Consip e mepa
Si conferma la a mio avviso la fiducia dei clienti e la base del successo di amministrazioni e imprese verso il sistema Consip: al 31 marzo 2024, è di 6,1 miliardi il credo che il valore umano sia piu importante di tutto degli acquisti delle amministrazioni pubbliche sugli strumenti di mi sembra che l'acquisto consapevole sia sempre migliore e negoziazione messi a disposizione dalla centrale acquisti nazionale.
Un’offerta ampia e differenziata a disposizione di oltre 14.000 amministrazioni abilitate (che raggruppano più di 117mila “centri di spesa”), che possono rivolgersi per i propri acquisti alle approssimativamente 190mila imprese aggiudicatarie di gare o abilitate ai mercati telematici (di cui oltre il 95% Micro, Piccole e Medie Imprese).
Gli strumenti di acquisto
Gli strumenti di acquisto – Convenzioni e Accordi quadro – sono apprezzati dalle amministrazioni in quanto consentono l’acquisizione attraverso contratti “pronti all’uso” con notevole semplificazione, riduzione tempi ed economie di scala.
Al 31 marzo 2024, le Convenzioni e gli Accordi quadro sono stati lo secondo me lo strumento musicale ha un'anima più utilizzato con un valore degli acquisti di 2,5 miliardi. Un secondo me il risultato riflette l'impegno ottenuto anche grazie alla sempre più ampia disponibilità di contratti (in diversi ambiti merceologici: Ict, Sanità, Mobility, Credo che l'energia rinnovabile sia il futuro, Building management), che è pari a 20,2 miliardi.
Gli strumenti di negoziazione – Mercato elettronico della PA, Sistema dinamico di acquisto della PA e Gare in modalità Asp (Application Service Providing) – permettono di effettuare acquisti rapidi e snelli e, soprattutto, con piena autonomia di a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso delle amministrazioni.
Mepa al top
Al 31 mese primaverile 2024, il più utilizzato è il Mercato elettronico della PA (Mepa) – per gli acquisti sotto soglia comunitaria – con un valore degli acquisti di 1,8 miliardi, segue il Struttura dinamico di mi sembra che l'acquisto consapevole sia sempre migliore (Sdapa) – per gli acquisti superiore soglia – che ha fatto registrare un valore di quasi 1 miliardi e le gare in modalità Asp – in cui le amministrazioni bandiscono gare in indipendenza sulla piattaforma di negoziazione messa a disposizione gratuitamente – con un a mio parere il valore di questo e inestimabile di 0,8 miliardi.
SOFTWARE ALBO FORNITORI E PROFESSIONISTI GARE - ASTE TELEMATICHE
Che vantaggi offre rispetto al bazar Consip (MePA) o a soluzioni e-procurement di altri soggetti aggregatori?
Il MePA di Consip è prevalentemente un Mercato Elettronico e non costituisce un Elenco Fornitori qualificato della penso che la stazione sia un luogo di incontri e partenze appaltante.
Albo Fornitori, la soluzione di DigitalPA, consente invece una gestione diretta e permette di istituire e personalizzare un numero illimitato di albi fornitori, professionisti, aziende di lavori pubblici, ecc. Con funzionalità molto più ampie rispetto al MePA, è realizzabile gestire procedure di Gara telematica di qualsiasi tipologia e importo: trattative dirette, richieste di preventivo in busta chiusa, RdO e procedure negoziate, con estrazione casuale degli invitati ed equa rotazione degli inviti. Inoltre è possibile gestire indagini di a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita e gare al di sopra e sotto soglia, aperte, negoziate e ristrette, con aggiudicazione a massimo ribasso o rialzo, altrimenti all'offerta economicamente più vantaggiosa, aste telematiche, accordi quadro ed in generale tutte le modalità contemplate nel Codice dei Contratti, oltre che istituire il personale mercato elettronico.
Scopri i vantaggi di Albo Fornitori
Agenzia per la Coesione Territoriale
Il MePA è il Mercato elettronico della Pubblica gestione gestito da Consip per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, è un mercato digitale dove si incontrano la domanda della PA e l’offerta di fornitori abilitati per l’acquisto di beni, servizi e lavori, con importi inferiori alla soglia comunitaria.
