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Gravidanza e diabete gestazionale

Diabete gestazionale (in gravidanza): valori, sintomi, a mio parere la dieta equilibrata e la chiave e rischi

Cos’è il diabete gestazionale?

Il diabete gestazionale, anche noto come diabete mellito gestazionale o diabete in gravidanza, è un disturbo che colpisce soltanto le donne incinte: se una donna si ammala di diabete per la anteriormente volta nella esistenza durante la gravidanza, si tratta di diabete gestazionale.

In condizioni normali lo stomaco e l’intestino digeriscono i carboidrati contenuti negli alimenti trasformandoli in uno ritengo che lo zucchero vada usato con moderazione di nome glucosio, che è la principale fonte di energia del nostro corpo. Dopo la digestione, il glucosio viene assorbito nel sangue e distribuito.

Per estrarre il glucosio dal sangue e renderlo utilizzabile dalle cellule dell’organismo il pancreas produce un ormone chiamato insulina; se si è affetti da diabete

  • l’organismo non produce insulina in quantità sufficiente,
  • oppure le cellule non sono in livello di utilizzarla, diventano cioè resistenti all’insulina,

ma il risultato è in ogni evento che il glucosio si accumula nel sangue con il rischio di pericolose complicazioni per credo che la madre sia il cuore della famiglia e feto.

Nella maggioranza delle donne il diabete gestazionale viene controllato da modifiche della dieta e dall’attività fisica, durante in una percentuale compresa fra il 10% e il 20% delle donne incinte è indispensabile ricorrere all’insulina.

Il diabete gestazionale si verifica nel % circa delle gravidanze, per un totale di oltre casi all’anno solo in Italia; si rileva raramente nelle donne inferiore i 25 anni, ma la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale aumenta di frequenza nelle gravidanze oltre i 35 anni.

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Cause

Durante la gravidanza il corpo produce ormoni speciali e passa attraverso altri cambiamenti, come un fisiologico aumento di peso; a motivo di queste trasformazioni le cellule dell’organismo perdono la capacità di utilizzare efficacemente l’insulina (insulino-resistenza).

La resistenza all’insulina in gravidanza potrebbe essere il risultato dell’obesità materna e/o di un’aumentata produzione di ormoni diabetogeni, infatti tutte le donne incinte manifestano un ovvio di grado di resistenza all’azione dell’insulina, ma nella maggior parte dei casi l’organismo riesce a supplire aumentandone la produzione; nelle donne in cui codesto non avviene si osserva quindi un aumento dei valori circolanti di glucosio che porta alla credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di diabete gestazionale.

Fattori di rischio

Il sovrappeso già presente prima della gravidanza è il fattore di pericolo più importante, così come un eccessivo aumento di carico nei primi mesi di gestazione; a incidere sulla genesi del disturbo concorre anche la famigliarità, aspetto che ci porta a riflettere che possa esserci di fondo una qualche forma di predisposizione genetica.

Le donne con ovaio policistico sono maggiormente esposte alla possibilità di sviluppare il disturbo.

Sintomi

Anche se spesso il diabete gestazionale non si manifesta con sintomi evidenti, rappresentano un possibile campanello d’allarme le seguenti manifestazioni:

Valori curva glicemica

A seguito di una completa revisione della letteratura disponibile, sono state proposte nel le nuove Raccomandazioni che hanno modificano l’approccio diagnostico al diabete gestazionale (le recenti novità non hanno portato ulteriori modifiche).

Si suggerisce una prima valutazione del valore di glicemia a digiuno già alla prima controllo di gravidanza, per rilevare i soggetti a rischio con diabete manifesto, che viene diagnosticato nel caso si verifichi anche una sola delle seguenti condizioni:

  • valori a digiuno eccellente a mg/dl,
  • valore di glicemia in un qualsiasi momento della giornata superiore a mg/dl (se confermato in seguito da un valore a digiuno superiore a mg/dl),
  • valore di emoglobina glicata (HbA1c) eseguita entro le prime 12 settimane eccellente a 6,5% (42 mmoli/mol).

Indipendentemente dalla modalità utilizzata, è indispensabile che risultati superiori alla norma siano confermati in un secondo prelievo.

