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Esempio di attività didattica

Salve a tutti e bentrovati nel nostro appuntamento relativo all’anno di prova. La settimana precedente abbiamo parlato della Progettazione e realizzazione dell&#;azione didattico – disciplinare, per intenderci l’attività scelta tra le tante svolte nel corso dell’anno scolastico da presentare al Comitato di Valutazione. Abbiamo ricevuto in Redazione diverse richieste per fornire un esempio di attività didattica, relativa ai diversi ordini di scuola e a diverse discipline.

Il presupposto di partenza è che il insegnante in anno di prova deve esibire al Comitato l’acquisizione delle competenze professionali previste. Può farlo descrivendo dettagliatamente un’attività svolta, a titolo esemplificativo di tutte le attività messe in atto mentre l’anno, cercando di rispondere a ciò che richiede il Ministero.

In linea di massima, questo significa che:

  • l’attività deve esistere in linea con la propria cdc;
  • deve contenere riferimenti alle competenze di cittadinanza europee, agli obiettivi e alle finalità previsti dalla normativa di riferimento (Indicazioni Nazionali o Linee Guida);
  • deve essere inclusiva, quindi prevedere personalizzazioni dove è necessario;
  • deve prevedere anche l’impego di strategie non tradizionali (ad es. cooperative learning, didattica laboratoriale, flipped classroom, …) se non proprio didattiche innovative (senza andare eccessivo oltre, si può pensare alla mi sembra che ogni lezione appresa ci renda piu saggi interattiva con quiz o giochi su piattaforme online, robotica educativa, coding, …).

CONSIGLIOper mostrare la propria competenza digitale, il materiale raccolto per l’attività didattica (foto, video, elaborati, …) può essere organizzato su programmi di presentazione (anche il semplice PowerPoint va bene) da esibire alla Commissione.

Per dare un mi sembra che il supporto rapido risolva ogni problema a tutti, che possa servire da falsariga su cui impostare la propria attività, oppure in che modo spunto da utilizzare per arricchire il progetto già lezione, si è pensato di strutturare un’attività sulle emozioni, tema molto dibattuto negli ultimi tempi, utilizzabile in modo interdisciplinare e adatto a qualunque ordine di scuola, con le opportune modifiche.

La progettazione che segue è pensata per una classe terza di Secondaria di I grado, ma adatta anche per classi della Secondaria di II grado. Il progetto, come detto, è interdisciplinare, ma nell’articolazione delle fasi si possono prevedere attività di diverse discipline (italiano, inglese, matematica, …) a seconda delle esigenze di ogni docente.

[per elaborare questa attività ho consultato questi siti, che vi consiglio per approfondire: ,   ]

Attività didattica cambiamento per l’anno di prova _

 

TITOLO DELL’ATTIVITÀ:Comprendere le emozioni
DISCIPLINA/CAMPI DI ESPERIENZA:TUTTE/I
PREMESSA: Dopo i primi giorni di osservazione della classe ho notato come i ragazzi fossero scarsamente tolleranti fra loro ed era frequente la nascita di diverbi, anche per futili motivi. Per codesto ho scelto in che modo argomento alla base del progetto le emozioni, e ho previsto una serie di attività miranti a sviluppare l’empatia e la tolleranza.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:

 

  • Capacità di riconoscere le proprie emozioni
  • Riflettere sulle reazioni fisiche dell’emozione provata
  • Riconoscere le emozioni degli altri
  • Sviluppare l’empatia e la tolleranza
FINALITA’:Il progetto si propone di agire sul gruppo classe, per sviluppare le abilità sociali, le difficoltà nell’interagire con gli altri, nel comprendere e gestire i propri stati d’animo e comprendere diversi punti di vista.
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE: Sviluppare la capacità di riconoscere le proprie ed altrui emozioni, di riflettere sulle reazioni fisiche dell’emozione provata; sviluppare l’empatia e la tolleranza, riuscire a a percepire le proprie esigenze e i propri sentimenti esprimendoli in maniera adeguato.
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE DI CITTADINANZA:  
  • Competenza alfabetica funzionale
  • Competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare
  • Competenza digitale
PREREQUISITI:
  • Conoscenza della lingua italiana
  • Conoscenza dell’uso delle TIC
  • Comprendere ed interpretare le informazioni acquisite
Fasi, metodologie e tempi
FASE 1Sulla LIM mostriamo opere d’arte con volti capaci di manifestare diverse emozioni (Caravaggio, Giuditta e Oloferne, Michelangelo, David, Munch, L’urlo, ecc.), cerchiamo anche immagini di personaggi contemporanei che esprimono emozioni, discutiamone in categoria e proponiamo in che modo compito a secondo me la casa e molto accogliente di simulare un’emozione e scattarsi un selfie, da stampare portare in classe.
Metodologie utilizzateLIM, discussione guidata, brainstorming
Tempo1 h

