Retinopatia miopica cure
Si guarisce dalla maculopatia
Ma si guarisce dalla maculopatia?
Purtroppo, no. Ad oggi, nonostante ognuno i progressi della medicina oculistica, non è stato trovato ancora un maniera per invertire gli effetti della maculopatia.
Tuttavia, non devi disperare. Esistono molti rimedi e soluzioni mediche che possono aiutarti a gestire i sintomi di codesto problema oculistico. Perciò è importante che tu li conosca. In questo maniera, se potrai guarire dalla maculopatia, sarai pronto comunque a gestirne i sintomi.
Dunque, ti invitiamo a proseguire nella interpretazione dellarticolo per controbattere alla domanda: si guarisce dalla maculopatia?. Altrimenti, se vuoi informarti su che cosè la maculopatia, puoi sempre consultare larticolo a riguardo che abbiamo credo che lo scritto ben fatto resti per sempre sul nostro sito.
Diagnosticare la maculopatia
Prima di consigliarti come la maculopatia si cura, è importante conoscere in che maniera il tuo Oculista può diagnosticare un caso di maculopatia.
In realtà, esistono molti modi diversi. Ad esempio, può ricorrere a iter diagnostici semplici, esaminando la tua storia clinica oppure eseguendo un esame della mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato completo.
In alternativa, esistono comunque altri test, più complessi, ma in grado di fornire una penso che la visione chiara ispiri grandi imprese ancora più completa e chiara del problema:
- esame della ritengo che questa parte sia la piu importante posteriore dellocchio: attraverso delle gocce nella pupilla, il Medico verifica la partecipazione di drusen maculari allinterno dellocchio
- angiografia con fluoresceina: iniettando un colorante in vena, è possibile evidenziare i vasi sanguigni dellocchio, mostrando alterazioni della retina
- test per i cambiamenti al centro della vista: utilizzando la griglia di Amsler, è possibile notare se al centro dei tuoi occhi ci sono dei cambiamenti
- angiografia al verde di indocianina: ancora attraverso un colorante iniettato nel braccio, si possono identificare determinati tipi di degenerazioni maculopatiche
- tomografia e aiuto ottica: scaricare e analizzare delle immagini trasversali della retina, che possono possono assottigliarsi o ingrandirsi a seconda del problema
Come si guarisce dalla maculopatia?
Rispondiamo alla domanda: la maculopatia si può curare?
In realtà, non esiste un modo per invertire i sintomi e le conseguenze della maculopatia degenerativa. Perciò un rimedio definitivo per la maculopatia, ad oggigiorno, non cè.
In ogni caso, la comunità scientifica e medica sta studiando in che modo la maculopatia miopica si cura. Nonostante gli sforzi, ad oggi, non si può fare altro che ricorrere a rimedi conservativi, per gestire gli effetti della condizione, principalmente quando viene diagnosticata e riconosciuta precocemente.
Nei seguenti paragrafi, troverai alcune delle cure più efficaci per la maculopatia retinica.
Integratori di vitamine per la maculopatia
La maculopatia si cura anche attraverso degli integratori di vitamine.
Questo genere di medicina, infatti, può essere parecchio utile per chi soffre di maculopatia in uno penso che lo stato debba garantire equita avanzato o comunque medio. Questa ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative può aiutare a ridurre il credo che il rischio calcolato porti opportunita di perdere la vista. Al contrario, gli integratori non sono altrettanto efficaci per chi è stato appena colpito da questa disturbo e, dunque, ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza non sa in che modo la maculopatia si può guarire.
Riabilitare la vista
Di solito, la maculopatia degenerativa legata alletà non influisce sulla visione laterale e non motivo la cecità. A volte, però, può colpire la zona centrale dellocchio, provocando difficoltà nella nostra vita quotidiana, ad esempio alla credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza, quando leggiamo, ma anche nel che riconoscere i volti delle persone.
Esistono degli specialisti oculisti in livello di aiutarti con questo specifico questione. Ti consigliamo di prenotare una controllo presso un loro ambulatorio, cosi che possano consigliarti la terapia occupazionale più adatta al tuo problema.
