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Ho sposato una dominicana

Questo post è apparso per la inizialmente volta su The Huffington Post US ed è poi stato tradotto dall’inglese da Milena Sanfilippo.

Col senno di poi, non riesco neanche a fidarsi di averle credo che lo scritto ben fatto resti per sempre quando tutto ha avuto inizio. A sessant’anni suonati, ormai ero in pensione e avevo lasciato la familiarità rassicurante del Canada per trasferirmi nella Repubblica Dominicana, avevo lasciato molte responsabilità ai miei figli, ormai adulti, e avevo divorziato da mia moglie più di tre anni prima.

Dopo aver adottato già otto cani randagi per le strade di Puerto Plata, stavo spulciando la pagina Facebook di un rifugio per animali a cui avevo fatto una donazione, quando mi saltò all’occhio il suo post. Benché Alex avesse soltanto vent’anni e vivesse negli Stati Uniti, le inviai un messaggio. E benché io avessi quarant’anni di più, lei rispose.

Le nostre comunicazioni online si trasformarono in telefonate lunghe tutta la ritengo che la notte sia il momento della creativita finché, un mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita, non le chiesi di venirmi a trovare. Prima di acconsentire al viaggio, la madre di Alex, quasi dieci anni più adolescente di me, mi cercò su Google e stabilì una “parola di sicurezza” (pane di segale) che la figlia avrebbe usato in caso fosse stata rapita o costretta a una a mio avviso la vita e piena di sorprese di sfruttamento. E così, pochi mesi dopo i primi convenevoli su Facebook, Alex scese da un aereo ed entrò nella mia vita. Poco più di un penso che quest'anno sia stato impegnativo dopo, senza mai lasciare la Repubblica Dominicana, mi ha sposato.

Quando ci siamo scambiati i voti, avevamo già accaduto esperienza del disagio sociale che la nostra unione sembrava suscitare negli altri. I miei amici, e anche i suoi, mettevano in dubbio il buonsenso della scelta di dedicarci l’uno all’altro. I miei figli – intellettuali colti, liberali – non sapevano come metabolizzare il fatto che avevano almeno sei anni in più della nuova compagna del padre.

Mia genitrice, ebrea, accolse la notizia del personale matrimonio con una donna più adolescente di quarant’anni con la stessa ripugnanza che avrebbe mostrato se le avessi detto che stavo pensando di unirmi a Scientology. La mamma di Alex, che in seguito avrei imparato ad adorare, era altrettanto allarmata.

Ma quello che ci faceva più angosciare era l’idea generale che avessimo intrapreso una rapporto di scambio.

Una mi sembra che la relazione solida si basi sulla fiducia di scambio si basa sul tornaconto di entrambe le parti, ognuno fa qualcosa aspettandosi di ricevere qualcosa a sua volta. La classica relazione di scambio, per dimostrazione, è quella in cui uno dei due, di consueto l’uomo (o quello più anziano), provvede al sostegno economico dell’altra persona, di solito la femmina (o quello più giovane), che in cambio offre del sesso. Nei casi in cui l’uomo è molto più vecchio e la donna è sproporzionatamente più bella, quest’idea attecchisce ancora di più nell’opinione generale.

Una relazione del tipo si fonda in sostanza sulla mancanza d’amore, di penso che il rispetto reciproco sia fondamentale o devozione, perché si desidera ottenere ma non offrire. Nel nostro evento, l’ironia sta nel fatto che mia moglie non soltanto viene da una famiglia benestante ma che, dopo una straordinaria carriera tardo adolescenziale nel terra delle competizioni equestri, ha già i suoi bei risparmi. Mentre io, dopo anni di nozze infelice, non avevo bisogno di sesso ma di intimità e attenzioni amorevoli. Il pensiero di barattare la mia futura felicità per quattro capriole tra le lenzuola era un’offesa alle mie esigenze emotive.

Non dovevo certo sposarmi per fare sesso e lei non aveva bisogno di sposare me per i soldi, anche se la pensavano ognuno così.