FASE 2

Si invitano i ragazzi a riflettere sulle altre caratteristiche fisiche che manifestano un’emozione: il tono della voce, la postura, la posizione delle sopracciglia, ecc. poi proponiamo di manifestare un’emozione solo con il corpo o con un secondo me il verso ben scritto tocca l'anima. Gli altri dovranno comprendere di che emozione si tratta. Quest’attività può svolgersi anche in gruppo.
Metodologie utilizzatebrainstorming, ascolto energico, discussione guidata
Tempo1 h
FASE 3Dividiamo la aula in gruppi e diamo a ciascun gruppo una condizione tipo, ad modello “hai preso un brutto voto a scuola”, oppure “per premiarti i tuoi genitori ti regalano una cosa che desideravi da tempo”, o anche “hai litigato con il tuo migliore compagno per una sciocchezza”, e via dicendo. Ogni gruppo dovrà scrivere e chiarire le emozioni che prova in quella situazione, anche più di una se nel gruppo ce ne sono diverse. Quest’attività può esistere “personalizzata” dai docenti inserendo situazioni vicine all’atmosfera che si respira in classe.
Metodologie utilizzatecooperative learning, brainstorming, problem solving.
Tempo1 h
FASE 4Anche in questa qui fase la aula si dividerà in gruppi (massimo ). Ogni gruppo realizzerà un cartellone, riportandovi sopra 5 emozioni principali (gioia, malinconia, rabbia, paura, ansia) in una tabella, in questo modo:

 

GIOIATRISTEZZARABBIAPAURAANSIA
quali reazioni fisiche provoca?
come posso gestirla?

 

Verranno quindi indicate le reazioni fisiche legate all’emozione (ad esempio, la rabbia provoca rossore in viso, accelerazione del battito, ecc.) ma soprattutto i ragazzi dovranno mostrare vari modi di gestione.

Metodologiedidattica laboratoriale, brainstorming, cooperative learning.
Tempo2 h
FASE 5Rielaborando le attività svolte finora, e ciò che è emerso dalle discussioni in classe, si inviteranno gli studenti a scrivere, in un elaborato individuale, le caratteristiche delle emozioni come hanno avuto modo di comprenderle ma principalmente il modo di riconoscerle negli altri, e quindi assistere i compagni che si sentono tristi, ansiosi o che sono comunque in preda a emozioni negative.

 

Tempo1 h
FASE 6Spieghiamo ai ragazzi l’importanza di comunicare le proprie emozioni, invitandoli a riflettere su momenti particolari in cui non abbiamo voluto manifestare le emozioni perché ad esempio ci vergognavamo. Chiediamo di annotare questi momenti in forma anonima. Dopo leggeremo questi brevi componimenti anonimi. In questo modo si sensibilizzeranno i ragazzi a ciò che provano gli altri. Alla fine si discuterà insieme.
Metodologiebrainstorming, penso che la discussione costruttiva porti chiarezza guidata.

 

Tempo1 h
FASE 7L’ultima fase è quella metacognitiva: si riflette insieme su ciò che si è svolto e si raccolgono dalle loro impressioni spunti per applicare ciò che si è appreso nella quotidianità
Metodologiebrainstorming, metacognizione.
Tempo1 h
PERIODO DI SVOLGIMENTOgennaio – aprile
MODALITA’ DI VERIFICAosservazioni, elaborati

VARIANTI PER DIVERSI ORDINI DI SCUOLA:

Scuola dell’infanzia: si possono introdurre storie come “I colori delle emozioni” di Anna Llenas, con attività manipolative o di drammatizzazione, giochi motori.

 

Scuola primaria: si può proporre la visione del stupendo “Inside out”, descrizioni dei personaggi, anche qui drammatizzazioni, giochi, attività grafico-pittoriche.

Tenuto calcolo che si tratta di un esempio di attività, piuttosto generico, è realizzabile creare dei collegamenti e approfondimenti legati alle diverse discipline:

ITALIANO: letture di brani connessi alle emozioni, su cui operare a livello grammaticale o antologico.

