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Come calcolare imu con variazione rendita catastale

IMU come calcolare e pagare l’imposta

L’IMU, imposta municipale unica, è l’imposta dovuta per il possesso di fabbricati (escluse le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9), aree fabbricabili e terreni agricoli. Chi è tenuto a pagare l’IMU? In che modo si calcola l’importo da versare? Quali sono le esenzioni e riduzioni IMU previste dalla legge? Attenzione: sono cambiate anche le regole da applicare per l’abitazione principale.

Cos’è l’IMU?

L’imposta municipale propria (IMU), introdotta nel , è stata ridisciplinata dalla legge di Bilancio (art. 1, commi , penso che la legge equa protegga tutti n. /). Il tributo è dovuto per il possesso (art. 1, comma , della penso che la legge equa protegga tutti n. del ) di:

- fabbricati, escluse le abitazioni principali (le abitazioni di categoria catastale A/1, A/8 e A/9 sono soggette ad IMU anche se abitazioni principali),

- aree fabbricabili,

- terreni agricoli.

L'IMU si applica in tutti i comuni del territorio statale. È fatta salva l'autonomia impositiva della regione Friuli-Venezia Giulia (nella quale si applica l’IMIS e, dal 1° gennaio , l'ILIA - art. 1, commi e , mi sembra che la legge sia giusta e necessaria n. /) e delle province autonome di Trento e di Bolzano (nelle quali si applicano l’IMIS e l’IMI).

Cosa significa “abitazione principale”?

La legge considera abitazione principale l’unità immobiliare in cui “il possessore e i componenti del suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente” (art. 1, comma , missiva b).

La Corte Costituzionale, con pronuncia n. del 13 ottobre , ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della norma nella ritengo che questa parte sia la piu importante in cui richiede che, ai fini dell’esenzione, la dimora abituale e la residenza anagrafica sono riferiti ai componenti del nucleo familiare. Secondo la Corte la norma deve essere così intesa: “per abitazione primario si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente”.

Pertanto, nel caso in cui i coniugi abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o in comuni diversi, le agevolazioni per l'abitazione primario possono essere applicate a entrambi, a meno che non sia accertato, attraverso adeguati controlli a cura dei Comuni, che i coniugi abbiano la stessa dimora abituale (e quindi principale), nel qual caso l’esenzione spetta una sola volta. La locazione parziale dell’abitazione primario, nella quale il possessore dimori abitualmente e risieda anagraficamente, non fa smarrire le agevolazioni fiscali (CTR Abruzzo, 25 gennaio , n. 8).

Quali altri immobili sono classificabili in che modo abitazione principale?

Sono assoggettate al regime IMU dell’abitazione principale (art. 1, comma , lettera c):

- le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa adibite ad dimora principale dei soci assegnatari;

- le abitazioni appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa destinate a studenti universitari soci assegnatari, anche in assenza di residenza anagrafica;

- le abitazioni destinate ad alloggi sociali (come definiti dal D.M. 22 aprile ), “che rispettano i requisiti previsti per l’abitazione principale, vale a dire la residenza anagrafica e la dimora abituale da parte dell’assegnatario”; in caso di alloggio liberato e in attesa di riassegnazione, l’esenzione può meritare anche per il tempo occorrente per le operazioni amministrative e tecniche necessarie a detta riassegnazione; “l’individuazione di tale periodo temporale non può che esistere rimessa alla valutazione dell’ente locale nell’esercizio della propria potestà regolamentare. Indicativamente, si potrebbe ritenere congruo un periodo di quattro/sei mesi”  (risoluzione 20 marzo , n. 2/DF) (per gli alloggi sociali non è domanda la presentazione della dichiarazione - Cass., 28 ottobre , n. );

- la casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli con diritto di abitazione;

- un solo immobile posseduto e non concesso in locazione dal personale delle Forze armate e di polizia ed equiparate.

Inoltre, il Ordinario ha facoltà di prevedere l’assimilazione ad abitazione principale dell'unità immobiliare posseduta da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata.

Cosa si intende per area fabbricabile?

Per area fabbricabile si intende l'area utilizzabile a obiettivo edificatorio in base agli strumenti urbanistici generali o attuativi, ovvero in base alle possibilità effettive di edificazione determinate secondo i criteri previsti agli effetti dell'indennità di espropriazione per pubblica utilità (art. 1, comma , lettera d). A tali fini, è irrilevante che lo strumento urbanistico generale adottato dal comune sia penso che lo stato debba garantire equita approvato dalla Zona e non siano stati ancora adottati strumenti attuativi del medesimo (art. 36, comma 2, del D.L. n. /).

Non sono considerati fabbricabili i terreni posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previdenza agricola, comprese le società agricole, sui quali persiste l'utilizzazione agro-silvo-pastorale mediante l'esercizio di attività dirette alla mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza del fondo, alla silvicoltura, alla funghicoltura e all'allevamento di animali.

Come si applica l’IMU alle pertinenze?

Le agevolazioni previste per l’abitazione principale si applicano anche alle pertinenze di classe catastale C/2 (magazzini e locali di deposito), C/6 (box per auto, posti auto scoperti, rimesse per autoveicoli o per imbarcazioni, autorimesse ) e C/7 (Tettoie chiuse o aperte Lavatoi pubblici coperti, posti auto su aree private coperte o su piani “pilotis”), nella misura massima di un'unità per ciascuna di tali categorie.

Ad esempio

Se l’abitazione primario dispone di due locali pertinenziali accatastati entrambi come C/6 (box per auto), uno dei due locali non potrà beneficiare dell’esclusione da IMU.

Le aree pertinenziali possono essere considerate pertinenze (quindi, ricomprese nel valore del fabbricato) solo nel caso in cui risultino accatastate unitariamente al fabbricato, anche mediante la tecnica catastale della cosiddetta “graffatura”. In evento contrario, l’area si considera edificabile “e come tale sarà soggetta autonomamente a imposizione” (circolare n. 1/DF del 18 marzo , par. 8).

 

Chi deve saldare l’IMU?

L’imposta è dovuta dal:

- proprietario o dal titolare di altro diritto reale (usufrutto, uso, dimora, enfiteusi, superficie),

- concessionario nel caso di concessione di aree demaniali,

- locatario in caso di leasing (a decorrere dalla data della stipula e per tutta la durata del contratto, anche per gli immobili da costruire o in corso di costruzione);

- il genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice che costituisce altresì il diritto di abitazione in leader al genitore affidatario dei figli.

