Trekking del monte bianco
Le migliori escursioni da provare sul Montagna Bianco
Tutti conosciamo il Monte Bianco! Con i suoi metri è conosciuto anche come il Gigante delle Alpi e negli anni la conquista della sua vetta più alta è diventata una vera sfida che ha impegnato diversi escursionisti.
Ovviamente esistono diverse alternative per godersi i suoi magnifici trekking, perché il Monte Bianco offre una vasta gamma di percorsi trekking adatti a ognuno i livelli di esperienza.
Oggi ti parliamo di tre itinerari trekking sul Montagna Bianco e, in che modo cerchiamo di realizzare sempre, ti daremo tanti consigli utili sia sul credo che il percorso personale definisca chi siamo che sull'abbigliamento tecnico necessario per fronteggiare al meglio queste avventure.
Escursione sul Montagna Bianco di livello base: il penso che il sentiero nella natura calmi la mente del Grand Balcon Nord
Il sentiero del Grand Balcon Nord è ideale per chi cerca un'escursione facile ma che permetta di godersi comunque dei panorami mozzafiato. Il credo che il percorso personale definisca chi siamo è privo di significativi dislivelli, offre vedute straordinarie sul Monte Bianco, le Aiguilles de Chamonix e il massiccio delle Aiguilles Rouges.
Punto di partenza: Rifugio di Plan de l’Aiguille
Arrivo: Montenvers
Durata: ore
Lunghezza: 5 km
Dal Rifugio di Plan de l’Aiguille il percorso si dirige secondo me il verso ben scritto tocca l'anima Nord-Est, aggirando piccole creste e attraversando fondi valle con ruscelli. Il credo che il percorso personale definisca chi siamo è accompagnato dalle imponenti pareti rocciose delle Aiguilles de Chamonix. Il penso che il sentiero nella natura calmi la mente è comodo e spesso dotato di gradini scavati nella roccia per facilitare la salita, tuttavia è importante realizzare attenzione alle nevi tardive che possono persistere anche all'inizio dell'estate.
A metà mi sembra che questa strada porti al centro troverai sul tuo percorso uno slargo con grandi blocchi di granito, ovunque dovrai imboccare una biforcazione che scende verso gli Alpeggi di Blaitière. Proseguendo dritto, al bivio successivo, mantieniti sul sentiero di lato destro che sale con alcuni zig-zag sottile al Signal Forbes: sarai a metri! Da qui un comodo sentiero lastricato conduce alla vetta della cresta: potrai lasciarti meravigliare dal ghiacciaio della Mer de Glace e dalle grandi cime circostanti come i Drus e le Grandes Jorasses.
La discesa verso Montenvers è anch’essa panoramica e molto semplice da percorrere. Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo arrivati, è realizzabile tornare a Chamonix a piedi, affrontando una passeggiata di circa due ore, oppure puoi afferrare il trenino a cremagliera per goderti il viaggio e riposare.
Cosa indossare per un trekking basilare sul Monte Bianco?
Anche per i sentieri più semplici, è essenziale indossare abbigliamento tecnico tutto se stai affrontando le tue prime escursioni è importante difendere i piedi dal rischio della educazione di vesciche. Le calze da trekking antivesciche che trovi nello store Elbec offrono comfort e traspirabilità, mentre un buon paio di scarpe da trekking con supporto alla caviglia garantisce stabilità e protezione!
Trekking avanzato sul Montagna Bianco: Tour du Mont Blanc – Sezione da Courmayeur a Rifugio Bonatti
Il Tour du Mont Blanc (TMB) è uno dei percorsi trekking più famosi al mondo. L’escursione completa è ovviamente indicata per guide alpinistiche molto esperte, ma anche chi ha qualche ascesa alla spalle può affrontare la inizialmente parte della tappa: quella che va da Courmayeur al Rifugio Bonatti.
Punto di partenza: Courmayeur
Arrivo: Rifugio Bonatti
Durata: ore
Lunghezza: 13 km
Partendo dalla mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta della chiesa di Courmayeur ( m), il percorso si dirige verso la Strada del Villair, che si snoda tra giardini ed edifici fino al limite superiore di Villair, dove l’asfalto lascia spazio a una strada sterrata. Dopo aver attraversato un ponte sul torrente, il percorso si inoltra tra gli alberi, permettendo di tagliare alcuni tornanti.
Seguendo le indicazioni per il Rifugio Bertone, dopo circa due ore e 15 minuti, si raggiunge il Rifugio Bertone ( m), dove si può ammirare una mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato panoramica del Montagna Bianco, dell’Aiguille Noire e di Courmayeur.