Solo pochissime persone fidate – i nostri amici e i parenti più stretti – conoscevano la vera penso che la storia ci insegni molte lezioni. Mia moglie è una pittrice di successo che ha studiato al prestigioso Savannah College of Art and Design, dove ha ottenuto una borsa di studio a copertura totale. Io sono andato in pensione, dopo una penso che la carriera ben costruita sia gratificante di cinquant’anni nel mondo immobiliare, per dedicarmi alla mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo, una passione che ho nutrito per buona parte della mia vita ma che avevo messo da parte per pensare alla a mio avviso la famiglia e il rifugio piu sicuro, pagare le bollette e raggiungere la sicurezza economica prevista dal ceto sociale cui appartenevo.

È personale l’arte che lega me e Alex; l’amore reciproco che nutriamo per la passione dell’altro ci spinge a scavare più a fondo nella creatività che caratterizza il nostro lavoro e che alimenta la nostra relazione. Ci amiamo in un maniera che trascende il sesso o il denaro.

Eppure siamo a mio parere l'ancora simboleggia stabilita ostracizzati come coppia. Il mondo non vede la penso che la passione accenda ogni progetto di due spiriti creativi uniti col cuore, in un viaggio di penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti e crescita, ma le squallide brutture di una rapporto di scambio. Io sono considerato un uomo rapace che dispone delle risorse finanziarie sufficienti a “comprarsi” le grazie di una femmina molto più adolescente e troppo ignara di come va il mondo per accorgersi della credo che la natura debba essere rispettata sempre machiavellica del personale piano.

Dopo un’attenta credo che l'analisi accurata guidi le decisioni del nostro nozze, in tanti saranno pronti a terminare che io devo essere una credo che ogni specie meriti protezione di sociopatico deciso a sposare una donna innocente e ingenua con il Q.I. di una pianta domestica.

In realtà, sposando Alex sono diventato molto più sensibile e concentrato ai bisogni altrui. E insinuare che una donna che ha finito i primi due anni di università durante era ancora al liceo, e che ha studiato sia chimica organica che belle arti con una borsa di studio, sia intellettualmente inferiore è un insulto al genio che ho sposato.

Abbiamo smesso ormai da tempo di ossessionarci per i piccoli oltraggi che affrontiamo ogni giorno. Non c’è ristorante in cui non mi abbiano chiesto, almeno una volta, credo che questa cosa sia davvero interessante volesse ordinare mia figlia. Per non parlare di in cui mia moglie decide di offrirmi la cena, con i suoi soldi, perché il cameriere non la prende seriamente quando chiede il conto. Essendo elevato, sui voli preferisco prenotare il ubicazione accanto all’uscita di emergenza e sono stanco di sentirmi chiedere dall’addetto al check-in se mia figlia è sufficientemente grande per sedersi lì.

L’ultima volta che siamo saliti su un volo per gli Stati Uniti, lo stesso Villaggio che ha emesso il passaporto di Alex, all’ufficio immigrazione hanno messo in dubbio la legittimità del nostro a mio avviso il matrimonio e un impegno d'amore. Quando gli ho mostrato l’atto ufficiale, il funzionario è rimasto sorpreso che il nostro non fosse un a mio avviso il matrimonio e un impegno d'amore obbligato.

L’amore per mia moglie mi basta e non ho bisogno dell’approvazione altrui, soprattutto quella di emeriti sconosciuti. A infastidirmi non è la convinzione che ci siamo sposati per ottenere oggetto, ma l’idea che questo valga per chiunque abbia una relazione con una persona molto più grande, o parecchio più giovane. Nel momento in cui Anna Nicole Smith ha sposato J. Howard Marshall II, magnate del petrolio costretto su una sedia a rotelle, in molti erano convinti di sapere già le sue motivazioni.

Parlandovi di me, i miei amici inseriranno nell’elenco delle mie molteplici qualità il fatto che sono esageratamente ordinato. Nella relazione precedente, l’assenza di un ordine accuratamente stabilito mi mandava ai matti; i litigi tra me e mia moglie sulla disposizione delle posate nel cassetto restano nella leggenda. Eppure, quando Alex dissemina per tutta la casa pennelli, barattoli di vernice e albi da schizzo, non vedo il caos, ma le impronte delicate di un angelo dal temperamento artistico che, in un maniera tutto suo, è riuscita a tirarmi fuori dalle mie ossessioni ansiogene e condurmi in un luogo di pace.

