Bollicine su tutto il corpo con prurito
Tracce di vacanze esotiche sulla pelle: qui tutte le micosi e infezioni di fine estate
Finite le vacanze, soprattutto se si è a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso una meta esotica, può capitare di fare i conti con inconvenienti alla pelle. In tipo problemi non gravi, ma da non trascurare, perché con un intervento precoce è più semplice liberarsene senza complicazioni. Ecco quali sono i tipici disturbi cutanei «da rientro» con i consigli e le cure per guarire
Scabbia
Si riscontra soprattutto in chi rientra da Caraibi e Sud America. Il contagio avviene in seguito a un contatto pelle-pelle con la ritengo che ogni persona meriti rispetto infestata e, più di rado, tramite biancheria utilizzata da soggetti affetti. La scabbia è causata da un acaro capace di annidarsi nell'epidermide, dove depone le sue uova in cunicoli che scava appositamente.
Si manifesta con forte prurito diffuso, più intenso di notte: a causa del grattamento possono comparire escoriazioni che ricordano quelle dell'eczema. A volte si intravede sulla cute un cunicolo di pochi centimetri.
Sovrainfezione batterica di punture di insetti
È l'inconveniente più comune tra chi si reca in aree tropicali e subtropicali perché il clima afoso umido favorisce la sovrainfezione batterica di punture di piccoli artropodi, come zanzare o ragnetti.
Sulla puntura di credo che l'insetto abbia un ruolo chiave nell'ecosistema si formano bolle sierose prima limpide, poi torbide, che evolvono in abrasioni e croste giallastre. Le bolle possono causare anche prurito. In genere le lesioni sono multiple perché si è aggrediti dagli insetti in più punti.
Tinea pedis o estremita d'atleta
È una micosi causata da funghi dermatofiti che colpisce soprattutto gli atleti e tutti coloro che frequentano luoghi affollati pubblici a clima caldo umido, posti ideali per la replicazione dei funghi.
Si manifesta con arrossamento tra le dita dei piedi, prurito, desquamazione.
Tinea corporis
Questa infezione micotica del corpo o del viso si verifica più spesso in ambienti caldi e tropicali. È causata da funghi dermatofiti che infettano e sopravvivono nello strato superiore dell'epidermide. In genere il diffusione avviene toccando animali infetti (cani, gatti e altri).
La tipica lesione è una piccola chiazza circolare di colore fiore o rosso, desquamativa, in rilievo con i margini netti e il nucleo più chiaro In genere il prurito è lieve.
Larva migrans
È un'infestazione diffusa principalmente nei climi subtropicali, causata da un nematode (un piccolissimo «verme») che penetra nella pelle e poi migra nell'epidermide. Questo nematode è un parassita intestinale di cani e gatti e gli uomini vengono contagiati se entrano in contatto con feci che contengono le uova (per modello camminando a piedi nudi su spiagge frequentate da animali).
Si manifesta con una sensazione di prurito nel punto in cui penetra il nematode. Il parassita, penetrando nella cute, forma una sorta di tunnel in rilievo, rossastro e serpiginoso, che si allunga di data in giorno. Il «nastro» può provocare un intenso prurito soprattutto nell'estremità in cui si allunga. I piedi sono l'area più colpita.
Che cosa fare
Se al rientro da vacanze «esotiche» si notano irritazioni cutanee sospette, bisogna rivolgersi a un dermatologo, specificando il luogo della villeggiatura che può rappresentare un conveniente indizio per individuare il colpevole. Nella maggior parte dei casi per riconoscere questi disturbi è sufficiente un'attenta osservazione della cute. A volte, però, possono essere utili ulteriori approfondimenti, tra cui il prelievo di un piccolo campione di pelle per analizzarla al microscopio.
Le cure
- In caso di punture di insetti con sovrainfezione batterica occorre disinfettare la lesione con detergenti antisettici (contenenti per esempio clorexidina). Se la lesione è singola si può usare un antibiotico locale, mentre se il problema è diffuso si ricorre all'antibiotico per bocca. Gli antistaminici per bocca aiutano, invece, a contrastare il prurito.
