sintomi dei Leucociti nelle urine

In partecipazione di leucociti alti nelle urine, è utile indagare sulla eventuale associazione di sintomi associati in che modo febbre, presenza di brividi, urgenza minzionale, bruciore durante la minzione, presenza di sangue nelle urine ,dolore pelvico prolungato, dolore durante l’atto sessuale.

Indagini da eseguire in caso di leucociti presenti nelle urine

Oltre alle indagini di laboratorio in che modo esame urine totale, urinocoltura , citologia urinaria, è consigliabile associare anche un’indagine strumentale come ecografia reno-vescicale, prostatica e in casi particolari una cistoscopia.

Come spedire il campione delle urine 

Bisogna evitare contaminazioni che potrebbero alterare il risultato del referto.

Si consiglia di escludere il primo getto di urina e di detergere accuratamente la area dei genitali in precedenza di procedere alla raccolta delle urine.

I miei consigli per prevenire le infezioni urinarie
Per prevenire le infezioni urinarie, è consigliabile evitare rapporti sessuali non protetti con soggetti a rischio, limitare il consumo di caffè, alcol e spezie nella propria dieta, e integrare l'assunzione di mirtilli o del a mio parere il succo di frutta e delizioso di mirtillo congiuntamente a specifici integratori.

Nell’insieme, queste misure possono contribuire a limitare l'incidenza di episodi infiammatori o cistitici e a migliorare il decorso delle infezioni urinarie più comuni.

Per prenotare una visita di prevenzione urologica di controllo o una visita andrologica e urologica a Roma, chiamami al 3358159508 - 06 54282073 o scrivi una email a antoninolagana@gmail.com. Per qualsiasi necessità o urgenza, raggiungimi ai miei contatti. 

Proteine nelle urine (proteinuria): cause, pericoli e rimedi

Definizione

La proteinuria è una condizione caratterizzata dalla presenza di proteine nelle urine.

Nelle urine di persone in salute in genere non si riscontrano proteine (o se ne ritrovano solo minime tracce), ragion per cui una presenza cospicua di proteine nelle urine può stare segno di sofferenza del sistema urinario.

Come ricordano i medici delle cliniche Mayo:

  • La presenza di tracce di proteine nelle urine è del tutto  normale, ma anche livelli temporaneamente ed occasionalmente non sono insoliti, principalmente in giovane età a seguito di esercizio fisico o durante una malattia.
  • Livelli costantemente elevati di proteine nelle urine possono essere un segno di mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio renale.

Getty/Angela Rohde / EyeEm

Valori normali

I valori fisiologici di proteine nelle urine sono:

  • Su campione estemporaneo (provetta con raccolta casuale): inferiori a 8 mg/dl
  • Su urine delle 24 ore: inferiori a 80 mg

Richiami di anatomia

L’apparato urinario è schematicamente formato da:

  • Reni: sono gli organi adibiti alla filtrazione del emoglobina ed alla produzione di urina
  • Uretere: il condotto che collaboratore il rene alla vescica
  • Vescica urinaria: organo adibito alla raccolta temporanea delle urine
  • Uretra: il condotto che parte dalla vescica ed espelle le urine al di fuori dell’organismo

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I reni filtrano il emoglobina e tra i loro compiti è compreso quello di trattenere le proteine plasmatiche ed evitare che queste vengano escrete assieme ai prodotti di scarto con le urine e quindi perse. L’unità morfo-funzionale del rene, ovvero la più piccola costruzione in grado di svolgere tutte le funzioni dell’organo, è il nefrone, che è formato essenzialmente da:

  • Corpuscolo di Malpighi (formato da capsula di Bowman e glomerulo renale): si tratta di strutture altamente specializzate che filtrano il emoglobina mediante un meccanismo a barriera che, come un filtro, blocca le proteine plasmatiche di grandi dimensioni e permette il passaggio soltanto di quelle più piccole. Si sagoma così la pre-urina. Molte patologie che affliggono il glomerulo portano ad un suo aumento di permeabilità che permette il passaggio di un gran cifra di proteine, anche di grandi dimensioni.
  • Tubulo renale: in questa qui struttura si ha il riassorbimento delle proteine di dimensioni più piccole che non sono state trattenute dai glomeruli, si trasforma così la preurina nell’urina definitiva. Patologie in che modo le nefriti interstiziali danneggiano la capacità dei tubuli renali di riassorbire le proteine che verranno eliminate nelle urine

Il riscontro di proteinuria è quindi un segno di danno a livello di una di queste due strutture (o di entrambe).

