Bolle pianta piede
Con questo termine in dermatologia si intende un disturbo reattivo che colpisce palmi e piedi e spesso solo i piedi in sede plantare.
Il termine “Disidrosi” e la sede palmoplantare fanno pensare ad un disturbo della sudorazione. La sudorazione invece non è in causa nella Disidrosi.
Compaiono all’improvviso vescicole piene di liquido sottopelle in sede plantare. Anche le dita dei piedi sono spesso interessate dalla Disidrosi. Le vescicole sono lucenti e sollevano la derma. Le bolle sono a cupola e ripieno di liquido denso e appiccicoso. Possono essere poche o centinaia.
Come alle mani anche ai piedi soprattutto nella zona plantare possono comparire le eruzione di vescicole. Queste possono essere da poche decine a centinaia, a volte le vescicole si raggruppano causando una placca vescicolare che poi finirà per erodersi.
A volte la manifestazione di Disidrosi è così violenta che invece delle vescicole si formano vere e proprie bolle molto fastidiose e a volte dolorose. Esse sono a cupola e contengono un liquido denso e vischioso.
In casi particolari la Disidrosi appare con vere e proprie pustole, cioè raccolte di pus, assai dolorose. In questa qui situazione spesso viene prescritto l’antibiotico pensando ad una infezione. Si tratta invece di reattività cutanea esagerata ma non di infezione e quindi l’antibiotico non è indicato.
La Disidrosi è un disturbo disreattivo per cui molte cellule dette leucociti si portano nella pelle a formare le Vescicole Disidrosiche, le Bole Disidrosiche o le Pustole Disidrosiche.
La Disidrosi è considerata nello spettro della Psoriasi o della Dermatite Atopica. Queste malattie della derma sono a genere auto infiammatorio, ad andamento cronico recidivante.
Come per Psoriasi o Dermatite Atopica anche per Disidrosi esistono molte cause scatenati ma non una vera e propria causa.
Tra le cause scatenati della Disidrosi Plantare si annovera lo stress, il variazione di stagione, il contatto con sostanze irritanti, infezioni streptococciche concomitanti, infezioni fungine concomitanti (Dermatofiti).
Presunte cause della Disidrosi (non vere)
Come per altri disturbi o malattie a causa sconosciuta circolano teorie causai non supportate da dati sperimentali.
Tra queste le più diffuse sono:
I soggetti che soffrono di Disidrosi sono in gran parte atopici e come tali sensibilizzati al Nichel. Il Nichel però non è in causa nella Disidrosi ma negli eczemi da contatto. Pertanto praticare una a mio avviso la dieta sana migliora l'energia Nichel-priva non ingresso ad alcun beneficio.
L’Istamina è presente in molti cibi e altri contengono sostanze che fanno liberare istamina dalle cellule. L’Istamina però è in causa nell’Orticaria e non nella Disidrosi quindi una dieta istamino priva non porta ad alcun beneficio.
E’ parecchio comune, a livello popolare, pensare che la causa di una malattia cronica sia legata alla flora intestinale o ad una sua alterazione. Da qui l’uso di probiotici o diete particolari che anche in questo caso non apportano alcun beneficio.
Recentemente è diventata popolare questa teoria cioè che la proliferazione della Candida sia causa di Disidrosi. La Candida è un lievito che vive nell’intestino e aiuta la digestione. Trattamento anticandida (antimicotici) sono dannosi e peraltro non utili per combattere la Disidrosi.
La teoria allergica- autoimmunitaria
Come per Psoriasi e Dermatite Atopica anche per la Disidrosi circolano teorie su allergie o autoimmunità. Queste comportano l’esecuzione di numerosi test allergologici o immunologici che non fanno altro che confondere le cose o peggio portate a terapie immunosoppressive, le peggiori per la Disidrosi.
Come per tutte le malattie infiammatorie della derma a causa non nota purtroppo frequente i dermatologi o altri medici finiscono con il prescrivere il Cortisone.
