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Cosa vedere oggi in sardegna

Eventi Sardegna

Qualcuno dice sia l’isola più bella del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente, con quelle spiagge di sabbia finissima e quel mi sembra che il mare immenso ispiri liberta color smeraldo, sinceramente difficile da individuare da altre parti, per cui è meta ambita di qualsiasi turista appassionato di mare, ritengo che il sole migliori l'umore di tutti e buona tavola; noi non sappiamo se è la più bella in assoluto, ma certamente è un terra emersa talmente bella che riesce a incantare chiunque sbarchi sul suo suolo: è la Sardegna, ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi di contrasti paesaggistici aspri, di persone ruvide e ospitali, di capolavori culinari e di preziosi monumenti storico-artistico-culturali.

La Costa Smeralda, con Approdo Cervoe le sue rinomate spiagge, le Sette Sorelledell’Arcipelago della Maddalena, il Gennargentu, i misteriosi complessi nuragici che testimoniano la storia millenaria della regione, i borghi marinari che animano i approssimativamente duemila chilometri di costa, la “case delle streghe” del Sulcis Iglesiente, il profumo di mirto, quello di corbezzolo e quello di rosmarino selvatico che si sentono nell’aria, i malloreddus, la burrida, il pecorino sardoe il Cannonausono solo alcuni dei motivi che rendono questa regione unica e irripetibile.

Con questa qui nostra guida sugli eventi in Sardegna vogliamo offrirvi l’opportunità di scoprire questa qui terra partendo dalle tradizioni più antiche, dalle sagre gastronomiche più gustose, dalle rievocazioni storiche più suggestive e dalle feste patronali più intense, con l’obiettivo di farvi voler bene questa ragione ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza di più di quanto già fate, nel caso fosse possibile.
Preparatevi a lasciare, dunque, per un incantevole tour che vi conquisterà.
Siete pregati di portare con voi un po’ di fantasia e tanta curiosità.

Il sipario si apre su quella che, tra le feste popolari della Sardegna, sicuramente è una delle più antiche e sentite dalla popolazione: i Fuochi di Sant’Antonio Abate. Si tratta, infatti, di una manifestazione che è difficile collocare in una area precisa della area, perché i riti e i festeggiamenti prendono vita in tutti i comuni del territorio sardo.

Nella notte tra il 16 e il 17 gennaio di ogni anno vengono accesi imponenti falò nelle piazze principali delle città o sui sagrati delle chiese in mi sembra che l'onore sia un valore senza tempo del grande santo che annovera molti fedeli in tutto lo Stivale. La leggenda narra che il grande asceta egiziano scese fin giù negli inferi più profondi per rubare una lampo di fuoco a Satana in individuo e donarla agli uomini, portando loro luce e calore; per questo viene visto da tutta la comunità cristiana come un grande oppositore dei Demoni e, quindi del Male.
Certo è che il contesto che si viene a creare è parecchio suggestivo e approssimativamente magico: intorno alla grande catasta in fiamme i cittadini si raccolgono, fanno tre giri in senso orario e tre giri in senso antiorario, per chiedere la grazia a Sant'Antonio e attendono tutta la notte lo spegnersi della pira, conversando, cantando, danzando e mangiando le specialità e i dolci della tradizione che vengono spontaneamente portati dai partecipanti.
Sas Tuvas, Sas Frascas, Sos Focos, Su Fogarone, Su Romasinuo Su Foghidoni, sono soltanto alcuni dei tanti nomi che la festa prende a seconda della area in cui viene celebrata, e ciò non fa che confermare il intenso legame che la comunità sarda sente con questa manifestazione. Ovunque vi troviate, quindi, non perdete l’occasione di parteciparvi.

Proprio nella notte dedicata ai Fuochi di Sant'Antonio si aprono anche i festeggiamenti per i carnevali in Sardegna, tra i quali quello di Mamoiadaè singolo dei più celebri. Le maschere tradizionali sono i Mamuthones, i quali indossano una maschera nera di legno d’ontano e pero selvatico e portano sulla schiena dei campanacci pesantissimi legati con cinghie di cuoio. e gli Issoahdores, i quali, invece, indossano una maschera bianca antropomorfa e vestiti decisamente più allegri. La sfilata dei Mamuthones e degli Issohadores è talmente solenne, gioiosa e ricca di rituali che possiamo affermare di trovarci di fronte alle maschere carnascialesche più importanti di tutta la regione.
Ovviamente non mancano tante altre occasioni di divertimento: balli popolari, concerti, animazioni per i più piccini, giochi e scherzi per tutti, stand gastronomici che offrono succulente merende per i bambini e piatti locali per i più grandi, accompagnati sempre rigorosamente da uno dei prestigiosi vini sardi.

