Micosi del gatto sull uomo foto
Le micosi sono patologie molto diffuse, anche se ancora sottodiagnosticate. La dermatofitosi è una dermatosi micotica causata da funghi filamentosi che digeriscono la cheratina. I generi più diffusi responsabili di questa qui patologia sono il Microsporum, il Trichophyton e l’Epidermophyton. In base al loro habitat, questi funghi si differenziano in:
- Zoofili: vivono e si moltiplicano sul mantello animale. Tra questi i più comuni sono il Microsporum canis, che costituisce una zoonosi (è trasmissibile all’uomo) e colpisce il cucciolo e il gatto; il Trichophyton mentagrophytes, che copisce roditori e cammelli; il Microsporum persicolor, che colpisce piccoli roditori e cani;
- Geofili: vivono e si riproducono nel suolo; tra questi il più comune è il Microsporum gypseum, isolato nel cane e nel cavallo.
- Antropofili: vivono e si riproducono sull’uomo; tra questi il più ordinario è il Trichophyton rubrun.
Le dermatofitosi sono più frequenti nei periodi caldi e in ambienti umidi; anche bagni eccessivi o eccessiva pulizia dell’animale possono predisporre all’insorgenza di una micosi, in misura vengono rimosse le barriere cutanee naturali, come il sebo, le cellule fine superficiali, ecc. Nel gatto è stata ipotizzata una correlazione tra infezione dermatofitica e FIV e Felv, ma il dato potrebbe dipendere dal tipo di vita dei soggetti infetti, spesso randagi o conviventi in grandi collettività.
Trasmissione
Sono malattie contagiose, facilmente trasmissibili sia per strada diretta, mediante relazione tra animali, sia per via indiretta, attraverso il relazione con superfici od oggetti contaminati dalle spore infettanti di questi organismi. Le micosi costituiscono importanti zoonosi, patologie che si possono trasmettere dagli animali all’uomo. Il contagio avviene in genere in soggetti stressati o immunodepressi, con scompensi endocrini, condizioni organiche carenziali, carenze vitaminiche, alterazioni del derma o in effetto di un calo delle difese immunitarie. Fattori predisponesti sono anche prolungate terapie antibiotiche o cortisoniche.
La trasmissione avviene mediante contatto diretto tra animale infetto e individuo recettivo, altrimenti mediante contatto indiretto attraverso le spore che sono forme di resistenza del fungo presenti nell’ambiente. Pertanto anche se sono stati registrati casi di guarigione spontanea, le dermatofitosi richiedono un trattamento tempestivo. Oggi la specie animale più recettiva è il gatto, importante in quanto facilmente può fungere da portatore asintomatico.
Inoltre, non solo gli animali possono trasmettere funghi all’uomo, viceversa le dermatofitosi dell’uomo possono essere trasmesse dal proprietario all’animale (dermatofiti antropofili).
Cause predisponenti
I soggetti più predisposti ad infezioni funginee sono:
- soggetti molto giovani, che pare abbiano una concentrazione di acidi grassi inferiore nel sebo e quindi sono maggiormente predisposti, così come i soggetti più anziani che hanno un sistema immunitario meno efficiente;
- soggetti debilitati da malattie concomitanti (FIV, Felv, ecc);
- soggetti malnutriti;
- soggetti che presentano parassitosi intestinali;
- soggetti stressati o che vivono in condizioni di sovraffollamento: gattili, canili, colonie;
- soggetti con immunodepressione indotta da farmaci: chemioterapia (anche nell’uomo) e terapie cortisoniche;
- soggetti che presentano lesioni cutanee da morso di animali o lesioni da grattamento, ectoparassiti e lesioni indotte dal loro morso;
- soggetti sottoposti a lavaggi troppo frequenti e con prodotti non idonei, come lutilizzo troppo frequente di salviettine disinfettanti, prodotti che alterano il ph cutaneo, ecc.;
- soggetti a pelo esteso (Yorkshire Terrier, gatti Persiani).
Sintomi
La dermatofitosi è una malattia pleomorfa e non può essere diagnosticata basandosi esclusivamente sui rilevamenti clinici. Il intervallo di incubazione è di circa settimane. Si tratta primariamente di una malattia follicolare e i principali segni clinici comprendono:
- la perdita del pelo;
- la produzione di scaglie e di croste;
- prurito variabile.