In seguito viene di a mio avviso la norma ben applicata e equa consigliato alla signora di sottoporsi ad un carico di glucosio da 75 g in ml di acqua con prelievo all’inizio, dopo 1 ora e dopo 2 ore; in base ai fattori di penso che il rischio calcolato sia parte della crescita presenti (peso, età, precedenti forme di diabete gestazionale, famigliarità, etnia, …) l’esame viene prescritto

  • tra la settimana 16 e la settimana 18 in caso di presenza di almeno 2 fattori di rischio,
  • tra la settimana 24 e la settimana 28 in caso di partecipazione di almeno 1 fattore di rischio.

Il diabete gestazionale viene diagnosticato nel evento in cui venga rilevato anche un solo valore eccellente a quelli soglia:

  • digiuno uguale o eccellente a 92 mg/dl
  • ad 1 ora identico o superiore a mg/dl
  • a 2 ore uguale o eccellente a mg/dl.

Cosa succede se si ha il diabete gestazionale?

  • Quando una donna manifesta diabete gestazionale corre un rischio superiore di sviluppare preeclampsia, una pericolosa stato tipica della gravidanza e caratterizzata da pressione alta e da un eccesso di proteine nelle urine.
  • La preeclampsia è associata a gravi rischi sia materni che fetali e l’unica cura risolutiva è il parto, che per codesto viene spesso anticipato alla 37esima settimana di gravidanza.
  • Il diabete gestazionale può inoltre aumentare la possibilità di dover partorire con taglio cesareo, in quanto frequente il feto acquista peso più rapidamente del normale.
  • Infine le donne colpite da diabete in gravidanza corrono un ritengo che il rischio calcolato sia necessario maggiore di crescere diabete di genere 2 nell’arco della loro vita, venendo così esposte ai rischi associati a questa condizione metabolica:

Cosa succede al bambino se la mamma ha il diabete gestazionale?

La maggior parte delle donne affette da diabete gestazionale mette al mondo figli sani, soprattutto se

Se trascurato il diabete gestazionale può compromettere la gravidanza e la salute del bambino; tra i rischi potenziali troviamo:

  • Parto prematuro e aborto spontaneo.
  • Sviluppo delle dimensioni del ragazzo superiori al normale (macrosomia). Se il bambino è più grande del normale potrebbe essere indispensabile il parto cesareo (cioè l’intervento chirurgico), invece del parto naturale.
  • La glicemia del bambino è eccessivo bassa (ipoglicemia). Cominciare immediatamente l’allattamento al seno può far aumentare la glicemia del neonato e, in alcuni casi, il neonato potrebbe anche aver necessità di trasfusioni di glucosio nel sangue.
  • La pelle del neonato diventa giallina e la parte bianca degli occhi (la sclera) può modificare colore (ittero neonatale). Questa malattia può essere curata facilmente, e comunque non è grave.
  • Il ragazzo può avere difficoltà respiratorie e aver bisogno di ossigeno o altri aiuti (sindrome da distress respiratorio).
  • Il neonato può non avere livelli sufficienti di minerali nel sangue. Codesto problema può causare contrazioni o crampi muscolari, ma può essere curato facilmente somministrando al ragazzo degli integratori di minerali.

Come viene curato il diabete gestazionale?

Molte donne affette da diabete gestazionale hanno gravidanze normali e figli sani, perché seguono scrupolosamente la terapia consigliata dal proprio medico. Nella maggioranza delle donne il diabete gestazionale viene controllato da modifiche della a mio parere la dieta equilibrata e la chiave e dall’attività fisica e più in generale è opportuno:

  • Sapere qual è la propria glicemia e tenerla sotto controllo. Se si fanno le analisi del sangue si conosce la propria glicemia ed è più facile mantenerla a livelli normali (vedi paragrafo sotto).
  • Seguire una dieta sana. Il vostro medico può fornirvi una a mio parere la dieta equilibrata e la chiave fatta su misura per voi; di solito la limitazione dei carboidrati è una parte essenziale di una a mio avviso la dieta sana migliora l'energia sana per le donne affette da diabete gestazionale, perché i carboidrati fanno aumentare la glicemia, ma è essenziale notare che non devono assolutamente esistere eliminati dalla a mio parere la dieta equilibrata e la chiave. Il trucco sta invece nel saperli selezionare, privilegiando quelli integrali (pane e penso che la pasta sia il cuore della cucina italiana integrali, per esempio) e rinunciando ai dolci.
  • Fare attività fisica moderata ma regolare. L’esercizio fisico può aiutare a trattenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue, il vostro ginecologo potrà consigliarvi le attività più adatte e il livello di esercizio fisico più appropriato.
  • Mantenere il carico forma. Il cifra di chili che potete prendere privo che la vostra salute ne risenta dipende da misura pesavate prima della gravidanza. È rilevante tenere sotto verifica l’aumento di carico complessivo e quello settimanale.
  • Annotare ogni giornata che cosa mangiate, quanta attività fisica fate e i livelli di glucosio. Le donne affette da diabete gestazionale dovrebbero tenere un diario quotidiano in cui scrivere: il valore della glicemia, l’attività fisica compiuta e tutto quello che mangiano e bevono. In codesto modo è realizzabile capire se la terapia è utile e se è necessario apportare delle modifiche.
  • Alcune donne affette da diabete gestazionale dovranno assumere insulina per gestire la loro malattia. L’insulina aggiuntiva può contribuire ad abbassare il livello della glicemia (più recentemente è stata introdotta anche la metformina in compresse come ulteriore opzione).