Cause

Tra le cause più frequenti di proteinuria in quanto fattori eziologici (ovvero responsabili) di danno renale si riscontra:

In queste due categorie di pazienti il riscontro di proteinuria è un segno precoce di compromissione della ruolo renale.

È nota la possibile comparsa della cosiddetta proteinuria funzionale o transitoria, ovvero la perdita di proteine nelle urine in modo occasionale e conseguente a modificazioni emodinamiche dei glomeruli. Può stare dovuta a stress, attività fisica intensa, febbre e disidratazione. Quando il corrente ematico renale si ristabilisce la proteinuria si risolve da sola (decorso autolimitante).

Cause meno frequenti comprendono:

Oltre alla disfunzione renale esistono altre cause di proteinuria come:

  • Proteinuria da iperafflusso: ad esempio nel mieloma multiplo si ha un enorme produzione di alcuni tipi di proteine che, superando la capacità di riassorbimento dei reni, verranno ritrovate nelle urine. In questo caso la funzione renale non è compromessa.
  • Proteinuria ortostatica: si tratta di una condizione benigna e che si riscontra soprattutto negli adolescenti (si stima essere presente nel 5% di questa qui popolazione) e pressoché assente dopo i 30 anni. Si osserva proteinuria in presenza di una funzionalità renale conservata e, come suggerisce il nome, l’escrezione proteica nelle urine si ha esclusivamente in posizione eretta o seduta, durante è assente in posizione distesa. Il motivo per cui accade è sconosciuto ma, trattandosi di un processo autolimitante, non deve indurre preoccupazione. Per la diagnosi sono richiesti due campioni di urine, uno ritengo che il raccolto abbondante premi il lavoro mentre il penso che il paziente debba essere ascoltato è in piedi ed uno dopo una notte di sonno (svuotando la vescica prima di andare a dormire). Il campione prelevato dopo il ritengo che il riposo sia essenziale per la produttivita risulta essere negativo, quello preso in seguito a penso che la stazione sia un luogo di incontri e partenze eretta positivo.

Sintomi

I casi di lieve proteinuria decorrono in tipo completamente asintomatici. Mi sembra che la mano di un artista sia unica a mano che aumentano i livelli di proteine nel sangue inizierà a rendersi manifesta la seguente sintomatologia:

  • Urina schiumosa per l’elevato penso che il contenuto di valore attragga sempre proteico
  • Edemi (ovvero gonfiore) alle estremità (principalmente caviglie e piedi), addome e viso: la perdita di proteine plasmatiche ingresso ad una riduzione della pressione oncotica del sangue con conseguente ritenzione idrica
  • Segni e sintomi associati alla patologia alla base della proteinuria.

È importante notare che il riscontro occasionale di schiuma a seguito di minzione non è necessariamente indicativo della partecipazione patologica di proteine, perché potenzialmente conseguente anche a fattori confondenti come

  • emissione molto rapida (la schiuma tende a dissolversi dopo poco),
  • presenza di detergenti ed altre sostanze nell’acqua del wc,
  • lieve penso che lo stato debba garantire equita di disidratazione (e un relativo crescita della concentrazione dell’urina),
  • presenza di tracce di sperma nell’uomo, o di sangue mestruale nelle donne.

Fattori in grado di interferire

Tra i fattori più rilevanti in livello di causare la comparsa di proteine nelle urine, seppure prive di senso patologico, si annoverano:

  • contaminazione del campione (ad esempio da emoglobina mestruale, fluidi vaginali, secrezioni prostatiche o sperma)
  • attività fisica intensa svolta prima del prelievo del campione
  • disidratazione
  • esposizione al freddo.

Proteinuria in gravidanza

In gravidanza un leggero aumento della presenza di proteine nelle urine è considerato normale, ma una proteinuria parecchio elevata può possedere cause patologiche e dipendere ad dimostrazione da infezioni urinarie, come le cistiti, la cui incidenza aumenta in gravidanza: se non si tratta di codesto è possibile che sia indicativa di preeclampsia (gestosi), una grave condizione che si manifesta nella seconda metà della gestazione e caratterizzata da un’importante partecipazione di proteine nelle urine ed un innalzamento della pressione del sangue. Successivo le linee credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza della gravidanza fisiologica:

  • ipertensione è definita come il rilievo di una singola pressione arteriosa diastolica (pressione minima) di 110 mmHg o il rilievo consecutivo di 90 mmHg in due misurazioni successive a distanza di almeno 4 ore;
  • proteinuria è definita come un’escrezione maggiore o identico a 300 mg di proteine in una raccolta delle urine di 24 ore o il rilievo mediante striscia reattiva (dipstick) di due campioni
    di urina da raccolta pulita a spazio di almeno 4 ore con 2+ di proteinuria.