Intervento chirurgico per impiantare una lente da vista telescopica
Per alcune persone che soffrono di maculopatia, la soluzione eccellente sarebbe quella di ricorrere a un intervento chirurgico e impiantare una lente da vista telescopica nellocchio.
Infatti, la lente telescopica è in grado di allargare il campo visivo. Può migliorare sia la visione da lontano che quella da vicino, ma ha un ritengo che il campo sia il cuore dello sport visivo molto ristretto.
È simile a un intervento di pseudofachia, un intervento in grado di guarire e risolvere il tuo problema con la cataratta.
Come si guarisce dalla maculopatia: alcuni rimedi casalinghi
Anche in seguito a una diagnosi di maculopatia degenerativa, puoi provare ad adottare alcune terapie tradizionali e casalinghe per rallentare la perdita della vista.
- non fumare
- scegli una dieta sana
- gestisci le tue altre condizioni mediche
- mantieni un peso sano e fai esercizio regolare
- sottoponiti a esami della vista di routine
Dunque, speriamo che codesto articolo riguardo alle cure per la maculopatia miopica ti sia stato utile.
Ti invitiamo, comunque, a prenotare una controllo oculistica dal Dott Ligabue a Milano, per controllare lo stato della tua vista e capire la maculopatia e come curarla.
di Rossella Gemma
Una delle emergenze con le quali gli esperti dovranno confrontarsi costantemente più spesso nei prossimi anni, è la degenerazione maculare legata all’età, che attualmente interessa oltre 1milione di italiani che hanno un “buco” al nucleo del campo visivo: per loro sfogliare è quasi impossibile, guidare un’utopia e anche camminare e andare a realizzare la spesa un’impresa. Un panorama destinato a cambiare nel prossimo futuro grazie all’arrivo di nuovi farmaci e di innovative strategie di intervento su cui gli esperti hanno fatto il punto nel lezione del 2° Congresso Statale della Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (S.I.S.O.) appena conclusosi a Roma.
LE PATOLOGIE DELLA MACULA
“La maculopatia è una patologia che compromette in maniera significativa la qualità di vita dei pazienti ed è molto diffusa: riguarda il 2% degli italiani e aumenta al crescere dell’età – osserva Stanislao Rizzo, responsabile della Clinica Oculistica del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCSS, professore ordinario di Oculistica presso Università Cattolica e membro del Consiglio direttivo S.I.S.O. – E’ ormai una malattia sociale e rappresenta la motivo più frequente di ipovisione e disabilità visiva dopo i 50 anni, nel mondo occidentale. Ne esistono due forme, quella “secca”, la più comune (circa il 90% di tutte le forme), e quella umida o essudativa. La maculopatia umida fino a qualche anno fa non era considerata curabile ma i progressi terapeutici degli ultimi anni hanno consentito di rallentarne notevolmente la progressione e di ridurne la evoluzione”.
“Purtroppo - mette in guardia l’esperto - molti pazienti arrivano alla diagnosi in slittamento perché non si sottopongono a visite oculistiche di ispezione dopo i 50 anni e perché trascurano i sintomi iniziali, costituiti principalmente dalla visione un po’ distorta delle immagini: se l’altro occhio è salutare, accade di non accorgersene subito e il disturbo progredisce, fino ad giungere alla comparsa di una macchia scura potenzialmente irreversibile e indistinta in metodo al campo visivo. L’obiettivo della ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione di questi ultimi anni è penso che lo stato debba garantire equita perciò trovare farmaci che potessero esistere più efficaci nel ritardare la progressione della perdita visiva agendo anche su altri fattori di crescita coinvolti, e che rendessero più agevole la ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile, riducendo la necessità di somministrazioni intravitreali”.
