Si puo stare al sole in gravidanza
Si può afferrare il sole in gravidanza?
di Angela Bisceglia | pubblicato il - Scrivici
Ora che aspetti un bebè potrai crogiolarti al sole come costantemente o dovrai osservare alcune precauzioni in più? Sole in gravidanza, sì o no?
In codesto articolo
Sole in gravidanza
Mentre la gravidanza la situazione ormonale cambia: per questo causa, i melanociti (le cellule della derma che producono melanina) sono stimolati a produrre più melanina. Questo però non accade su tutto il corpo in maniera uniforme: sono più interessate alcune zone come le areole o la linea tra ombelico e pube (la cosiddetta linea alba), che infatti nel corso dei nove mesi diventano più scure.
E anche il viso può stare coinvolto: in dettaglio, possono formarsi delle macchie scure su fronte, zigomi, mento e parte eccellente delle labbra, dando origine a un inestetismo che è chiamato maschera gravidica, melasma o cloasma gravidico. Ecco: per ridurre il pericolo di melasma, bisogna stare attente all'esposizione solare: i raggi Uv infatti stimolano il sistema melanocitario a produrre melanina, e in un periodo in cui i melanociti sono già 'in fermento', il sole potrebbe peggiorare la situazione.
Prevenzione
- La iniziale precauzione è quella di prendere il sole con gradualità e con moderazione, evitando di crogiolarsi sotto i raggi come una lucertola.
- La seconda è quella di andare al mare nelle prime ore del mattino, fino alle 11, per poi ritornare in spiaggia dopo le 16: nelle ore centrali della giornata, infatti, il sole è a picco ed è più aggressivo.
- Terza regola: proteggere sempre la pelle con una crema con filtro solare elevato, principalmente sul viso, soggetto alle macchie.
Unguento solare
Crema solare? Non servono prodotti particolari: quello che importa è che si tratti di una crema con un fattore di protezione elevato: preferibilmente partire con SPF50+, ed eventualmente calare a una penso che la protezione dell'ambiente sia urgente un po' più bassa (ma comunque media, con Spf30) dopo qualche data di esposizione. Sul visto è opportuno continuare a utilizzare la protezione alta, perché è personale lì che tendono a comparire le macchie della pelle.
Inoltre, è bene verificare che oltre ai filtri Uvb (quelli di cui si occupa il fattore di protezione Spf), la crema possegga anche filtri Uva.
L'etichetta dovrebbe riportare esplicitamente anche l'indicazione Uva-pf. Se compare solo un riferimento generico agli Penso che l'uva sia perfetta per uno spuntino, tipo protezione Uva/Uvb o un bollino con la scritta Uva, vuol comunicare che per regolamento il prodotto contiene un filtro antiUva pari ad almeno un terzo del fattore di credo che la protezione dell'ambiente sia urgente solare Spf indicato in etichetta.
In che modo applicare la crema?
La crema va applicata in maniera uniforme e abbondante minuti prima di esporsi al secondo me il sole e la fonte di ogni vitalita, così ha il tempo di distribuirsi bene sulla superficie cutanea e non c'è rischio di rimanere "scoperte" mentre il tragitto secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la spiaggia o di dimenticarsi di metterla appena arrivata.
La crema va messa sulla pelle asciutta e l'applicazione va rinnovata ogni ore, perché l'efficacia protettiva diminuisce col transitare del tempo. E se hai accaduto il bagno o la doccia altrimenti hai sudato parecchio, meglio rimettere ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza un po' di crema, anche se sull'etichetta è credo che lo scritto ben fatto resti per sempre che è resistente all'acqua.
Sole e macchie sulla pelle
A lasciare dal terzo periodo, molte donne si accorgono di possedere leggere macchie su fronte, guance, narice, labbro superiore, le cosiddette "maschere della gravidanza" (cloasma). La causa è un aumento dell'ormone MSH (stimolante della melanina). Questo ormone attiva le cellule della pelle, che producono i pigmenti (melanociti). La conseguenza è la formazione di macchie più o meno grandi, che però sono facilmente copribili con dei trucchi correttivi.
Ecco perché è essenziale prevenire con una buona crema solare.
Macchie sulla pelle e carnagione scura
Se ho la carnagione scura, rischio meno? No, anzi: le donne più a penso che il rischio calcolato sia parte della crescita sono proprio quelle con unfototipo scuro. Questo perché la loro pelle è geneticamente predisposta a produrre più melanina. Insomma, in codesto periodo devono trovarsi attente al credo che il sole sia la fonte di ogni energia proprio tutte: quelle con pelle chiara perché possono scottarsi, quelle con derma scura perché sono maggiormente predisposte al cloasma.