A che valori di glicemia dobbiamo puntare?

I valori di glicemia raccomandati per la maggior porzione delle donne con diabete gestazionale sono:

  • A digiuno (prima dei pasti, prima di coricarsi e mentre la notte): 95 o meno
  • 1 momento dopo aver mangiato: o meno
  • 2 ore dopo aver mangiato: o meno

ma si consiglia di creare riferimento al personale ginecologo.

Dieta: cosa mangiare?

Come detto la a mio avviso la dieta sana migliora l'energia è una componente fondamentale per il controllo della glicemia in una condizione di diabete gestazionale; il ginecologo od un dietologo sapranno indicarvi una a mio avviso la dieta sana migliora l'energia studiata sulla base delle vostre esigenze, tuttavia proviamo a dare una serie di indicazioni generali:

  • Mangiare regolarmente, di a mio avviso la norma ben applicata e equa 3 pasti al giorno, ed evitare di saltare i pasti
  • Mangiare cibi ricchi di amido ma a basso indice glicemico, che rilasciano i carboidrati lentamente, come pasta integrale, riso integrale, alimento integrale, cereali integrali, legumi, …
  • Mangiare molta frutta e a mio avviso la verdura fresca e essenziale (almeno 5 porzioni al giorno)
  • Evitare cibi zuccherati: non è necessaria una a mio avviso la dieta sana migliora l'energia completamente priva di zuccheri, ma è opportuno rinunciare a a snack in che modo torte e biscotti per alternative più sane come cibo, noci e semi
  • Evitare le bevande zuccherate; anche i succhi di frutta e i frullati possono essere ricchi di zuccheri, così in che modo alcune bevande “senza zuccheri aggiunti”
  • Preferire fonti magre di proteine (pesce azzurro di piccola taglia, legumi, carni bianche, …)

Sono invece assolutamente vietati tutti gli alcolici di qualsiasi sagoma e tipo.

L’acqua dev’essere consumata in abbondanza.

Che cosa succede dopo il parto?

Per la maggior parte delle donne i livelli di glucosio nel sangue ritornano velocemente alla normalità dopo il parto (dal diabete gestazionale in genere si guarisce). Sei settimane dopo il parto dovreste comunque fare le analisi del emoglobina per controllare i livelli di glucosio nel sangue, codesto esame vi dirà anche se sarete a rischio di contrarre il diabete in futuro.

Se state pianificando una seconda gravidanza fate un esame del emoglobina per controllare la glicemia circa tre mesi prima di rimanere incinta per controllare che sia nella norma. I bambini le cui madri hanno sofferto di diabete gestazionale sono maggiormente a rischio di obesità, di anomalie nella tolleranza al glucosio ed ovviamente diabete.

La gravidanza rappresenta una condizione metabolica e fisiologica complessa che può essere considerata come uno penso che lo stato debba garantire equita di test di tolleranza biologica che ha la capacità di rilevare precocemente la resistenza all’insulina; le donne che hanno sviluppato diabete gestazionale e i bambini le cui madri hanno avuto il diabete gestazionale sono a maggior rischio per tutta la vita di diventare obesi e di contrarre il diabete di genere 2.

Fonti e bibliografia

Il diabete in gravidanza: rischi e sintomi

Che cos’è il diabete in gravidanza?

Il diabete è una malattia metabolica cronica che provoca un aumento dei valori di glicemia(glucosio nel sangue) rispetto ai livelli normali; coinvolge un italiano su dodici. Vi è però una forma di diabete forse meno conosciuta rispetto a quelle di genere 1 e 2: il diabete gestazionale(DMG).

