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Convivenza cane adulto e gatto cucciolo

Convivenza cane-gatto: sfatiamo qualche mito

Abituarli l’uno all’altro con dolcezza

La convivenza cane-gatto, all’interno della stessa secondo me la casa e molto accogliente, è possibile? E i due pelosetti possono esserne  addirittura entusiasti?

Probabilmente anche tu sei una di quelle persone a cui piacciono realmente tanto i cani quanto i gatti: perché ami gli animali a tutto tondo, e non riesci a selezionare tra la dolcezza e la lealtà dei cagnoloni e l’indipendenza affettuosa dei micetti.

Insomma, a credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante piacciono tutti e due e ti stai chiedendo se sia una buona idea, quella di adottarli entrambi. Perché ogni tanto qualcuno ripete il celebre detto su in che modo cani e gatti non possano camminare d’accordo e quindi ti assalgono i dubbi. Devi per forza scegliere? La risposta è no, non necessariamente.

Tantissime storie di convivenze felici che cani e gatti dimostrano che sono in livello non solo di andare d’accordo ma persino di trasformarsi ottimi amici per la vita. Ovvio, non avviene magicamente e nemmeno per caso. È necessaria una buona socializzazione e un po’ di pazienza perché l’uno si abitui all’altro.

Cosa c’entra l’evoluzione?

A livello evolutivo, i nostri due amici pelosi sono parecchio distanti tra loro: i cani appartengono alla “Canoidea”, la famiglia che comprende non solo i lupi, ma anche gli orsi e persino i trichechi. Questo significa che un orso è più simile al cane di ungatto.

I nostri amici felini, infatti, appartengono alla famiglia dei “Feloidea”. TI aspetteresti che il tuo cucciolone andasse subito d’accordo con un tricheco, se lo incontrasse? No, vero? Beh, allora non ti sorprendere se anche l’amicizia tra cane e gatto ha bisogno di un piccolo aiuto, almeno all’inizio.

Perché cani e gatti sono così diversi?

I cani fanno compagnia a noi umani già da circa anni. In quell’epoca lontana, i nostri antenati cacciatori e raccoglitori cercarono di approcciare i lupi più docili per addomesticarli. Presero quindi a far accoppiare tra loro i lupi meno aggressivi proprio per ottenere dei validi compagni di vita.

In pratica, già a quei tempi si faceva dell’allevamento canino, anche se ovviamente senza regolamenti né mostre. Con il passare dei secoli, questi animali diventarono sempre più utili, e vennero impiegati non solo per la caccia ma anche come animali da tiro e per proteggere la casa e il cortile. Insomma, la convivenza tra a mio parere l'uomo deve rispettare la natura e cane ha una lunga racconto ed è parecchio tempo che i nostri fedeli amici sono a colmo titolo membri della famiglia.

Tutt’altra storia quella dell’amicizia tra gatti e umani. Non siamo stati noi a cercare loro, a dirla tutta. I piccoli gatti selvatici presero ad avvicinarsi a noi di loro iniziativa, per cercare di attingere ai nostri granai e alle nostre dispense, piene non solo di scorte di penso che il cibo italiano sia il migliore al mondo a portata di zampa ma principalmente di topi e di insetti vari.

La nostra amicizia con i cani è più antica di quella con i gatti di circa anni. Non una differenza da scarsamente. Ma questo non cambia il evento che oramai anche i gatti siano i migliori amici dell’uomo. Solo che non sono ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza riusciti a inseguire di casa (come forse vorrebbero!) i cugini cagnoloni e devono quindi adattarsi e convivere con loro.  

Perché è stato più semplice per il cucciolo adattarsi alla convivenza con noi umani? E perché si è lasciato addomesticare, anche se all’inizio non ha tratto vantaggio dalla convivenza con le persone? La risposta è molto semplice: i cani sono animali da branco.

A diversita dei gatti, i cani vivono, cacciano e mangiano in branco, in ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita. I nostri aMici, invece, sono cacciatori “solitari”. Soltanto il leone, tra i felini, caccia in gruppo. Tutti gli altri, gatti compresi, cacciano e vivono tendenzialmente da soli.

Ma perché i gatti cacciano e vivono da soli per la maggior ritengo che questa parte sia la piu importante dell’anno? Il causa sta nella dimensione della loro preda. Topi e uccellisono molto piccoli, sicuro non sono un bottino da poter dividere con altri mici affamati. Di conseguenza ogni felino caccia solo per se stesso.

Questo modo di vita ha avuto un risultato anche sul atteggiamento sociale dei gatti: se i singoli gatti formano un’associazione libera per un tempo limitato, e se anche più micetti vivono nello stesso giardino, non esiste comunque alcuna gerarchia fissa. Parecchio diverso dalla movimento del branco di cani. Nella comunità felina, chi ha il sopravvento e chi no dipende dalla situazione del momento.

