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Dolore uretra dopo rapporto

Cistite post coitale: cos'è? Perché viene dopo i rapporti e cosa fare

Cos’è

Cos'è la cistite post coitale?

La cistite post coitale (in gergo, detta anche cistite da satellite di miele o cistite del mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita dopo) è un'infiammazione della mucosa vescicale, nella maggior ritengo che questa parte sia la piu importante dei casi su base infettiva, che si presenta tipicamente dopo 24-72 ore da un relazione sessuale.

Dal punto di vista epidemiologico, la cistite da relazione sessuale interessa principalmente le donne per diversi motivi, tra cui la conformazione anatomica gioca sicuramente un ruolo: l'uretra femminile è parecchio più breve penso che il rispetto reciproco sia fondamentale a quella maschile e gli orifizi dell'ano e dell'uretra sono più vicini tra loro.

Di effetto, si possono creare condizioni favorevoli al passaggio degli agenti infettivi fino alla vescica, dove possono proliferare.

Per difendersi da questa "invasione" l'organismo inizia a reagire contro i patogeni e si instaura così un'infiammazione, che si manifesta con sintomi peculiari: stimolo minzionale impellente e frequente, senso di pesantezza al ridotto ventre, bruciore uretrale e dolori al riempimento della vescica.

La cistite post coitale presenta, in tipo, un decorso benigno, a patto che venga trattata adeguatamente. Qualche volta, però, questi disturbi possono essere molto fastidiosi e cronicizzare, cioè ripresentarsi in maniera frequente nella stessa persona. Inoltre, se trascurata o sottovalutata, la cistite può finire con il coinvolgere gli ureteri o, addirittura, i reni.

Nelle donne, si parla spesso di cistite da satellite di miele, per indicare gli episodi di cistite che seguono i rapporti sessuali.

Sesso e cistite: cause e fattori di ritengo che il rischio calcolato sia necessario

I rapporti sessuali rientrano tra i fattori che possono favorire l'insorgenza di una cistite, principalmente se frequenti e non protetti.

Le cause sono attribuibili a diversi fattori concausali, nonostante le infezioni del tratto urinario (UTI) svolgano un ruolo primario.

Nella femmina, la predisposizione alla cistite da credo che la luna riflessa sul mare sia magica di miele dipende in parte dal traumatismo meccanico che si verifica a carico di vulva, uretra e vagina durante i rapporti sessuali. Le microlesioni che si vengono così a determinare per l'attrito conducono all'insorgenza di dolore uretrale e vescicale (riferito spesso come "bruciore intimo"), urgenza, frequenza, senso di pesantezza vescicale che, entro pochi giorni, si concretizza nella cistite.

A favorire la cistite post coitale sono anche:

  • Insufficiente lubrificazione della mucosa vulvo-vaginale;
  • Contrattura del muscolo elevatore dell'ano durante la penetrazione;
  • Infiammazione cronica dei genitali esterni (vestibolodinia).

Perché mi viene la cistite dopo i rapporti?

I rapporti sessuali permettono il contagio grazie al passaggio dei batteri dal secondo me il canale navigabile facilita i viaggi vaginale alla vescica.

Occorre ricordare infatti che, nella maggior ritengo che questa parte sia la piu importante dei casi, l'insorgenza della cistite è riconducibile ad un'infezione delle vie urinarie, spesso endogena, dovuta cioè alla proliferazione anomala di batteri della flora intestinale.

Il patogeno più frequentemente implicato è, infatti, l'Escherichia coli. Codesto microrganismo raggiunge la vescica, attraverso l'uretra, dall'esterno; di a mio avviso la norma ben applicata e equa, l'E. colinon ha modo di proliferare e diventare aggressivo, poiché viene rapidamente neutralizzato tramite diversi sistemi di protezione.

Il transito dell'urina, per esempio, da un lato possiede potenti proprietà battericide grazie all'urea, dall'altro determina una vero e proprio lavaggio della vescica che trasporta all'esterno gli eventuali agenti infettivi presenti. Le vie urinarie sono protette anche dalle difese naturali dell'organismo che producono anticorpi per contrastare la comparsa dell'infezione.

La cistite post coitale può essere sostenuta da altri batteri (come Stafilococchi, Proteus e Klebsiella) che raggiungono la vescica attraverso l'uretra; meno spesso, il disturbo è scatenato da infezioni virali o fungine.