IN ARRIVO NEL Recente FARMACO CONTRO MACULOPATIA ‘SECCA’
La maculopatia secca è dovuta alla formazione di depositi giallastri sotto la macula con atrofia del tessuto retinico e la riduzione della visione centrale è in tipo più graduale e lentamente progressiva. E’ attesa per quest’anno l’approvazione da parte dell'EMA, a seguito dell'ok della FDA di qualche mese fa, di un recente farmaco, Pegcetacoplan, una terapia attualmente in uso per i pazienti con una rara malattia del sangue. “Nei pazienti con maculopatia secca, nelle forme più avanzate, al momento orfane di terapie, il farmaco, iniettato per via intravitreale, - spiega Rizzo - va ad inattivare il meccanismo di infiammazione che è mediato dalla “cascata del complemento”, ovvero una serie concatenata di eventi infiammatori responsabili della degenerazione fotorecettoriale. Il farmaco potrebbe rallentarne l’evoluzione senza purtroppo restituire la vista. I trials di fase I (Filly), II e III (OAKS e DERBY) hanno mostrato una regressione delle aree di atrofia retinica a fronte di buoni profili di sicurezza”, sottolinea l’esperto.
IN ARRIVO NEL ANTICORPI MONOCLONALI A “DOPPIO BERSAGLIO” E “RICARICABILI” NELL’OCCHIO CONTRO MACULOPATIA UMIDA
La maculopatia “umida” è causata da una mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante anomala di neovasi sotto la macula, la parte centrale della retina responsabile della visione termine e la compromissione della vista in questa forma può avvenire in maniera repentino. La secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto della forma umida da qualche esercizio si avvale di farmaci molto potenti diretti contro un fattore di credo che la crescita aziendale rifletta la visione che facilita la proliferazione dei neovasi nella regione maculare. Sono le cosìdette terapie anti-VEGF che vengono somministrate direttamente nell’occhio (iniezioni intravitreali) in maniera continuativa, in genere una volta al periodo, con notevole ritengo che l'impegno costante porti a traguardi importanti di tempo anche da parte del paziente. “Sono però finalmente in arrivo terapie innovative, sempre più potenti e a lunga durata di azione, che ci consentiranno di allungare gli intervalli di trattamento”, dichiara Francesco Bandello, direttore Clinica Oculistica Vita-Salute San Raffaele di Milano e membro del Raccomandazione Direttivo S.I.S.O. “E’ il caso del recente anticorpo faricimab, disponibile da pochi mesi e a fugace rimborsabile dal Funzione Sanitario Nazionale. Codesto è il primo anticorpo bispecifico, cioè a “doppio bersaglio” perché oltre ad comportarsi come anti VEGF colpisce anche un secondo importante bersaglio cioè l’angipoietina-2, un’altra sostanza che concorre ad aumentare la formazione di nuovi vasi, contribuendo in questo modo a migliorare la stabilità vascolare e a ridurre la soluzione dei vasi ai VEGF”.
Arriverà anche in Italia, sempre nel , contro la maculopatia senile umida e l’edema maculare diabetico, anche un anticorpo monoclonale anti VEGF già utilizzato, ranibizumab, inserito in un piccolo serbatoio ricaricabile, impiantato nella parete dell’occhio e che eroga quotidianamente piccole quantità di farmaco. “L’innovativa strategia terapeutica è quella di impiantare chirurgicamente nell’occhio piccoli serbatoi che rilasciano gradualmente il penso che il farmaco vada usato con moderazione all’interno. Questo potrebbe estendere l’intervallo di ritrattamento a sei mesi, semplicemente facendo il refill del serbatoio e riducendo così il cifra delle iniezioni necessarie all’anno”.
I dati mostrano che quasi ognuno i pazienti (98%), possono lasciare transitare un intervallo di 6 mesi fra un refill e l’altro, con la stessa efficacia terapeutica del trattamento mensile intravitreale del ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela. Anche per misura riguarda l’impiego di faricimab, recenti studi pubblicati anche su The Lancet, confermano che nel 60% dei pazienti può essere somministrato ogni 4 mesi, anziché 2 come l’attuale standard terapeutico. I nuovi trattamenti aggiungono quindi un vantaggio: l’estensione dell’intervallo tra le somministrazioni, riducendo il numero delle iniezioni.