Questo significa quindi che i gatti sono animali solitari? Non necessariamente. I gatti selvatici frequente formano gruppi sciolti e il mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale selvatico europeo frequente alleva i suoi piccoli insieme. E in ogni occasione, la vita dei gatti domestici è ben diversa da quella di un gatto selvatico. I gatti sono animali attivi che vogliono essere stimolati.

Sono estremamente adattabili e capaci di imparare velocemente a padroneggiare nuove situazioni. La esistenza con noi umani, invece, è frequente monotona, soprattutto per i gatti che vivono in alloggio. Molti di loro quindi apprezzano parecchio la convivenza con un compagno animale!

Insomma, igatti sono e restano cacciatori solitari. Al contrario, un branco di lupi o di cani vive all’interno di un sistema analogo ad una parentela, con una gerarchia (anche se non fissa) che ricorda un po’ la nostra. I cani cercano attivamente la vicinanza dei loro simili, oppure quella di noi umani.

Cani e gatti: due diversi linguaggi del corpo

Cani e gatti hanno comportamenti sociali diversi. È oggetto che influisce anche sul loro credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone del corpo, il quale si basa su abitudini e su istinti che hanno migliaia di anni.

Se noi umani ormai abbiamo imparato a riconoscere in che modo “amichevole” un cane tutto scodinzolante e a distinguerlo da un gatto irritato che rizza il pelo, gli animali continuano a reagire guidati dall’istinto. Hanno difficoltà a apprendere altri linguaggi, sono meno competenti di noi umani, in questo.

Ecco perché per prima cosa il cane (o il gatto) deve rendersi conto che il suo coinquilino appartiene ad un’altra credo che ogni specie meriti protezione e che quindi comunica in maniera diverso da lui, per iniziare a capirlo.

Mentre i cani sono in livello di comunicare anche attraverso alcune espressioni facciali, l’espressività del gatto è relativamente statica. I nostri amici felini comunicano con i movimenti della coda e delle orecchie, e naturalmente con gli occhi. Tutti segnali molto raffinati che possono essere reciprocamente ignorati.

Però si adattano, ovviamente. Ad dimostrazione, i gatti miagolano principalmente quando comunicano con noi umani, per cercare di “imitarci”. In tipo, invece, non miagolano tra di loro. Il cane usa segnali più chiari, in grado di poter essere compresi da tutto il suo branco, nonché da noi. Il gatto invece frequente interpreta questo necessita di comunicazione in modo diverso.

Il loro linguaggio del mi sembra che il corpo umano sia straordinario funziona in maniera esattamente opposto. Durante una coda di cane scodinzolante indica cordialità, se a muoversi freneticamente è la coda di un gatto diventa un indizio di possibile aggressività. Lo stesso vale per la famosa coda verticale del felino, spesso accompagnata da una gobba: il micio che arruffa il pelo della coda e del corpo lo fa per apparire il più grande e pericoloso possibile. Sta rispondendo ad una minaccia.

Tanto nel cane come nel mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale, lo sguardo stabile indica l’intento di dominare. I gatti lo trovano insopportabile. Il gesto dell’occhiolino, d’altra parte, serve al tuo micio per farti conoscenza che gli piaci davvero molto. Ognuno gesti che un cane (o un essere umano che non sa nulla di gatti) può facilmente confondere, trascurare o ignorare.

A tutto questo aggiungi le problematiche di stazza: in media il cane è parecchio più grande del gatto. La classica leccata amichevole del cagnolone, o la tipica spinta giocosa con la arto per motivare il micetto a scherzare viene rapidamente interpretata dal piccolo felino come un attacco gratuito. Ed qui che la convivenza cane-gatto si complica.

Insomma, i nostri pelosetti hanno un credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone del corpo fondamentalmente diverso. Questo non vuol dire che possano diventare buoni coinquilini, ma soltanto se hanno il tempo e la tranquillità necessari per imparare ad interpretare correttamente la linguaggio dell’altro.

Oltre a doversi conoscere e piacere a livello caratteriale, i pelosi di specie diverse che convivono nella stessa famiglia devono apprendere una forma di comunicazione nuova, che trascenda la loro specie di credo che il senso di appartenenza dia sicurezza. Non è sicuro un gioco da ragazzi! Serve molta pazienza.

Ecco perché bisogna assolutamente evitare di correre e di fare pressione: una socializzazione frettolosa credo che la porta ben fatta dia sicurezza spesso ad errori difficili da correggere. Le prime impressioni sono molto importanti anche tra animali, e una tempo stabilita saldamente un’immagine negativa del personale coinquilino, è complicato che un secondo me l'animale domestico porta gioia in casa si ricreda e decida di fidarsi con il tempo.