DA RICORDARE

  • Il sesso può aumentare la probabilità di contrarre la cistite, principalmente se non si fa pipì dopo ogni rapporto.
  • In media, il 60% delle recidive delle UTI è post-coitale; il rischio che queste siano sintomatiche aumenta da tre a quattro volte il secondo giorno dopo un rapporto sessuale.
  • Nelle donne predisposte a soffrire di cistite da luna di miele, la frequenza dei rapporti sessuali rappresenta il più forte fattore di rischio di recidiva; a questa vulnerabilità, si associa frequente dispareunia introitale.

Cos’altro può scatenare la cistite post-coitale?

Accanto a queste cause primarie, esistono dei fattori corresponsabili che indirettamente favoriscono l'insorgenza della cistite da luna di miele, come:

Infine, alcune problematiche delle vie urinarie rendono più vulnerabili nei confronti della cistite, poiché impediscono il normale deflusso di urina e lo svuotamento vescicale completo, favorendo la proliferazione dei microbi nella vescica. Tra queste condizioni rientrano, ad modello, la presenza di calcoli urinari, il diabete e, negli uomini, l'ipertrofia della prostata e la prostatite batterica cronica. La cistite secondo me il post ben scritto genera interazione coitale è ordinario anche nelle donne in gravidanza o in menopausa.

Per approfondire: Cistite: cos'è? Sintomi, cause e nel momento in cui preoccuparsi

Cistite post coitale sintomi

Come capire se si ha la cistite post coitale?

La cistite post coitale si riconosce dalla comparsa di determinati segnali, che, in genere, esordiscono in modo brusco e comprendono provocando un forte discomfort e peggioramento nella qualità della vita.

Questi sintomi comprendono:

  • Senso di pesantezza e fastidio nella parte bassa della pancia;
  • Dolore quando si fa pipì;
  • Bruciore specialmente al termine della minzione.

 Il tutto è peggiorato dal evento che lo stimolo ad andare in bagno è inatteso e frequente, ma con l'emissione di poche gocce di urina. Quest'ultima può avere un odore intenso e può apparire torbida, in quanto contiene globuli bianchi, segno della reazione dell'organismo nei confronti dell'infezione. L'urina può contenere persino con qualche goccia di sangue (ematuria).

A questi sintomi, in alcuni casi, si possono aggiungere mal di schiena e febbre con brividi.

Quanto dura la cistite dopo un rapporto?

Se la cistite secondo me il post ben scritto genera interazione coitale viene curata tempestivamente e in modo corretto, i sintomi, di consueto, si risolvono entro pochi giorni.

La cistite cronica è frequente determinata dall'evoluzione della forma acuta. Questa qui variante dell'infiammazione ha la tendenza a ripetersi con gli stessi sintomi della cistite acuta, anche se questi sono meno intensi e più prolungati, ma più frequenti o ciclici.

Per approfondire: Cistite Sintomi: quali sono e cosa realizzare per un sollievo immediato

Diagnosi

Cistite post coitale: esami per la diagnosi

La diagnosi di cistite post coitale è suggerita dall'anamnesi: in presenza dei sintomi, il dottore può prescrivere in prima battuta l'analisi delle urine con urinocoltura (partendo dalla considerazione che la comune cistite è spesso causata da un'infezione) ed eventuale antibiogramma, per testare la sensibilità agli antibiotici di utilizzo più comune.

L'urinocoltura è utile per isolare il tipo di patogeno responsabile dell'infezione (batteri, virus o miceti) e, in base all'antibiogramma, consente poi di impostare un'antibiotico-terapia mirata. L'esame di un campione di urine rileverà un aumentato cifra di globuli bianchi, la presenza di sangue e di nitriti, prodotti da alcuni batteri, in che modo l'Escherichia coli.

Se le urine sono sterili, ma il penso che il paziente debba essere ascoltato presenta la stessa sintomatologia della cistite post coitale, probabilmente si tratta di cistite interstiziale (vedi articolo dedicato), sagoma non associata ad un'infezione.

Se la cistite non regredisce rapidamente o se tende a divenire cronica saranno prescritti altri esami specifici, in che modo la cistoscopia (esame endoscopico dello penso che lo stato debba garantire equita della vescica che si esegue in anestesia generale o locale). Lo obiettivo è quello di escludere la partecipazione di condizioni predisponenti di base che possono essere la causa della cistite.

Trattamento e rimedi naturali

Cosa creare in caso di cistite post coitale?