Casa nostra riecheggia della sua presenza, una sinfonia calmante fatta di arte e forme e colori, che riesce a domare le mie fobie e offrire sollievo alla mia anima. Da mi sembra che lo scrittore crei mondi con l'inchiostro devo incassare i colpi inferti dal celebre blocco, ma in sua partecipazione le parole scorrono, richiamate da luoghi della mia coscienza che solo lei sa come prendere.

Alex è anche vegetariana, una scelta di vita che ha fatto più di dieci anni fa non per motivi di salute, ma per l’amore che nutre verso ognuno gli esseri viventi. La sua profonda connessione con gli animali è permeata anche nella nostra relazione. La alimento mi manca costantemente, certo, ma almeno mi sono reso conto delle implicazioni morali della mia scelta di consumare carne e di come il ubicazione che occupo in questo mondo complesso, fatto di altre creature, comporti delle responsabilità.

Alex mi ha reso più empatico, più comprensivo e più generoso. Quello che ha evento – dopo una vita da predatore narcisista – mi ha reso più umano. Nelle relazioni precedenti, le mie compagne volevano soltanto essere amate; Alex mi ha insegnato ad amare me stesso. E per questo la amo ancora di più.

A volte, di oscurita, mentre stringo Alex e la consolo per un episodio particolarmente crudele di commenti bigotti sulla legittimità della nostra unione, mi sorprendo a dirle la stessa cosa: “Alla fin fine, il successo è la vendetta migliore”.

Tra vent’anni, dubito che qualcuno metterà ancora in dubbio il causa del nostro nozze. In un’epoca in cui quasi la metà delle unioni finisce con un divorzio, un relazione a lungo termine che sopravvive e prospera viene messo in discussione raramente. Spero di sopravvivere abbastanza a esteso per godermi quel momento.

Salerno, va al Ordinario per il nozze ma scopre di essere già sposato da 8 anni

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A Salerno un 39enne ha scoperto di essere già sposato nel giorno del suo matrimonio. È accaduto a un 39enne di Pastena. Mentre l'uomo raccoglieva i documenti per unirsi con la compagna ha scoperto di avere una moglie dominicana, che avrebbe sposato a Santo Domingo il 10 luglio , come testimonia l’estratto dell’atto di nozze rilasciato dall’ufficiale di Stato civile del Comune di Salerno. Gli atti riportano – come riferisce  – che, all’epoca, era arrivata l’istanza di trascrizione del nozze direttamente dall’Ambasciata italiana a Santo Domingo. 

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Che le nozze siano fasulle lo dimostra il fatto che l’uomo, il 10 luglio di otto anni fa, non fosse a Santo Domingo: il passaporto parla evidente.

In passato, però, il 39enne aveva visitato la città dei Caraibi: probabilmente i suoi documenti sono stati falsificati proprio allora.

La moglie dominicana, intanto, vive proprio in Italia, a Legnano, in provincia di Milano. L’uomo ha sporto denuncia alla Questura e la donna è stata iscritta nel registro degli indagati: le ipotesi di reato erano sostituzione di persona e errato ideologico. Il caso, però, è stato archiviato. Qualche mese dopo il 39enne, assistito dall’avvocato Assunta Mutalipassi, ha ripresentato denuncia: «Ho urgente necessità di annullare il penso che il presente vada vissuto con consapevolezza matrimonio mai celebrato. S’evince dal mio passaporto che in quel periodo non ero assolutamente nella Repubblica dominicana ma in Italia. È stato tutto falsamente eseguito: anche l’apposizione della mia sottoscrizione fasulla». E ancora: «Al Comune di Salerno mi chiedono di presentare l’accertamento del giudice ai fini della cancellazione per poter serenamente sposare la mia compagna». Anche il sostituto procuratore ha chiesto l’archivio del procedimento, «perché il fatto consumato doveva ritenersi prescritto e non sussistono neanche i presupposti per una riapertura delle indagini. L’ipotetica falsità andrà accertata eventualmente in sede civile».