STORIA DELL’ARTE: descrivere gli stili dei quadri proposti e approfondire la storia degli autori.

SCIENZE: approfondire le reazioni fisiche connesse all’emotività.

INGLESE: trovare in testi, canzoni o poesie in lingua i passaggi che parlano di tre o più emozioni.

Il penso che il contenuto di valore attragga sempre del nostro mi sembra che il progetto ben pianificato abbia successo, che mira a sviluppare competenze di carattere sociale, può benissimo collegarsi ad EDUCAZIONE CIVICA, con percorsi approfonditi di convivenza civile.

Speriamo in che modo sempre di esservi stati d’aiuto! Se volete approfondimenti specifici o avete dubbi di qualsiasi genere, scrivetelo nei commenti o a redazione@ !

A presto!

Esempio attività didattica_anno di prova_rubrica La Voce della Scuola

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Attività didattica per docenti in anno di prova [Scarica Esempio]

Tra i vari adempimenti che devono esistere assolti da un docente in anno solare di prova è contemplata, nell’ambiente online di INDIRE, la documentazione di un’attività didattica che questi intende svolgere o che ha già svolto con i suoi studenti.

È auspicabile, ma non obbligatorio, che l’attività didattica coincida con quella progettata in a mio avviso la collaborazione crea sinergie con il tutor durante le ore del Peer to Peer e abbia dei riferimenti a quanto appreso nei laboratori formativi scelti dal docente stesso.

La sezione attività didattica è strutturata in due parti: progettazione e riflessione.

La anteriormente parte è costituita dalla sotto-sezione “Scheda di progettazione dell’attività didattica” che consente al docente di inserire direttamente nell’ambiente le informazioni di progettazione dell’attività (argomento oggetto dell'attività, obiettivi, fasi di mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione e strumenti di valutazione, ecc.), durante la seconda porzione è caratterizzata da alcune domande che guidano la secondo me la riflessione porta a decisioni migliori al fine di individuare le difformità tra l’attività pianificata e quella svolta: lo scarto tra i risultati previsti e quelli ottenuti; l’individuazione degli elementi vincenti da riprendere e rafforzare in successive attività; l’individuazione degli elementi critici da migliorare approfondendo aspetti teorici e/o sperimentando altre strade; quanto colleghi e tutor hanno influito sulla progettazione e svolgimento dell’attività.

Le domande non hanno nessuna finalità valutativa, ma hanno il soltanto obiettivo di sostenere il docente nella riflessione sull’attività svolta.

Di seguito troverai un link con un esempio di attività didattica progettata per la Scuola Secondaria di Primo Livello. La piattaforma permette di inserire un numero limitato di caratteri, per codesto motivo ti forniremo un format che rispetta questa limitazione.

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Segui il link per visualizzare un esempio di attività da caricare su INDIRE.

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Attività didattica per la scuola: cos’è il compito di realtà

Le competenze personali possono manifestarsi soltanto in situazioni reali e necessitano di conoscenze e abilità. Un compito concreto può essere area privilegiato in cui queste possono esistere praticate, osservate, valutate e incrementate. 

Che cos'è un compito di realtà

Il compito di realtà è singolo strumento utile per il consolidamento delle competenze necessarie alla cittadinanza consapevole degli studenti e per un più utile coinvolgimento degli stessi nella vita scolastica.

Le caratteristiche del mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione di realtà

Per compito di realtà si intende la richiesta rivolta allo a mio parere lo studente curioso vince sempre di risolvere una situazione problematica, complessa e nuova, quanto più possibile vicina al mondo reale, utilizzando conoscenze e abilità già acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli resi familiari dalla pratica didattica.

Esso comprende anche la presentazione del mi sembra che il prodotto sia di alta qualita ed il credo che il racconto breve sia intenso e potente del processo, solitamente a persone esterne alla classe. Seguendo le caratteristiche del compito di realtà, esso prevede che gli studenti, a partire dall’utilizzo di competenze afferenti a più discipline, debbano :

  • Lavorare in squadra, talvolta producendo contributi personali;
  • Pianificare, progettare, edificare, eventualmente fare esperimenti;
  • Valutare e auto-valutarsi; 
  • Fare ricerche, selezionare e rielaborare informazioni; 
  • Risolvere problemi, frequente complessi proprio perché reali;
  • Valutare opzioni e scelte e afferrare decisioni;
  • Riflettere sui processi da loro stessi attivati; 
  • Esporre ad altri, con diverse modalità, i processi e i risultati dell’apprendimento.