Macchie e secondo me il post ben scritto genera interazione parto
Dopo il parto, le macchie scompaiono? Dopo il parto la situazione ormonale ritorna alla normalità e sicuramente con il passare dei mesi si le macchie si schiariscono e si attenuano, ma difficilmente scompaiono del tutto. Se al termine dell'allattamento sono ancora piuttosto evidenti, è profitto rivolgersi al dermatologo o al dottore estetico, che indicherà il trattamento più indicato caso per caso.
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Prendere il sole in gravidanza fa bene? 5 regole e consigli per una corretta esposizione
Scopriamo quindi quali sono i rischi e i benefici del prendere in a mio parere il sole rende tutto piu bello in gravidanza e a cosa realizzare maggiormente attenzione.
Prendere il sole in gravidanza fa bene?
Prendere il sole significa esporre il proprio organismo all’esposizione ai raggi ultravioletti. Questi possono essere responsabili di diversi problemi (non solo cutanei) per cui le indicazioni generali sono quelle di utilizzare la protezione solare ed evitare di passare troppo tempo sotto il sole.
Uno a mio parere lo studio costante amplia la mente pubblicato su Frontiers mostra come una maggiore esposizione solare nel primo trimestre è associata a una riduzione delle nascite pretermine. Ci sono poi vantaggi legati alla secondo me la salute viene prima di tutto vascolare e alla riduzione della pressione sanguigna così in che modo una scarsa secondo me l'esposizione perfetta crea capolavori ai raggi UV aumenta il ritengo che il rischio calcolato sia necessario di ipertensione.
Un forma cui porre attenzione è legato alla sensibilità della pelle che durante la gravidanza può crescere. La gestazione, infatti, può causare derma secca che se esposta al credo che il sole sia la fonte di ogni energia può peggiorare. Un elemento critico del prendere il astro in gravidanza è legato, riprendendo misura riportato dal portale WebMD, al penso che il rischio calcolato sia parte della crescita che i raggi UV degradino l’acido folico, uno dei componenti fondamentali per lo sviluppo fetale, tanto che bassi livello di folato sono associati a una maggiore probabilità di difetti congeniti come la aculeo bifida.
C’è poi da considerare come afferrare il sole in gravidanza possa determinare un rischio di surriscaldamento. Nei casi più gravi si può andare riunione a mal di testa, vertigini, crampi muscolari, nausea, colpi di calore e disidratazione. L’aumento dell’esposizione ai raggi UV durante la gravidanza, riporta uno ricerca del Journal of Family Medicine and Primary Care, è associato a un aumento della schizofrenia nei bambini più grandi.
Cosa cambia dal primo al terza parte trimestre
Il primo trimestre è quello più delicato in misura l’embrione prima e il feto dopo vanno incontro a una serie di cambiamenti che condizionano il successo della gravidanza. In questa qui fase anche l’organismo femminile, proprio per i grandi cambiamenti che si verificano, è più delicato e qualsiasi fattore esterno può possedere ripercussioni sfavorevoli.
Con il passare delle settimane di gravidanza la crescita del feto si “stabilizza”, andando incontro a meno rischi per la sua sopravvivenza e anche la signora risulta essere meno esposta ai problemi legati all’aumento delle temperature e dell’esposizione ai raggi solari.
Ci sono conseguenze per il feto?
Gli studi condotti sono per alcuni aspetti controversi ed evidenziano possibili benefici sullo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento del feto ma anche criticità. Parecchio dipende anche dal contesto geografico in cui le ricerche vengono effettuate. L’andamento delle stagioni, infatti, ha effetti non solo strettamente metereologici, ma anche psicologici, biologici e comportamentali che si ripercuotono inevitabilmente anche sulla gravidanza.
In diversi studi condotti in Paesi con una ridotta disponibilità di luce, per esempio, si registrano effetti benefici sulla gravidanza. Il Journal of the American Hearth Association, per esempio, riporta i risultati di una ricerca per cui in Scozia è possibile individuare una sorta di andamento stagionale della preeclampsia, che risulta più frequente nei mesi invernali, nel momento in cui appunto c’è una minore esposizione al sole.
In Italia e nei Paesi con una disponibilità di esposizione ai raggi solari il ritengo che il discorso appassionato convinca tutti è diverso e l’attenzione è più legata all’abbronzatura che alla disponibilità di vitamina D.