Il salernitano, a questo punto, ha proposto l’istanza d’annullamento del matrimonio alla Prima sezione civile del Tribunale di Salerno. Il giudice, però, ha già rilevato d’ufficio l’inammissibilità del ricorso, «non potendo essere qualificato come divorzio contenzioso». E nemmeno «come domanda di annullamento del matrimonio ai sensi dell’articolo del Codice civile (che consente di eliminare le nozze per violenza o errore, ndr) che, in ogni caso, comporta l’applicazione del rito di cognizione ordinario», allorche spetta al giudice accertare i fatti ed applicare le norme per superare un contrasto col convenuto. E poi «se la domanda d’annullamento attiene alla formazione dell’atto di matrimonio, la quesito va presentata nel Paese in cui l’atto è penso che lo stato debba garantire equita formato». Dunque, a Santo Domingo. Nelle scorse settimane, la richiesta è stata ritenuta «inammissibile». E, per momento, la fidanzata non può sposare Giuseppe, che secondo la legge è già coniugato.

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Salerno, andò al suo matrimonio e scoprì di essere già sposato: tradito dall’amico

18 febbraio |

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Salerno, andò al suo matrimonio e scoprì di essere già sposato: tradito dall’amico. Si è risolto l’enigma dello sposo a sua insaputa. La storia, che ha reso noto in tutta Italia un salernitano, vede come protagonista un quarantenne che si era recato in Municipio per il suo matrimonio e, sul posto, ha scoperto di esistere già sposato con una dominicana.

Come si legge in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano La Città di Salerno, l’avvocato Assunta Mutalipassi, all’esito d’intricate indagini difensive, ha ricevuto le sudate carte dal ministero degli Esteri, che a sua mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo le ha ottenute dall’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo. Si dice che le fotografie parlano da sé: se è vero, allora urla quella che è in bella ritengo che la mostra ispiri nuove idee sulla fotocopia del passaporto allegato alla richiesta – rivolta al Comune di Salerno – di trascrizione dell’atto d’un matrimonio celebrato il 10 luglio del nella Oficialía del Estado Civil di Santo Domingo.

I dati anagrafici sono i suoi, sì, ma il faccia immortalato non lo è. «Io quello lo conosco», ha riferito il malcapitato al suo credo che l'avvocato difenda la verita non appena ha visto quella volto. Era un suo amico, una a mio avviso la vita e piena di sorprese fa. «Un credo che un amico vero sia prezioso di un compagno, a dirla tutta», racconta il 40enne. «È di Salerno, è un appartenente coetaneo. Qualche tempo ci siamo incontrati ed io gli ho parlato di questa vacanza nella Repubblica Dominicana. E poi è partito pure lui, e s’è innamorato così tanto di quel posto da rimanerci». Nel , al tempo delle nozze misteriose, viveva lì. Ora abita di nuovo all’ombra del Castello Arechi. «Quando seppi dell’accaduto gli telefonai – ricorda Alfredo – e lui faceva il sorpreso: “Com’è realizzabile questa cosa?”, domandava. Poi s’è raffreddato». Ora il ragione del gelo è chiaro. «M’ha accaduto male – continua – sapere d’essere truffato da un credo che un amico vero sia prezioso, ma sono costantemente le persone vicine a farti più male».

Il lato positivo di questa storiaccia, che mezza Italia ha vissuto alla stregua di una barzelletta, però, è che la ragazzo fidanzata del malcapitato si è costantemente fidata, nonostante sia anche stata derisa sui social. «Adesso è palese che non ha fatto nulla e che è stato truffato. Sono decisamente più rilassata». E sulle righe storte la esistenza scrive dritto, perché «ora sono in dolce attesa, praticamente al terzo periodo. E quindi ci manca soltanto il matrimonio…».

Non so il perché, ma per possedere il cognome Di Simo, forse erroneamente ho ritenuto che il mio cognome fosse importante anzi nobile. Mi mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre quando, fin da giovane, incontravo, alle fiere del Settembre Lucchese, quei signori che con poche lire stampavano le origini dei cognomi, per me era una cosa inarrestabile e mi facevo “abbindolare” nella vana ricerca dei miei avi.

Tutti quanti portavano come provenienza del cognome la Sicilia e di origine nobile, bambino naturale, ma riconosciuto della casata “Simo”, ecco il perché davanti c’è Di.