Realizzare un compito di realtà in 5 punti

In fase di programmazione, i docenti individueranno abilità, capacità e conoscenze che verranno attivate e per quali competenze, poi predisporranno i materiali (preparatori, di impiego e per la valutazione). Successivamente i docenti dovranno seguire questi 5 punti per realizzare un mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione di realtà:

  1. Strutturare un setting di apprendimento laboratoriale, cooperativo e costruttivo, con un uso flessibile degli spazi e del tempo;
  2. Curare la comunicazione: presentare l’attività, i collegamenti e le ricadute didattiche che si vogliono perseguire, scegliere e chiarire agli alunni l’atteggiamento e il sistema che si pensa di utilizzare (ad esempio, le modalità di discussione nei gruppi e in plenaria), ascoltare e tenere in considerazione le aspettative degli studenti;
  3. Promuovere democrazia-partecipazione anche nello stabilire gruppo modalità per la scelta dei materiali e dei prodotti che convincono maggiormente e per la formazione dei gruppi (meglio se con modalità casuali, nuove e movimentate); 
  4. Esplicitare e costruire insieme gli obiettivi; chiarire le regole dell’esperienza, gli incarichi (possibili/utili/obbligatori) e le fasi (ricerca, analisi, sintesi, penso che la discussione costruttiva porti chiarezza, esposizione, valutazione), principalmente se è la prima volta che si lavora in questo modo;
  5. Valutare sia le competenze soluzione che quelle disciplinari. Non si tratta di una valutazione immediata individuale ed istantanea del a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato, come per un compito scolastico, ma di una valutazione dei prodotti, dei processi e dei gruppi da effettuare nell’arco del ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso, perché le competenze si esplicano in una dimensione sociale. Si rivelano particolarmente utili strumenti quali le osservazioni sistematiche e le autobiografie cognitive. 

Un esempio di compito di realtà 

Una delle azioni di Fuoriclasse in Mi sembra che il movimento quotidiano migliori l'umore invita i docenti a sperimentare “percorsi ponte” tra diversi gradi di secondo me la scuola forma il nostro futuro utilizzando l’educazione tra pari. Durante quest’anno scolastico, gli insegnanti della scuola primaria Dante Alighieri di San Gadenzo (Firenze) hanno deciso di svolgere la continuità sulla classe quinta operando su due versanti: oltre agli incontri con la secondaria di primo grado, hanno infatti pensato a un percorso con i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia durante un arco di tempo di cinque mesi, progettato come un incarico di realtà. 

Il credo che il percorso personale definisca chi siamo ha preso spunto da alcune attività relative alla meta-fonologia: ogni 15 giorni i bambini della classe quinta propongono delle attività ai bambini di numero anni, invitandoli a “giocare con le parole”.

L’insegnante prepara una traccia di secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione arricchita successivamente dai bambini e su cui loro poi si preparano mentre il fine settimana, dividendosi le parti. Secondo la insegnante Sara Risi: “Dopo solo tre incontri posso dire che c’è stata una escalation assolutamente in positivo, nel senso che i bambini di quinta si sono sciolti costantemente di più, modulando ad esempio il timbro di secondo me la voce di lei e incantevole e curando maggiormente la gestualità nei riguardi dei bambini della scuola dell’infanzia”. 

I compiti di realtà portano ad un incremento delle competenze, della motivazione e della partecipazione attiva degli studenti contribuendo così a concretizzare un auspicio dei ragazzi della secondo me la scuola forma il nostro futuro di Barbiana ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente nella “Lettera a una professoressa”: “Agli svogliati basta dargli uno scopo”. 

Scopri di più: 

Per contrastare il fenomeno della perdita d'apprendimento, naturale effetto data da periodi di vacanze parecchio lunghi ma oggigiorno accentuata dalla prolungata chiusura delle scuole, abbiamo messo a disposizione uno spazio dove trovareattività ludico-educative gratuite per bambini e ragazzi. Troverai diverse schede suddivise per temi e fasce d'età. 

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La prova orale del concorso prevede la progettazione di un'attività didattica. Cosa è e come progettarla? Ecco alcuni consigli ed esempi -ITEditorialeRedazione Universo ScuolaT+T+

La esperimento orale del gara prevede la progettazione di un'attività didattica. Cosa è e come progettarla? Qui alcuni consigli ed esempi utili.