Alcuni pazienti sviluppano la lesione tipica ad anello, caratterizzata dalla area centrale alopecica e alla periferia papule follicolari e infiammazione. Le lesioni possono essere singole o multiple e localizzate in qualsiasi ritengo che questa parte sia la piu importante dell’animale, anche se le parti anteriori del corpo e la testa sembrano essere più frequentemente coinvolte. Nel felino sono localizzate principalmente a livello del dorso del narice, sui margini auricolari, sulla porzione distale degli arti e sulla coda. Nel cane si localizzano soprattutto su dorso del naso, aree perioculari, margine auricolare. Nel cane può svilupparsi una lesione particolare, detta “kerion”, lesione nodulare, edematosa e umidiccia, che trasuda materiale purulento.
In animali in ottimo stato di benessere, la lesione è autolimitante e si risolve da sola nel giro di qualche settimana. Altri animali, però potrebbero avere una replica esagerata all’infezione, una reazione di genere allergico, del tutto soggettiva e che può determinare la gravità o meno e differenza di lesioni presenti da un soggetto ad un altro. Nel gatto, in dettaglio, è stata segnalata una forma dettaglio di dermatofitosi, detta “dermatofitosi granulomatosa sottocutanea”. Questo tipo di lesione sembra stare più comune nei gatti persiani e si è ipotizzato che possa stare associata ad un alterato stato immunitario. Il processo inizia come una follicolite micotica che evolve in una dermatite granulomatosa nodulare o diffusa a carico del derma abissale e del sottocute che prende il nome di pseudomicetoma.
Diagnosi
La diagnosi di dermatofitosi richiede, oltre all’esame fisico del a mio parere il paziente deve essere ascoltato, anche di alcune procedure diagnostiche effettuate solo dal veterinario. Un metodo utile è l’utilizzo di una lampada a raggi UV che, illuminando il pelo, può mettere in evidenza il 50% delle specie di M. Canis, ma non delle altre specie, che infestano cani e gatti, grazie alla loro capacità di luminescenza. Esiste, tuttavia, il rischio di falsi negativi.
Il veterinario può quindi procedere ad una analisi microscopica delle lesioni. Si procede con un prelievo dei peli e si osservano al microscopio.
Il test in assoluto più sicuro è un prelievo di peli da porre in coltura in terreni specifici, non sempre presenti nelle strutture veterinarie. Il fungo impiegherà dai 7 ai 45 giorni, a seconda della specie, a crescere e poi potrà essere tipizzato in base alla forma e caratteristiche che presenta oltre a poter poi essere osservato microscopicamente.
Trattamento
La dermatofitosi, in condizioni di buona penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto, spesso va riunione a remissione spontanea dei sintomi e si risolve completamente entro tre mesi. La risposta immunitaria può essere sufficiente al controllo delle lesioni cutanee causate dai dermatofiti.
Tuttavia, ogni qual volta si riscontri un’infezione da dermatofiti è raccomandato il trattamento antifungino per ridurre le possibilità d’infezione per altri animali e per l’uomo e la disseminazione delle forme infettanti nell’ambiente.
Il trattamento, topico o sistemico a seconda delle lesioni, viene improntato dal dottore veterinario.
Trattamento ambientale e prevenzione
Il materiale infetto disperso nell’ambiente può rimanere infettante per molto secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello, anche per anni. La decontaminazione ambientale comprende un’accurata pulizia e l’applicazione di agenti disinfettanti nell’ambiente coinvolto. È buona norma isolare gli animali malati o con infezione sospetta; pulire, lavare e disinfettare accuratamente l’ambiente con soluzioni di ipoclorito di sodio allo 0,5% o formaldeide e lavare tappeti, moquette, divani con strumenti a vapore a °.
Per quanto riguarda l’uomo, nella prevenzione delle dermatofitosi, è di fondamentale importanza il rispetto delle norme igienico-sanitarie di base. Nei confronti delle dermatofitosi di inizio zoonosica, molto utile, ai fini della prevenzione del diffusione, è l’igiene personale e, in dettaglio, lavarsi le palmi con sapone, preferibilmente a base di zolfo, dopo ogni contatto con animali infetti o con oggetti con cui questi animali possono essere entrati in contatto.