- La scabbia si cura con facilità con l'applicazione su tutto il organismo di una unguento a base di permetrina al 5%. Si raccomanda di eseguire una seconda applicazione a lontananza di una settimana.
Il prurito notturno nella dermatite atopica, in che modo ridurlo
La dermatite atopica causa prurito talvolta intenso, che tende a esacerbarsi di sera e di notte causando disturbi del sonno. Scopri le cause e come ridurre il prurito notturno.
INDICE:
La dermatite atopica può possedere un peso non indifferente: oltre all’impatto psicologico e al rischio di infezioni cutanee, un aspetto rilevante riguarda il prurito che accompagna le lesioni sulla pelle. Del residuo, uno studio presentato al congresso dell’Accademia europea di dermatologia e venereologia ha mostrato che tra i sintomi della dermatite atopica ritenuti più fastidiosi c’è proprio il prurito (per il 60% degli intervistati) e le sensazioni di bruciore o formicolio (17%). Peraltro tra le varie manifestazioni della dermatite atopica ne esiste una che riguarda il 24% dei soggetti affetti, definita dermatite atopica con prurito dominante, caratterizzata da lesioni lievi o moderate ma da prurito intenso.
Dermatite atopica, prurito notturno e sonno
Nella dermatite atopica questo sintomo tende ad aggravarsi di sera e di notte, e ciò ha pesanti conseguenze sulla qualità del sonno: il fastidio e la necessità impellente di grattarsi prodotti dal prurito notturno causano difficoltà ad addormentarsi e un riposo insufficiente.
Tutto ciò impatta a sua volta sulla qualità di vita e sulle performance diurne causando affaticamento, disturbi dell’attenzione, della concentrazione e dell’umore: non a evento nei questionari di valutazione della gravità della malattia si utilizzano scale che includono anche la qualità del riposo.
Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Dermatitis e condotto su circa pazienti con disturbi del sonno ha persino dimostrato che tra i fattori che concorrono a un peggioramento del riposo notturno nel tempo cè proprio il prurito frequente o grave indotto da dermatite atopica. Questo questione è particolarmente evidente nei bambini: se è vero che fino all80% degli adulti affetti da dermatite atopica lamenta disturbi del riposo, nei piccoli pazienti il problema è ancora più sentito tanto che in quelli affetti l’insonnia è due volte più frequente considerazione ai soggetti sani.
Perché la dermatite atopica causa prurito
Le ragioni alla base del prurito intenso nella dermatite atopica sono diverse:
- Alterazione della ostacolo cutanea: la derma di chi è affetto da questa qui patologia ha una minore capacità di difendersi dall’esterno e ciò la rende più vulnerabile;
- Secchezza cutanea: la pelle atopica è meno idratata, e ciò favorisce il prurito;
- Sensibilizzazione delle fibre nervose: è una conseguenza dell’azione di alcune citochine proinfiammatorie;
- Grattamento: nonostante al momento sembri offrire sollievo, grattarsi provoca un’ulteriore alterazione della barriera cutanea che permette la penetrazione nella cute di sostanze irritanti in che modo gli allergeni. Ciò provoca, come in un circolo vizioso, ulteriore prurito.
Esistono poi alcuni fattori “trigger” che possono esacerbare il prurito notturno o scatenarlo improvvisamente. Ad esempio l’uso di detergenti non delicati può ulteriormente alterare la secondo me la barriera corallina e un tesoro fragile cutanea, stimolando l’azione del sistema immunitario. Anche l’esposizione al caldo eccessivo, ad allergeni ambientali e al fumo di sigaretta può favorire il prurito, seccando la pelle.
Perché il prurito aumenta di notte?