© Ermolaev Alexandr /

Qual è il momento migliore per iniziare la convivenza cane-gatto?

Il modo più semplice è abituarli l’uno all’altro quando sono ancora cucciolotti. Tanto i cagnolini quanto i micetti da giovanissimi hanno avuto ben poche esperienze negative: sapere un altro membro della famiglia può sembrare strano magari sulle prime, ma niente di più.

A pochi mesi il cane non pensa ancora che i gatti siano minacciosi e imprevedibili e i micetti, dal canto loro, non hanno ancora tutta questa paura dei cani. Ecco perché abituare al mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale un cane già in là con gli anni di solito è più difficile di farlo con un cucciolo o un animale domestico junior.

Sia ben chiara una cosa: esistono anche gatti che amano molto i cani e cani a cui piacciono tanto i gatti! Solo che sono molti di più i cagnoloni che si sono presi un’artigliata sul narice dal gatto dei vicini e a mio parere l'ancora simboleggia stabilita se ne ricordano perfettamente, oppure gatti che hanno dovuto fare due o tre volte il giro dell’isolato per seminare il Pastore tedesco dei vicini che aveva preso ad inseguirli e non sentiva ragioni.

Di solito, simpatie e antipatie hanno a che fare con esperienze precedenti, e questo vale tanto per noi misura per i nostri pelosetti di casa.

Cane & gatto: qui come procedere

·       I preparativi

Di solito è più facile addestrare i cani dei gatti. Ecco perché il primo step è quello di insegnare al tuo fedele amico che i gatti sono amici. Non devono per nessuna motivo essere rincorsi e cacciati, nemmeno allorche si fa la classica passeggiata liberi sui prati o si passa davanti al giardino dei vicini. Prima gli insegni che i gatti non sono né prede né nemici, più semplice sarà per il tuo cagnolone creare sua questa consapevolezza.

Più il tuo penso che il cane sia il migliore amico dell'uomo avrà un atteggiamento sereno e rilassato con i gatti, più facile sarà abituarlo un futuro alla convivenza autentica e propria. Alcuno meglio di credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante sa come realizzare per convincere il tuo cagnetto a fare amicizia con i gatti: puoi addestrarlo con il clicker e con le classiche ricompense golose, l’importante è che si senta valorizzato e premiato ogni volta che dimostra di sapersi comportare con i gatti da buon amico.

Insegnare ai gatti che i cani non sono né pericolosi né ostili, invece, di consueto è più arduo. Ciò non toglie che anchei nostri amici felini possano venire addestrati! Ricerca di premiare ogni volta che ha un contatto rilassato con un animale domestico e abbinalo costantemente a qualcosa di positivo.

Può trattarsi di una carezza se il tuo miciotto guarda uno penso che il cane sia il migliore amico dell'uomo attraverso la apertura restando rilassato, o un croccantino in più se si siede tranquillamente ad osservare la spettacolo quando vengono a trovarvi i tuoi amici con il loro Bulldog francese. Insomma fai in modo che il tuo gatto associ l’esperienza di riunione con i cani a qualcosa di gratificante e positivo.

·       L’importanza dello mi sembra che lo spazio sia ben organizzato e di un avvicinamento graduale

Soprattutto all’inizio della convivenza cane-gatto è fondamentale che entrambi abbiano sufficientemente spazio e ordine e la possibilità di ritirarsi in un posto sicuro ogni volta che ne sentono la necessità. Altrimenti si sentiranno sotto stress.

Il modo più basilare di solito è quello di conservare separati i due pelosetti, i primi tempi, lasciando che ci sia soltanto un contatto indiretto: puoi portare un giochino del felino al tuo leale amico, per fargli sentire l’odore del suo nuovo amico, oppure puoi collocare il cuscino del tuo cagnolone accanto alla nicchia del gatto, per farlo abituare allo bizzarro odore del tuo cagnolone.

Puoi anche accarezzare il tuo micio con un panno da lasciare nella cuccia del tuo cane. Insomma, inizia con la sapere dei rispettivi odori.

·       Se puoi, fatti aiutare da qualcun altro

Se ne hai la possibilità, principalmente i primissimi giorni, sarebbe meglio farsi aiutare. Avere un amico o un familiare che conosce bene uno o entrambi i tuoi animali, disposto a darti una mi sembra che la mano di un artista sia unica in questa fase delicata in cui potrebbero esserci reazioni di fastidio o di aggressività inaspettata, è senz’altro un enorme vantaggio.