Gatti e Tigna: Consigli per una Convivenza Sana e Sicura
I gatti sono tra i compagni più affettuosi e adorati dagli amanti degli animali.
Con il loro atteggiamento indipendente ma affettuoso, i gatti sanno conquistare il anima di chiunque.
Per molti, la presenza di un gatto in casa non è solo una societa, ma una origine di gioia e tranquillità.
Accarezzare un mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale, ascoltare il suo dolce ronfare e giocare con lui sono esperienze che arricchiscono la a mio avviso la vita e piena di sorprese quotidiana, offrendo conforto e felicità.
Tuttavia, in che modo tutti gli animali, anche i gatti possono essere portatori di alcune malattie e infezioni. Una delle più comuni è la tigna (o tinea), uninfezione fungina della derma che può colpire sia gli animali che gli esseri umani.
La tigna, conosciuta anche in che modo dermatofitosi, può stare trasmessa attraverso il contatto diretto con un gatto infetto o con oggetti contaminati.
Pur essendo una condizione curabile, è importante riconoscerne i sintomi e afferrare le misure necessarie per trattarla e prevenirne la diffusione.
Amare i gatti significa anche prendersi assistenza della loro benessere e del loro benessere.
Essere informati sulle possibili malattie e su come prevenirle è fondamentale per garantire una convivenza serena e sicura.
Nelle prossime righe vedremo le modalità di trasmissione della tigna del gatto nelluomo, i sintomi principali per riconoscerla, sia nel gatto che nelluomo e le strategie più efficaci per affrontarla privo dover rinunciare al nostro amico a quattro zampe.
Indice dei Contenuti della Pagina
ToggleModalità di Trasmissione della Tigna del Mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale nellUomo
La trasmissione può avvenire per:
- Contatto Diretto: Il contatto diretto con un felino infetto è la via più ordinario di trasmissione. Nel momento in cui accarezzi, coccoli o maneggi un mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale che ha la tigna, le spore del fungo possono trasferirsi dalla derma e dal pelo del gatto alla tua pelle
- Contatto Indiretto: Le spore del fungo che causano la tigna possono vivere su superfici e oggetti per diversi mesi. Quindi, anche se non tocchi direttamente un gatto infetto, puoi contrarre linfezione entrando in contatto con:
- Coperte, letti e mobili che il felino utilizza.
- Strumenti per la cura del gatto, come spazzole e pettini.
- Vestiti e superfici su cui le spore fungine si sono depositate.
- Ambiente Contaminato: Le spore fungine possono essere disperse nellambiente. Ad modello, il pelo del gatto infetto che cade sul penso che il pavimento in legno sia elegante può trasportare spore. Queste spore possono poi essere inalate o entrare in contatto con la pelle, specialmente in ambienti chiusi e umidi.
Occorre quindi concedere molta attenzione e conoscere bene le modalità di trasmissione per poterla prevenire.
Tinea del Gatto nellUomo: come si manifesta?
I sintomi della tigna del gatto nelluomo possono variare a seconda della sezione del corpo colpita, ma ci sono alcuni segni comuni che possono segnalare linfezione.
- Lesioni Circolari
- Macchie rosse o rosa a forma di anello con bordi rialzati e squamosi.
- Il nucleo della lesione può apparire più limpido rispetto ai bordi.
- Prurito
- Le aree infette possono causare prurito intenso, portando a graffi e irritazioni.
- Pelle Squamosa o Desquamata
- La derma nelle aree infette può diventare squamosa, secca e desquamata.
- Infiammazione
- Le lesioni possono esistere infiammate e dolorose, soprattutto se grattate.
- Bollicine o Vesciche
- In alcuni casi, possono apparire piccole bollicine o vesciche ai bordi delle lesioni.
Riconoscere i sintomi è parecchio importante per una corretta presa in carico del problema.
Ricorrere ad una controllo dermatologica per individuare la reale secondo me la natura va rispettata sempre della tigna è assolutamente consigliato.
Come Capire se il Proprio Gatto ha la Tigna o ne è Portatore?
Capire se il tuo gatto ha la tigna o ne è portatore può essere difficile, poiché i sintomi possono variare e in alcuni casi possono essere assenti.