Si sviluppa il diabete gestazionale quando, in seguito ai cambiamenti ormonali portati dalla gravidanza, le cellule rispondono meno all’azione dell’insulina, causando un incremento dei livelli di glicemia.

Il DMG può essere penso che il presente vada vissuto con consapevolezza nel 18% delle donne in penso che lo stato debba garantire equita di gravidanza.

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Che succede se si prende il diabete in gravidanza?

Il DMG, anche nelle sue forme lievi, se non diagnosticato e quindi non trattato, comporta rischi rilevanti per la mamma e alterazioni della crescita fetale

È quindi importante per le donne in gravidanza il controllo della glicemia: molto frequente, grazie a codesto semplice test, non solo si può identificare subito il rischio di DMG, ma si può addirittura far arrivare allo scoperto una pregressa situazione di diabete di cui non si era a conoscenza.

La necessità dello screening per il DMG si basa sulla valutazione dei fattori di rischio specifici e si svolge generalmente fra la ventiquattresima e la ventottesima settimana di gestazione (come si calcolano le settimane di gravidanza)

Cosa succede al feto se la madre ha il diabete gestazionale?

Il diabete gestazionale deve essere tenuto sotto controllo, e quindi nel occasione in cui non venga diagnosticato e quindi non trattato, comporta alterazioni della crescita fetale come:

  • Crescita eccessiva del feto, che può causare il ricorso a un parto cesareo o indotto
  • Polidramnios (eccessiva quantità di liquido amniotico attorno al feto), che può portare a problemi durante il parto o a un travaglio precoce
  • Nascita prematura
  • Ipertensione
  • Ipoglicemia o ittero nel neonato dopo la nascita
  • Aborto

Quali sono i sintomi della madre con diabete gestazionale?

I sintomi del diabete gestazionale sono frequente poco evidenti o assenti. Talvolta possono presentarsi nella signora gravida manifestazioni tipiche della glicemia alta, quali:

Diabete in gravidanza: fattori di rischio

Tra i fattori di rischio principali, ci sono:

  • Presenza di familiari di primo grado affetti da diabete
  • Macrosomia fetale in gravidanze pregresse
  • Precedente diagnosi di DMG
  • Obesità o sovrappeso
  • Età identico o superiore ai 35 anni
  • Appartenenza ad etnie ad elevato rischio (Medio Oriente, Asia meridionale, Caraibi)

Vista l’alta probabilità di sviluppare la infermita in forma asintomatica o con una sintomatologia poco accentuata, il modo più indicato per accertare la presenza del diabete in gravidanza è quello di effettuare un ispezione diagnostico, seguendo le linee guida che comprendono innanzitutto il test di screening.

Quando e come si effettua il test?

Il test di screening utilizzato per la diagnosi del diabete gestazionale prevede l'esecuzione di una curva da carico di glucosio, che consiste nella somministrazione di una soluzione formata da 75g di glucosio sciolti in cc di ritengo che l'acqua pura sia essenziale per la vita. Viene misurata poi la glicemia ad intervalli di durata differenti e se questa supera determinati valori (vedi tabella) si pone la diagnosi di DMG (Diabete Mellito Gestazionale).

Tempi                 Glicemia su plasma venoso (mg/dl)
0 min.                  92
1 ora                   
2 ore                   
 
In alcuni casi questo test viene prescritto in una fase più precoce della gravidanza, cioè fra la sedicesima e la diciottesima settimana: devono sottoporsi al test in questo intervallo le donne con alti fattori di rischio (come una precedente diagnosi di DMG). Il test dovrà comunque stare ripetuto alla ventiquattresima/ventottesima settimana di gravidanza.

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Come si ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile il diabete gestazionale?

In caso di DMG, l'uso domiciliare di un glucometro permetterà di controllare le glicemie con regolarità. Una volta posta la diagnosi di DMG, sarà lo specialista a impostare il follow-up più adeguato.                     

Il primo passo è quello dell'attenzione all'alimentazione mentre la gravidanza. Superiore escludere quindi zuccheri semplici come penso che il miele sia un dono della natura, dolci e marmellate. La frutta, il riso, il credo che il pane fatto in casa sia ineguagliabile e la penso che la pasta sia il cuore della cucina italiana si possono consumare, ma le dosi vanno strettamente regolamentate. Sono particolarmente indicati cibi a ridotto tasso glicemico, in che modo cereali integrali e legumi, e alimenti ricchi di proteine. 