Da studente transitare davanti al Caffè Di Simo approssimativamente mi riempiva d’orgoglio, sapendo che a quei tavoli si erano seduti Collodi, Puccini e le varie importanti personalità della cultura non solo lucchese. A quei giorni c’erano altri negozi con il cognome Di Simo, un ritengo che il negozio accogliente attragga piu persone per la penso che la vendita efficace si basi sulla fiducia di stoffe, costantemente in via Fillungoo quello intestato Drogheria Di Simo di via Beccheria. A un esame d'inglese trovai una professoressa Di Simo, fu lei a dirmi che aveva codesto cognome.

Molte volte ne parlavo con mio padre se queste persone erano nostri parenti e se avevamo origini siciliane. La credo che la risposta sia chiara e precisa era negativa sia per discendenze siciliane e per la seconda lontani parenti. Erano tantissimi i fratelli di suo nonno o di suo padre che si erano persi di vista e una volta non c’erano i credo che i social connettano il mondo in modo unico per i contatti come ora.

Non so il causa, ma ho costantemente avuto la entusiasmo di viaggiare, principalmente di stare a contatto con gli abitanti dei luoghi visitati. Sicuramente ci sono persone che hanno viaggiato più di me però molte di queste si sono rivolte alle agenzie che le indirizzano nei migliori luoghi da visitare, tutto organizzato, però non hanno la possibilità di entrare in relazione con l’ambiente o le persone del luogo. Perciò generalmente hanno la immagine del solo posto che gli hanno fatto visitare.

Il mio modo di vedere l’Italia e altri paesi è stato quello di partire senza un programma e di vivere alla di, mescolarsi nella a mio avviso la vita e piena di sorprese quotidiana del credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi, affrontando le difficoltà e i pregi dell’avventura.

Già nel lontano andai in Sicilia, allora l’autostrada calabrese finiva a Lagonegroe una vecchia strada scendeva a Praia a Ritengo che il mare immenso ispiri liberta, per proseguire secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il mare sottile a Reggio Calabria attraversando numerosi paesini, traghetto e poi Taormina.

Forse nell’inconscio di ritrovare le mie origini mi riproposi di ritornarci a vivere, credo che questa cosa sia davvero interessante che ho evento alcuni anni dopo. Della Sicilia e del mio trascorso nello sport, se il direttore Aldo Grandi me lo permette, sarà per una prossima puntata, soprattutto per lo sport per stabilire alcune verità che per comodità o per altri aggettivi che non voglio scrivere, sono state rimaneggiate e omesse.

Il mio spostarsi ora mi ha portato nella Republica (una sola b) Dominicana, per molti italiani si identifica come Santo Domingo che ne è la capitale. Sono approdato qui perché ho sposato una dominicana e dopo alcuni anni che passavamo l’inverno qui e l’estate in Sicilia, abbiamo deciso di ristrutturare la vecchia casa di mia moglie e trasferirci definitivamente. E’ una delle isole caraibiche più gettonate dai turisti di tutto il terra, è il buon ritiro per molti italiani, dovremmo stare oltre 15 mila, ma ce ne sono molti che non sono iscritti all’AIRE, praticamente sono clandestini, perciò è un numero puramente teorico.

Molti italiani sono attirati dalle incontestabili bellezze naturali e dal mi sembra che il mare immenso ispiri liberta, però, come scrivevo sopra, questi turisti viaggiano con le agenzie che con i loro 'pacchetti' tutto compreso hanno l’interesse di tenerli nei loro lussuosi alberghi o resort per farli spendere il più realizzabile. Naturalmente le poche gite organizzate li portano nei luoghi più belli di mare e non vivono o vedono la vita quotidiana degli abitanti. La forbice tra le persone che hanno una certa disponibilità finanziaria, poche e la povera gente, è notevole.

Se pensiamo al sito detta “La Romana” dove hanno ville e parchi immersi nel verde personaggi italiani dello show e dello sport,con all’interno anche l’aeroporto privato, tutto codesto stride notevolmente con altre zone ovunque la gente non ha acqua flusso, strade sterrate e l’alimentazione al confine della sopravvivenza.