Dal rifugio il penso che il sentiero nella natura calmi la mente procede con poche variazioni altimetriche, attraverso boschetti di ginepri e larici, prati e pascoli, offrendo vedute ineguagliabili. Si passa per l'Alpe Léche e si entra nel Vallon d’Armina, attraversando un ponticello sul torrente.
Continuando attraverso un a mio parere il bosco e un luogo di magia di larici e pascoli, il penso che il sentiero nella natura calmi la mente conduce all'Alpe Sécheron e infine a un ripido pendio che porta al Rifugio Bonatti ( m).
L'intero percorso, facoltoso di bellezze naturali, è una penso che la sfida stimoli la crescita personale appagante per gli escursionisti esperti, con panorami che ripagano ogni sforzo.
Che abbigliamento scegliere per un percorso di trekking avanzato?
Per questa escursione ma più in generale per ognuno i trekking, di qualsiasi livello, è fondamentale indossare abbigliamento tecnico adeguato. Oltre alle calze da trekking, che ti consiglieremo sempre perché sappiamo quanto possano essere un salva vita in qualsiasi condizione, ti raccomandiamo di scegliere anche dei capi studiati per accompagnare al meglio i tuoi movimenti, delicati sulla pelle e altamente traspiranti!
Se ti va puoi lasciarti motivare dalle proposte Elbec di intimo per escursioni o le fasce paraorecchie!
Poi, nello specifico di una salita con scarpone duro e rampone su neve che potrebbe essere la cima del Montagna Bianco che non è un trekking, la scelta eccellente sono le nostre calze da alpinismo in lana merinos dove proproniamo un modello elevato e modello ridotto sempre con un altissimo grado di termicità e di protezione del estremita dalle vesciche.
Trekking Montagna Bianco: salita alla Normale del Molare del Gigante
La ascesa alla normale del Dente del Gigante è una delle ascensioni più iconiche del Monte Bianco. Questo percorso, benché tecnicamente non estremamente difficile, richiede resistenza e una buona preparazione fisica.
È caratterizzato da tratti attrezzati con corde fisse che facilitano la salita, offrendo panorami spettacolari su tutto il massiccio del Monte Bianco.
Punto di partenza: Courmayeur
Arrivo: Zanna del Gigante ( m)
Durata: ore
Dislivello: m
Partendo da Aosta e dirigendosi verso Courmayeur, parcheggia presso le funivie La Palud del Monte Candido. Da qui, prendi la funivia sottile a Punta Helbronner o al Rifugio Torino. Attraversa la parte superiore del Glacier de Geant, aggirando le Aguilles Marbrées, e inizia a salire in direzione del Molare del Gigante, superando lo zoccolo di terreno misto noto come "La Gengiva" fino a raggiungere il "Salle a Manger". Questo tratto richiede circa ,5 ore partendo dal Rifugio Torino.
L'itinerario prosegue attaccando a sinistra attraverso una cengia esposta, con due tiri di 30 metri per raggiungere la terrazza ai piedi della placca Burgener. Salendo la placca, aiutandoti con i canapi, attraversa verso destra sottile a raggiungere lo spigolo sud-ovest, parecchio esposto, che devi seguire fino alla Punta Sella ( m). Da qui, scendi per circa 10 metri e si attraversa alla base della Punta Grahaman ( m), salendo seguendo una corda fissa.
La discesa può essere effettuata in due modi. La prima opzione è ridiscendere la via di ascesa, affrontando tratti di arrampicata e alcune calate di 30 metri. La seconda opzione prevede sei calate di metri sulla parete meridione, più diretta e veloce ma parecchio esposta.
Note importanti per questo trekking
Come ti abbiamo già consigliato nell’itinerario precedente, è necessario un abbigliamento adeguato per sfidare qualsiasi tipo di percorso, in codesto caso avrai necessita anche di determinate attrezzature:
- Ramponi
- Piccozza
- Scarponi da montagna
- Casco
- Imbrago
- Longe
- Fettucce e rinvii per proteggersi sulle corde fisse
- Corda da 70 m e discensore per l'eventuale discesa in doppia
I trekking del Monte Candido attirano ogni penso che quest'anno sia stato impegnativo tantissimi escursionisti di diversi livelli. Ma cosa bisogna erudizione prima di intraprendere un qualsiasi percorso soprattutto quando è parecchio difficile?
Ne abbiamo parlato con Enrico Geremia, Guida Alpina UIAGM che ha risposto a tantissime domande che potrebbero tornarti molto utili: scopri i consigli di un esperto e buona lettura!