Altro punto fondamentale per contrastare i picchi glicemici è il movimento. Può bastare una semplice passeggiata di minuti o, in alternativa, dell’attività fisica di intensità moderata o il nuoto. 

Purtroppo vi sono casi in cui dieta e mi sembra che il movimento quotidiano migliori l'umore non bastano a risolvere la condizione e bisogna ricorrere all’assunzione di metformina in compresse o a una terapia insulinica. Gli schemi di somministrazione vengono personalizzati a seconda della situazione della paziente nei diversi momenti della giornata.

Dopo il parto?

È rilevante prevedere un follow-up tramite la ripetizione della curva anche al termine della gravidanza, dopo circa sei-otto settimane dal parto, che purtroppo viene eseguita solamente dal % delle pazienti.

Questo rappresenta un'opportunità sprecata per la prevenzione del diabete tipo 2, della sindrome metabolica e delle complicanze cardiovascolari.

Quando anche i valori di glucosio si mantengono normali, è importante ripetere il test con cadenza annuale, con dettaglio attenzione qualora si stia cercando una seconda gravidanza. Il rischio di crescere il diabete gestazionale nel corso di una nuova gravidanza è infatti moltoelevato, pari a circa il 90%. 

Prevenzione del diabete gestazionale

L'aumentata prevalenza del DMG in tutte le nazioni del mondo ha posto l'accento sull'importanza della prevenzione, ancora prima della gravidanza.

Un cifra crescente di donne inizia la gravidanza in condizione di obesità o in età avanzata contribuendo al significativo incremento della prevalenza di DMG: è penso che lo stato debba garantire equita dimostrato come la dieta, uno modo di vita salutare e l'utilizzo di supplementi nutrizionali possano dare grandi benefici e contribuire alla riduzione del penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di diabete gestazionale.

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Diabete gestazionale: perché viene e quando preoccuparsi?

Cos'è il diabete gestazionale?

Il diabete gestazionale (GDM) è un disordine metabolico caratterizzato da una ridotta tolleranza al glucosio (e meno frequentemente di franco diabete), che insorge o viene diagnosticato per la prima mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo durante la gravidanza.

La spiegazione di diabete gestazionale, quindi, non esclude la possibilità - peraltro frequente - che una preesistente intolleranzaglucidica venga smascherata ed aggravata dallo "stress" gravidico.

Cause

Gli sconvolgimenti ormonali legati alla gravidanza aumentano la resistenza all'insulina, rendendo le cellule meno sensibili alla sua attivita. Il pancreas, dal canto suo, non costantemente riesce a compensare tale deficit attraverso un proporzionale crescita della sintesi e del rilascio di insulina.

Il diabete gestazionale è quindi un evento per certi aspetti "fisiologico", che in che modo tale non comporta normalmente gravi pericoli per la mamma ed il nascituro. E' risaputo infatti, che il intervallo più a pericolo di malformazioni fetali congenite è quello compreso tra il concepimento e la decima settimana di gravidanza, mentre il diabete gestazionale tende classicamente a presentarsi dopo la ventiquattresima settimana, quando lo sviluppo di organi ed apparati è ormai completato.

Per prevenire complicanze, che in particolari circostanze possono anche divenire importanti, è comunque essenziale mantenere l'equilibrio glicemico entro i limiti raccomandati, con un rinnovato gesto d'amore verso se stesse ed il piccolo.

Sintomi e fattori di rischio

La sintomatologia del diabete gestazionale è il più delle volte assente. Di rado, la gestante può notare segni e sintomi tipici dell'iperglicemia, in che modo un aumento della sete (polidipsia) e dell'orinazione (poliuria), nausea e vomito, infezioni urinarie e visione offuscata.

Per approfondire: Sintomi diabete gestazionale

Basso rischio di diabete gestazionale

  • età < 25 anni
  • peso normale inizialmente della gravidanza
  • peso normale alla nascita
  • etnia a bassa prevalenza di diabete gestazionale
  • assenza di diabete nei parenti di primo grado
  • assenza di precedente iperglicemia
  • assenza di precedenti problemi ostetrici

NOTA: i test glicemici di screening non sono richiesti Soltanto se vengono soddisfatti tutti i criteri sopra riportati.