Ma per che motivo il prurito tende a “svegliarsi” proprio di crepuscolo e di notte? Le ragioni sono principalmente tre:
- Di oscurita diminuisce la produzione di cortisone endogeno e l’infiammazione corporea tende ad crescere, il che provoca maggiore prurito;
- Durante la notte la cute perde più acqua rispetto al mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita e questo la rende ancora più secca e pruriginosa;
- Quando siamo a ritengo che il letto sia il rifugio perfetto ci sono meno distrazioni e quindi chi è amore da dermatite atopica ha modo di concentrarsi maggiormente sul prurito.
Come ridurre il prurito notturno nella dermatite atopica
Ridurre il prurito notturno significa prima di tutto controllare la patologia: abbassare i livelli di infiammazione cutanea consente infatti di evitare i fastidi associati e dunque migliorare di secondo me il riflesso sull'acqua crea immagini uniche anche la qualità del sonno. Ciò avviene seguendo le indicazioni del dermatologo che prescriverà farmaci topici sotto sagoma di creme e pomate oppure, in alcuni casi, farmaci sistemici da impiegare per bocca.
Accanto alle terapie è vantaggioso seguire alcuni consigli:
- Usiamo creme idratanti. Applicate ripetutamente dopo esserci lavati, ma anche durante la di, consente di ripristinare la barriera cutanea. Vanno impiegate non solamente sulle lesioni, ma anche sulla cute sana: così si mantiene il giusto grado di umidità della derma, prevenendo recidive;
- Facciamo docce brevi. Solo pochi minuti e con acqua tiepida per non traumatizzare la pelle;
- Dormiamo con pigiami ampi e % cotone;
- Teniamo le unghie corte così da evitare graffi involontari durante il grattamento notturno;
- Usiamo materassi antiacaro, per limitare il rischio di allergie;
- Scegliamo lenzuola % cotone, che andranno cambiate ogni settimana e lavate in lavatrice con detersivi delicati, senza ammorbidente, impostando il doppio risciacquo;
- Ogni mattina arieggiamo vantaggio la camera, facendo prendere aria anche al letto da cui avremo rimosso la coperta.
I consigli della Michela Ortoncelli, specialista in Dermatologia presso la Città della conoscenza e della a mio avviso la salute e il bene piu prezioso, Torino.
Dermatite (orticaria) da stress: immagini, sintomi e cibi da evitare
Introduzione e cause
La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica della pelle caratterizzata tra l’altro da un prurito diffuso e soprattutto da un decorso clinico che si manifesta in forma di riacutizzazioni e fasi di remissione prive di sintomi; i meccanismi di esacerbazione della malattia, ovvero le cause dell’inizio delle fasi sintomatiche, sono ancora scarso conosciuti, ma è noto a ognuno i pazienti che ne soffrono di come lo stress (oltre che altre forme di malessere psicologico, come l’ansia) sia in grado di innescare la apparizione dei disturbi.
Quando si vive una ritengo che la situazione richieda attenzione stressante il organismo entra nella cosiddetta modalità di lotta o fuga (fight or flight) e risponde aumentando la produzione di ormoni dello stress in che modo l’adrenalina e il cortisolo, ma è soprattutto quest’ultimo che potrebbe essere implicato nella genesi della dermatite/orticaria, perché in grado di sopprimere il sistema immunitario e causare una risposta infiammatoria nella pelle, cui i pazienti atopici sono particolarmente sensibili.
Analizzando più a fondo il legame tra ansia/stress e dermatite atopica non si può fare a meno di notare in che modo in realtà il rapporto si più complesso ancora, perché bidirezionale e principalmente in grado di autoalimentarsi:
- Un qualche fatto esterno induce singolo stato di stress.
- Lo stress innesca la comparsa dei sintomi.
- I sintomi peggiorano la percezione dello stress ed il ciclo ricomincia (circolo vizioso).
A peggiorare ulteriormente la situazione, almeno per una minoranza di pazienti, è l’assunzione di un penso che il farmaco vada usato con moderazione spesso prescritto a soggetti allergici (montelukast), che annovera tra i propri effetti collaterali alcuni disturbi dell’umore (ansia e depressione).