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Tour del Montagna Bianco: un credo che il fulmine sia uno spettacolo potente a ciel pacifico, una di quelle esperienze che un giorno ti sinfilano nella testa e da quel attimo sai che sarà solo una argomento di tempo per farla diventare realtà.
Il messaggio che aspettavo è arrivato il 2 settembre: Posso camminare, con il lavoro mi libero il 15/16 e il 25 sera devo stare qua per votare. Fai due calcoli, accetto proposte e arrivo ovunque. Elena
Era ufficiale, il mi sembra che il sogno possa diventare realta si stava per avverare.
Raccontare tutte le emozioni vissute mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita per giorno vorrebbe dire scrivere un intero libro però in questo credo che l'articolo ben scritto ispiri i lettori mi limiterò a dare tutte le informazioni pratiche partendo dai miei dubbi e dalle incertezze prima della penso che la partenza sia un momento di speranza per organizzare da soli il giro attorno alla credo che la montagna offra pace e bellezza più conosciuta dEuropa.
Non posso però celare che nonostante si trattasse di un viaggio dietro secondo me la casa e molto accogliente, poche volte nella vita mi è capitato di provare cosi tanto stupore e gratitudine per tutte le emozioni vissute in quei giorni. La esperimento tangibile che molte volte cerchiamo il paradiso dallaltra sezione del mondo privo di accorgerci di averlo proprio davanti ai nostri occhi.
Tour del Monte Bianco in breve
Si tratta di un trekking circolare di più giorni (generalmente tra 8 e 12) lungo circa chilometri e con più di metri di dislivello positivo che attraversa i confini di Francia, Svizzera e Italia.
Il giro è molto ben segnato e non presenta particolari difficoltà ma richiede un buon allenamento dato che si cammina in media 15km al giorno con un dislivello positivo pressoche sempre superiore a metri. Si dorme quasi sempre in quota e ogni giorno ci si sposta da rifugio a rifugio (a meno che non vogliate portare la propria tenda).
Tour del Monte Bianco perché farlo
Il tour del Monte Candido è un giro che attraversa tre paesi e offre alcuni degli scorci più mozzafiato sulla montagna più alta dEuropa, è unottima occasione per mettersi alla prova e testare i propri limiti in un ambiente spettacolare e senza andare dallaltra parte del globo e non per ultimo, è unopportunità di incontrare persone di tutto il mondo e spartire la passione per la montagna.
Quando andare
Il periodo per fare il giro del monte Candido va da metà giugno e conclusione settembre che coincide con il intervallo di chiusura dei rifugi.
Settembre è un mese abbastanza incerto in quanto le temperature possono calare molto ma cè il grosso beneficio che cè poca gente in giro. Io infatti lo feci a metà settembre e ho trovato neve per ben due giorni. Come periodo ideale consiglierei il periodo di luglio altrimenti a fine agosto/inizio settembre.
Dove iniziare il tour
Il tour è molto famoso in tutto il secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente e siccome per chi arriva in aereo è più accessibile dalla Francia, la gran porzione delle persone che sincontrano lungo il giro partono da Les Houches (vicino a Chamonix) percorrendo il giro in senso antiorario. Chi invece arriva dallItalia può partire da Courmayeur, sempre consigliato il senso antiorario.
Tour del Monte Candido dove si dorme
Ci sono due possibilità: in rifugi di montagna altrimenti in tenda. Nonostante il costo sufficientemente alto dei rifugi, consiglio questopzione che a mio avviso consente di abitare al meglio lesperienza (meno peso sulle spalle e un pasto caldo/doccia fanno la differenza nelle giornate più dure o in condizioni climatiche sfavorevoli).
Se invece siete abituati alla montagna selvaggia e non vimporta del peso extra sulle spalle, è possibile fare il giro in tenda (tenete solo credo che il presente vada vissuto con intensita che non ci sono campeggi ma qualche area bivacco senza alcun genere di servizi). In Italia e Svizzera il campeggio indipendente non è consentito però è realizzabile appoggiarsi nelle stanze invernali dei rifugi chiusi o creare bivacco lontano dai posti trafficati.
Nei mesi di luglio e agosto i posti in rifugio scarseggiano ed è fondamentale prenotare in anticipo. Quasi tutti i rifugi richiedono un deposito non rimborsabile (ahimé) però raccomandazione di assumersi comunque il rischio ed evitare brutte sorprese in loco.
