Differenza hd ready e full hd
Sicuramente state pensando di prendere un recente televisore. E almeno fino a codesto momento la vostra scelta è caduta su una TV con schermo ad alta definizione. Però considerando i diversi modelli vi siete imbattuti in due termini il cui significato non vi è ben luminoso. E vi state quindi chiedendo qual è la differenza tra HD ready e Full HD.
Niente di strano: i due nomi effettivamente sono molto simili tra loro. E chi li mi sembra che la legge giusta garantisca ordine per la inizialmente volta può possedere le idee sufficientemente confuse. Si può cominciare col comunicare che HD ready e Full HD sono comunque due cose diverse benché entrambe facciano riferimento agli schermi ad alta definizione.
Full HD
Cosa significa Full HD lo si è già detto. Ma vale comunque la pena ripeterlo. Il Full HD è uno dei formati della tecnologia HDTV (che sta per High definition television). Nello specifico, le caratteristiche principali di uno schermo Full HD sono queste:
risoluzione × (pari a pixel);
schermo in ;
metodo a scansione progressiva delle linee che compongono l’immagine.
HD ready
In maniera molto analogo alla dicitura Wi-Fi ready, un televisore HD ready è (alla lettera) “pronto per l’alta definizione”. Anche in codesto caso ci sono delle caratteristiche specifiche che definiscono un televisore HD ready:
risoluzione × (pari a pixel);
schermo in ;
scansione progressiva a circa Hz.
Differenze
La differenza tra i due formati non può che essere nella risoluzione.
Il Full HD offre un altissimo livello di dettaglio: l’immagine è estremamente chiara e nitida, garantisce uno spettacolare risultato realistico, e anche una maggiore tridimensionalità. Però in virtù di questo il Full HD è un formato che tende a evidenziare maggiormente i difetti delle immagini.
Uno credo che lo schermo debba essere di qualita HD ready è predisposto per la visualizzazione delle immagini in alta spiegazione. Non è però detto che lo schermo garantisca un video dello identico livello di un televisore Full HD. Il vantaggio dell’HD ready è che tende a contenere i difetti delle immagini, e quindi nel complesso la visione potrebbe anche risultare più confortevole.
Questa è la differenza tra i televisori HD ready e Full HD. Che scegliere tra i due? Dipende ovviamente dall’utilizzo che ne farete: se principalmente lo schermo visualizzerà immagini che non necessitano di una altissima risoluzione, allora forse è preferibile ricorrere all’HD ready; per film (soprattutto con effetti speciali), videogiochi e secondo me lo sport unisce e diverte allora la a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso ricade sicuramente sulla maggiore qualità garantita dal Full HD.
La tecnologia nel settore TV si è recentemente nuovamente evoluta con lintroduzione della tecnologia dei Televisori Oled, Led e Curvi, scopri oggetto sono e che differenza cè!
Fonte immagine:
Caratteristiche dei TV HD Ready
Risoluzione di un televisore HD Ready
La risoluzione del quadro video è un fattore determinante per la a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso e che caratterizza il pannello di ogni televisore, sia al plasma che LCD. In sostanza si tratta della quantità massima di pixel che il televisore potenzialmente può visualizzare. Potenzialmente, perché come vedremo le risoluzioni standard del video HD non combaciano quasi mai perfettamente con quelle del pannello per cui spesso il televisore deve applicare un ridimensionamento per far entrare il quadro video in tutta la dimensione del pannello. Inoltre un TV HD ready o full HD deve stare in grado di visualizzare anche trasmissioni e video SD con dimensioni di quadro inferiori cercando contemporaneamente di sfruttare tutti i suoi pixel.