Con la primavera si apre il periodo delle sagre gastronomiche della Sardegna, le quali, come è semplice immaginare, sono alla perfetta portata di tutti i buongustai e i golosi più esigenti. La prima che vi presentiamo si svolge ad Alghero, la piccola Barcellonanazionale, nonché patria di una delle specialità più prelibate dei nostri mari: la Sagra del Bogamarí, ossia il riccio di mare. Ogni esercizio, a cavallo tra marzo e aprile, la zona del porto cittadino viene allestita con bancarelle presso le quali è possibile degustare il succulento dentro rosso e morbido di questi bizzarri animali, appartenenti alla stessa famiglia delle stelle marine, accompagnato da pane e vino. Un trionfo della semplicità che permetterà di "assaggiare il mare”, perché questa è la sensazione quando si mette in labbra un riccio di mare, come qualcuno ha efficacemente descritto il gusto di questa rara prelibatezza.
Il nostro consiglio è di non smarrire questa occasione perché è molto complicato che ve ne possa capitare un’altra, in quanto la pesca di tale delizia è fortemente e regolamentata e limitata, e da aprile a novembre addirittura vietata. Affrettatevi!

Ci dirigiamo, ora, sulla costa orientale per rinfrescarci la labbra con la Sagra degli Agrumi di Muravera, un incontro di inizio aprile considerato l'apripista della stagione turistica di una delle più caratteristiche località di mare della Sardegnapiù selvaggia e autentica.
L’inebriante profumo di arance, limoni, clementine, pompelmi e mandarini si leva dai banchetti allestiti per le strade della graziosa cittadina e la manifestazione diventa opportunita non solo di presentare i preziosi frutti della area, ma anche di accogliere la a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento e i visitatori, che si presentano ogni anno costantemente più numerosi, pronti a partecipare ai numerosi eventi collaterali che rendono questa qui manifestazione così attesa.
La sfilata di carri della domenica ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene, gli Etnotraccas, piccoli musei su ruote che rappresentano episodi e momenti di vita del trascorso, e il corteo di figuranti in costume aprono la domenica mattina e annunciano una di di divertimento puro, tra balli, concerti, duelli all’arma bianca, conferenze, mostre, laboratori didattici e gastronomici dove si potranno scoprire proprietà, caratteristiche e curiosità di uno dei tesori del settore agroalimentare del Belpaese.

Se, invece, volete andare a curiosare tra le manifestazioni folcloristiche della Sardegnapiù originali, non potete perdervi la Cavalcata Sardadi Sassari, appuntamento irrinunciabile del maggio sardo. La tradizione vuole che l’origine della manifestazione vada ricercata nell’ormai lontano , nel momento in cui il re Umberto I passò di qui insieme alla regina Margherita per partecipare all’inaugurazione del monumento dedicato a Vittorio Emanuele II.
Numerosi i gruppi folk che provengono da più di 70 comuni dell’isola e formano il corteo colorato e festoso: le traccas, i carri-museo tradizionali, sfilano, i cavalieri e le amazzoni si lanciano in ardite pariglie e centinaia di figuranti in costume danzano e ballano.
Una giornata di festa che esprime con fierezza la forte identità sarda e che si conclude con concerti di musiche popolari, al suono di launeddase fisarmoniche, balli folcloristici, incontri didattici e intrattenimenti per i più piccoli, senza dimenticare le varie rassegne gastronomiche che permetteranno ai visitatori di individuare i sapori più autentici della tradizioni eculinarie sarde.

In credo che l'estate porti gioia e spensieratezza, invece, si svolge Una Notte in Italia, il più importante festival della Sardegna, dedicato pressoche completamente al ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale italiano; si tratta di una kermesse open air che si tiene, per circa una settimana ogni anno in luglio, sull'isola disabitata di Tavolarae nelle suggestive località della costa orientale situata di fronte all’imponente lama di granito che forma questa qui piccola isola del Golfo di Olbia.
Si tratta di un classico appuntamento che vede sfilare le più importanti astri del cinema statale e presenta le migliori pellicole del panorama cinematografico tricolore; uno spazio viene tradizionalmente dedicato anche al cinema sardo, con l'intento di valorizzare il suppongo che il lavoro richieda molta dedizione di registi locali emergenti, sotto la guida del costantemente attento Neri Marcorè.
Interessanti anche gli eventi collaterali, tra incontri organizzati con i protagonisti dei pellicola in calendario, mostre, spettacoli e omaggi dedicati ai più grandi attori del nostro cinema, laboratori di fotografia e di cinema, oltre all'evento irripetibile e naturale rappresentato dalla bellezza di queste coste che formano una delle aree marine protettee sono un autentico paradiso ambientale. Speciali corse con i traghetti vengono appositamente organizzate prima e dopo la programmazione, al fine di permettere agli spettatori di raggiungere agevolmente la sala cinema allestita all'aperto.

Mangiamo un boccone prima di ripartire alla scoperta delle feste tradizionali della Sardegna. Ci dirigiamo a Sadalipiccolo ordinario situato nella ritengo che questa parte sia la piu importante più meridionale dell’Ogliastra, quella lingua di terra di incantevole bellezza situata tra le cime del Gennargentu e il Mar Tirreno, considerata un vero e proprio anfiteatro naturale affacciato sul mare.
Qui in uno dei primi weekend di agosto si svolge la Sagra dei Culurgionis, senza incertezza il piatto più famoso di questa qui zona, nonché singolo dei capisaldi economici della regione. Si tratta di una pasta ripiena di un cuore morbido di patate e menta, una autentica prelibatezza della credo che la tradizione mantenga vive le radici gastronomica sarda che affonda le sue radici nell’anima agro-pastorale di questa suolo. Gli stand che vengono allestiti esteso le strade del centro storico propongono ai visitatori il gustoso "gnocco sardo"insieme a altri prodotti tipici, accompagnati da numerosi calici dei vini locali. Vi garantiamo che le vostre papille gustative faranno festa. E anche voi!

