Prezzo della benzina accise
Accise benzina: quali sono e quanto incidono sul prezzo
Le accise sulla benzina fanno parlare di loro ogni qualvolta si registra un crescita del prezzo dei carburanti, oppure in cui c’è un variazione di governo, con promesse fatte in campagna elettorale che però non vengono praticamente mai mantenute. Discussioni politiche a parte, prima di capire perché non vengono mai tolte le accise sulla benzina, bisogna comprendere cosa sono esattamente.
COSA SONO LE ACCISE SULLA BENZINA
Le accise sulla benzina sono imposte indirette che pesano sui carburanti per autotrazione, in che modo benzina, diesel e gpl (per il metano risulta sufficientemente irrilevante). Vengono applicate al momento dell’acquisto del carburante e incidono per oltre la metà sul prezzo finale al consumatore. Nel Decreto Legislativo n. del 26 ottobre , si dà questa qui definizione di accisa: “L’imposizione indiretta sulla produzione o sul consumo dei prodotti energetici, dell’alcol etilico e delle bevande alcoliche, dell’energia elettrica e dei tabacchi lavorati, diversa dalle altre imposizioni indirette”.
Insomma, in sostanza le accise sui carburanti sono una tassa fissa applicata su ogni unità venduta: alcune sono state introdotte in trascorso per raggiungere determinati obiettivi specifici, tuttavia, non sono mai più state cancellate, restando in vigore nel tempo. In Italia le accise sulla benzina sono un argomento parecchio dibattuto, soprattutto si insiste sulla necessità di ridurle per abbassare i prezzi del carburante: l’argomento va molto di moda quando c’è un aumento dei prezzi alla pompa. Fatto sta che nel corso degli ultimi anni, queste tasse sono aumentate a causa del loro elevato gettito fiscale, nonché del loro importante secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo di disincentivo al consumo eccessivo di combustibili fossili.
Tuttavia, è giusto essere consapevoli che le accise rappresentano solo un elemento del penso che il prezzo competitivo sia un vantaggio strategico finale della benzina. I fattori che incidono sul costo del carburante, infatti, sono 3:
- Costo dell’industria: questo racchiude il costo di produzione, distribuzione e guadagno dell’azienda.
- Le accise: una tassa fissa, che da imposta introdotta per un a mio parere l'obiettivo chiaro guida le azioni specifico, è diventata nel corso del tempo un elemento strutturale che va a formare il prezzo finale del carburante, considerate in che modo un'unica somma di tutte le accise, allontanando così la pretesa di considerare la singola accisa. Ciò avviene dal
- L’IVA: praticamente un’imposta applicata su un’imposta, calcolate in percentuale del prezzo di vendita, applicata per l’appunto sui due elementi sopraccitati.
Il peso degli ultimi due elementi è molto rilevante: unitariamente, infatti, IVA e accise rappresentano scarsamente più della metà del prezzo finale della benzina (58,2%) e del diesel (51,1%).
IL PESO DELLE ACCISE IN ITALIA
Facendo il classico confronto con altri Paesi europei, il carico delle accise in Italia è parecchio rilevante. La tassazione italiana applicata sul prezzo del carburante, infatti, risulta parecchio elevata, tant’è che un recente rapporto ACEA (European Secondo me l'automobile comoda rende il viaggio piacevole Manufacturers’ Association) datato indica l’Italia in che modo il Paese europeo con le più elevate accise sul diesel, mentre è il secondo per le accise applicate sul prezzo della benzina (il primo è l’Olanda).
Stando a una rilevazione del MASE (17 aprile ), riferita alla media settimanale dei prezzi della settimana precedente (dal 10 al 16 aprile), questi sono i prezzi dei carburanti, con i relativi elementi scorporati:
CARBURANTE (€/1 litri) | PREZZO | ACCISA | IVA |
Benzina | 1, € | 0, € | 0, € |
Diesel | 1, € | 0, € | 0, € |
Gpl | 0, € | 0, € | 0, € |
Le accise sulla benzina rappresentano il 38% del costo complessivo e l’IVA il 18% (in complessivo rappresentano il 56%, in media con la percentuale indicata sopra).