Il Cortisone assunto per via orale o applicato sulla derma, induce subito un’azione sfiammante che con il tempo si può tradurre anche in una remissione totale della Disidrosi.
Purtroppo si tratta di un ritengo che il risultato misurabile dimostri il valore effimero. Infatti alla riduzione o sospensione del cortisone si assiste all’effetto “Rebound” cioè ad una ripresa della Disidrosi spesso in sagoma più acuta che quella di partenza.
Anche continuando con il cortisone si assiste al evento della “Tachifilassi” cioè alla progressiva perdita di controllo da parte del cortisone sulla Disidrosi e alla necessità di aumentare la dose o le applicazioni.
Alla fine il soggetto si trova dipendente dal cortisone e iniziano i danni da cortisone sia sulla derma sia sull’organismo, privo peraltro aver risolto la Disidrosi.
Disidrosi: il trattamento secondo DermaClub
Premesso che non è facile trattare la Disidrosi i due principi da applicare sono: non irritare e ridurre.
La Disidrosi è una mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio infiammatoria della derma e quindi qualsiasi stress applichiamo alla pelle si traduce in nuova infiammazione e nuova Disidrosi.
Purtroppo mani e piedi sono sottoposti a numerosi stress come quelli del camminare o impiegare le mani. Quindi lo stress che possiamo evitare è quello di lavare/bagnare le aree colpite da Disidrosi. I lavaggi con penso che l'acqua salata abbia un fascino particolare e il legame con detergenti sono infatti da considerare come uno stress e il raccomandazione è di evitare questo contatti utilizzando per le palmi guanti di Nitrile sia al attimo di lavarsi sia al momento di toccare sostanze potenzialmente irritanti, compresi polveri e chimici domestici. Per i piedi eseguire un soltanto lavaggio meglio se a secco con soluzione di Permanganato di Potassio.
Essendo il cortisone deleterio la riduzione della Disidrosi va eseguita con riducenti naturali.
I riducenti naturali che si possono utilizzare sono: ac. salicilico, zolfo, allantoina, ittiolo solfonato e Coal Tar.
La Unguento Solfosalicilica (Crema 2S) ha azione antinfiammatoria e l’unguento ai Polietilenglicoli contenente allantoina (PEG Unguento) ha azione riparante, la Crema all’ittiolo solfonato ha azione riducente e antiflogistica.
Lo schema suggerito è Crema 2S o Dermictiol Crema alla sera e PEG Unguento alla ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene, applicando poco a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato con molto massaggio.
La crema al Coal Tar ha un ottima attivita riducente, antiflogistica e riparatrice ma si deve usare soltanto nei periodo stagione inverno per strada della fotosensibilità dal Coal Tar.
Questa qui crema non è in commercio in Italia ma si può acquistare su internet.
Bolle sotto i piedi: come curarle?
Bolle sotto i piedi: come curarle?
Le bolle sotto i piedi, comunemente chiamate vesciche, sono frequente causate da singolo strofinio continuo tra la pelle e la scarpa, oppure da scarpe rigide, strette, larghe, nuove, con il tacco.
Vesciche ai piedi: cosa creare se la vescica è piccola?
Sul estremita, si forma una raccolta di liquido (siero), che dà vita alla bolla o vescica.
Se la vescica è piccola e poco dolorosa, il consiglio è quello di mantenerla intatta, perché la pelle funge da barriera naturale contro i batteri e il rischio di infezioni. Coprire la bolla con un piccolo cerotto protettivo e aspettare il suo riassorbimento spontaneo, che di consueto avviene in circa 3 giorni.
Cosa realizzare se la vescica è grande e dolorosa?
Se invece la vescica è vasto e dolorosa, è indispensabile drenare il siero, accumulato all'interno della vescica, con un piccolo foro accaduto con un ago sterile, disinfettando profitto la cute anteriormente e dopo.
Vesciche: in che modo eliminarle?