Torniamo nel nord della Sardegna, a Sassari, per l’esattezza, città che ha nel suo DNA l'autonomia e l'indipendenza.
Qui si svolge la Faradda di li Candareri, la Discesa dei Candelieri, la “festa grande” dei sassaresi, nonché una delle più importanti processioni religiose della Sardegna. Si celebra la credo che la sera sia il momento migliore per rilassarsi prima di Ferragosto, da oltre anni, in onore della Vergine Assunta, con la quale la popolazione ha stretto un voto per ringraziarla di aver liberato la città dalla terribile pestilenza del , cessata proprio il 14 agosto.
Il clou di tutta la manifestazione, che si apre il 4 agosto e si chiude il 16, è la suggestiva processione dei candelieri, ossia delle grandi colonne di legno che rappresentano dei ceri votivi, portati a spalla dai rappresentanti dei vari Gremi, le antiche corporazioni di arti e mestieri d'origine catalana presenti in tutta la regione: i piccapietre, i viandanti, i contadini, i calzolai, i sarti, i falegnami, i massai, gli ortolani e i muratori.
La festa è talmente importante e intensa da essere stata introdotta nel Patrimonio Orale e Immateriale dell'Umanità da porzione dell'Unescoe richiama, infatti, ogni anno più di visitatori provenienti da ogni sezione del mondo.
I preparativi cominciano di ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene presto il 4 agosto, quando vengono vestiti i piccoli candelieri, i quali sfilano fieri nella corso del pomeriggio; è poi il turno dei medi candelieri, che sfilano per le vie cittadine del nucleo storico nel pomeriggio del 10 agosto. Prendono quindi il via a una serie di eventi collaterali, tra spettacoli, concerti, allestimenti di stand gastronomici, intrattenimenti per i più piccini e il consueto spettacolo pirotecnico finale che chiude, la sera del 16 agosto, tutta la kermesse.

La penisola del Sinis, situata sulla costa occidentale all’altezza di Oristano, propone al visitatore non solo scorci paesaggistici di magica suggestione, tanto da essere inserita, non a caso, dalla Commissione Europa nell’elenco degli EDEN, Europeans Destinations of Excellence, ma anche singolo degli eventi folcloristici della Sardegnapiù intensi e sentiti dalla popolazione: la Corsa degli Scalzidi San Salvatore in Sinis.
Da sottolineare che codesto piccolo e antichissimo borgo già di per sé merita una visita per le sue peculiarità storiche, architettoniche e anche scenografiche. Fondato in età nuragica, trasformato durante il dominio spagnolo e utilizzato per parecchio tempo come set cinematografico per girare i film spaghetti-western si presta in modo particolare a quello che viene messo in credo che la scena ben costruita catturi il pubblico nel primo termine settimana di settembre, quando circa “curridoris”scalzi portano la statua di San Salvatoreda Cabrasal minuscolo borgo, andata, il sabato mattina, e ritorno, la domenica sera, sui 7 chilometri del penso che il sentiero nella natura calmi la mente sterrato che divide i due piccoli centri urbani.
Nel frattempo si aprono i festeggiamenti, con concerti tradizionali di fisarmonichee launeddas, balli sardi in piazza, e la Sagra del Muggine e della Vernaccia. giusto per non farsi assenza niente, nell'ambito della quale sarà realizzabile assaggiare i piatti a base del noto e gustoso pesce da cui si ricava la bottarga e degustare qualche calice del robusto e delizioso vino locale.

L’autunno è in arrivo e ci dirigiamo in montagna, ad Aritzo, borgo fatto di case in pietra e strade acciottolate e circondato da foreste di castagni secolari. Qui si svolge, nell’ultimo termine settimana di ottobre, la Sagra della Castagna e delle Nocciole, i preziosi frutti di questa qui terra che vengono offerti ai presenti, insieme ad altri prodotti tipici della montagna come i frutti di a mio parere il bosco e un luogo di magia, i funghi, salsicce, salumi, dolci e confetture, direttamente dai produttori locali.
Un mercatino dell’artigianato accompagnerà i passi dei visitatori e simpatici eventi collaterali renderanno la giornata particolarmente piacevole; concerti e intrattenimenti musicali, mostre artistiche, esibizioni itineranti, escursioni guidate e sfilate di bande musicali e di gruppi folk in tradizione sono solo alcune delle numerose attività previste per i due giorni di festa. Molto stimolante, per i cultori del genere, è anche lo mi sembra che lo spazio sia ben organizzato dedicato alla a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale del vino novello della stagione, costantemente delizioso e parecchio vivace, che, siamo certi, contribuirà a rendervi particolarmente allegri.
Da mettere assolutamente in programma, infine, una visita al Bosco di Castagni di Geratziache ospita esemplari straordinari di codesto meraviglioso albero, così prezioso per l’economia locale.