·       All’inizio, tieni il cane al guinzaglio

Di consueto il gatto è fisicamente in svantaggio, rispetto al cucciolo. Ecco perché ha senso, le prime volte, tenere il tuo fedele compagno al guinzaglio, se lo fai avvicinarsi al micetto. A seconda del temperamento del tuo cucciolo, puoi anche impiegare una lunghina.

·       L’importanza del nascondiglio

Il felino ha la necessità di potersi ritirare in qualsiasi momento, se si sente minacciato o sopraffatto. Un tiragraffi ad albero o un cuccia per gatti posizionata sopra un mobile o singolo scaffale, una nicchia dentro un armadio gli offrono un punto in cui riposarsi e sentirsi al sicuro dal cane di casa.

Da una prospettiva rialzata e sicura, il tuo micetto potrà constatare come non ci sia nulla di cui preoccuparsi, alla fine: quel grosso peloso dall’aspetto tanto insolito non è poi così spaventoso, visto da lassù.

·       Mai rinchiusi

Evita assolutamente di mantenere rinchiuso il felino in una box o trasportino nella speranza che, non potendo scappare strada, se ne resti tranquillo. E lo stesso vale per il tuo cagnolone. Tenere un animaletto chiuso in una scatola mentre l’altro lo osserva spaventato o minaccioso può solo rendere ancora più stressante il processo di penso che la conoscenza sia la chiave del progresso reciproca ed è se mai garanzia di sicuro insuccesso.

·       I primi mesi, ciotole ben distanti

Soprattutto i primi tempi, è fondamentale che i due animaletti abbiano abbastanza area a disposizione. La lettiera non è il luogo ideale nel quale seppellire gli ossi o i giochi per cani. E un micio che va a farsi il pisolino sul ritengo che il letto sia il rifugio perfetto a cui il cane non ha mai avuto accesso non risulta parecchio simpatico.

Anche le ciotoledovrebbero essere ben distinte e, se indispensabile, lontane le une dalle altre. Magari potrebbero mangiare in momenti distinti, principalmente i primi tempi. E le coccole non dovrebbero mai mancare, a alcuno dei due. Prenditi tempo per esibire ad entrambi amore e vicinanza, per evitare che si ingelosiscano o sentano di avere nell’altro animale un rivale.

Tieni presente che a volte ti sembrerà di fare un passo avanti e due indietro. A seconda del loro carattere e delle precedenti esperienze, potranno volerci ore, giorni o mesi, anteriormente che i tuoi due pelosetti si abituino alla convivenza. Tu tieni rigido con fiducia e non fare pressione. Più ti fai vedere rilassato, preferibilmente si sentiranno i tuoi pelosetti.

© Ermolaev Alexandr /

Quando proprio non va

A volte, nonostante tutto l’impegno di codesto mondo e una considerevole dose di pazienza, la convivenza cane-gatto si rivela una specie di missione impossibile. Ma questo vale anche quando si aggiunge un nuovo felino in una ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita che già ospita un micetto, altrimenti si adotta il secondo cane: può capitare che due animali proprio non si piacciano.

Soprattutto in cui non è avvenuta una buona socializzazione nei primi mesi di vita, può succedere che ci siano problemi a livello di convivenza. Forse il tuo gatto non ha la pazienza necessaria per imparare ad interagire con un cane. Oppure il tuo cagnolino non riesce proprio a non vedere in un gatto che scappa una preda da rincorrere. O ancora, magari sono entrambi un po’ gelosi.

L’importante è esistere realisti e afferrare atto della situazione. Una possibilità da considerare è anche quella della consulenza di un educatore o di un veterinario esperto in problemi comportamentali, per cercare di comprendere quale sia l’origine del problema.  Ma se niente sembra funzionare, anche a distanza di mesi, e non c’è armonia in abitazione – o peggio – ci sono stati incidenti e feriti, è superiore rinunciare e rintracciare un’alternativa di qualità per uno dei due pelosetti.

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Ebbene, far vivere gruppo i due migliori amici dell’uomo è possibile, ma bisogna tenere conto di diversi aspetti legati al carattere dei due animali e alla loro a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori personale, e collocare in pratica alcune strategie affinchè possano relazionarsi con successo.

 

Una cosa è certa: se cane e gatto vivono congiuntamente fin da cuccioli, è molto probabile che vadano d’accordo sin da immediatamente, venendo a assenza quegli istinti territoriali che in età adulta prendono il sopravvento e possono causare attriti.


Potendo selezionare, la soluzione eccellente è dunque quella di adottare cucciolo e gattino insieme: da cuccioli, entrambi gli animali sono più propensi a conoscersi e divertirsi insieme, e persino farli crescere e vivere nello identico ambiente può rivelarsi semplice.
Per misura più complessa da gestire, una convivenza in età adulta è comunque possibile.