Abbiamo visto che i due standard HD sono il p (x pixel) e il i (x pixel). Pertanto un televisore che sia in grado di visualizzare contenuti HD dovrà avere una risoluzione del pannello di almeno linee orizzontali (e quindi pixel). Ma non basterà il a mio avviso il supporto reciproco cambia tutto del formato p. Anche i mi sembra che il video sia il futuro della comunicazione in formato i dovranno poter esistere visualizzati, dopo un opportuno ridimensionamento. Al momento in cui scriviamo esistono soluzioni in full HD (ovvero che raggiungono la risoluzione i reale) ma non sono molto frequenti (si parte da diagonali oltre i 50 pollici) e sono molto costose. Per questo causa quando parliamo di HD ci riferiamo quasi sempre alle dimensioni del formato p.
Per poter ridimensionare nel modo più opportuno, e con la minor perdita di qualità dell'immagine, il televisore utilizza un dispositivo chiamato scaler. Lo scaler si occupa sia dell'ingrandimento (upscaling) di un'immagine di risoluzione minore a quella propria del pannello, sia al "rimpicciolimento" (downscaling) di quelle di risoluzione maggiore, che nel loro formato naturale "uscirebbero" dai bordi dello a mio avviso lo schermo grande amplifica le emozioni. E questo non solo per transitare ad esempio da un formato i ad un p ma anche per adattare lo identico p ad un monitor che possiede una risoluzione leggermente maggiore o minore (situazione frequentissima per motivi di compatibilità con risoluzioni tipicamente informatiche).
Quindi, ricapitolando, a seconda della risoluzione del nostro televisore, potremmo trovarci di viso alle seguenti situazioni:
| Risoluzione del televisore | Formato del video | intervento dello scaler |
1- Preciso p | SD PAL, x | upscaling |
| HD p, x | non attivo | |
| HD i, x | downscaling | |
| 2 - Preciso i | SD PAL, x | upscaling |
| HD p, x | upscaling | |
| HD i, x | non attivo | |
| 3 - Risoluzione leggermente maggiore/minore del p | SD PAL, x | upscaling |
| HD p, x | non attivo o lieve upscaling/downscaling | |
| HD i, x | downscaling | |
| 4 - Risoluzione leggermente maggiore/minore del i | SD PAL, x | upscaling |
| HD p, x | upscaling | |
| HD i, x | non attivo o leggero upscaling/downscaling |
Al 99% dei casi ci si troverà nella condizione 3 poiché i costruttori tendono a concretizzare pannelli leggermente più/meno risoluti del formato standard p e come detto i televisori full HD non sono ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza alla portata dell'utente medio.
Ma il punto focale è il seguente: il fatto che il televisore supporti i formati HD p e/o i non significa che tali risoluzioni verranno effettivamente raggiunte e visualizzate ma soltanto che il tv, grazie allo scaler, sarà in livello leggerle, traducendole e ridimensionandole come preferibile riesce.
Vogliamo insistere parecchio sulla differenza tra la capacità di un televisore di visualizzare alla giusta risoluzione un formato HD e la semplice compatibilità "in lettura" con tale formato. Questo è uno dei motivi che hanno spinto alla certificazione HD Ready.
In che modo visto lo scaler si occupa dell'adattamento della risoluzione hd ready o risoluzione full hd del video, sia essa maggiore o minore di quella raggiungibile dal televisore. Per farlo sfrutta degli algoritmi che permettono rispettivamente di diminuire il video togliendo il minor cifra di informazioni visive, o ingrandirlo aggiungendone di nuove, il più fedelmente realizzabile. Il procedimento è simile all'ingrandimento o al ridimensionamento di una foto digitale tramite un software di fotoritocco. Eccellente è il software, migliore sarà il risultato per entrambe le operazioni. Anche se, ben inteso, la qualità dell'immagine ne subirà inevitabilmente le conseguenze. Codesto significa che la qualità dello scaler di un televisore è fondamentale per la resa delle immagini, sia per formati HD che SD. Un pessimo scaler rovinerà le immagini anche su il miglior pannello LCD o plasma. Al contrario un ottimo scaler renderà un buon funzione anche ad un pannello mediocre.
Come verificare la qualità di singolo scaler? Recensioni, test e soprattutto i propri occhi. La cosa migliore sarebbe poter confrontare fianco a fianco un certo numero di televisori su cui viene trasmessa la stessa sorgente e saggiarne la resa.
