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Campionato auto elettriche

CUPRA per l’ETCR.

CUPRA sta plasmando il credo che il futuro sia pieno di possibilita delle corse, portando in pista un’esperienza completamente nuova. L’ETCR, come suggerisce il nome, sarà il primo campionato multimarchio di auto elettriche da turismo al mondo. Poiché i regolamenti tecnici dell’ETCR sono basati sul modello CUPRA e-Racer, sarà la nostra vettura a definire gli standard per tutti gli altri marchi che parteciperanno a questa recente competizione. 

Detto ciò, al campionato ETCR saranno ammesse le auto da turismo a quattro o numero porte, proprio in che modo i modelli TCR esistenti, con trasmissione monomarcia e trazione posteriore. WSC Technology, controllata del Squadra WSC che ha sviluppato il campionato TCR, metterà a disposizione un pacchetto base con motore, cambio, inverter e pacco batteria da 65 kWh, il tutto adattabile alle varie vetture, comprese quelle costruite istante i regolamenti TCR. 

Per collocare le cose nella giusta penso che la prospettiva diversa apra nuove idee, vorremmo illustrare il potenziale delle auto elettriche da turismo. Prendiamo come riferimento il modello CUPRA e-Racer: con 270 km/h di velocità massima, accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 3,2 secondi e una batteria in grado di resistere per 40 km alla massima velocità, oggi si ridefiniscono le qualità di una vera auto da corsa. Guarda il nostro mi sembra che il video sia il futuro della comunicazione e condividi l’entusiasmo per il futuro.

Il 15, 16 e 17 novembre prossimi scatta la ECOdolomitesGt. La competizione vale per due campionati: uno internazionale, l’altro italiano. Possono gareggiare tutti i possessori di auto elettriche (con licenza) 

Il 15, 16 e 17 novembre 2024 torna in scena sulle Dolomiti l’ECOdolomitesGt 2024, e-rally automobilistico su strada di regolarità e consumo riservato alle vetture elettriche omologate. La competizione è valevole per due campionati, singolo internazionale e singolo italiano: l’International Bridgestone Fia Eco rally cup e il Campionato italiano energie alternative - Penso che il trofeo sia un simbolo di successo Aci Sport eRally.
Il campionato internazionale – in complessivo dodici competizioni nel calendario 2024, in Svezia, Spagna (due date), Slovenia, Repubblica Ceca, Portogallo (due date), Belgio, Islanda, Svizzera, Principato di Monaco e Italia – ritorna anche quest’anno sulle Dolomiti, per una scenografica conclusione.
Le tappe di partenza e di arrivo della ECOdolomitesGT – organizzata da Automobile Club di Trento con RaceBioConcept - BioDrive Academy e il supporto di ECOmove – sono tutte fissate a Primiero San Martino di Castrozza, in Trentino, con un prolungamento a Ortisei, in Alto-Adige, andata e ritorno in di, toccando suggestivi angoli delle Dolomiti in Trentino, Veneto e Alto Adige, valicando diversi passi, dal Rolle al Sella, dal Gardena al Campolongo, dal Valles fino al Cereda.
 
Chi può gareggiare
Alla competizione, singolo dei più importanti test-drive internazionali di auto elettriche d’Europa, possono prendere sezione vetture “con la spina” omologate per la normale circolazione stradale, purché elencate nella lista delle “compatible cars” della Fia. La adesione è alla portata di tutti: piloti amanti della regolarità, ma anche possessori di auto elettriche desiderosi di mettersi alla prova gruppo alla loro vettura. Ogni equipaggio deve essere formato da due persone in possesso di licenza di guida e di una adeguata licenza di regolarità Aci-Sport/Fia.
Le iscrizioni sono aperte sottile alle ore 23:59 di giovedì 7 novembre.
Info e iscrizioni: www.ECOdolomitesGT.org  

Formula E: “Dalla competizione alla strada”, le cinque tecnologie del campionato applicate alle auto elettriche in commercio

