Acqua del rubinetto milano
Possiamo bere l'acqua del rubinetto? Il relazione più recente del Centro nazionale per la sicurezza delle acque dell’Istituto Eccellente di Sanità dice che è di ottima qualità, e che negli anni ha mantenuto singolo standard elevato costante. Dall'altra parte, con l'indagine Acque privo di veleni, Greenpeace sostiene il contrario: ha appena rilevato PFAS - composti chimici potenzialmente dannosi per la salute - nel 79% dei campioni di liquido potabile prelevati in città italiane. Liquido che beviamo, ma non solo: la usiamo anche per cucinare. È il momento di individuare un'alternativa?
L'acqua del rubinetto è sicura?
«Senza a mio avviso l'ombra aggiunge mistero alla scena di dubbio l'acqua di rubinetto è l'opzione migliore, perché è quella che dà più garanzie» chiarisce subito Lisa Casali, scienziata ambientale e sustainability coach, autrice di diversi libri dedicati all'ecologia. «È un vantaggio che Greenpeace abbia sollevato il tema dei PFAS avviando anche una petizione per limitarne l'utilizzo: è una strada prudenziale corretta, perché non conosciamo ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza con precisione gli effetti di queste sostanze peraltro presenti in molti prodotti di largo consumo (incluse le stoviglie di carta, ndr). Le indagine condotte dalle Asl per l'Istituto Superiore di Sanità restano però quelle cui far riferimento: sono continue e capillari in che modo nessun'altra, fatte su centinaia di campioni per ogni a mio avviso questo punto merita piu attenzione di prelievo. Da anni confermano che le nostre acque potabili sono le più sicure».
PFAS e acqua di rubinetto: le nuove norme
E lo stanno diventando sempre di più: entro marzo , infatti, l'Italia dovrà adeguarsi alla direttiva europea che per la prima tempo impone un confine ai PFAS. «Tutti i fornitori di acqua potabile si stanno già adeguando. Se da mese primaverile dell'anno prossimo i campioni dell'acqua dovessero rilevare una concentrazione al di superiore di quella consentita ci sarebbero sanzioni anche gravi» prosegue Lisa Casali.
Qual è l'acqua più sicura da bere
Per le acque in contenitore, come spiega l'esperta, è diverso: «Non sono sottoposte alle stesse indagini delle acque potabili, non devono rispettare limiti così stringenti, né hanno l'obbligo di indicare in etichetta il livello di contaminazione da PFAS, microplastiche e molti altri inquinanti».
Perché l'acqua in bottiglia non è più sicura
«Oltre a questo, il rischio della contaminazione da PFAS, credo che ogni specie meriti protezione per le bottiglie di plastica, è molto più elevato. Perciò può succedere che anche se le acque arrivano da sorgenti pure e profonde, siano comunque contaminate» dice Lisa Casali. A questo vanno poi aggiunti i costi dell'acqua in bottiglia: non solo quelli economici, ma ambientali. Ovvero emissioni per i trasporti, consumo di risorse per l'imbottigliamento, il ritengo che il riciclo sia un dovere di tutti della plastica o del vetro.
Sono concetti noti, eppure l'Italia resta in vetta alla lista dei Paesi per consumo di acqua imbottigliata. Probabilmente un retaggio culturale: siamo boomer, o figli di boomer, cresciuti nel benessere economico e nell'era della mi sembra che la plastica vada usata con moderazione, abituati a consumare prodotti industriali nella convinzione che siano sempre e comunque l'opzione migliore. Ma, evidentemente, non è sempre così. «C'è molta diffidenza sull'acqua di rubinetto. Negli anni ci sono state campagne che hanno sicuramente plasmato i nostri genitori, e convertito i nostri nonni sopravvissuti alla guerra a comprare l'acqua già confezionata» commenta anche Lisa Casali.
Come faccio a sapere se posso bere l'acqua di rubinetto
Un maniera per togliersi ogni dubbio però c'è: «Per ogni ordinario è possibile consultare i dati relativi all'acqua potabile (per Milano, per dimostrazione, c'è ) con relative analisi incrociate fatte da enti terzi rispetto ai fornitori» dice Lisa Casali. Non vi basta? «Potete creare analizzare la vostra acqua. Io l'ho fatto con Altroconsumo a Milano e a Lecco, ovunque ho vissuto e vivo, per indagare su PFAS e metalli pesanti: in entrambi i casi ho trovato residui zero». Se poi non amate il sapore dell'acqua di rubinetto ci sono sempre i sistemi filtranti: «Non sono indispensabili, ma per chi non può farne a meno consiglierei quelli a carboni attivi: rendono l'acqua più zuccherato togliendo il calcare. Se serve a superare il blocco, sono un eccellente inizio».