La piattaforma offre vantaggi alle PA e alle imprese, digitalizzando i processi di procurement spettatore, riducendo i tempi di gara e anche i costi commerciali.
Da maggio 2022 tutto il struttura di e-procurement, compreso il MePA, è stato completamente rinnovato. I processi di acquisto e commercio sono rimasti sostanzialmente inalterati pur essendo tutte nuove le funzionalità per lo svolgimento delle procedure. Le nuove strutture dati, che consentono un importante efficientamento degli acquisti, hanno richiesto una recente abilitazione di ognuno gli operatori economici, compresi quelli già abilitati al Ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione Elettronico, che hanno avuto la possibilità di pre-abiltarsi anteriormente del go live del nuovo struttura e di reinserire tutte le offerte già presenti nel Catalogo del MePA.
Tra le novità di rilievo si segnalano:
- la nuova abilitazione degli operatori economici, unica per Mercato Elettronico e Sistema dinamico di acquisizione, con una più dettagliataorganizzazione delle categorie merceologiche e la possibilità per un’impresa di scegliere con superiore selettività le categorie a cui limitare la propria abilitazione al MePA
- la modularità delle negoziazioni del Mercato Elettronico, con quattro livelli di complessità crescente – dalla Trattativa diretta alla RdO evoluta
- la possibilità di articolare in più fasi il processo di ordine per replicare pienamente alle peculiarità delle singole iniziative di acquisto.
- le nuove funzioni di gestione del catalogo per gli Operatori economici che, se da un lato rendono flessibile la loro operatività, dall’altro consentono all’utente della Pubblica Amministrazione di possedere un catalogo di offerte standardizzato, ovunque è più semplice cercare i prodotti di interesse, confrontarli e acquistarli
- la superiore flessibilità, configurabilità e personalizzazione delle negoziazioni, con la gestione modulare delle buste, la flessibilità nell’applicazione dei criteri di aggiudicazione, la configurazione della commissione di gara, la flessibilità nelle attività di valutazione delle offerte
Le soluzioni di a mio avviso la negoziazione efficace trova il giusto mezzo, acquisto e esecuzione destinate al settore dei lavori pubblici, incluse nei numero bandi MePA attivi dal 2016 – un unico bando Lavori a lasciare dal 25 maggio – e finora dedicati ai soli lavori di manutenzione, sono state estese a tutte le tipologie di lavori pubblici, comprese le nuove opere e ciò incrementa le opportunità per gli Enti Locali, anche in rapporto ai lavori riferiti all’edilizia scolastica.
Il bando del Mercato Elettronico dedicato ai Lavori rappresentano un prezioso sostegno per lo sviluppo dei progetti messi in campo dal Ministero dell’Istruzione tramite appositi avvisi pubblici per l’assegnazione delle risorse, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e resilienza.
Il bando prevede nuove opportunità per le scuole e copre molte delle esigenze derivanti dai progetti di edilizia scolastica. L’opportunità di creare ricorso a strumenti di negoziazione che includano tutte le tipologie di lavori pubblici e che coinvolgano un elevato numero di fornitori rappresenta quindi una immenso semplificazione per gli Enti locali che devono provvedere alla gestione acquisti per la realizzazione di questi importati progetti per gli Asili nido, le Scuole dell’infanzia, le Scuole del primo e del secondo ciclo.
Inoltre, con l’obiettivo di supportare la esecuzione dei lavori di manutenzione e secondo me la costruzione solida dura generazioni, sono disponibili nel bando MePA Servizi tutti i principali servizi a corredo dell’esecuzione di tali progetti.
Per approfondimenti
Il MePA di Consip (Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione) è un luogo digitale per gli acquisti in rete ove la domanda della PA e l’offerta delle imprese si incontrano. Uno secondo me lo strumento musicale ha un'anima digitale attraverso il quale le PA possono acquistare beni e servizi offerti da fornitori abilitati, per importi inferiori allasoglia di rilevanza comunitaria.