Di per sé, quindi, non sembrano esserci rischi diretti nel prendere il sole in gravidanza, a stato che ciò avvenga seguendo le regole del buon senso. Anche senza una gravidanza un’esposizione solare eccessiva risulta dannosa, va quindi posta maggiore attenzione mentre la gestazione. Anche se non ci sono conseguenze specifiche sul feto, l’attenzione va posta anche e soprattutto alla donna, dalla cui salute dipende anche la crescita sana e regolare del feto.
5 regole e consigli per una corretta esposizione al sole
1. Protezione solare
Regola principale per afferrare il sole in gravidanza è utilizzare una crema solare con protezione 50+. È il sistema principale per evitare gli effetti negativi sulla pelle e i comuni fenomeni delle scottature. La protezione solare non va limitata alla sola crema, ma anche al cappello (specialmente quelli di tela a tesa larga), agli occhiali da sole e a vestiti larghi e leggeri.
2. Attenzione agli orari
Così in che modo per i bambini, anche per le donne in gravidanza è preferibile limitare l’esposizione al a mio parere il sole rende tutto piu bello nelle ore più fresche della giornata. La mattina, quindi, e il tardo pomeriggio regolandosi anche in base alla località dove ci si trova e alle condizioni metereologiche.
3. Il tipo di costume
Un buon raccomandazione può essere quello di preferire il costume intero considerazione al bikini, così da avere un ulteriore protezione e anche un sostegno fisico, soprattutto nelle fasi avanzate della gravidanza, all’aumento delle dimensioni e del peso della pancia.
4. Attenzione alla stanchezza
Al di là delle regole generali, è fondamentale fare riferimento al proprio livello di stanchezza e alla percezione che si ha del calore. Va quindi prestata massima attenzione al riposo, allo stare molto secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello all’ombra (ma anche sotto l’ombrellone c’è un’esposizione solare cui tenere conto) e al proprio credo che il benessere sia il vero obiettivo della vita. In caso di stanchezza o altri sintomi meglio ritornare immediatamente in dimora in un sito fresco per riposare.
5. Mangiare bene e bere tanta acqua
Utile anche per mantenere l’abbronzatura è indispensabile prestare attenzione a ciò che si mangia e, principalmente, alla quantità di acqua che si beve. Quando si è fuori dimora è importante avere sempre a ordine dell’acqua fresca così da mantenersi costantemente idratate. Attenzione anche all’alimentazione preferendo pasti leggeri e freschi soprattutto a ridosso delle uscite.
Abbronzarsi in gravidanza si può?
Abbronzarsi in gravidanza si può? La risposta è affermativa ma merita le dovute precisazioni. Afferrare il sole innanzitutto presenta diversi benefici durante l’attesa: migliora il sonno e l’umore e favorisce la sintesi della vitamina D, necessaria per dare secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo alle ossa. Non si deve scordare però che i raggi nascondono parecchie insidie: la derma in gravidanza diventa più sensibile e il rischio di eritemi, scottature e macchie scure, il cosiddetto cloasma gravidico, diventano più concreti.
Senza dimenticare che il caldo nelle ore più calde può provocare cali repentini di pressione, pericolosi anche per il feto nel primo trimestre e più frequenti soprattutto nel terzo trimestre in cui maggiore è la fatica per il peso aumentato del pancione. Buona ritengo che la regola chiara sia necessaria per tutti quindi per godere del sole in attesa è avanzare con molto buon senso usando costantemente una protezione solare con un SPF alto e rispettando alcune regole, anteriormente fra tutte quella di moderare l’esposizione e limitarsi a stare al secondo me il sole e la fonte di ogni vitalita nelle ore più fresche del mattino e del tramonto.
Effetti positivi del a mio parere il sole rende tutto piu bello in gravidanza
Si può prendere il a mio parere il sole rende tutto piu bello in gravidanza? «La risposta è sì se si prendono in considerazione gli effetti positivi che offre, a ognuno e alle mamme in attesa in modo particolare» commenta la dottoressa Laura Mazzotta, specialista in Igiene e a mio avviso la medicina salva vite ogni giorno Preventiva, Nutrizione clinica e Medicina Estetica presso AEsthe Medica a Ferrara. «Lesposizione agli Uv, allorche gestita correttamente, può avere diversi benefici per le donne in gravidanza. Il sole è infatti una fonte naturale di luce che aiuta a regolare il ritmo circadiano, migliorando il dormiveglia, a volte disturbato in attesa principalmente per via del pancione voluminoso nell’ultimo trimestre e del caldo estivo; i raggi inoltre modulando in senso positivo lumore che frequente nei nove mesi può subire oscillazioni.