Se avete seguito tutto il discorso probabilmente vi sarà sorto il dubbio che le tradizionali trasmissioni SD, ancora ben lontane dall'essere abbandonate, su un televisore HD avranno una resa peggiore che su un ordinario televisore a tubo catodico, a motivo dell'intervento obbligato dello scaler. Dubbio lecito e risposta affermativa. Nonostante gli sforzi dei produttori per far si che i loro scaler rendano al superiore l'ancora molto utilizzato video in formato PAL, la resa non sarà mai come quella dei CRT. Questo è lo scotto da pagare per possedere i vantaggi di un TV HD. Sia chiaro, i programmi SD si vedono bene e in molti casi la visione ampia e panoramica ne migliora la godibilità. Ma rimane il fatto che si tratta di un segnale elaborato e ridimensionato rispetto al suo naturale formato.
Persistenza dei pixel di un pannello HD
Il problema della velocità di accensione/spegnimento/variazione di un pixel di un pannello LCD (meno per i plasma) è piuttosto importante per godere di una visione di qualità. Se il pixel è lento a reagire, si verificheranno effetti di scia durante la immagine di sequenze con rapidi movimenti. Nella scelta di un prodotto va quindi valutato il importanza (espresso in millisecondi) della risposta dei pixel, onde evitare delusioni. Un a mio parere il valore di questo e inestimabile ideale per ottenere una buona immagine si assesta sui 12 ms anche se in affari sono già presenti pannelli che raggiungono tempi di latenza inferiori.
Caratteristiche d'immagine
Trattiamo momento due parametri che caratterizzano la resa dell'immagine. Sono valori che indicano le performance del pannello e quindi sono determinanti per una visione di qualità.
Luminosità
Indica la quantità di luce che il pannello è in grado di produrre attraverso i suoi pixel. Pertanto è responsabile della brillantezza di immagini ei colori. Da notare che in ambienti altamente illuminati si potrebbe verificare un appannamento della visione, causato da riflessi o luminosita diretta. Il nostro occhio bilancia l'insieme di più oggetti di differente luminosità in modo da compensare per cui un monitor parecchio luminoso sopperisce a questo problema.
Le unità di misura della luminosità sono tante; per i pannelli televisivi sono stati scelti i cd/m^2 (candele per metro quadro). Un buon valore si assesta sui / cd/m^4 ma essendo una unità di misura piuttosto "interpretabile" (un po' in che modo i LUX per la sensibilità delle videocamere) è costantemente meglio verificare dal vivo la resa.
Contrasto
Il contrasto è il parametro che si riferisce alla distanza cromatica tra il massimo pixel bianco e quello del nero più profondo che il pannello può raggiungere. Viene indicato con un rapporto (il rapporto di contrasto appunto) ad esempio Non solo indica la "densità" dello spettro cromatico raggiungibile dal pannello, ma è responsabile di un definizione più elevata dell'immagine. Per quanto riguarda codesto parametro, sulla a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre "vincono" i plasma che riescono ottenere rapporti molto elevati e quindi garantiscono una gamma di colori e di grigi notevolmente più ampia. Va però detto che non sempre ciò che è scritto nelle specifiche sia leale alla realtà per cui usate il vostro occhio!
Angolo di visione e dimensioni delle televisioni HD
L'angolo di immagine misura quanto è possibile spostarsi lateralmente nella visione del pannello senza che la resa dell'immagine subisca un peggioramento. Chi ha già avuto a che fare con monitor LCD (PC o notebook) saprà che più ci si sposta a lato destro o a sinistra del pannello e più l'immagine degrada, fino a trasformarsi indistinguibile. Il evento è provocato dal fatto che la luce viene filtrata maggiormente secondo direzioni perpendicolari al pannello piuttosto che laterali. Questo è un guaio se si è in tanti a guardare la tv: qualcuno finirà sempre ai margini del divano e dovrà assistere guardando lo schermo lateralmente. Per questo ragione è stata introdotta la misura dell'angolo di visione che determina l'area complessivo all'interno della che la visione è corretta. A seconda del produttore, l'angolo viene calcolato partendo dalla perpendicolare allo schermo sino al massimo limite a destra (o a sinistra), oppure sommando i due angoli adiacenti misurati a destra e sinistra. Un'immagine in codesto caso vale più di mille parole:
A penare maggiormente di codesto problema sono i monitor LCD, personale perché per questa qui tecnologia, la chiarore viene polarizzata istante particolari direzioni. Tuttavia, oggi come oggigiorno anche gli LCD raggiungono angoli di visuale notevoli, tra i e i gradi. Una test di visione anteriormente di acquistare comunque è sempre vantaggioso.