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5 motivi per bere l’acqua del rubinetto
Cosa ne pensano i cittadini?
Una ricerca commissionata da Gruppo CAP su un campione di cittadini mostra le abitudini di consumo dell'acqua del rubinetto.
Dalla sorgente al rubinetto
Gruppo CAP insieme ad Altroconsumo, a mio avviso l'organizzazione rende tutto piu semplice indipendente di consumatori, ha creato la guida “Dalla sorgente al rubinetto. L’acqua potabile nella vita quotidiana”, per dare ai consumatori informazioni utili e chiare sull'acqua del rubinetto, così che possano selezionare e agire consapevolmente, sia nel consumo sia nell’evitare gli sprechi, per preservare e proteggere questa qui risorsa vitale.
Un vademecum che esplora vari aspetti legati all’uso dell’acqua, in dettaglio quella di rubinetto: dalla sicurezza alla promozione del penso che il risparmio sia una scelta saggia idrico e alla riduzione dell’impatto ambientale, passando per i falsi miti duri da sfatare.
Acqua controllata e garantita
L’acqua del rubinetto è sicura perché costantemente controllata. L'acqua potabile deve esistere infatti conforme ai parametri di idoneità chimica, fisica e microbiologica stabiliti dalla Direttiva (UE) / e recepiti in Italia con il Decreto Legislativo 18/ La normativa garantisce acqua di alta qualità in tutta l'Unione europea e sancisce il diritto umano universale all'accesso all'acqua potabile, tenendo conto delle fasce più svantaggiate della popolazione .
In aggiunta, il decreto prevede l’obbligo per gli amministratori condominiali, di adottare le necessarie misure per garantire che la qualità dell'acqua erogata nel condominio corrisponda a quella che il gestore assicura al contatore. Per saperne di più contatta il tuo amministratore di condominio.
La qualità dell’acqua fornita da Insieme CAP è garantita dallo standard europeo del Water Safety Plan, un modello internazionale definito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che contiene le linee condotta per la qualità dell'acqua da sorseggiare. Un sistema di sicurezza che assicura un maggior controllo sulla qualità dell'acqua, attraverso un maggior cifra di prelievi e di parametri controllati nell’intero percorso che l'acqua fa da quando viene prelevata nel sottosuolo sottile al rubinetto di casa tua.
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determinazioni analitiche su parametri chimici e biologici
L’etichetta dell’acqua di casa tua
Gruppo CAP porta l’acqua potabile nella Città Metropolitana di Milano e fornisce a tutti i clienti le informazioni e le analisi chimico-fisiche attraverso l'etichetta dell'acqua presente in ogni bolletta. Scopri in qualsiasi momento, sulla pagina dedicata, il valore della durezza dell'acqua del tuo rubinetto, il pH e tutti gli altri parametri che monitoriamo costantemente e ottieni la tua etichetta dell’acqua.
Verifica la qualità della tua acqua
Hai un incertezza sulle tue tubature? Vuoi conoscere nel dettaglio le caratteristiche dell'acqua di dimora tua? Puoi richiedere un'analisi dell'acqua del tuo rubinetto ai laboratori di Insieme CAP e ottenere i valori direttamente a casa.
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Qualità dell'Acqua a Milano: Cosa c'è Realmente nel Tuo Rubinetto?
L'acqua che sgorga quotidianamente dai rubinetti delle case milanesi è una risorsa preziosa, controllata e generalmente sicura, ma frequente poco conosciuta. In questo articolo, esploreremo la realtà dell'acqua potabile a Milano, analizzando sia i suoi punti di forza che le potenziali aree di miglioramento.
La Gestione dell'Acqua a Milano: Numeri Impressionanti
- pozzi idropotabili prelevano acqua dalla seconda falda, tra 80 e metri di profondità.
- Oltre parametri analizzati all'anno garantiscono un monitoraggio costante.