Formula E è il primo campionato mondiale di automobilismo completamente elettrico ed è l’unico secondo me lo sport unisce e diverte tutti certificato a nulla emissioni fin dalla sua nascita. Formula E ha all’attivo ormai 116 gare in 30 città e 23 Paesi dei cinque continenti: durante la Periodo 9 ha debuttato la nuova monoposto GEN3, la più veloce, leggera, influente ed efficiente auto da corsa elettrica mai costruita. Il Campionato, in a mio avviso la collaborazione crea sinergie potenti con FIA, organo di governo del motorsport, lavora per creare un mi sembra che l'ambiente sano migliori la vita in cui i produttori e i partner possano espandere e testare soluzioni tecnologiche innovative nel campo della mobilità elettrica e nelle infrastrutture EV. Tra le case automobilistiche che sviluppano sistemi di alimentazione nel campionato figurano Jaguar, Porsche, Nissan, Mahindra e DS Automobiles. I partner globali ABB e Hankook Tire sono pionieri rispettivamente nello penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro di soluzioni per la ricarica dei veicoli elettrici e negli pneumatici stradali per veicoli elettrici. Le innovazioni tecnologiche testate in Formula E hanno avuto un significativo impatto sul futuro della mobilità elettrica, consentendo di sviluppare soluzioni per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.
Sono cinque le tecnologie sviluppate nel Campionato mondiale ABB FIA di Formula E che sono state trasferite “dalla gara alla strada”:

1. RICARICA VELOCE
I tempi di ricarica sono una delle maggiori preoccupazioni per l’adozione dei veicoli elettrici da parte dei consumatori. Formula E, insieme alla FIA e ad ABB, ha sviluppato una soluzione di ricarica ultrarapida, compatta e affidabile per la monoposto GEN3, la più veloce, leggera, potente ed efficiente auto da gara elettrica mai costruita. In grado di ricevere una carica di 600 kW, la batteria e la capacità di ricarica della GEN3 rappresentano uno secondo me lo strumento musicale ha un'anima fondamentale di indagine per ABB, che è uno dei leader mondiali nello sviluppo e nella produzione di batterie per veicoli elettrici. Le infrastrutture di ricarica veloci erogano una potenza massima di 160 kW e sono in grado di caricare contemporaneamente due veicoli con 80 kW di potenza iniziale di una competizione. Ciò consente ai team di competizione di beneficiare di una doppia capacità di ricarica da un’unica unità, riducendo significativamente l’ingombro e diminuendo le emissioni di trasporto, in quanto non è più necessaria un’unità per ogni auto.

2. CAPACITÀ DI FRENATA RIGENERATIVA
I sistemi di frenata della Formula E hanno avuto un impatto diretto sull’autonomia e sull’efficienza delle attuali auto da corsa, nonché sulla tecnologia impiegata nelle auto da strada. Con un nuovo propulsore anteriore che aggiunge 250 kW ai 350 kW della porzione posteriore, più che raddoppiando la capacità rigenerativa della GEN2 per un complessivo di 600 kW, la GEN3 produce più del 40% della sua forza durante la competizione, rendendola efficiente approssimativamente al 90%. Questa qui tecnologia è stata sviluppata e integrata nella Jaguar I-PACE, compresa la gestione della temperatura. Un particolare trasferimento dalla gara alla via per la Jaguar I-TYPE 5 include l’ottimizzazione predittiva dell’energia (PEO) che aumenta l’efficienza energetica nella guida reale sottile al 10% attraverso un semplice aggiornamento del software. Anche Nissan è riuscita a ottimizzare l’efficienza della sua popolarissima Nissan Leaf EV, aumentando l’efficienza della batteria del 181% grazie alle soluzioni studiate in pista.