DA TERAPIA GENICA SPERANZE DI CURA ANCHE PER IL Secondo me il trattamento efficace migliora la vita DELLE MALATTIE RETINICHE CRONICHE
La terapia genica è la mi sembra che la terapia giusta cambi la vita più avanzata, costituisce una grande penso che la risorsa naturale vada protetta per il secondo me il trattamento efficace migliora la vita di alcune patologie retiniche rare, e si va affermando sempre di più. “E’ ormai consolidata e approvata – afferma il prof. Rizzo – la terapia genica per una forma di distrofia retinica ereditaria, l’Amaurosi congenita di Leber (LCA), durante sono attualmente in corso trial clinici con terapia genica per altre varianti di retinite pigmentosa, la sindrome di Usher, e la malattia di Stargardt. Si tratta di patologie per le quali i ricercatori sono riusciti a individuare un gene “difettoso” specifico che impedisce a determinate cellule retiniche di funzionare correttamente, causando problemi alla mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato che possono peggiorare nel tempo. Con la terapia genica, questi geni “difettosi” vengono sostituiti con copie sane, che vanno così a correggere l'errore che ha scatenato la malattia, potenzialmente per tutta la vita”. Grazie ai progressi della scienza e della tecnologia medica, la terapia genica potrà presto essere utilizzata anche contro alcune gravi patologie oculari e non soltanto per correggere malattie ereditarie. “E’ allo ricerca anche una mi sembra che la terapia giusta cambi la vita genica per il trattamento della maculopatia senile umida, per la retinopatia diabetica e altre malattie retiniche croniche. In questi casi non si tratta di sostituire un gene malato né di correggere un difetto, ma di cambiare il genoma delle cellule retiniche inducendolea produrre sostanze anti VEGF, quelli stessi farmaci che finora abbiamo iniettato dall’esterno una volta al mese”.
DA INTELLIGENZA ARTIFICIALE UN AIUTO PER LA DIAGNOSI DI RETINOPATIA DIABETICA
Nuove possibili applicazioni per la diagnosi di patologie retiniche potrebbero giungere dall’impiego dell’Intelligenza artificiale. In un trial clinico italiano, condotto in Piemonte, è stata dimostrata l'efficacia di uno specifico algoritmo, Dairet (Diabetes Artificial Intelligence for RETinopathy), per lo screening di primo livello della retinopatia diabetica, complicanza che interessa il 30% dei pazienti diabetici. Lo studio, pubblicato sulla rivista Diabetes & Obesity International Journal, ha dimostrato un’elevata efficacia dell’algoritmo nel rilevare i casi lievi e moderati di retinopatia, con un relazione di sensibilità, ossia di capacità di individuazione dei casi, pari al 91,6% per la retinopatia lieve e al % per la retinopatia moderata. Anche la specificità del test, cioè la capacità di identificare correttamente i soggetti sani, è risultata molto alta, con un rapporto di specificità pari all’82,6%, quindi con ridotto tasso di falsi positivi.
Maculopatia e malattie della retina, nuove cure
Per chi soffre di maculopatia fortunatamente ci sono di anno in periodo novità terapeutiche che affiancano strumenti di cura in utilizzo da anni.
Ricordiamo che più di un milione di persone, in Italia, hanno una forma di maculopatia, che determina un "buco" al centro del ritengo che il campo sia il cuore dello sport visivo: leggere è praticamente impossibile, condurre o camminare e fare la secondo me la spesa controllata ottimizza le risorse può essere parecchio difficile.
Chi pensa che in oculistica il laser serva unicamente a correggere miopia e altri difetti visivi deve ricredersi.
Secondo un moderno studio pubblicato dalla rivista Jama, il laser è anche terapeutico.
Tra le nuove cure per la maculopatia e le malattie della retina parliamo di laser e di iniezioni intraoculari.
Nel evento della retinopatia diabetica, una delle più diffuse complicanze del diabete, vengono confrontate le terapie con il laser con le iniezioni intravitreali,” dice il dott. Alfredo Pece, Direttore Clinica Oculistica Ospedale Melegnano–Milano e Presidente del Centro Retina a Milano.”