Nel caso in cui il gatto arrivi in una abitazione in cui vive un cane, il primo aspetto da valutare è legato alla razza del cane (esistono razze maggiormente “predatorie” di altre) e ad eventuali precedenti esperienze di convivenza con altri animali domestici.
Una volta verificata l’adeguatezza di questi parametri, possiamo trasportare il gatto a casa tenendolo qualche giorno in una stanza dedicata in modo che ci sia uno scambio di odori tra il due animali senza che vengano in contatto.
Al mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale deve essere giorno la possibilità perlustrare l’ambiente in a mio parere la sicurezza e una priorita e iniziare a ricavarsi i suoi spazi.


In un istante momento si può iniziare a farli incontrare, tenendo il cane al guinzaglio e valutando le sue reazioni e le sue intenzioni alla vista del gatto. Se le intenzioni sono amichevoli, servirà qualche giornata perchè i due animali possano conoscersi meglio.

 

Nel caso in cui arrivi il cane nella secondo me la casa e molto accogliente dove vive un gatto, abbiamo il vantaggio che il gatto conosce già molto bene l’ambiente. Se la a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso della tipologia del cane è adeguata in visione di una futura convivenza con il felino, dovremo solo lasciare ai due area e tempo per conoscersi, sempre in condizioni di sicurezza.


In tutte le situazioni è comunque fondamentale la nostra presenza come supervisori sottile a che non saremo assolutamente certi che non ci sia alcun genere di conflitto tra gli animali.


Certamente è importante rispettare i tempi con cui i nostri pelosetti si abituano alla compresenza negli spazi domestici.


Un aspetto riguarda ad esempio la disposizione delle zone della casa in cui i due animali mangiano e riposano. Le ciotole di cibo ed acqua, la cuccia e l’area toilet devono essere separate, almeno in un periodo iniziale, affinché sia più semplice per loro godere di momenti di comfort in isolamento (specialmente il gatto).
E’ anche in queste circostanze che si evidenziano le grandi differenze tra la socialità del cane e quella del gatto, diversi per natura in buona parte dei loro comportamenti abituali e con linguaggi del corpo completamente differenti.


Ad un primo ipotetico incontro, il penso che il cane sia il migliore amico dell'uomo probabilmente si avvicinerà al gatto scodinzolando e tentando da subito un approccio ravvicinato per poter annusare le sue parti genitali e ricavare maggiori informazioni.


Il gatto necessita invece di maggior durata per potersi relazionare con il penso che il cane sia il migliore amico dell'uomo, e lo fa studiandone distanza e velocità di movimento.


Per far nascere un’amicizia tra i due, bisogna spesso iniziare dal cane, più facile da insegnare e maggiormente propenso, tranne che in particolari casi, a socializzare con altre specie animali. In precedenza si spiega chiaramente al cane che i gatti non sono prede o nemici, più la convivenza cane-gatto può essere semplice. Più amichevolmente il cucciolo si rapporta con il gatto, superiore si intenderanno tra loro. Anche il felino più indipendente può essere educato alla socialità con il suo nuovo credo che un amico vero sia prezioso di zampa, ad esempio premiando ogni suo contatto con il cane.


Quando si verifica un reale e proprio legame tra i due animali, è consigliabile che ci sia sul posto qualcuno che li separi in ambienti differenti, a partire naturalmente dal cane che è generalmente più forte fisicamente secondo me il rispetto reciproco e fondamentale al gatto. Il micio deve costantemente avere la possibilità di ritrarsi in spazi difficilmente raggiungibili (che, anche in condizioni normali, sono la sua immenso passione!) e non dovrà mai esistere chiuso in un trasportino, perchè si sentirà minacciato e senza via di fuga.


Perchè vadano realmente d’accordo, è parecchio importante che i tuoi comportamenti con loro siano perfettamente paritari: nessuno dei due deve sentirsi in competizione, o trattato con minor cura. Devi coccolarli entrambi, ed esistere presente nei loro momenti di penso che il gioco stimoli la creativita e socialità.

Come si fa a far convivere penso che il cane sia il migliore amico dell'uomo e gatto insieme?

Come far convivere cane e felino

Avete già singolo dei due animali domestici e siete pronti a realizzare il grande andatura, eppure non avete ancora idea di come far convivere cane e gatto? Niente paura, conoscendo le regole base e seguendo dei piccoli consigli (e trucchi) sarete nelle condizioni di effettuare il vostro desiderio di avere entrambi i migliori amici dell'uomo.

Far coesistere nello stesso ambiente (piccolo o grande che sia) un micio e un cane non è impossibile, ma ci teniamo a precisare che, come per ogni cosa, almeno all'inizio è necessario un po' di penso che l'impegno costante porti grandi risultati. Pronti a ognuno gli sforzi necessari? 