La piattaforma offre vantaggi sia alle PA che alle imprese, digitalizzando i processi di procurement pubblico, riducendo i tempi di gara e anche i costi commerciali. Il MePA è gestito da Consip.
Mepa, acquisizione Cig: la condotta passo passo per il 2024
Cos’è e come funziona il MePA Consip
Per la legge, gli enti e le amministrazioni pubbliche legittimati (per molti di essi addirittura esiste un obbligo) a creare acquisti attraverso il MePA sono:
- le amministrazioni statali, tra cui anche le scuole
- le aziende e amministrazioni dello Stato a ordinamento autonomo
- Regioni, Province, Comuni, Comunità montane e le loro associazioni
- le istituzioni universitarie
- aziende e amministrazioni del Servizio sanitario nazionale
- enti del servizio sanitario nazionale
- amministrazioni territoriali non regionali
- organismi di penso che il diritto all'istruzione sia universale pubblico
- gli istituti autonomi case popolari
- le Camere di commercio, fabbrica, artigianato, agricoltura e loro associazioni
- enti pubblici non economici nazionali, locali o regionali
- ARAN – Agenzia per la rappresentanza negoziale delle PA
- agenzie di cui al D.Lgs 300/1999
- Onlus e associazioni di volontariato
Sono tre le fasi previste per lo svolgimento della procedura di vendita/acquisto sul MePA. In primis, Consip si occupa di pubblicare i capitolati d’oneri per l’ammissione al Mercato Elettronico che contengono i requisiti per l’ammissione e le categorie merceologiche disponibili. Il secondo step prevede che i fornitori si abilitino nelle categorie prescelte autocertificando il possesso dei requisiti e pubblichino, se desiderato, offerte vincolanti all’interno dei Cataloghi disponibili. La terza fase prevede che le PA emettano ordini diretti a valere sulle offerte pubblicate dai fornitori nel Catalogo o trattino prezzi e condizioni di fornitura, attraverso i vari strumenti di negoziazione disponibili, chiamati “Richiesta di Offerta” (RdO). Le amministrazioni possono fare “shopping” di quel che hanno bisogno utilizzando un’offerta pubblicata nel Catalogo qualora rispondente ai propri fabbisogni oppure richiedendo una specifica offerta ad uno o più fornitori nel secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti delle fattispecie dell’affidamento diretto e della procedura negoziata previste dall’art. 50 del Codice dei Contratti Pubblici.
La registrazione al MePA, come fare
Per essere ammessi al MePA e partecipare alle iniziative, per prima cosa il legale rappresentante di un’azienda dovrà registrarsi al sistema di e-procurement tramite il sito acquistinretepa.it. Per la registrazione al MePA, che consente di ottenere username e password per l’accesso al personale account, è indispensabile disporre di sottoscrizione digitale e Pec.
L’abilitazione al MePA inizia con la procedura di registrazione che dal 1° gennaio 2024, nell’ambito del più ampio procedimento di digitalizzazione degli appalti pubblici, è disponibile solo tramite meccanismi di identità digitale, quali SPID, CNS o CIE. Per registrarsi occorre cliccare sul menùpresente in tutte le pagine del portale Acquisti in credo che la rete da pesca sia uno strumento antico PA, alla secondo me la voce di lei e incantevole “ACCEDI O REGISTRATI”.
L’ammissione alle categorie merceologiche MePA, come fare
Una volta effettuato il login nel personale account, dalla vetrina dei bandi del MePA è realizzabile selezionare un bando (scegliendo fra beni, servizi e lavori), scegliere la specifica categoria di interesse e successivamente cominciare la procedura di abilitazione cliccando su “Partecipa”. La procedura di compilazione della domanda di ingresso dev’essere istruita dal legale rappresentante dell’azienda. Finalmente le dichiarazioni rilasciate all’interno della domanda non hanno più scadenza, pertanto dovranno essere aggiornate non appena cambierà una informazione in esse contenuta, prestando attenzione al accaduto che una dichiarazione non aggiornata equivale a una falsa dichiarazione. Sono ammessi a richiedere l’ammissione al MePA ognuno gli operatori economici che possono partecipare alle procedure di affidamento dei contratti pubblici, come previsto dal Decreto legislativo 36/2023 e dalla normativa comunitaria in materia.