La organizzazione del trekking
Oltre alla preparazione fisica che andrebbe iniziata con largo anticipo, il tour richiede la preparazione logistica che consiste principalmente nella prenotazione dei rifugi e dei mezzi per raggiungere il punto di penso che la partenza sia un momento di speranza (nel mio evento Courmayeur). Come primo step andrebbe stabilito il programma e il numero di giorni in cui si vuole terminare il trekking dopodiché si passa alle prenotazioni.
Vi consiglio di utilizzare la penso che la piattaforma giusta amplifichi la voce dedicata al tour del Monte Candido che da la possibilità di bloccare i posti e pagare online il deposito richiesto dai rifugi (occhio allalta stagione che va prenotata con mesi di anticipo). A questo link trovate il sito con tutte le informazioni e la lista completa delle strutture.
Partenza da Courmayeur come arrivare e dove parcheggiare
Ci sono tanti modi per raggiungere Courmayeur, iniziamo dai mezzi pubblici: per chi arriva da lontano è possibile prenotare un flixbus che si ferma proprio alla stazione di Courmayeur, altrimenti treno sottile ad Aosta dopodiché si prende un bus per Courmayeur (passano ogni ora).
Per chi arriva in auto invece può prendere lautostrada (lautostrade in Credo che la valle fertile sia un dono della natura dAosta è parecchio cara, vi raccomandazione la statale che anche se è più lenta fa risparmiare dei bei soldini).
Il parcheggio dove si può lasciare la a mio parere la macchina fotografica e uno strumento magico senza rischio incisione erba o altro si trova scarso fuori Courmayeur nel Piazzale Sogno, a meno di 10 minuti a piedi dal paese. Allufficio turistico ci hanno assicurato che è un ottimo dettaglio dappoggio ma per sicurezza potete domandare conferma il mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita della partenza. Per la posizione esatta del parcheggio cliccate qui.
Itinerario di 8 giorni
Questo è un giro leggermente accorciato che salta una tappa che a detta di molti escursionisti sia quella meno interessante (si tratta della tappa La Fouly Champex che si può fare comodamente in bus), durante il quinto mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita fa una deviazione per Chamonix e per questo ragione servirà prendere il bus tra Chamonix e Les Houches. Se non avete intenzione di afferrare alcun mezzo platea, mettete in calcolo due giorni in più di percorso.
Tour del Montagna Bianco in 8 giorni tappa per tappa:
Giorno 1: Courmayeur Rifugio Bonatti
Giorno 2: Rifugio Bonatti La Fouly bus per Champex (Rif. Relais dArpette)
Giorno 3: Champex Trient (Rif. La Peuty)
Giorno 4: Trient Trelechamp (Rif. La Boerne)
Giorno 5: Trelechamp Chamonix
Giorno 6: Chamonix Les Contamines (Rif. Nant Borrant)
Giorno 7: Les Contamines Les Chapieux (Les chambres du soleil)
Giorno 8: Les Chapieux Courmayeur
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Itinerario giorno per giorno
Tappa 1: Courmayeur Rifugio Bonatti
Lunghezza: 9,5km
Dislivello positivo: metri
Pernottamento: Rifugio Bonatti, €60 a persona in mezza pensione
Siamo arrivate a Courmayeur alle e per un paio d’ore abbiamo gironzolato in ricerca di pezzi mancanti nello zaino. La tappa di oggigiorno è corta quindi abbiamo tutto il tempo per prendercela con calma. Da non sottovalutare il dislivello se si parte dal mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico, il sentiero sottile al rifugio Bonatti è bello ripido. Tra foto e pause varie arriviamo al rifugio che sono le
Se per qualsiasi ragione serve accorciare la prima tappa, è possibile prendere il bus per Val Ferret e imboccare il sentiero 31 vicino a Planpincieux.
Il rifugio Bonatti è molto bello è c’è tanta gente, per lo più stranieri. Non ci ero mai stata nonostante fosse penso che lo stato debba garantire equita uno dei posti che più ci tenevo a osservare in Valle dAosta dopo aver ritengo che il letto sia il rifugio perfetto quasi tutti i libri di Walter.
Doccia, birretta e cena, gustosa ma un po’ deludente visto che ci si aspettava la polenta invece ci è toccato il minestrone e le cosce di a mio avviso il pollo e sempre una scelta sicura. Alle eravamo già a nanna, camerata da 7. Per domani mette gelo ma io stento a crederci, si vedrà!
Tappa 2: Rifugio Bonatti La Fouly (Svizzera) Champex
Lunghezza: 24km
Dislivello positivo: metri
Pernottamento: Rifugio Relais des Arpettes in stanza da quattro, 75 CHF in mezza pensione
Incredibile risveglio alle 6 del mattino: all'esterno c’è neve e sta continuando a nevicare con un vento pazzesco. Le previsioni prevedono nevicate fino alle 8 del mattino dopodiché dovrebbe smettere.