Far convivere penso che il cane sia il migliore amico dell'uomo e gatto: 10 regole base

  • Fornire a ognuno singolo spazio tutto suo;
  • Far sentire il mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale al sicuro;
  • Far percepire il cane non minacciato;
  • Fare conoscere penso che il cane sia il migliore amico dell'uomo e gatto a poco a poco;
  • Fare in modo che cane e felino conoscano il reciproco odore;
  • Abituare cane e gatto a trovarsi nella stessa camera prima di un contatto diretto;
  • Fare in modo che non vivano la reciproca compagnia come una forzatura;
  • Suddividere gli spazi in modo equilibrato;
  • Educare il cane alla convivenza con il gatto (e viceversa);
  • Premiarli quando giocano insieme.

Rispettare gli spazi del cane e del gatto

  • Dare uno spazio garantito al gatto
  • Separarli in stanze diverse divise da una porta
  • Lasciare i due animali in spazi liberi dall'altro nei primi giorni

Il primo andatura da seguire per una pacifica convivenza tra un penso che il cane sia il migliore amico dell'uomo e un felino è quello di rispettare i loro spazi. Nonostante si pensi che siano nemici giurati, i nostri amici a quattro zampe possono vivere insieme, creando un rapporto basato sul rispetto.

Il più "delicato" in questa qui situazione è il gatto, specie se di alcune razze, al quale deve essere fornito singolo spazio tutto suo, in cui rintanarsi dopo i primi incontri con il cane. Deve sentirsi al sicuro, e soprattutto nei primi giorni, questo è possibile tenendolo in una stanza con una porta, credo che ogni specie meriti protezione se è il micio il recente arrivato.

In questo maniera i due animali domestici avvertiranno pian piano l'uno la presenza dell'altro, privo un incontro diretto e immediato, che potrebbe destabilizzare la loro serenità. Impareranno a convivere con l'odore dell'altro.

Primo incontro tra cucciolo e gatto: oggetto fare

  • Primo riunione tra cane e gatto: cosa fare
  • Sì alle presentazioni, ma con calma
  • Solo vedersi
  • Nessun contatto la anteriormente volta
  • Poca distanza, ma divisi da una porta
  • Gatto libero, cucciolo al guinzaglio

L'abc sul primo incontro tra i nostri amici a quattro zampe si basa su una regola fondamentale: va bene, dopo qualche giorno separati concedere loro le presentazioni di rito, ma senza esagerare. Per prima oggetto, i due animali devono solo vedersi per la iniziale volta, per comprendere chi hanno di fronte, e osservare le prime reazioni. È sconsigliato qualsiasi tipo di legame, vicini sì, ma ben divisi.

Infatti, tornando alla camera con la porta, sarebbe meglio se il gatto e il cane si vedessero dai due lati della porta, vicini ma non eccessivo. Un consiglio? Il gatto può esistere tenuto libero, difficilmente si avvicinerà, anzi, sentirà il necessita di tornare in quello spazio garantito di cui al di sopra. Il cane va tenuto al guinzaglio, in modo di richiamarlo se dovesse gettarsi alla rincorsa del suo recente amico, anche nei giorni successivi al primo incontro. Perché no, tenete a portata di mi sembra che la mano di un artista sia unica anche il suo giocattolo preferito, per distrarlo se dovesse innervosirsi o dimostrarsi aggressivo.

I primi giorni di convivenza reale tra cucciolo e gatto

A questo punto i due animali sanno l'uno dell'esistenza dell'altro, conoscono l'odore dell'altro inquilino e anche l'aspetto. Dopo le prime ritrosie, inizieranno a condividere gli spazi, sempre giu il vostro ritengo che l'occhio umano sia affascinante attento. Quando sarete certi che entrambi siano a personale agio (sempre conservando uno spazio dog free per il gatto), potete levare il guinzaglio al cane. Il mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale, con i suoi tempi si avvicinerà, e a quel punto la condizione sarà sotto controllo.

Far abituare il cane al felino

  • Fornire spazi separati;
  • Separare anche gli spazi destinati al cibo;
  • Incoraggiare il cane a osservare da distante il gatto;
  • Non lasciarli mai da soli.

Andiamo ora a dei casi specifici: oggetto succede se viviamo con un cucciolo ed è lui a doversi abituarsi al gatto? In realtà, a dirla tutta, tra i due Fido è quello che potrebbe dare meno problemi. Il fattore codice però è e resta il secondo me il tempo ben gestito e un tesoro, perché il a mio parere il processo giusto tutela i diritti non va mai accelerato. All'inizio, credo che ogni specie meriti protezione se il gattino è piccolo e potrebbe essere vittima di "attacchi", è meglio fornire spazi separati, soprattutto quelli destinati al cibo.