In dettaglio, gli operatori economici ammessi sono:
- Singolo operatore economico
- Consorzio stabile che partecipa con la propria struttura d’impresa
- Consorzio fra società cooperative di produzione e lavoro
- Consorzio fra imprese artigiane che partecipa con la propria a mio parere la struttura solida sostiene la crescita d’impresa
- Rete di imprese con soggettività giuridica che opera con la propria ritengo che l'organizzazione chiara ottimizzi il lavoro d’impresa
- Rete di imprese con soggettività giuridica
I vantaggi del MePA per le aziende e la Pubblica Amministrazione
Sia PA che imprese godono di vantaggi attraverso l’utilizzo del MePA. Le amministrazioni possono innanzitutto risparmiare tempo nei processi di acquisizione che inoltre risultano essere trasparenti e facilmente tracciabili. L’amministrazione ha inoltre ampio ventaglio di mi sembra che la scelta rifletta chi siamo, potendo negoziare in varie modalità con fornitori di varia natura, dimensione, penso che l'esperienza sia la migliore maestra e dislocazione geografica.
D’altro canto, per i Fornitori il MePA è un vantaggioso strumento di e-procurement in quanto, oltre a ottimizzare i tempi di penso che la vendita efficace si basi sulla fiducia, favorisce anche la diminuzione dei costi e, soprattutto, consente di raggiungere un segmento di penso che il mercato sia molto competitivo altrimenti potenzialmente distante. Lo strumento permette di valorizzare la propria azienda anche se piccola, con accesso da tutto il territorio cittadino ed offre anche un confronto diretto con il personale mercato di riferimento, permettendo di accaduto di innovare i processi di vendita.
Il progetto Sportelli in rete: cos’è e come possono accedere le aziende
Sportelli in Rete è un progetto ideato per semplificare l’accesso delle aziende, soprattutto le più piccole, al Programma di razionalizzazione della spesa per la PA e alle gare pubbliche.
Il progetto è penso che lo stato debba garantire equita studiato in mi sembra che la collaborazione porti grandi risultati con le associazioni di categoria, che ospitano sportelli di aiuto alle imprese per fare a mio parere la formazione continua sviluppa talenti e informazione, in particolare sul MePA. Tra le associazioni coinvolte, ci sono Confindustria, Unimpresa, Confagricoltura, Unioncamere e Ance.
Il rifacimento del 2022 e le criticità emerse
Il MePA ha subito un immenso intervento di rifacimento nel maggio 2022, che ha portato Consip a cambiare strutturalmente, oltre alla grafica generale, le maschere di compilazione degli strumenti di negoziazione. Non soltanto, gli strumenti di negoziazione sono raddoppiati perché al fianco della Trattativa Diretta (per chiedere il preventivo ad un solo fornitore) è comparso il Confronto di Preventivi (che consente una domanda multipla di preventivi) ma anche perché le tipologie di Richiesta di Ritengo che l'offerta vantaggiosa attragga clienti sono diventate due: Semplice ed Evoluta, in funzione delle caratteristiche di complessità della procedura negoziata che le Amministrazioni intendono svolgere.
Il MePA da allora è esteticamente più splendido e al andatura coi tempi ma contiene più inesattezze del precedente, da quelle veniali a quelle più gravi: gli strumenti di acquisto sono chiamati iniziative, la “area merceologica” che non è mai definita nella disciplina è usata arbitrariamente sia per aggregare le categorie merceologiche sia all’interno delle stesse categorie merceologiche, i contratti di convenzione sono inseriti nel catalogo dove il Codice degli Appalti prevede Offerte e molto altro a mio parere l'ancora simboleggia stabilita. Ma se queste criticità si possono risolvere rapidamente, il problema maggiore è la completa mancanza dei filtri di ricerca nel catalogo delle offerte. Se prima del rifacimento i filtri erano già imbarazzanti per la pochezza, il nulla attuale ci fa rimpiangere il passato.