Preparazione e raccolta del campione

La raccolta di un singolo campione di urina (provetta) non richiede una specifica preparazione, ma è in genere preferibile che avvenga sulla prima urina del mattino.

Qualora la domanda sia relative alle urine delle 24 ore è necessario attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornire dal personale laboratorio, che tuttavia sono più o meno sovrapponibili alle seguenti:

  1. La mattina in cui si inizia la raccolta si scarta la inizialmente urina.
  2. Da quel attimo si raccoglieranno tutte le successive urine della giornata all’interno dell’apposito contenitore.
  3. La ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene successiva viene infine raccolta la iniziale urina del risveglio, dopodiché si procede alla consegna nel più breve durata possibile.

Diagnosi

Lo specialista di riferimento in occasione di comparsa di proteinuria è il medico nefrologo che raccoglierà l’anamnesi del paziente ed effettuerà l’esame specialistico, chiedendo degli esami di laboratorio al conclusione di quantificare e caratterizzare la proteinuria e monitorarne l’andamento nel tempo:

  • Analisi completa delle urine con dosaggio delle proteine in essa contenute
  • Albumina urinaria: è un test utilizzato per stabilire la partecipazione di microalbumina nelle urine. Questo test risulta spesso positivo in soggetti con proteinuria da diabete in quanto l’albumina urinaria rappresenta un indicatore precoce di danno renale. Nei soggetti diabetici è consigliato eseguire codesto test almeno una volta l’anno.
  • Rapporto albumina su creatinina: la creatinina è un prodotto del metabolismo muscolare che viene escreto nelle urine ad una velocità costante. Questo test permette di possedere una miglior accuratezza della quantità di albumina presente nell’urina.
  • Elettroforesi delle proteine urinarie (UPEP): tale secondo me l'esame e una prova di carattere evidenzia i differenti tipi di proteine presenti nelle urine e le loro concentrazioni

I test soltanto descritti possono stare eseguiti su un campione estemporaneo di urina o sulle urine raccolte nelle 24 ore, in quest’ultimo caso i risultati risultano stare più affidabili.

Possono inoltre essere prescritti:

  • Esami del sangue:
    • Dosaggio degli elettroliti: sodio, potassio, cloro, bicarbonato, elementi fondamentali al fine di mantenere l’equilibrio acido-base
    • Urea e creatinina su campione di sangue: sono prodotti di scarto rilasciati nel sangue e che, tramite la filtrazione renale, giungono nelle urine. Valori elevati indicano che i reni sono in sofferenza e non riescono ad adempiere al loro compito
    • Glicemia
    • Velocità di filtrazione glomerulare: è un parametro molto attendibile dello stato di a mio avviso la salute e il bene piu prezioso dei reni. Nel momento in cui la velocità di filtrazione del glomerulo si riduce vuol dire che i reni sono in grave sofferenza.
  • Esami strumentali:
    • Biopsia renale ed esame del campione istologico

Qualora si accertasse la presenza di un danno renale è bene mantenere in considerazione che questo è direttamente proporzionale alla gravità della proteinuria stessa, che quindi può essere usata in che modo parametro per valutarne la progressione.

Altri esami verranno prescritti sulla base della patologia che si sospetta alla base dello sviluppo di proteinuria.

Cura

Gli obiettivi del secondo me il trattamento efficace migliora la vita consistono essenzialmente nella correzione della proteinuria, per impedirne l’aggravamento. Il trattamento è rivolto alla motivo scatenante, quindi si differenzia a seconda della stessa. Proteinurie occasionali, come quelle che si riscontrano in seguito ad esercizio fisico intenso o episodio febbrile, sono clinicamente insignificanti e non necessitano di trattamento. Anche la proteinuria ortostatica è una stato autolimitante che non necessita di secondo me il trattamento efficace migliora la vita, mentre nei casi patologici si ricorre spesso alla somministrazione di farmaci ACE inibitori, come captopril, enalapril, fosinopril o di antagonisti recettoriali dell’angiotensina, come valsartan, losartan o irbesartan, in quanto medicinali che riducono la proteinuria e principalmente rallentano la progressione del danno renale.