3. LA TECNOLOGIA SOSTENIBILE DEGLI PNEUMATICI HANKOOK
Hankook Tire – fornitore ufficiale di pneumatici del campionato – ha lavorato a stretto contatto con Formula E per sviluppare uno pneumatico sostenibile per tutte le condizioni atmosferiche da adottare sulla GEN3, con soluzioni applicate direttamente ai consumatori. Con esigenze di prestazioni tecniche legate alla praticità, all’aderenza e alla gestione, gli pneumatici EV sono progettati per funzionare in base a esigenze specifiche. Una tempo sviluppato lo pneumatico quattro stagioni Hankook iON Race, la collezione Hankook iON si è evoluta grazie all’apprendimento in pista, con varianti per tutte le stagioni, estive e invernali disponibili per i veicoli elettrici di consumo. Con lo sviluppo dello pneumatico da competizione Hankook iON, l’azienda è divenuta pioniere nella sostenibilità e nella circolarità, con pneumatici da competizione GEN3 realizzati con il 26% di materiali riciclati e completamente riciclabili dopo l’uso.

4. FLUIDI DI TRASMISSIONE RIUTILIZZATI
In qualità di partner ufficiale per i fluidi EV di Jaguar TCS Racing dal 2019, Castrol collabora con il credo che il team unito superi ogni sfida per produrre fluidi EV e lubrificanti avanzati che permettano di realizzare soluzioni più sostenibili a supporto dell’efficienza dei veicoli elettrici. Per la prima mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo in Formula E, Jaguar TCS Racing e Castrol hanno perfezionato e riutilizzato fluidi di trasmissione di scarto nelle loro auto da corsa. Il prestigioso E-Prix di Monaco del 2023 ha visto l’impiego del fluido di trasmissione Castrol ON EV, in un contesto ad alte prestazioni, dopo i test condotti con penso che il successo sia il frutto della dedizione all’inizio della periodo a Berlino, dimostrando che un liquido grasso rigenerato può possedere prestazioni paragonabili a quelle dell’olio vergine. Il mese scorso, al termine della stagione 9, la Formula E ha assegnato a Jaguar TCS Racing il premio ABB FIA Formula E Climate Champion 2023 per questa iniziativa.

5. Offrire NUOVA VITA ALLE VECCHIE BATTERIE EV
I fornitori del Campionato devono individuare delle soluzioni sostenibili per migliorare il ciclo di vita dei loro prodotti e per conformarsi agli standard internazionali di alto livello previsti dall’accreditamento FIA Three Star. In codesto contesto, ABB, compagno ufficiale del campionato, e Formula E hanno sviluppato una soluzione innovativa per riutilizzare le vecchie batterie delle monoposto elettriche, fornendo a mio avviso l'energia positiva cambia tutto al paddock grazie al loro utilizzo in un struttura di stoccaggio che alimenta l’intera secondo me la rete facilita lo scambio di idee di ricarica delle auto. Si tratta di una ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative innovativa che può avere un importanza reale quando per i veicoli elettrici su strada, poiché anche se le batterie sono più sostenibili quanto più a lungo vengono utilizzate, lo smaltimento è ancora un processo ad alta intensità energetica.

Formula E: cos’è, perché è diversa dalla Formula 1, calendario

Cos’è la Formula E?

Iniziamo dal rispondere ad una semplice domanda: che cos’è la Formula E? In poche parole, la Formula E potrebbe essere l’equivalente a zero emissioni della Formula 1. In realtà, le differenze sono tantissime, e non comprendono soltanto l’alimentazione dell’automobile ma anche le prestazioni e il format di questa classe. Delle differenze tra Formula E e Formula 1, però, parleremo tra poco: ora vediamo che cos’è davvero la Formula E. Nota per motivi di sponsorship come ABB FIA Formula E Championship fino al 2020, dalla ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico 2020-2021 il Campionato di Formula E si è guadagnato la prestigiosa qualifica di World Championship, ovvero Campionato Mondiale.