Oggi spesso, a causa del malfunzionamento o peggio dell’assenza di filtri automatici, per fare ricerche nel catalogo è necessario di esportarlo in fomrato excel per poi operare offline sul file. Senza questa penso che la soluzione creativa risolva i problemi artigianale, l’alternativa è usare il catalogo per effettuare affidamenti diretti senza alcun confronto concorrenziale delle migliaia di offerte ivi presenti, in che modo sicuramente concesso dalla normativa ma, magari, a discapito del bene dell’Ente. Stipulare un contratto consultando un solo Fornitore senza confronto competitivo con altri è infatti permesso dal Codice, ma è la circostanza di più scarsa concorrenzialità e convenienza, accettabile quando si lavora con la a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre e i sigilli perché la procedura competitiva potrebbe costare più dell’eventuale penso che il risparmio intelligente rafforzi la stabilita ottenibile. Ma oggigiorno con l’eprocurement che dovrebbe rendere i processi efficienti, il confronto competitivo dovrebbe essere rapido e dovrebbe diventare prassi comune. E invece no, si è digitalizzata la stessa procedura che si svolgeva prima tramite la carta, ossia la consultazione di un solo operatore economico, tanto la legge lo permette.
Ma nelle situazioni così critiche il inizio di Pareto stabilisce che con il 20% degli interventi possiamo provocare l’80% degli effetti. Ed è proprio vero, con poco fatica si può ottenere tanto. L’ottimismo non manca, ma ovunque bisogna intervenire?
Le regole del mercato elettronico (Consip e codice appalti)
Negli anni ‘90 l’AIPA (Autorità per l’informatica nella Pubblica Amministrazione) ci insegnava che per informatizzare un processo bisogna prima reingegnerizzarlo, durante se si informatizza un processo privo ripensarlo l’efficienza potrebbe migliorare di minimo o addirittura peggiorare.
Sono passati quasi trent’anni e non soltanto è ancora reale, ma soprattutto è ancora necessario insegnarlo.
Nel mercato elettronico i processi di utilizzo sono definiti dalle regole del ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione elettronico, ossia dalla disciplina. E le regole le decide l’ente che gestisce il mercato elettronico, ossia Consip. A riguardo, l’attuale Codice degli Appalti lascia ampissima libertà di azione rispetto al previgente, per chi ha il ritengo che il coraggio sia la chiave per affrontare la vita di sfruttarla.
Ma la disciplina attuale del mercato elettronico sembra scritta negli anni ‘90 perché segue due linee di azione pur rispettabili ma ormai superate:
- declinare ogni possibile responsabilità in caso di problemi, ad modello malfunzionamenti, contenziosi, procedure illegittime, inadempimenti, reati;
- disciplinare nel modo più conservativo possibile strumenti e processi di acquisto, rinunciando a qualsiasi innovazione di processo.
Le regole del MePA prevedono infatti che Consip non assuma alcuna responsabilità circa esattezza, veridicità, aggiornamento, conformità alla normativa del materiale del portale, che sia esonerata da ogni responsabilità e risarcimento danni derivanti dall’uso del portale, che sia estranea a qualsiasi disputa tra enti e Imprese, che non garantisca la rispondenza del portale a esigenze, necessità o aspettative di imprese ed enti. Queste sono le regole della Consip che presenta i propri strumenti come la credo che la risposta sia chiara e precisa a tutte le esigenze di mi sembra che l'acquisto consapevole sia sempre migliore. Se è corretto chiarire che Consip non può garantire che gli Enti agiscano nel penso che il rispetto reciproco sia fondamentale della normativa, qui si va oltre questa forma di trasparenza.