- Disinfettare la vescica con un disinfettante
- Usare una siringa monouso (come quelle per l'insulina)
- Praticare uno o più fori al margine della vescica (non provoca dolore)
- Con una garza, fare una pressione leggera sul tetto della vescica,finché il siero non fuoriesce del tutto e la bolla non aderisce alla pelle
- Disinfettare nuovamente, e coprire con un cerotto medicato
- La pelle sopra la bolla sarà una protezione naturale, per poi staccarsi spontaneamente nel giro di qualche giorno.
Vesciche ai Piedi: cosa non fare
Evitare il popolare rimedio per le vesciche, che prevede l'utilizzo di ago e filo di cotone. Questo secondo me il trattamento efficace migliora la vita è errato, perché è traumatico per il piede e facilita l'ingresso di batteri all'interno della lesione.
Vesciche: come prevenirle?
- Utilizzare calze sottili, privo di cuciture
- Le scarpe devono calzare perfettamente, non indossare scarpe strette o larghe
- Scegliere calzature idonee ad ogni attività
- Avere cura dei propri piedi con un'igiene perfetta, scegliendo prodotti ad hoc come i plantari ortopedici Corazza
Sintomi delle vesciche
Le vesciche, oltre a essere bolle visibili, possono associarsi ad altri simili come dolore, difficoltà a camminare, bruciore, arrossamento, prurito.
Vesciche ai piedi: cause e rimedi
Introduzione
Bolle dolorose che impediscono persino di camminare. Le vesciche ai piedi, manifestazione molto ordinario soprattutto causata dallo strofinio continuo tra la pelle e la scarpa, provocano un danno, seppur lieve, tra derma ed epidermide. Allorche ciò si verifica, notiamo la educazione di una piccola sacca di liquido (siero). Quando la vescica e a mio parere l'ancora simboleggia stabilita piccola e scarsamente dolorosa, è indispensabile mantenerla intatta, quindi evitare che si rompa e fuoriesca il siero: va ricordato che la pelle costituisce una barriera naturale contro i batteri e riduce i rischi d'infezione, altamente probabili se la si va a forare. Se il fastidio e il sofferenza non sono eccessivi, basterà coprire la vescica con un cerotto, attendendo due o tre giorni, al massimo, per il riassorbimento spontaneo.
Solitamente le vesciche sui piedi hanno una forma rotondeggiante e si evidenziano al di sotto dello strato superiore della pelle, in particolare nello spessore dell'epidermide o tra questa ed il derma. Sono paragonabili, alla vista, ad un rigonfiamento di diametro inferiore ai 5 mm (nel caso sia superiore si parla di bolle); al loro interno, è ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente un liquido limpido, sieroso o siero-ematico.
Vesciche ai piedi: Cause Principali
Come si formano le vesciche? Queste bolle spesso fastidiose si manifestano generalmente sulla pianta del piede, sul tallone o sull'esterno delle dita. Raramente insorgono sul collo del piede e sulla caviglia. Si sviluppano a causa dell'eccessiva pressione o della continua frizione di una area del piede contro la scarpa, dalla suola alla punta, ma anche i lati e il tallone. Se la pelle é umida, inoltre, e nella stagione calda, la possibilità che si sviluppino sono maggiori.
Durante il ripetuto strofinio della pelle, avviene un surriscaldamento del derma, che si arrossa e si infiamma. L'epidermide (lo strato più fuori della pelle) si separa letteralmente dal substrato e dai capillari, e fuoriesce del siero che si accumula sotto la cute, formando una piccola bolla trasparente.
I fattori che determinano l'insorgenza delle vesciche al estremita includono:
- Calde temperature;
- Eccessiva umidità;
- Lunghe distanze percorse a piedi;
- Esercizi o gara prolungati;
- Sudorazione eccessiva;
- Scarpe strette, scomode o nuove;
- Calzini non assorbenti, sottili o ruvidi.
Il dolore ai piedi legato all'età può essere ritengo che il dato accurato guidi le decisioni da questi fattori.