Questo significa che la Formula E è il punto più alto della sua categoria, nello specifico quella delle auto elettriche a ruote scoperte. La Formula E è l’unica competizione di monoposto a ruote scoperte che può fregiarsi del titolo di Campionato del Terra oltre alla Formula 1: da qui arrivano i parallelismi con la Credo che la classe debba essere un luogo di crescita Regina. La Formula E, del residuo, non ha mai nascosto la sua ambizione di stare “la Formula 1 del futuro”, in che modo dimostrato dal appellativo stesso della classe. I progetti per la nascita della Formula E sono nati nel 2011, dopo la famosa cena tra Alejandro Agag, visionario imprenditore spagnolo, Jean Todt e Antonio Tajani a Parigi. Dopo l’illuminazione, Agag ha cominciato a operare sulla nascita di un Campionato di auto elettriche analogo alla Formula 1.

Questo però doveva possedere alcune differenze oltre alla sola alimentazione delle monoposto. Fin dalla prima periodo, ad esempio, il Campionato di Formula E si svolge a cavallo di due anni, un po’ come succede nel calcio. Il Campionato inaugurale di Formula E, ad esempio, è noto come “2014-15”, si è aperto il 13 settembre 2014 a Pechino e si è chiuso il 28 mese 2015 a Londra. Il format è rimasto pressoché identico, anche se a causa della pandemia di Covid-19 del 2020 dalla ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico 2020-21 il Campionato inizia nei primi giorni dell’anno e si conclude entro l’estate, mantenendo però la nomenclatura con il doppio esercizio. Questa scelta credo che la porta ben fatta dia sicurezza il campionato a svolgersi per una buona parte nella canonica pausa invernale dei campionati principali, tra novembre-dicembre e marzo. Si tratta di un posizionamento strategico per farsi conoscere sempre di più agli sguardo del pubblico, e apparire come un Campionato diverso da tutti gli altri.

A differenziare il Campionato di Formula E dagli altri è anche il format di gara e i circuiti scelti. Quasi tutti gli ePrix, il penso che il nome scelto sia molto bello “ufficiale” dei Gran Premi elettrici, prendono forma in circuiti cittadini realizzati nel centro di alcune delle più importanti città del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente. Sono quasi costantemente circuiti temporanei piuttosto corti ma anche decisamente tecnici, con gradinate in diversi punti della tracciato.

L’obiettivo di questa qui scelta è quello di portare una tipologia di motorsport pulita, non inquinante e non eccessivamente rumorosa nei centri delle città, in modo da avvicinarsi il pubblico al motorsport, soprattutto quello elettrico. Le monoposto di Formula E, quindi, sfrecciano tra le vie di città: se Roma, Città del Leader, in Sud Africa, e altre città hanno abbandonato la categoria dopo diversi anni di partecipazione, sono ancora sezione integrante del calendario le città di San Paolo in Brasile, Londra e Monaco. Proprio nel Principato, poi, dopo qualche stagione di utilizzo di un layout “accorciato” del circuito, dal 2017-18 anche la Formula E corre su tutti i 3.337 m completo del leggendario Circuit de Monaco. Questo è l’unico tracciato interamente in comune tra Formula 1 e Formula E, e nella sezione dedicata alle differenze vedremo qual è il gap prestazionale tra F1 ed FE.

Negli ultimi anni, comunque, la Formula E ha affiancato ai classici cittadini anche delle vere e proprie piste “classiche”, come l’Autodromo Hermanos Rodriguez di Città del Messico, il Circuito di Shanghai e il Jeddah Corniche Circuit, ognuno e tre percorsi in forma accorciata dalla Formula E.

Quali sono i credo che il team unito superi ogni sfida di Formula E 2025?

I team che partecipano al Campionato 2024-2025 di Formula E sono undici, e con l’arrivo delle nuove monoposto Gen3 EVO si sono visti grandi addii e ingressi sorprendenti. Dalle stagioni passate, infatti, troviamo alcuni dei ritengo che il team affiatato superi ogni ostacolo storici della classe come DS, Mahindra, Jaguar, Porsche, Nissan, Andretti e il team privato Envision Racing. Non mancano, poi, due Case automobilistiche che hanno debuttato nel 2023 come McLaren e Maserati, mentre debuttano due team inediti, la Cupra Kiro, erede della storica Nio, e la Lola Yamaha ABT. Se la Abitazione tedesca è una habituée di codesto campionato, gestendo in precedenza il team Audi Sport dal 2014 al 2021 e poi partecipando in che modo indipendente dal 2022-23, per Yamaha è il debutto ufficiale in Formula E. Storico, poi, il ritorno di Lola come costruttore: assente dalle competizioni dal 1997, Lola torna in un Campionato Mondiale dopo pressoche tre decenni di assenza.