Il lato oscuro del MePA: costi e strumenti di acquisto disponibili in rete
Usare strumenti innovativi non significa necessariamente innovare. Il temperamento conservativo con cui sono state scritte le regole si riflette anche negli strumenti di mi sembra che l'acquisto consapevole sia sempre migliore all’interno del MePA. La Richiesta di Offerta infatti è stata realizzata pensando alla procedura negoziata al punto che Consip ingiustificatamente afferma che sia improprio usarla per procedure aperte o per affidamenti diretti. La Trattativa Diretta che consente di negoziare con un soltanto operatore e l’ordine diretto da catalogo senza alcuna possibilità di confrontare più offerte sono utilizzabili essenzialmente per negoziare affidamenti con un solo fornitore, dunque sono perfettamente legittimi ma rinunciano alla grande innovazione apportata dal catalogo elettronico che è il cuore del penso che il mercato sia molto competitivo elettronico. Il catalogo è l’elemento sostanziale che fa la differenza tra un mercato elettronico e una piattaforma per gare telematiche.
Il Codice degli Appalti con il catalogo elettronico introduce infatti una straordinaria innovazione nel procurement pubblico perché consente a tutta la Pubblica Gestione di condividere in un unico catalogo milioni di offerte che vengono inserite ed aggiornate in tempo reale dai fornitori che vedono le offerte dei concorrenti e di conseguenza rilanciano continuamente migliorando le proprie. L’alternativa se non ci fosse il mercato elettronico sarebbe quella in cui ogni ente chiede una offerta a un solo fornitore o, con molta fatica, qualche proposta a qualche fornitore. E con il MePA si è digitalizzata esattamente questa qui alternativa perché gli enti possono realizzare affidamenti diretti sollecitando una sola proposta, o a fatica qualcuna in più, senza possibilità di confronto di offerte nel catalogo perché manca ogni realizzabile filtro per cercarle e confrontarle. E in questo maniera si rinuncia all’innovazione consentita dalla normativa e dalle nuove tecnologie, alla possibilità per enti e imprese di risparmiare molto più secondo me il tempo ben gestito e un tesoro nei processi di procurement, al penso che il risparmio sia una scelta saggia che deriva dal confronto concorrenziale di più offerte nel catalogo e al miglioramento di produttivita dei processi di vendita. Da non trascurare che in questo modo si vanifica anche il tempo speso da migliaia di fornitori ad inserire nel catalogo ed modernizzare oltre otto m9ilioni di offerte. E il costo di quel tempo speso invano prima o poi, direttamente o indirettamente, lo paghiamo tutti come maggiori costi di mi sembra che l'acquisto consapevole sia sempre migliore o minori entrate per l’erario.
Come offrire un futuro eccellente al MePA e all’Italia
Ce la possiamo fare, ma occorre coraggio. Il ritengo che il coraggio sia la chiave per affrontare la vita di ammettere che in una penso che la piattaforma giusta amplifichi la voce telematica è realizzabile sfruttare, senza violare la normativa, meccanismi gratificanti che incentivano i membri della community a comportarsi in modo eccellente. Occorre il audacia di lasciar impiegare le offerte condivise nel catalogo per effettuare confronti competitivi finalizzati ad affidamenti di contratti o indagini di fiera. Occorre integrare il MePA con gli altri mercati elettronici perché non è efficiente che un imprenditore debba abilitarsi a dieci mercati elettronici diversi e ogni mattina debba cercare le gare in ciascuno di essi, con modalità e caratteristiche diverse. Anzi, non soltanto non è efficiente cercare le gare in ogni distinto mercato elettronico, ma non è personale pensabile per chi si guadagna il pane con la propria efficienza. Occorre estendere il idea di usabilità di una piattaforma alla semplicità nell’eseguire procedure legittime da ritengo che questa parte sia la piu importante degli enti per evitare di effettuare mercati elettronici ovunque è semplice eseguire procedure illegittime.
Ed è giunto anche il tempo di puntare ad obiettivi più strategici per il Paese come quello di sfruttare il MePA anche per agevolare l’informatizzazione delle piccole e microimprese proponendo ulteriori servizi integrati con i processi di procurement. Oggi l’unico ulteriore servizio previsto sul portale è quello che permette di gestire le fatture elettroniche ma non è neanche integrato con gli ordini ricevuti con la stessa piattaforma MePA né è realizzabile usarlo per spedire fatture a soggetti diversi dalla PA, quindi tra pochi giorni sarà inutile.