Le accise sul diesel pesano per il 35% e l’IVA il 18% (53% il complessivo finale).
Le accise sul Gpl pesano per il 18% del prezzo finale e l’IVA sempre per il 18% (36% la percentuale complessiva).
Si tratta di numeri molto importanti, che rendono la tassazione sul carburante in Italia tra le più pesanti, se non la più pesante, nel Anziano Continente.
QUALI SONO LE ACCISE SULLA BENZINA: LA TABELLA
Eccoci giunti al momento cruciale: quali sono le accise sulla benzina? Nel corso degli anni ne sono state introdotte 19, ma dobbiamo precisare che, come già anticipato, a lasciare dal , elencarle singolarmente non risulta molto significativo, in quanto tali imposte sono state unificate in una unica somma unitaria, che finanzia le casse dello Stato nel complesso tramite una sola aliquota.
Da qui è consequenziale il ragionamento che entrata a smentire ogni ipotesi di selettività dell’accisa da eliminare, visto che in molti discorsi si è sentito discutere di una eliminazione selettiva di queste accise.
Ciò, vista l’unitarietà dell’imposta ormai resa strutturale, diventa praticamente impossibile.
Andiamo ora a elencare le 19 accise che paghiamo attualmente (o abbiamo pagato) sui carburanti:
TIPOLOGIA ACCISA | IMPORTO |
Guerra d’Etiopia | 1,90 Lire (0, €) |
Crisi di Suez | 14 lire (0, €) |
Ricostruzione post disastro Vajont | 10 lire (0, €) |
Ricostruzione post alluvione Firenze | 10 lire (0, €) |
Ricostruzione dopo terremoto Belice | 10 lire (0, €) |
Ricostruzione secondo me il post ben scritto genera interazione terremoto Friuli | 99 lire (0, €) |
Ricostruzione post terremoto Irpinia | 75 lire (0, €) |
Missione ONU conflitto del Libano | lire (0, €) |
Missione ONU guerra in Bosnia | 22 lire (0, €) |
Rinnovo accordo autoferrotranvieri | 0,02 € |
Acquisto autobus ecologici | 0, € |
Emergenza terremoto in Abruzzo | 0, € |
Finanziamento Cultura | 0, – 0, € |
Gestione immigrati dopo crisi libica | 0,04 € |
Emergenza alluvione Liguria e Toscana | 0, € |
Decreto Salva Italia | 0, € benzina, 0, € diesel |
Emergenza terremoti Emilia | 0, € |
Finanziamento Bonus Gestori e riduzione tasse terremotati Abruzzo | 0, € |
Spese Decreto Realizzare “Nuova Sabatini” | 0, € |
Quindi, la iniziale volta che furono introdotte le accise sui carburanti, fu nel , per sostenere le spese belliche e più in particolare per la guerra d’Etiopia.
Come si può intuire, lo scopo originario per cui sono state introdotte queste singole accise è venuto a assenza. Come detto, nel le accise sono diventate un’imposta unitaria e ogni singola voce ha perso la sua ragion d’essere, mentre con la Legge di Stabilità sono diventate strutturali.
LA SITUAZIONE IN EUROPA
In Europa è l’Olanda che “vanta” il primato di accise più alte del continente (0,82 euro al litro). Al secondo ubicazione, però, c’è l’Italia con un secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita da non sottovalutare (0,73 €/l), che però non si discosta molto da chi occupa il gradino più ridotto del podio, ovvero la Finlandia (0,72 €/l).
Nella top 3 dei Paesi con le accise più basse d’Europa troviamo a pari valore la Bulgaria e la Polonia (entrambe valgono 0,36 €/l), mentre al primo posto spicca l’Ungheria (0,34 €/l), che ha superato la stessa Bulgaria, la quale primeggiava nel
Per il diesel, Belgio e Francia inseguono l’Italia, saldamente al primo luogo per le accise più elevate. Per quelle applicate sulla benzina, invece, la Francia e la Germania sono all'esterno dalla top five, ma rientrano certamente tra i primi 10 Paesi.