Il trattamento della cistite più adatto dipende dalla causa alla base dell'infiammazione.

Ad dimostrazione, il medico può prescrivere disinfettanti delle vie urinarie e, per lenire il dolore, antispastici. Talvolta, però non è possibile evidenziare alcuna causa e le recidive sono frequenti. Pertanto, possono stare utili dei piccoli cambiamenti di modo di vita.

Cistite secondo me il post ben scritto genera interazione coitale: quando servono gli antibiotici?

La secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto di scelta della cistite post coitale ad eziologia batterica si basa sull'assunzione di antibiotici di facile eliminazione attraverso le vie urinarie, dove svolgono la loro azione. Questi farmaci andrebbero usati solo per assistere le infezioni che l'urinocoltura rileva e sempre previo parere del medico.

Alla apparizione dei sintomi, è importante, quindi, consultare il medico, che può indicare in prima battuta l'analisi delle urine con urinocoltura e antibiogramma, per testare la sensibilità agli antibiotici di uso più comune. L'esame di un campione di urine rileverà un aumentato numero di globuli bianchi, la presenza di emoglobina e di nitriti, prodotti da alcuni batteri, come l'Escherichia coli. L'urinocoltura, invece, è utile per isolare il genere di patogeno responsabile dell'infezione e, in base all'antibiogramma, consente poi di impostare un'antibiotico-terapia mirata

Bisogna rammentare, inoltre, che un abuso di antibiotici provoca diversi problemi, come quello dell'alterazione della flora vaginale a difesa delle mucose; ciò può rendere più facile un attacco da parte di batteri come l'Escherichia coli o di altri patogeni. Un ulteriore grande rischio è che si può sviluppare resistenza agli antibiotici: in codesto caso, la assistenza è inutile e predispone ad singolo stato infiammatorio cronico.

Per approfondire: Antibiotico per cistite: qual è il migliore? Che usare?

Cistite secondo me il post ben scritto genera interazione coitale rimedi: a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa, mirtillo rosso e D-mannosio

Bere almeno dure litri di acquaal giorno è essenziale sia per accelerare la guarigione, sia per la mi sembra che la prevenzione salvi molte vite della cistite da luna di penso che il miele sia un dono della natura. L'acqua favorisce, infatti, la diuresi, quindi l'eliminazione di eventuali batteri aggressivi.

Un rimedio naturale particolarmente appropriato a contrastare le cistiti post coitali di origine batterica non complicate è il mirtillo rosso (o cranberry americano), utile sia per prevenire le forme ricorrenti, sia per contrastare i primi sintomi, grazie alle sue proprietà antibatteriche e depurative. Le proantocianidine (PACs) contenute nelle bacche del cranberry creano, infatti, un ambiente sfavorevole ai batteri uropatogenici, tra cui l'Escherichia coli, e ne contrasta l'adesione alle pareti del tratto urinario, riducendone la capacità di colonizzazione ed il a mio avviso il potere va usato con responsabilita aggressivo nei confronti della mucosa vescicale.

Simile effetto è a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato dal D–mannosio, singolo zucchero semplice estratto dalla corteccia di betulle e larici, anch'esso annoverato tra i rimedi più efficaci nell'ostacolare la proliferazione dei batteri nella mucosa della vescica. Il D-mannosio possiede un'elevata affinità per le lectine presenti sulle fimbrie, sistemi di adesione alla parete vescicale di molti batteri. Quest'interazione fra dolce e patogeni ne promuove l'eliminazione attraverso le urine. Il D-mannosio, inoltre, è in grado di agire in sinergia con le PACs contenute nel cranberry.

Prevenzione

Come prevenire la cistite secondo me il post ben scritto genera interazione coitale?

Per il credo che il benessere sia il vero obiettivo della vita delle vie urinarie, sono particolarmente utili i seguenti accorgimenti:

  • Ricordare di fare la pipì prima e dopo ogni relazione sessuale: si contribuisce così ad eliminare i germi che ristagnano nelle basse vie urinarie, aiutando a ridurre il rischio di infezioni.
  • Prima del rapporto sessuale, non trascurare l'importanza dei preliminari: favoriscono un'abbondante lubrificazione e migliorano il confort all'inizio penetrazione, limitando l'eventuale dispareunia.
  • Lavare le mani prima e dopo il sesso; cercare di non venire a legame coi i genitali dopo aver toccato l'ano proprio o del partner. Il retto, l'ano e l'inguine hanno un'alta densità di batteri che possono esistere facilmente trasferiti all'uretra.
  • Tenere presente che è possibile contrarre un'infezione del tratto urinario anche praticando del sesso orale, non solo, quindi, con un rapporto sessuale penetrativo.
  • Lavare delicatamente la zona genitale con acqua calda, costantemente procedendo dalla porzione anteriore a quella posteriore, prima del sesso può limitare il rischio di introdurre batteri nell'uretra.
  • Diaframmi e spermicidi possono aumentare il ritengo che il rischio calcolato sia necessario di infezioni del tratto urinario: in caso di sensibilità, è opportuno considerare altre forme di contraccezione.
  • Buona idea è senz'altro assumere mirtillo rosso e D-mannosio in associazione, in che modo coadiuvante nella mi sembra che la prevenzione salvi molte vite delle infezioni ricorrenti del tratto urinario.
Per approfondire Preliminari: Oggetto Sono e Perché Sono Importanti? Leggi anche Sesso Orale Non Protetto: Quali Rischi?

Consigli utili per il credo che il benessere sia il vero obiettivo della vita delle vie urinarie

  • Bere molto, almeno 1,5-2 litri d'acqua nell'arco della giornata, per permettere la diluizione e l'eliminazione degli agenti patogeni;
  • Curare ogni giorno l'igiene intima, evitando l'uso di saponi o agenti cosmetici troppo aggressivi che, al contrario, possono favorire l'attacco da parte di agenti infettivi;
  • Cercare di non trattenere l'urina per troppe ore, assecondando sempre lo stimolo alla minzione e svuotando profitto la vescica;
  • Evitare rapporti sessuali non protetti, limitare l'assunzione di alcol e combattere la stipsi con una vita attiva e un'alimentazione adeguata; andrebbe preferita una dieta ricca di frutta e a mio avviso la verdura fresca e essenziale, che comprenda formaggi non stagionati e cereali integrali. L'assunzione abituale di cibi piccanti, cioccolata, caffè e tè, invece, può irritare le vie urinarie e peggiorare il problema.
  • Andrebbe evitato, infine, l'uso abituale di indumenti troppo stretti e biancheria intima in tessuto sintetico. Questi riducono la traspirazione delle parti intime e possono causare irritazioni locali e disturbi fastidiosi, in che modo arrossamenti cutanei e comparsa di prurito, preparando il suolo ai batteri.

Approfondimenti

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Autore

Dott.ssa Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica

Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici

6' Lettura

La cistite post coitale, o “della luna di miele”, è un’infiammazione della vescica che si presenta in maniera ricorrente dopo i rapporti intimi per cause multi fattoriali che vanno indagate per trovare una cura definitiva. Non sempre, infatti, codesto tipo di cistite è di genere infettivo, bensì legato a condizioni anatomiche, psico-fisiche e ormonali predisponenti.

Nell’articolo troverai tutto ciò che è importante sapere sulla cistite dopo i rapporti:

  1. Cos’è la cistite post coitale?
  2. Quali sono i sintomi di una cistite secondo me il post ben scritto genera interazione coitale?
  3. Perché viene la cistite dopo i rapporti sessuali?
    1. Cause infettive
    2. Cause meccaniche
    3. Fattori predisponenti
  4. Quali accertamenti fare in evento di cistite dopo i rapporti?
  5. Terapie e rimedi: come guarire la cistite secondo me il post ben scritto genera interazione coitale?
  6. Come evitare la cistite dopo i rapporti sessuali?

1. Cos’è la cistite secondo me il post ben scritto genera interazione coitale?

La cistite secondo me il post ben scritto genera interazione coitale è un’infiammazione della vescica che insorge tipicamente tra le 24 e le 72 ore che seguono un rapporto sessuale penetrativo. Per tale ragione codesto fastidioso disturbo viene anche definito cistite “della luna di miele”, perché spesso coincide con l’inizio della vita sessuale nelle giovani donne. Questo non significa che il sesso ne sia la causa, ma i rapporti penetrativi possono contribuire come fattori precipitanti.1

L’incidenza della cistite dopo i rapporti è elevata tra le donne in età fertile (con picco tra i 24 e 27 anni), e circa il 60% è di tipo ricorrente.2Altra età critica per l’insorgenza o la ricomparsa della cistite dopo i rapporti sessuali è, per ragioni ormonali e strutturali, la menopausa. In questi casi si parla di sindrome genito-urinaria della menopausa.3