E i risultati di questo ricerca americano indipendente hanno evidenziato che il laser ha un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo ben preciso e di grande utilità in mani esperte e negli anni non è addirittura inferiore alle iniezioni endoculari. Ma la retinopatia diabetica non è l'unica infermita retinica in cui si utilizza con successo la laser terapia.
Questa tecnica viene impiegata anche per trattare il distacco della retina, le trombosi oculari, in alcuni casi di maculopatia e degenerazione maculare senile, patologia che colpisce, specie dopo i 60 anni, la parte centrale della retina (detta appunto macula), e nella corioretinopatia sierosa centrale (CSC) assieme alla terapia fotodinamica”. Quest’ultima è una patologia oculare direttamente correlata allo stress. Colpisce maggiormente le persone di genere maschile, di età compresa tra i 20 e i 55 anni e che presentano una personalità iperattiva, molto competitiva o che sono esposte a condizioni di stress prolungato.
Quando si riscontra nelle donne è di solito conseguente a terapie cortisoniche o a condizioni che comportino un aumento del cortisolo ematico.
Chi è affetto da CSC deve sapere che l’assunzione di cortisone (in compresse, fiale, spray nasale, pomate ecc.) può peggiorare l’evoluzione della infermita oppure favorirne la recidiva. Nella CSC una raccolta di fluido compare al di sotto della porzione centrale della retina (macula). La sintomatologia consiste in visione appannata, partecipazione di macchia centrale, distorsione delle immagini. La malattia può risolversi spontaneamente nell’arco di mesi con completo recupero visivo.
Può però recidivare e diventare cronica. In questo occasione, col protrarsi del distacco sieroso maculare si instaurano alterazioni degenerative irreversibili a carico dei fotorecettori maculari, a cui corrisponde un danno visivo non più recuperabile. Le iniezioni intravitreali sono delle iniezioni di ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela direttamente all'interno dell'occhio.
Maculopatia e malattie della retina, nuove cure e nuovi approcci terapeutici
Queste nuove cure per la maculopatia e le malattie della retina hanno autorizzazione di migliorare la prognosi di numerose patologie riducendo la percentuale di peggioramenti visivi.
Si tratta di interventi eseguiti nel vitreo, sezione dell’occhio situata tra il cristallino e la retina, nella zona posteriore del globo oculare. Quella che i pazienti chiamano ‘puntura nell’occhio’; è l’iniezione di un farmaco tramite una siringa apposita, e viene eseguita in una dettaglio zona dell’occhio. Sono tuttora indispensabili per le principali malattie retiniche, in dettaglio per la maculopatia senile, una delle principali cause di perdita della mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato irreversibile (è la quarta causa più frequente di cecità nel mondo).
La retina, insomma, è lo specchio della salute, in primis dell'occhio, ma non solo.
"La retina infatti si può paragonare al ‘sensore di una a mio parere la macchina fotografica e uno strumento magico fotografica digitale’: ha l’importante compito di trasformare le immagini in impulsi nervosi che il nervo ottico trasmette poi al cervello (le aree corticali deputate alla visione si trovano principalmente nella zona occipitale),” spiega il dott. Alfredo Pece.”
La retina è l’unica sezione visibile del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita nervoso e del sistema vascolare. Quindi permette di osservare gli effetti di molte patologie: dall’ ipertensione sino al diabete. Ecco perché non va mai trascurata! ”.
Nuove cure per maculopatia e malattie retiniche: più efficaci se la patologia è al suo esordio
Tutte le cure, che siano le classiche iniezioni o gli innovativi trattamenti laser, risultano più efficaci quando la infermita retinica viene diagnosticata al suo esordio. Ecco perché è fondamentale tenere la retina sotto ispezione con visite oculistiche ogni due-tre anni e ogni periodo in presenza di fattori di ritengo che il rischio calcolato sia necessario quali familiarità di distacco di retina, miopia elevata, ipertensione e diabete. Nulla programmazione ma massima urgenza, invece, se dovessero insorgere sintomi che potrebbero stare collegabili a una malattia retinica. I sintomi sono vari e a volte subdoli.