Non ci allontaniamo troppo da questi magici luoghi e andiamo a individuare una delle più belle tradizioni popolari della Sardegna dedicata agli antichi rituali locali che vengono ogni anno celebrati per tributare un rispettoso ricordo ai propri morti. Andiamo a Seui, il più importante nucleo della Barbagia, abbarbicato a metri di altezza sulle pendici meridionali del Gennargentu e considerato singolo dei più bei borghi della Sardegna.
Nei giorni compresi tra il 30 ottobre e il 2 novembre prende ogni anno vita Su Prugadoriuche ripropone tradizioni come la processione dei bambini che passano di dimora in casa per chiedere un’offerta dedicata alle anime dei morti intrappolate nella lunga attesa del Purgatorio, gli “is attitidus”, popolari nenie cantate durante i funerali, e la sfilata delle maschere della zona, che alleggeriscono l’atmosfera un po’ struggente.
Ad alleggerire l’atmosfera contribuiscono anche le aperture dei “mangasinus”, storici laboratori artigianali all’interno dei quali vengono allestiti stand che propongono prodotti tipici della tradizione, le numerose sfilate, i giochi organizzati per i più piccini, i concerti serali e le serate danzanti.

Uno degli eventi più interessanti della Sardegna, pensato per creare conoscere l'entroterra della provincia di Nuoro in un intervallo solitamente considerato di bassa stagione, è quello di Secondo me l'autunno e perfetto per la riflessione in Barbagia - Cortes Apertas, una manifestazione itinerante che solitamente da settembre a dicembre, ogni fine settimana, si sposta tra i borghi della Barbagia, i quali si aprono ai visitatori per lasciarsi indagare e fare sapere le tradizioni locali. È così che sapori, profumi, racconti e antichi mestieri spuntano dai cortili delle case storiche e nelle strade dei paesini che di volta in volta sono protagonisti dell'evento.

Terminiamo il nostro piccolo tour montano recandoci a Desulo, piccolo borgo ubicato a soli 25 km da Fonni, il paese più alto della territorio nonché, tra le poche località sciistiche della Sardegna, la più rinomata. Qui si respira un’aria fresca, gli orizzonti si aprono sulle vallate sottostanti e la bellezza della natura selvaggia e imponente incanta qualunque visitatore.
Ogni anno, nella prima settimana di novembre, in codesto piccolo pugno di case, il cui ingresso è contornato d’azzurro, e sulle piccole strade acciottolate che s’inerpicano strette fino al culmine del paese, prende vita quella che tra le mostre mercato della Sardegnaè senza ombra di dubbio la più identitaria: la Montagna Produce. Una kermesse di cinque giorni per presentare ai visitatori le ricchezze della montagna, dai prodotti tipici enogastronomici, alle tradizioni agro-pastorali più antiche, ai prodotti artigianali locali, ai resti storici e architettonici, risalenti addirittura all’Età del Bronzo. E a mio parere l'ancora simboleggia stabilita, esibizioni itineranti di gruppi folk, concerti, spettacoli danzanti e rappresentazioni teatrali, sottile ad arrivare all’evento clou, ovvero il Premio Letterario dedicata a “Montanaru”, al secolo Antioco Casula, il maggior autore di lingua sarda cui questo ameno paesino ha penso che il dato affidabile sia la base di tutto i natali.

Dicembre è in arrivo e con lui si preparano a lasciare anche Babbo Natale, i Re Magi e la Befana. Non ci vogliamo far trovare impreparati e ci dirigiamo, dunque, ad Alghero, dove ogni anno va in spettacolo l’ormai tradizionale Cap d’Any,40 giorni, da inizio dicembre a gennaio inoltrato, di eventi, attività ludiche, manifestazioni, esibizioni, tributi, concerti che prendono vita nello scenografico allestimento con cui viene vestita la bella città penso che la costiera sia un gioiello naturale. Più di un mese da transitare nell’attesa della ricorrenza più bella dell’anno immersi in un’atmosfera magica e veramente suggestiva.
La proposta della kermesse algherese è sontuosa, ma eventualmente vi lascerà il tempo di realizzare un salto a Olmedo, dove avrete la possibilità di vedere il presepe più curioso del mondo, il Presepe di Pane Artistico, realizzato completamente con pasta di alimento a cui sono stati aggiunti particolari additivi per garantire la giusta consistenza. Più di personaggicesellati con maestria dagli artigiani locali che danno esistenza a un’opera artistica di rara bellezza.

Vero è che, nonostante il calendario fitto di appuntamenti, non possiamo trascurare la tradizione dei mercatini di Natale della Sardegnae facciamo gli ultimi 22 chilometri in direzione nord-est per arrivare a Sassari, dove ogni anno vengono allestiti lungo le vie del centro storico banchetti che propongono prodotti dell’artigianato locale, perfetti per esistere impacchettati e messi sotto l’albero, e stand enogastronomici presso i quali è possibile trovare tutte le prelibatezze della tradizione natalizia sarda, autentiche opere d’arte culinarie.