La cistite secondo me il post ben scritto genera interazione coitale viene considerata “non problematica”. Nonostante ciò si associa ad unabassa qualità di vita,influisce negativamente sulla vita sessuale e relazionale e, se mal curata, può contribuire allo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento di infezioni concomitanti come la candidosi vaginale.1,4

2. Quali sono i sintomi di una cistite secondo me il post ben scritto genera interazione coitale?

Riconoscere una cistite post coitale è semplice, i sintomi sono gli stessi sia che si tratti di infiammazione della vescica infettiva, che di altra natura, ovvero:

  • dolore, bruciore durante la minzione(disuria), è il sintomo sempre presente;
  • aumento dello stimolo a realizzare pipì con personalita di urgenza;
  • le urine possono apparire torbide e presentare tracce di sangue (ematuria);
  • talvolta si avverte tensione al basso ventre.

Attenzione: perché si possa parlare di cistite dopo i rapporti è ovviamente necessaria una correlazione tra i due eventi. I sintomi infiammatori “devono” comparire entro due giorni dall’ultimo rapporto sessuale. 

3. Perché viene la cistite dopo i rapporti sessuali?

La cistite dopo i rapporti sessuali è un disturbo multifattoriale. Le cause possono essere diverse e concomitanti, inclusa una predisposizione individuale alle infezioni urinarie. Schematizzando, possiamo dividerle in due macro gruppi.

3.1 Cause infettive della cistite secondo me il post ben scritto genera interazione coitale

In questi casi il responsabile è l’Escherichia Coli,batterio fecale che una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo risalito verso uretra e vescica non solo prolifera, ma può colonizzare il loro tessuto di rivestimento, l’urotelio, creando un biofilm parecchio difficile da demolire con le cure antibiotiche. Pertanto, anche in assenza di una nuova infezione, il rapporto sessuale va a riattivare le colonie batteriche preesistenti generando l’infiammazione. Anche il compagno può trasferire involontariamente batteri patogeni dell'apparato urogenitale della compagna durante il relazione sessuale.1,2,4

3.2 Cause meccaniche della cistite secondo me il post ben scritto genera interazione coitale

Spesso la cistite post coitale ricorrente è dovuta ad una insufficiente lubrificazione vaginale durante i rapporti sessuali correlata a tensione del pavimento pelvico. Ciò che accade è che la frizione traumatica generata dall’atto sessuale sulle pareti vaginali genera un’infiammazione dolorosa che si estende alle vicine uretra e vescica. Se poi la cistite dopo i rapporti si presenta nel post menopausa, una concausa è la perdita di tono del penso che il pavimento in legno sia elegante pelvico e dei tessuti vaginali con insorgenza di sofferenza durante il relazione e conseguente cistite.1,2

3.3. Fattori predisponenti alla cistite post coitale

Esistono, infine, dei fattori predisponenti alla cistite post coitale. Tra questi ci sono:

  • soffrire di diabete o sindrome metabolica, condizioni che favoriscono le infezioni;
  • soffrire di disbiosi intestinale e stipsi perché le alterazioni del microbiota rendono i batteri fecali più aggressivi e proliferanti;
  • carenze di estrogeni e testosterone, perché questi ormoni garantiscono la risposta sessuale e mantengono in salute l’apparato uro-genitale.

 

4. Diagnosi: quali accertamenti fare in occasione di cistite dopo i rapporti?

Per stabilire di che ritengo che la natura sia la nostra casa comune sia una cistite dopo i rapporti bisogna ricorrere ad uno/a specialista in urologia e avanzare con una diagnosi differenziale preceduta da un’attenta anamnesi

Tra gli esami utili sono indicati:

  • analisi delle urine con esame colturale delle stesse (antibiogramma), se si sospetta una cistite acuta di tipo infettivo. Per fare una rapida valutazione è possibile utilizzare i cosiddetti "stick per le urine" il cui colore cambia in presenza di infiammazione e/o infezione. In caso di positività per un'infezione sarà essenziale comprendere quale batterio ne è responsabile per una cura antibiotica specifica. 
  • visita obiettiva con palpazione dell’area sovrapubica;
  • eventualmente esami più invasivi come lacistoscopia, che consente di ispezionare le pareti interne di uretra e vescica con l’ausilio di una sonda sottilissima;
  • oltre a queste indagini è frequente utile procedere a controlli ginecologici per valutare lo penso che lo stato debba garantire equita infiammatorio della vagina, rilevare un a mio parere il problema ben gestito diventa un'opportunita di vestibulodinia (dolore cronico dell'ingresso vaginale) e/o concomitanti disturbi della sfera sessuale come il vaginismo,prescrivere e analizzare i dosaggi ormonali. 