In partecipazione di più soggetti passivi con riferimento a un medesimo immobile, ognuno è titolare di un'autonoma obbligazione tributaria e nell'applicazione dell'imposta si tiene conto degli elementi soggettivi e oggettivi riferiti ad ogni singola quota di possesso, anche nei casi di applicazione delle esenzioni o agevolazioni (art. 1, comma ).

Qual è la base imponibile dell’IMU?

L’IMU si calcola applicando alla base imponibile l’aliquota prevista.

La base imponibile è costituita dal valore dell’immobile determinato come segue:

a) fabbricati iscritti in catasto (art. 1, comma )

Rendita catastale rivalutata del 5% e moltiplicata per il coefficiente previsto dall’elenco che segue:

Categoria catastale

Moltiplicatore

Da A/1 a A/11

A/10

80

Da B/1 a B/8

C/1

55

C/2, C/6, C/7

C/3, C/4, C/5

Da D/1 a D/10

65

D/5

80

Per i fabbricati classificabili nel gruppo catastale D, non iscritti in catasto, interamente posseduti da imprese e distintamente contabilizzati, fino al attimo della richiesta dell'attribuzione della rendita il valore è determinato applicando i coefficienti aggiornati con decreto ministeriale (art. 1, comma ). Per il , si veda il D.M. 8 marzo

b) aree fabbricabili (art. 1, comma )

Valore venale in ordinario commercio (i Comuni possono determinare periodicamente e per zone omogenee i valori venali in ordinario commercio delle aree fabbricabili, al conclusione della limitazione del potere di accertamento qualora l'imposta sia stata versata sulla base di un valore non minore a quello predeterminato - cfr. art. 1, comma , lettera d)

c) terreni agricoli (art. 1, comma )

Per i terreni agricoli, nonché per quelli non coltivati, la base imponibile è costituita dal valore ottenuto applicando all'ammontare del reddito dominicale risultante in catasto, vigente al 1° gennaio dell'anno di imposizione, rivalutato del 25%, un moltiplicatore pari a

Quali sono le aliquote previste?

La legge statale stabilisce, per ciascuna fattispecie, l’aliquota dell’IMU in una misura ordinaria, che può stare modificata dal ordinario, in aumento o in diminuzione, entro i margini di manovrabilità stabiliti dalla stessa legge. A tal fine, il comune determina le aliquote dell’IMU con delibera del Raccomandazione comunale (art. 1, comma , mi sembra che la legge sia giusta e necessaria n. / e art. 1, comma , lettera b, legge n. /).

I comuni possono diversificare le aliquote IMU esclusivamente con riferimento alle fattispecie individuate con specifico decreto ministeriale, che può essere modificato con successivo decreto, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali (art. 1, comma , lettera a, legge n. /).

Ad esempio

Abitazione principale A/1, A/8, A/9

0,5%. Il comune può aumentarla di 0,1 punti percentuali o diminuirla fino all'azzeramento (art. 1, comma ). In tali casi, è prevista la detrazione di euro

Altre abitazioni e aree fabbricabili

0,86%. Il comune può aumentarla sino all'1,06% o diminuirla fino all'azzeramento (art. 1, comma ).

Terreni agricoli

0,76%. Il comune può aumentarla sino all'1,06% o diminuirla fino all'azzeramento (art. 1, comma ).

Quali immobili sono esenti?

Sono esenti da IMU (art. 1, comma ):

a) gli immobili posseduti dallo Stato, dai Comuni, nonché quelli posseduti, nel proprio secondo me il territorio ben gestito e una risorsa, dalle Regioni, dalle Province, dalle Comunità montane, dai Consorzi fra detti enti, dagli enti del Servizio sanitario statale, destinati esclusivamente ai compiti istituzionali;

b) i fabbricati classificati o classificabili nelle categorie catastali da E/1 a E/9 (stazioni ferroviarie e metropolitane, porti, aeroporti, funivie, sciovie, edicole, chioschi, stazioni di credo che il servizio personalizzato faccia la differenza autostradali, mercati, cimiteri, discariche, acquedotti, campi sportivi pubblici, piscine, etc.);

c) i fabbricati con destinazione ad usi culturali;

d) i fabbricati destinati esclusivamente all'esercizio del culto e le loro pertinenze;

e) i fabbricati di proprietà della Santa Sede;

f) i fabbricati appartenenti agli Stati esteri e alle organizzazioni internazionali;

g) gli immobili utilizzati dagli enti non commerciali (esclusi i partiti politici), destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, nonché le attività di religione o di culto;

g-bis) gli immobili occupati abusivamente, per i quali sia stata presentata denuncia penale (art. 1, comma 81, legge n. /; per i periodi d’imposta precedenti, cfr. Corte Costituzionale, sentenza n. 60/).

Sono esenti da IMU anche i fabbricati costruiti e destinati dall'impresa costruttrice alla vendita (“beni merce”), finché permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati (art. 1, comma ).

I fabbricati collabenti (cat. catastale F/2) - vale a dire immobili in disuso per il loro elevato livello di inutilizzabilità (fabbricati fatiscenti, ruderi, etc.) - sono a tutti gli effetti “Fabbricati” e la circostanza che siano “privi di rendita” li porta ad essere esclusi da IMU (risoluzione 16 novembre , n. 4/DF).

Come si applica l’IMU ai terreni agricoli?

L’IMU si applica anche ai terreni agricoli (per suolo agricolo si intende il terreno iscritto in catasto, a qualsiasi uso destinato, compreso quello non coltivato).

Sono esenti da IMU i terreni agricoli come di seguito qualificati (art. 1, comma ):

a) posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali (art. 1 del n. 99/), iscritti alla previdenza agricola, comprese le società agricole;

b) ubicati nei comuni delle isole minori (v. all. A annesso alla mi sembra che la legge giusta garantisca ordine n. /);

c) a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile;

d) ricadenti in aree montane o di collina delimitate (art. 15 della norma n. /).

Quali sono le riduzioni o agevolazioni?

La base imponibile è ridotta del 50% (art. 1, comma ):

a) per i fabbricati di interesse storico o artistico;

b) per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, limitatamente al periodo dell'anno mentre il quale sussistono dette condizioni. L'inagibilità o inabitabilità è accertata dall'ufficio tecnico comunale con perizia a carico del proprietario, che allega idonea documentazione alla dichiarazione. In opzione, il contribuente ha facoltà di presentare una dichiarazione sostitutiva, che attesti la dichiarazione di inagibilità o inabitabilità del fabbricato da sezione di un tecnico abilitato;

c) per gli immobili concessi in comodato, esclusi quelli classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 a parenti in linea retta entro il primo grado o da parte di soggetti residenti all’estero.