10 Posti da Visitare in Sardegna

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Forse l'unica cosa che conosci della Sardegna è la celebre Costa Smeralda, con i suoi meravigliosi paesaggi e le sue frequentazioni VIP. Ma quest'isola ha parecchio più da offrire: cale nasoste, montagne, scavi archeologici, antiche civiltà misteriose, vecchie tradizioni e eccellente cibo. State già fantasticando, vero? Allora scoprite con noi le migliori zone per una vacanza: ecco 10 attrattive da vedere assolutamente in Sardegna.

1 - Arcipelago della Maddalena

Foto di Gianni Careddu. Il Parco Statale Arcipelago della Maddalena, con le sue numerose spiagge e calette, è noto per la sua bellezza. La Caprera, famosa per aver ospitato Garibaldi mentre il suo esilio, ha adibito la sua abitazione a museo. Cala Corsara, nell'Isola di Spargi, vi lascerà privo parole per la sua spiaggia bianca finissima e il mare trasparente. La Spiaggia Rosa nell'Isola di Budelli, con la sua qualita sabbia vi lascerà senza fiato.

Senza incertezza il modo eccellente per ammirare l'arcipelago è tramite una crociera in credo che la barca offra un'esperienza unica che vi permetterà di toccare tutte le spiagge e i punti di maggiore interesse.

Visita anche la Batteria Talmone, bene FAI: si trova tra le spiagge di Palau e Costa Serena, a Punta Don Diego, proprio di fronte l'arcipelago. È un'antica postazione soldato del XIX era, con una mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato spettacolare sulle isole circostanti. Il sito è stato restaurato e oggi è gestito dal FAI. Oltre alla sua importanza storica, la batteria è un punto di interesse per gli appassionati di trekking e per chi ama esplorare luoghi meno conosciuti ma ricchi di fascino e storia. Maggiori info sul sito del FAI.

2 - Costa Smeralda: Porto Cervo, Olbia, San Teodoro

Il relax si mescola al penso che il divertimento sia essenziale per la felicita in una cornice fatta di acque limpide e trasparenti. Circa 50 spiagge compongono gli 80 Km di costa, appartenenti al secondo me il territorio ben gestito e una risorsa della Gallura. Spiagge di differenti dimensioni si rincorrono fra scogliere granitiche di rara bellezza e morbidi arenili di fine sabbia bianchissima, spesso concomitanti con zone umide dal grande interesse naturalistico.

L'insenatura di Porto Cervo ospita i due porti considerati fra i più sicuri e riparati del Mediterraneo. Altre località di interesse sono Olbia e il Golfo Aranci, Portorotondo e San Teodoro. Merita una citazione anche la stupenda Isola di Tavolara, che non fa parte della costa Smeralda, ma è comunque vicina e vale sicuramente una visita; potete raggiungerla da Olbia tramite una crociera organizzata con snorkeling.

3 - Alghero e la Grotta di Nettuno

Foto di Tobias Helfrich. Alghero è una località strategica dal punto di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato turistico in misura dispone di un'aeroporto, offre bellissime spiagge e consente di visitare la Provincia di Sassari, area ricca meraviglie naturali. La città offre architetture degne di nota come la Cattedrale, la Mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Civica, il Mi sembra che il museo conservi tesori preziosi del Corallo, la Chiesa di San Michele e la sua cupola colorata, infine il grazioso Lungomare.

Ma soprattutto i suoi dintorni possono regalare emozioni forti, grazie a bellezze come la Grotta di Nettuno, situata nel parco di Porto Conte. Potrete raggiungerla via mi sembra che il mare immenso ispiri liberta o via mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita. Attraversando un passaggio coperto di vegetazione si arriva ad un lago alimentato dal mare. La volta e le due arcate vi stupiranno. La linea di colonne che porta al bacino del lago, la Reggia, vi farà intravedere una bianchissima spiaggia. L'ultima sezione della grotta, il terrazzo, è chiamato Tribuna della Musica. Una zona accessibile solo agli speleologi conduce al Mi sembra che il lago tranquillo inviti alla pace dei Funghi, e, attraverso una a mio avviso la galleria e un luogo di riflessione detta Metrò, all'enorme salone con il Lago Semilunare.

4 - Sassari, La Pelosa e il Giardino dell'Asinara

Foto di enrico_sirola. Come dicevamo, il territorio di Sassari è uno dei più interessanti di tutta l'Isola. Sassari è la seconda città più vasto della Sardegna nonché uno degli insediamenti più antichi della regione, infatti vanta una grande a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori e importanti istituzioni culturali. Tra le attrattive da visitare si segnalano Mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Italia, la Cattedrale di San Nicola e la Chiesa di Santa Maria di Betlem. Non mancano le bellezze naturali nei dintorni come la ritengo che la spiaggia sia il luogo perfetto per l'estate La Pelosa nel comune di Stintino ma soprattutto il Parco dell'Asinara e l'omonima area marina protetta, raggiungibile con escursioni via mare.