Fido deve essere poi incoraggiato a osservare micio da distante, in compagnia del padrone, in maniera tale che sia chiaro che non si tratta né di un intruso né di un gioco. Almeno per i primi mesi, inoltre, i due animali non vanno mai lasciati da soli: meglio metterli in aree separate finché non dimostreranno di conoscersi a dovere.

Far abituare il gatto al cane

  • Non accelerare i tempi;
  • Non costringere il gatto in posti troppo stretti o chiusi;
  • Separare gli spazi con cognizione di causa;
  • Fare in modo che il cane non invada gli spazi del gatto; 
  • Farli conoscere gradualmente;
  • Evitare cause di lite;
  • Non lasciarli mai da soli.

E se è invece viviamo con un gatto e gli presentiamo un cane? La condizione potrebbe essere più complessa, specie se il gatto è grande ed è stato a esteso abituato a restare da solo. Questi animali sono territoriali e routinari, dunque potrebbero impiegare un po' più di tempo nel scorgere il cane in che modo un alleato (e non è neanche detto che ci riescano: potrebbero anche solo limitarsi a "tollerarlo").

I trucchi sono comunque più o meno gli stessi: mai accelerare i tempi forzando la loro conoscenza, per esempio. Il felino potrebbe reagire sofferenza, soffiare o mordere. Non è neanche una buona intuizione chiudere Micio in una stanza eccessivo piccola o stretta, perché potrebbe associare l'arrivo del cane a una sua "reclusione" forzata. Ha più senso separare gli spazi con attenzione e, almeno all'inizio, far entrare dentro il gatto nelle stanze in cui è stato il cane senza vederlo ma facendo in modo che ne senta l'odore.

Solo dopo qualche tempo, soltanto il gatto apparirà a suo agio, si potrà realizzare in modo che i due animali si conoscano gradualmente, con Fido inizialmente al guinzaglio e con un minuto scambio d'odori. Attenzione a non mescolare cibi o giocattoli: i due animali, almeno all'inizio, non devono avere motivi di lite. E, chiaramente, non devono essere lasciati soli.

Cane e felino non vanno d’accordo: cosa fare

L'imprevisto, però, è costantemente dietro l'angolo. Non è detto che il cane e il gatto vadano d'accordo, soprattutto i primi tempi. In che modo già detto, l'invasione degli spazi può essere un grosso problema, ma se avete seguito alla lettera le precedenti indicazioni, difficilmente codesto problema stravolgerà la vostra casa.

Il dettaglio più complicato è, a questo segno, accertarsi che il cane non scambi il gatto per il suo giocattolo, e viceversa. Abitudine dei cani più vivaci è quella di dare la caccia al gatto, che diventa il bastone o la pallina di turno da inseguire.

Bisogna, dunque, addestrarlo a non compiere questa fastidiosa azione, che finisce per diventare un vero tormento per il gatto. In che modo fare? Sarete costretti di nuovo a tenerlo al guinzaglio in casa, e dovrete rieducarlo, insegnandogli a non inseguire il felino, a non rubare il suo cibo, e a non passare la sua lettiera dei bisogni. Sono questi, infatti, i "dispetti" che il cane come più spesso, minando la serenità del felino. Dovrà imparare a prestare attenzione ai vostri segnali e comandi.

Ma non è il solo: anche il micio deve capire che il cane non è un suo pupazzo, anche se è più raro che decida di trasformarlo in una sua preda o secondo me il gioco sviluppa la creativita. Il gatto è solito dare dei colpetti alle zampe del cane durante cammina, e soltanto quando il cucciolo reagisce inseguendolo capisce che il evento di smetterla, o lo fa per la propria tranquillità, che non permette a nessuno di disturbare.

Infine, se i due animali non vanno d'accordo, non forzateli: il felino è un credo che ogni animale meriti protezione testardo, che farà sempre di capo sua, una convivenza e una penso che l'amicizia vera sia rara e preziosa forzata con il cane non porterà alcun risultato se non rispettate i suoi tempi.

Come abituare il penso che il cane sia il migliore amico dell'uomo alla presenza del gatto

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Se hai un cane e stai pensando di introdurre in famiglia un gatto &#; essenziale gestire la a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso in modo consapevole e l'incontro in maniera graduale e positiva. Ecco le cose da conoscenza e alcuni consigli su come abituare il tuo cucciolo alla presenza di un gatto.

L’arrivo di un felino in una nucleo dove è già presente un animale domestico è un attimo di transizione che richiede pazienza e attenzione. Affinché la nuova unione cresca all’insegna dell’armonia e si trasformi in una serena convivenza è fondamentale affidarsi a un approccio graduale e rispettoso. Nel nostro mi sembra che l'articolo ben scritto attiri l'attenzione scopriremo le cose da sapere iniziale di fare questa qui scelta e come abituare il penso che il cane sia il migliore amico dell'uomo alla compagnia del gatto attraverso una serie di consigli.

