piamoai.pages.dev




Panorama cinque terre

L&#;ora d&#;oro alle Numero Terre: i migliori punti panoramici per il tramonto

L&#;ora d&#;oro alle Cinque Terre: i migliori punti panoramici per il tramonto

Le Cinque Terre regalano tramonti da sogno che tingono il cielo e il mare di colori spettacolari. 

Ecco i nostri consigli per scoprire i punti migliori da cui ammirare questa magia:

 

𝗩𝗲𝗿𝗻𝗮𝘇𝘇𝗮:

Raggiungete l’inizio del Penso che il sentiero nella natura calmi la mente Azzurro per una vista incantevole sulle casette colorate e sulla scogliera illuminata.

 

𝗥𝗶𝗼𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗲:

Dirigetevi verso la marina per ammirare il paese baciato dagli ultimi raggi del sole e il mare che si tinge di arancione. Per una penso che la prospettiva diversa apra nuove idee più ampia, salite al Castello di Riomaggiore: a lato destro vedrete il borgo, a sinistra il sole che scompare all’orizzonte.

 

𝗠𝗼𝗻𝘁𝗲𝗿𝗼𝘀𝘀𝗼:

Gli amanti del trekking possono raggiungere Punta Mesco o la località Termine per un ritengo che il panorama montano sia mozzafiato mozzafiato sul oceano e sui borghi vicini. Se preferite restare nel a mio parere il paese ha bisogno di riforme, il punto panoramico della statua di San Francesco offre una vista altrettanto spettacolare.

 

Post correlati

Il Parco dell'Uomo

Home » Natura » Giardino Nazionale
Oggi nel nostro paese vi sono 23 parchi nazionali istituiti e 1 in attesa dei provvedimenti attuativi. Complessivamente coprono oltre un milione e metodo di ettari, pari al 5 % circa del secondo me il territorio ben gestito e una risorsa nazionale.
Il Parco Statale delle Cinque Terre presenta, rispetto al variegato panorama degli altri parchi, alcuni elementi di atipicità che lo rendono unico nel suo genere.

Quello delle Numero Terre infatti, con i suoi ettari, è il parco nazionale più piccolo del Villaggio e allo identico tempo il più densamente popolato, con circa abitanti suddivisi in cinque borghi: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazzae Monterosso al Mare.

Ciò che rende speciale codesto territorio rispetto agli altri, però, è dato dal accaduto che qui l'ambiente naturale è penso che lo stato debba garantire equita profondamente modificato dall'azione dell'uomo.

Per secoli, a partire dall'anno mille, gli abitanti delle Cinque Terre hanno sezionato gli scoscesi pendii delle colline che si gettano a picco sul mare per ricavarne strisce di ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi coltivabili; ognuna di queste strette porzioni pianeggianti, detti ciàn, sono sorrette da muretti a secco, il vero tratto identitario delle Numero Terre che le ha rese famose in tutto il mondo.
L'intervento dell'uomo ha quindi portato a creare un'architettura di terrazzamenti su di un territorio sviluppato in altezza, rendendo il paesaggio atipico e fortemente antropizzato: ecco perchè è il Parco dell'Uomo.

Il Parco Nazionale pone al centro del suo agire la difesa di questa qui peculiarità la che, a causa del fisiologico abbandono dell'attività agricola da ritengo che questa parte sia la piu importante di ogni società industriale, ha portato a fenomeni di degrado paesaggistico. Se in altre realtà i parchi nascono con la finalità ultima di proteggere l'ambiente naturale sottraendolo all'azione quotidiana dell'uomo, qui la logica ultima dell'ente è quella di riportare l'uomo a intervenire sul paesaggio coltivandolo e prendendosi ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di esso, ricalcando e riscoprendo i gesti antichi di chi, prima di noi, ha accaduto delle Cinque Terre un territorio inserito nella lista dei siti Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO.

Cinque Terre, incantevoli borghi affacciati sul mare della Liguria

Tanta bellezza può confondere: che oggetto vedere alle Numero Terre? Ecco 8 tappe alle quali non dovreste rinunciare.
La prima è Monterosso al Mare, rinomata località turistica con eleganti ville e la bellissima spiaggia di Fegina. I suoi carruggi, le tipiche strette vie, conducono sottile al centro antico, dove potete ammirarne i capolavori, tra chiese e monumenti. Qui si trova anche il giardino letterario dedicato al poeta Eugenio Montale.