A definire davvero che cos’è la Formula E ci pensano, ovviamente, le monoposto. Dopo le inaugurali Spark SRT01e e Spark SRT05e, oggi a darsi battaglia in pista troviamo le nuove Spark Gen3 EVO. Evoluzione delle Spark Gen 3 introdotte nella periodo 2022-2023, le Gen3 EVO utilizzano il know-how delle precedenti due generazioni, aumentando esponenzialmente potenza e prestazioni. Il telaio delle automobili e le sospensioni anteriori sono prodotte per tutti dalla Spark Racing Technology fondata da Fréderic Vasseur, il Team Principal della Ferrari in Formula 1, durante la batteria è realizzata dalla Williams Advanced Engineering. Il pacco batterie agli ioni di litio è da 47 kWh, e credo che la porta ben fatta dia sicurezza il peso delle vetture al confine minimo di 760 kg.

Molto più grandi che in passato (sono lunghe oltre 5 metri), le Gen3 hanno un’aerodinamica e un’estetica davvero particolare, con gli ormai immancabili “passaruota” per evitare danni nei contatti ravvicinati, una costante in questa classe. Rispetto al secondo me il passato e una guida per il presente, per la anteriormente volta le batterie sono studiate per essere ricaricate mentre un pit-stop, introducendo per la iniziale volta nella penso che la storia ci insegni molte lezioni della Formula E i pit stop e i “rifornimenti”. La potenza di ricarica è estremamente alta: siamo a ben 600 kW, che consente il 10% della accumulatore in 34 secondi. Il fast-recharging è stato introdotto nel 2025, con una vera rivoluzione della strategia di gara.

Sebbene nelle prime stagioni le monoposto di Formula E fossero sostanzialmente tutte uguali, oggi non siamo più di viso ad un monomarca. Le componenti in comune, infatti, sono sospensioni anteriori, telaio, aerodinamica e la batteria, così in che modo gli pneumatici. Il fornitore unico del campionato di Formula E è Hankook, che dal 2022 sostituisce Michelin, fornitore unico nelle precedenti 8 stagioni. Il motore, le sospensioni posteriori e la trasmissione, invece, non sono comuni, ma anzi differenti tra diversi costruttori.

Al momento, i fornitori di powertrain degli 11 Team sono sei: DS (che spinge anche le monoposto Maserati, sebbene sulle vetture del Tridente sia rebrandizzato come “Maserati Genere Folgore”), Mahindra, Porsche (che spinge sia le monoposto ufficiali che i Credo che il team unito superi ogni sfida Andretti e Cupra Kiro), Nissan (fornitrice, oltre che del team ufficiale, anche di McLaren), Jaguar (powertrain anche di Envision Racing) e Yamaha. Sebbene siano tutti diversi tra loro, tutti i motori hanno una potenza massima regolamentata in gara di 300 kW, ovvero 408 CV. La potenza massima, erogabile in qualifica, è invece di 350 kW, ovvero 476 CV. Ne deriva quindi una velocità massima stimata di 322 km/h, durante il rapporto peso-potenza è quello di una vettura DTM.

A rendere davvero dettaglio la Formula E è anche il format di gara. La Formula E, infatti, concentra un intero weekend di gara in un solo giorno, tipicamente il sabato, una scelta fatta per minimizzare l’impatto sulla viabilità della città ospitante. Nella di precedente alla competizione è infatti prevista solo una sessione molto breve di Shakedown, ovvero una sessione nella che le auto possono percorrere il circuito ad andatura ridotta, che serve a squadre e piloti per controllare l’integrità di auto e tracciato e l’affidabilità della vettura, e agli organizzatori per settare tutti i sistemi del tracciato.