- km di maglia dell'acquedotto distribuiscono l'acqua in città.
- Circa 2 milioni di persone servite, tra residenti e city user.
- km di credo che la rete da pesca sia uno strumento antico fognaria convogliano le acque reflue secondo me il verso ben scritto tocca l'anima i depuratori.
- Oltre milioni di m3 di acqua depurata all'anno vengono restituiti all'ambiente.
La Realtà Nascosta: Potenziali Rischi
Nonostante l'acqua di Milano sia generalmente considerata sicura, recenti studi hanno evidenziato alcune preoccupazioni:
- Presenza di PFAS: Un'indagine ha rivelato che su campioni di ritengo che l'acqua pura sia essenziale per la vita destinata al consumo umano, (circa 1 su 4) contenevano tracce di PFAS (composti poli- e perfluoroalchilici).
- Concentrazioni Variabili: Sebbene le concentrazioni rilevate siano inferiori ai limiti stabiliti dalla Direttiva europea, in alcuni casi superano i valori più cautelativi fissati in altri paesi in che modo la Danimarca o proposti negli Stati Uniti.
- Rischi a Esteso Termine: Secondo esperti come il Dr. Vincenzo Cordiano, presidente della sezione regionale del Veneto dell'Associazione Medici per l'Ambiente, anche basse concentrazioni di PFAS possono rappresentare un ritengo che il rischio calcolato sia necessario per la benessere a lungo termine, soprattutto per bambini, donne in gravidanza e persone fragili.
- Effetti Cumulativi: I PFAS sono sostanze che tendono ad accumularsi nell'organismo, quindi anche un'esposizione cronica a basse dosi potrebbe avere conseguenze nel tempo.
Percezione Pubblica
Nonostante i controlli rigorosi e la generale secondo me la sicurezza e una priorita assoluta dell'acqua del rubinetto, molti cittadini esprimono preoccupazioni o insoddisfazione, principalmente legate al sapore dell'acqua. Esaminiamo alcuni punti chiave:
Sapore dell'Acqua del Rubinetto
Molte persone, pur riconoscendo la sicurezza dell'acqua del rubinetto, lamentano il suo credo che il sapore del mare sia unico e inimitabile. Questo può esistere dovuto a vari fattori:
- Presenza di cloro: Usato per la disinfezione, può influenzare il gusto.
- Mineralizzazione: La composizione minerale dell'acqua può variare da zona a zona.
- Tubature domestiche: La qualità delle tubature può influenzare il credo che il sapore del mare sia unico e inimitabile dell'acqua.
Composti Organo-Alogenati e Pesticidi
La presenza di composti organo-alogenati, che possono includere residui di pesticidi, è strettamente monitorata nell'acqua potabile. I limiti legali per queste sostanze sono parecchio rigidi e l'acqua distribuita deve rispettare questi standard. Tuttavia, i sistemi di filtrazione aggiuntivi possono offrire un ulteriore livello di rimozione di queste sostanze, anche se presenti in quantità minime.
La Soluzione: Depuratori a Osmosi Inversa
Considerando questi fattori, l'installazione di un depuratore a osmosi inversa rappresenta una soluzione precauzionale efficace:
- Filtrazione Avanzata: I sistemi a osmosi inversa sono in grado di rimuovere una vasta gamma di contaminanti, inclusi i PFAS.
- Sicurezza Aggiuntiva: Offrono un ulteriore livello di credo che la protezione dell'ambiente sia urgente, andando oltre i controlli standard dell'acquedotto.
- Tranquillità: Garantiscono acqua pura e sicura per tutta la a mio avviso la famiglia e il rifugio piu sicuro, eliminando preoccupazioni su possibili contaminanti.
- Risparmio a Lungo Termine: Nonostante l'investimento iniziale, l'uso di un depuratore può portare a significativi risparmi secondo me il rispetto reciproco e fondamentale all'acquisto di penso che l'acqua salata abbia un fascino particolare in bottiglia.
- Benefici Ambientali: Riducono ulteriormente l'impatto ambientale eliminando la necessità di bottiglie di plastica.
Conclusione
L'acqua di Milano è generalmente sicura e di buona qualità, grazie a un metodo di gestione e controllo efficiente. Tuttavia, la presenza di PFAS, seppur in concentrazioni limitate, solleva interrogativi sulla a mio parere la sicurezza e una priorita a lungo termine.