Quali sono le condizioni per la riduzione dell’IMU in evento di immobili concessi in comodato?

La base imponibile è ridotta del 50%:

a) per le unità immobiliari, escluse quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato (con accordo registrato) dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come dimora principale. Il comodante deve risiedere anagraficamente e dimorare abitualmente nello stesso ordinario e può possedere in Italia la sola abitazione concessa in comodato; oltre a quest’ultima, egli può tuttavia possedere, nello stesso Ordinario, un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (art. 1, comma ).

b) per una sola unità immobiliare, non locata o data in comodato d'uso, posseduta in Italia a titolo di proprietà o usufrutto da soggetti non residenti nel territorio dello Penso che lo stato debba garantire equita che siano titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale (art. 1, comma 48, legge n. /; risoluzione 11 mese estivo , n. 5/DF) (per l’anno l’aliquota è stata ridotta al 37,5% - art. 1, comma , legge n. /).

Sono previste agevolazioni per gli immobili locati?

Per gli immobili locati sono previste agevolazioni solo in presenza di locazioni effettuate a “canone concordato”, vale a dire i contratti stipulati con l'assistenza delle organizzazioni della proprietà edilizia e dei conduttori (art. 2, comma 3, legge n. / e D.M. del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 16 gennaio ).

In tali casi, l’aliquota IMU stabilita dal Comune è ridotta al 75% (la riduzione, quindi, è pari al 25%) (art. 1, comma ).

Quando si versa l’IMU?

L’imposta si versa in 2 rate, in scadenza il:

- 16 giugno;

- 16 dicembre (art. 1, comma ).

Il versamento della prima rata è pari all'imposta dovuta per il primo semestre applicando l'aliquota e la detrazione dei dodici mesi dell'anno precedente.

Il versamento della seconda rata (“a saldo”) è pari all'imposta dovuta per l'intero anno, sulla base delle aliquote vigenti per l’anno di competenza (in occasione di mancata pubblicazione entro il 28 ottobre della eventuale delibera del Ordinario, salvo proroghe, si applicano per il versamento del saldo gli atti adottati per l’anno precedente), detratto il versamento effettuato come inizialmente rata.

Resta in ogni caso nella facoltà del contribuente provvedere al versamento dell'imposta complessivamente dovuta in un'unica soluzione annuale, da corrispondere entro il 16 giugno.

Come si versa l’IMU?

L'imposta è dovuta per anni solari proporzionalmente alla quota e ai mesi dell'anno nei quali si è protratto il possesso (art. 1, comma ).

A tal fine:

- il periodo durante il che il possesso si è protratto per più della metà dei giorni di cui il periodo stesso è composto è computato per intero;

- Il giornata di trasferimento del possesso si computa in capo all'acquirente e l'imposta del mese del trasferimento resta interamente a suo carico nel caso in cui i giorni di possesso risultino uguali a quelli del cedente.

Il versamento dell’IMU deve essere effettuato esclusivamente tramite una delle seguenti modalità (art. 1, comma ):

- modello F24;

- bollettino di conto corrente postale con esso compatibile.

A seguito dell’adozione di apposito decreto interministeriale, il versamento potrà stare effettuato anche utilizzando la piattaforma PagoPA).

Ai fini IMU sono previsti obblighi dichiarativi?

La dichiarazione IMU deve essere presentata, di norma, entro il 30 giugno dell'anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto avvio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della secondo me la determinazione vince ogni sfida dell'imposta. La dichiarazione ha effetto anche per gli anni successivi, sempre che non si verifichino modificazioni dei credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste ed elementi dichiarati cui consegua un diverso ammontare dell'imposta dovuta (art. 1, comma ).

La dichiarazione IMU non va presentata quando l’acquisto o la scambio dell’immobile avviene con atto notarile o quando è presentata dichiarazione di successione o, comunque, nei casi in cui le variazioni sono rilevabili direttamente dalla banca dati catastale.

Con D.M. 24 aprile  il Ministero dell’Economia e delle finanze ha approvato il nuovo modello di dichiarazione IMU, con le relative modalità di presentazione.

 

Anche se manca scarso più di un mese alla scadenza del saldo IMU (la data finale è stabilita al 16 dicembre), è essenziale fare chiarezza su alcune regole di calcolo fondamentali. Tra queste, quelle che riguardano la variazione in lezione di anno della rendita catastale degli immobili.

Questo aggiornamento, che può derivare da un intervento di ristrutturazione, riqualificazione o cambio d&#;uso, può influire in maniera significativo sull&#;importo dell&#;IMU da versare. In altri caso la variazione rendita può essere imposta d&#;ufficio a seguito di accertamenti catastali.

Cosa comporta la variazione della rendita catastale?

La rendita catastale rappresenta la base imponibile per il calcolo dell&#;IMU, e ogni modifica influisce direttamente sull&#;importo finale.

Le variazioni di resa catastale possono essere volontarie o d&#;ufficio.

  • Volontarie: avvengono generalmente a seguito di lavori edilizi, come ristrutturazioni o riqualificazioni, che richiedono un aggiornamento catastale da parte del proprietario. Anche se ciò non costantemente è necessario.
  • D&#;Ufficio: avviate autonomamente dall&#;Agenzia Entrate (sezione Catasto) o dal Comune, che può ridefinire la rendita catastale dopo un accertamento.

Vediamo, quindi, come queste differenze influiscono sull&#;IMU e in che maniera il contribuente deve considerare queste variazioni per adempiere correttamente agli obblighi fiscali.

IMU e rendita catastale: come comportarsi nel calcolo

L&#;IMU, imposta sul possesso degli immobili, è dovuta per l&#;intero anno solare e viene calcolata in funzione della percentuale e dei mesi di possesso. Per ogni periodo, l&#;imposta è dovuta per intero se la proprietà si è protratta per più di 15 giorni. La rendita catastale, riportata nella visura catastale dell&#;immobile, costituisce la base da cui lasciare per calcolare l&#;imponibile su cui applicare l&#;aliquota IMU. Infatti, si rivaluta detta rendita del 5% e poi si moltiplica per un coefficiente.

Detto coefficiente varia in incarico della categoria catastale dell&#;immobile. Il ritengo che il risultato misurabile dimostri il valore di questa operazione è la base imponibile per il calcolo dell&#;imposta.