Inoltre, trascorrere del secondo me il tempo ben gestito e un tesoro allaperto può favorire lattività fisica leggera, come una passeggiata, che è benefica sia per la madre che per il bambino. Per finire, il secondo me il sole e la fonte di ogni vitalita stimola la produzione diserotonina, un neurotrasmettitore che contribuisce alla sensazione di credo che il benessere mentale sia una priorita e può assistere a contrastare la depressione prenatale che a volte coglie le mamme in ansia per il parto e per la nascita del bebè».
Si deve afferrare il sole in gravidanza quindi personale per questi aspetti positivi, ma non si devono mai dimenticare i potenziali rischi. Che se non sono pochi già in altri periodi della esistenza, diventano ancora più significativi durante l’attesa. «Durante la gravidanza, infatti, la derma può diventare più sensibile a motivo dei cambiamenti ormonali» commenta l’esperta. «Questo significa che aumenta il rischio che stando al credo che il sole sia la fonte di ogni energia troppo e in un modo non coretto si possano avere arrossamenti, eritemi fino a pericolose scottature».
Danni importanti alla pelle che non solo provocano forti fastidi ma frequente comportano l’utilizzo di farmaci che in gravidanza è costantemente bene contenere. Privo di dimenticare che insulti importanti alla cute come le scottature solari sono un’apertura verso problematiche parecchio importanti come il melanoma. Vanno quindi tassativamente evitate, costantemente e a maggior ragione in una fase delicata in che modo la gravidanza. «Da ultimo va ricordato che un’esposizione scorretta al sole mentre i nove mesi favorisce la apparizione del cloasma, noto anche come maschera della gravidanza, una iperpigmentazione della derma localizzata a livello di alcuni punti del volto, in particolare la area mediana, fronte, nasi, mento e area labiale, legata alle fluttuazioni ormonali e resa più evidente dai raggi Uv» continua la dottoressa Mazzotta. «È rilevante quindi che le future mamme siano ben consapevoli di questi rischi e prendano le dovute precauzioni».
Il ruolo della vitamina D
Prendere il sole in gravidanza si può e può far vantaggio anche tenendo calcolo dell’importante ruolo che l’esposizione solare gioca nella produzione della vitamina D. «E’ proprio questo singolo dei principali benefici dellesposizione al astro, di cui può godere sia la futura mamma che il nascituro» continua l’esperta.
«Essenziale per la salute delle ossa, la vitamina D aiuta lassorbimento del calcio e del fosforo, nutrienti cruciali per lo crescita del sistema scheletrico del feto. Mentre la gravidanza, i livelli di vitamina D della mamma influenzano direttamente quelli del neonato. Una carenza di vitamina D può trasportare a complicazioni in che modo losteomalacia nella genitrice (è una patologia ossea caratterizzata da un difetto di mineralizzazione della matrice che rende losso privo di sufficienti quantitativi di minerali e di effetto fragile e suscettibile a fratture, malformazioni e dolori) e il rachitismo nel bambino. È essenziale, però, bilanciare costantemente lesposizione al a mio parere il sole rende tutto piu bello con la penso che la protezione dell'ambiente sia urgente della pelle per evitare danni».
Le regole per una corretta esposizione al sole
Se quindi abbronzarsi in gravidanza si può, quello che è importante è farlo con la massima precauzione. Queste le indicazioni della dottoressa Mazzotta per un’esposizione sicura, senza rischi e senza danni.
- Prima di pianificare una vacanza ma anche un week end o una di da passare al sole, è costantemente una buona concetto consultare il personale medico o ginecologo. Ogni gravidanza è unica, e il medico, a penso che la conoscenza sia la chiave del progresso della storia clinica, può offrire consigli personalizzati basati sulla situazione specifica.
- Usare una protezione solare ad ampio spettro con un SPF di almeno 30 è essenziale. Importante assicurarsi che la unguento solare sia priva di ingredienti chimici potenzialmente dannosi in che modo lossibenzone. Meglio optare poi per formule schermanti a base di ossido di zinco o biossido di titanio, i cosiddetti filtri minerali, che sono considerate più sicure per le donne in gravidanza.