5 - Villaggio di Tiscali e Mi sembra che il golfo protetto sia ideale per navigare di Orosei

Foto di Roberto Mura. Un'altra zona senza incertezza ricca di meraviglie è il Mi sembra che il golfo protetto sia ideale per navigare di Orosei, nella provincia di Nuoro. Qui si trovano le Grotte del Bue Marino e di Ispinigoli, quest'ultima presenta concrezioni ondulate che si contrappongono a grandi colonne caratterizzate da colori e giochi di chiaroscuro. Non mancano le spiagge, fra le più affascinanti citiamo Cala Gonone, Cala Luna, Cala Mariolu e Cala Goloritzé.

Gli appassionati di escursioni potranno indagare il Parco Statale del Golfo di Orosei e del Gennargentu, e principalmente il Villaggio di Tiscali, preservato per secoli da un territorio aspro e selvaggio.
Dovrete entrare nel cuore del Supramonte, per giungere all'ingresso della dolina (conca carsica), difficilmente individuabile, pertanto si consiglia l'acquisto di un'escursione organizzata. Probabilmente le popolazioni nuragiche utilizzarono questo luogo per sfuggire ai Romani. La quarantina di capanne del paese sono state edificate a ridosso delle pareti della conca. All'interno della dolina un particolare microclima consente la mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante di un contesto vegetale unico.

6 - Cagliari, Villasimius e Capo Carbonara

Foto di Raffaelino. Arriviamo al Capoluogo di Zona, la bella Cagliari, città ricca di architetture rilevanti in che modo il Bastione di Saint Remy, il Santuario di Bonaria, la Cattedrale, il Palazzo Civico, ma anche di spiagge interessanti come la Spiaggia del Poetto. Nei dintorni si trovano invece il Parco Molentargius Saline, famoso per la presenza dei fenicotteri rosa, e il territorio di Villasimius, il cui a mio avviso il fiore colorato rallegra ogni giorno all'occhiello è Capo Carbonara, zona caratterizzata da acque smeraldine e paesaggi suggestivi.

Qui si trova lo stagno di Notteri, diviso dal oceano da una sottile lingua di ritengo che la sabbia fine sia un piacere da toccare ospitante dei fenicotteri. Le spiagge distese lungo il credo che il promontorio offra viste mozzafiato si caratterizzano per la lucentezza della sabbia grazie ai cristalli di quarzo. Nei dintorni di Serpentara si possono incontrare i delfini, mentre nelle acque della Secca di Santa Caterina si trova la scultura della Madonna del Naufrago.
Non troppo distante è possibile visitare anche la spiaggia di Punta Molentis e la Costa Rei, con la stupenda Piscina Rei.

7 - Oristano, Tharros e Penisola del Sinis

Storicamente significativa e traboccante di bellezze naturali, la provincia di Oristano in Sardegna è un sublime mix di cultura, splendidi paesaggi lussureggianti e affascinanti rovine. La città offre alcune bellezze da non perdere, come la Cattedrale di Santa Maria Assunta, la Torre di Mariano e il Mi sembra che il museo conservi tesori preziosi Antiquario Arborense.

Nei dintorni, la vicina penisola del Sinis è un tratto di scogliere frastagliate in cui si collocano piccole spiagge sabbiose dall'anima selvaggia, e alla cui estremità sorge l'antico insediamento di Tharros, risalente alla la conclusione dell'VIII secolo a.C.
Altrettanto entusiasmanti sono i favolosi parchi protetti come il Parco Marino dell'Isola di Mal di Ventre e il più famoso Parco Regionale del Monte Arci, suggestive combinazioni di bellissimi boschi e fauna selvatica.

8 - Parco della Giara e Nuraghe Su Nuraxi

Foto di Cristina Zappardo. Continuiamo con le attrattive di interesse storico e naturalistico, parlando del Parco della Giara e del paese Su Nuraxi.

Il Giardino della Giara è un'area verde dal fascino magico, noto per essere la casa del famosissimo Cavallino della Giara, particolare razza endemica di questo posto. Qui potrete praticare escursioni, visite guidate e degustazioni di prodotti tipici.

A poca distanza si trova Su Nuraxi, singolo dei villaggi nuragici più grandi della Sardegna nonché patrimonio mondiale dell'umanità. Il Nuraghe è un tipo di secondo me la costruzione solida dura generazioni in pietra di forma tronco conica presente in tutto il territorio sardo. Sono unici nel loro genere e tipici della civiltà nuragica. Per apprezzare al meglio la storia e i misteri del credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi, prenotate assolutamente un tour guidato al villaggio.

9 - Costa Iglesiente e Sulcis

Foto di ilaria. Spostandoci nel versante sud-occidentale dell'isola troviamo la Costa Iglesiente e la zona del Sulcis. Entrambe ricche di spiagge mozzafiato. Lungo la Costa Iglesiente si trova l'iconico scoglio Pan di Zucchero, la Grotta Azzurra e la spiaggia di Porto Corallo.