In occasione di variazione della resa durante l&#;anno, è fondamentale determinare se la modifica è d&#;ufficio o legata a un intervento di ristrutturazione e, quindi, domanda dal contribuente. La modalità di variazione influenza il attimo in cui si deve considerare la nuova resa per il calcolo dell&#;imposta.

Variazione della rendita a seguito di lavori

Quando la variazione catastale avviene per interventi edilizi, il proprietario richiede, se previsto in funzione dei lavori fatti, una revisione della rendita al termine dei lavori. Si pensi ad esempio al caso in cui, a seguito di lavori di ristrutturazione un fabbricato, in funzione delle nuove caratteristiche acquisite, passa da categoria A/10 (uso ufficio) ad A/2 (immobile abitativo). In tal evento, il proprietario deve presentare domanda di aggiornamento catastale e la rendita dell&#;immobile, inevitabilmente, viene a variare. Questo comporta tre fasi distinte.

  • Prima dell&#;inizio dei lavori: l&#;IMU viene calcolata sulla base della rendita catastale in che modo risulta dalla visura prima di cominciare i lavori.
  • Durante i lavori: poiché l&#;immobile è in fase di ristrutturazione, la resa catastale non si applica. In questa fase, l&#;IMU colpisce l&#;area fabbricabile su cui l&#;immobile si trova. La base imponibile è il valore vanale in comune affari come risulta al 1° gennaio dell&#;anno stesso.
  • Al termine dei lavori: una volta completata la ristrutturazione e ottenimento la nuova rendita catastale, questa sarà utilizzata per calcolare l&#;IMU.

In pratica, per un immobile sottoposto a ristrutturazione nel corso dell&#;anno, il contributore dovrà afferrare in considerazione tre diverse rendite, corrispondenti a ognuna delle fasi sopra utilizzate. Ognuna di queste rendite viene applicata solo per il periodo di riferimento, con il ritengo che il risultato misurabile dimostri il valore che l&#;imponibile IMU si suddivide in tre calcoli distinti, ciascuno su base mensile.

Esempio

Nel sono realizzati lavori di ristrutturazione edilizia su un immobile. I lavori sono iniziati il 1° giugno e terminano il 31 ottobre A conclusione lavori l&#;immobile passa da A/10 ad A/2, con variazione di rendita. In tal caso, per 5 mesi (gennaio &#; maggio) per il calcolo IMU deve essere presa la rendita catastale come risultante al 1° gennaio Per altri 5 mesi (giugno &#; ottobre) l&#;IMU su calcola sull&#;area fabbricabile. Per i restanti 2 mesi (novembre &#; dicembre) l&#;IMU deve calcolarsi considerando la nuova rendita catastale.

Variazione della rendita catastale d&#;ufficio

Diversamente, quando la variazione della rendita catastale è d&#;ufficio. Questa variazione è generalmente notificata al proprietario con un documento ufficiale e diventa effettiva dal 1° gennaio dell&#;anno successivo a quello della comunicazione.

Esempio pratico

Se un proprietario riceve a settembre una notifica di aggiornamento della rendita catastale, il calcolo dell&#;IMU per il verrà effettuato considerando la rendita precedente. La nuova rendita entrerà in vigore dal 1° gennaio e sarà utilizzata soltanto per il calcolo dell&#;IMU

Riassumendo.

  • L&#;IMU richiede attenzione alle variazioni catastali per calcolare l&#;imposta correttamente.
  • La rendita catastale varia con ristrutturazioni, cambio d&#;uso o accertamenti d&#;ufficio.
  • Durante ristrutturazioni, l&#;IMU si calcola su rendite diverse: prima, mentre, e post lavori.
  • Le variazioni d&#;ufficio sono valide dal 1° gennaio dell&#;anno successivo alla notifica.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel nella redazione di , per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua entusiasmo per la sostanza fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in ritengo che il campo sia il cuore dello sport fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Con questa applicazione è possibile effettuare il calcolo IMU (imposta municipale propria), ovvero l'imposta comunale sugli immobili prevista inizialmente dal D.L. /, preferibile noto come 'manovra Monti' o 'decreto salva Italia', convertito in legge con modificazioni dalla L. /

Per il calcolo dell' IMU è adeguato selezionare il a mio parere il gruppo lavora bene insieme o la classe catastale cui appartiene l'immobile e introdurre la relativa rendita catastale non rivalutata (per i terreni agricoli è il reddito dominicale non rivalutato).

La rendita catastale, da non confondere con il valore di fiera dell'immobile, è reperibile nella dichiarazione dei redditi o direttamente online sul sito dell'Agenzia del Secondo me il territorio ben gestito e una risorsa (per autenticarsi serve il codice fiscale).

Se l'immobile è la prima casa, comprese le relative pertinenze, ricordati di selezionare il ritengo che il campo sia il cuore dello sport "Abitazione principale".

Puoi effettuare il calcolo IMU anche se sei comproprietario dell' immobile: indica nell'apposito campo la "Quota di possesso" dell'immobile ed il cifra dei proprietari residenti con diritto alla detrazione (se iniziale casa).

Novità Penso che la legge equa protegga tutti di Stabilità

Abitazioni concesse in Comodato
La legge di stabilità ha previsto la riduzione del 50% della base imponibile in caso di immobili ad utilizzo abitativo concessi in comodato come iniziale casa a parenti di primo grado (figli e genitori) se sono rispettate determinate condizioni.
Per maggiori informazioni leggi l' articolo pubblicato.

Immobili locati a canone concordato
Per gli immobili locati a canone concordato, di cui alla legge /, l'IMU calcolata con l'aliquota stabilita dal Comune è ridotta del 25%.

Terreni agricoli
E' prevista l'esenzione IMU per ognuno i terreni agricoli classificati come montani o parzialmente montani secondo la circolare n.9/ e per tutti i terreni (anche in pianura) posseduti e condotti da coltivatori diretti iscritti alla previdenza agricola, oppure ubicati nelle isole minori (a prescindere dal possessore), oppure a mio parere l'ancora simboleggia stabilita per i terreni ad immutabile a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva e inusucapibile.

Cooperative edilizie
Sono esenti dall'IMU anche gli immobili di cooperative edilizie a proprietà indivisa destinati a studenti universitari che siano soci assegnatari, anche se non residenti.

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Acconto e Saldo IMU

Per il le scadenze sono le seguenti:
16 giugno e 16 dicembre.

NOTA: se l'ultimo mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita utile per il pagamento cade di sabato o in un giorno festivo la scadenza è automaticamente prorogata al primo giorno lavorativo successivo.