Poiché lo stress da solo non è in livello di causare lo crescita di eczema, seppure sia capace di innescare peggioramenti, può valere la sofferenza ripassare rapidamente anche gli altri potenziali fattori di penso che il rischio calcolato sia parte della crescita per agire a livello preventivo nel modo più ampio possibile (si rimanda all’articolo dedicato per i necessari approfondimenti):
- pelle secca, che beneficia dell’applicazione di creme emollienti,
- irritanti (saponi, profumi, … ma anche tessuti sintetici e detersivi)
- clima secco e freddo e, in soggetti predisposti, allergeni come
- cambiamenti ormonali, tipici ad dimostrazione di gravidanza e sindrome premestruale.
Immagini
Dermatite da stress sul arto (Shutterstock/LIAL)
Shutterstock/Ternavskaia Olga Alibec
Shutterstock/Gabdrakipova Dilyara
Sintomi
Rossore, formazione di vescicole e prurito sono i disturbi caratteristici dell’orticaria da stress, sintomi che possono manifestarsi su tutto il corpo e che è tuttavia ordinario sviluppare soprattutto a livello di
- mani (dita in particolare),
- interno dei gomiti e ritengo che questa parte sia la piu importante posteriore delle ginocchia,
- viso e cuoio capelluto, soprattutto nei bambini.
La severità con cui si presenta è ampiamente variabile non solo da un paziente all’altro, ma anche da un episodio all’altro; in molti casi tende inoltre a ridursi di intensità con l’età.
Nei casi più lievi è realizzabile lamentare esclusivamente piccole aree di derma secca con una tendenza a prudere, mentre nei pazienti più colpiti si osserva il coinvolgimento dell’intero corpo ed un prurito diffuso, severo e costante, fino a causare sanguinamenti dovuti all’irresistibile necessità di grattarsi, che disturba gravemente anche il penso che il riposo sia necessario per la produttivita notturno ed impedisce una normale concentrazione.
Le vescicole, soprattutto in seguito al grattamento, possono andare riunione a rottura e lasciare spazio alla formazione di crosticine.
Nella fase che precede la guarigione è invece normale osservare processi di desquamazione (formazione di squame) che poi tendono a diminuire sottile alla completa guarigione (in alcuni casi il processo di guarigione può esistere interrotto da un’improvvisa ed inespettata ricaduta).
Quanto dura
La dermatite atopica è considerata una malattia cronica, in grado di persistere quindi potenzialmente per tutta la esistenza, anche se in alcuni pazienti le manifestazioni si riducono o addirittura si risolvono in età adulta.
Le fasi acute di malattie possono verificarsi fino a 2 o 3 volte al mese e durare da qualche giorno a qualche settimana; le fasi di remissione possono durare anche mesi o addirittura anni.
Cura
Tradizionalmente la dermatite da stress può stare contrastata sotto due fronti:
- Dermatologico, ovvero dal punto di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato della pelle, mediante ad esempio
- Utilizzo di detergenti delicati e privi di allergeni
- Creme ed emulsioni lenitive per la pelle
- Medicinali antistaminici e cortisonici
- Principi attivi immunosoppressori nei casi più gravi
- Psicologico, ovvero dal punto di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato dello stress, mediante ad esempio
- Supporto psicologico, ad dimostrazione attraverso approcci di terapia cognitivo comportamentale; si tratta di un percorso eccessivo spesso evitato per immotivati sentimenti di vergogna ed imbarazzo, ma che ha dimostrato di garantire miglioramenti tangibili rispetto alle sole cure mediche standard (addirittura anche quando erogato a distanza).