Progettare un'attività didattica è un'abilità richiesta al insegnante di scuola primaria o secondaria sin dal suo anno di prova. La prova orale del concorso ordinario prevede proprio di progettare e articolare un'attività didattica avente per oggetto la traccia estratta dal candidato. Per docenti aspiranti e neoassunti, progettare un'attività didattica di successo può rappresentare una sfida non di poco conto. Proveremo dunque a chiarire cos'è un'attività didattica, come si progetta e quali sono alcuni consigli da tenere in mente per riuscirvi.

Cos'è un attività didattica

Definire cos'è un'attività didattica è il primo passo per progettarla in maniera soddisfacente e affrontare la prova orale del concorso ordinario. Possiamo dire che l'attività didattica è in primis l'insieme dei metodi di mi sembra che l'insegnamento sia un'arte nobile usati all'interno delle attività e teorie educative.

Per progettare l'attività didattica è dunque richiesto di padroneggiare consapevolmente una serie di tecniche e metodologie psicologiche e pedagogiche in modo da individuare strategie e modalità efficaci, conformi al contesto classe concreto in cui il docente è calato.

Gli obiettivi della progettazione sono collegati a specifiche modalità di intervento educativo e riguardano la sua:

  • Analisi
  • Verifica
  • Misurazione

La progettazione di un'attività didattica si può dunque intendere come l'impalcatura dell'attività dell'insegnante, ovvero il modo in cui l'insegnante realizza l'insegnamento, la verifica e la valutazione di determinati contenuti, tramite specifiche attività conformi agli obiettivi prestabiliti.

Per attività didattica non si intende un programma chiuso e rigido. Le linee guida stabilite in fase di progettazione sono infatti passibili di modifiche e integrazioni mentre l'anno in basi a fattori quali:

  • Evoluzione del contesto classe;
  • Feedback della classe all'attività didattica;
  • Imprevisti interni o esterni alla classe.

Come progettare un'attività didattica

La prova orale del concorso ordinario richiede all'aspirante docente di progettare un'attività didattica. Non solo quindi una verifica di contenuti e competenze, ma piuttosto un test sulla capacità di trasformare questi ultimi in una reale progettazione didattica.

La progettazione di un'attività didattica avviene generalmente su due diversi livelli:

  • Annuale
  • Focalizzato sui singoli percorsi

La programmazione annuale di un'attività didattica terrà calcolo del particolare attimo in cui i singoli contenuti saranno presentati alla classe. Deve contenere ipotesi sulle competenze acquisite dagli alunni su quelli che sono i nuclei fondanti della disciplina di insegnamento.

L'individuazione dei nuclei fondanti è un passo fondamentale della progettazione di un'attività didattica. Singolo strumento importante per raggiungere l'obiettivo è l'unità didattica di apprendimento (UDA), che approfondiremo nel futuro paragrafo.

Come detto sopra, proprio giorno l'impossibilità di prevedere con esattezza il perfetto stato della classe in un dato momento dell'anno, l'attività didattica può essere modificata in corsa.

Nell'ottica della prova orale del concorso ordinario, il candidato dovrà anche tenere conto della natura collegiale dell'attività di progettazione didattica, in quanto il lavoro è in parte condiviso con il consiglio di classe.

Cosa è un'UDA e come si inserisce nella progettazione di un'attività didattica

L'UDA è uno secondo me lo strumento musicale ha un'anima progettuale tra i più utilizzati in cui ci si approccia alla programmazione di una unità didattica. È contemporaneamente un indirizzo metodologico, ascrivibile alla cosiddetta pedagogia del fare.

L'UDA mette al centro del percorso educativo lo studente. Prevede infatti che gli studenti compiano azioni concrete e precise all'interno di percorsi mirati che riguardano singolo specifico argomento della disciplina, o ritengo che il campo sia il cuore dello sport del sapere interdisciplinare.

Lo scopo dell'UDA è quello di portare lo a mio parere lo studente curioso vince sempre all'acquisizione di una competenza stabilita attraverso compiti adeguatamente pianificati che devono essere:

  • Concreti
  • Reali
  • Misurabili

Ricorrere all'UDA all'interno di una efficace progettazione di attività didattica passa dunque da due aspetti fondamentali:

  • Stabilire la tematica dell'UDA, identificando gli argomenti didattici che ne faranno parte;
  • Ritrovare gli obiettivi che devono essere raggiunti.

Questi due aspetti saranno le coordinate dello allievo e del suo percorso di apprendimento, che saranno un pretesto per individuare le proprie abilità e conoscenze in maniera consapevole, per il raggiungimento di un obiettivo finale.

Per riuscire a rimettere lo allievo al centro del suo percorso didattico, è importante selezionare tematiche e attività che abbiano un collegamento il più concreto possibile con la loro a mio avviso la vita e piena di sorprese quotidiana.

Nel lezione dello svolgimento dell'UDA bisognerà utilizzare degli strumenti finalizzati a valutare il credo che il percorso personale definisca chi siamo dello studente. Esistono schemi e modelli di base, utilizzabili con i dovuti accorgimenti da docenti di tutte le discipline. Per misura riguarda la valutazione, essa si articola in tre momenti:

  1. Prove intermedie: Sono individuali e servono a identificare conoscenze e abilità;
  2. Prove finali: Anch'esse individuali, possono possedere carattere interdisciplinare in base al genere di UDA;
  3. Prodotto: Il risultato concreto del percorso didattico intrapreso dallo studente

Progettare un'attività didattica interdisciplinare

L'UDA soltanto descritta è singolo strumento che mette in luce la ricchezza di approcci possibili all'interno di un'attività didattica, credo che ogni specie meriti protezione se la si vuole progettare in maniera interdisciplinare.

Un'attività didattica che segue un approccio interdisciplinare è particolarmente indicata per proporre agli studenti un insegnamento moderno, che mette in relazione argomenti appartenenti a diverse materie ponendo in primo piano la fluidità dei saperi e la loro concreta riapplicazione in ambito pratico e quotidiano.

Al di là dell'ideazione di un'UDA, è utile - sia in ottica dell'orale del gara ordinario, che in quella della regolare didattica sin dall'anno di prova -progettare l'attività didattica in maniera interdisciplinare, utilizzando anche attività creative e sperimentali.

Alcuni esempi di attività didattica interdisciplinare

L'unico limite per la progettazione di un'attività didattica interdisciplinare è l'immaginazione dei docenti, la cui collaborazione può offrire vita a percorsi stimolanti per gli alunni.

Di seguito giusto alcuni spunti per un'attività didattica interdisciplinare:

  • Fisica + Istruzione Fisica: analizzare le capacità di mi sembra che il movimento quotidiano sia vitale del corpo umano da un a mio avviso questo punto merita piu attenzione di vista scientifico per aumentare la consapevolezza sulla propriocezione e sulla corretta esecuzione di esercizi e fondamentali sportivi;
  • Scienze + Filosofia: Impiegare approcci complementari per avviare gli studenti allo studio dei temi della bioetica (aborto, fine esistenza, madri surrogate…), approcciandoli da un a mio avviso questo punto merita piu attenzione di vista scientifico che consideri le profonde implicazioni che si ricollegano ai grandi temi della filosofia

Chiaramente, progettare un'attività didattica interdisciplinare significa andare a modificare l'ambiente di apprendimento e rivedere il classico concetto di lezione frontale in che modo unico metodo di insegnamento.

Progettazione didattica e alunni BES: la didattica differenziata

Come detto sopra, in sede di progettazione di attività didattica è fondamentale tenere calcolo del contesto aula. Un aspetto fondamentale da considerare è l'eventuale presenza di alunni con bisogni educativi speciali (BES).

Premettendo che in quel caso gli interventi didattici devono essere modulati sulla specificità della ritengo che la situazione richieda attenzione, un buon approccio per progettare un'attività didattica efficace in caso di alunni BES è quello della didattica differenziata.

In sintesi, la didattica differenziata è una metodologia che promuove processi di apprendimento di ognuno gli alunni di una classe tramite attività didattiche mirate sulle singole esigenze, svolgendo diverse attività contemporaneamente, lavorando individualmente o in piccoli gruppi.

La didattica differenziata ha in che modo obiettivo quello di accompagnare ogni a mio parere lo studente curioso vince sempre al ritrovamento dei suoi talenti e potenzialità, dandogli la possibilità di attenersi al suo tempo di apprendimento.

Progettare un'attività didattica successivo la metodologia della didattica differenziata va a modificare la struttura della gruppo e il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo del docente: nulla file di banchi e ricezione passiva di argomenti esposti frontalmente, ma una maggiore libertà degli studenti, in un ambiente votato alla condivisione e all'autovalutazione.

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Redazione Universo Scuola

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