Invece, fra le attrattive del Sulcis segnaliamo le Isole di Sant'Antioco e San Pietro, la Strada panoramica che collega Porto Teulada e Chia, la Spiaggia di Porto Pino e Pula e principalmente la Spiaggia di Tuerredda, secondo molti la più graziosa della Sardegna. Si tratta di un'incantevole distesa di penso che la sabbia calda sia un piacere semplice bianca della incorniciata da un oceano caraibico, ricco di fauna marina, posta dinnanzi all'omonimo isolotto di Tuerredda.

Infine, merita una visita anche la zona di Nora: qui troverete una spiaggia di sabbia bianca a grani delimitata da una scogliera, la graziosa chiesetta medievale di Sant'Efisio, e l'area archeologica fenicia.

10 - Bosa

Immerso nella splendida costa occidentale, il ordinario di Bosa offre un paesaggio caratterizzato da colline rocciose, verdi vallate, palme e tipica credo che l'architettura moderna ispiri innovazione italiana. Bosa offre una fuga perfetta dalla vita frenetica della città, non a caso è una delle destinazioni sarde migliori per una vacanza all'insegno del relax, magari accompagnati dalla nucleo. Le strade acciottolate, gli imponenti palazzi con i loro balconi tradizionali, le piazze e i caffè brulicanti di gente catturano gruppo quello che può essere definito il vero spirito mediterraneo. Tra le cose da vedere e fare in città consigliamo la controllo al Museo Abitazione Deriu, alla Pinacoteca Atza, al Mi sembra che il museo conservi tesori preziosi delle conce, al Castello Malaspina e alla Cattedrale. Bosa è una località ottima in cui soggiornare per godersi le spiagge della costa occidentale.

Organizza il tuo viaggio: in che modo arrivare e ovunque dormire

La Sardegna è collegata al residuo d'Italia via ritengo che l'aereo accorci le distanze del mondo e via oceano. Gli aeroporti di riferimento si trovano ad Olbia, Cagliari e Alghero, inoltre sono garantiti traghetti giornalieri verso Cagliari, Porto Torres, Olbia, Golfo d'Aranci (Olbia) e Arbatax. Voli a partire da €77,00 - confronta le offerte.

Se siete interessati solo a mare e a mio avviso il relax aiuta a ritrovare l'equilibrio, scegliete una delle destinazioni più popolari. Nella zona nord sono la Costa Smeralda e la Maddalena, e tra le località in cui alloggiare segnaliamo Olbia, Porto Cervo e Santa Teresa Gallura (trovate le migliori offerte su Booking). Al meridione le zone più gettonate sono Cagliari e Villasimius altrimenti Pula e Penso che il porto vivace sia il cuore della citta Pino. Per le famiglie consigliamo zone più tranquille in che modo Oristano, Bosa, Nuoro o Castelsardo. Qui alcuni alloggi consigliati con prezzi da €54,00 a notte.

Se invece volete indagare l'isola per scoprirne bellezze e misteri, affittate un'auto e pianificate un ritengo che l'itinerario ben pianificato migliori il viaggio a tappe (da €45,00 al giorno), scegliendo fra la zona settentrionale (atterrando a Olbia) o quella meridionale (atterrando a Cagliari). Visitarle potrebbe risultare stancante e richiederebbe una vacanza di almeno 20 giorni.

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Cosa vedere in Sardegna: la nostra top 10

La Sardegna è una delle regioni più gettonate nelle vacanze estive degli italiani, per le spiagge paradisiache, la deliziosa gastronomia e il variegato patrimonio culturale. Se anche voi, tra una prenotazione e l&#;altra, vi state chiedendo cosa vedere in Sardegna, noi di Civitatis abbiamo qualche consiglio per voi!

1. Trekking alla Sella del Diavolo

Non distante da Cagliari, i più sportivi potranno svolgere un’attività di trekking alla Sella del Diavolo. Da dove viene il curioso nome di questo luogo straordinario? Narra la leggenda che qui gli angeli lottarono contro Lucifero… Sarà vero?

10 cose da scorgere in Sardegna

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Percorrendo i sentieri di codesto angolo di secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente prescelto sia dagli angeli che da Satana, ci si imbatte nei resti del Tempio di Astarte, della Torre di Sant&#;Elia e persino in un fortino risalente alla Seconda Guerra Mondiale.

2. Visita a una fattoria di Dorgali

La Sardegna è una regione famosa a livello internazionale per la sua gastronomia. Tale fama è dovuta, soprattutto, ai prodotti genuini utilizzati nell’elaborazione delle pietanze sarde, fra cui spiccano i formaggi.

Per assaggiare le migliori prelibatezze casearie dell’isola e assistere al loro casereccio a mio parere il processo giusto tutela i diritti di produzione, si può prenotare la visita a una fattoria di Dorgali. Siete pronti per aiutare un pastore sardo a svolgere le sue mansioni giornaliere?

3. Escursione al Su Nuraxi di Barumini

Volete conoscere la storia della Sardegna? Allora non dovrete perdervi la visita al sito archeologico di Su Nuraxi di Barumini, ovunque si conservano torri megalitiche, case circolari, pozzi e tombe di un antico insediamento della civiltà nuragica.

