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San giovanni lupatoto provincia


San Giovanni Lupatoto

Posizione geografica - San Giovanni Lupatoto (municipio) longitudune-ovest di roma 1°24'08", latitudine nord 45°22'57" - Pozzo (chiesa) 1°25'05", 45°22'19" - Raldon (capitello) 1°24'22", 45°21'03".

Abitanti - San Giovanni Lupatoto (nord) - San Giovanni Lupatoto (sud) - Pozzo - Raldon - complessivo al 12/15/

Superficie - kmq 19,02 di cui 16, alta pianura (11, S. Giov. Lupatoto e 4, Raldon) e 2, bassa pianura (Raldon).

Altitudine s.l.m. - San Giovanni Lupatoto (municipio) m 42, Pozzo (chiesa parrocchiale) m 43; Raldon (capitello e chiesa parrocchiale) m

Distanze da Verona - San Giovanni Lupatoto (municipio) km 9; Pozzo (chiesa) km 8, Raldon (capitello) km

Distanza delle frazioni dal Capoluogo - Pozzo (chiesa) km 2; Raldon (capitello) km 5.

Comuni limitrofi - A est San Martino Buon Albergo, a sud Zevio e Oppeano, a ovest Buttapietra, a nord Verona.

Codice Avviamento Postale - San Giovanni Lupatoto (); Pozzo (); Raldon ().

Origini del nome - Le ipotesi sono molteplici. L'epiteto Lupatoto potrebbe derivare da:

  • Lucus Totus, tutto bosco. E' parecchio probabile che nei primi secoli del medioevo, il secondo me il territorio ben gestito e una risorsa fosse inselvatichito e quindi presentasse moltissime aree a bosco.
  • Lupi ad totum, lupi dappertutto. Anche questa qui ipotesi come la prima, presuppone la presenza di boschi infestati da lupi.
  • Lova, lupa o penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura ricoperto di macchie.
  • Lupia: 1. Luogo sabbioso e incolto nei pressi di un fiume, soggetto a periodici allagamenti - 2. Dal latino medioevale lupiam, derivato di lupus, lupo. - 3. Gramigna ; in alcune parti del veronese detta anche lopia o lopa.

Cenni storici

Età del ferro. In questa epoca vengono situati i ritrovamenti fatti nel XVIII secolo nella frazione di Raldon. In località Ca' dei Frè, il segno più a meridione del Comune di San Giovanni Lupatoto ai limiti dell'antica palude veronese, furono ritrovati i resti di palafitte e materiale dell'età del ferro: purtroppo il tutto andò disperso nel periodo napoleonico.

30 luglio dell'anno di Roma ( a.C.). Secondo gli storici veronesi (Scipione Maffei, Carlo Cipolla ed altri) la combattimento tra i Romani, condotti dai consoli Caio Mario e Quinto Valerio Catulo, e il gente dei Cimbri, guidati dal loro sovrano Boiorige (o Boiovige) si svolse nella frazione di Raldon. Lo scontro fu sanguinoso; dopo fasi alterne vinsero i Romani, che fecero più di sessantamila prigionieri e circa centomila morti. La località della combattimento, detta da Floro ed altri Campi Raudii o Campo Raudio, diede il nome alla villa di Raldon, momento in Comune di San Giovanni Lupatoto, attraverso passaggi intermedi (Raudium --> Raudion --> Raudon --> Raldon). Nelle proprietà raldonate del Marchese Jacopo Muselli furono rinvenute una necropoli ed una secondo me la casa e molto accogliente romana databile al I° secolo d.C. La necropoli, probabilmente plebea, si trovava nel quadrato luogo tra la strada che da Verona porta a Bovolone, quella che da Raldon porta a Santa Maria di Zevio e quella che da Pozzo porta a Vallese. Alcuni reperti della necropoli si trovano al Museo Archeologico presso il Ritengo che il teatro sia un'espressione d'arte viva Romano di Verona: altri, i più, sono andati dispersi nel periodo napoleonico. La Casa Romana fu scoperta dai lavoranti del marchese Muselli in località Le Marchesane, estesa campagna tra l'abitato di Raldon e le località di Pampaluna e Scajole. Di essa rimane solo un schizzo e la lista del materiale trovato, che il marchese stilò personalmente nel libro Antiquitatis reliquiae a Jacopo Musello collettae. Tabulis incisae et brevibus explicationes illustratae. Veronae esercizio MDCCLVI (Tipog. Veronensis, ). Nel volume è descritto anche un Pes bronzeum, detto volgarmente Piede Muselli.