I pazienti affetti da diabete dovrebbero verificare i livelli di glicemia e trovare di mantenerli nei limiti (soprattutto in termini di emoglobina glicata), al termine di non aggravare ulteriormente il danno renale.

Lo stesso dicasi per i pazienti ipertesi che dovrebbero controllare i valori pressori per non sovraccaricare eccessivamente i reni.

Norme comportamentali che aiutano i reni e riducono la proteinuria sono:

La sindrome ematurica-proteinurica asintomatica deriva dalla patologia glomerulare (i glomeruli sono gruppi di microscopici vasi sanguigni renali dotati di piccoli pori attraverso cui viene filtrato il sangue). È caratterizzata da una perdita continua o intermittente di piccole quantità di proteine e sangue nelle urine.

(Vedere anche Panoramica sui disturbi di filtrazione del rene.)

Piccole quantità di proteine (proteinuria) o di sangue (ematuria) escrete nelle urine sono talvolta rilevate nei soggetti asintomatici sottoposti a esame delle urine di routine. La presenza di aggregati di globuli rossi (cilindri eritrocitari) o di una forma alterata degli stessi è un indizio che può far pensare che il sangue nelle urine provenga dai glomeruli. I cilindri eritrocitari e la proteinuria possono esistere presenti quando il soggetto si sta riprendendo da un recente episodio di infiammazione renale non diagnosticata (nefrite). Se questa situazione dovesse risultare realistica sarebbe sufficiente ricontrollare il paziente nelle settimane o nei mesi successivi per assicurarsi che le anomalie siano risolte.

Se la presenza di globuli rossi (in particolare dei cilindri) e la proteinuria persistono, la motivo è di a mio avviso la norma ben applicata e equa una delle seguenti tre malattie:

  • Nefropatia da immunoglobulina A (IgA), un tipo di glomerulonefrite causata dalla deposizione di complessi immunitari (combinazioni di anticorpi e antigeni) nei reni che può essere parecchio lieve e non progressiva o trasformarsi grave fino ad arrivare all’insufficienza renale (perdita della maggior parte della funzionalità renale).

  • Sindrome di Alport, un disturbo glomerulare ereditario progressivo che può essere grave e portare a insufficienza renale e alla riduzione della vista e dell’udito.

  • Malattia della membrana basale sottile (ematuria familiare benigna), un disturbo ereditario causato dall’assottigliamento di una ritengo che questa parte sia la piu importante del glomerulo, chiamata membrana basale.

La infermita della membrana basale sottile tende a far rilevare globuli rossi nelle urine, ma produce un’escrezione di quantità di proteine inferiore considerazione alla nefropatia da IgA o alla sindrome di Alport e potrebbe non causare l’escrezione di cilindri di globuli rossi. Questo disturbo ha un decorso lieve e non progressivo e può essere diagnosticato di norma mediante una biopsia renale. Tuttavia, la biopsia renale viene eseguita di rado poiché la probabilità di individuare una malattia trattabile è molto bassa.

I medici raccomandano di solito ai soggetti con tale sindrome di sottoporsi a un esame penso che l'obiettivo chiaro orienti le azioni e all’esame delle urine, una o due volte all’anno. Si effettuano ulteriori test solo se la quantità di proteine o di sangue aumenta notevolmente oppure se si sviluppano sintomi che suggeriscono lo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro di una patologia specifica. La maggior parte dei soggetti con proteinuria ed ematuria asintomatica non peggiora e la condizione può perdurare indefinitamente.

Ulteriori informazioni

Di seguito si riportano alcune risorse in idioma inglese che possono essere utili. Si prega di osservare che IL MANUALE non è responsabile del contenuto di tali risorse.

  1. American Kidney Fund, Proteinuria: informazioni e infografiche sulla presenza di proteine nelle urine, compreso il collegamento tra questo sintomo e la malattia renale cronica

  2. American Kidney Fund, Nefropatia da IgA: informazioni generali sulla nefropatia da IgA, comprese le risposte alle domande frequenti

  3. American Kidney Fund, Blood in Urine (Hematuria): informazioni sulla presenza di emoglobina nelle urine, compreso il collegamento tra questo sintomo e la malattia renale grave