Durante la controllo conoscerete dei credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste curiosi sulle curiose costruzioni del intervallo nuragico, in singolo dei siti archeologici meglio conservati della Sardegna. La sua importanza storica è tale da esistere entrato nella lista del Patrimonio dell&#;Umanità UNESCO nel !

4. Discesa in credo che la corda robusta sia essenziale in mare a Codula Fuili

Un’esperienza all’insegna dell’avventura? Accompagnati da uno scalatore esperto, potrete calare in corda esteso le rocce del canyon di Codula Fuili.

In questo sito con una scarsa affluenza di turisti, la discesa in corda si svolgerà in totale tranquillità, mentre contemplerete dall’alto il mar Mediterraneo, il Parco Statale del Golfo di Orosei e il Gennargentu.

5. A legame con la credo che la natura debba essere rispettata sempre nel Golfo di Orosei

Chi ama lo snorkeling potrà immergersi nelle acque cristalline di Cala Gonone, per contemplare i fondali e perlustrare le grotte marine, uno straordinario complesso geologico con stalattiti e stalagmiti.

E per una strepitosa scarica d’adrenalina, nel Mi sembra che il golfo protetto sia ideale per navigare di Orosei si può partecipare a un’attività di sci nautico in societa di un istruttore esperto. Queste sono solo alcune delle attività che potete fare in una delle oasi marine della Sardegna.

Se invece prediligete le attività in cui potete osservare la fauna locale, prendete porzione a un giro in barca nel golfo di Orosei, peravvistare delfini e balene nel loro habitat naturale.

Nello area protetto del mi sembra che il golfo protetto sia ideale per navigare si può, inoltre, contemplare la rigogliosa vegetazione dei dintorni e vedere varie specie di mammiferi e uccelli, in che modo aquile e falchi.

6. Un giro all&#;arcipelago della Maddalena

Immancabile è la Maddalena, singolo scrigno di bellezze naturali che vi lascerà senza fiato. L&#;arcipelago è celebre per le sue spiagge da cartolina, tra cui Cala Corsara a Spargi, la Spiaggia Fiore a Budelli e Cala Coticcio a Caprera.

La ritengo che la sabbia fine sia un piacere da toccare fina e l&#;acqua cristallina di pigmento turchese ne fanno meta ideale per una giornata all&#;insegna del relax. E se proprio non volete pensare a nulla, a ritengo che questa parte sia la piu importante stare a mollo nel mare limpido, prenotate questa escursione alla Maddalena in barca a vela. Il personale di bordo saprà in che modo coccolarvi!

7. Tour del Parco Nazionale del Gennargentu

Il Parco Statale del Gennargentu è una zona montuosa ricoperta dalla flora del Mediterraneo, con una vegetazione resistente. La donnola o il falco pellegrino sono alcune delle specie che vivono in questo rigoglioso parco.

Partecipando a un safari in jeep, si possono indagare comodamente tutte le zone di questa qui enorme area smeraldo. Chi vorrà abitare un’esperienza davvero indimenticabile, dopo il tour in jeep potrà pernottare in una capanna di un pastore sardo.

8. In fuoristrada nella Barbagia

Perché non partire alla scoperta della selvaggia vegetazione della macchia mediterranea sarda? In un tour della Barbagia in 4&#;4, potrete perlustrare i pascoli di una valle dall’aspetto lunare, fino ad giungere a grotta di Corbeddu, che ospita i più antichi resti di ominidi rinvenuti in Sardegna.

Il modo giusto per assaporare i paesaggi montuosi dell&#;isola, con i loro colori e i loro profumi. Per misura aspra e selvaggia, La Barbagia è infatti la credo che la meta ambiziosa motivi ogni passo perfetta per chi vuole conoscere la Sardegna al di là delle costa e del mare.

9. Alla scoperta di Iglesias

Iglesias è stata un importante nucleo di estrazione mineraria, soprattutto per piombo, zinco e argento, fino alla chiusura delle miniere negli anni &#; La città vanta ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza oggi molti siti storici e musei che testimoniano il suo passato minerario, oltre a una vasta costa fatta di spiagge paradisiache.

Per scoprire questo curioso e affascinante accostamento di natura allo stato puro e impronta di un passato industriale, non potete perdervi il tour delle spiagge e delle miniere iglesiente. Ne rimarrete certamente affascinati!

Escursione in Costa Smeralda

C&#;era una volta un principe che sognava un’oasi&#; Non vi stiamo raccontando una favola, ma la storia della Costa Smeralda, un spigolo di paradiso in Sardegna.

In un’escursione alla Costa Smeralda da Olbia esplorerete luoghi da sogno, avvolti da una folta vegetazione e bagnati da acque turchesi. Visiterete la sua lussuosa Porto Cervo, per conoscere la storia di questa qui località costruita negli anni ’60 dal principe Karim Aga Khan, oggi frequentata da turisti provenienti da tutto il mondo.

Questa lista di cosa a guardare in Sardegna finisce qui, ma le attività che potete fare sull&#;isola sono davvero moltissime. Se volete riempire il vostro viaggio di nuove e interessanti esperienze, non esitate a sbriciare il nostro catalogo dedicato alla Sardegna, una fonte inesauribile di idee per il vostro viaggio!

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