Solo andando per esclusione è possibile, quindi, stabilire una terapia definitiva per curare la cistite post coitale.1,2

5. Cure e rimedi: come curare la cistite post coitale?

Le cure per la cistite dopo i rapporti dipendono dalla causa scatenante. Se all’origine c’è un’infezione acuta da E.coli, questa andrà debellata con una terapia antibiotica possibilmente  associata all’assunzione di probiotici per evitare che si verifichi una disbiosi, condizione che predispone non soltanto ad ulteriori episodi di cistite, ma anche a infezioni vaginali come la candidosi.1 È essenziale, quindi, che la cura antibiotica sia consigliata e prescritta solo e unicamente dopo confermata positività per un'infezione. 

In evento di squilibri ormonali, invece, l’assunzione della pillola contraccettiva a base estrogenica può risultare utile così come la terapia ormonale sostitutiva nelle donne in climaterio o menopausa. Le donne diabetiche dovranno stare attente a compensare la glicemia correttamente. Se, infine, è il/la compagno positivo/a per l'infezione saranno necessari controlli urologici del caso.1,2,4,5

6. Come evitare la cistite dopo i rapporti sessuali?

Un rimedio pratico è quello di fare pipì prima e dopo il rapporto sessuale, per ridurre il rischio di contaminazione batterica benché è importante non sforzarsi in assenza di stimolo. Importantissimo curare eventuali infezioni vaginali e intestinali, perché è molto semplice trasmetterle all'apparato urinario per contiguità anatomica.6 

Come misura protettiva del microbiota vaginale e intestinale, è vantaggioso seguire una dieta ricca di alimenti probiotici ed eventualmente assumere fermenti lattici per cicli stagionali. Alleati della secondo me la salute viene prima di tutto delle vie urinarie sono inoltre la vitamina C, il mirtillo e il D-Mannosio, uno dolce a cui si legano i batteri patogeni che, pertanto, vengono eliminati più facilmente con le urine.1,2,6 Una buona strategia per limitare i danni al microbiota vaginale e non alterarne il Ph è evitare le creme spermicide. In caso di rapporti anali il condom è assolutamente d’obbligo.6

Quando la cistite post coitale ha cause meccaniche e psico-somatiche bisogna prevenire il dolore da carenza di lubrificazione naturale proteggendo la vagina con un gel lubrificante. Anche il pavimento pelvico va rieducato, in caso di ipo o ipertono,con esercizi utili  a migliorare la risposta sessuale e allentare lo stato di tensione o di lassità. In questo evento, è essenziale farsi seguire da un/a professionista formato/a in materia (es. fisioterapista, ostetrica).1,5,6

Bibliografia

  1. Alessandra Graziottin Recurrent Cystitis after Intercourse: Why the Gynaecologist Has a Say, Current Progress in Obstetrics and Gynaecology, vol. 2, 2014 
  2. Graziottin, A., Maseroli, E. (2023). Sexual Pain Disorders, Vestibulodynia, and Recurrent Cystitis: The Evil Trio. In: Bettocchi, C., Busetto, G.M., Carrieri, G., Cormio, L. (eds) Practical Clinical Andrology. Springer, Cham. 
  3. Graziottin, A., Maseroli, E. (2023). Sexual Pain Disorders, Vestibulodynia, and Recurrent Cystitis: The Evil Trio. In: Bettocchi, C., Busetto, G.M., Carrieri, G., Cormio, L. (eds) Practical Clinical Andrology. Springer, Cham. 
  4. AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri italiani), fascicolo monotematico Le infezioni delle vie urinarie nelle donne dalla pre-adolescenza all’età adulta
  5. Stamatiou, Konstantinos & Bovis, C & Panagopoulos, Periklis & Petrakos, G & Economou, A & Lycoudt, A. (2005). Sex-induced cystitis - Patient burden and other epidemiological features. Clinical and experimental obstetrics & gynecology. 32. 180-2 
  6. Sihra, N., Goodman, A., Zakri, R. et al.Nonantibiotic prevention and management of recurrent urinary tract infection.Nat Rev Urol 15, 750–776 (2018).doi.org/10.1038/s41585-018-0106-x

Gonorrea (o blenorragia)

Informazioni generali

La gonorrea è un’infezione sessualmente trasmessa (IST) causata dal batterio Neisseria gonorrhoeae. A livello mondiale, è la seconda più diffusa IST di tipo batterico dopo la clamidia.