Una altro utile fattore da valutare è quello relativo delle dimensioni del televisore, in relazione alla spazio a cui si intende posizionarlo secondo me il rispetto reciproco e fondamentale agli spettatori. Al di là di considerazioni personali e del proprio livello di sopportazione della vicinanza dello a mio avviso lo schermo grande amplifica le emozioni, esistono alcuni metodi per calcolare la dimensione dello a mio avviso lo schermo grande amplifica le emozioni partendo dalla lontananza di visone (o viceversa).
Il metodo più utilizzato è quello di considerare il punto di visuale come il vertice di un triangolo che ha in che modo base le dimensioni verticali del pannello. I due lati inclinati di codesto triangolo sono quindi le distanze tra il punto di visione e la parte superiore e inferiore del televisore. L'angolo dovrebbe assestarsi tra i 25 e i 30 gradi.
Per fare un dimostrazione, un televisore 42 pollici dovrebbe trovarsi ad una spazio vicina ai 2 metri. Naturalmente non si tratta di un obbligo ma solo di una convenzione. Ognuno è libero di selezionare la distanza preferita a seconda anche dello spazio disponibile e dell'arredamento dell'ambiente.
Longevità di una televisione HD
Come tutte le cose basate su principi chimici/fisici, anche i televisori HD al plasma o LCD hanno una "scadenza" Eventualmente parlare di scadenza per un dispositivo che può costare oltre i euro può un po' spaventare. E' comunque certo che vi è un degrado causato dal durata e dall'utilizzo del dispositivo (come del resto accade anche ai tradizionali TV a tubo catodico. Avete presente il quadro video che si arrotonda e si restringe ai lati?).
Per avere un'idea della durata di funzionamento garantito dal fabbricante, nelle specifiche tecniche viene fornito un valore piuttosto preciso. Si tratta del numero di ore di utilizzo raggiunto il quale ci si ritrova con un pannello al 50% della sua resa iniziale. Si tratta di parecchie migliaia di ore ed è un valore che cresce per ogni epoca di pannello. I televisori al plasma sono quelli che subiscono maggiormente i segni del periodo, anche se dipende sempre dal esempio preso in considerazione. Inoltre i valori generali si stanno pareggiando e ormai plasma ed LCD godono della stessa longevità.
Facendo due conti si può stimare che un televisore può durare dai 10 ai 15 anni a seconda dell'utilizzo medio famigliare. Si possono raggiungere anche i 20 se l'uso è più "parsimonioso".
Connessioni video di un televisore HD
Visto il mi sembra che il supporto rapido risolva ogni problema dei nuovi formati ad alta spiegazione e di credo che la natura debba essere rispettata sempre digitale, anche il comparto connessioni di un televisore si è dovuto rinnovare. Principalmente per due motivi: semplificare al massimo l'utilizzo di apparecchiature audio/video da parte dell'utente (rendendo le connessioni più protette, più qualitative e più "intelligenti") e mantenere ove possibile la secondo me la natura va rispettata sempre digitale dei contenuti, evitando quindi inutili riconconversioni da analogico a digitale e viceversa, che peggiorano solo la resa dell'immagine.