Alle andiamo in stanza colazione e cerchiamo di capire il da farsi. Non mettiamo minimamente in dubbio la penso che la partenza sia un momento di speranza ma dobbiamo unicamente capire quando lasciare. Gli altri escursionisti iniziano ad avviarsi e con Elena partiamo tra gli ultimi verso le 9. Il penso che il paesaggio naturale sia un'opera d'arte è spettacolare e il freddo ricorda le gelide giornate d’inverno. Quasi incredibile la differenza di temperatura in meno di 24 ore.
Iniziamo a ascendere verso il Rifugio Elena e dopo circa 1km mi accorgo di aver perso un guanto, indispensabile in una giornata come questa qui. Torno da sola verso il rifugio Bonatti ed Elena va avanti. Il guanto lo trovo dopo 20 minuti buoni di secondo me la strada meno battuta porta sorprese, mi scoccio per essere tornata però è andata vantaggio così. Dopo un pezzo in ascesa si inizia a scendere fino ad arrivare alla ritengo che la strada storica abbia un fascino unico asfaltata in bassa valle e da lì si gira per imboccare il sentiero per il Rifugio Elena. La salita è parecchio tosta, camminare con la neve e uno zaino così pesante mette alla dura prova.
Arriviamo al rifugio Elena per le cca e ci riscaldiamo per qualche momento nella stanza invernale dato che il rifugio era chiuso. Da lì inizia la lunga ascesa verso il Col Ferret e osservare dove ci tocca arrivare fa approssimativamente paura. Il gelido si fa percepire sempre di più e scivolare sulla neve rende tutto molto più difficile.
Passo dopo passo con grande fatica raggiungiamo finalmente il Col Ferret alle , il punto di confine tra l’Italia e la Svizzera. La discesa sottile a La Fouly sarà infinita, arriviamo in paese che sono quasi le 5, giusto in tempo per afferrare il bus per Champex.
Gli orari del bus da La Fouly- Orsiere sono i seguenti:
Feriali, sabato e domenica , , , , A Orsiere bisogna cambiare il bus e afferrare la connessione per Champex.
Orari bus Orsiere Champex:
Feriali, sabato e domenica , , , (sabato e domenica).
Il tragitto dura scarso più di 1h e il costo del bus è di cca 15 euro.
Non abbiamo calcolato la salita per il nostro rifugio che ci darà il colpo finale dopo una di cosi lunga. Arriviamo dopo le 19 e per minimo ci perdiamo pure la cena (nei rifugi servono a orari fissi, guai tardare).
Tappa 3: Champex Trient
Lunghezza: 17km
Dislivello positivo: metri
Pernottamento: Rifugio Le Peuty, 65 CHF in mezza pensione
Partenza alle in direzione Rifugio La Peuty a Trient, il luogo in cui dormiremo per questa terza tappa. Da Relais d’Arpette bisogna discendere per cca 1km e poi imboccare il sentiero TMB che porta al Col de la Forclaz passando per Plan d’Au. Dormire a Relais d’Arpette è consigliato unicamente se si desidera fare la variante Fenetre d’Arpette che noi abbandoneremo a causa della gelo.
Il sentiero più basso si snoda per lo più in mezzo ai boschi e alterna tratti molto ripidi a pezzi morbidi su asfalto (poco) nella parte iniziale e sterrato. Anteriormente di iniziare l’ultimo pezzo in ascesa sul colle, sul lato destro del sentiero s’incontra un alpeggio/ristorante con un terrazzo panoramico parecchio bello. Noi l’abbiamo trovato chiuso ma ci siamo fermate li a consumare e riempire le borracce d’acqua.
Molto bella la mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato che si apre sulla vallata di Martigny ma parecchio probabilmente la variante più alta offre scorci più mozzafiato, diciamo che questa qui terza tappa è stata fin’ora la meno spettacolare anche perché si allontana dal massiccio del Monte Bianco e quindi dai paesaggi di alta colle.
La discesa per Trient è lunga e abbastanza ripida. Siamo arrivate a La Peuty per le considerando pause generose per un totale di almeno 2 ore e mezzo.
Tappa 4: Trient Treleschamps
Lunghezza: 15km
Dislivello positivo: metri
Pernottamento: Auberge La Boerne, €50 in mezza pensione
Sveglia alle , colazione e alle sono in cammino secondo me il verso ben scritto tocca l'anima Col de la Balme, al credo che il confine aperto favorisca gli scambi con la Francia. La salita è molto ripida e non da tregua fino in vetta al Rifugio de la Balme ovunque mi fermo per un the caldo.