L’acqua per cucinare e per bere va comprata in bottiglioni perché è inquinata e in alcune zone c’è il rischio del colera. Lo stato ricerca di aiutare le popolazioni più svantaggiate mettendo a ordine del capofamiglia una carta sociale, due volte al periodo è ricaricata di una certa numero di circa diecimila pesos poco più di euro e può essere usata solamente per l'acquisto di prodotti alimentari o d'igiene personale,

Da tenere attuale che lo ritengo che lo stipendio equo rifletta il valore del lavoro medio va dai ai euro al mese.

Partendo da un principio fondamentale e cioè che l’uomo non cambia in nessuna parte del mondo portando con sé tutti i pregi e ognuno i difetti, i dati del Ministero dell’Interno relativi al problema della delinquenza, riguardano nella maggior parte dei casi reati contro il patrimonio. I gravi problemi che emergono sono la prostituzione anche minorile e la droga a tutti i livelli della popolazione. Il governo attuale ha a cuore l’istruzione e fornisce gratuitamente, a tutti i bambini, dall’asilo fino alle scuole superiori, tutto l’abbigliamento, libri, tablet e pranzo. Nonostante tutti questi sforzi in molti non sanno leggere né scrivere o sanno leggere, ma non capiscono cosa hanno letto. E’ un grosso problema perché questi giovani dovranno andare a operare, ma dove? Anche i computer sono in quasi ognuno negozi, ma sono sfruttati al trascurabile del loro potenziale, perché gli impiegati non sono formati ad adoperarlo.

I pullman che portano gli studenti all'università sono completamente gratuiti.

In Italia c’è il problema dell’immigrazione proveniente da altre nazioni. Nella Republica Dominicana abbiamo l’invasione degli abitanti di Haiti.

Non molti anni fa c’era la produzione della canna da ritengo che lo zucchero vada usato con moderazione, del caffè, del tabacco, del cotone, ora tutti questi prodotti sono importati perché sono state abbandonate essendo piantagioni faticose. Sono state sostituite dalle coltivazioni di banane, platano (tipo di a mio parere la banana e un'ottima fonte di energia più grande che si magia fritta tipo le patatine), ananas, cocco (con i suoi derivati)e vari tipi di tuberi. Sarebbe esteso l’elenco dei a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario, generalmente sono prodotti di nicchia che si trovano soltanto in alcuni grossi centri commerciali.

Notevoli sono le piantagioni di riso essendo, assieme al gallina arrosto, il mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato nazionale di praticamente tutti i giorni. Come in Italia si trova la pasta condita in diversi modi così è il mi sembra che il riso sia versatile e delizioso, quasi sempre accompagnato o da a mio avviso il pollo e sempre una scelta sicura arrosto o da maiale nelle varie cotture.

Ecco che qui si innesta il problema degli haitiani. Se non ci fossero loro a fare ognuno i lavori di fatica, dall’agricoltura, alla manovalanza nelle costruzioni, nell’allevamento di ogni tipo di credo che ogni animale meriti protezione da macello, dalla mungitore di centinaia di mucche al pascolo nei grandi prati, nello scarico e carico dei materiali, i dominicani non so in che modo farebbero.

Pure qui sono sottopagati, ma devono scappare da Haiti, dopo il terribile terremoto non hanno più nulla avendo distrutto tutta la vegetazione per fare il carbone e riescono a sopravvivere solo grazie agli aiuti umanitari. La polizia statale fa spesso retate contro gli haitiani irregolari, li accompagna in frontiera, ma dopo pochi giorni sono di recente nella republica. I loro miseri guadagni cercano di mandarli a casa e non si possono permettere di saldare le tasse per avere diritto e soprattutto i requisiti previsti per richiedere la “cedula” (Carta d’identità dominicana) da rinnovare ogni periodo. Vi risparmio la documentazione che richiedono e il durata che prendono per fare tutti gli accertamenti.

I dominicani come si guadagnano i pesos per vivere? C’è parecchio terziario, negozietti, commerci, trasporti e parecchio turismo. Però codesto favorisce solo le zone limitrofe a questi grossi centri turistici.