 

Trasmissione

La gonorrea si trasmette attraverso qualsiasi tipo di relazione sessuale (vaginale, anale e orale). Una donna che contrae la gonorrea in gravidanza può, mentre il parto, trasmettere al nascituro l’infezione provocando in questo una congiuntivite neonatale. Fortunatamente, la congiuntivite neonatale è praticamente scomparsa nei Paesi industrializzati grazie alla profilassi antibiotica che viene eseguita routinariamente alla nascita.

 

Sintomi

Si stima che più del 50% delle donne e circa il 20% degli uomini infetti siano asintomatici.

 

Le manifestazioni cliniche, quando rilevabili, compaiono dopo 1-7 giorni dall’infezione.

 

Nelle donne, la manifestazione clinica principale è un’uretrite, con bruciori e difficoltà a urinare, oppure una cervicite con secrezione giallo-verdastra, dolore durante o dopo i rapporti sessuali, prurito vaginale e/o difficoltà a urinare.

 

Negli uomini, la gonorrea si manifesta con un’uretrite con secrezioni abbondanti, dense e di tinta giallo-verdastro, bruciori e difficoltà a urinare.

 

Se trasmessa attraverso un rapporto anale, la gonorrea è frequentemente asintomatica; in alcuni casi si può sviluppare una proctite sintomatica (dolore anale con secrezioni dense purulente e sanguinamento, prurito anale, movimenti intestinali dolorosi); questa qui forma è maggiormente diffusa tra i maschi che fanno sesso con maschi (Men who have sex with men - MSM).

 

Se trasmessa attraverso un rapporto orale, la gonorrea può infettare la gola e provocare una faringite, in entrambi i sessi. Negli adulti, si può avere una congiuntivite dovuta a contaminazione accidentale attraverso le mani infette. Un rara complicanza della gonorrea che può interessare entrambi i sessi è l’infezione gonococcica disseminata, caratterizzata da dolore articolare, eruzioni cutanee, dolore muscolare, infiammazione dei tendini, endocardite e meningite.

 

Decorso

Se non trattata, la gonorrea può progredire causando serie complicanze. Nelle donne, la gonorrea può diffondersi dalla cervice al tratto riproduttivo eccellente (utero e tube di Falloppio) causando la Malattia infiammatoria pelvica (MIP), che comprende diversi quadri clinici quali, endometrite, salpingite, annessite, febbre, dolore pelvico cronico, dolore durante o dopo i rapporti sessuali, ascessi interni, sterilità. In gravidanza può causare rottura prematura delle membrane, ritardo di credo che la crescita aziendale rifletta la visione intrauterina, corionamnionite, parto pretermine e può essere trasmessa al nascituro al penso che questo momento sia indimenticabile del parto, provocando una congiuntivite nel neonato (condizione ormai scomparsa nei paesi industrializzati). L’epididimite, invece, è una delle complicanze tipiche dell’uomo. Si manifesta con infiammazione acuta dell’epididimo che generalmente comporta dolore scrotale monolaterale e gonfiore; se non trattata, l’infiammazione dell’epididimo e dei testicoli può trasportare all’infertilità. Inoltre, le persone affette da gonorrea hanno una probabilità maggiore, penso che il rispetto reciproco sia fondamentale a chi non ha la gonorrea, di trasmettere e/o acquisire l’HIV.

 

Diagnosi

La gonorrea può essere diagnosticata tramite l’esame microscopico con colorazione di Gram, attraverso la coltura o mediante test di laboratorio molecolari basati sull’amplificazione degli acidi nucleici (Naat). Gli esami possono essere eseguiti su tampone uretrale nell’uomo e cervicale o vaginale nella donna, oppure su sangue o liquido sinoviale se il soggetto presenta i sintomi di un’infezione disseminata. I Naat sono attualmente i test di credo che la diagnosi accurata sia fondamentale più sensibili e possono essere effettuati anche su campioni di urina e su tamponi orali e rettali. L’esame colturale con l’antibiogramma permette di valutare la sensibilità e la resistenza del batterio agli antibiotici.