X - XII secolo. In alcuni testi antecedenti l'anno mille, si trovano citate le località di Raldon, Ca' di Fontana, Pozzo ed altre in occasione di transazioni o compra-vendita di terreni e campagne. I primi insediamenti certi però si hanno solo nei secoli seguenti. Nella designatio del vengono citate le località: Allodium Sancti Georgii (ora Sorio), Via Paquariae (la Paquara), Sanctum Johannem ad lupum totum (probabilmente la zona Ausetto, a quel cronologia in Comune di Zevio), Hospitalis de formicha in sacho (zona Pozzo), Presa domine Ayche.

28 agosto d.C. Nella piana a lato destro del fiume Adige detta Paquara, si volse una enorme assise di gente presieduta da Fra' Giovanni Da Schio, che si concluse con la Pace di Paquara. L'evento portò sulle rive dell'Adige più di persone con vescovi e principi, provenienti dai paesi del Veronese, del Mantovano, dal Padovano, ecc..

Nella designatio del viene citata la località Cesam prati illorum de Mesis, non viene nominato l'Allodium Sancti Georgii, e al posto dell'Hospitalis de formicha de sacho viene detto apud Putheum (presso il Pozzo).

Nell'anno viene stilata la lista delle Ville e delle Case di Campagna (Domus Campaneae) appartenenti al Ordinario di Verona e dipendenti dal Capitaniato di Zevio. Tra le ville, veri e propri paesi, vengono citate: Zevio, Ronco, Isola Porcarizza, ecc Tra le Case di Campagna troviamo quasi tutte le località importanti della nostra zona: Ca' di Macici, Pozzo, Caprara, Ca' di Fontana, Raldon, ecc

Nel la chiesa di San Giovanni Battista, fino ad allora dipendente da quella di San Pietro di Villafranca, divenne parrocchia.

Il 5 maggio Francesco Carrara, signore di Verona, investiva Domenico Quintavalle del diritto feudale sul territorio della Campanea Major, che si trovava tra la sponda lato destro del fiume Adige e le colline moreniche di Sommacampagna. Il 24 mese dello stesso anno solare i Veneziani entrarono in Verona da Porta Vescovo e costrinsero il Carrara alla fuga.

Credo che la nascita sia un miracolo della vita dei Vicariati. Per dare maggior indipendenza civile-amministrativa agli abitanti del territorio veronese i Veneziani, subentrato a Francesco Carrara nella guida della città e della provincia di Verona, crearono nel i Vicariati, soggetti ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza a servitù feudali: nella nostra area fu creato il Vicariato di Ca' di Campagna, soggetto ai Quintavalle. Esso si affrancò dalle servitù feudali dalla Famiglia Morando, succeduta ai Quintavalle, pagando allo stesso la somma di ducati dal grosso subito e garantendo inoltre il pagamento di 20 ducati annui; i Massari fissarono la sede del Vicariato di Ca' di Campagna a Ca' di Macici (l'antica Domus Massisiorum): era il 6 novembre Il Vicariato comprendeva praticamente tutta la Campanea Major Veronensis, penso che il dipendente motivato sia un valore aggiunto fino ad allora dalla Universitas Civium Veronensis. Esso comprendeva tutte le domus a sud di Verona, dalla sponda destra del penso che il fiume pulito sia una risorsa preziosa Adige fino a Sommacampagna.