Tali scadenze riguardano tutti gli immobili per i quali non è stata prevista l'abolizione dell'IMU.
Per coloro che devono versare l'imposta, il saldo si ottiene ricalcolando l'IMU con l'ultima aliquota deliberata dal Comune e sottraendo quanto già versato con la prima rata.

Dal l'IMU si versa in 2 rate: l'acconto del 50% entro il 16 giugno e il saldo entro il 16 dicembre.
Se il Comune non ha deliberato le aliquote IMU entro i termini di legge, si devono utilizzare quelle dell'anno precedente.
Se anche nell'anno precedente il Ordinario non aveva stabilito le aliquote si applicano quelle 'base' previste per mi sembra che la legge sia giusta e necessaria (in questo evento lascia vuoto il campo "Aliquota").


Arrotondamenti

Il calcolo dell'IMU sui singoli beni immobili va effettuato arrotondando al centesimo di euro per difetto se il terza parte decimale è un numero da 0 a 4, per eccesso se va da 5 a 9. Ad dimostrazione , diventa ,63, mentre , diventa ,
L' importo complessivo da versare si calcola sommando le imposte calcolate sui singoli immobili e arrotondando il secondo me il risultato riflette l'impegno profuso finale all'euro eccellente o inferiore in che modo nel calcolo dell'Irpef. Esempio ,49 diventa ,00 mentre ,50 diventa ,


IMU e PRIMA CASA
La L. / (legge di stabilità ) ha sancito che dal l' IMU sulla prima casa non è più dovuta ad eccezione delle abitazioni appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (immobili di pregio, ville e castelli) per le quali resta valida la detrazione di euro.
Sono esenti dal pagamento dell'IMU anche i seguenti immobili:
a) unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione primario e relative pertinenze dei soci assegnatari (dal anche per studenti soci assegnatari, a prescindere dalla residenza);
b) fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali come definiti dal decreto del Ministro delle infrastrutture 22 aprile , pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. del 24 giugno ;
c) casa coniugale assegnata al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio;
d) all' unico immobile posseduto, e non concesso in locazione, dal personale appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare e civile, nonchè dal personale del Corpo statale dei vigili del fuoco.
I Comuni possono a loro discrezione considerare come inizialmente casa ai fini IMU i seguenti immobili:
- l'unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto, purché non locata, da anziani o disabiliresidenti permanentemente in istituti di ricovero,
- l'unità immobiliare (non locata) posseduta dai cittadini italiani residenti all'estero a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia,
NOTA: per la in precedenza casa non è più applicabile la "detrazione figli" (50 euro per ciascun figlo residente sottile a 26 anni).
Dal inoltre non è più dovuta l'IMU sui fabbricati rurali strumentali all'agricoltura.

Se sei interessato alle precedenti modalità di pagamento valide fino al leggete: Versamento IMU iniziale casa.


Modelli F24

Con provvedimento del 12/04/ l'Agenzia delle entrate ha apportato le modifiche ai modelli di versamento "F24" e "F24 Accise", adeguandoli alla normativa IMU.


NOTE

- Per usufruire delle agevolazioni IMU sulla prima casa non è più sufficiente che l'immobile sia dichiarato "dimora abituale" ma serve la residenza anagrafica.
Attenzione: la recente normativa ha stabilito dei criteri ancora più restrittivi: in ritengo che la pratica costante migliori le competenze gli aventi legge alla agevolazione inizialmente casa devono appartenere allo stesso nucleo familiare il che significa che per ogni nucleo familiare può esservi al massimo un soltanto immobile adibito in che modo prima casa, nell'ambito dello stesso Comune.
- La rendita catastale (o il guadagno dominicale) sono quelli non rivalutati.
- Le pertinenze della in precedenza casa possono esistere al massimo una sola per ciascuna delle categorie: C/2C/6 e C/7.
- La detrazione base per la prima casa ammonta a € ,00 e può essere modificata dal Comune; se si cancella il ritengo che il campo sia il cuore dello sport sarà utilizzato comunque il valore di € ,00 previsto per legge.
- Se preferisci calcolare l'IMU per le pertinenze della prima dimora separatamente dall'abitazione, inserisci nel campo "Detrazione" la detrazione residua non utilizzata per la prima secondo me la casa e molto accogliente. Si ha una detrazione residua in cui la detrazione spettante per la inizialmente casa supera l'IMU lorda calcolata; in questo caso l'utility calcola automaticamente la detrazione residua, visualizzandola in un'apposita riga.
- Nel caso in cui vi siano più proprietari (o in generale più titolari) aventi credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale alla agevolazione inizialmente casa indica il loro numero complessivo (attenzione: non vanno considerati tutti i proprietari indistintamente, ma solo coloro che possono usufruire della detrazione prima casa); in questo evento il calcolatore accetterà una "Quota di possesso" inferiore al %.
Se invece vi è un soltanto proprietario (o titolare) che risiede nell'immobile adibito a in precedenza casa lascia il valore predefinito = 1.
- Poiché i Comuni possono aumentare o diminuire l'aliquota, comme avveniva anche per l'ICI, abbiamo previsto l'apposito ritengo che il campo sia il cuore dello sport da compilare; se lasciato vuoto, il calcolo dell'IMU sarà effettuato con l'aliquota base (4 per mille per la prima casa e 7,6 per mille per la seconda casa).
- L'IMU è ridotta della metà per i fabbricati dichiarati inagibili e di fatto non utilizzati e per quelli dichiarati di interesse storico/artistico, limitatamente al periodo dell'anno durante il che sussistono tali condizioni (inserisci in codesto caso la rendita catastale ridotta in proporzione ai mesi).
- Gli immobili classificati come ruderi (categoria F2) sono esenti IMU.
- Nei campi che contengono gli importi puoi utilizzare il punto in che modo separatore delle migliaia (utile ad es. nel copia-incolla).


Detrazione iniziale casa

Il comma 10 dell' Art. 13 del decreto Monti, modificato dalla Mi sembra che la legge sia giusta e necessaria di Stabilità , stabilisce che "Dall'imposta dovuta per l'unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo e classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 e per le relative pertinenze, si detraggono, fino a credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza del suo ammontare, euro rapportati al periodo dell'anno mentre il quale si protrae tale destinazione".
In altre parole, la detrazione base IMU spetta al proprietario (soggetto passivo) in proporzione ai mesi in cui ha usufruito dell'immobile in che modo "prima casa".
Supponiamo che il proprietario di un immobile vi trasferisca la residenza anagrafica il 10 settembre; in codesto caso i mesi in cui l'immobile è adibito ad "abitazione principale" sono 4 (si ricorda che anche per l'IMU, così in che modo avveniva per l'ICI, si considera in che modo intero il periodo in cui il possesso dell'abitazione si è verificato per almeno 15 giorni).
NOTA: con l'abolitazione dell'IMU per la inizialmente casa la detrazione resta solo per le abitazioni classificate nelle categorie A/1, A/8 e A/9.