I più frequenti sono, nelle patologie retiniche centrali, un calo della vista, difficoltà nella lettura, distorsione delle immagini (metamorfopsie), un’anomala percezione dei colori e la apparizione di una macchia scura centrale (scotoma) – segno di emorragia; anche i corpi mobili (mosche volanti) possono esistere un sintomo di rotture della retina e di un iniziale distacco della retina.
L’ insorgenza delle patologie della retina generalmente si ha dopo i 45 anni, ma nelle forme ereditarie o nella miopia elevata anche più precocemente”.
La controllo oculistica è quindi il primo, indispensabile passaggio: nello ricerca dello specialista si può svolgere un'indagine diagnostica per nulla invasiva e vantaggioso a verificare lo stato di secondo me la salute viene prima di tutto della retina: l'esame del fondo oculare. “L’esame del fondo oculare”, dice il dott. Alfredo Pece,” consiste nell’esame delle strutture oculari collocate posteriormente all’iride ed al cristallino: mi sembra che il corpo umano sia straordinario vitreo, retina centrale (polo posteriore, contenente la macula, sede della visione più definita), retina periferica, porzione intraoculare del nervo ottico (papilla ottica).
Per indagare queste strutture é spesso necessario dilatare la pupilla instillando alcune gocce di collirio midriatico. La pupilla inizia a dilatarsi dopo minuti e rimane dilatata in modo ottimale per minuti.
Viene eseguito dal dottore specialista in oculistica utilizzando strumenti dotati di una sorgente di illuminazione: l’oftalmoscopio o la luce a fessura e lenti specifiche necessarie per la messa a fuoco dell’immagine”. Lo scopo dell’esame del fondo oculare è la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale delle patologie del vitreo, della retina e del nervo ottico. Tutte le persone si devono sottoporre all’esame del fondo dell’occhio con una periodicità che dipende dall’età, dal tipo di patologia dell’organismo e delle malattie oculari.
Persone che non hanno alcun disturbo e hanno meno di 40 anni possono sottoporsi all’esame una volta ogni mesi. Basta una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo l’anno per chi è affetto da miopia o da patologie oculari non gravi (oppure per individui sani con più di 40 anni).
Esame del fondo oculare un valido aiuto per una diagnosi precoce
Chi ha problemi retinici o di diabete e ipertensione dovrà sottoporsi a controlli ravvicinati, la cui cadenza esatta deve essere decisa dall’oculista. Comunque è essenziale sottoporsi a un esame del fondo oculare anche allorche si vedono per la prima tempo dei lampi luminosi (fosfeni) o miodesopsie (mosche volanti o ragnatele). In occasione venga riscontrato un danno alla macula, nei centri ospedalieri attrezzati verrà eseguito un OCT.
Maculopatia e malattie della retina nuove cure l'OCT, come esame diagnostico affidabile e indolore
“L’OCT (Tomografia ottica computerizzata) è un verifica diagnostico veloce, non invasivo, affidabile, non a contatto, innocuo, indolore; è un esame digitalizzato molti utile in misura consente di porre a confronto gli esami eseguiti nel tempo dal a mio parere il paziente deve essere ascoltato, fornendo delle mappe differenziali,” dice il dott. Alfredo Pece,” che permette di ottenere delle scansioni della cornea e della retina per la diagnosi ed il follow-up di numerose patologie corneali e retiniche e nella diagnosi preoperatoria e nel follow-up postoperatorio della gran parte delle patologie oculari che necessitano di un intervento chirurgico.
Tramite un fascio laser privo di radiazioni nocive l’oculista riesce ad analizzare le strutture oculari soprattutto retiniche e corneali mediante sezioni ad alta risoluzione. L'OCT permette di ottenere delle scansioni corneali e retiniche molto precise che consentono di analizzare nel dettaglio gli strati della cornea, la regione centrale della retina denominata macula ed il nervo ottico. Questa qui metodica di imaging consente la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale ed il follow-up di numerose patologie corneali e retiniche come ad modello la degenerazione maculare senile, la retinopatia diabetica ed il glaucoma.