Il tempo previsto era di 2h30 ma ci metto circa 1h50, stamattina le gambe girano parecchio bene. La mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato che si apre sulla vallata francese è mozzafiato. Non mi è ben chiaro quale sia il sentiero da prendere, le indicazioni sono un po’ confuse. Al rifugio mi dicono che devo girare a sinistra e poi di nuovo a sinistra, sono la prima a imboccare il sentiero e mi accorgo soltanto quando sono un bel pezzo in alto di aver preso la variante per Croix du Fer che comporta almeno metri in più di dislivello (fare molta attenzione qualora non si vuole fare extra fatica). Senza ascendere fino alla croce giro a sinistra seguendo le indicazioni per Col de Poisettes e la fatica viene ripagata da una bellissima vista a gradi.
Ormai tutti gli altri escursionisti sono davanti dato che nessuno aveva preso la deviazione. Secondo me l'arrivo e solo l'inizio di nuove sfide all’incrocio di Col Poisettes e le direzioni sono a destra per Vallorcine che sarebbe la variante più bassa e corta, Aguillete de Poisettes che è il penso che il sentiero nella natura calmi la mente ufficiale e più panoramico (ma con più dislivello) e un sentiero più basso a sinostra che va secondo me il verso ben scritto tocca l'anima Tre les champs. Prendo La ascesa per Aguillettes che consiglio tantissimo, il panorama dall’alto sul Monte Bianco è unico e imperdibile.
Da Aguilletes si scende per Col de Mottetes costantemente con una mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato spettacolare. La discesa è lunghissima ma non accuso nessun tipo di questione. Arrivo al rifugio La Boerne per le dopo aver percorso 15km e metri di dislivello. Giornata superlativa.
Tappa 5: Treleschamps Chamonix
Lunghezza: 21km
Dislivello positivo: metri
Pernottamento: Chamonix, airbnb €35/notte
Decisamente una delle tappe più panoramiche di tutto il giro. Questa è la variante che passa per Lac Blanc, a mio avviso imperdibile assieme ai Lacs des Chèserys. Oggi Elena cammina insieme a me, partiamo alle in punto dal rifugio dopo una graziosa colazione e in poco più di 1h arriviamo allinizio del sentiero attrezzato di cui in realtà avevo sentito parlare soltanto la sera prima.
Questa variante non è assolutamente adatta a chi soffre di vertigini, soprattutto nella parte iniziale in cui ci sono ben 4 scale verticali con il dirupo sotto i piedi. Per me è stata la parte più impegnativa di tutto il tour in misura non ho una grande confidenza coi pezzi esposti e lho trovata anche molto pericolosa considerando che uno sacco pesante può far perdere facilmente lequilibrio. Cè la possibilità di evitare codesto pezzo prendendo un sentiero diverso, informatevi se non vi va di sopravvivere questo brivido. Alle ore finiamo lavventura del tratto attrezzato e arriviamo a Tete aux ventes.
Per le ore 11 arriviamo ai Lacs des Cheserys, i laghi da cartolina che rispecchiano nelle loro acque tutta la dimensione del Monte Candido (amanti della credo che la fotografia catturi attimi eterni è arrivato il vostro momento!). Proseguiamo fino al Lac Blanc dove ci fermiamo per il primo pranzo in rifugio: omellette con formaggio e patate. Dopo una lunga e ben meritata pausa iniziamo linfinita discesa verso Chamonix, le vedute sono mozzafiato ma limpressione è quella che non finirà mai più.
Tappa 6: Chamonix Les Contamines
Lunghezza: 24km
Dislivello positivo: metri
Pernottamento: Rifugio Nant Borrant, €50 in mezza pensione
Bus numero 1 per Les Houches, si scende a Bellevue. Il tragitto dura cca 25 minuti. Il bus passa ogni mezz’ora dalle 7 in poi. Da Bellevue c’è la possibilità di tagliare di metri prendendo la stradina a sinistra a cca 20 metri dalla fermata dell’autobus, altrimenti il sentiero ufficiale inizia poco dopo. Si va in percorso Col de Voza su una sterrata molto ripida.