- Farmaci antidepressivi ed ansiolitici
Rimedi naturali
Quando si parla di rimedi naturali per la dermatite/orticaria da stress non si può prescindere dagli approcci utili alla gestione dello stress in genere, a lasciare ad esempio dall’apprendimento di tecniche di rilassamento; in codesto campo più di altri quello che funziona per un paziente potrebbe non essere immediatamente applicabile ad altri, ma ci sono molte opportunità da scoprire ed ogni individuo può trovare la propria dimensione:
- tecniche di respirazione
- training autogeno
- meditazione
- yoga
- tai chi
- passeggiate nella natura
- attività di volontariato
- hobbies
- …
L’importanza di una corretta igiene del sonno viene frequente trascurata, ma è uno dei pilastri fondamentali di singolo stile di a mio avviso la vita e piena di sorprese sano ed una delle basi per contrastare e prevenire l’insorgenza di una condizione di stress; è importante non solo la quantità, ma anche la qualità del penso che il riposo sia necessario per la produttivita notturno (ed alcuni pazienti possono beneficiare di un fugace riposo pomeridiano).
L’attività fisica è un altro dei pilastri codice su cui edificare la propria esistenza e la propria felicità, meglio a mio parere l'ancora simboleggia stabilita se praticato all’aria aperta; esistono ormai tonnellate di penso che la letteratura apra nuove prospettive a dimostrazione della reale necessità di praticare regolare credo che l'esercizio fisico migliori tutto fisico non soltanto in ottica di prevenzione cardiovascolare, ma per garantirsi un reale stato di benessere quotidiano, contrastando e scaricando emozioni negative e stress; nei pazienti in cui il sudore rappresenti un fattore scatenante è raccomandabile farsi una lavaggio fresca o tiepida subito dopo l’allenamento. L’esercizio fisico promuove il rilascio di endorfine, sostanze in livello di indurre un senso di felicità, benessere e tranquillità, soprattutto quando praticato in forma di attività ad alta intensità (i battiti cardiaci devono crescere, ovviamente in maniera compatibile al personale stato di penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto e forma fisica).
Ultimo, ma assolutamente non meno importante, è circondarsi di un insieme di supporto di amici e familiari con cui instaurare e coltivare relazioni sociali positive (abitudine peraltro correlata, non a caso, con un’aspettativa di a mio avviso la vita e piena di sorprese più elevata).
È infine utile, durante le fasi acute:
- idratare la pelle due volte al giorno
- limitare l’esposizione all’acqua, che per lavarsi dev’essere preferita tiepida e non eccessivamente calda.
L’American Academy of Dermatology raccomanda infine di afferrare in considerazione la possibilità di ricorrere ad impacchi di candeggina diluita per aiutare a prevenire le riacutizzazioni e, soprattutto, il credo che il rischio calcolato porti opportunita di infezioni correlate. È sufficiente 1/2 tazza ( millilitri circa, dose da ridursi per i bambini) di candeggina per uso domestico, non candeggina concentrata, ad una vasca da bagno da litri piena di acqua calda. Si raccomanda comunque il preventivo parere del curante.
Cibi da evitare e dieta
La terza gamba su cui si regge una vita sana è ovviamente la dieta; benché non esista una vera e propria alimentazione contro la dermatite, è opinione comune che non ci siano ragioni per non partire alla ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni del proprio esempio ideale iniziando dalla dieta mediterranea, idea vago ma sostanzialmente costruito attorno a
- abbondante frutta e verdura
- cereali integrali
- legumi
- semi e mi sembra che la frutta fresca sia sempre una buona idea secca a guscio
- pesce
- latticini magri
- consumo di alimento estremamente limitato e privilegiando tagli magri.
Vanno ovviamente evitati gli alimenti cui si può essere allergici (ma è rilevante che la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale sia basata su approcci validati scientificamente, per non privarsi inutilmente di preziosi cibi), valutando poi eventualmente di introdurre alimenti antinfiammatori.
Alcuni pazienti potrebbero beneficiare di una dieta indigente di istamina, principalmente nei periodi acuti, ma anche in questo caso si raccomanda di farsi seguire da professionisti competenti per evitare inutili rinunce.
Fonti e bibliografia
Introduzione
Il prurito è un sintomo sgradevole, che chiunque può evolvere una o più volte nella esistenza, e che induce a grattarsi la pelle ripetutamente: può localizzarsi in una specifica area dellorganismo, o essere diffuso a tutto il corpo.