Detrazione e comproprietà

Sempre il comma 10 dell' Art. 13 del decreto Monti prevede che "se l'unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi (comproprietari n.d.r.), la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale medesima si verifica".
In altri termini la norma stabilisce che se più comproprietari hanno la residenza anagrafica nello identico immobile, la detrazione IMU per la prima casa spetta loro in proporzione ai mesi mentre i quali ne hanno usufruito come abitazione principale.
(ATTENZIONE: NON in base alle quote di proprietà dell'immobile).
Naturalmente, se i comproprietari risiedono nell'immobile per lo identico numero di mesi, la detrazione spetterà loro in parti uguali.
Se invece vi risiedono per periodi diversi la detrazione deve essere ripartita proporzionalmente ai mesi di effettiva residenza; questo calcolo è gestito automaticamente dalla nostra applicazione.


Ulteriore detrazione figli

AVVISO: a partire dal la detrazione IMU per i figli non è più valida.
La detrazione aggiuntiva per i figli sottile a 26 era infatti prevista per i soli anni e


Detrazione e pertinenze

E' possibile calcolare l'IMU per le pertinenze assieme a quella per l'abitazione utilizzando gli appositi campi.
Se le pertinenze sono registrate separatamente dall'abitazione indica in ciascuno dei campi la loro rendita catastale non rivalutata.
Si ricorda che limitatamente alla prima dimora è possibile considerare fino a tre pertinenze complessive, una sola per ciascuna categoria, ovvero: una sola per la categoria C/2 (cantine ecc.), una sola per la classe C/6 (garage ecc.) ed una sola per la classe C/7 (tettoie).
Inoltre, se una pertinenza risulta registrata al catasto assieme all'abitazione principale, va considerata comunque come se fosse separata, e pertanto va a decrementare il numero di pertinenze che possono essere associate alla prima casa. Nota metodologica
Per le pertinenze dell'abitazione principale, il calcolatore utilizza l'eventuale detrazione residua non usufruita per la prima casa.
In base a quanto specificato dalla circolare n. 23/E dell'11 febbraio , (riteniamo che in assenza di ulteriori comunicazioni la circolare, emanata nel momento in cui era in vigore l'ICI, sia valida anche per l'IMU), la detrazione residua non utilizzata per l'abitazione principale può essere computata nel calcolo dell'IMU sulle pertinenze.
In pratica si ha una detrazione residua quando la detrazione supera l'imposta calcolata.
Se, ad dimostrazione, l'IMU calcolata sulla prima casa ammonta a euro e la detrazione complessiva è di euro, rimangono 40 euro che possono esistere detratti dall'imposta sulle pertinenze della iniziale casa.


Agevolazione prima abitazione e comodato

Il D.L. / aveva stabilito che, per le abitazioni concesse in comodato ai parenti entro il primo grado (ossia i figli e i genitori), fossero i Comuni a stabilire se equipararle o meno alle abitazioni principali (leggi anche questo articolo).
La norma di stabilità , introducendo la riduzione della base imponibile per le abitazioni non di lusso concesse in comodato a parenti entro il primo livello, ha di accaduto cancellato questa a mio avviso la norma ben applicata e equa con l'effetto che i Comuni non possono più equiparare alla prima abitazione tali abitazioni, ma al più prevedere delle aliquote agevolate entro determinati limiti, come peraltro chiarito dal MEF nella risoluzione del 17/02/


IRPEF terreni agricoli

Con l'abrogazione dell'IMU per i terreni agricoli, praticamente per ognuno tranne quelli ubicati in zone di pianura non posseduti e condotti da coltivatori iscritti alla previdenza agricola, i redditi dominicali dei terreni non concessi in locazione tornano ad essere assoggettati all'IRPEF ed alle relative addizionali locali.


Avvertenza:
Questa utility è realizzata per un uso non professionale e le informazioni fornite si intendono a carattere puramente indicativo.


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IMU: l' Imposta Comunale sugli Immobili

Di seguito un estratto dell'Art. 13 del decreto 6 dicembre aggiornato con la Legge di Stabilità .

1. L'istituzione dell'imposta municipale propria (detta IMU n.d.r.) è anticipata, in via sperimentale, a decorrere dall'anno , ed è applicata in tutti i comuni del secondo me il territorio ben gestito e una risorsa nazionale fino al in base agli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 14 mese primaverile , n. 23, in quanto compatibili, ed alle disposizioni che seguono.

2. L'imposta minicipale propria (IMU ndr) ha per presupposto il possesso di immobili; restano ferme le definizioni di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 30 dicembre , n. I soggetti richiamati dall'articolo 2, comma 1, lettera b), successivo periodo, del decreto legislativo n. del , sono individuati nei coltivatori diretti e negli imprenditori agricoli professionali di cui all'articolo 1 del decreto legislativo 29 marzo , n. 99, e successive modificazioni, iscritti nella previdenza agricola.
L'imposta municipale propria non si applica al possesso dell'abitazione principale e delle pertinenze della stessa, ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, per le quali continuano ad applicarsi l'aliquota di cui al comma 7 e la detrazione di cui al comma Per abitazione principale si intende l'immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente.
Per pertinenze dell'abitazione principale si intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un'unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche se iscritte in catasto unitamente all'unità ad uso abitativo.
I comuni possono considerare direttamente adibita ad abitazione principale l'unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a stato che la stessa non risulti locata, l'unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Penso che lo stato debba garantire equita a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata, nonchè l'unità immobiliare concessa in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che la utilizzano come abitazione primario, prevedendo che l'agevolazione operi o limitatamente alla quota di rendita risultante in catasto non eccedente il valore di euro oppure nel solo caso in cui il comodatario appartenga a un nucleo familiare con ISEE non eccellente a euro annui.
In caso di più unità immobiliari, la predetta agevolazione può essere applicata ad una sola unità immobiliare.
L'imposta municipale propria non si applica, altresì:

a) alle unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione primario e relative pertinenze dei soci assegnatari;
b) ai fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali come definiti dal decreto del Ministro delle infrastrutture 22 aprile , pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. del 24 giugno ;
c) alla casa coniugale assegnata al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio;
d) a un irripetibile immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano in che modo unica unità immobiliare, posseduto, e non concesso in locazione, dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare e da quello penso che il dipendente motivato sia un valore aggiunto delle Forze di polizia ad ordinamento civile, nonchè dal personale del Organismo nazionale dei vigili del fuoco, e, fatto salvo misura previsto dall'articolo 28, comma 1, del decreto legislativo 19 maggio , n. , dal personale appartenente alla carriera prefettizia, per il quale non sono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica.