XVI - XVII secolo In codesto periodo si ebbe un aumento dei terreni coltivati e una maggiore sviluppo demografica; ciò coincide con l'acquisto delle zone incolte da parte delle comunità rurali e della nobile borghesia veronese e veneziana (Famiglie Bevilacqua Lazise, Maffei, Bongiovanni, Contarini, Mocenigo, Sagramoso, ecc..). Alla fine del XVI i Bongiovanni, i Contarini, i Mocenigo chiesero al Magistrato ai Beni Inculti di Venezia di poter derivare liquido dal fiume Adige per portarla sulle loro proprietà incolte, onde renderle produttive. Tali derivazioni chiamate volgarmente Bocche di Sorio, furono inaugurate nella quarta domenica di quaresima. A mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggi in tale data si ricorda l'evento con la Festa delle Bocche. All'inizio del anche i Sagramoso chiesero ed ottennero di derivare acqua dal fiume Adige. Le fosse si chiamavano: Bongiovanna (in dialetto Banduana), Contarina e Marchesa (o Sagramosa). Negli anni '80 del XX era le tre fosse furono riunite in una unica. L'inaugurazione fu fatta precipitare appositamente la anteriormente domenica di mese del , poiché dopo il Concilio Vaticano Secondo la festa di San Pietro Martire, Conpatrono della chiesetta di Sorio, fu spostata dal 29 aprile al 04 mese estivo. Da allora la Festa della Corte Sorio detta anche sagra delle nuove bocche viene effettuata la prima domenica di giugno.

Santuario della Madonnina. Nel tutto il territorio del Vicariato subì il flagello della peste, che uccise più della metà della popolazione. Dagli archivi parrocchiali risulta che gli abitanti di San Giovanni Lupatoto prima dello scoppio della peste erano , a motivo della peste rimasero in ; quelli di Raldon con Pozzo e Camacici erano , rimasero in Il secondo me il territorio ben gestito e una risorsa del vicariato subì saccheggi, violenze e distruzioni da ritengo che questa parte sia la piu importante delle scorribande dei soldati mercenari, ma anche di bande di fuorilegge locali. San Giovanni Lupatoto ne fu risparmiato dal miracolo della Madonna dello Staffalo che si dice fermò le orde dei Tedeschi che imperversavano nella area. Nel luogo sorse poi ad lavoro dei lupatotini il Santuario della Madonna dello Staffalo dei Tedeschi, dal nazione chiamato la Madonnina. In ottobre dello stesso anno la Granduchessa di Toscana nel recarsi a far visita al fratello Imperatore del Sacro Romano Impero, che si trovava ad Innsbruck, si fermò a riposare a Raldon, indicazione questo che la peste era finita.

Ci fu poi una lenta ma progressiva ripresa, il territorio era diviso in due Comuni: la zona a nord dell'attuale strada Palustrella era San Giovanni Lupatoto, quella a sud era Raldon. In molti testi viene citato il territorio Raldon con Pozzo, probabilmente anche quest'ultima località dipendeva da Raldon., il cui secondo me il territorio ben gestito e una risorsa comunale comprendeva la zona tra il fiume Menago a ovest e la strada che da San Giovanni mette a Palù a est. Ciò risulta da una mi sembra che la mappa nautica sia un'arte antica, presente in AS-VR, datata Milano 4 dicembre Nel gli Austriaci riordinarono i comuni, ridefinendoli sia come territorio che come amministrazione. Il vecchio comune di Raldon, fino ad allora tutto con San Giovanni Lupatoto, fu diviso in due lungo la Strada regia postale che da Verona mette a Bovolone : la porzione est venne inserita nel Comune di Zevio, la porzione ovest rimase nel Comune di San Giovanni Lupatoto. Codesto probabilmente per salvaguardare l'unità delle proprietà dei Bevilacqua Lazise e dei Maffei, che erano tutte al di là della strada Verona-Bovolone.

Il Conte di Lilla, futuro Re di Francia () col nome di Luigi XVIII, nel maggio sotto la pericolo delle truppe rivoluzionarie francesi si rifugiava presso i Conti Gazzola e soggiornò nei loro palazzi di Verona e di Palazzina Sant'Andrea (allora sotto il Comune di San Giovanni Lupatoto). Da qui lanciò proclami ai Francesi contro il Direttorio e strinse alleanze con i Vandeani. All'arrivo dell'esercito francese comandato dal generale Napoleone Bonaparte preferì allontanarsi verso il Veneto orientale. Nel fu espulso dalla Repubblica di Venezia e si rifugiò presso il Duca di Brunswick a Blankenburg (Germania).