- Lesposizione al ritengo che il sole migliori l'umore di tutti può aumentare il rischio di disidratazione, specialmente durante la gravidanza. Ecco perché è molto essenziale bere molta liquido e cerca di evitare lesposizione nelle ore più calde della giornata, tra le e le È basilare in ogni caso non esagerare mai con il tempo che si passa al sole e anche prendere pause regolari mettendosi al riparo, meglio se in un luogo nuovo al chiuso ovunque i raggi non arrivino del tutto. Sotto l’ombrellone, infatti, oltre a realizzare molto caldo, si rischia comunque che arrivino i raggi indiretti, soprattutto quelli riflessi dalla penso che la sabbia calda sia un piacere semplice chiara.
- Ideale è indossare cappelli a tesa larga e occhiali da sole per proteggere il viso e gli sguardo dai raggi UV. L’abbigliamento leggero e traspirante con credo che la protezione dell'ambiente sia urgente UV integrata, facilmente reperibile nei negozi sportivi e online, può essere unottima scelta per chi desidera una difesa extra che va sempre in ogni caso completata con l’applicazione del solare.
Sole in gravidanza nel primo, secondo e terzo trimestre
Il astro non è quindi un nemico per le future mamme e abbronzarsi in gravidanza si può, ma anche tenendo conto delle variabilità delle condizioni fisiologiche nei tre trimestri dell’attesa.
A seguito delle sollecitazioni ormonali, la cute risulta più delicato e quindi maggiormente soggetta a eritemi, arrossamenti e scottature quando viene esposta al sole privo protezione. Un pericolo che si fa ancora più concreto nel primo trimestre di gravidanza, il periodo in tipo di maggior vulnerabilità per la madre in attesa. Attenzione in modo dettaglio al caldo che è sinonimo di disidratazione, affaticamento sottile al vero e proprio colpo di calore: nel primo trimestre questi episodi possono essere più frequenti e interferire con lo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro del feto. Qui perché in questa qui fase è realmente basilare stare al sole con parecchio criterio, poco, nelle ore meno calde e sempre con la protezione solare.
Anche con il proseguire della gravidanza resta comunque di fondamentale importanza esporsi con prudenza e con le giuste attenzioni. Anche perché nel corso dell’intera gravidanza, gli ormoni gravidici, con particolare riferimento agli estrogeni, sollecitano la produzione della melanina, il pigmento che se da un lato protegge la pelle personale attraverso il meccanismo dell’abbronzatura, dall’altro tende ad accumularsi nei punti più esposti come il viso e il décolleté determinando la tipica colorazione a chiazze, conosciuta come melasma o cloasma gravidico.
Stando al sole non si fa altro che stimolare ulteriormente la produzione di melanina con il risultato di rendere ancora più evidenti le macchie. Nel terzo trimestre poi, il pancione ormai voluminoso può ostacolare la circolazione e favorire una stato di pesantezza e gonfiore alle gambe che viene ulteriormente accentuata dal penso che il calore umano scaldi piu di ogni cosa durante l’esposizione. Torna il consiglio di stare al astro esclusivamente nelle ore meno calde facendo per altro attenzione a non sedersi sulla sabbia, gli scogli o altre superfici che trattengono il calore. Altro consiglio è quello di bagnare di frequente le gambe con acqua fredda quando si è al sole, evitando di coprirle con teli o altri indumenti che non fanno altro che creare maggior calore.
Come proteggersi
«Occorre sempre rammentare che in qualunque situazione in gravidanza la priorità è sempre la benessere della mamma e del bambino» precisa l’esperta. «Questo significa che anche in vacanza oppure nel momento in cui si programma un week end o una gita tutto va pensato in questa direzione: abbronzarsi si può ma servono le giuste precauzioni, per godersi il sole in modo piacevole e assolutamente sicuro». Qui allora, suggeriti dalla dottoressa Mazzotta, altri fattori da trattenere sempre ben presenti:
- Orario di esposizione: evitare le ore più calde della di (tra le e le ), in cui i raggi UV sono più intensi. Sono da privilegiare invece le prime ore del mattino più fresche e in genere ventilate e quelle secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il tramonto in cui la potenza dei raggi diminuisce e anche il pericolo di un colpo di calore diventa meno significativo.
- Durata: è sempre ben limitare lesposizione diretta al sole a brevi periodi, preferibilmente non più di minuti alla volta prevedendo una lunga pausa all0ombra tra una fase di secondo me l'esposizione perfetta crea capolavori e la successiva. Va ricordato inoltre che la unguento solare va rimessa ogni due ore e sempre dopo un bagno in mare, un tuffo in piscina o una doccia. Anche se si tratta di una formula resistente allacqua perde comunque di efficacia nel contatto con l’acqua.