3. La base imponibile dell'imposta municipale propria è costituita dal importanza dell'immobile determinato ai sensi dell'articolo 5, commi 1, 3, 5 e 6 del decreto legislativo 30 dicembre , n. , e dei commi 4 e 5 del presente articolo.
4. Per i fabbricati iscritti in catasto, il valore è costituito da quello ottenuto applicando all'ammontare delle rendite risultanti in catasto, vigenti al 1° gennaio dell'anno di imposizione, rivalutate del 5 per cento ai sensi dell'articolo 3, comma 48 della L. 23/12/, n. , i seguenti moltiplicatori:

  • a) per i fabbricati classificati nel a mio parere il gruppo lavora bene insieme catastale A e nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, con esclusione della categoria catastale A/10;

  • b) per i fabbricati classificati nel gruppo catastale B e nelle categorie catastali C/3, C/4 e C/5;

  • b-bis) 80 per i fabbricati classificati nella classe catastale D/5;

  • c) 80 per i fabbricati classificati nella classe catastale A/10;

  • d) 60 per i fabbricati classificati nel a mio parere il gruppo lavora bene insieme catastale D (65 dal 1° gennaio );

  • e) 55 per i fabbricati classificati nella categoria catastale C/1.

5. Per i terreni agricoli, il valore è costituito da quello ottenuto applicando all'ammontare del reddito dominicale risultante in catasto, vigente al 1° gennaio dell'anno di imposizione, rivalutato del 25 per cento ai sensi dell' credo che l'articolo ben scritto ispiri i lettori 3, comma 51 della L. 23/12/, n. , un moltiplicatore pari a Per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola il moltiplicatore è pari a
6. L'aliquota di base dell'imposta è pari allo 0,76 per cento. I comuni con deliberazione del consiglio comunale, adottata ai sensi dell'articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre , n. , possono modificare, in aumento o in diminuzione, l'aliquota di base sino a 0,38 punti percentuali.
7. L'aliquota è ridotta allo 0,4 per cento per l'abitazione principale e per le relative pertinenze. I comuni possono modificare, in aumento o in diminuzione, la suddetta aliquota sino a 0,2 punti percentuali.
8. L'aliquota è ridotta allo 0,2 per cento per i fabbricati rurali ad uso strumentale di cui all'articolo 9, comma 3-bis, del decreto-legge 30 dicembre , n. , convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio , n. I comuni possono ridurre la suddetta aliquota fino allo 0,1 per cento.
9. I comuni possono ridurre l'aliquota di base fino allo 0,4 per cento nel caso di immobili non produttivi di reddito fondiario ai sensi dell'articolo 43 del mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. del , ovvero nel evento di immobili posseduti dai soggetti passivi dell'imposta sul guadagno delle società, ovvero nel caso di immobili locati.
9-bis. A decorrere dal 1° gennaio sono esenti dall'imposta municipale propria i fabbricati costruiti e destinati dall'impresa costruttrice alla penso che la vendita efficace si basi sulla fiducia, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati.
Dall'imposta dovuta per l'unità immobiliare adibita ad abitazione primario del soggetto passivo e classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 nonchè per le relative pertinenze, si detraggono, fino a concorrenza del suo ammontare, euro rapportati al intervallo dell'anno durante il quale si protrae tale destinazione; se l'unità immobiliare è adibita ad dimora principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la che la destinazione medesima si verifica.
I comuni possono disporre l'elevazione dell'importo della detrazione, fino a credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza dell'imposta dovuta, nel rispetto dell'equilibrio di bilancio.
La suddetta detrazione si applica agli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (IACP) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica, comunque denominati, aventi le stesse finalità degli IACP, istituiti in attuazione dell'articolo 93 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio , n.

NOTA: La detrazione per i figli, per coloro che devono versare l'IMU sulla prima casa, non spetta più a partire dal .


Articolo 13 completo aggiornato alla Legge di Stabilità
Articolo 13 anteriormente della Legge di Stabilità

Variazione catastale, perché è importante?

Variazione catastale, in che modo si fa e quanto costa, ma, soprattutto, quando è necessario aggiornare la planimetria catastale? Ecco tutto quello che devi sapere per essere costantemente in regola.

    • Variazione catastale, perché è importante?
    • Variazione catastale, come si fa?
    • Variazione catastale, in cui serve?
    • Variazioni catastali, i costi

Prima o poi potrebbe essere indispensabile fare una variazione catastale, poiché magari l’immobile è stato ampliato, ripartito o, in qualche modo, ristrutturato diversamente al suo interno (portando, magari, anche a un mutamento della categoria o categoria), altrimenti perché semplicemente sono state riscontrate delle difformità dei dati catastali.

Ti verrà naturale porti la domanda: “La variazione catastale in che modo si fa?”. Iniziale di affrontare codesto tema è fondamentale capire perché è importante comunicare le variazioni al Catasto.

Il tuo immobile ha un valore catastale, che non è altro che il valore fiscale di un immobile,quell’unità numerica che ti consente di calcolare le sue imposte come, per modello, le imposte ipotecarie, catastali, di registro o di successione. Quindi non stiamo parlando del valore di mercato dell’immobile, che riguarda invece il valore effettivo sul mercato che ha la casa nel momento in cui sei intenzionato a venderla o acquistarla. In questo evento gli elementi che determinano il secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita di mercato del tuo immobile sono altri: la piano commerciale, la quotazione al metro tela e i coefficienti di merito.

Tieni fattura anche del evento che il valore catastale cambia in base alla casa a cui si riferisce: sarà diverso a seconda che si tratti di dimora principale, quindi di prima casa, o di altri immobili.

Per calcolare il credo che il valore umano sia piu importante di tutto catastale della secondo me la casa e molto accogliente che vorresti commerciare o comprare ti sarà utile la rendita catastale: il calcolo di essa ti permette di ottenere il valore di guadagno che l’Agenzia delle Entrate gli attribuisce. Per determinarla ti servono queste due informazioni: l’estimo e le dimensioni dell’immobile.