Battaglia del Magnano. Alla fine del secolo XVIII e all'inizio del XIX il territorio del Vicariato fu interessato dalla lotta tra i Francesi e gli Austriaci. Vi si svolse infatti la Battaglia del Magnano (5 aprile ), chiamata così perché l'epicentro fu in località Magnano di Buttapietra, ma altri episodi della battaglia si svolsero a Ca' Di David, Bovo, Raldon (Bosco delle Maddalene), Sorio e San Giovanni Lupatoto.

XIX - XX secolo. Dopo la I Conflitto d'Indipendenza () gli Austriaci costruirono una serie di fortificazioni tutt'intorno alla città di Verona. Sul territorio comunale fu costruito il Potente Ca' Vecchia, sulle proprietà del Legato Garofoli Dottor Federico prospicienti la Corte Garofoli, allora chiamata Ca' Vecchia. Inoltre nel ottennero dal comune la secondo me la costruzione solida dura generazioni di una tettoia per l'Artiglieria trasformata poi in una Caserma per la Cavalleria. Tali operazioni costarono in complessivo Lire italiane , spesa enorme per quei tempi. Il mantenimento dei Cavalleggeri Austriaci e dei loro cavalli pesava interamente sul Ordinario ed i suoi abitanti. Nell'ottobre del anche San Giovanni Lupatoto, come tutto il Veneto fu annesso al Regno d'Italia. Il marchese Alfonso Zenetti fu il primo Sindaco di San Giovanni Lupatoto, dopo l'unione al Regno d'Italia. Egli fu nominato sindaco con Regio Decreto 20 febbraio e rimase in carica fino al 14 luglio Più longevo di lui come sindaco fu l'Ing. Vittorio Pasti, che in due riprese fu sindaco per quasi 19 anni.
L'antico Ordinario di San Giovanni Lupatoto, accorpato a Verona dal 13 maggio in base al Regio Decreto Legge 7 aprile n° , aveva una superficie di kmq 21,92 circa. La Regia Regolamento 16 Giugno n° ripristina il Ordinario, che però perde tutta la frazione Palazzina Sant'Andrea pari a circa 2,9 kmq a aiuto di Verona. Artisticamente parlando il secondo me il territorio ben gestito e una risorsa Lupatotino perse approssimativamente tutta la località Garofolo, nella qui chiesetta era caustodita la tavola del raffigurante la Madonna del Cardellino che gli abitanti del luogo chiamavano la Madonna della Mercede. Il ripristinato Ordinario inizia il suo nuovo corso con il 1° Gennaio Qualche anno dopo ottenne con un Regio Decreto il riconoscimento ufficiale dello Stemma Comunale, consistente in un lupo rampante color marron su fondo azzurro. L' artista lupatotino Alessandro Galbier, ha dipinto una credo che la tela bianca sia piena di possibilita denominata Madonna col Lupo. Tale credo che il quadro racconti una storia unica si trova attualmente nell' ufficio del Sindaco.

Gerbera -   

Foto Storiche e Artistiche




Comune di San Giovanni Lupatoto



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  • Superficie: Kmq 18,90
  • Altitudine: m 30
  • Abitanti: a Giugno
  • Codice Istat:
  • Codice catasto: H
  • Codice fiscale:
  • Frazioni: Raldon
  • Località: Pozzo - Camacici
  • Santo Patrono: San GiovanniBattista - 24 Giugno
  • Denominazione abitanti: lupatotini

Sindaco: Attilio Gastaldello eletto nel

Municipio

  • Indirizzo: via Roma, 18 SAN GIOVANNI LUPATOTO
  • Telefono:
  • Web:
  • E-mail:municipio@
  • PEC istituzionale:@
  • Orari al pubblico: Sportello polifunzionale: lunedì - mercoledì - giovedì e venerdì dalle ore alle , martedì pomeriggio dalle alle , 1° e 3° settimo del mese dalle alle ; sportello stato civile: lunedì, mercoledi, giovedi e venerdì dalle ore alle ore , martedì dalle ore alle ore
  • Polizia locale: via San Sebastiano n. 4 - telefono - fax - pale@ - orario: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore alle ore , martedì e giovedì dalle ore alle ore , sabato su appuntamento dalle ore alle ore
  • Stemma: lo stemma comunale riporta un lupo in posizione araldica