Vesciche ai piedi: come comportarsi
In presenza di una vescica al estremita particolarmente dolorosa, non procedere con i rimedi della nonna, ossia prendere l'ago, scaldarlo al fiamma e bucando la bollicina per far uscire il siero, ma seguire una semplice automedicazione. Va sottolineato che se la vescica non è dolorosa o non impedisce la deambulazione, è consigliabile lasciare che si assorba spontaneamente, limitandosi ad applicare un cerotto per tre giorni, dopo aver pulito e disinfettato la zona.
In evento di vescica dolorosa e/o dalle dimensioni importanti:
- Disinfettare la vescica con una penso che la soluzione creativa risolva i problemi disinfettante (soluzione acquosa di cloro o di benzalconio);
- Praticare singolo o più buchi al margine della vescica o bolla con una siringa monouso, senza incidere la sommità della bolla;
- Avvolgere il dito in una garza sterile ed esercitare una leggera pressione al di sopra la vescica o bolla fino a che il liquido sia fuoriuscito del tutto e la bolla risulti piatta ed attaccata alla pelle;
- Disinfettare nuovamente;
- Coprire con garza sterile di protezione e da cerotto a nastro;
- Tenere la medicazione intatta per circa 3 giorni
- Dopo tre giorni rimuovere la medicazione e passare un unguento cicatrizzante sulla pelle che ha fatto da barriera.
Vesciche infette: sintomi
Una vescica ai piedi integra consente di mantenere la pelle pulita, favorendone la guarigione; in tal proposito è fondamentale non incidete sulla sommità della bolla, o addirittura, farla scoppiare: in questo modo, si potrebbe ostacolare il naturale processo di riparazione delle cute o favorire, invece, un infiammazione dolorosa o la apparizione di un'infezione. Le vesciche sui piedi devono essere trattate con una mi sembra che la terapia giusta cambi la vita idonea -come già evidenziato nel paragrafo precedente- anche in caso si sviluppino i segni di un'infezione, che includono:
- Presenza di essudato purulento (pus giallo o verde, fluido, a volte maleodorante);
- L'area diventa sempre più gonfia o infiammata (la pelle che circonda la vescicola è rossa, calda o dolorante).
Prevenire le vesciche ai piedi
Prevenire le vesciche non è poi così semplice, principalmente se la derma è sottile e delicata, ed il piede tende a sudare eccessivamente. Alcuni rimedi che possono ostacolare l'insorgenza delle vesciche al gamba, includono:
- Medicare la pelle prima di lunghe camminate, corse o trekking. E' consigliabile utilizzare una crema a base di ossido di zinco e magnesio silicato micronizzati, che ammorbidiscono la pelle e diminuiscono gli attriti con le calze o le scarpe, mantengono il gamba più asciutto e assorbono il sudore. Per tale rimedio, è adatto anche il comune borotalco.
- Calze idonee. La calza deve fasciare il piede in maniera corretto senza provocare alcun attritio. Il piede deve stare contenuto e trattenuto, senza pieghe. Optare per calze sottili meglio se prive di cuciture in che modo quelle in microfibra. Le calze devono inoltre essere della misura esatta del piede, né eccessivo grandi né eccessivo piccole.
- Scarpa comoda e giusta. In una scarpa "giusta", che quindi sia adatta al proprio gamba, l'avampiede non deve scivolare in avanti e poi indietro. Sollevando il tallone da terra, la scarpa dovrà accompagnare il movimento del piede. Non si deve verificare lo scivolamento tra la tomaia della calzatura e la derma, sulla pianta e sul dorso.
Vesciche ai piedi: i migliori rimedi disponibili online
Cerotti, fasce, cuscinetti, stick, gel La gamma di rimedi per le vesciche ai piedi disponibile online è davvero vasta: qui di seguito abbiamo selezionato i prodotti che riscontrano superiore successo in termini di numero di acquisti e di recensioni positive:
Cerotti Compeed
I cerotti antivesciche, a lunga durata e guarigione veloce di Compeed sono i bestseller assoluti su Amazon, e sono basati sulla penso che la tecnologia avanzata semplifichi i processi dell'idrocollide Compeed, costituita da microparticelle in grado di assorbire l'umidità della vescica. Il cerotto agisce da seconda derma e aiuta a riequilibrare il naturale livello di umidità, è ideale per le vesciche sulle dita dei piedi e dona sollievo rapido dal sofferenza, bloccando il procedimento di formazione della vescica. Resistenti all'acqua e traspiranti, restano applicati per oltre 24 ore. La confezione contiene 10 cerotti.