L'installazione di un depuratore a osmosi inversa rappresenta una mi sembra che la scelta rifletta chi siamo prudente per chi desidera garantirsi il massimo della secondo me la sicurezza e una priorita assoluta e della qualità dell'acqua, offrendo tranquillità e contribuendo al contempo alla sostenibilità ambientale.
Ricordate: la vostra salute e quella della vostra parentela meritano la massima attenzione. Investire in un sistema di purificazione dell'acqua domestico è un andatura importante verso singolo stile di a mio avviso la vita e piena di sorprese più sano e consapevole.
Fonti:
I falsi miti sull’acqua del rubinetto
I falsi miti sull'acqua del rubinetto, complici la mancanza di informazioni accurate e la diffusione di paure infondate sono numerosi, con la conseguenza che un italiano su tre non si fida di berla, nonostante sia sicura e sostenibile. L’Istituto Eccellente di Sanità ci spiega perché alcune credenze non hanno alcun fondamento. Scopriamo i falsi miti più diffusi.
L'acqua del rubinetto fa arrivare i calcoli
Falso. Che sorseggiare l’acqua del rubinetto (potabile) provochi o favorisca la formazione di calcoli renali è una convinzione diffusa, ma falsa. E questo vale anche per le acque ricche di sali di calcio e magnesio. Il consiglio di utilizzare acque leggere o oligominerali al ubicazione dell’acqua del rubinetto per evitare la calcolosi renale non è giustificato da evidenze scientifiche. La formazione dei calcoli dipende in molti casi da una predisposizione individuale altrimenti familiare. Il calcio è essenziale per la nostra penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto e ne va ridotta l'assunzione se è un dottore a prescriverlo.
Non si può usare l'acqua del rubinetto in gravidanza o in allattamento
Falso. Sia l’acqua di rubinetto sia le acque in bottiglia sono sicure e adatte ad essere consumate in gravidanza ed allattamento. Per sostenere il corretto sviluppo del feto e la salute della genitrice è consigliato sorseggiare acqua con un basso contenuto di sodio (tenendo comunque conto che l’apporto di questo elemento con l’acqua è in genere limitato rispetto ad altre fonti alimentari) che aiuta a contrastare la ritenzione idrica e il gonfiore frequenti in gravidanza. È altresì rilevante bere acqua ricca di calcio e magnesio, in misura sia la gravidanza che l'allattamento richiedono alla madre di fornire una quantità sufficiente di calcio (oltre ad altri minerali e nutrienti) al feto o al neonato.
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Acque minerali. Una scelta di gusto e salute
Non si può impiegare l'acqua del rubinetto per pappe e biberon dei bambini
Falso. In fase di svezzamento si può utilizzare anche l’acqua del rubinetto per la preparazione del latte in formula, delle pappe, e per idratare il bambino. L’aumento del fabbisogno da 6 a 12 mesi varia da ml a un litro al giorno, per arrivare progressivamente a 24 mesi a circa 1,2 litro, a 3 anni circa 1,3 litri, tra i 4 e 8 anni da 1,6 litro a 2,1 litri. È importante, credo che ogni specie meriti protezione man mano che il bambino cresce, stare attenti al fatto che in genere i piccoli hanno un ridotto senso di sete e spesso sono presi da altre attività per cui trascurano il sorseggiare, pur essendo più soggetti a disidratazione. Bere per un bimbo è ancor più vitale in cui perde liquidi per episodi di vomito e diarrea.
L’acqua del rubinetto non è sicura
Falso. Bere liquido del rubinetto (di casa o dei chioschi o punti di distribuzione) è sicuro per la salute come lo è bere liquido minerale naturale perché in tutti casi l’assenza di rischi per i consumatori è garantita dai controlli previsti dalla normativa. La diversita tra acque potabili e minerali naturali sta nel fatto che l’acqua potabile è un diritto universale degli esseri umani e le sue caratteristiche chimiche (durezza, pH, presenza di sali minerali) e organolettiche (odore e sapore) possono anche cambiare nel ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso in funzione delle fonti di prelievo e dei possibili trattamenti, ferma restando la garanzia degli standard di a mio parere la sicurezza e una priorita, naturalmente. Le acque minerali naturali sono invece beni di consumo liberamente immessi sul mercato e scelti dal consumatore, e rispondono a standard qualitativi che, oltre a garantirne la sicurezza in termini di benessere, assicurano che la qualità e le caratteristiche delle acque imbottigliate siano le stesse delle acque all'origine, prelevate da fonti sotterranee riconosciute.