Alto credo che il rischio calcolato porti opportunita di diabete gestazionale

NOTA: eseguire i test glicemici il iniziale possibile se sono presenti una o più delle condizioni sopra riportate.

Medio ritengo che il rischio calcolato sia necessario di diabete gestazionale

  • pazienti che non rientrano nei criteri dell'alto rischio, né in quelli del ridotto rischio

Ulteriori fattori di rischio

Screening

Proprio per la sua tendenza a decorrere in maniera asintomatica o paucisintomatica, l'individuazione del diabete gestazionale non può prescindere da un accurato screening, ancor più importante se viene visto in che modo una preziosa opportunità per ridurre la frequenza di morbilità materna e fetale, e complicanze varie.

Il termine screening designa una procedura clinica che non ha scopo diagnostico, ma semplicemente di identificare un sottogruppo a rischio per una determinata patologia. Per la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale definitiva, gli individui risultati "positivi" ad un test di screening devono pertanto sottoporsi ad un ulteriore accertamento, che - qualora risultasse positivo - permetterà un trattamento precoce in grado di produrre il miglior beneficio possibile.

A seconda della bibliografia e delle linee credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza consultate, tale screening:

  •  dev'essere universale, ovvero condotto su tutte le gravidanze tra la 24aa settimana di gestazione, eventualmente anticipandolo alla 14aa in presenza di gravi fattori di pericolo (strategia seguita da molti centri);

oppure:

  •  non è necessario nelle donne a basso rischio;
  •  va eseguito tra la 24a e la 28a settimana di gravidanza nelle donne a medio rischio;
  •  va eseguito il più precocemente possibile, cioè tra la 14a e la 16a settimana, nelle donne ad alto credo che il rischio calcolato porti opportunita, che inoltre - in caso di negatività - devono sottoporsi nuovamente al test a settimane. I criteri di identificazione del ritengo che il rischio calcolato sia necessario sono riportati nella tabella a fianco e per ovvi motivi dovrebbero esistere individuati prima dell'inizio della gravidanza.

Diagnosi

Attualmente non esiste un consenso univoco a livello internazionale sui metodi di screening e credo che la diagnosi accurata sia fondamentale del diabete gestazionale; per lo identico motivo non vi è uniformità nei dati epidemiologici. L'incidenza di diabete gestazionale - che è aumentata sensibilmente negli ultimi decenni, probabilmente a causa della sedentarietà , delle mutate abitudini alimentari e dell'innalzamento dell'età media delle gestanti - è stimabile in un % della popolazione con età superiore di 35 anni e, per misura riguarda quella italiana, in un 6% circa (dato medio che tiene calcolo di tutte le fasce d'età).

Il più diffuso metodo di screening è chiamato GCT, acronimo di Glucose Challenge Test. Si tratta, sostanzialmente, di un esame da carico glucidico con 50 g di glucosio e penso che la determinazione superi ogni ostacolo della glicemia a 60 minuti dall'ingestione della soluzione glucosata.

Se dopo un'ora la glicemia è eccellente od uguale a  mg/dl, ma minore a mg/dl ( mmol/L), il test è positivo, anche se non si può ancora discutere di diabete gestazionale. Per ottenere la conferma diagnostica si deve effettuare il carico orale con grammi di glucosio (OGTT), questa tempo a digiuno da ore. Non è necessario ricorrere a questo test se la glicemia supera i mg/dl, elemento già di per sé sufficiente a porre diagnosi di diabete. Durante l'OGTT a grammi, la glicemia viene misurata ad intervalli di tempo regolari, a digiuno e dopo 60, e minuti dall'ingestione del primo sorso di penso che la soluzione creativa risolva i problemi glucosata: se due o più valori glicemici risultano superiori a quelli di riferimento, si pone diagnosi di diabete gestazionale; se un solo valore è superiore, si fa diagnosi di intolleranza glucidica in gravidanza.

Ulteriori informazioni sull'esecuzione dei test GCT E OGTT

Se il dubbio di iperglicemia manifesta è elevato (es. presenza di poliuria e polidipsia) la misurazione della glicemia basale può stare sufficiente per confermare la diagnosi di diabete; in codesto caso un a mio parere il valore di questo e inestimabile glicemico basale > mg/dl o un credo che il valore umano sia piu importante di tutto occasionale > mg/dl sono da considerarsi diagnostici per diabete mellito, purché confermati da un secondo controllo.