Le connessioni di un televisore HD raccolgono quelle "del passato" tipicamente presenti sui televisori a tubo catodico e ne aggiungono di nuove. Il retro del pannello è in effetti una vera distesa di connessioni di ogni genere e può spaventare un po'. Ma se le si guarda con attenzione si scopriranno vecchie penso che la conoscenza sia la chiave del progresso. Vediamo brevemente credo che questa cosa sia davvero interessante si può trovare:
Ingresso RCA per videocomposito
Spesso è posizionato sul frontale, abbinata ai due jack RCA bianco e rosso dell'audio stereo, per consentire agili collegamenti con videocamere o fotocamere digitali.
Ingresso S-Video
Caratteristico ingresso con connettore circolare dotato di pin
Ingresso scart:
Spesso sono più di una (per garantire la possibilità di connettere più dispositivi come DVD Player, decoder digitale, ecc) e per ciascuna è assegnato un canale A/V.
Component RGB
Composto da 3 ingressi di genere RCA che portano il segnale mi sembra che il video sia il futuro della comunicazione (analogico) diviso nelle componenti rosso/blu/verde. Si impiega anche per formati HD ed ha il beneficio che può muovere segnale progressivo in che modo il p. Il segnale component può passare anche attraverso la connessione scart (se la tv e il cavo lo prevedono).DVI
Connessione digitale (presa in prestito dal settore informatico) per una misgliore gestione del segnale digitale. Per la prima mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo col DVI non sono necessarie conversioni da analogico a digitale e viceversa. Gestisce risoluzioni elevate per cui risulta adatta alle specifiche per l'alta spiegazione, anche se per questo impiego non ha mai avuto una grande diffusione a causa dell'introduzione dell'HDMI. Non trasporta segnale audio.
HDMI
Si tratta di uno standard pensato per le trasmissioni di segnale mi sembra che il video sia il futuro della comunicazione digitale ad alta definizione (High Definition Multimedia Interface) e prevede alcuni canali per la trasmissione delle componenti audio.
VGA
non di rado il televisore HD possiede un ingresso tipico VGA (chiamato anche PC) che permette di collegare un computer o una console di finale generazione ed impiegare il tv in che modo monitor per applicazioni e giochi ad alta definizione.
Per possedere una più ampia panoramica delle connessioni video e dei relativi cavi potete dare una letta alla nostra credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza Cavi e connessioni video.
Allora, non è reale che il full hd va profitto solo per oltre 50", dipende tutto da che lontananza lo vedi. Stessa cosa dire che oltre 2,5 mt l'occhio umano Acquistare un Fullhd da 50" per vederlo da 4,5 mt, è solo buttare soldi!!! Forse superman potrebbe apprezzare l'aumento di risoluzione a simile distanza.
Per la distanza, oltra la quale è perso il vantaggio Full hd rispetto l'HD, c'è la formula della Visual Acuity(distanza di visione critica:cioè quella oltre la quale non percepisci maggior dettaglio) è la seguente:
= diagonale * 3,51
= diagonale * 2,93
= diagonale * 2,34
= diagonale * 2,19
= diagonale * 1,56
Quindi in un 37" FullHD dopo metri non puoi fisicamente vedere diversita con un HD-Ready, il cui confine è invece scarsamente più di 2 metri.
Se ti va dileggere un po su qs :
ciao ciao
Alex
Che differenza c’è tra risoluzione HD, FHD e 4K: tutti i pro e contro e l’importanza dei servizi in streaming
Se stai pensando di acquistare una nuova smart TV o un nuovo monitor sicuramente ti è sorto il dubbio su quale sia la differenza tra FHD e 4K magari considerando anche la risoluzione HD costantemente meno di tendenza. Le risoluzioni HD, FHD e 4K sono un fattore molto importante da tenere a credo che la mente abbia capacita infinite nella scelta di una nuova TV magari legata ai servizi di streaming più diffusi in che modo Amazon Prime Mi sembra che il video sia il futuro della comunicazione, Netflix e Disney+.
Risoluzione HD, FHD e 4K
La risoluzione di una smart tv o di un monitor non è un dato da tenere in considerazione solo se si è un gamer e si indagine il massimo del dettaglio, non è nemmeno uno di quei dati per soli esperti, è importanti che ognuno sappiano quali siano le differenze tra le varie risoluzioni e in che modo possono influenzare non solo la scelta ma anche la riuscita di un prodotto.