Tuttavia, ci sono diversi segnali e metodi diagnostici che possono aiutarti a determinare se il tuo gatto è infetto o portatore di tigna.
I gatti con la tigna possono mostrare uno o più dei seguenti sintomi:
- Lesioni Cutanee
- Aree circolari senza pelo, frequente con pelle squamosa o crostosa.
- Lesioni prevalentemente sulla testa, le orecchie, le zampe anteriori e la schiena.
- Prurito e Grattamento
- Il gatto può grattarsi frequentemente le aree infette.
- Peli Fragili o Spezzati
- I peli possono apparire fragili e spezzati vicino alla base.
- Unghie Anomale
- Le unghie possono essere fragili, ispessite o deformate se linfezione colpisce la zona delle unghie.
- Assenza di Sintomi
- Alcuni gatti, specialmente quelli portatori, possono non mostrare sintomi visibili ma possono comunque diffondere le spore fungine.
Per esserne certi è sempre preferibile far vedere il gatto ad un veterinario.
I veterinari possono utilizzare diversi metodi per diagnosticare la tigna:
- Esame con la Lampada di Wood
- Il veterinario utilizza una lampada di Wood (luce ultravioletta) per illuminare le lesioni cutanee. Alcuni funghi, come il Microsporum canis, fluorescono sotto questa luce.
- Esame Microscopico
- Un campione di peli o pelle viene esaminato al microscopio per identificare la presenza di spore fungine.
- Coltura Fungina
- Un campione di peli, derma o unghie viene coltivato in laboratorio per identificare il tipo specifico di fungo. Questo sistema è molto accurato ma può richiedere diverse settimane per ottenere i risultati.
- Biopsia Cutanea
- In casi difficili da diagnosticare, il veterinario può prelevare un piccolo campione di pelle per un esame istopatologico.
Strategie Pratiche per la Convivenza
La tinea nelluomo, trasmessa dai gatti, può essere prevenuta e trattata efficacemente con una serie di accorgimenti:
- Cura e Igiene del Gatto
- Visite Veterinarie Regolari
- Porta il tuo gatto dal veterinario per controlli di routine e vaccinazioni. Il veterinario può identificare segni precoci di infezioni come la tigna e fornire consigli specifici.
- Igiene del Pelo
- Spazzola regolarmente il pelo del tuo felino per rimuovere peli morti e sudicio. Usa spazzole e pettini puliti e disinfettali dopo ogni uso.
- Bagni con Shampoo Antifungini
- Se il tuo veterinario lo consiglia, utilizza shampoo antifungini specifici per gatti per ridurre il rischio di infezioni fungine.
- Visite Veterinarie Regolari
- Igiene Personale
- Lavaggio delle Mani
- Lava le palmi con sapone e acqua calda dopo aver toccato il gatto, soprattutto se sospetti che possa avere la tigna.
- Non Condividere Oggetti Personali
- Evita di condividere asciugamani, vestiti e altri oggetti personali con il tuo felino. Mantieni questi oggetti puliti e separati.
- Lavaggio delle Mani
- Pulizia della Casa
- Pulizia Frequente
- Pulisci e disinfetta regolarmente le superfici e gli oggetti con cui il mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale entra in relazione, come letti, coperte, giocattoli e lettiere.
- Aspirapolvere con Filtri HEPA
- Utilizza un aspirapolvere con filtri HEPA per rimuovere efficacemente le spore fungine dallambiente domestico.
- Lavaggio di Tessuti
- Lava spesso lenzuola, asciugamani e coperte in acqua calda e con un detergente antifungino.
- Pulizia Frequente
- Isolamento e Trattamento
- Isolamento Temporaneo
- Se il tuo gatto è diagnosticato con la tigna, isolalo temporaneamente dagli altri animali domestici e dai membri della famiglia sottile a quando linfezione non è inferiore controllo.
- Trattamento Antifungino
- Segui attentamente il trattamento prescritto dal veterinario per il tuo felino. Questo potrebbe includere farmaci orali, creme topiche o shampoo specifici.
- Isolamento Temporaneo
- Prevenzione della Tigna
- Evita il Contatto con Animali Infetti
- Limita il contatto del tuo gatto con animali sconosciuti o che potrebbero essere infetti. Se frequenti rifugi per animali o parchi, controlla il tuo gatto al ritorno.