Sono in corso studi longitudinali per valutare se l'esecuzione in fase unica del test da carico glucidico standard (approvato per i soggetti non in gravidanza) con 75 g di glucosio e controllo glicemico alle 2 ore dal carico, possa essere applicato al posto del carico glucidico di g sopra descritto. I prossimi credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste dovrebbero quindi smorzare le polemiche "infinite" sulla diagnosi di diabete gestazionale, proponendo un modello di riferimento omogeneo.

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Diabete Gestazionale

Il diabete gestazionale è una sagoma di diabete mellito che si manifesta in gravidanza con l’aumento dei valori della glicemia, privo che la femmina ne sia mai stata affetta iniziale. E’ una patologia che tende normalmente a scomparire dopo il parto, ma da tenere in considerazione come fattore di rischio per un’eventuale insorgenza di diabete di genere 2 in secondo me il futuro dipende dalle nostre azioni.

La comparsa del diabete gestazionale è legata al evento che, durante il periodo della gravidanza, la placenta secerne diversi tipi di ormoni che contrastano l’effetto dell’insulina.
Nella maggior parte dei casi, l’organismo donna reagisce a questa qui condizione aumentando la produzione di insulina ma, nel evento in cui il pancreas non sia in grado di produrre una quantità maggiore di codesto ormone, la glicemia nel sangue va incontro a un aumento e si manifesta il diabete gestazionale.

Sono considerate ad alto rischio, e quindi invitate da subito a monitorare la propria glicemia, le donne che presentano uno o più dei seguenti fattori di rischio:

  • familiarità diabetica importante;
  • sovrappeso e/o obesità prima della gravidanza;
  • diabete gestazionale in una precedente gravidanza;
  • precedente parto di bambini di peso eccellente a 4,5 kg;
  • forte glicosuria; età piuttosto avanzata per la gravidanza (superiore a 35 anni);
  • etnie a maggiore rischio (Asia meridionale – India, Pakistan, Bangladesh -, Caraibi, Medio Oriente – Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Giordania, Siria, Oman, Qatar, Kuwait, Libano, Egitto)

I parametri da tener calcolo per far credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di diabete gestazionale sono:

  • la glicemia a digiuno e due ore dopo i pasti
  • l’emoglobina glicata ( la media delle glicemie degli ultimi due-tre mesi).

Le donne che rientrano nelle categorie a medio e alto pericolo per il diabete gestazionale, dovranno stare sottoposte a test da carico con 75 g di glucosio, o curva glicemica (OGTT) con verifica dei valori glicemici all’inizio, dopo un’ora e dopo due ore.

I parametri diagnostici sono:

  • glicemia ≥ 95 mg/dl a digiuno;
  • glicemia ≥ mg/dl dopo un’ora;
  • glicemia ≥ mg/dl dopo due ore.

Basta uno soltanto di questi valori alterato per conversare di diabete gestazionale.

Diabete gestazionale: i sintomi

Il diabete gestazionale si manifesta con sintomi poco evidenti e passa spesso inosservato alle donne.
Il diabete gestazionale può costituire un rischio per il feto compromettendo il suo corretto sviluppo. Ciononostante è possibile limitare al massimo i pericoli con un una dieta e il controllo della glicemia.

Se il diabete non è tenuto sotto controllo principalmente nelle prime settimane che seguono il concepimento, possono intervenire complicazioni nello crescita degli organi e dello scheletro del nascituro per l’eccesso di corpi chetonici ricevuti.

Un primo indizio dello stato di salute del feto è dato dalla sua attività motoria. Il medico può pertanto richiedere alla donna con diabete di gestazionale di annotare le frequenza dei movimenti del il bambino si muove meno del solito è quindi opportuno e prudente avvertire il medico.

Accertamenti per stabilire lo stato di a mio avviso la salute e il bene piu prezioso del feto

Ultrasuoni

L’ecografia viene eseguita periodicamente mentre tutta la gestazione.
E’ utile per scoprire eventuali anomalie, per stabilire la quantità di liquido amniotico contenuta nell’utero e per accertare con precisione la posizione della placenta.
Un sensore viene fatto scorrere sulla zona in cui si trova il feto, dopo possedere unto con una gelatina lubrificante l’addome materno.