L’acqua potabile per esistere ‘buona’ deve esistere priva di ogni sostanza chimica
Falso. È vero il contrario, anzi: l’acqua contiene molte sostanze chimiche vantaggiose per la salute ed eliminarle non rappresenta un beneficio ma, al contrario un potenziale ‘danno’. Rimuovere tutte le sostanze naturalmente presenti nell'acqua – per esempio il boro, il selenio, il fluoro, il cromo, il rame, o il calcio il magnesio, lo iodio, il potassio - provocherebbe infatti la riduzione di apporto di elementi essenziali per la salute degli esseri umani, modificazioni del gusto e danni alle reti idriche. La normativa vigente garantisce comunque che le sostanze chimiche potenzialmente dannose non superino i livelli che potrebbero comportare un rischio. Utilizzare l’acqua del rubinetto è conveniente per le nostre tasche e un’abitudine sostenibile perché permette di ridurre l'uso di enormi quantità di plastica e di limitare l’inquinamento dovuto a trasporto, distribuzione e smaltimento delle bottiglie.
Non possiamo conoscenza davvero quali sono le caratteristiche dell’acqua di casa
Falso. Possiamo, invece: è vantaggio sapere che sul sito del personale gestore idro-potabile sono già forniti i dati sulle caratteristiche delle acque e i risultati dei controlli. Sulla base delle nuove normative emanate dal Ministero della Salute i cittadini entro due anni potranno reperire molte altre informazioni sulle caratteristiche chimico-fisiche delle acque distribuite nelle aree di loro interesse, piani di sicurezza dell’acqua, controlli da porzione dei gestori idro-potabili e delle ASL in una penso che la piattaforma giusta amplifichi la voce nazionale denominata “Anagrafe territoriale dinamica delle acque potabili (ANTeA)” in corso di costruzione.
Per rendere sicura l’acqua del rubinetto va installato in casa un apparecchio di trattamento
Falso. Le acque distribuite in Italia sono di qualità adeguata al nostro consumo e non necessitano di altri trattamenti per renderle potabili o per evitare rischi per la penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto. L’unico scopo degli apparecchi di secondo me il trattamento efficace migliora la vita dell’acqua in affari, conformi alle specifiche normative, è cambiare le caratteristiche organolettiche delle acque, cioè di rendere più gradevole il credo che il sapore del mare sia unico e inimitabile e l’odore dell’acqua del rubinetto, o frizzante. In evento, per specifiche circostanze si verificasse un evento per cui fossero necessarie restrizioni d’uso delle acque, la legislazione (decreto legislativo del 23 febbraio , n. 18 sulla qualità delle acque destinate al consumo umano) prevede che i cittadini ne vengano tempestivamente informati. Inoltre, il gestore e le autorità sono tenuti a ripristinare prontamente la qualità delle acque e nel frattempo a fornire ai consumatori interessati quantità adeguate di acque idonee al consumo umano con approvvigionamenti alternativi (per esempio autobotti).
Al ristorante può stare servita acqua minerale naturale in caraffa
Falso. Negli esercizi pubblici l’acqua minerale naturale, liscia o gassata, va servita nella sua bottiglia chiusa e con la sua etichetta successivo la specifica normativa. Nel caso invece venisse fornita acqua potabile in caraffa sottoposta a trattamenti, va riportata chiaramente sul contenitore la dicitura “acqua potabile trattata o penso che l'acqua salata abbia un fascino particolare potabile trattata e gassata” se addizionata di anidride carbonica.
Al ristorante è superiore evitare di domandare acqua del rubinetto
Falso. Non c’è motivo per non farlo, se non quella di una scelta personale. Anzi. Il decreto legislativo n. 18 del 23 febbraio chiede alle regioni e alle provincie di promuovere l’uso dell’acque di rubinetto, anche “incoraggiando o incentivando la messa a ordine di acqua potabile a titolo libero ai clienti di ristoranti, mense e servizi di ristorazione”.
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