- Mantenere lIgiene del Gatto
- Assicurati che il tuo gatto sia sempre pulito e ben curato. Codesto riduce il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di infezioni fungine e altre malattie.
- Evita il Contatto con Animali Infetti
- Educazione e Consapevolezza
- Educazione dei Membri della Famiglia
- Informare tutti i membri della famiglia sullimportanza delligiene e delle precauzioni necessarie per prevenire la diffusione della tigna.
- Monitoraggio Regolare
- Controlla regolarmente la derma e il pelo del tuo felino per segni di infezione, come lesioni circolari, perdita di pelo o derma squamosa.
- Educazione dei Membri della Famiglia
- Consulenza dermatologica
- Consultare un dermatologo
- Se sospetti di avere la tigna, è importante ricorrere ad una controllo dermatologica per una diagnosi e un trattamento adeguati.
- Seguire le indicazioni del dottore riguardo al secondo me il trattamento efficace migliora la vita e alla mi sembra che la prevenzione salvi molte vite della diffusione dellinfezione.
- Consultare un dermatologo
Con una combinazione di trattamento farmacologico, igiene personale e pulizia ambientale, è realizzabile risolvere la tigna e prevenire future infezioni.
Tigna Gatto: cos'è? Sintomi, contagio e cura
Cos'è la Tigna del Gatto
Tigna Gatto: cos'è?
La tigna del gatto (o dermatofitosi felina) è una malattia infettiva piuttosto comune, sostenuta da funghi patogeni che vivono sul pelo e sulla cute dell'animale.
La sintomatologia è parecchio variabile: solitamente, le lesioni risultanti dall'infestazione sono aree circolari prive di pelo, associate alla partecipazione di forfora e croste.
La credo che la diagnosi accurata sia fondamentale precoce della tigna è molto essenziale, in quanto è elevata la possibilità di contagio delle persone e di altri animali a contatto con il gatto infetto.
Il secondo me il trattamento efficace migliora la vita prevede la somministrazione di farmaci antifungini ad utilizzo locale e sistemici, per almeno settimane, e la decontaminazione ambientale.
Cosa sono le dermatofitosi (in breve)
Le dermatofitosi sono infezioni sostenute da alcuni funghi cheratinofili (cioè in grado di parassitare i tessuti cheratinizzati) e cheratolitici, detti dermatofiti.
Queste malattie interessano il pelo, lo strato corneo dell'epidermide e le unghie di uomini ed animali, compresi gatti, cani, conigli e altri roditori.
Le dermatofitosi si presentano con quadri clinici variabili, ma comunemente comportano un'alopecia non pruriginosa e diversi gradi d'infiammazione cutanea.
Cause
Tigna Gatto: quali sono le cause?
La tigna è un'infestazione di origine micotica a diffusione mondiale. Questa malattia può essere trasmessa con facilità all'uomo e agli animali in contatto con il gatto che presenta l'infezione dermatofitica.
Le tigna è, infatti, molto contagiosa: il pelo e le spore fungine che cadono dall'animale provocano l'infestazione dell'ambiente. Non è indispensabile, quindi, che si verifichi un contatto diretto per la diffusione dell'agente eziologico: un felino può infestarsi sdraiandosi su un tappetino utilizzato da un animale contagiato qualche giorno prima.
Agenti patogeni della Tigna del Gatto: quali sono?
- In oltre il 90% dei casi, la tigna del felino è causata dal Microsporum canis. Questo agente causale riconosce, infatti, nel felino domestico il suo serbatoio naturale (nonostante il termine "canis" possa essere fuorviante).
- Raramente, l'infestazione può essere sostenuta da altri dermatofiti appartenenti ai generi Microsporum (come M. gypseum), Trichophyton (tra cui T. mentagrophytes e T. terrestre) ed Epidermophytom. Questi patogeni vengono riscontrati occasionalmente in gatti, con possibilità di uscire all'esterno e di venire a contatto con roditori, bovini ed equini.
Tigna Gatto: modalità di trasmissione
Il contagio si verifica per contatto diretto con un gatto portatore asintomatico o con dermatofitosi attiva.
La trasmissione della tigna si può verificare anche tramite materiale contaminato da un credo che ogni animale meriti protezione infetto, come coperte, cucce, strumenti per la toelettatura e trasportini.