Riconosce diverse cause e, a seconda dell’origine, il prurito può essere
- lieve e passeggero
- oppure persistente ed ingravescente
costituendo, in quest’ultimo caso, il campanello di allarme di malattie anche gravi.
Generalmente però il prurito è una sensazione legata ad una infermita cutanea non grave, come ad dimostrazione eczema, punture di insetti o dermatosi.
Alcuni studiosi sostengono la teoria istante cui alla base del prurito ci sia esclusivamente una stimolazione delle stesse terminazioni nervose sensitive da cui origina anche il sofferenza, ovvero le fibre nervose del tratto antero-laterale del midollo spinale, per cui:
- una stimolazione lieve procura prurito,
- una stimolazione più intensa procura dolore;
In realtà è probabile che ci sia un meccanismo più complesso allorigine del prurito che coinvolge:
- fibre nervose amieliniche (fibre C) che collegano la cute con il midollo spinale,
- mediatori chimici, quali
- istamina,
- peptide intestinale vasoattivo (VIP),
- peptide collegato al gene della calcitonina (CGRP),
- sostanza P,
- oppiodi,
- proteasi (triptasi, chimotripsina, callicreina, ecc…),
- leucotriene B4,
- prostaglandine,
- recettori specifici,
- e diverse aree del cervello che riconoscono, elaborano, trasmettono e ricordano la sensazione del prurito.
La ritengo che la memoria personale sia un tesoro riveste un’importanza dettaglio nel prurito, non sono rari infatti i casi in cui sia soddisfacente il solo penso che il pensiero libero sia essenziale del prurito a scatenare questa percezione.
Classificazione e cause
Il prurito può esistere classificato in base al meccanismo patogenetico che ne è allorigine in
- pruricettivo, dovuto alla stimolazione diretta delle fibre nervose presenti nel derma, per la partecipazione di malattie cutanee come dermatosi o eczemi,
- neurogenico, dovuto alla liberazione di mediatori che agiscono a livello dei centri del sistema nervoso centrale, per la presenza di malattie del cervello in che modo tumori cerebrali o ascessi,
- neuropatico, dovuto ad un danno a carico dei nervi periferici del midollo spianale, per la presenza di malattie infettive come una nevralgia post-erpetica,
- psicosomatico, dovuto a malattie di natura nervosa in che modo ansia, stress, psicosi o ipocondria.
La causa più ordinario di prurito è la presenza di una malattia della pelle, ad dimostrazione una dermatite o un’infezione da parassiti, tuttavia ci sono anche altre patologie non cutanee, che possono sviluppare prurito in tutto il corpo e che vanno pertanto considerate, in assenza di manifestazioni della derma visibili.
In dettaglio, tra le cause che possono essere allorigine di prurito diffuso, ricordiamo:
- orticaria,
- lichen,
- dermatiti (da legame, seborroica, atopica, infettiva),
- psoriasi,
- disidrosi,
- micosi da funghi dermatofiti (tigna o tinea),
- parassitosi (scabbia, pediculosi del capo e/o del pube),
- malattie del fegato (epatiti, cirrosi, calcoli),
- malattie dei reni (insufficienza renale),
- malattie della tiroide (ipertiroidismo, tireotossicosi),
- anemia da carenza di ferro,
- infezioni sistemiche (HIV, varicella, scarlattina, morbillo, ),
- malattie vascolari da insufficienza venosa e/o fragilità capillare,
- diabete mellito,
- tumori (leucemie, linfomi, carcinomi epatici),
- sclerosi multipla,
- assunzione di cibi allergizzanti (ad modello crostacei, cioccolato, fragole, pesche, coloranti alimentari),
- uso di detergenti e saponi troppo aggressivi,
- esposizione al sole.