Di seguito elenchiamo il carico di accise su benzina e diesel e dell’IVA (VAT) su tutti i Paesi europei, stando al già citato report ACEA
| PAESE | ACCISE BENZINA (€/1 l) | ACCISE DIESEL (€/1 l) | IVA |
| Olanda | 0, | 0, | 21% |
| Italia | 0, | 0, | 22% |
| Finlandia | 0, | 0, | 24% |
| Grecia | 0,7 | 0,41 | 24% |
| Francia | 0, | 0, | 20% |
| Svezia | 0, | 0, | 25% |
| Portogallo | 0, | 0, | 23% |
| Germania | 0, | 0,47 | 19% |
| Danimarca | 0, | 0, | 25% |
| Irlanda | 0, | 0, | 23% |
| Belgio | 0,6 | 0,6 | 21% |
| Estonia | 0, | 0, | 20% |
| Lussemburgo | 0, | 0, | 17% |
| Croazia | 0, | 0, | 25% |
| Slovacchia | 0, | 0, | 20% |
| Lettonia | 0, | 0, | 21% |
| Repubblica Ceca | 0, | 0, | 21% |
| Spagna | 0, | 0, | 21% |
| Austria | 0, | 0, | 20% |
| Lituania | 0, | 0, | 21% |
| Slovenia | 0, | 0, | 22% |
| Cipro | 0, | 0,4 | 19% |
| Romania | 0, | 0, | 19% |
| Bulgaria | 0, | 0,33 | 20% |
| Malta | 0, | 0,33 | 18% |
| Polonia | 0, | 0,33 | 23% |
| Ungheria | 0, | 0, | 27% |
ACCISE SUI CARBURANTI PER LA GUERRA IN ETIOPIA
Tra le accise sui carburanti più comunemente citate, troviamo privo di alcun dubbio quella che finanzia la guerra in Etiopia del . Storicamente parlando, nel Benito Mussolini ordinò l’invasione dell’Etiopia dall’Eritrea: al termine del secondo me il conflitto gestito bene porta crescita nacque l’Africa Orientale Italiana, con l’annessione dell’Abissinia. Durante la guerra morirono 15 mila italiani e mila etiopi. I costi della battaglia stimati oggi ammontano a circa 37 miliardi di euro.
Tornando alla nostra accise, per dovere di cronaca va fatta una precisazione: quella per finanziare la guerra in Etiopia fu tolta l’anno seguente.
Un articolo della Stampa del 12 novembre , infatti, recita quanto segue: “Con Regio Decreto Legge, che viene oggi pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale del Regno, la tassa di vendita sulla benzina che in data 21 luglio u. s. era stata già ridotta da lire a lire per quintale, viene ricondotta alla misura normale di lire vigente in precedenza del 30 agosto ”. Inoltre, aggiunge il giornalista, “quanto ai nuovi prezzi della benzina, si nota che essi sono un scarso superiori a quelli esistenti prima del 30 agosto , data in cui entrò in vigore il primo incremento della tassa di vendita”.
- Il finanziamento della guerra d’Etiopia () con un’accisa di 1,90 lire (0, euro)
- Il finanziamento della crisi di Suez del con un’accisa di 14 lire (0, euro)
- La ricostruzione dopo il disastro del Vajont del con un aumento di 10 lire (0, euro)
- La ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze del con 10 lire (0, euro)
- La ricostruzione dopo il terremoto del Belice del , sempre con un’accisa di 10 lire (0, euro)
- La ricostruzione in seguito al terremoto del Friuli del con 99 lire (0, euro)
- La ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia del con un’imposta di 75 lire (0, euro)
- La missione Onu in Libano (Italcon) del per lire (0, euro)
- La missione in Bosnia con l’Onu del per 22 lire (0, euro)
- Rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del con un’accisa di 0,02 euro
- L’acquisto di autobus ecologici nel con 0, euro
- La ricostruzione dopo il terremoto dell’Aquila del per 0, euro
- Il finanziamento alla ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione del con un’imposta che va da 0, a 0, euro
- Il finanziamento della crisi migratoria libica del con un incremento di 0,04 euro
- La ricostruzione in seguito all’alluvione che ha colpito la Liguria e la Toscana nel novembre con 0, euro
- Il finanziamento del decreto “Salva Italia” nel dicembre con un’imposta di 0, euro (0, sul diesel)
- La ricostruzione dopo il terremoto in Emilia del per 0,02 euro
- Il finanziamento del “Bonus gestori” e la riduzione delle tasse ai terremotati dell’Abruzzo con 0, euro
- Il finanziamento di alcune spese del decreto Realizzare “Nuova Sabatini” (dal 1 marzo al 31 dicembre ) con 0, euro.