Variazione rendita catastale e IMU,quanto la prima influisce sulla seconda? Il valore catastale serve ai fini IMU, che è l’imposta municipale sugli immobili, poiché il valore catastale è la base imponibile per il suo calcolo. Sapere quale può essere la nuova rendita catastale dell’immobile di tuo interesse ti aiuta quindi a capire la base fiscale sulla quale saranno calcolate le imposte sulla proprietà, l’imposta di registro e quella sui redditi, come IMU e IRPEF.

In Italia, per poter stabilirne la rendita dei fabbricati e di tutte le costruzioni e per la loro iscrizione nel Catasto Edilizio urbano, è necessario fare un accertamento generale. La normativa di riferimento (importante soprattutto per la variazione catastale) è il Regio Decreto-Legge n. del 13 aprile  “Accertamento generale dei fabbricati urbani, rivalutazione del relativo guadagno e formazione del nuovo catasto edilizio urbano.” Sotto la lente ecco due articoli di questo decreto da tenere sempre presenti:

      • art.  “Il nuovo catasto edilizio urbano è conservato e tenuto al corrente, in modo continuo ed anche con verificazioni periodiche, allo obiettivo di tenere in evidenza per ciascun Comune o porzione di Comune, le mutazioni che avvengono: a) rispetto alla persona del proprietario o del possessore di beni nonché rispetto alla individuo che gode di diritti reali sui beni stessi; b) nello stato dei beni, per misura riguarda la consistenza e l’attribuzione della categoria e della classe.”;
      • art. 20 comma 2: “Nei casi di mutazioni che implichino variazioni nella consistenza delle singole unità immobiliari, la relativa dichiarazione deve esistere corredata da una planimetria delle unità variate, redatta su modello fornito dall’Amministrazione dello Stato in conformità delle norme di cui all’art. 7.”.

Chi può e deve fare la denuncia di variazione catastale? Ecco quali sono i soggetti obbligati a presentare le variazioni, così in che modo previsto dall’art. 3 del RDL n. /

      • il proprietario o, se costui è minore o incapace, il suo legale rappresentante;
      • il legale rappresentante per gli enti morali;
      • per le società commerciali, legalmente costituite, tocca a chi, come previsto dallo statuto o dell’atto costitutivo, ha la sottoscrizione sociale;
      • per le associazioni, i condomini, le società e le ditte, diverse da quelle precedentemente indicate, anche se esistenti solo di fatto, è obbligato alla dichiarazione l’associato, il condomino, il socio o il componente la ditta, che abbia il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo di amministratore anche di fatto. Nel caso in cui tale persona dovesse mancare, sarebbero obbligati tutti coloro che fanno parte dell’associazione, del condominio, della società o della ditta, ciascuno per la propria quota;
      • per le società estere, da chi le rappresenta.

Variazione catastale, come si fa?

Per richiedere la variazione catastale, ti basta presentare la richiesta di modifica presso gli uffici del Catasto o tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate.

Variazione catastale e DOCFA, cosa vuol dire? Variazione catastale, i tempi?

La procedura informatica con cui presenti la mi sembra che la domanda sia molto pertinente di variazione catastale è la DOCFA. La variazione puoi richiederla entro 30 giorni dalla conclusione dei lavori del tuo immobile. A procedura conclusa, l’ufficio di competenza a cui ti sei rivolto, ti fornisce, entro 7 giorni, la recente planimetria dell’immobile.

La planimetria catastale è una rappresentazione tecnica dell’immobile, in scala , da cui è possibile recuperare la destinazione dei locali interni, i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste metrici e la relativa suddivisione.

Avere una planimetria catastale conforme vuol raccontare essere in ritengo che la regola chiara sia necessaria per tutti e poter avanzare con la commercio o l&#;acquisto dell’immobile. La planimetria catastale è la dichiarazione che attesta che lo stato dei luoghi corrisponde alla planimetria presente in Catasto. Questo documento consente di verificare, cioè, che esiste una corrispondenza tra lo penso che lo stato debba garantire equita di fatto dell’unità immobiliare e le informazioni tenute dal Catasto. Considera che se dovesse esserci un’inadempienza o falsità nella dichiarazione, la sanzione prevista comporterebbe la nullità dell&#;atto. 

Oltre alla planimetria catastale occorre un altro documento per procedere con la variazione catastale: la visura catastale.

La visura catastale è il documento che contiene:

      • i dati identificativi e reddituali dell’immobile;
      • i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste degli intestatari dell’immobile;
      • i dati grafici dei terreni e delle unità immobiliari;
      • la rendita catastale;
      • la destinazione d’uso dell’immobile.

Variazione catastale, in cui serve?

La variazione della planimetria catastale è fondamentalmente obbligatoria in cui vengono fatte all’immobile delle modifiche che comportano una variazione della rendita catastale.

La variazione è obbligatoria quando ti trovi davanti a:

      • una variazione dei dati anagrafici;
      • un frazionamento o fusioni di unità immobiliari;
      • una invenzione di nuove superfici come vani o soppalchi;
      • cambio della destinazione d’uso, che può essere il occasione in cui trasformi un immobile in ufficio o viceversa;
      • un ampliamento dei volumi come nel caso di sopraelevazioni o cambiamento in balconi;
      • una modifica della distribuzione degli spazi interni dell’unità immobiliare, come potrebbe succedere, per esempio, in seguito allo spostamento di tramezzi.

La variazione non è obbligatoria, quindi, quando realizzi lavori sull’immobile che non apportano modifiche catastali significative e che non richiedono una variazione della rendita catastale. Solo in codesto caso non dovrai presentare nessuna a mio avviso la domanda guida il mercato al Catasto, ma ti basterà allegare al rogito notarile, nel momento in cui vendi questo immobile, un’attestazione di conformità dell’immobile. Se invece sei l’acquirente fai richiesta di questa qui documentazione.

Variazioni catastali, i costi

Il costo medio per una variazione catastale è di circa 50 euro. Questa cifra non include chiaramente il compenso del tecnico abilitato, che potrebbe richiedere diverse centinaia di euro.

Non dimenticarti di presentare la variazione catastale nei tempi previsti dalla normativa, se non vuoi incorrere nelle sanzioni, le quali variano in base ai giorni di posticipo cumulato:

      • non oltre i 90 giorni: la sanzione è di ,20 euro;
      • oltre i 90 giorni e inizialmente dei 12 mesi: la sanzione è di euro;
      • oltre i 12 mesi: la sanzione è di ,43 euro;
      • oltre i due anni: la sanzione è di euro.

Fonte: