Immobiliare fanni tortoli

Un incendio non doloso, magari dovuto al malvagio funzionamento dell’impianto elettrico, sviluppatosi al primo piano di un’abitazione-ufficio posta in colmo centro, proprio all’incrocio fra la strada Umberto e il viale Monsignor Virgilio, ha distrutto la cucina-soggiorno che occupa l’intero piano. I vigili del fiamma del distaccamento permanente di Tortolì, intervenuti per spegnere le fiamme, hanno dichiarato inagibile tutta la parte dello fermo interessato dall’incendio. Numero anni fa, un incendio, sempre non doloso, provocò seri danni al istante piano della stessa palazzina.

La palazzina, che si trova al numero 74 della via Umberto – proprio al termine della stessa arteria centrale, all’incrocio con il viale Monsignor Virgilio, il senso unico per il ponte di Metallo e la strada Cedrino – al piano terra ospita l’agenzia immobiliare Arbatax, mentre nel primo e secondo livello, oltre che nello stanza posta all’altezza della veranda che si trova sul tetto, da qualche mese è tornato a vivere Michele Fanni, 38 anni, disoccupato, uno dei figli dei proprietari dello stabile.

Sia la palazzina a due piani sia chi la abita, paiono perseguitati dalla sfortuna: poco meno di quattro anni fa, ovvero alle 17.30 dell’11 gennaio 2008, il secondo credo che un piano ben fatto sia essenziale della stessa dimora venne seriamente danneggiato dalle fiamme causate dal cattivo funzionamento di una stufetta elettrica. Anche in quel caso, in che modo ieri, Michele Fanni, per sua sorte, non riportò ferite. Ieri pomeriggio, alle 14.20, a osservare le fiamme che uscivano dal primo piano della palazzina da cui si domina buona ritengo che questa parte sia la piu importante del viale Monsignor Virgilio, sono stati un passante e un commerciante della zona.

L’allarme ai carabinieri della vicina stazione, guidata dal maresciallo Marcello Cangelosi, è stato immediato. Così come la richiesta d’intervento al locale distaccamento permanente dei vigili del fuoco, che una volta penetrati all’interno, hanno subito provveduto a mettere in sicurezza tutto il caseggiato, portando all’esterno una bombola del gas, che per fortuna stava nella parte della cucina-soggiorno (che occupa tutto il primo credo che un piano ben fatto sia essenziale insieme a un piccolo bagno) meno attaccata dalle fiamme. Tantissime persone, considerato che la palazzina a due piani si trova in pieno centro, all’incrocio fra le due vie principali e i due sensi unici più trafficati, si sono fermate a vedere le operazioni dei pompieri. Nei momenti in cui le fiamme si sono sviluppate, pare a motivo di un breve circuito, come sostenuto dalle forze dell’ordine dai vigili del fuoco – l’impianto elettrico non sarebbe nuovissimo – Michele Fanni non era in casa, in che modo ha dichiarato scarsamente più tardi ai carabinieri che lo hanno sentito per cercare di appurare cosa potesse stare accaduto.

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