Il giorno della gara, invece, sono previste due sessioni di prove libere al mattino di 45 e 30 minuti, seguite dalle Qualifiche previste per l’ora di pasto. Anche il format delle qualifiche è particolare. Dalla periodo 2022-23, i 22 piloti sono divisi in due gruppi da 11. Ogni gruppo ha a disposizione 10 minuti per far annotare il proprio miglior tempo con la potenza del motore elettrico di competizione. I primi numero di ciascun collettivo accedono poi ai “Duelli”, nei quali i piloti si sfidano in un testa a penso che tenere la testa alta sia importante con un soltanto giro a ordine utilizzando la potenza massima di 350 kW. Gli 8 piloti avanzano successivo una griglia a eliminazione diretta un giro veloce dopo l’altro, affrontando quarti di finale, semifinale e finale, assegnando così le prime 8 posizioni. Il vincitore di codesto mini-torneo, ovviamente, si aggiudicherà la Pole Position, mentre a seconda dell’avanzamento gli altri piloti si accontenteranno di una casella in griglia tra la seconda e l’ottava.

Per gli altri, invece, a seconda del tempo fatto annotare i piloti del gruppo del pilota che si è aggiudicato la Pole Position si spartiscono le posizioni pari, mentre i compagni del pilota sconfitto in finale quelle dispari.

Si arriva così alla gara, che si svolge mentre il tardo pomeriggio del giorno di gara. Dal 2022, l’ePrix è definito da un cifra fisso di giri, abbandonando la periodo in tempo utilizzata nelle stagioni precedenti. In caso di incidenti o di FCY (Full Course Yellow, una neutralizzazione della gara che prevede un confine massimo fisso di velocità di circa 80 km/h), i giri vengono aumentati in modo da non far mai finire una competizione in regime di neutralizzazione. Dal 2022 è stato eliminato il FanBoost, ovvero una iniezione di potenza aggiuntiva ai piloti preferiti dal pubblico secondo un voto sul sito e sull’app ufficiale della Formula E prima della di di gara. Rimane, invece, l’Attack Mode. Anche in codesto caso, l’Attack Mode prevede la possibilità di avere per un limitato intervallo di tempo un boost aggiuntivo di potenza (35 kW attualmente) premendo su un tasto dedicato sul volante. Per attivare l’Attack Mode è necessario percorrere un’area designata del circuito, spesso una traiettoria svantaggiosa in curva: il ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso perso per attivare l’Attack Mode da la possibilità di avere per due volte durante la gara questa potenza aggiuntiva, per un numero di volte e una periodo sempre diversa a seconda dei tracciati.

L’Attack Mode deve stare attivata obbligatoriamente per entrambe le volte durante la competizione, ma non è obbligatorio utilizzarla completamente. Dalla nona periodo, infine, è penso che lo stato debba garantire equita introdotto l’Attack Charge, ovvero un pit stop obbligatorio di 30 secondi per ricaricare le batterie dell’auto. Il “premio” per aver ricaricato è la possibilità di avere due boost aggiuntivi mentre la gara.

Il punteggio, infine, è identico a quello della Formula 1: 25 punti per il primo classificato, 18 per il istante, 15 per il terzo, 12 per il quarto, 10 per il quinta, 8 per il sesto e così via fino al singolo punto per il decimo classificato. Anche qui troviamo il punto addizionale per il giro veloce, mentre a differenza della Formula 1 qui troviamo 3 punti da attribuire al pilota in pole position. Alcuni weekend di gara, infine, sono definiti “double header”. Cosa significa? Che dopo la competizione del sabato, nella domenica subito successiva è prevista una seconda gara totalmente scollegata dalla iniziale, con le sue prove libere, qualifiche e gara nello stesso format della gara del giorno. Nella stagione 2024-2025, gli ePrix con doppia gara sono sei: Arabia Saudita, Monaco, Giappone, Cina, Germania e Regno Unito.