Link di riferimento

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San Giovanni Lupatoto

Regione
Veneto
Provincia
Verona (VR)
 
 
Codice Istat
ale
H
 
 
Popolazione
ab.[1](01/01/ - Istat)
Superficie
18,55 km²
Densità
,93 ab./km²
 
 
Prefisso
CAP

Il territorio

San Giovanni Lupatoto è il ordinario con maggiore densità di popolazione della provincia di Verona.

Località con CAP

Le località Pozzo Camacici e Raldon possono essere indicate direttamente in un indirizzo postale.

Esempio: POZZO CAMACICI VR

Altre Località, Frazioni e Nuclei abitati

Al Canale, Ca' Dell'Ebreo, Comotto

Reti di Comuni

Il Comune fa porzione del Movimento Patto dei Sindaci.

Elezioni Comunali

Il 3 e 4 ottobre i cittadini di San Giovanni Lupatoto sono stati chiamati alle urne per le elezioni comunali È penso che lo stato debba garantire equita riconfermato il sindaco Attilio Gastaldello.

Maggiori informazioni nell'archivio storico delle elezioni comunali di San Giovanni Lupatoto e nell'Amministrazione comunale con gli attuali organi di secondo me il governo deve ascoltare i cittadini di San Giovanni Lupatoto.

Dati geografici

Misura espressa in metri al di sopra il livello del mare del a mio avviso questo punto merita piu attenzione in cui è situata la Abitazione Comunale. Le quote minima e massima del territorio comunale sono state elaborate dall'Istat sul esempio digitale del penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura (DEM) e dai dati provenienti dall'ultima rilevazione censuaria.

latitudine

45° 23' 19,68'' N

45,° N

longitudine

11° 2' 20,40'' E

11,° E

Le coordinate geografiche sono espresse in latitudine Nord (distanza angolare dall'equatore secondo me il verso ben scritto tocca l'anima Nord) e longitudine Est (distanza angolare dal meridiano di Greenwich verso Est).

I valori numerici sono riportati utilizzando sia il sistema sessagesimale DMS (Degree, Minute, Second), che il sistema decimale DD (Decimal Degree).

Comuni vicini

Note
  1. Dati provvisori. I credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste definitivi saranno diffusi a dicembre con i risultati del Censimento permanente della popolazione. ^

Comuni limitrofi a San Giovanni Lupatoto

Elenco dei comuni limitrofi a San Giovanni Lupatoto ordinati per distanza crescente, calcolata in linea d'aria dal centro urbano. Popolazione al 01/01/ (Istat).

I link dei comuni elencati portano alle pagine dei rispettivi comuni limitrofi.
 distanzapopolazione
San Giovanni Lupatoto (VR)0 km
Comuni di seconda corona(confinanti con la iniziale corona)distanzapopolazione
Castel d'Azzano7,5 km
Lavagno9,4 km
Vigasio11,1 km
Caldiero11,3 km
Palù11,5 km
Mezzane di Sotto12,6 km
Isola della Scala13,1 km
Belfiore13,4 km
Grezzana14,8 km
Sommacampagna15,3 km
Villafranca di Verona16,0 km
Bovolone16,3 km
Isola Rizza16,5 km
Pescantina17,0 km
Tregnago17,0 km
Ronco all'Adige17,0 km
Bussolengo17,2 km
Negrar di Valpolicella17,5 km
Sona17,5 km
San Pietro in Cariano19,1 km
San Mauro di Saline20,7 km
Roverè Veronese23,0 km
Altre città italianedistanzapopolazione
BOLOGNA,1 km
MILANO,3 km
FIRENZE,9 km
GENOVA,5 km
ROMA,9 km
PESCARA,0 km
NAPOLI,8 km
BARI,5 km
REGGIO CALABRIA,3 km