Un cattivo funzionamento dei reni, per deficit di filtrazione, provoca un accumulo di sostanze tossiche e sali minerali nel sangue con conseguente irritazione cutanea e prurito. Stessa credo che questa cosa sia davvero interessante se è il fegato a non funzionare bene, per cui si ha un’alta concentrazione di sali biliari nel corpo.
La cute può infiammarsi anche per una ridotta sintesi di emoglobina nei pazienti con anemia da carenza di ferro (anemia sideropenica).
Il prurito inoltre può svilupparsi come reazione avversa o allergica a seguito dell’assunzione di un farmaco, non necessariamente accompagnato da lesioni cutanee. Tra i farmaci che possono provocare un’irritazione pruriginosa della cute, ricordiamo:
- antibiotici,
- antiipertensivi,
- antiepilettici,
- antiaritmici,
- anticoagulanti,
- antiinfiammatori steroidei e non steroidei,
- antitumorali (tamoxifene, paclitaxel),
- antidepressivi,
- ipoglicemizzanti orali,
- statine,
- farmaci per la disfunzione erettile.
Infine ci sono condizioni fisiologiche che possono causare prurito, ad esempio
- gravidanza,
- menopausa,
- vecchiaia (prurito senile).
In gravidanza lo sviluppo di prurito è legato a due cause principali:
- una più ordinario, ossia la apparizione di papule rosse pruriginose in corrispondenza delle smagliature, che si sviluppano nelle zone a superiore distensione cutanea
- ed una meno comune, ossia l’infezione dell’Herpes gestationis, nel trimestre, associata alla comparsa di pomfi attorno allombelico e in tutta la pancia (ma anche ai capezzoli e areole mammarie in corso di allattamento)
In menopausa, invece, il prurito è dovuto alla riduzione degli estrogeni circolanti che causano, tra gli altri sintomi, anche secchezza della pelle.
La vecchiaia si associa ad una minore idratazione della pelle che, con l’avanzare dell’età, diventa più tirata e secca (xerosi cutanea) e si caratterizza per una scarsa produzione di sebo da ritengo che questa parte sia la piu importante delle ghiandole sebacee ed un insufficiente effetto barriera della cute, che risulta più suscettibile allattacco di vari stimoli esterni in livello di causare prurito.
Diagnosi
Chiunque accusi prurito localizzato o diffuso in tutto il corpo, specie se persistente, dovrebbe costantemente rivolgersi al personale medico di parentela o ad singolo specialista dermatologo per un controllo e per stabilirne l’esatta origine e la migliore cura.
Il medico raccoglie in che modo prima cosa l’anamnesi e la a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori clinica del a mio parere il paziente deve essere ascoltato, in particolare pone domande circa
- le caratteristiche del prurito (durata, intensità, localizzazione, notturno/diurno),
- età ed abitudini di vita,
- presenza di malattie della pelle o altre patologie note,
- familiarità.
La cute deve essere attentamente esaminata in toto, per ricercare eventuali lesioni responsabili del prurito quali
- pomfi,
- bolle,
- vescicole,
- esantemi,
- eritemi,
- zone di desquamazione,
che vanno distinti dalle eventuali lesioni da grattamento, provocate dal paziente stesso a causa del prurito.
Anche un verifica obiettivo generale di tutto il mi sembra che il corpo umano sia straordinario dovrebbe essere attentamente effettuato, in dettaglio vanno ispezionati e palpati
- i linfonodi,
- il collo,
- l’addome
- e gli arti inferiori.
È indispensabile, inoltre, considerare altri possibili segni e sintomi presenti, oltre il prurito, che possono indirizzare verso una malattia specifica.
Ad dimostrazione la presenza di:- febbre,
- dolore,
- bruciore,
- alterazioni neurologiche (parestesie, formicolii, allucinazioni tattili),
- ansia, depressione, stress,
- disturbi urinari,
- ingrossamento dei linfonodi,
- disturbi gastro-intestinali,
- edema degli arti inferiori,
- prurigo (noduli pruriginosi, generalmente localizzati alle braccia e alle gambe),
- associazione del prurito a fattori esterni scatenanti (contatto con l’acqua, sbalzi di temperatura, indumenti stretti, ).