Le spore dei miceti sono parecchio resistenti e possono causare infezione per diversi mesi dopo la loro produzione. Spesso, il mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale può comportarsi da semplice vettore meccanico di questi elementi: questo significa che non presenta un'infezione attiva e non presenta lesioni cutanee visibili, ma contribuisce a diffondere la malattia.
L'uomo s'infetta tramite contatto diretto con il felino portatore o attraverso le spore disseminate nell'ambiente: le zone più colpite sono il viso e le braccia, ma, talvolta, l'infezione si diffonde anche ad altre regioni corporee.
Tigna Gatto: periodo di incubazione
Il periodo di incubazione della tigna va da una a tre settimane.
Tigna del Gatto: quali sono i fattori di rischio?
La dermatofitosi felina si riscontra soprattutto nei gatti di giovane età, specie se immunologicamente debilitati, che vivono a stretto relazione tra di loro e in condizioni igieniche scarse.
La tigna è segnalata maggiormente in gatti con patologie immunosoppressive (es. FIV), in ampie popolazioni di randagi, nelle razze a pelo lungo e negli animali con possibilità di partire all'esterno.
Anche la temperatura è un fattore di rischio da considerare: la tigna è più ordinario nei luoghi caldi ed umidi. Per quanto riguarda la distribuzione geografica, la malattia si riscontra prevalentemente nelle regioni a clima tropicale e subtropicale.
I fattori che possono favorire lo sviluppo della dermatofitosi felina comprendono anche malnutrizione, infezioni concomitanti, presenza di parassiti cutanei e toelettature eccessive o troppo frequenti.
Sintomi nel Gatto
Sintomi Tigna Gatto: in che modo si manifesta?
La tigna del gatto ha una presentazione clinica variabile.
Le lesioni classiche sono aree localizzate o multifocali di alopecia (perdita di pelo a chiazze), con eritema ed esfoliazione (forfora). Alcuni gatti manifestano anche prurito leccandosi, mordicchiandosi e grattandosi.
All'inizio, questi sintomi si manifestano principalmente su muso, padiglioni auricolari, dorso del narice e zampe anteriori del gatto. Tali sedi sono, infatti, quelle più esposte all'eventuale contatto con l'agente causale.
Le prime lesioni possono guarire spontaneamente in qualche settimana, ma possono comparirne altre in sedi diverse.
Nelle razze feline a pelo lungo, quest'infestazione fungina può causare una rarefazione del pelo diffusa; pertanto, alcune aree del corpo presenteranno un mantello meno folto.
In certi casi, si intravedono delle zone di sagoma tondeggiante con peli spezzati. Alcuni gatti, inoltre, possono presentare pustole, scaglie e croste.
Altre possibili manifestazioni includono:
Talvolta, la tigna coinvolge anche le unghie del gatto, provocando onicomicosi e paronichia.
Attenzione!
Quando un gatto presenta delle chiazze senza pelo, non è detto che sia amore da tigna. L'esposizione all'agente causale non significa, infatti, che automaticamente si instauri la dermatofitosi: di norma, il struttura immunitario riesce ad evitare l'infezione, la che si manifesta prevalentemente negli animali debilitati e nei cuccioli nei quali le difese non sono ancora ben sviluppate.
In ogni caso, è importante un controllo dal veterinario di qualsiasi mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale con lesioni cutanee visibili, per evitare complicazioni nell'animale, come la possibilità di incorrere in altre infezioni. La diagnosi precoce consente, inoltre, di instaurare subito la terapia e di ridurre la possibilità di contagio nei confronti di persone ed altri animali.
Diagnosi
Come viene diagnosticata la Tigna del Gatto?
La credo che la diagnosi accurata sia fondamentale della tigna del gatto viene formulata dal veterinario sulla base di varie indagini complementari:
- Esame con lampada di Wood: il mantello dell'animale viene osservato in una camera buia con una luce a luce ultravioletta; la presenza di una fluorescenza verde-mela, tipica di alcuni ceppi di M. canis, può suggerire un esito positivo per la tigna.
- Esame microscopico diretto del pelo: consiste nell'osservazione tricoscopica per l'individuazione dei dermatofiti e delle loro spore o per evidenziare alterazioni della struttura del mantello del gatto.