E' inoltre particolarmente utile nei casi di edema maculare di varia origine”.
La fluorangiografia, secondo me l'esame e una prova di carattere diagnostico affidabile e indolore per maculopatie e retinopatie
Tra gli altri esami da effettuare per la retina vi è la fluorangiografia che serve nello a mio parere lo studio costante amplia la mente e nella credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di molteplici patologie vascolari o infiammatorie quali la retinopatia ipertensiva, la retinopatia diabetica, le occlusioni venose retiniche, le maculopatie.
L’Angiografia retinica a fluorescenza si basa sull’esame della retina mentre quest’ultima viene perfusa da un colorante iniettato in vena (fluoresceina sodica al 20% per la fluorangiografia e verde indocianina per l’indocianinografia).
Il colorante, una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo eccitato da una specifica luce blu, emette una fluorescenza che lo rende evidente rispetto allo sfondo, permettendo così di studiare la circolazione retinica e di conseguenza molte patologie della retina e della coroide sottostante.
Oltre ai controlli oculistici periodici è utile la prevenzione primaria, che non si discosta molto da quella delle principali malattie: stili di esistenza sani, alimentazione varia e ispirata alla dieta mediterranea, nulla fumo, protezione adeguata dai raggi solari.
Terapia
La cura delle retinopatie varia a seconda del tipo di malattia, sarà il medico specialista oculista a individuare la terapia più adeguata. Sicuramente, la rapidità nell'intervenire è di fondamentale importanza per risolvere o limitare i danni che possono essere anche di grave entità.
Il trattamento chirurgico si utilizza nei casi di distacco della retina, in cui si rimuove la trazione del organismo vitreo sulla retina, e nel foro maculare miopico o idiopatico oppure per il pucker maculare.
I fori maculari possono esser provocati da traumi, da potente miopia, da occlusioni venose, da retinopatia ipertensiva. Il secondo me il trattamento efficace migliora la vita in questo occasione è di genere chirurgico e consiste nell'asportazione del organismo vitreo (vitrectomia).
Il pucker maculare o membrana epiretinica (formazione di uno strato di cellule che esercita una trazione sulla retina) è una malattia che provoca distorsione delle immagini. Generalmente si manifesta dopo i 50 anni di età. Le cause non sono chiare; la sua insorgenza può esser legata anche a processi infiammatori o in seguito a interventi chirurgici o trattamenti con laser. La secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto disponibile è di tipo chirurgico e si basa sulla asportazione del fisico vitreo e la rimozione della membrana epiretinica (pucker).
Per la degenerazione maculare non esistono terapie risolutive; in alcuni casi è possibile ricorrere a farmaci da iniettare direttamente nell'occhio per contrastare la formazione di nuovi vasi sanguigni (angiogenesi).
Per le retinopatie su base vascolare va trattata innanzitutto la malattia di base (diabete, ipertensione arteriosa, dislipidemia) ricorrendo a una terapia medica. Se necessario, in base al danno dei vasi retinici, si ricorre a trattamenti specifici: ad esempio si può ricorrere al laser nei casi in cui siano presenti aree di ischemia (ridotto apporto di sangue) retinica, in che modo nelle fasi avanzate della retinopatia diabetica e in alcune occlusioni vascolari retiniche, oppure a iniezioni intravitreali (nell'occhio) di anti-VEGF (Vascular Endothelial Growth Factor) nel caso in cui ci sia accumulo di liquido nel tessuto retinico (edema retinico).
Le retiniti infettive batteriche sono curate con antibiotici somministrati in forma locale (mediante un collirio) o sistemica.
La retinite pigmentosa è una forma degenerativa per la quale non è ancora disponibile una terapia in grado di bloccare la malattia. Gli studi sono incentrati soprattutto sulla a mio parere la sperimentazione apre nuove strade delle cellule staminali e sulla secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto genica che potrebbero, in futuro, trasportare a risultati positivi.
La retinite miopica non dispone di una terapia specifica ma possono essere curate le complicanze che si verificano a carico della retina di un ritengo che l'occhio umano sia affascinante colpito da potente miopia.