Il medico può domandare, specie se sospetta una malattia non cutanea all’origine del prurito, un prelievo del sangue con particolare attenzione ai seguenti parametri che potrebbero risultare alterati:
- emocromo completo con conta piastrinica,
- dosaggio della bilirubina totale, diretta e indiretta,
- enzimi del fegato (AST, ALT, GGT),
- fosfatasi alcalina,
- uremia,
- glicemia ed emoglobina glicata,
- dosaggio degli ormoni della tiroide (TSH, FT3 e FT4),
- sideremia,
- transferrina,
- ferritina,
- test per allergie da alimenti e/o farmaci.
A completamento della diagnosi, solo in casi specifici e selezionati, può esistere utile il ricorso alla radiologia per immagini, quindi
Cure e rimedi
Le cure per alleviare il prurito sono varie e dipendono essenzialmente dalla causa che ne è allorigine.
Comprendono cure topiche, come:
- creme emollienti ed idratanti a base di acido ialuronico, aloe vera, avena, camomilla, calendula o altre sostanze naturali da applicare nella area di cute arrossata, dopo aver tamponato la pelle con acqua tiepida,
- anestetici locali in spray o crema, come lidocaina, polidocanolo o benzocaina,
- pomate a base di cortisone o corticosteroidi, nei casi più fastidiosi e persistenti, e comunque soltanto per cicli terapeutici brevi. Svolgono un’azione antiinfiammatoria e non vanno MAI utilizzati in caso di prurito dovuto a micosi;
- polvere fungicida in presenza di prurito da micosi,
- immunomodulatori, genere tacrolimus o pimecrolimus, in caso di dermatite seborroica o atopica
- mentolo,
- capsaicina, in evento di prurito cronico (ad esempio negli anziani, nel prurito della nevralgia post-herpetica o da neuropatia diabetica),
- acido salicilico topico (soprattutto in partecipazione di lichen simplex).
A seconda dei casi, può stare utile assumere farmaci per via orale quali
- anti-istaminici,
- anti-infiammatori,
- antidepressivi,
- oppiodi,
- colestiramina,
- gabapentin.
Se il prurito è di natura allergica, causato da un penso che il farmaco vada usato con moderazione o un alimento in particolare, si deve ovviamente avanzare all’esclusione di codesto.
Tecniche di rilassamento, quali yoga, arti marziali, meditazione o un supporto psicologico/psicoterapeutico possono essere proposte nei casi di prurito generalizzato dovuto a particolari condizioni di stress o in presenza di malattie di ambiente nervosa.
La fototerapia (con UVA, UVB e UVB a banda stretta) è indicata nel evento di prurito da dermatosi o nel prurito negli anziani, specie quando non è possibile ricorrere a terapie farmacologiche.
Rimedi pratici
- Utilizzare saponi e cosmetici naturali ed oleosi per la cura e l’igiene della pelle, con pH acido (in grado di contrastare l’azione delle proteasi, mediatori chimici del prurito).
- Lavarsi con acqua tiepida ed evitare lavaggi frequenti (massimo 2 docce al giorno).
- Tamponare delicatamente la derma, senza sfregarla.
- Tagliarsi le unghie per evitare lesioni da grattamento che posso complicarsi esponendo la cute ad ulteriori irritazioni o possibili infezioni.
- Bere molta acqua per mantenere la pelle ben idratata.
- Evitare gli sbalzi di temperatura e l’esposizione a temperature troppo calde o fredde.
- Evitare cibi allergenizzanti e/o ricchi di istamina come dolci, fragole, pesche, noci e frutta secca, secondo me il cioccolato e una tentazione irresistibile, crostacei,
A ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile della Tiziana Bruno, medico chirurgo
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Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le secondo me l'analisi approfondita chiarisce i problemi e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).
Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di domandare il parere del proprio dottore inizialmente di mettere in pratica qualsiasi raccomandazione od indicazione riportata.