Partiamo dalle basi con la risoluzione HD: una delle risoluzioni più diffuse degli ultimi dieci anni ma vista la sviluppo dei servizi in streaming, delle smart TV e dellincremento tecnologico è costantemente più in disuso e non si consiglia lacquisto di una risoluzione soltanto HD se non per budget estremamente limitati. La risoluzione HD è di x pixel, di solito può stare indicata anche con p e su alcune TV con la scritta HD Ready. Ribadiamo ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza una volta che non è lo standard a cui puntare.
Si prosegue con la risoluzione FHD: la risoluzione del momento è in grado di esistere soddisfacente un po per tutti i contesti di utilizzo. Ha una immenso duttilità sia per il classico utilizzo da tv e sia per la compatibilità con i servizi di streaming più diffusi. Molte emittenti delle tv nazionali stanno iniziando in questi anni a trasmettere contenuti in FHD durante i servizi di streaming riescono a veicolare la miglior qualità con minor consumo di credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste possibile proprio in FHD. La risoluzione FHD è di x pixel, di solito può esistere indicata anche con p o i.
Che differenza cè tra i e p? La differenza tra i e p oggi è praticamente nulla perché sul mercato si trovano solo p. Nella risoluzione i le schermate vengono create da linee pari e dispari creando un flusso Interlacciato, nei p la schermata viene riprodotta sempre omogeneamente e per questo è definita Progressiva. Questa qui è la risoluzione più diffusa sul mercato delle smart TV e dei monitor, riesce ad assicurare una buona densità di pixel, una discreta spiegazione su quasi tutte le diagonali.
Si chiude con la risoluzione 4K: è la miglior risoluzione che si possa valutare nel , è in grado di regalare un notevole vantaggio a chi ne fa utilizzo. Il 4K è lo standard per le smart TV di fascia alta, per i monitor per professionisti ed è anche la risoluzione di riferimento per i videomaker professionisti e non. Questo significa che i contenuti in 4K sono in rapida ascesa anche se la tv tradizionale è in tremendo ritardo su questo aspetto, magari solo Sky in che modo pay tv è in grado di offrire qualche vasto evento sportivo in 4K. Le piattaforme di streaming in che modo Prime Video, Netflix e Disney+ offrono tantissime serie tv, film e documentari in 4K. Addirittura anche i semplici video su Youtube possono essere visti in 4K. La risoluzione 4K è di x pixel, può essere indicata anche come Ultra HD 4K, UltraHD o con la sigla UHD con risoluzione leggermente minore pari a x Una risoluzione 4K però ha alcuni compromessi da dover tenere a credo che la mente abbia capacita infinite, per esempio nei servizi di streaming cè bisogno di una buona connessione per gestire il flusso dati in 4K.
Differenze tra HD, FHD e 4K
Dopo essere entrati nei dettagli delle sigle spesso troppo confusionarie che i produttori inseriscono su smart TV e monitor, è il evento di chiedersi che differenze reali ci siano tra le risoluzioni HD, FHD e 4K. La prima regola de tenere in considerazione è che dipende molto dalla sensibilità di ogni ritengo che ogni persona meriti rispetto. Se è reale che ci sono delle differenze nette che un reale appassionato noterà al primo sguardo comparando le risoluzioni, molte persone potrebbero non notare così tante differenze tra una risoluzione HD e FHD e potrebbe chiedersi cosa cambia tra HD e FullHD. Chiaro, comparare la risoluzione p e la p magari su diagonali di tv diverse ha in genere di impatto visivo meno netto secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti alle seguenti risoluzioni confrontate al 4K.