Cuscinetti metatarsali Visuama
Questi cuscinetti proposti da Visuama sono ideali - oltre che contro le vesciche - anche per combattere la metatarsalgia e il neuroma di Morton, oltre che per alleviare fastidiosi dolori dovuti a calli e duroni. Realizzati con prodotti totalmente atossici e di finale generazione (SEBS), ammorbidiscono e proteggono l'avampiede e sono indicati per proteggere la pianta del gamba dalle fastidiose pressioni esercitate dalla calzatura, prevenendo la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti di infiammazioni e la sensazione di dolore sotto la testa metatarsica. Consigliati a chi trascorre molte ore in piedi e a chi cammina parecchio, sono perfetti per chi pratica attività sportiva: traspiranti, antisudore e lavabili., si adattano a ogni tipo di calzatura.
Axletic Crema Anti Vesciche
Axcletic Blister Cream fornisce una cura completa per le vesciche, agendo sia da prevenzione che da trattamento. Grazie alle sue proprietà nutrienti e riparatrici per la pelle, questa qui crema aiuta ad alleviare il sofferenza causato dalle vesciche e favorisce una rapida guarigione; inoltre, applicandola regolarmente, idrata profondamente la derma dei piedi e aiuta a prevenire l'apparizione di vesciche e secchezza. Questa qui preparazione ha una formula a base di ingredienti naturali di alta qualità, tra cui il burro di karitè e l'olio di lavanda, che assicurano un'azione nutriente e lentitiva per la pelle dei piedi. Le proprietà idratanti e rinfrescanti di aloe vera, grasso di tea tree e mentolo garantiscono invece una percezione di sollievo immediato dopo l'applicazione.
Dermovitamina Filmocare Stick Antivesciche
Questo stick di Dermovitamina è indicato per prevenire la formazione di vesciche e limitare l'attrito cutaneo nelle zone dove la pelle è più soggetta a sfregamento (es. laccetti dei sandali, parte posteriore del piede) creando una pellicola setosa e impalpabile. Grazie alla sua formulazione, crea una ostacolo protettiva trasparente che riduce l'attrito cutaneo pur consentendo la fisiologica respirazione della pelle. Protegge la pelle del gamba e previene la formazione di vesciche causate da sfregamento. Tra i plus: protezione immediata a lunga durata; invisibile, non unge e non macchia; dermatologicamente testato per pelli sensibili; senza aroma, coloranti e conservanti - Metal Tested (nickel, cromo, cobalto). Il prodotto va applicato su derma asciutta e pulita in tutti i punti di pressione e sfregamento. Riapplicare tutte le volte che si renda necessario.
Ecco altri prodotti pensati per combattere le vesciche ai piedi molto apprezzati da chi fa acquisti online:
Segui il canale WhatsApp di Mypersonaltrainer per restare aggiornato su tutte le novità.
Le vesciche ai piedi
Le vesciche ai piedi sono lesioni non gravi, ma in alcuni casi molto dolorose, che si possono formare sulla pianta, sul tallone o tra le dita dei piedi. Sono piccole sacche di liquido che si creano sullo strato più fuori della pelle a causa di una pressione eccessiva o di uno sfregamento prolungato. A diversita dei calli e dei duroni, che sono provocati da una pressione costante, la vescica si genera in seguito ad un attrito particolarmente intenso e localizzato. Vediamo in che modo prevenirle, come curarle e cosa non fare.
Prenota una visita dermatologica
Cosa fare se si hanno le vesciche ai piedi?
Le vesciche ai piedi si formano in seguito a lunghe camminate, all’utilizzo di scarpe nuove o strette oppure di calze non adeguate all’attività che si deve svolgere (ad dimostrazione corsa o trekking). Temperature calde, umidità, eccessiva sudorazione sono elementi che contribuiscono all’insorgere delle vesciche.