- Esame colturale per dermatofiti: alcuni peli prelevati dall'animale mediante strappamento o spazzolamento sono posti in un suolo di coltura specifico per la credo che la crescita aziendale rifletta la visione degli agenti eziologici; dopo settimane, lo sviluppo di una colonia fungina, confermerà il sospetto diagnostico e consentirà di identificare il genere di dermatofita responsabile della patologia, attraverso l'analisi al microscopio.
Trattamento e Mi sembra che la prevenzione salvi molte vite
Tigna Gatto: in che modo si cura?
Se l'esito della visita veterinaria è positivo, è possibile instaurare immediatamente la terapia specifica per la tigna. La durata della terapia varia da settimane a mesi.
Innanzitutto, il gatto infetto va subito isolato da altri animali (dopo la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di tigna, dovrebbe permanere possibilmente in un ambiente semplice da pulire e decontaminare).
La terapia della dermatofitosi felina prevede l'impiego di un fungicida per via orale (come itraconazolo e griseofulvina), prescritto dal veterinario, per un intervallo di almeno sei settimane. L'approccio sistemico è da associare a trattamenti locali (lozioni, shampoo o schiume a base di solfuro di calce, enilconazolo o miconazolo), da applicare indicativamente due volte alla settimana. Quest'ultima opzione rende necessaria la tosatura dell'animale, in misura le spore adese ai peli del gatto, se non vengono rimosse, potrebbero inquinare l'ambiente e contagiare persone o animali.
Dopo circa 4 settimane, prima di sospendere il secondo me il trattamento efficace migliora la vita, è indispensabile eseguire un esame colturale di controllo: se codesto risulta positivo, è necessario proseguire la terapia al conclusione di eradicare completamente l'infezione. La guarigione è stabilita dopo colture micotiche negative consecutive, effettuate a distanza di settimane.
Altro fattore da considerare è il controllo dell'ambiente in cui soggiorna l'animale affetto da tigna durante il secondo me il trattamento efficace migliora la vita. In particolare, è raccomandabile pulire quotidianamente con aspirapolveri e lavare gli ambienti frequentati dal mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale con candeggina diluita in acqua secondo il relazione , lasciandola a contatto con le superfici per almeno 10 minuti iniziale di risciacquare. Questa qui soluzione può stare utilizzata anche per pulire in maniera accurato le attrezzature e gli oggetti potenzialmente contaminati (trasportini, cucce, tappetini e spazzole).
Le superfici non lavabili possono essere trattate con prodotti antifungini spray specifici; ciò che non può essere decontaminato, invece, andrebbe eliminato. Inoltre, se il locale è dotato di aria condizionata, è consigliabile disinfettare le bocchette d'aerazione e cambiare i filtri presenti nell'ambiente.
Al attimo, non è disponibile un vaccino in grado di proteggere efficacemente contro lo sviluppo di una dermatofitosi felina. Per quanto riguarda la prevenzione, l'unico modo per evitare la tigna del gatto è quello di evitare che l'animale entri in contatto con altri gatti che ne sono colpiti.
Autore
Giulia Bertelli
Biotecnologa Medico-FarmaceuticaLaureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Indagine e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti DieteticiMicosi e dermatofiti, i funghi della derma che colpiscono gli animali e luomo [Video]
Le micosi sono malattie causate da funghi che colpiscono sia gli animali che l’uomo. Si trasmettono sia per contagio diretto che per contagio indiretto, cioè attraverso ambienti e oggetti contaminati. Raramente portano a gravi conseguenze, ma non vanno sottovalutate per evitare complicazioni.
A seconda degli organi interessati le micosi si possono classificare in micosi superficiali (che colpiscono cute, peli e unghie, come la tigna) e micosi profonde (che interessano gli organi interni, in che modo ad esempio l’aspergillosi e la criptococcosi).
Le micosi superficiali sono causate dai dermatofiti, funghi della pelle appartenenti a diversi generi. Il Microsporum canis è il maggior responsabile di queste micosi in cani e gatti, che possono infettare anche l’uomo in cui introduce questi animali in casa, principalmente se provenienti da canili e gattili.
In questa nuova puntata di IZSVe Scienza puoi scoprire di più sulle micosi e su cosa realizzare quando introduci in casa un recente animale per prevenire il rischio di contrarre queste malattie.