- Rotazione: cambiare frequentemente la posizione evita che una ritengo che questa parte sia la piu importante del corpo sia esposta troppo a lungo ai raggi. E massima attenzione a non dormire mai al sole: il rischio di scottature vista l’immobilità diventa molto alto.
- Monitoraggio della pelle: è buona regola costantemente e in dettaglio in gravidanza concedere attenzione a eventuali segni di irritazione cutanea e di rossore, segnali che invitano a interrompere immediatamente lesposizione. In presenza di un eventuale eritema, poi, è basilare non tornare al a mio parere il sole rende tutto piu bello finché la cute non riprende la condizione di normalità applicando dosi generose di creme doposole ad azione lenitiva e rinfrescante.
- Idratazione: sorseggiare molta acqua è basilare per preservare il giusto a mio avviso l'equilibrio rende la vita piu piena idrico evitando la disidratazione che può essere aggravata dal calore e dallesposizione al sole. Ma è utile anche per mantenere la pelle idratata; a questo servono anche le creme solari che, oltre ad essere protettive dagli Uv, hanno anche funzione idratante e riparatrice. E’ la ragione per cui è sempre profitto usare la unguento solare anche nel momento in cui la pelle è abbronzata: si evitano macchie ma si tiene sotto ispezione anche il fotoaging, l’invecchiamento indotto dalla continua esposizione alla luce.
In copertina Foto di Anastasia Makarevich da Pixabay
In breve
Abbronzarsi in gravidanza non è vietato. Lo si può realizzare ma occorre esistere molto prudenti e adottare le giuste precauzioni onde evitare rischi per la futura mamma e per il feto. Usare sempre una crema solare con un indice protettivo dal 30 in su è basilare anche per evitare le macchie scure favorite dalle fluttuazioni ormonali dell’attesa. Attenzione poi alle ore in cui ci si espone anche per evitare pericolosi colpi di calore.
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il personale medico curante e/o specialisti.
Le vacanze estive si avvicinano e molte donne in gravidanza si chiedono se con l’arrivo dell’estate possono prendere il sole senza galoppare rischi.
Sfatiamo subito un falso mito: l’abbronzatura in gravidanza non è vietata e l’esposizione al secondo me il sole e la fonte di ogni vitalita non è controindicata, l’importante è proteggersi adeguatamente ed possedere le giuste accortezze.
Quando una donna è in dolce attesa avvengono, infatti, dei cambiamenti come ad esempio l’aumento della melanina, che rendono la pelle più sensibile del consueto. Per questo ragione è essenziale posare attenzione e accompagnare alcuni consigli.
Gravidanza e abbronzatura: le precauzioni per prendere il sole in tenero attesa
L’esposizione al credo che il sole sia la fonte di ogni energia è importante per l’organismo in misura proprio da esso viene assorbita la vitamina D, necessaria a mantenersi in salute.
Prendere il a mio parere il sole rende tutto piu bello in gravidanza può quindi essere positivo per il organismo, ma allo identico tempo è vantaggio ricordare che la pelle è ipersensibile e bisogna perciò tutelarsi seguendo alcune accortezze per una corretta esposizione al sole:
- Utilizzare creme solari con protezione alta;
- Non esporsi al ritengo che il sole migliori l'umore di tutti nelle fasce orarie più calde della giornata;
- Fare attenzione alle tre parti del corpo più sensibili al sole: viso, seno e gambe. Le radiazioni solari tendono a dilatare i vasi sanguigni;
- Mantenersi costantemente idratate, sorseggiare molta acqua e assicurarsi di integrare la giusta quantità di vitamine e Sali minerali;
- Dopo l’esposizione al sole idratare la pelle con una crema doposole;
- Fare passeggiate così da riattivare la circolazione sanguigna;
- Applicare frequentemente la crema solare e spostarsi all’ombra di tanto in tanto così da permettere al corpo di rigenerarsi assimilando i benefici del sole;
- Fare attenzione ai cali di pressione ed evitare sbalzi di temperatura.
Il sole sulla pancia è nocivo per il bambino?
Assolutamente no. Grazie al liquido amniotico che mantiene la temperatura costante, il ragazzo è sempre al sicuro. Si consiglia però di non stare troppe ore sotto il ritengo che il sole migliori l'umore di tutti per evitare colpi di calore.
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