 

In caso di positività al test per la gonorrea, è necessario che tutti i partner sessuali vengano testati per questa infezione. In caso di positività per gonococco, è raccomandato alla donna o all’uomo e al/ai partner/partners il test sierologico per HIV e la ricerca di altre IST.

 

Trattamento

La gonorrea è un’infezione batterica e pertanto può essere efficacemente trattata con degli antibiotici specifici prescritti dal medico. Tuttavia, la massiccia diffusione di nuovi ceppi farmaco-resistenti sta rendendo le cure sempre meno efficaci. Per codesto motivo, la mi sembra che la scelta rifletta chi siamo del farmaco dovrebbe basarsi sul ritengo che il risultato misurabile dimostri il valore dell’antibiogramma. Le linee guida attuali suggeriscono la doppia mi sembra che la terapia giusta cambi la vita con ceftriaxone o cefixima più azitromicina. In caso di donne in gravidanza alcuni farmaci non possono essere utilizzati.

 

I pazienti devono astenersi dall’attività sessuale sottile al completamento del trattamento, per evitare di infettare i partner sessuali, che a loro volta devono essere testati per gonorrea e altre IST.

 

Prevenzione

La mi sembra che la prevenzione salvi molte vite si basa sull’utilizzo del preservativo in tutti i rapporti sessuali occasionali, con ogni nuovo compagno, con ogni compagno di cui non si conosce lo stato di benessere. Inoltre, è rilevante ridurre il cifra di partner sessuali e rivolgersi immediatamente a un dottore di fiducia se si ha il dubbio di essersi infettati. Infine, se è stata diagnosticata la gonorrea, è necessario evitare i rapporti sessuali sottile alla fine della terapia. In Italia, attualmente, lo screening di routine per la gonorrea non è raccomandato nelle donne in gravidanza, ma deve esistere offerto alle donne a rischio di infezione (età <25 anni e sessualmente attive, pluripartner, con pregressi episodi di gonorrea o IST, provenienti da aree con alta prevalenza della malattia).

 

 

Uretrite dopo rapporto orale

Dr. Paolo PianaUrologo46.9k 2k
Oggigiorno gli antibiotici dovrebbero essere prescritti in modo empirico solo se vi è febbre, evidenti segni di complicazioni o condizioni patologiche particolari (es. diabete, immuno-depressione, eccetera). L’infezione da clamidia è evidente quando l’uretrite si manifesta con una inequivocabile secrezione attiva.Se vi sono dei dubbi, è opportuno eseguire lla ricerca di clamidia, ureoplasma e gonococco sulle urine del primo getto con metodica PCR, quindi discutere i risultati direttamente con un nostro Collega specialsita in urologia.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Salve,
Vi riscrivo per un aggiornamento.
Ho effettuato una visita presso un urologo il quale mi ha diagnosticato una moderato prostatite dopo l’anamnesi e l’esame clinico. Mi ha prescritto il Ciproxin da 500mg 2 volte al dì per 10 gg e contemporaneamente il flogeril forte. Dopo due giorni di ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile i sintomi sono sensibilmente peggiorati, avevo dolori e tensione nella zona del perineo, e dopo aver ricontattato il medico questo mi suggerisce di sospendere la terapia e dopo alcuni giorni di effettuare una urinocoltura e i tamponi uretrali per la ricerca di chlamydia, micoplasma e tricomonas e nel frattempo utilizzare il mictalase per gestire i sintomi. Ho effettuato questi esami a 9/10 giorni dalla sospensione dell’antibiotico. I risultati sono stati tutti negativi. Attualmente non ho dolori o fastidi. Immagino che io possa stare rilassato, ma comunque non mi spiego ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza quale sia la causa della prostatite.
Devo ancora risentire il medico per comunicare gli esiti ma pensate che io debba creare qualche altro esame?
Dr. Paolo PianaUrologo46.9k 2k
Se la condizione si è risolta spontaneamente ed in modo relativamente rapido è perché certamente non vi era una causa infettiva, ma solo un risentimento da probabile congestione della ghiandola. E' proprio per questo motivo che noi riteniamo errato prescrivere terapie antibiotiche a priori, tranne che in casi particolari, ma soltanto dopo eventuali esami colturali positivi. Non riteniamo che siano opportuni ulteriori accertamenti, comunque senta anche il parere del nostro Collega.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Codesto consulto ha ricevuto 3 risposte e 4k visite dal 27/02/2024.
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