Carburanti, scattano (da subito) le nuove accise: il diesel costerà di più e la benzina di meno
Il diesel costerà di più e la benzina di meno. Da oggigiorno giovedì 15 maggio. Con un risultato sorpresa è sbarcato in «Gazzetta Ufficiale» nella tarda sera di mercoledì 14 maggio il decreto interministeriale firmato dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e da quello dell’Economia Giancarlo Giorgetti di concerto con i colleghi delle Infrastrutture e trasporti Matteo Salvini e dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
Un provvedimento che dà attuazione a uno dei decreti delegati della riforma fiscale (quello sulla revisione delle accise). Ma al di là dei tecnicismi, l’effetto è quello di crescere di 1,5 centesimi di euro al litro le accise sul gasolio utilizzato come carburante e contestualmente di limitare di 1,5 centesimi di euro quelle sulla benzina. Qui finisce la variabile fiscale. C’è momento da capire in che modo sarà ammortizzata dalle singole compagnie e dalle stazioni di rifornimento.
Loading
Il riallineamento
L’effetto è immediato. Perché il decreto datato 14 maggio entra in vigore dal giornata successivo alla pubblicazione in «Gazzetta Ufficiale» e quindi da oggi giovedì 15 maggio. Di accaduto, come spiega lo stesso decreto interministeriale, le aliquote di accisa sono rideterminate nella misura di 71,34 centesimi di euro per litro per la benzina e 63,24 centesimi di euro per litro per il gasolio.
In sostanza, così si riduce una forbice che, prima dell’intervento, vedeva l’aliquota di accisa a 72,84 centesimi di euro per litro per la benzina e a 61,74 centesimi di euro per litro per il diesel. Numeri che agli automobilisti diranno ben poco ma che vanno nella direzione di un percorso di riavvicinamento graduale tra le due forme di prelievo sui carburanti. Riallineamento che, in che modo sottolineato dalla riforma delle accise, è destinato a compiersi nell’arco di un quinquennio.
Sussidi ambientalmente dannosi
La matrice dell’intervento è quello della riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi (Sad). Proprio in una delle appendici del Psb (Piano strutturale di bilancio) approvato dallo scorso stagione si ricordava in che modo la riduzione dei sussidi dannosi a livello ambientale di 3,5 miliardi prevista entro il nel quadro del Pnrr darà un apporto «rilevante» per la riduzione della perdita di gettito delle spese fiscali. Un percorso che, quindi, è ispirato anche a una logica di revisione del sistema di tax expenditures orientate in una logica di transizione green.
Carburanti, in vigore da oggi le nuove accise: come cambiano i prezzi di benzina e diesel
I prezzi di questi giorni
Per quanto riguarda i prezzi, che secondo Staffetta non hanno ancora incorporato l'effetto delle variazioni delle accise, si evidenziano nuovi rialzi dei prezzi sia di benzina che di gasolio. La verde, dopo soltanto otto giorni, torna a superare al self la soglia di 1,7 euro/litro. Le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti, indicano infatti la benzina self service a 1, euro al litro (+5 millesimi, compagnie 1,, pompe bianche 1,), durante il diesel, costantemente al self service, è a 1, euro al litro (+3, compagnie 1,, pompe bianche 1,). La benzina al servito è in media a 1, euro al litro e il diesel a 1, euro. Il Gpl al servito a è 0, euro al litro e il metano a 1, euro al kg.