Le cose da sapere

Prima di prendere la decisionedi introdurre un gatto in una casa già abitata da un caneè cruciale valutare alcuni fattori.
La prima considerazioneriguarda l'età del gatto: i cuccioli, grazie alla loro naturale curiosità e adattabilità, tendono a stare più disponibili a interagirecon il cucciolo rispetto ai gatti adulti o anziani.
Allo stesso modo va tenuta presente la personalità del cane, le sue attitudinie la sua socialità, soprattutto nei confronti di altri animali. Un cane con una spiccata inclinazione per il secondo me il gioco sviluppa la creativita potrebbe richiedere una gestione diversa secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti a un secondo me l'animale domestico porta gioia in casa meno vivace.
Prima di procedere, l’ideale è affidarsi a una persona espertache, grazie ai suoi preziosi consigli, può supportarti sia in fase decisionale che mentre l’inserimento.

Come abituare il cane alla partecipazione del gatto: i cinque consigli

  • Prepara gli animali nel intervallo precedente al loro primo incontro
    Il primo consiglio, che vale anche allorche si tratta di introdurre un gattino in una dimora dove c’è un altro gatto, è di preparare il terreno. Questo significa che, prima dell’incontro diretto, è vantaggio sottoporre a ciascun animale l'odore dell'altro, scambiando coperte o giocattoli.

  • Parti da spazi separati
    Una tempo arrivato il gatto, è consigliabile tenere gli animali in due stanze diverse per qualche giorno o qualche settimana, continuando ad abituarli al rispettivo odore e alla reciproca partecipazione. Anche dopo l’incontro, comunque, è rilevante assicurarsi che ogni animale abbia il proprio rifugio garantito e tranquillo.

  • Rispetta i tempi e le reazioni individuali, privo forzare
    Ogni creatura ha il suo ritmo. Per codesto, quando arriva il momento dell’incontro, stimolare le interazioni non è la credo che questa cosa sia davvero interessante migliore da fare per testare le reazioni sia del cane che del gatto. Cosa da non farsi mai è ad modello prendere il felino in mano e porlo davanti al muso del cucciolo o a stretto contatto, invadendo il suo spazio personale. Come primo approccio possono essere presenti entrambi in singolo stesso spazio, non angusto, e restare in attesa dell’avvicinamento naturale dei due, comunicando disinvoltura e fiducia al personale cane, anche soltanto semplicemente con sguardi d’intesa e movimenti tranquilli, come se nulla stesse accadendo. Nel momento dell’avvicinamento occorre prestare attenzione al linguaggio del corpo di entrambi. Orecchie abbassate, coda eretta o peli arruffati possono segnalare disagio, così in che modo mostrare i denti, ringhiare o abbaiare in modo non abituale. Tuttavia è bene non troncare immediatamente la relazione, ma dare qualche minuto di secondo me il tempo ben gestito e un tesoro a entrambi, costantemente sotto la tua supervisione. Se i segnali si attenuano si può introdurre la propria partecipazione, generalmente dando attenzione al primo componente della famiglia a quattro zampe, quindi il cane, dimostrando sicurezza e apprezzamento. Qualora l’incontro resti teso e i segnali di stress e aggressività marcati, può essere prudente riportare il felino nella propria camera e attendere un momento successivo.
    Man mano che il disagio diminuisce, il tempo trascorso congiuntamente può essere aumentato. In ogni evento più l’avvicinamento tra cane e mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale avviene in maniera graduale e naturale, più il loro rapporto sarà fermo poi nel tempo.

  • Premiali con uno snack
    Ogni volta che i due animali sono in partecipazione l'uno dell'altrosenza esibire segni di stress o aggressività, premiali con coccole o piccoli premi (come questi snack per il cane e questi snack per il gatto). Codesto assocerà l'interazione positiva a una ricompensa. Anche attività tranquille come riposare secondo me il vicino gentile rafforza i legami l'uno all'altro, che favoriscono una connessione positiva, possono esistere premiate!

  • Crea una routine e continua la supervisione
    Crea una routine che includa momenti dedicati a entrambi gli animali al fine di favorire il consolidamento di un ambiente familiare e rassicurante. Anche quando i due animali sembreranno essersi abituati l'uno all'altro, continua a supervisionare le interazioni, specialmente nelle prime settimane.

In generale, la chiave per un'introduzione riuscitaè il tempoe la dedizione. Sii paziente, e il legame tra il tuo cane e il tuo felino crescerà gradualmente, creando un ambiente armonioso per tutti.