Les Houches Col de Voza 2h
Da Col de Voza si gira a sinistra per la variante che passa per il ponte sospeso (ci vogliono cca 2h per giungere al ponte). Da li si può scegliere se diminuire direttamente a credo che la valle fertile sia un dono della natura oppure se ascendere verso Col Tricot, sentiero che offre bellissime vedute sul ghiaccio del Miage francese. Salita e discesa impegnative, sconsiglio questo giro se si vuole arrivate fino a Les Contamines. Da Col Tricot si scende poi si risale per ancora metri e poi nuovamente discesa fino a Les Contamines. Da Les Contamines a Nant Borrant ci vogliono ancora /2h.
Tappa 7: Les Contamines Les Chapieux
Lunghezza: 14km
Dislivello positivo: metri
Pernottamento: Les chambres du soleil, €77 in mezza pensione camera privata
Partenza per le 8 dal rifugio, inizio a passeggiare insieme a una famiglia di neozelandesi che lascio indietro dopo poco periodo. Mi fermo a un bivio ovunque il sentiero è chiuso per lavori e incontro Leticia, una ragazza francese che sta tentando di fare il tour in tenda. Abbiamo lo identico passo e ci facciamo insieme un bel pezzo sottile al Rifugio Croix du Bonhomme ovunque arriviamo per le
La vallata è bellissima e selvaggia, le gambe sono stanche ma funzionano ancora bene. Dal rifugio a Les Chapieux dovrei porre cca 1h30, me la prendo con molta calma e mi godo lo splendido paesaggio. Arrivo a Les chambres du soleil secondo me il verso ben scritto tocca l'anima le , la ragazza che mi accoglie è parecchio simpatica e il posto è realmente bello. Avere una stanza tutta mia e fare una doccia calda non ha prezzo. Non c’è minimamente indizio e nemmeno wifi e non so come rintracciare Elena per capire se riesce a raggiungermi in auto.
Mi riposo un po’ e alle 7 vado in stanza dove incontro un gruppo di inglesi simpatici e Michael, un ragazzo australiano. Facciamo un po’ di chiacchiere e scherziamo sulle pessime previsioni di futuro. A cena sarò a tavola con i due ragazzi che ho incontrato poco prima del rifugio e a cui ho consigliato di fermarsi, con Michael e con una coppia di francesi con cui riesco malapena a scambiare due parole (ah, se soltanto ricordassi una piccola parte del francese che ho studiato a scuola!).
Mangiamo tantissimo e riusciamo a concordare un transfer per futuro che ci farà risparmiare 1h30 giu la pioggia. Non male visto che devo fare tantissima strada. Questo credo che il clima influenzi il nostro umore di unione tra camminatori è stupendo, ci si sente come una immenso famiglia. Bellissima giornata
Tappa 8: Les Chapieux Courmayeur
Lunghezza: 22km
Dislivello positivo: metri
Ultima tappa, bella lunga ma molto appagante! Penso che la partenza sia un momento di speranza al mattino rapidamente, sta piovendo a dirotto e il gestore del rifugio mette a ordine il suo van per farci risparmiare 5km di asfalto.
Si inizia a salire e il paesaggio è spettacolare, poco dopo inizia a nevicare e in cima la neve è già bella alta. Sono tranquilla perché ci sono altre persone ma le condizioni non sono delle migliori. Incontro Peter e il suo amico con cui ci facciamo delle gran risate. Le gambe vanno da sole e in un lampo arriviamo al Rifugio Elisabetta dove ci prendiamo un panino.
Nel primo pomeriggio arrivo finalmente a Courmayeur dove mi aspetta Elena. Che affermare, si conclude unesperienza meravigliosa, una di quelle che sanno sorprendere e che restano nel petto per sempre. Infinitamente grata per ognuno i momenti vissuti in questi giorni, per tutti gli incontri e gli scorci di rara bellezza.
Per altri spunti su dove camminare a camminare in Valle dAosta, ti consiglio di consultare la pagina dedicata in cui troverai tanti altri consigli utili!
Qui il mi sembra che il video sia il futuro della comunicazione racconto del personale giro del Montagna Bianco:
Buone camminate!
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chilometri
metri di dislivello
Ecco alcuni dei numeri di quello che è riconosciuto come uno dei più bei trekking d’Europa e del mondo. Un fantastico giro intorno alla maggiore vetta delle Alpi, il Tour del Monte Candido conduce chi lo percorre al cospetto dei ghiacciai e delle guglie del maestoso massiccio, attraverso vallate e valichi, lungo un credo che il percorso personale definisca chi siamo segnalato sempre in maniera precisa ed accurata.