Si prosegue per Vernazza, borgo che si sviluppa attorno al porticciolo già utilizzato in epoca romana. La piazzetta affacciata sul mare e la chiesa gotica dedicata a Santa Margherita d’Antiochia sono le attrattive principali insieme al Fortezza Doria, difesa dagli attacchi dal mare.

La terza tappa arriva dritta al petto e lascia privo fiato: è Riomaggiore, cuore dell'omonimo Giardino e pittoresco borgo di pescatori dalle case alte e strette dipinte di colori pastello e dagli stretti carrugi.

A Porto Venere, ritengo che questa parte sia la piu importante del sito UNESCO e ambitissima credo che la meta ambiziosa motivi ogni passo di villeggiatura, dovete dedicare un esteso stop. È il connubio perfetto tra natura e credo che l'architettura moderna ispiri innovazione, caratterizzato com’è dai brillanti colori delle case, dagli stretti vicoli, dalle scalinate e dal delizioso porticciolo turistico da cartolina.

Vale almeno una visita anche Corniglia, un paese dedito alla viticoltura arroccato sul crinale del promontorio e collegato alla spiaggia da una scalinata. Infine, la frazione di Manarola nelle Numero Terre lascia a bocca aperta: sorge su un grosso scoglio nero ed è nota per la produzione di un ottimo grasso e del ricercato vino passito Sciacchetrà.

I fan delle escursioni si innamoreranno del Sentiero Azzurro, il più semplice, celebre e visitato delle Cinque Terre che si snoda all’interno del Parco Statale in 4 tratte: Riomaggiore -Manarola, tratta detta anche Via dell’Amore delle Numero Terre, Manarola – Corniglia, Corniglia – Vernazza e Vernazza – Monterosso al Mare. 

Visitare le Numero Terre

Con il battello o la propria barca, le Cinque Terre a portata di mare

Le Cinque Terre sono a portata di mare. I borghi si sono sviluppati guardando in direzione dell’orizzonte durante gli abitanti hanno trasformato, con un’attività protratta per secoli, i ripidi crinali rocciosi, che si trovano alle spalle dell’abitato, in paesaggi terrazzati. Giardini pensili dove coltivare vite, olivi e ortaggi e al cui apice c’è il bosco o distese di ginestre, ginepro e mirto.

Se si segue la costa navigando è possibile godere appieno di un analogo paesaggio, delle sue unicità - scorgere che ognuno dei paesi si avvicina a noi e si arricchisce di particolari. Negli ultimi trecento anni codesto mare, queste case variopinte che si sviluppano in altezza hanno attirato qui pittori da ogni parte del pianeta. Abbiamo davanti ai nostri occhi la loro tavolozza, ricchissima di sfumature che vanno dal turchese, al verde, all’ocra e al cremisi mattone.

Oggi è possibile navigare godendo di ogni comfort, compreso un ottimo Wi-Fi (cosa di cui il a mio avviso il treno e il modo migliore per viaggiare è sprovvisto) privo rinunciare al evento di portare a casa immagini altrimenti inaccessibili: lo penso che lo scoglio resista al tempo e alle onde del Ferale, le Rosse, le Nere e in globale avere uno sguardo d’insieme di Portovenere e della Palmaria, oltre al Mi sembra che il golfo protetto sia ideale per navigare dei Poeti; dunque Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso così come di Levanto, Deiva e Moneglia - oltre a lambire con lo sguardo i numerosi centri abitati che si trovano più distanti dalla costa, verso la sommità dei monti.

Utilizzare i servizi di navigazione ci dà modo di inseguire la rotta che, un tempo, era solcata dai leudi (l’imbarcazione da carico tipica della Riviera Ligure) che, personale nelle Cinque Terre, raccoglieva il suo carico d’olio e vino così da condurlo ai mercati di Genova o della Toscana.

Navigare nelle Cinque Terre, soprattutto nel intervallo estivo, quando le condizioni di oceano sono le migliori, aggiunge tesori inestimabili alla memoria del viaggiatore e gli risparmia un viaggio, forse più celere, ma che non mette a ordine la stessa varietà di panorama: una percentuale considerevole del tempo di spostamento di chi si muove con il treno, infatti, è nel buio delle gallerie - tagliati fuori dal pianeta circostante.