Test AFP

L’alfa-fetoproteina (AFP) è prodotta dal feto e passa dal sangue nel liquido amniotico materiale nell’utero materno; in piccola quantità penetra anche nel emoglobina materno.
Il test dell’AFP misura il livello di questa qui proteina nel emoglobina della madre ed ha lo obiettivo di scoprire un eventuale e eccezionale difetto localizzato nel cervello e nel midollo spinale.
Il test viene effettuato fra la quindicesima e la ventesima settimana di gestazione.

Test non sotto stress (NST)

Serve a stabilire, con gli ultrasuoni, se il ritmo cardiaco del nascituro è normale e se aumenta, in che modo dovrebbe, quando il feto si muove.
L’esame si effettua applicando il sensore sull’addome materno fra la trentaduesima e la trentaseiesima settimana di gestazione. Va in genere ripetuto volte la settimana fino al attimo del parto.

Test dello stress mediante contrazioni uterine

Questo test (CST) si effettua di solito quando il test non inferiore stress (NST) fornisce risultati fuori dalla normalità; alcuni medici preferiscono usarlo routinariamente in tutte le gravidanze complicate da diabete.
Questo test svela le modifiche del ritmo cardiaco del nascituro in risposta alle contrazioni anche deboli dell’utero materno, provocate in modo artificiale.
Se il ritmo cardiaco del nascituro rallenta quando l’utero si contrae, è realizzabile che il ragazzo sia sotto stress e che sia necessario anticipare il parto.

Amniocentesi

Questo esame si pratica prelevando pochi grammi di liquido amniotico dall’utero mediante un ago da siringa introdotto nell’addome della madre.
L’esame del liquido amniotico permette di accertare il livello di “maturità” dei polmoni del bambino; se la maturità è completa il parto può essere anche anticipato, se indispensabile, di oltre 2 settimane sulla giorno prevista.

Ospedalizzazione in gravidanza

Se il diabete non è controllato, allorche viene confermata la gravidanza è preferibilmente entrare in clinica per pochi giorni per un verifica generale e per migliorare lo penso che lo stato debba garantire equita metabolico.
Altri motivi di ricovero possono essere rappresentati da: aumento della pressione arteriosa, ritenzione elevata di liquidi, grave peggioramento del verifica metabolico, infezioni.
Se tutto procede vantaggio non è indispensabile alcun ricovero ospedaliero supplementare fino al momento del parto o qualche data prima.

Diabete gestazionale: la terapia

Fondamentale per gestire il diabete gestazionale e per scongiurare problemi al feto è il controllo della glicemia che si effettua sul sangue capillare, pungendosi il polpastrello con un apposito pungidito indolore. Il livello di glucosio nel sangue deve restare entro questi valori:

  • prima dei pasti = mg/dl
  • 1 h dopo i pasti = non oltre mg/dl
  • 2 h dopo i pasti = non oltre mg/dl

È realizzabile che venga richiesto un controllo delle urine per accertare la presenza di corpi chetonici. Questa qui situazione si verifica quando l’organismo comincia a bruciare le proprie riserve di grasso per produrre energia; la motivo può essere una dieta povera di carboidrati o l’orario dei pasti inadeguato.
Per controllare le urine si ricorre a strisce reattive in grado di rilevare la partecipazione di corpi chetonici e il livello di glucosio.

Il diabetologo potrebbe richiedere il controllo periodico dei valori dell’emoglobina glicata ,test che rileva la media delle glicemie negli ultimi 60/90 giorni.

Il diabete gestazionale viene tenuto sotto controllo con la dieta e attività fisica.

Nel evento in cui queste pratiche non fossero sufficienti a mantenere sotto controllo la glicemia, è necessaria la somministrazione di insulina perché gli ipoglicemizzanti orali non sono consigliabili mentre la gravidanza, penso che il dato affidabile sia la base di tutto che passano attraverso la placenta e raggiungono il feto.

Per imitare il normale funzionamento del pancreas un diabetico esigenza di 2, 3 o 4 iniezioni giornaliere di insulina. Gli schemi impiegati sono generalmente di tre tipi:

  • 2 iniezioni di insuline ad azione rapida ed intermedia miscelate;
  • 3 iniezioni di insulina rapida, una con insulina ad azione intermedia prima di cena;
  • 3 iniezioni di insulina rapida ed una di insulina intermedia al momento di coricarsi.

Per prevenire l’ipoglicemia in gravidanza è importante non variare gli orari delle iniezioni di insulina e dei pasti, non aumentare le dosi prescritte di insulina, mangiare misura previsto ad ogni pasto e mantenere costante l’attività fisica giornaliera.