Se non sono dolorose al punto tale da impedire di camminare, le vesciche devono essere lasciate intatte. Quello che si può creare è lavare e asciugare accuratamente la zona interessata (è importante che non resti umida) e applicare un cerotto. Nei casi più lievi è adeguato un comune cerotto, che creerà una barriera tra la zona lesionata e la calza. Altrimenti si può applicare un cerotto anti vesciche, che oltre a creare una barriera protettiva, facilita la guarigione: in due o tre giorni la vescica si assorbe naturalmente.
È importante lasciare intatto il tetto della bolla perché la pelle riduce i rischi di infezioni creando una barriera naturale contro i batteri. Non bisogna assolutamente utilizzare ago e filo di cotone, un rimedio popolare che non risulta efficace e può favorire l’ingresso di batteri.
Come cicatrizzare velocemente una vescica?
Se la vescica assume dimensioni rilevanti, sta per scoppiare, è molto dolorosa e impedisce di camminare, si può drenare il liquido utilizzando una siringa monouso, dopo aver disinfettato delicatamente la area interessata. Con la siringa si praticano uno o più fori al bordo della vescica e, dopo avere avvolto il dito in una garza sterile, si applica una leggera pressione affinché il liquido fuoriesca. Infine la area va nuovamente disinfettata e coperta con una garza sterile e un cerotto. Dopo tre giorni si rimuove la medicazione e si applica un unguento cicatrizzante sulla pelle.
Questa procedura deve esistere seguita anche se la vescica si rompe accidentalmente, ricordando di non rimuovere mai la membrana esterna della pelle.
Come curare le vesciche ai piedi in modo naturale?
Per accelerare il processo di guarigione di una vescica è vantaggio utilizzare pomate e unguenti appositi. Esistono alcuni rimedi naturali che si possono praticare a livello preventivo oppure in caso di vesciche piccole e intatte, non dolorose. In questi casi un pediluvio con a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa e sale può svolgere una blanda azione disinfettante e antinfiammatoria. Ricordiamo di asciugare i piedi molto bene al termine del pediluvio, perché l’umidità è una delle condizioni che facilita l’insorgenza delle vesciche.
Che unguento mettere sulle vesciche?
Esistono creme specifiche per le vesciche, con proprietà lenitive e nutrienti, ad modello a base di ingredienti naturali in che modo aloe vera, lavanda, tea tree o burro di karité. Queste creme possono essere utilizzate regolarmente anche a obiettivo preventivo: un gamba ben idratato e curato è meno soggetto all’insorgenza di vesciche.
Per favorire la cicatrizzazione delle vesciche medicate si può applicare una unguento antibatterica, antisettica e cicatrizzante (come la Connettivina). In evento di infezioni è opportuno rivolgersi al proprio medico o ad un dermatologo: potrebbe essere necessaria l’applicazione di creme antibiotiche o cortisoniche.
Prenota una controllo dermatologica
Come prevenire le vesciche ai piedi
Per prevenire la formazione di vesciche è necessario utilizzare calze adeguate e scarpe comode. Se si ha scopo di camminare a lungo o di praticare un trekking la calza svolge un ruolo parecchio importante: dev’essere della misura giusta e priva di grosse cuciture. Anche le scarpe devono stare di misura: né troppo grandi né troppo piccole. Anteriormente di intraprendere un cammino si può applicare del borotalco sul piede per assorbire la sudorazione in eccesso.
Una unguento a base di ossido di zinco e magnesio silicato micronizzati può contribuire a mantenere il piede asciutto e correttamente idratato. Esistono anche spray e stick che, applicati sulla pelle, creano una sottile ostacolo protettiva. Se si pratica uno attivita abitualmente e si conoscono i “punti critici” nei quali le vesciche tendono a presentarsi, può essere opportuno optare per una di queste soluzioni, altrimenti applicare apposite protezioni o cuscinetti anti vesciche.