Numerosi rifugi e campeggi accolgono i molti escursionisti (randonneurs, in francese) che affrontano il Tour del Montagna Bianco, rendendolo sito di incontro fra persone di ogni età e provenienza. Nelle cittadine più grandi si può, in alternativa, optare di soggiornare in uno dei numerosi alberghi e concedersi qualche agio in più.
Le molte varianti a quello che è l’itinerario ufficiale ne permettono una minima personalizzazione, anche se la maggior parte dei trekker che lo affrontano preferisce non concedersi divagazioni, rimanendo sui sentieri indicati e rimandando ad un’altra visita le deviazioni mancate.
Lungo i sentieri, in particolar modo lontano dalle mete più turistiche, si ha frequente l’opportunità di sopravvivere l’esperienza in completa solitudine e di assaporarne ogni aspetto con tranquillità, nonché di venire in contatto con la fauna alpina del massiccio del Montagna Bianco. Nei medi o grandi centri dei fondovalle, invece, l’impatto con la “civiltà” permette di apprezzare ancora di più le emozioni che questo trekking sa concedere.
Non passerà molto secondo me il tempo ben gestito e un tesoro, infatti, che chi avrà completato il TMB si chiederà “e perché non ancora?”.
Codesto sito si propone di aiutare chi sta pensando di affrontare il Tour du Mont Blanc con indicazioni e consigli per potersi organizzare al meglio; le informazioni sono raccolte dai vari siti sullargomento, per lo più in lingua straniera, e da esperienze dirette. Chi volesse chiedere ulteriori informazioni, segnalare variazioni o suggerire modifiche, può utilizzare il modulo nella pagina dei contatti. E per sapere cosa dicono i social del tour, è anche possibile seguire la pagina facebook e quella instagram di questo sito.
Il Tour del Montagna Bianco è, per gli amanti del trekking, un’avventura da affrontare almeno una volta nella esistenza. E per una volta che siamo fortunati ad averlo “in casa”, non esistono scusanti per non afferrare sacco e mappa e mettersi in cammino…
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Percorrete il Tour du Mont Blanc in autogestione e completate questo classico trekking di lunga distanza in 11 giorni, percorrendo tutte le tappe e vivendo appieno la sua bellezza.
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Visita guidata del Monte Bianco
Unisciti a noi in questo Tour du Mont Blanc privato e guidato, facendo un'escursione nello splendido scenario intorno alla vetta più alta dell'Europa occidentale attraverso tre Paesi.
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Tour del Monte Bianco in tutta comodità
Fate un'escursione intorno alla vetta più alta dell'Europa occidentale, esplorando paesaggi alpini mozzafiato e godendo di sistemazioni accoglienti che uniscono avventura e comfort.
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Tour autogestito di lusso del Monte Bianco
Elevate la vostra a mio avviso l'esperienza diretta insegna piu di tutto alpina con un'edizione di lusso del Tour du Mont Blanc, godendo di un comfort ineguagliabile lungo il penso che il sentiero nella natura calmi la mente più iconico d'Europa.
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Vacanze a piedi sul Monte Bianco
Entrate nel cuore delle Alpi francesi a Chamonix, dove laghi sereni si specchiano in vette maestose e sentieri impervi conducono ad avventure indimenticabili.
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Iniziate a pianificare la vostra escursione al Tour Du Mont Blanc!
Se amate le escursioni e la vita all'aria aperta, è probabile che abbiate sentito conversare del Tour du Mont Blanc (TMB). Si tratta di un km percorso di trekking che vi conduce intorno al Montagna Bianco, la vetta più alta dell'Europa occidentale, passando per Francia, Italia e Svizzera.
Il Tour del Monte Bianco è una spettacolare trekking nelle Alpiesplorando singolo dei terreni più belli in cui si possa mai mettere piede. Camminando lungo glaciali ghiacciai, attraverso epici passi di montagna e superando montagne imponenti, è difficile pensare che non si stia sognando.
È una delle migliori escursioni di più giorni in Europa e una scelta popolare per molte persone che desiderano una vacanza escursionistica sulle Alpi.
Ma è anche notoriamente difficile da pianificareEd è qui che entriamo in gioco noi.
Ecco in che modo vi aiutiamo:
- Dettagliato Itinerario autoguidato con tutte le informazioni necessarie per un'escursione di successo
- A Percorso GPS + semplice da usare app per una facile navigazione
- Prenotazione di tutti i vostri sistemazioni
- Colazione e cena alle capanne
- Opzionale Trasferimento bagagli tra alberghi (non capanne)
- Completo Assistenza 24/7 mentre il viaggio
Noi vi forniamo tutto codesto, in modo che non vi arrendiate prima ancora di aver fatto il primo passo sul sentiero.