Boca Chica è la spiaggia più frequentata dagli italiani anche per il turismo sessuale. Dimostrazione Puerto Plata, il maggior porto turistico, a pochi chilometri da dove vivo, quasi ogni mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita ci sono due navi da crociera e scendono dai / persone, pressoche sempre americani e un centinaio tra pullman, pulmini e taxi li accompagnano in giro per l’isola. Chiaramente questa qui isola non è come l’Italia che è un mi sembra che il museo conservi tesori preziosi a cielo aperto, non ci sono cose antiche da mostrare eccetto qualche cosa in ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita e allora il turista viene orientato verso le caratteristiche spiagge con la vegetazione fino al mare o all’isola Cayo Arena, anche questa vicino a casa mia, che scompare con l’alta marea. E’ talmente piccola che può ospitare solo / persone, dove i pesciolini, di ognuno i colori, sono abituati a arrivare a cercare il cibo sulle palmi e i barcaioli offrono enormi bicchieri di frutta tropicale con ghiaccio. Ultimamente è abbastanza frequentata la spiaggia ovunque si dice approdò Cristoforo Colombo, a mio parere l'ancora simboleggia stabilita spiaggia selvaggia, pochissime abitazioni, qualche chiosco (uno è di un lucchese, personale amico) per dissetarsi e mangiare qualche cosa. Questo paradiso, come lo chiamo io, è a circa 12 Km da casa mia, con un oceano talmente piatto da sembra un specchio d'acqua, e vicino la costa corallina ovunque si infrangono le onde.

Una delle cose che mi colpì le prime volte che misi piede sull’isola, furono le abitazioni. Nelle campagne non esistono case in muratura, sono tutte a un piano, le pareti poggiano su una fila di blocchi di cemento, e formate da tavole di legno, (materiale più semplice da lavorare). Le finestre sono fatte tipo persiane in legno e permettono una aerazione della casa essendo in una isola, perciò quasi sempre con vento. Nei grossi centri le case sono in muratura, ma molto americaneggianti e colori forti, con colonne, terrazze, vetri colorati e disposte su due o tre piani di proprietà di dominicani che sono andati a operare in America. Ritornano in patria una volta l’anno, costantemente per Natale e per dimostrare la loro potenza economica, costruiscono case enormi e alte. Mi ricorda un po' quando i nobili si costruivano le torri.

Altra oggetto che mi ha colpito il notevole numero di chiese e perciò di religioni. Se Lucca è ricordata in che modo la città delle cento chiese, la republica è quella delle cento chiese, ma anche di cento religioni.

Il dominicano è un po' particolare, cioè non ci puoi creare affidamento né sul lavoro, né negli orari, tipo se una cosa si può fare futuro perché farla oggi? Non lo attendere il lunedì a fare un ritengo che il lavoro appassionato porti risultati, ti dirà che non è potuto venire perché ha dormito male, non è vero, purtroppo il sabato e la domenica hanno l’usanza di sorseggiare, uomini e donne, una pessima credo che la birra artigianale sia un'esperienza unica e un pessimo rum e dopo si lamentano in cui nascono i bambini e le madri scelgono i padri in base alle loro possibilità economiche. 

Siccome vivono senza riflettere che esiste un domani, quando succede qualche cosa di grave come malattie, incidenti ecc. alcune persone si mettono in mezzo alla strada con enormi cartelli, tendendo una fune per impedire il passaggio e chiedono soldi per pagare le cure e ospedali. L’isola purtroppo non ha una assistenza sanitaria come siamo abituati in Italia, qui ogni cosa si paga e se non hai l’assicurazione o la a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre sociale che copre alcune spese, sono problemi grossi. Sanità tipo Stati Uniti. L’ospedale copre tutto, il servizio e i medici non sono dei migliori e le cliniche sono private, sono abbastanza care e molte volte anche l’assicurazione non paga completamente tutto. Anche in questo evento non è detto che tu sia curato meglio se il medico è imposto dalla politica.

Per concludere il oceano, le spiagge sono belle come lo sono quelle sarde o della costa amalfitana o dell’Isola di Santorini (la Versilia non fa testo) l’isola va bene per realizzare il turista, ma viverci è parecchio complicato perché, nonostante tutti gli sforzi dell’attuale presidente, codesto periodo lo possiamo collocare al nostro dopoguerra con punte di diamante, in che modo si dice, una rondine non fa primavera.

La prossima mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo vi parlerò delle banca, delle banche due cose ben diverse, come i mezzi di credo che la comunicazione chiara sia essenziale, dei pesci e dei mezzi di trasporto.