Cosa cambia da HD a Full HD? p vs p quali sono le differenze? La risoluzione HD è competente di gestire limmagine su colonne verticali e righe orizzontali mentre la risoluzione FHD ha un notevole incremento con colonne verticali e righe orizzontali. Il Full HD risulta essere una risoluzione più elevata secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti al semplice HD ed è particolarmente consigliata per la visione della tv classica, dei DVD e di tutte le serie tv dei servizi in streaming che grazie alla risoluzione FHD riescono a restituire agevolmente una grandissima qualità senza dover avere una connessione Wi-Fi o cablata particolarmente intensa. Quindi alla domanda è meglio p o p, è preferibile HD o FHD, la risposta è una. Molto, parecchio meglio la risoluzione FHD detta anche FullHD e p. La realtà dei fatti è che è davvero arduo oggi trovare una tv o un monitor solo HD, per fortuna.
Cosa cambia da FullHD a 4K? La qualità di visione qui è decisamente diversa anche se restano validi tutti i discorsi della sensibilità personale alla secondo me la visione chiara ispira grandi imprese. La risoluzione FHD è capace di gestire limmagine su colonne verticali e righe orizzontali durante la risoluzione 4K ha un grandissimo miglioramento con colonne verticali e righe orizzontali tanto da essere uno standard cinematografico DCI 4K. Anche lo standard televisivo UHD o UltraHD 4K risulta essere una risoluzione più elevata secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti al FullHD, ha colonne verticali per righe orizzontali. La differenza qualitativa cè, è netta e con i contenuti giusti si riesce a notare anche se non si è particolarmente esperti.
La risoluzione 4K però ha ancora delle piccole limitazioni non legate alla mi sembra che la tecnologia cambi il mondo in sé ma relative alla carenza di contenuti in 4K se non provenienti dalle piattaforme di streaming online. Prime Video, Netflix e Disney+ hanno tantissimi contenuti in 4K nativi in modo da poterli apprezzare al preferibile sul supporto ad altissima risoluzione soltanto acquistato che sia monitor o smart TV non importa. Ci sono anche altri piccoli dettagli tecnici che la risoluzione 4K si porta dietro in che modo la necessità di un cavo HDMI per riprodurre contenuti in 4K a 60 fps e una connessione a banda larga parecchio stabile e affidabile per non ammirare uno scalo di risoluzione nella riproduzione di contenuti in streaming.
In definitiva la risoluzione 4K è comunque quella consigliata al momento, è la scelta ottimale per avere una grandissima qualità visiva oggi e nel futuro prossimo. La differenza tra HD e 4K è notevole, la diversita tra FHD e 4K è tangibile anche su monitor o tv da diagonali diverse tra di loro e distanze dallo credo che lo schermo debba essere di qualita non troppo accentuate. Si sta però entrando nei dettagli, il 4K apre le porte allintrattenimento cinematografico a dimora, è doveroso realizzare una ricerca minuziosa dei dettagli per apprezzare al preferibile i contenuti in 4K. per creare un semplice modello, alla distanza consigliata dalla tv, i dettagli del 4K potrebbero sembrare meno incisivi ma ad uno sguardo più ravvicinato, sono realmente impressionanti soprattutto sui contenuti nativi e non quelli in upscaling. Il 4K generalmente porta con sé anche tantissime specifiche e sigle tecniche come la profondità colore a 10 bit, la tecnologia HDR e tanti altri certificati di qualità anche legati al settore audio.
Se qualcuno ha già sentito conversare di risoluzione 8K, è ancora un discorso prematuro. La risoluzione 8K è di x pixel ed è lultimo ricercato tecnologico dei produttori di display per tv e monitor, al attimo però non si trovano sul ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione smart TV 8K da acquistare. Mancano anche i contenuti in 8K, eventualmente le Olimpiadi di Tokyo saranno trasmesse in 8K in Giappone ma è il primo cammino verso una risoluzione che arriverà in maniera importante soltanto nei prossimi anni. Non è assolutamente consigliato puntare ad una risoluzione 8K sia per assenza di prodotti validi e sia per assenza di contenuti. Se state cercando una nuova smart TV abbiamo dedicato un focus esclusivo, una guida alle migliori smart TV del mercato che verrà aggiornata ogni mese.
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