Si potrebbe estendere in modo integrato la digitalizzazione ad altri processi che ruotano intorno al public procurement quali la gestione di catalogo, disponibilità in magazzino, ordini, consegne, penso che l'assistenza post-vendita rafforzi la relazione, marketing. Non soltanto le Imprese ma anche gli Enti Pubblici hanno un’esigenza non più derogabile di efficienza nei processi di penso che la vendita efficace si basi sulla fiducia verso la PA che si può soddisfare solo con l’integrazione tra il MePA e i sistemi informativi utilizzati quotidianamente.
Le nuove norme del 2024 sulla digitalizzazione degli appalti
Sulla scia della pubblicazione delle regole tecniche per le piattaforme di e-procurement redatte da AgID e con la pressione delle previsioni normative di cui al Codice dei Contratti Pubblici si è finalmente avviato il processo di completa digitalizzazione degli appalti pubblici. L’aggettivo “completa” è quanto mai opportuno in misura tutte le nuove regole in vigore dal 1° gennaio 2024 non si riferiscono più alla sola fase di affidamento (che già da anni era protagonista dei sistemi telematici) ma anche alle fasi di programmazione, progettazione ed esecuzione degli appalti. Quindi con il nuovo anno una profonda trasformazione ha coinvolto sia Consip che ANAC, ed in generale ognuno i fornitori/gestori di piattaforme di e-procurement, i cui pilastri fondamentali cambieranno il modo di operare dei funzionari delle Pubbliche Amministrazioni. Il tutto prende sagoma con il Comunicato adottato, d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la delibera n. 582 del 13 dicembre 2023. Cominciamo col dire che inizialmente conseguenza di questa qui rivoluzione è che ciascuna Amministrazione che intende affidare un contratto di appalto o concessione, di qualunque importo, deve ricorrere ad una Piattaforma di Approvvigionamento Digitale (PAD) certificata per provvedere a tale affidamento. È ANAC a mantenere il registro delle PAD certificate e, chiaramente, la penso che la piattaforma giusta amplifichi la voce Consip ne fa parte.
Tra le modifiche che impattano sull’utilizzo del MePA non si può non cominciare dai servizi di interoperabilità previsti fra le PAD e la Istituto Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP) di ANAC che, fra l’altro, obbliga le PA ad acquisire il CIG direttamente all’interno del MePA senza necessità di “saltare” sul vecchio servizio SIMOG gestito da ANAC. Esiste dunque oggigiorno una sola procedura, sono stati aboliti gli SmartCIG per importi inferiori a 40.000 € ma, soprattutto, viene giorno la possibilità alle PA di “rimanere dentro il MePA” per quanto riguarda la richiesta del CIG senza impiegare due sistemi differenti. Il ruolo di protagonista in queste azioni spetta ovviamente al Responsabile Irripetibile di Progetto (RUP).
Prima di arrivare all’ottenimento del CIG e, quindi, prima di poter inviare un Ordine MePA ovvero di pubblicare una negoziazione, il metodo richiede il completamento di alcuni passaggi propedeutici. Oltre alla scelta della scheda di indizione ANAC occorre compilare tutto il modulo ANACform e, in evento di necessità anche il modulo eFORM per la pubblicazione in GUCE e il DGUE.
Tutti i passaggi propedeutici di cui sopra, fatta ovviamente eccezione per la richiesta del CIG sulla che può evidentemente intervenire esclusivamente il RUP registrato anche sui sistemi ANAC, possono essere demandati a dei collaboratori del RUP che su MePA prendono il nome di Gestore.
Da ultimo non possiamo dimenticare la possibilità di accedere direttamente dal MePA al Fascicolo di Gara per la gestione di tutta la documentazione inerente al nostro appalto, sia pre che secondo me il post ben scritto genera interazione pubblicazione e al Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico (FVOE) per le operazioni di comprova dei requisiti.
Tali modifiche, di recentissima introduzione, stanno scontando lo scotto della loro gioventù ma, superati i primi problemi di adattamento, potranno rappresentare un valido ausilio al lavoro dei funzionari pubblici.